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IL COLESTEROLO: QUALI VALORI DOBBIAMO CONTROLLARE E

COME CONTRASTARLO CON LALIMENTAZIONE.

Il colesterolo una molecola della classe degli steroli che riveste un ruolo
particolarmente importante nella fisiologia umana. Esso infatti indispensabile per la
vita animale, mentre quasi totalmente assente nelle piante, che contengono per
sostanze lipidiche strutturalmente simili chiamate
fitosteroli.
Luomo produce per biosintesi endogena la maggior
parte del colesterolo necessario, ossia una quota tra
1-2 grammi al giorno nelladulto, e solo una piccola
parte, 0,1/0,3 grammi viene assunta con
lalimentazione. Per capire limportanza di tale
molecola nel nostro organismo basta pensare ai
ruoli principali che svolge, come costituente delle membrane cellulari e delle guaine
mieliniche, precursore di ormoni steroidei, precursore degli acidi biliari ( fondamentali
per lassorbimento dei grassi) e necessario per lo sviluppo embrionale.
Contrariamente a quanto si pensa, non il colesterolo alimentare a far aumentare la
colesterolemia, mentre sembra pi correlato al consumo di acidi grassi saturi
contenuti negli alimenti, come ad esempio accade per lacido miristico che aumenta il
livello delle LDL, mentre gli acidi grassi trans aumentano le HDL.
COME FACCIAMO A CAPIRE SE IL NOSTRO VALORE DEL COLESTEROLO E
NELLA NORMA?
Quando effettuiamo le analisi del sangue per valutare i livelli di colesterolo, spesso ci
basiamo solamente su due parametri: la colesterolemia totale, che deve essere <200
mg/dl e sul rapporto totale/HDL che non deve essere superiore a 5 nelluomo e 4.5
nella donna. Ma questo sufficiente per essere sicuri?
Per fare chiarezza, dobbiamo comprendere alcune nozioni importanti: il colesterolo
una singola molecola lipidica che viene trasportata in circolo da alcune proteine
chiamate lipoproteine. Quelle che conosciamo solo le LDL, il cosdetto colesterolo
cattivo, e le HDL, il cosdetto colesterolo buono, utilizzate come riferimento per
valutare se i livelli di colesterolo sono nella norma. Esistono per due sottotipi delle
LDL chiamate sd-LDL e ld-LDL, molto diverse e molto pericolose. Per tale motivo
conoscere solo il livello di colesterolo totale serve a poco e nulla, se poi non andiamo a
valutare i valori delle sd-LDL ossidate che in caso di eccesso tendono ad aderire alla
parete dei vasi provocando a lungo andare la formazione della placca ateromatosa.

Lerrore comune, che tutti facciamo, o


perlomeno si pensa che sia la strada
migliore da percorrere, approcciare una
dieta low-fat, quindi a bassissimo
contenuto di grassi, per risolvere il
problema colesterolo. Vengono cos
banditi dalla tavola tutti gli alimenti ricchi
di grasso e colesterolo, promossi i cereali
(non integrali), vegetali, legumi, frutta, e
la cosa che pi fa sorridere: nessun limite
sul consumo di zucchero, con abbondanza di carboidrati raffinati, o prodotti
confezionati light, dove la riduzione dei lipidi quasi sempre compensata
dallaumento dello zucchero o altri additivi per mantenere la sapidit del prodotto.
Ma tutto ci serve a qualcosa?
Il mio consiglio.. NO! Dopo una marea di studi che ci dimostrano come labuso di
zuccheri semplici sia il male del secolo, non sicuramente una dieta light o low-fat che
ci salver; piuttosto prediligo una regular fat, lasciatemi passare il termine, dove
vado a introdurre grassi di qualit nella mia dieta. Quindi semaforo verde per olio
e.v.o., pesce ricco di w-3, frutta secca a guscio e semi oleaginosi, uova; con
moderazione carni rosse e latticini; da evitare prodotti con grassi idrogenati
(trans)come prodotti da forno, merendine confezionate e snacks; mai assenti le
verdure, cos anche per la frutta, ma senza mai eccedere. Tutto questo ovviamente
seguendo le quantit adeguate che coprano il fabbisogno energetico necessario per
ognuno di noi (dieta bilanciata) e accompagnato da una buona attivit fisica
quotidiana.

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