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Manifesto

dellORTOCOLLETTIVO

a cura del Collettivo


Edizioni in proprio

Le ragioni, i metodi,
i tempi e i luoghi
per rivoluzionare uno dei
pi antichi e affascinanti
momenti vitali
dellessere umano.

Genova, 24 Luglio 2015

Manifesto
dellORTOCOLLETTIVO

Manifesto dellORTOCOLLETTIVO
Premessa
Non certo per presunzione che introducendo il modello dellORTOCOLLETTIVO,
ci siamo presi la briga di riproporre ai lettori la prefazione alledizione tedesca del
1883 del Manifesto del Comunismo, firmata da Engels, ma solo ed esclusivamente
per riproporre la frase che lo stesso ebbe a scrivere riempendola di un significato
che, oggi, a distanza di quasi 200 anni, appare quanto pi possibile errata.
Sbagli infatti Engels quando critic labolizione della propriet comune della terra
essendo lui, come noto, un ricco possidente.
Questa la frase:dopo labolizione dellarcaica propriet comune della terra.
LORTOCOLLETTIVO, infatti, afferma nella maniera pi determinata possibile
limportanza della propriet comune, negando ogni valore positivo alla
privatizzazione delle terre se queste, come nel caso di specie, devono determinare
la sovranit totale e quindi alimentare energetica e spirituale.

Testo
Da pi parti e da parecchio tempo si evidenziano tentativi di denunciare la
perduta sovranit popolare, senza probabilmente sapere che cosa
venga inteso per sovranit.
Sovrano colui che sta sopra ogni altro ente e come tale decide o annulla le
decisioni di altri. Perch il popolo possa essere sovrano, cos come appunto si invoca
da piu parti, occorre che abbia la capacit totale di essere indipendente nel recupero
energetico, nella produzione del cibo e nella dotazione di tutti gli elementi vitali
che compongono lequilibrio e la felicit.
Un orto, in quanto produttore di energia (attraverso la carica elettronica degli
vegetali), consente la sopravvivenza della specie se e soltanto il produttore
pienamente consapevole del danno arrecabile dallutilizzo di sostanze e modalit
tipiche della produzione industriale che ha come fine la generazione di patologie
che allargano il campo del profitto per le multinazionali del cartello di Big Pharma.
Un orto, in quanto produttore di cibo anche banca di emissione se,
convenzionalmente, siamo in grado di dare, per esempio, ad una foglia di insalata
un valore di scambio che non ha nulla di diverso del valore che convenzionalmente
diamo ad una moneta da 5 euro; anzi il valore della foglia di insalata, per chi ha
anche solo un minimo di conoscenza del pensiero di costruzione della moneta,
ben superiore perch intrinseco e non convenzionale. Un orto, in quanto fornitore
di elementi vitali, attraverso la socialit collaborativa dei partecipanti arriva persino
a coinvolgere talmente alcune di queste figure che le stesse trovano difficolt a
individuare modelli sociali di simile intensit.
LORTOCOLLETTIVO si pone poi degli obiettivi che trovano, nelle particolari
caratteristiche del terreno, lispirazione a un magico sforzo riconoscibilissimo nella
soddisfazione risultante dallaver affrontato un terreno boschivo in forte pendenza
che in ogni momento sembra suggerire un nuovo e ulteriore sforzo che esalta la
magia delle esecuzioni. Al solo scopo di fissare determinate condizioni, giova
ricordare che in questo progetto si lavora sempre in equilibrio precario, una delle
condizioni che la comodit della vita moderna ha reso gli urbanizzati incapaci di

affrontare; la pendenza del terreno, la scarsa tenuta delle calzature, la necessit


di spostarsi su un rilevante strato di necromassa dovuto allultradecennale
abbandono del bosco, il rischio di caduta di una consistente quantit di ramatura
ormai rinsecchita proveniente da piante interamente aggredite da infestanti rende
lattivit di preparazione dei terrazzamenti coltivabili, qualche cosa di affascinante
e di memorizzabile nel baule delle gioie.
La gi richiamata pendenza del terreno allontana questo progetto dalle migliaia
di insediamenti orticoli normalmente sviluppati in varie regioni italiane, dove la
conformazione del terreno consente la messa in opera di aree orticole normalmente
pianeggianti o con pendenze estremamente lievi.
Stante questa pendenza, il progetto analizza le condizioni negative normalmente
rappresentate in un area boschiva in stato di abbandono (smottamenti/frane,
irregolare regimentazione delle acque, produzione eccessiva di cO2, incendi, etc etc)
ed anche le necessit che lessere umano si pone in relazione a tutto ci che viene
genericamente chiamato natura.
Nello specifico risponde a delle esigenze che paiono troppo frettolosamente
riconducibili a valutazioni dette di emergenza, anche, forse, perch tutto ci che
entra nel criterio dellemergenza vicino allhomo monetarius, ovvero quella
specie moderna estremamente diffusa che ha chiuso il suo mondo nel tragitto breve
che parte dallappropriazione di beni materiali e che termina con una morte dopo
una vita mai vissuta.
Lemergenza normalmente figlia della mancanza di conoscenza, conseguente
previsione e successiva progettazione di particolari funzioni che la natura mette in
evidenza anche troppo e appare veramente strano ignorarle, se non si ricorresse a
quanto appena descritto nel paragrafo precedente.
In ultima sintesi lORTOCOLLETTIVO permette di ottenere diversi risultati di ordine
generale ma a livello individuale restituisce ai partecipanti la grande soddisfazione di
essere parte della vita di un contadino pur disponendo di sole poche ore settimanali.
Il progetto dellORTOCOLLETTIVO in quanto progetto collettivista non prevede
lassegnazione degli spazi ai singoli ma impone un progetto comune che non
prevede il rischio di abbandono parziale.

INTRODUZIONE AL PROGETTO
Perch la scelta di un terreno cosi impervio e difficoltoso?
Perch il terreno difficile consente una forte selezione dei partecipanti ed in
particolare di colore che sono cresciuti seguendo i motti: tutto e subito e il
massimo risultato con il libero sforzo. Il progetto dellORTOCOLLETTIVO si sviluppa
attraverso la passione e la soddisfazione derivata dal risultato raggiunto.
Come si presentano questi terreni?
I terreni richiesti da questa tipologia di progetto si presentano in forte pendenza,
fittamente boscati e abbandonati, con alberatura fuori sagoma (piante di altezze
eccessive, massa fogliare ridotta, attaccati da piante parassite infestanti) che in
assenza di manutenzione porta a creare situazioni di pericolo come la caduta degli
alberi per smottamento del terreno e la successiva possibile frana.
Come risolvere le problematiche create dal cambiamento climatico e
dallabbandono dei terreni?
La nuova situazione metereologica globale costringe ad individuare e attivare
nuovi metodi di coltivazione che consentano la gestione delle acque e proteggano
i nostri raccolti dalle possibili e inaspettate bombe dacqua. La pendenza e la nuova
tipologia di bancali utilizzata nellORTOCOLLETTIVO evita la marcescenza delle
radici nel caso di un quantitativo dacqua superiore ai 250 mm di precipitazione
in 24 ore e quindi la perdita del raccolto, come accadrebbe in un orto di pianura,
a meno che non si provveda alloneroso carotaggio del terreno coltivo. Grazie al
sistema adottato dallORTOCOLLETTIVO le acque possono essere regimentate,
direzionandole nelle apposite vasche, che trattengano lacqua a monte dei bancali
con successiva e lenta irrigazione naturale, capacit di accumulo circa 650 litri/m.

Come ricavo i materiali necessari al progetto?


Tutti i materiali necessari provengono dalla necromassa e dalla biomassa del bosco
in abbandono.
Per realizzare questi bancali si richiede il taglio degli alberi e leradicazione della
gran parte di essi trattenendo esclusivamente quelli che fungeranno da supporto
per la posa dei pali orizzontali (recuperati dagli alberi tagliati); ci significa che le
piante conservate diverranno i pilastri portanti dellarchitettura dei bancali.
Il taglio degli alberi va effettuato nella stagione di emissione di linfa allo scopo di
essere certi che lalbero destinato al supporto sia vivo e ricacci immediatamente
una nuova alberatura al fine ulteriore di poter ricreare il bosco iniziale e coltivare in
una situazione di parziale ombreggiatura derivante dalle masse fogliari equilibrate
degli alberi rinati e contenuti nelle dimensioni tradizionali delle speci, non essendo
forzati ad un allungamento anormale come nelle condizioni del bosco in abbandono.
Tra tutti i tipi di terrazzamenti (in palificata di legno, in pietra, in erba, in terra
compressa) quello scelto dallORTOCOLLETTIVO ha la caratteristica di essere
interamente lavorabile in posizione eretta, derivata dalla specifica disposizione dei
bancali.

c
b
INCREMENTO

a
Superficie utile
coltivazione in piano

Tra le caratteristiche della bancalatura a sezione


triangolare con canale di trattenuta delle acque
a monte, ne vanno fissate tre in particolare:
1)La superficie complessiva utile alle coltivazioni
(somma di a+b) superiore alla superficie
utilizzabile su un terrazzamento in piano.
2)Il lato a monte, naturalmente piu umido di
quello a valle, stante la contiguita con il canale,
si utilizza per piante orticole a radice fittonante
che rimarranno in posizione per diversi anni.
3)Il canale di trattenuta (c), dopo ogni
consistente avvenimento piovoso, diventa un
ricco serbatoio di limo, utilissimo da riportare in
bancale ad ogni sucessiva semina.

MODALITA' ESECUTIVA
VERSIONE PER TERRENI IN FORTE PENDENZA

Dato un bosco alberato con pendenza compresa tra il 40% e il 60%, per renderlo terrazzato e fruibile all'orticolo occorre seguire questo percorso:
Punto 1
Il terreno viene osservato e analizzato per comprendere il
posizionamento dei bancali. Vengono individuati gli alberi con
caratteristiche di sostegno utili ad una palificazione con travi
orizzontali, ricavati dalla stessa pianta o da piante limitrofe.
(Vedi foto 1-2)

Punto 2

Gli alberi scelti vanno tagliati ad un altezza sufficiente da contenere


l'appoggio dei pali orizzontali distanziati tra loro da porzioni di
tronco di diametro inferiore (traversi), normalmente recuperati dai
rami primari della pianta abbattuta.
(Vedi foto 4-5)

Foto 1

Foto 2

Foto 3

Foto 4

ATTREZZI DA UTILIZZARE

Punto 3
0.00
Quota partenza bancale

Le rimanenti parti dellalbero abbattuto spezzettate, (ramaglia


e fogliame) costituiscono il materiale di primo riempimento del
terrazzamento nella parte in aderenza ai pali orizzontali cos da
costituire un cuscinetto morbido degradante in compost ed anche
un facilitatore dellareazione del corpo in via di realizzazione.
(Vedi foto 6-10)

Punto 4

0.00

Gli alberi tagliati fungono da pilastri ai quali vengono appoggiati gli


elementi orizzontali del bancale in modo da formare il contenitore
dove verr inserita la ramaglia (punto 3) e poi la terra.
Come si puo vedere dallimmagine, la freccia indica il ramo che
e stato ricacciato dallalbero, fondamentale per ricreare la semi
ombreggiatura necessaria allorto, ripristinando una alberatura
boscale con corretta distanza tra gli alberi.
(Vedi foto 6-7)
paranco
ATTREZZI DA UTILIZZARE

Punto 5

0.00

Sbancamento in terra della porzione a monte del terrazzamento


con sovrapposizione della terra di risulta alla massa ramata e
fogliare precedentemente costipata allinterno della palificazione.
(Vedi foto 6)

Foto 5

ATTREZZI DA UTILIZZARE

Punto 6
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Iniziale composizione del bancale di coltivazione a sezione


triangolare utilizzando il residuo dello sbancamento precedente.
(Vedi foto 3)
ATTREZZI DA UTILIZZARE

Foto 6

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Punto 6
Scavo del camminamento a monte con riporto della risulta
a completamento del bancale fino alla realizzazione della
sezione triangolare. Con il tempo il percorso puo essere scavato
ulteriormente e la terra essere riposta sul bancale a seguito del
naturale abassamento. Questo procedimento rende la quota del
camminamento ulteriormente inferiore, agevolando ancor di piu
la posizione di lavoro. (Vedi foto 11-z
ATTREZZI DA UTILIZZARE

Punto 7
La terra ottenuta dallo scavo del camminamento permette di
ottenere laltezza ottimale del bancale.
0.00

0.00

Foto 7

Foto 8

Foto 9

Foto 10

Punto 8
Il camminamento a monte ha lo scopo, di primaria importanza, di
contenere fino a circa 500 mm di precipitazioni in 12 ore costituendo
di fatto un serbatoio a tampone per le naturali canalizzazioni di
indirizzo delle acque verso i torrenti di prossimit.

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