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ANAMNESI
1- FAMILIARITA' (Ricerca cause/concause
au
dell'Handicap) ;
2- Notizie vita neonatale:
1. sviluppo psico-fisico (deambulazione ecc.);
2. alvo e diuresi;
3. uso abituale di sussidi (carrozzelle, stampelle
ecc.);
4. uso abituale di apparecchi ortesici e protesici;
5. abitudine o necessit di avere assistenza da parte di
familiari o altri;
3- Patologie recenti per la ricerca di controindicazioni o
condizionamenti per l'idoneit all'attivit sportiva agonistica;
ESAME OBIETTIVO
ESAME NEUROLOGICO
1. ESAME DELLA FUNZIONE MOTORIA
- forza;
- tono;
- riflessi;
2. ESAME DELLA SENSIBILITA'
- tattile;
- di posizione e movimento;
- termica;
- dolorifica;
VALUTAZIONE
ACCERTAMENTI DIAGNOSTICI
1.ELETTRO-MIOGRAFIA: valuta lesioni neurologiche e neuromuscolari (livello, entit, causa deficit);
2. ELETTROENCEFALOGRAFIA: valuta lesioni cerebrali;
3. ELETTRO-CARDIOGRAFIA a riposo e dopo test ergometrici: valuta aritmie e patologie cardiache;
4. RADIOGRAFIA: per lo studio dei monconi di amputazioni ed
arti vicarianti, per eventuali osteoporosi nei neurologici;
5. VISUS + CAMPO VISIVO + FUNDUS OCULI:
per la classificazione dei non vedenti e degli ipovedenti;
6. Eventuali ulteriori accertamenti su motivato sospetto
clinico;
ESAME ORTOPEDICO
comprende:
- valutazione forza muscolare;
- valutazione ampiezza movimenti articolari;
- valutazione capacit coordinativa del movimento;
-studio dell'atteggiamento (OBBLIGATO per dolore e/o rigidit);
- ispezione (STAZIONE ERETTA, DEAMBULAZIONE);
- palpazione;
- misurazione lunghezza arti-tronco;
- valutazione tono muscolare;
- valutazione temperatura cutanea;
-valutazione dimensione, consistenza, spostabilit di eventuali
tumefazioni;
- valutazione della presenza di versamenti endoarticolari;
- valutazione del dolore alla pressione superficiale e profonda;
MOTILITA' PASSIVA
Si invita il soggetto a mantenere completamente decontratto il
segmento articolare interessato e si saggia l'escursione articolare
in funzione degli ostacoli meccanici (retrazione della capsula, ipertrofia della sinoviale, corpi mobili endoarticolari ecc.).
Si misura con un goniometro l'ampiezza dell'escursione articolare.
L'escursione articolare pu essere:
- normale: articolarit indenne
- ridotta nell'uno e nell'altro settore del movimento: RIGIDIT
- abolita: ANCHILOSI
Si valutano con opportune manovre segni di mobilit articolare su
piani diversi da quelli fisiologici. Il riscontro di lassit legamentosa
ha sempre significato patologico.
MOTILITA' ATTIVA
Si valuta:
Lampiezza dei movimenti volontari nei vari piani
la forza con la quale vengono eseguiti per evidenziare l'esistenza di limitazioni funzionali;
Si fa uso di alcune manovre (ad esempio: afferrare un oggetto, piegare le ginocchia).
Per valutare l'efficienza muscolare si invita il soggetto a contrarre il gruppo muscolare che si vuole
esaminare.
NORMALE
5
4
1
0
VALUTAZIONE
COORDINAZIONE
MOTORIA
5
2
1
SI ASSEGNA UN PUNTEGGIO
DA1 A 5 PER OGNI
DISTRETTO VALUTATO
- TATTILE;
- TERMICA;
- DOLORIFICA;
OSTEOTENDINEI
- TRICIPITALE;
- ROTULEO;
-ACHILLEO;
-BICIPITALE;
-MASSETERINO;
-CUBITOPRONATORE;
Fornisce elementi indispensabili allo studio di alcune
affezioni
ortopediche
secondarie
a
deficit
neurologici
da
nteressamento
dei vari tronchi nervosi periferici delle radici spinali (lesioni
HOCKEY IN CAROZZINA
Poter consentire la pratica sportiva a ragazzi colpiti da distrofia muscolare poteva sembrare un'utopia.
L'Hockey in carrozzina elettrica ha invece risolto questo problema.
Il Wheelchair Hockey una disciplina sportiva rivolta principalmente
ad atleti con Distrofia Muscolare.
Una patologia gravemente invalidante e presente in un numero svariatissimo di forme. Il denominatore comune in tuttequeste forme
l'indebolimento muscolare progressivo.
Con queste premesse, l'idea di poter consentire la pratica sportiva a
ragazzi con lo stesso problema genetico (la limitata forza fisica), ma
con aspetti e potenzialit diversissime tra loro, potevas embrare
un'utopia.
PALLAVOLO
Le differenze principali rispetto alla pallavolo
tradizionale il fatto che i giocatori siano seduti nel
campo, di dimensioni inferiori rispetto a quello
standard, con una rete posta a altezze inferiori.
Il gioco si svolge in una palestra, fra 2 squadre
composte ciascuna da 6 giocatori (e 6 riserve), con
un campo di 6 m per 10 m.
TENNIS TAVOLO
Il tennis tavolo uno sport altamente formativo , che sviluppa i
riflessi, la concentrazione e la respirazione e, dal punto di vista psicologico, insegna ad
inseguire la vittoria e accettare la sconfitta. Storicamente stato uno dei primi ad essere
utilizzati dal neurologo inglese Guttman come terapia riabilitativa per i reduci del
secondo dopoguerra e ancora oggi la prima disciplina sportiva impegnata per la
riabilitazione. La pratica da parte degli atleti paraplegici, ad esempio, ha effetti positivi
sui muscoli dorsali e addominali ed utile nei tempo per prendere confidenza con la carrozzina.
Il tennis tavolo rappresenta anche un grande strumento di integrazione, essendo una
delle poche discipline che permettono una completa integrazione tra atleti disabili e normodotatati senza differenza di regolamento.
Classificazione
L'attivit dei pongisti disabili suddvisa in classi, a seconda del grado di handicap fisico:
dalla 1 alle 5 si gioca in carrozzina (atleti tetraplegici, paraplegici, poliomelitici e amputati
che scelgono di giocare seduti), dalla 6 alla 10 in piedi (giocatori con disabilit pi lievi),
mentre la classe 11 riservata ai disabili mentali
BASKET IN CARROZZINA
BASKET IN CARROZZINA
Il basket in carrozzina probabilmente uno degli sport per disabili pi
conosciuti anche da grande pubblico, che in occasione di eventi
come il Paralympic Day o Ability rimane veramente impressionato dalla carica agonistica
dei giocatori e dalla complessit delle scelte tecnico-tattiche individuali e di squadra, che
riproducono in tutto e per tutto quelle di una partita di pallacanestro per normodotati.
Storicamente questa disciplina stata una delle prime ad essere state utilizzate dal
neurologo inglese Guttman come terapia riabilitativa per i reduci del secondo
dopoguerra e rappresenta ancora oggi l'espressione pi elevata delle potenzialit
residue del disabile motorio.
Prima di iniziare ufficialmente l'attivit, tutti gli atleti sono sottoposti ad una valutazione
sul campo da parte di una Commissione costituita da un medico e da un tecnico. In
base alle capacit funzionali residue, ad ogni giocatore viene cos assegnato un
punteggio che va da 0,5 a 4,5. Al fine di garantire il massimo equilibrio tra le squadre in
campo, durante le partite la somma dei valori di ogni quintetto non deve superare i 14,5
punti.
Per il resto non esistono sostanziali differenze di regolamento rispetto al basket per
normodotati; sono previste per delle infrazioni particolari: non consentito sollevarsi
dal sedile della carrozzina ( considerato un fallo tecnico), avanzare con la palla senza
palleggiare dopo due spinte, sollevare da terra contemporaneamente le due ruote
posteriori con la palla in mano.
GOLF DISABILI
Il golf lunico sport che permette ad atleti disabili e normodotati di gareggiare nella
stessa squadra, sugli stessi campi e con lo regolamento. un ottimo strumento di
integrazione e ha anche ricadute positive sulla salute psico-fisica di chi lo pratica.
Per i golfisti non vedenti previsto un coach, un assistente che aiuta il giocatore a
mettersi sulla palla e ad allinearsi prima del colpo. Altre eccezioni sono previste per
sportivi con amputazioni, stampelle o in sedia a rotelle.
L'attivit sportiva promossa dalla Federazione Italiana Golf Disabili.
Dal 2004 riconosciuta dal CIP ed disciplina paralimpica.
EQUITAZIONE DISABILI
La F.I.S.E. nell'ottobre 2003 ha istituito il Dipartimento di Riabilitazione Equestre (R.E).
Questo atto sancisce il riconoscimento della R.E. come una delle discipline della
Federazione e permette una riorganizzazione e un coordinamento di tutte le iniziative
gi presenti nella realt dei Centri suoi affiliati ed una progettazione costruttiva per
iniziative future. Questo un passo importante per il futuro della R.E. in Italia, in quanto
questa complessa disciplina ha una radice tanto nella tradizione sportiva, cio negli
"Sport Equestri" che ne costituiscono l'alveo ed il presupposto tecnico portante, che
nella componente riabilitativa, che ne rappresenta la finalit specifica, quindi non pu
che esplicarsi in entrambi gli ambiti variamente integrati fra di loro.
L'utilizzo del cavallo e dell'equitazione quali mezzi per attivit assistite dagli animali
(AAA) e per terapie assistite dagli animali (TAA) siano le pi conosciute e le pi
sperimentate. Richiamandoci alle linee guida stabilite dal F.R.D.I. (Federazione
Internazionale di Equitazione Terapeutica ) possiamo stabilire le modalit d'intervento:
1) IPPOTERAPIA (Hippotherapy):
questo intervento si basa sull'uso del cavallo come strumento terapeutico senza
prevedere l'intervento attivo del soggetto. Richiede tecnici dell'area sanitaria
specializzati in R.E. che operano con l'assistenza dell'istruttore di equitazione e l'impiego
di cavalli appositamente addestrati. Si applica a soggetti con patologia neurologica e
psichica medio-grave. L'intervento pi riabilitativo che rivolto all'insegnamento delle
tecniche di equitazione, pu essere impiegato anche con soggetti con forme di disabilit
pi lievi prima di passare alla Rieducazione Equestre.
2) RIEDUCAZIONE
Riding and Vaulting):
prevede l'intervento attivo del disabile nella guida del cavallo. E' prevista l'acquisizione
delle tecniche di equitazione oltre al conseguimento degli obiettivi propri dell'area
sociosanitaria (riabilitativi,neuromotori, psicologici, comportamentali, educativi, sociali,
ecc. ecc.) l'istruttore di equitazione lavora in stretta collaborazione con i tecnici dell'area
sociosanitaria. Trova una peculiare indicazione in soggetti con problematiche cognitivocomportamentali.
3) EQUITAZIONE
questa fase segna il passaggio ad una situazione integrata sul piano relazionale e
sociale. Pu essere svolta attivit agonistica vera e propria o comunque attivit
competitiva, o dimostrativa (show a cavallo, caroselli) o di giochi a cavallo, ecc. ecc.. E'
la fase della R.E. pi strettamente connessa all'attivit di aggregazione e
socializzazione.
NUOTO DISABILI
Il nuoto, gi presente alle prime Paralimpiadi di Roma 1960, una delle principali
discipline praticate da atleti disabili.
Le discipline in cui ci si pu cimentare sono: stile libero, dorso, rana e farfalla
Le distanze previste sono:
- nello stile libero 50m, 100m, 200m, 400m, e la 5km in acque libere
- nel dorso, la rana e la farfalla 50m e 100m
- nei misti individuali 150m e 200m
- staffette 4 x 100 e 4 x 50 stile libero e mista
La rana stata scorporata dagli altri stili a causa dellinfluenza maggiore che gli arti
inferiori hanno a livello propulsivo rispetto a quelli superiori.
Per i ciechi o ipovedenti prevista una visita specialistica svolta da un Medico
Classificatore Oftalmologo, che una volta valutato il campo visivo e/o lacuit visiva
dellatleta, lo inserir in una delle tre classi previste S11 (cieco totale) S12 ed S13
(ipovedenti).
Gli atleti con disabilit intellettiva e/o relazionale (attivit svolta sotto legida della
FISDIR) vengono sottoposti a dei test finalizzati alla verifica di alcuni elementi quali il
quoziente intellettivo (70-75 o inferiore), significativa mancanza o riduzione delle funzioni
adattive in almeno due delle seguenti condizioni o situazioni: comunicazione, cura della
propria persona, comportamento nella vita domestica, capacit sociali e interpersonali,
autonomia, adattamento al lavoro ed al tempo libero. La classe a livello internazionale
IPC unica ed la S14. In Italia prevista anche la classe C21 dedicata agli atleti con
Sindrome di Down.
Regolamento
Il regolamento tecnico disciplinato dallIPC Swimming ed integra le norme della
Federazione internazionale di nuoto (FINA).
Non consentito lutilizzo di protesi o supporti vari.
Le principali eccezioni alle regole FINA sono le seguenti:
Partenza
- direttamente dallacqua, dal bordo vasca, seduti dal blocco di partenza
- possibilit di essere accompagnati ed aiutati a raggiungere il punto di partenza
(qualunque esso sia)
- la feet start (latleta di classe non superiore alla S3, si posiziona disteso ed un
assistente gli tiene fermi i piedi/e sulla parete della vasca, lasciandoli/o solo dopo il
segnale di partenza, senza imprimergli moto)
- nel dorso partenza con una sola mano sulla barra del blocco di partenza
Farfalla
- si deve avere sempre la sensazione che muova simultaneamente
gli arti, anche quando ci non avviene per limitazioni funzionali
legate alla disabilit.
- in caso di mancanza di entrambi gli arti superiori, il nuotatore deve
toccare con qualsiasi parte superiore del corpo.
- bracciata asimmetrica dopo la partenza e la virata per chi non pu spingere con gli arti
inferiori.
- difficolt nelle classi S11 e S12 a portare avanti le braccia simultaneamente perch
nuotano vicino alla corda frangionda - la squalifica viene inflitta solo se vi si spingono
sopra.
- ci possono essere delle difficolt a toccare il muro simultaneamente, anche per gli S11
e S12.
Rana
- si deve avere sempre la sensazione che muova simultaneamente gli arti, anche
quando ci non avviene per limitazioni funzionali legate alla disabilit.
- in caso di mancanza di entrambi gli arti superiori, il nuotatore deve toccare con
qualsiasi parte superiore del corpo
- bracciata asimmetrica dopo la partenza e la virata per chi non pu spingere con gli arti
inferiori
- possibile mancata torsione dei piedi
- prestare attenzione che il capo rompa la superficie dellacqua, in ogni ciclo di bracciate,
anche se la respirazione viene inserita ad ogni due o pi cicli.
Ciechi
- obbligo di utilizzo di occhialetti totalmente oscurati per la classe S11
- le virate e larrivo vengono segnalate da un assistente chiamato Tapper,
che tocca il capo o la spalla dellatleta tramite un bastone con un terminale
di gomma (di solito una pallina). Lutilizzo del Tapper obbligatorio per la
classe S11
Storia
Il movimento canoistico dei disabili in Italia nasce alla fine degli anni
o
ottanta grazie ad alcuni atleti facenti parte di alcune Associazioni
Sportive. Il tutto assume pero una piega diversa nei primi anni
novanta quando le gare di Velocit, Slalom e discesa indette dalla
FICK aprono la partecipazione agli atleti con disabilit attraverso stessi percorsi e
distanze nonch imbarcazioni identiche ai normodotati.
Classificazioni
Le imbarcazioni ammesse alle gare sono le seguenti:
- K1-K2 LTA femminile e maschile
- K1-K2 TA femminile e maschile
- K1K2 A femminile e maschile
- K2 mix TAA composto da un uomo e una donna (gli atleti devono avere una classe
diversa tra loro, compresa tra TA/A) secondo il Regolamento ICF 2009
- K2 mix LTATA composto da un uomo e una donna (gli atleti devono avere una classe
diversa tra loro, compresa tra LTA/TA) nuova proposta in attesa di conferma da parte
dellICF http://www.canoeicf.com/
- V2 mix LTATA composto da un uomo e una donna (gli atleti devono avere una classe
diversa tra loro, compresa tra LTA/TA) secondo il Regolamento ICF 2009
V2 mix TAA composto da un uomo e una donna (gli atleti devono avere una classe
diversa tra loro, compresa tra TA/A) nuova proposta in attesa di conferma da parte
dellICF http://www.canoeicf.com/
V2 in attesa di indicazioni da parte dellICF
Le Classi di Appartenenza
Tutti gli Atleti per poter gareggiare dovranno esser sottoposti alle Visite di
Classificazione, attraverso le quali gli verr attribuita la classe di Appartenenza.
Settore HF:
Classe A ( Arms Braccia)
Classe TA (Trunk e Arms Tronco e Braccia)
Classe LTA (Legs, Trunk e Arms Gambe, Tronco e Braccia).
Gli atleti della classe A possono partecipare alle gare riservate alle classi TA e LTA, gli
atleti della classe TA possono partecipare alle gare della classe LTA ed infine gli alteti
appartenenti alla classe LTA gareggiano esclusivamente nella propria classe
VELA DISABILI
Caratteristiche
una disciplina Paralimpica, relativamente giovane: compare tra gli sport dimostrativi,
per la prima volta, ad Atlanta 1996, per diventare a tutti gli effetti disciplina da medaglia
a Sydney 2000.
Questo sport aperto ad atleti con amputazioni, cerebrolesioni, cecit o disabilit
visiva, lesioni spinali e non solo.
Il sistema di classificazione nella Vela fondato su quattro parametri: stabilit,
funzionalit della mano, mobilit e visibilit.
Le classi veliche riconosciute sono tre:
2.4: equipaggio composto da un solo elemento
SKUD: equipaggio composto da 2 elementi
SONAR: equipaggio composto da 3 elementi
Le imbarcazioni 2.4 e Sonar sono riservate alla maggior parte dei gruppi di disabilit;
limbarcazione per il Doppio, invece, concepita espressamente per gli atleti affetti da
disabilit particolarmente grave.
Lorganismo internazionale che regola questa disciplina sportiva lIFDS , che coopera
in stretta relazione con la Federazione Internazionale Vela. Questo sport ha visto, in
questi ultimi anni, uno sviluppo ed una diffusione rapidissimi, fino a registrare, nellanno
2008, ben 70 nazioni in cui si pratica attivit velica a livello agonistico. In Italia
attualmente si praticano competizioni solo nella Classe 2.4, una categoria integrata:
aperta cio a soggetti normodotati e disabili indistintamente e dedicata a competizioni
miste. In particolare, per, la 2.4 classe aperta solamente a disabili con handicap
fisico. Esiste un protocollo dintesa tra CIP e FIV che definisce i rispettivi ambiti
dintervento e di collaborazione. I campionati italiani CIP si svolgono congiuntamente a
quelli FIV con classifiche avulse. Anche i disabili mentali e non vedenti praticano vela
ma in altre classi veliche.
Questo sport pu essere praticato da atleti con disabilit fisica, sensoriale ed intellettiva.
A seconda della tipologia di disabilit e della classificazione funzionale attribuita, gli atleti
possono gareggiare in carrozzina, in piedi (con o senza protesi sportive), insieme ad un
atleta guida nel caso di atleti ipovedenti e non vedenti.
Le carrozzine da corsa e le protesi sportive sono da considerarsi a tutti gli effetti vere e
proprie attrezzature sportive che, grazie allinnovazione tecnologica ed alla ricerca di
materiali sempre pi leggeri e performanti, hanno permesso agli atleti paralimpici di
effettuare prestazioni eccezionali ponendo i loro risultati sullo stesso piano di quelli
raggiunti dagli atleti olimpici
Le classificazioni
NellAtletica Leggera gli atleti gareggiano in diverse classi a seconda della tipologia di
disabilit e del grado di funzionalit:
- nelle classi 11, 12 e 13 competono gli atleti con diversi gradi di menomazione visiva;
- nella classe 20 gareggiano quelli con disabilit intellettiva;
- nelle classi da 32 a 38 competono gli atleti cerebrolesi (sia in carrozzina che in piedi);
- nelle classi da 40 a 46 quelli con differenti livelli di amputazione e con altre tipologie di
disabilit;
- alle classi 51-58 appartengono gli atleti con i vari gradi di lesioni midollari e di
amputazione, ovvero tutti coloro che gareggiano in carrozzina.
BASEBALL DISABILI
Il baseball uno sport che pu essere praticato anche dai disabili s
Senza alcuna difficolt. Ci possono giocare sia non vedenti che
sordi, ognuno con degli accorgimenti speciali.
Per i non vedenti le squadre sono composte da 5 giocatori ciechi e da un giocatore
vedente. A questo si unisce, nella fase di difesa, un altro vedente con funzioni di
assistenza. I due, nella fase d'attacco, svolgono il compito di suggeritori, uno in
seconda e l'altro in terza base. Le riprese di una partita sono sette.
La prima base sonora. Primo obiettivo del battitore a 50,29 m dalla casabase. Le
distanze tra seconda e terza e tra terza e casabase sono di 27,43 m. La seconda base
difensiva la base originale. La casabase, per il corridore, un traguardo di 3,96 m. La
linea di fuoricampo a 54,86 m.
Quando il battitore batte la palla, per essere buona deve superare la linea tra
terza/seconda base, dopo aver rimbalzato almeno una volta. Il battitore - corridore tenta
di raggiungere la seconda base oltrepassando la prima. salvo se vi giunge
anticipando l'arrivo del tiro del difensore cieco sul cuscino di seconda, occupato da
un difensore vedente. Al battitore sono concessi tre tentativi, pi un altro se l'ultimo
battuta foul. Se non riesce viene chiamato strike out. La conquista di terza base e
punto avvengono sulle battute successive.