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Sole
Sole
http://re.jrc.ec.europa.eu/pvgis/apps3/pvest.php
Collettore solare
Un collettore formato essenzialmente da un contenitore
(detto carter) nel quale sono inseriti una piastra captatrice
(assorbitore) solitamente in materiale metallico annerito
(lamiera di acciaio o di rame o di alluminio), da una o pi
lastre di vetro poste al di sopra della piastra captatrice ad
una distanza variabile fra 1 e 2 cm e infine dal coibente
posto fra carter e piastra captatrice.
Collettore solare
Il tipo di collettore pi comune
il pannello piano costituito
da: piastra assorbente,
condotti percorsi dal fluido
termovettore, lastra di
copertura trasparente (pu
essere assente), isolamento
termico posteriore e laterale,
struttura di supporto e
contenimento.
Collettore Solare
Il collettore solare un dispositivo capace di convertire la
radiazione solare in energia termica.
Collettore Solare
Collettore Solare
Pannelli a superficie selettiva:
La superficie dell'assorbitore di calore viene sottoposta a trattamenti chimici
(ossidazione) o applicazione di particolari sostanze (ossidi neri di cromo o nickel)
selettive all'infrarosso.
Lirraggiamento viene meglio trattenuto e si riduce la riflessione.
Hanno un ottimo rendimento anche durante la stagione invernale e il loro impiego
consigliato quando si prevede di utilizzarli tutto l'anno (il costo pi elevato).
Pannelli a superficie non selettiva:
La superficie dell'assorbitore di calore non subisce nessun trattamento specifico, ma
viene semplicemente verniciata in nero.
Il loro rendimento inferiore rispetto a quelli selettivi ed il loro impiego
particolarmente indicato per le seconde case, utilizzate nei mesi estivi, e per le zone
con abbondante insolazione.
Ovviamente il costo inferiore rispetto ai pannelli a superficie selettiva.
Perdite
Se il calore non viene asportato dal collettore sotto forma di energia utile,
la temperatura continua a salire finch guadagni e dispersioni si
bilanciano. Questo significa che tutta la radiazione assorbita va perduta
sotto forma di dispersioni di calore. Questa temperatura viene anche
chiamata temperatura di stagnazione. Gi con unintensit di
radiazione di 50 W/m2 il collettore si riscalda di 9,4 K al di sopra della
temperatura ambiente. Diventa quindi chiaro che allinterno di un
collettore con una radiazione media di circa 500-600 W/m2 si possono
raggiungere temperature che possono creare problemi dal punto di vista
della sicurezza.
Assorbitore
Per risolvere questo problema stato sviluppato lo strato
selettivo: la sua funzione di ridurre le dispersioni per reirradiazione al 10-15%.
Materiale
fattore di
assorbimen
to a
fattore di
emissione
e
procedimento
superifici
e
vernice
opaca
0,95
0,88
a pennello o a
spruzzo
non
selettiva
vernice
solare
0,95
0,86
a pennello o a
spruzzo
non
selettiva
Al2O3
pigmentato
con Ni
0,90-0,92
0,10-0,18
galvanico
selettiva
acciaio inox
con strato
selettivo
0,80-0,90
0,12-0,17
galvanico
selettiva
Tinox,
sunselect,
black cristal
ecc.
> 0,90
< 0,10
vaporizzato
sottovuoto
oppure sputter
selettiva
Collettori ad aria
Sono collettori del tutto simili ai normali pannelli vetrati ma in questo
caso il fluido termovettore aria anzich acqua, aria che pu circolare
fra vetro e assorbitore (alettato) oppure fra assorbitore e fondo del
pannello.
Collettori a concentrazione
I collettori solari a concentrazione sono collettori concavi
progettati per ottimizzare la concentrazione dellenergia
solare in un punto ben determinato (fuoco). Questo tipo di
collettore, potendo raggiungere alte temperature (400600C), utilizzato per generatori solari o centrali elettrosolari.
Collettori sottovuoto
In ciascun tubo vetrato sottovuoto
presente un assorbitore e un tubo in
cui scorre il fluido vettore.
Il vuoto possiede ottime capacit di
coibentazione eliminando
completamente le perdite di calore
per convezione.
Nonostante la temperatura degli
assorbitori raggiunga e superi i
120C il tubo di vetro rimane freddo
Collettori sottovuoto
Le superfici captanti sono molto piccole, cosicch anche le
perdite per radiazione sono ridotte (la quantit di calore
persa per radiazione dipende dall'area della superficie
disperdente).
Tubi coassiali
Tubi a U
Fluidi termovettori
- fluidi a base d'acqua
Miscele a base dacqua con fluidi antigelo (glicole etilenico,
propilenico ecc.)
- fluidi diatermici
Oli minerali proposti quali fluidi termovettori per risolvere i
problemi di corrosione riscontrati in alcuni metalli delle piastre
captanti, ad opera dei fluidi a base d'acqua. Offrono il vantaggio di
operare in un arco di temperature molto ampio a pressione
atmosferica, conservandosi allo stato liquido (da -20C a 150 C
oppure da -5 C a 3200C circa secondo la gradazione di viscosit).
Linconveniente maggiore costituito dalla viscosit elevata
(pompe di circolazione di potenza maggiorata e portate di fluido
pi elevate).
Circolazione naturale
I sistemi a circolazione naturale sono molto semplici,
richiedono scarsa manutenzione e possono essere
realizzati impiegando dei pannelli solari con basse
perdite di carico.
Il trasferimento del calore dai pannelli all'accumulo
affidato ai naturali moti convettivi derivanti dal
riscaldamento del fluido.
Il serbatoio di accumulo dellacqua deve essere sempre
posizionato pi in alto del pannello ed a breve distanza
dallo stesso.
Circolazione naturale
Schema :
1)Valvola
2)serbatoio d'accumulo
3)condotto acqua calda
4)pannello
5)condotto dell'acqua
fredda
Circolazione naturale
Circolazione naturale
Vantaggi:
- Velocit di scambio termico commisurata alla differenza
di temperatura fra boiler di accumulo e pannelli.
- Nessuna circolazione inversa durante la notte.
- Autoregolazione della circolazione.
- Assenza di pompe di circolazione, centraline e sonde.
- Installazione rapida ed economica.
- Manutenzione ridotta al minimo.
Lapplicazione tipica della circolazione naturale la
produzione di acqua calda per uso sanitario per privati
per piccole utenze.
Circolazione forzata
Il fluido, contenuto nel collettore solare, scorre nel circuito
chiuso per effetto di una pompa comandata da una
centralina attivata, a sua volta, da sonde poste sul
collettore e nel serbatoio. Quando la temperatura dei
pannelli scende al di sotto di quella dellacqua in serbatoio,
la pompa si arresta. Inoltre, quando il riscaldamento
indotto dai pannelli non soddisfa le condizioni impostate,
ovvero, la temperatura dellacqua nel serbatoio non
raggiunge la temperatura desiderata in erogazione, la
centralina integra quella parte di energia termica
mancante mettendo in funzione il sistema tradizionale a
combustibile.
Circolazione forzata
Gli elementi costitutivi di un impianto di questo tipo sono:
-collettore/i solare/i
-serbatoio di accumulo
-scambiatori
-centralina
-sonde di temperatura
-pompa di circolazione
-vaso di espansione
-scambiatore di calore
-valvole
Circolazione forzata
Schemi dimpianto
Schemi dimpianto
Criteri di progetto
1) La superficie dei collettori solari pu essere calcolata
considerando circa 1 m per persona avendo cura di
formare una superficie di raccolta di almeno due collettori.
2) Lorientamento dei collettori a SUD con piccole
deviazioni tollerate verso SE o SO.
3) Langolo di inclinazione dei collettori sullorizzontale
pari alla latitudine L del luogo per un funzionamento
continuo annuale mentre consigliato L+15per un
funzionamento principalmente invernale ed L-10per un
funzionamento prevalentemente estivo.
Criteri di progetto
4) La scelta del tipo di collettore solare dipende anche dal
valore di insolazione disponibile sul posto. In generale si
pu dire, per le nostre latitudini, che un collettore a
piastra dipinta di nero e con una sola copertura di vetro
semplice va bene per un funzionamento annuale.
Qualora si desideri avere un miglior funzionamento
prevalentemente invernale allora consigliabile un
collettore con vetro doppio. Luso di piastre con vernice
selettiva necessario solo per applicazioni che richiedono
elevate temperature (>50 C).
Criteri di progetto
5) Il campo dei valori ottimali per le dimensioni del serbatoio di
accumulo generalmente compreso tra 50 e 100 litri per m di
area captante.
6) Per i sistemi di produzione di acqua calda localizzati
opportuno prevedere una resistenza elettrica ausiliaria di almeno
2 kW.
7) E necessario isolare il serbatoio di accumulo con almeno 10
cm di isolante termico (ad esempio lana di vetro) e il
rivestimento esterno deve essere in alluminio o in lamiera di
acciaio galvanizzato. Un serbatoio da 300 litri non ben isolato pu
perdere 1200 kWh/anno.
Criteri di progetto
8) Tutti i tubi di collegamento fra collettori e boiler debbono
essere coibentati con isolante termico di spessore di almeno
5 cm.
9) Al fine di ridurre la potenza di circolazione opportuno
limitare al massimo sia la lunghezza dei tubi che le
resistenze concentrate mediante raccordi curvi non angolati
e valvole a minore resistenza. La pompa di circolazione ha
di solito una prevalenza di 10002000 Pa.
Criteri di progetto
10) Il vaso di espansione ha una capacit di 1520 litri.
11) E necessario prevedere, una centralina di regolazione e
controllo collegata ai collettori e al boiler per impedire la
circolazione inversa parassita.
12) Per evitare il pericolo del congelamento invernale si pu
svuotare limpianto, se questo non attivo, oppure
aggiungere 1020% di glicole etilenico in modo da
abbassare il punto di congelamento del fluido refrigerante.
Regole pratiche
Persone
Superficie captante
1-3
3 m
2-4
5 m
4-6
7,5 m
6-8
10 m
8-15
13 m
15-20
16 m
Regole pratiche
Per ogni persona si calcolano al giorno :
Comfort basso 35 L/persona
Comfort medio 50 L/persona
Comfort alto 75 L/persona
Persone
Accumulo (Serbatoio)
1-3
2-4
4-6
6-8
8-15
15-20
Disposizione collettori
La disposizione in parallelo da adottare ogniqualvolta si
vogliano ottenere identiche caratteristiche di funzionamento
termico da ciascuno dei collettori posti in schiera; infatti, se
rispettata l'uniformit del flusso, ogni collettore della
batteria fornisce un uguale salto di temperatura fra ingresso
ed uscita.
Disposizione collettori
Disposizione in
parallelo su pi
schiere di
collettori:
Disposizione collettori
Disposizione in serie - parallelo su pi schiere di
collettori:
Disposizione collettori
La disposizione dei collettori a sola serie scarsamente
utilizzata a causa della penalizzazione di efficienza
provocata sui collettori finali della schiera e dall'eccessivo
aumento delle perdite di carico.