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Propriet ed applicazioni dei minerali alla nanoscala,

GNM, Otranto Giugno 2004.

Nanoparticelle nellatmosfera ed
interazione con i materiali
lapidei.
Franco Belosi
Istituto di Scienze del Clima e dellAtmosfera
Sezione territoriale di Lecce

Introduzione: Scala delle dimensioni


geometriche

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ScienzedellAtmosfera
dellAtmosferaeedel
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Introduzione

Principali meccanismi:
Diffusione
Nucleazione

Forze esterne:
Forze elettriche
Termoforesi

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Coagulazione
Formazione di aggregati dovuti alle collisioni fra
particelle primarie in moto relativo le une con le
altre

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Condensazione
La condensazione la crescita delle particelle per apporto
di vapore che condensando su di esse ne aumentano le
dimensioni.
Esempio: la formazione della pioggia
Su questo fenomeno si basa il principio di funzionamento
di uno strumento, Contatore di nuclei (CNC-Condensation
Nuclei Counter), che consente di contare le particelle
ultrafini.

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Condensazione: CNC
Impiegato per contare le
particelle ultrafini: (limite
inferiore circa 0.005 m);
Vapori di butanolo, a seguito di
una forte espansione adiabatica,
condensano sulle particelle
ultrafini campionate;
In questo modo le particelle
vengono rivelate da un
fotomoltiplicatore che raccoglie
la luce, proveniente da una
sorgente luminosa collimata, di
diffusa dalle particelle.
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Moto browniano e diffusione


Nel 1827 il botanico
inglese Robert Brown not
che particelle di polline
sospese
nellacqua
si
muovevano
in
modo
irregolare (zig zag).

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Moto browniano e diffusione

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Moto browniano e diffusione

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Coefficiente di diffusione
Il flusso netto di particelle J da zone a
concentrazione elevata verso zone a bassa
concentrazione dato da:

N
J = D
x
dove D rappresenta il coefficiente di diffusione delle
particelle:
k = cost. di Boltzmann
T = temperatura (kelvin)
= viscosit dellaria
dp = diametro delle particelle
C = coeff. Di Cunningham

kTC
D=
3 d p

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Confronto fra la deposizione per diffusione e


per sedimentazione

Dalla tabella, ultima colonna, si osserva che per le


particelle ultrafini la diffusione il meccanismo di
deposizione pi rilevante.
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Efficienza di rimozione

Lefficienza di rimozione delle particelle ultrafini elevata a


causa del loro moto browniano che aumenta la probabilit, per
moto casuale, di contatto con superfici dove poi si depositano.
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Batteria a diffusione
Utilizzata per classificare gli aerosol ultrafini in
base al loro coefficiente di diffusione (diametro
geometrico)
Penetrazione delle particelle attraverso delle
reticelle metalliche a spessori via via crescenti: le
particelle pi piccole (elevati coefficienti di
diffusione) vengono catturate nei primi stadi
(costituiti da sottili spessori di reticelle).
Alluscita di ogni stadio vengono contate le
particelle: un software di deconvoluzione
ricostruisce la distribuzione dimensionale
dellaerosol.
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Applicazione: Batteria a
diffusione

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Batteria a diffusione
Intervallo di separazione da circa 0.01 m a 0.2 m

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Batteria a diffusione
Calibrazione batteria a diffusione con latex
(particelle monodisperse): 0.08 m
Si osserva un secondo picco a 0.02 m dovuto alla
Frammentazione delle goccioline di acqua.
14000

4 50 00

12000

4 00 00
3 50 00

10000

3 00 00

8000

2 50 00

6000

2 00 00

4000

150 00

2000

100 00

50 00

5 6
n. po rte

10

0
1

10

d imensio ne (nm)

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100

100 0

Forze esterne: Elettriche


Le nanoparticelle si caricano elettricamente principalmente
per diffusione.
La frazione n di particelle con una carica e.s. data da:

n = 1 exp(- nio t)
frequenza delle collisioni
nio concentrazione degli ioni a grande distanza dalla particella

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Forze esterne: Elettriche


Forza elettrostatica su una particella avente i cariche unitarie:

F = ieE
Forza elettrostatica equilibrata dalla forza di resistenza dellaria: moto a
velocit costante v:

v = ieE/f
f coefficiente di attrito di Stokes
f = 3 dp/C
viscosit dellaria
dp diametetro particella
C coefficiente di Cunningham
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Applicazioni
Impattore inerziale: distribuzione dimensionale da 10 m a 0.03 m.
Impiegato per la caratterizzazione delle particelle emesse dai motori a
combustione (diesel).
Filtri elettrostatici.
Strumenti per il campionamento e la caratterizzazione dimensionale
delle particelle (DMA Differential Mobility Analyzer).

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IMPATTORE

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Impattore

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Filtro elettrostatico

Efficienza di caricamento

Come si vede dalla figura ci sono particelle che non


caricandosi elettrostaticamente non possono venire catturate
dai filtri elettrostatici.

Analizzatore differenziale di mobilit elettrica

Questo strumento consente di classificare, in base al


diametro, le particelle nellintervallo da alcuni nanometri a
circa 0.2 m. La classificazione avviene in tempo reale.
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Termoforesi

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Termoforesi
Confronto fra le velocit di sedimentazione (VTS) e le
velocit termoforetiche (VTH) a 20 oC.

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Termoforesi
Abbattimento di particelle ultrafini (inceneritori);
Processi di condensazione/evaporazione (es.
formazione del ghiaccio);
Deposizione su superfici fredde (musei).

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Ultrafini in atmosfera

Processi di formazione
attraverso nucleazione
(omogenea ed eterogenea) che
determina un picco a circa 0.01
m;
In termini di massa il contributo
di tale picco trascurabile.
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Ultrafini in atmosfera (ottenute con un CNC)

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Tempo di residenza dellaerosol in atmosfera

Il tempo di residenza in atmosfera delle particelle ultrafini


molto breve in quanto processi diffusivi e di coagulazione
determinano la crescita dimensionale degli aerosol. Tuttavia in
prossimit di superfici le velocit di deposizione per diffusione
sono maggiori determinando il loro accumulo su tali superfici.
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Nanoparticelle nelle aree urbane


Diverse ricerche hanno evidenziato la presenza di aerosol
ultrafini dovuti al traffico (ad esempio i motori diesel
emettono particelle con diametro nellintervallo 0.06
0.10 m). Tali particelle sono sia primarie che secondarie
(formate da processi di nucleazione).
Formazione per nucleazione omogena di nuove particelle
nellatmosfera urbana. Si ritiene che lattivit fotochimica
giochi un ruolo fondametale nel processo (le
concentrazioni maggiori di nanoparticelle sono registrate
in corrispondenza di elevati valori di radiazione solare.
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Nucleazione: esigenze di campionamento


Rilevazione di particelle con dimensioni di circa 0.003 m
(CNC di ultima generazione);
Tempo di risoluzione di circa 10 minuti per misure a terra;
Risoluzione dimensionale (DMA);
Elevata sensibilit (< 500 particelle/cm3) nelle aree remote
(Antartide);
Determinazione di concentrazioni elevate (> 105
particelle/cm3) nelle aree continentali o marine.

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Deposizione polmonare

Le particelle ultrafini presentano una elevata


probabilit di depositarsi nelle vie respiratorie per
diffusione browniana.
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Effetti: Salute
E accertato che le particelle ultrafini possono
essere responsabili delle alterazioni allapparato
cardiovascolare.
Si ha deposizione nelle vie respiratorie per
diffusione browniana.
La dose assorbita dipende dalla concentrazione
delle particelle, dalla loro composizione (es:
quarzo), e dalla loro superficie.
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EFFETTI DELLA DEPOSIZIONE DEL


PARTICOLATO ATMOSFERICO SUL
PATRIMONIO COSTRUITO
(C. Sabbioni)

ANNERIMENTO
Istituto di Scienze dellAtmosfera e del Clima (ISAC), CNR

PATINE NERE

STATO DELLARTE
PATINE NERE

Istituto di Scienze dellAtmosfera e del Clima (ISAC), CNR

EFFETTI SINERGICI
SO2

Deposizione di NO2 e O3
puo ossidare lSO2 e
accelerare il degrado di metalli
e lapidei
Deposizione di particolato
contente metalli (Fe, Mn)
favorisce lossidazione di SO2
producendo degrado su molti
materiali
Reazioni fotochimiche in
particolare di composti
organici (IPA)

CNR - ISAC

PROGETTO BATTISTERO

EFFETTI DEL PARTICOLATO SULLE


SUPERFICI
Soiling
Annerimento
Trasformazioni
chimiche
Cristallizzazione
sali
Biodegrado

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CNR - ISAC

PROGETTO BATTISTERO

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Istituto di Scienze dellAtmosfera e del Clima (ISAC), CNR

La metodologia analitica messa a punto dimostra di essere


uno strumento efficace nella speciazione e discriminazione
delle componenti carboniose negli strati di degrado
CO e CE sono le principali componenti dovute alla
deposizione di particolato atmosferico sul patrimonio
costruito e monumentale

I dati di aerosol atmosferico hanno dimostrato che la


principale sorgente di particelle carboniose il traffico
veicolare.
Le emissioni da traffico sono in aumento
Istituto di Scienze dellAtmosfera e del Clima (ISAC), CNR

MILANO, Maggio 2004

Bibliografia
Generale

Willeke K., P. A. Baron, Aerosol Measurement, Van Nostrand Reinhold, 1993.


Sheldon K. Friedlander, Smoke, Dust, Haze, Oxford University Press, 2000.

Specifica sulle nanoparticelle nelle atmosfere urbane

Charron A., Harrison R.M., Primary particle formation from vehicle emissions during
exhaust diluition in the roadside atmosphere, Atmospheric Environment, 37 (2003),
4109-4119.
Ji Pinh Shi, D.E. Evans, A.A., Khan, R. M. Harrison, Sources and concentration of
nanoparticles (<10 nm diameter) in the urban atmosphere, Atmospheric Environment,
35 (2001), 1193-1202.
Ji Pinh Shi, A.A., Khan, R. M. Harrison,Measurements of ultrafine particle
concentration and size distribution in the urban Atmosphere, The Science of the Total
Environment, 235 (1999), 51-64.
Yung Sung Cheng, Aerosol deposition in the extrathoracic regione, Aerosol Science
and Technology, 37, (2003), 659-671.
Kulmala M., H. Vehkamaeki, T. Petaejae, M. Dal Maso, A. Lauri, V. M., Kerminen, W.
Birmili, P.H. McMurry, Formation and growth rates of ultrafine atmospheric particles:
a review of observations, Aerosol Science 35 (2004), 143-176.

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