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Qual' il significato del Giubileo?

Perch importante partecipare?

Secondo la dottrina della Chiesa cattolica, il peccato grave ha una duplice conseguenza:
la privazione della comunione con il Signore (pena eterna, linferno) e lattaccamento
malsano alle creature (pena temporale da scontare in purgatorio). Al peccatore pentito
Dio, attraverso la confessione, concede il perdono dei peccati e la remissione della pena
eterna. Con lindulgenza la misericordia divina condona anche la pena temporale per i
peccati confessati, aiuta ad eliminare le scorie lasciate nelluomo dal male
commesso. La pena temporale, che rende i fedeli incapaci ad aprirsi totalmente alla
Grazia, impone l'impegno alla purificazione nel corso della vita terrena. Le parole di
Francesco sul perdono e la misericordia contenute nella bolla di indizione del Giubileo,
ma anche pronunciate in tante occasioni pubbliche, sono chiare quanto semplici.
Si partecipa al Giubileo per ottenere lindulgenza plenaria. Lindulgenza giubilare
detta plenaria perch una grazia straordinaria che guarisce completamente luomo.

Il Giubileo fa riferimento alla missione di Cristo. In questo modo il Cristianesimo ha


trasmesso al Giubileo ebraico un significato di perdono generale, un'indulgenza aperta a
tutti, che il Papa concede sotto determinate condizioni ai fedeli. E' fondato sul valore
delle indulgenze e sul potere che la Chiesa ha di elargirle. Il Giubileo cristiano affonda
le sue radici sia nella tradizione religiosa e culturale giudeo-cristiana, sia in un contesto
storico-religioso centrato sulle idee e sulla prassi del pellegrinaggio e della penitenza.
Il pellegrinaggio metafora del vero "cammino dell'uomo", per sua naturaviaggiatore, in
cerca di se stesso, del suo 'dove', della sua casa, che non sempre dove egli si trova con
il corpo, ma dove il desiderio del suo cuore lo attrae e lo conduce. A questo proposito
interessante approfondire alcuni passi tratti dalla bolla di indizione del Giubileo
dove nelle parole di Francesco sul pellegrinaggio appaiono chiarissime le motivazioni ed
i significati che il pontefice vuole attribuire al prossimo anno santo.
Il pellegrinaggio quindi come un percorso di pentimento e di preparazione al
rinnovamento interiore che il fedele compie sulle orme di Ges. Si tratta di un un
itinerario spirituale ma anche materiale. Per ottenere lindulgenza giubilare bisogna
andare pellegrini a Roma e recarsi in una delle quattro basiliche maggiori (San
Pietro; San Giovanni in Laterano; Santa Maria Maggiore; San Paolo fuori le Mura), ma
anche in ogni chiesa particolare di tutte le citt del mondo. Francesco mette in
condizione chiunque di essere pellegrino secondo le proprie possibilit, nelle intenzioni

del pontefice il nuovo Giubileo non deve escludere nessuno. Un Giubileo per tutti,
decentrato, inclusivo.
Pe quanti arriveranno a Roma, l8 dicembre 2015, giorno indicato dal pontefice quale
inizio dell'anno santo straordinario, avverr il primo rito, ovvero lapertura della
Porta Santa nella Basilica di San Pietro.
"Ho scelto la data dell8 dicembre perch carica di significato per la storia recente
della Chiesa. Aprir infatti la Porta Santa nel cinquantesimo anniversario della
conclusione del Concilio Ecumenico Vaticano II".
Con tale apertura avr ufficialmente inizio lAnno Santo. La porta simboleggia il
passaggio che ogni cristiano deve compiere per passare dal peccato alla grazia. Ges
infatti dice Io sono la porta (Giovanni 10, 7). I giorni successivi saranno aperte le Porte
Sante delle altre tre basiliche maggiori di Roma: San Giovanni in Laterano, San Paolo
fuori le mura e Santa Maria Maggiore. Le porte resternno aperte durante tutto l'Anno
Santo.
Il solo pellegrinaggio, per, non sufficiente a garantire lindulgenza. Francesco ci
ricorda che si devono compiere atti di carit e di consolazione nei confronti dei meno
fortunati.
Un'occasione straordinaria di meditazione come il Giubileo sulla natura dell'uomo, sul
peccato, la redenzione e sulla misericordia spinge infine Francesco ad un richiamo forte
su temi di grande attualit, con lacondanna della criminalit organizzata e della
corruzione.
Le sue parole, potenti ed inequivocabili, "Per tutti, presto o tardi, viene il giudizio di
Dio a cui nessuno potr sfuggire" richiamano quelle altrettando forti pronunciate da
Giovanni Paolo II ad Agrigento nel 1993 nei confronti dei mafiosi e purtroppo rimaste
finora inascoltate.
Nel nome di questo Cristo crocifisso e risorto, di questo Cristo che vita,

via, verit e vita. Lo dico ai responsabili: convertitevi!


Una volta, un giorno, verr il giudizio di Dio!

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