Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
quotidiano
TEL 02/771295.1 - SPED. ABB. POST. - 45% - ART. 2 COMMA 20/b LEGGE 662/96 - FIL. MILANO
LEuropa en folie
Roma. La vecchia Europa sembra ancora pi vecchia. E la nuova, su cui scommetteva il segretario americano alla difesa Donald Rumsfeld, sembra pr ecocemente invecchiata. Lo specchio del 13 giugno riflet te limmagine di un continente en folie,
di una nave senza r otta e senza nocchiere,
dove regnano lossessione del particulare e
sintomi vari di schizofrenia: un paziente insomma pi bisognoso di cur e analitiche
che di alta ingegneria istituzionale.
E invece proprio sulladozione al forcipe
della Carta costituzionale, sulla farragine
di principi senza radici bocciata sei mesi fa
a Roma per l opposizione di Spagna e Polonia, punteranno i capi di Stato e di go verno dellUnione fin dal pr ossimo weekend per tappare falle sempre pi vistose.
Fare per far dimenticare una vecchia ricetta volontaristica, non detto che funzioni sempre. E dire che sulla carta quello del
13 giugno poteva essere davvero uno degli
esercizi di democrazia pi imponenti al
mondo: oltre 350 milioni di cittadini chia mati alle urne, 25 paesi interessati, di cui
otto vivevano ancora qualche anno fa sotto
un tallone di ferro. Poteva essere loccasione per parlare di
politica nell accezione alta e nobile
del termine, quella
che parte dal senso di s e del proprio ruolo nel
mondo, dalla scel ta ferma delle alleanze, dai modi di affrontare con risolutezza i nodi della sicur ezza,
della difesa, della pr oduzione e della di stribuzione della ricchezza, della protezione dei deboli. Invece le prime elezioni do po l11 settembre, dopo il triste ritorno della guerra nel novero degli eventi possibili,
non sono state nulla di tutto questo. Una
noia mortale, ha scritto il New York Times.
Un non evento.
Che molti hanno accolto con la solita nenia sulla mancanza di democrazia che af fligge le istituzioni comunitarie, sullastruseria di una tecnocrazia lontana che pretende di dire la sua anche sullo standard
aureo della zucchina. Sono spesso gli stessi che criticano Br uxelles per meglio na scondere quel mercato del traccheggia mento che il Consiglio dei capi di gover no, ultima ridotta dello Stato nazionale nel
continente che lo Stato-nazione lha inventato. Il fatto inoppugnabile che 190 mi lioni di europei sono rimasti a casa, pi di
uno su due, una media del 54,5 per cento.
Il non voto pu anche essere un segno di fiducia nel funzionamento del sistema, di
consapevolezza che la continuit della burocrazia impedisce svolte traumatiche. Ma
quanto meno singolare che sia stato polverizzato ogni record d astensione dal
1979, da quando cio si tenner o le prime
elezioni a suffragio universale, proprio ora
che il Parlamento potr ebbe esercitare veri poteri dinterdizione. Nessun partito ha
fatto campagna sul r uolo di Strasburgo
nel check and balance delle istituzioni,
nessun partito ha parlato di federalismo,
adesione di paesi come la T urchia, rapporti con lIslam o con gli Stati Uniti. Nes sun candidato ha fatto campagna presentando il proprio bilancio di deputato
uscente, criticando il lavoro svolto dallavversario e nemmeno facendo nuove di chiarazioni dintenti.
La Giornata
* * *
In Italia
* * *
Nel mondo
VERTICE DA BERLUSCONI, CENTRO SINISTRA DIVISO SU PRODI. Il presidente del Consiglio ha incontrato i maggiori
esponenti di Forza Italia (Bondi, Cicchitto,
Vito, Schifani): si fa strada lidea di una di rezione nazionale politica per il partito del
premier, che ha incontrato anche i ministri
Moratti, Tremonti e Pisanu. Ma per T abacci (Udc): Ser ve un Berlusconi-bis, il rim pasto non basta. Immediata replica di C
(Lega): Di Berlusconi me ne basta uno,
quello che fir mato il contratto con gli ita liani. Oggi vertice di An presieduto da Fini. Nellopposizione tiene banco la pr oposta di Prodi di una costituente per lUlivo.
La sto studiando ha detto DAlema; per plessit nella Mar gherita per i tempi e i
modi dellintervento. Pecoraro Scanio (Verdi): Senza un programma non serve.
Il commento di Bossi sulla Padania: Indistruttibile Lega, promessa di libert.
* * *
* * *
* * *
* * *
Pista italiana per gli ostaggi in Iraq: gli inquirenti romani stanno cercando di capire
se i sequestratori di Agliana, Cuper tino e
Stefio hanno avuto contatti con lItalia o se
addirittura non ci fose un italiano in mezzo
a loro. Agliana ha rivelato che durante la
prigionia gli stato dato una confezione di
medicinali scritta in italiano.
* * *
* * *
* * *
* * *
* * *
Caro Ezio Mauro, prima di andare al Corriere, che non si capisce mai se sia dei grandi o dei piccoli, del
mattino o della sera, di
sinistra o di destra, e
mentre ancora se ne
sta a Repubblica, faccia una cosa di sinistra, offra una rubrica a un nostro amico
diventato pure amico vostro. Sapesse
quante ne ha passate, e quante gliene ha
dette DAvanzo, tra laltro. E una persona
per bene, intelligente. Un napoletano de mocratico accusato di questo e di quello,
poi finalmente uscito bene da tutto. Pulito
pulito, come noi sapevamo da subito. Eppure veda, caro Mauro, che curioso paradosso: questo nostro amico, e adesso anche
vostro, scrive benissimo e fa benissimo politica, ma mentre scrive su un Giornale di
destra deputato europeo della sinistra. E
decisivo, perch proprio il deputato del
sorpasso. Via lui, si torna pari. Perci sia
carino, offra una sua r ubrica a Paolo Ciri no Pomicino. Lo spazio c, seghi Valentini
che ripete ogni tre righe: Quel brutto Berlusconi, con sei televisioni. Maltese non
si incazzerebbe, sono alti uguali. E Guari ni saltellerebbe felice: Songhio, mo, o
basso cchi verace do Ggiurnale.
* * *
* * *
Blair replica agli eur oscettici: Non metteranno la Gran Br etagna ai mar gini dellEuropa. Uscire dal mer cato comune sa rebbe stupido. Il premier britannico tornato cos sulla sconfitta dei laburisti alle
amministrative e alle eur opee, nelle quali
lUKip, il partito degli euroscettici, ha ottenuto il 16 per cento. SullIraq ha detto: Dovevamo esserci. La storia ci dar ragione.
* * *
* * *
* * *
* * *
ecensioni.
Commento alla Storia naturale dei
ricchi di Connif e al saggio di Kojve sullautorit
(inserti I e II)
Il diplomatico di Saddam
Il vincitore in An
I propositi contundenti
di Alemanno, il ministro
che tiene in pugno Fini
Crisi di governo, Berlusconi bis, nessun
taglio alle tasse ma incentivi alle
imprese (soprattutto al sud)
Scenari
Dialogare con lIslam, i mercanti
dellantica civilt mediterranea
dello scambio sono allopera
Per vincere la guerra contro il terrore bisogner includere lIslam entro il sistema
occidentale prima che gli jihadisti lo destabilizzino e lo trasformino in Califfato globalmente aggressivo. Tale obiettivo richiede un mix tra bastone e carota. Il primo appare, per rumorosit, lo strumento prevalente. Ma, in realt, lo la seconda: consolidare i regimi islamici amici e rendere amichevoli quelli ostili. Lazione, sul piano delle lites, favorita dalla loro paura di essere rovesciati da al Qaeda. T uttavia, le masse, percependo di pi il bastone e meno la
carota, sono preda di un dissenso che rende
difficile lamicalizzazione. Per questo
prioritario fornire alle lites islamiche la
possibilit di mostrare alle loro popolazioni che la relazione con loccidente por ter
soldi e dignit politica. Tuttavia, non possibile ottenere leffetto consenso solo con
denari regalati. Bisogna proprio indurre laspettativa di una ricchezza diffusa, cio una
profezia secolarizzante che possa contrastare il richiamo fondamentalista. Il modo
pi adatto allo scopo quello di rendere
credibile un mercato mediterraneo integrato con estensioni dallAsia centrale fino
allAfrica intera. Infatti in sede di G8 sta ta presentata una prima idea in questa di rezione, il progetto Grande medio oriente.
Un ottimo precursore del modello finale,
ma i passi intermedi paiono implicare architetture geopolitiche inclusive troppo
complicate o sfumate. Pertanto lo scenario
pi probabile che non evolveranno in
tempi utili. Questa rubrica segnala agli addetti un progetto integrativo Ekumene
gi in atto per movimento spontaneo: sostenere e anticipare lutilit dellintegrazione
formale tra diversit con dei business, adeguati per scala, di chiaro vantaggio per tutti gli attori. Tale idea ha gi fatto collaborare israeliani ed egiziani, generando affari
con effetti geopolitici. Ci sono altri due casi
tra paesi ancor pi difficili, non ancora citabili. Un quarto, tra inglesi e libici, ha aiutato la svolta occidentalista di Gheddafi di
cui la Farnesina sta ancora analizzando la
vera origine. Un quinto italiani, egiziani,
israeliani e libanesi di enorme portata integrativa per tutto il Mediter raneo orientale aspetta solo che lEni (gas) se ne accorga.
Il punto: i mercanti possono aprire dal basso verso lalto strade collaborative che aiutino i governi a costruire quelle dallalto
verso il basso. Sembra un messaggio cifrato,
lo , ma ai molti piacer sapere che lantica
civilt mediterranea dello scambio si sta ritrovando e riunendo, dopo secoli, e sta ini ziando a produrre conseguenze.
Carlo Pelanda
Euroschizofrenici
Lex motore dellUe ormai una
zattera per leader in declino
Eppure fa ancora la voce grossa
(segue dalla prima pagina) Nel quadro nazionale rispettivo, lelettore ha mostrato di saper
usare la scheda con la sapienza del politico
consumato. Gli italiani hanno dato un sono ro avvertimento a Silvio Berlusconi, senza
per questo costringerlo a governare per il resto della legislatura in condizioni impossibili. Lo stesso hanno fatto gli inglesi, colpendo
ma non mortalmente Tony Blair, penalizzato
anche dal modo di scrutinio proporzionale.
Buoni voti senza lode al socialista Zapater o,
non ancora logorato da una lunga azione di
governo e che vive ancora lo stato di grazia.
Preavviso di licenziamento invece per Schrder e Chirac, colpevoli r ecidivi di sordit al
responso delle urne. In tutta evidenza le po sizioni sulla guer ra non hanno influito sul
comportamento elettorale e anche questo
il segno di un ripiegamento inglorioso sul
proprio ombelico. Ha perso pesantemente
chi la guerra la osteggiava ed era por tato a
spalle dal popolo pacifista. Ha perso poco
chi lha appoggiata e pesantemente condivi sa. Persino le dolorose vicende degli ostaggi
italiani hanno avuto un peso trascurabile,
smentendo chi gridava alla speculazione
elettorale, allo spot permanente. A meno che
non si voglia credere che Alleanza nazionale ha preso voti in pi per ch andata al laeroporto ad accogliere i suoi ragazzi.
Linsuccesso, si sa, monta alla testa e non
certo la meno visibile delle schizofr enie
alleuropea che saranno proprio i due grandi sconfitti del 13 giugno, Schrder e Chirac,
a scegliere e a impor re il nome del succes sore di Romano Prodi. E a fare la voce grossa per far appr ovare la Costituzione: un
tempo lasse franco-tedesco era la chiave di
volta delledificio europeo, oggi una zattera per leader al tramonto. Lidea di Europa
serv a esorcizzare la guerra fra paesi che si
guardavano lun laltr o come un pericolo
mortale. Fu per lessenziale il fr utto della
convergenza tra democrazia cristiana e so cialdemocrazia. LSpd oggi al minimo storico. E la spalla francese parla nel vuoto.
Su un muro della banlieu di Parigi giovani
mani hanno scritto: Gerusalemme agli arabi, Allah Akbar!, Morte agli ebrei. Nel
seggio elettorale di fr onte ha vinto, anzi
stravinto una lista pr esente soltanto nella
regione Ile-de-France: Eur opalestine. Ha
preso pi voti dei verdi, dellestrema sinistra. E del partito del presidente Chirac.
Lanfranco Pace
AGENDA MIELI
Attacco di Famiglia Cristiana a Pigi. Evidentemente paga per sua amicizia con Ant. Socc. Provvedere.
Perbenismo ideologico evocato da Ern.
Ottimo spunto di riflessione. Fare indossare minigonna al terzismo (no a terzisti).
IL FOGLIO QUOTIDIANO
Cav., se sulle tasse non vuol fare come Reagan faccia come Kennedy
PERCH ARTHUR LAFFER TRENTANNI FA AVEVA RAGIONE E OGGI DI PI. IL KEYNES ANTI-ERARIO CHE GLI STATALISTI NASCONDONO
PICCOLA POSTA
Domenica, ai bordi delle elezioni europee, un manigoldo ultranazionalista, Tomislav Nikolic, stato, col 31 per cento, il pi votato per
la presidenza della Repubblica in Serbia.
Il ballottaggio fra Nikolic e il secondo pi
votato, Tadic, erede dellassassinato Zoran
Djndjc, avverr il 27 giugno. N ikolic il
candidato del partito sedicente radicale di
Vojislav Seseli, incarcerato e processato allAia per crimini di guerra. Gi per tre volte, dal dicembre 2002, le elezioni presidenziali serbe erano andate a vuoto perch era
mancato il quorum del 50 per cento. Intan-
di tempo per raccoglierne i frutti, una riduzione dellimposizione abbia invece maggiori probabilit di riequilibrare il bilancio
pubblico piuttosto che un aumento. Per
unimpresa gi in difficolt sul mercato e
che realizza perdite, aumentare i prezzi pu
portare alla rovina finale. Abbassarli pu
sembrare irresponsabile ma un modo di
tornare a crescere, gettando le basi per poi
ridurre le perdite. Ben detto, vecchio Maynard. Laffer aveva e ha ragione, e a dargliela non sono opinabili equazioni. E il primo
ad aver riconosciuto che non esiste alcuna
possibilit di stabilire a tavolino aliquote
basse ottimali valide in s e per s, per ch
di Adriano Sofri
di moda, spiega Lawrence Kaplan in un saggio sul settimanale liberal New Republic.
A Washington nata la Coalition for a
Realistic Foreign Policy, un gruppo di pressione bipartisan che promuove una visione
alternativa non solo sullIraq ma sullimpegno degli Usa nel mondo. I r ealisti, liberal
come Charles Kupchan e conser vatori come il Cato Institute, sostengono che gli Stati Uniti non devono impor re libert e democrazia nel mondo contr o il volere di regimi sovrani. Credono che il vero interesse
nazionale sia da un lato quello di mantenere il dominio militar e e dallaltro di stipulare accordi e alleanze. Solo cos, dicono, si
difende la sicurezza americana. Bush non
crede che questa sia la soluzione dopo l11
settembre. In un discorso allAccademia
dellaviazione del 2 giugno, si esplicita mente rivolto ai realisti cos: Coloro che si
autodefiniscono realisti contestano che la
diffusione della democrazia in
medio
oriente debba esser e in alcun modo una
nostra preoccupazione. Ma in questo caso i
realisti hanno perso contatto con una realt
NOTTI MAGGICHE
sico dun bronzo di Riace. Il calciofilo pariolino, a un giorno di distanza, giudica con
consapevole scetticismo lesordio degli azzurri: il refrain che lo si sapeva da prima
che sarebbe stato un torneo condizionato
dal metereologo, non tanto per il caldo, ma
perch quando arriva lestate i giocatori dei
campionati seri hanno gli indicatori sul rosso fisso. Limportante che con la Danimarca non si sia perso, altrimenti il guaio sarebbe stato grosso, a giudicare dalla maschia prestazione offerta luned dalla Sve zia che ha smantellato una Bulgaria inetta.
Quellattacco con Larsson, Ibrahimovic e
Ljundberg, ad esempio, una difesa italiana
ducato silenzio: lui, in fondo, come saggia mente suggerisce Stefano Fiore, un oriundo, praticamente un indio.
Intanto s completato il primo turno, col
vivace match in cui i modesti contropiedisti
lttoni hanno impegnato (1-2) una Rep. Ce ca forte ma velleitaria, trascinata alla vittoria da un ottimo Poborsky pi che da un
Nedved appannato. Stasera torna il girone
A, quello della tragedia gr eca dei padroni
di casa portoghesi nella partita inaugurale.
Alle 20.45 hanno la Russia, squadra muscolare e poco intelligente, che i lusitani pr overanno a irretire con le loro leziosit, a
tratti sublimi, spesso snervanti. Contiamo
che Scolari, reo daver debuttato con una
formazione squinternata, si ravveda, inserendo dallinizio Cristiano Ronaldo, benia mino del Foglio e capace daccelerare i
tempi della sua squadra, troppo soggetta alle abulie di Figo. Uno che pi che un calciatore, ormai sembra un playboy di Cala
Galera, di quelli che fanno lo struscio col
maglione a v portato a pelle, e la catena
doro che rifrange la luce della luna. (s.p)
MILANO F.C. Internazionale Milano comunica di aver accettato le dimissioni pr esentate ieri sera dal tecnico Alberto Zaccheroni. Finalmente, il sogno neroazzurro
ricomincia, mentre quello azzurro simpantana un poco nelle paludi danesi degli eu ropei e in quelle porta-a-portesi delle europee. Rimpasto in panchina. Finalmente, si
azzera tutta la politica calcistica del governo morattiano. Ancora una volta, lennesima. Finalmente, si chiude la verifica, lunga
una decina danni, forse pi. Perch Giacinto Facchetti, presidente che fino allultimo si battutto per salvare il superministro
Zaccheroni, avr pure le deleghe, ma il cavalier Massimo Moratti che ci mette i soldi
e fino a poco tempo fa pure la faccia (a uso
e consumo delle sberle sportive). Dunque,
Colonna ruffiana
Gerardo Bianco valuta i risultati
elettorali come lIraq: Facile
entrarvi, il difficile uscirne
La Camera decreta che perch un discorso sia memorabile non occorre che sia
interminabile, e che il livello del dibattito
sarebbe assai migliore se tutti i discorsi dei
deputati dei seggi di secondo rango fossero
limitati a quindici minuti, e quelli dei de putati dei seggi di primo rango a trenta
minuti, a meno di una specifica autorizzazione della Camera. (mozione intr oduttiva, n. 817, 21 giugno 1984)
Margherita. Lonorevole Gerardo Bianco
(Margherita), visti i risultati elettorali, osserva: Queste elezioni sono come lIraq:
entrarci facile, il difficile uscirne.
Modestamente. Giunto a Montecitorio, il
ministro per i Rapporti con il Parlamento,
onorevole Carlo Giovanardi (Udc), assai
complimentato, si schermisce: Abbiamo
fatto solo il nostro dovere.
Poco ma buono. Brindisi a Liberazione
per il successo elettorale di Rifondazione
comunista. Cerano spiega lonorevole
Alfonso Gianni anche Ber tinotti, Curzi e
tutta la redazione. Abbiamo brindato con
lo spumante ma, nonostante io sia un intenditore, non mi sono accorto della marca. Precisa dunque Sandro Curzi: Era un
Ferrari, di quello buono, meglio dello
champagne. N oi di Rifondazione siamo
gente di buon gusto. Costa? Meglio un bicchiere di vino buono che due bicchieri di
roba scadente, filosofia che io, con fatica,
ho imposto anche a casa.
Campanile sera. Continua il feeling tra il
segretario di Alleanza popolare-Udeur ,
onorevole Clemente Mastella, e il mondo
musicale. Claudio Baglioni il suo cantante preferito, unamicizia nata quando lonorevole scrisse un pezzo in sua difesa sul
Popolo: LUnit ricorda Mastella replic con un articolo in cui si sosteneva Antonello Venditti, in contrapposizione a Baglioni Ma sono amico anche di Gigi DA lessio e di tutta la vecchia guardia napoletana, Peppino Di Capri, Mario Merola, Aurelio Fierro, Nunzio Gallo anche se non
so per chi votano. Poi ho fatto le vacanze, a
Madonna di Campiglio, insieme ad Angela,
la brunetta dei Ricchi e Poveri, che ha anche dormito da noi a Ceppaloni anzi, a
casa nostra ha dormito pure Katia Ricciarelli. Allelenco si aggiunge ora il diessino
Roberto Vecchioni, che ha espresso simpatia nelle provinciali di Teramo al suo manager e agente degli anni Ottanta, Sabatino
Marziani, presentatosi appunto con il Campanile. Mastella si dice contento, affermando di ricordare le canzoni di V ecchioni, e una in particolare: Lultima.
Daniela Santanch story (3). Lonorevole
Daniela Santanch (An) ebbe una dura
educazione: Ero una ribelle, una bambina
ingombrante, fastidiosa anche nei confronti dei miei fratelli, che erano perfetti, mentre io li incitavo a reagire verso la famiglia.
Insomma, mi potevano ammazzare di botte,
ma io niente, se avevo unidea non la cambiavo. Mia madre era laddetta alle sberle,
alle punizioni fisiche, mi tirava perfino i capelli, e mi stupisco ancora di averne tanti.
Mio padre, invece, pensava ai castighi pe santi: via la bambola preferita, via la tv, non
potevo mangiare con loro. Ma il castigo
peggiore era quando venivo chiusa al buio
nello sgabuzzino. Ci finivo se rispondevo
male, se non rispettavo apposta gli orari
che mi davano, se non raccoglievo le cose
da terra. Io ci morivo, ma non facevo un
pliss, una piega, e tanto meno urlavo aprite. Mai! Stavo l, con tutti quegli scaffali
pieni di scarpe, che non so pi quante volte ho contato. E infatti erano sempre i miei
fratelli che intervenivano per farmi uscire.
Mia sorella, che molto pi buona di me,
una santa, andava da mia mamma a dire:
non sentiamo pi Daniela, mamma falla
uscire, Daniela poi non lo fa pi. Alla fine
mi aprivano, ma intanto io l dentro ero
morta di paura, con il buio, le scarpe che
diventavano fantasmi, e i rumori, per cui
mi turavo le or ecchie per non sentir e nulla. E ancora adesso, per quelle cose, ho
paura a restare chiusa negli ascensori.
(3. continua)
Antonello Capurso
IL RIEMPITIVO
di Pietrangelo Buttafuoco
IL FOGLIO
ORGANO
DELLA
quotidiano
CONVENZIONE
PER LA
GIUSTIZIA
DEL
7/12/1995
TIPOGRAFIE
TELESTAMPA CENTRO ITALIA SRL - LOC. COLLE MARCANGELI - ORICOLA (AQ)
TELESTAMPA NORD SRL - VIALE RISORGIMENTO 12BIS - SENAGO (MI)
S.T.S. SPA V STRADA 35 - P IANO DARCI (CT)
CENTRO STAMPA LUNIONE SARDA - VIA OMODEO - ELMAS (CA)
DISTRIBUZIONE SO.DI.P. SPA VIA BETTOLA 18
20092 CINISELLO BALSAMO TEL. 02.660301
PUBBLICIT: P.R.S. STAMPA SRL
VIA B. QUARANTA 29 MILANO, TEL 02.5737171
EDITORIALI
Il Cav., la par condicio e i calzini
Deve darsi un nuovo stile, cambiare tono e ritmo, e decidere senza boria
Prodi lo scioglipartiti
Vuole una festa e una costituente per farsi incoronare Insostituibile
su un programma presentabile a un
confronto elettorale in cui, come sem pre, decider la fascia centrale. L effetto immediato, per, quello di impedire ai Ds di consolidare il controllo
sulla coalizione del Triciclo, che deriverebbe naturalmente dalla loro netta
prevalenza elettorale sulla Margherita.
Per questo il nuovo appello non ha suscitato entusiasmi al Botteghino, dove
si teme il gioco di sponda di Prodi con
i partitini di sinistra. Ma quelli che, in
questa prospettiva rischiano di pi sono quelli della Margherita, il fiore che
trapiantato dallarea popolare europea
in nuovi terreni piuttosto ignoti, rischia
di avvizzire rapidamente. Ma per la
strategia di Prodi la Margherita servita per sciogliere i Popolari, il Triciclo
per sciogliere Margherita e Ds, e ora la
costituente dovrebbe coronare lopera,
lasciando in piedi solo lunit attorno
allInsostituibile. I mugugni si stanno
moltiplicando, ma, senza una strategia
alternativa, resteranno mugugni. A dire che insostituibile sono stati i vari
leader dei partiti, e ora sono costretti a
pagare la cambiale che hanno incautamente sottoscritto.
leader dellEuropa dei 25, e in par ticolare quelli dei paesi pi importanti
della vecchia Unione europea, sono di
fronte a un rebus. Da un lato il varo della nuova Costituzione europea dovrebbe
dare coesione allUnione, in presenza di
un voto che, tra affluenza alle urne (meno del 30 per cento di votanti nei 10 sta ti nuovi entranti) e bocciatura dei leader
europeisti in Francia, Germania e Gran
Bretagna, ne consiglia un rilancio. Daltro lato, per, la Costituzione eur opea,
mentre aumenta i poteri del Parlamen to, rafforza anche quelli della Commis sione. In particolare un suo articolo stabilisce che sar questa e non il Consiglio
dei ministri degli Stati membri, a stabi lire se un paese abbia violato o meno il
patto di stabilit, superando il tetto del
3 per cento del deficit in rapporto al suo
prodotto lordo. Secondo il testo attuale,
questo compito compete al Consiglio,
che ha ritenuto che la Francia e la Germania non abbiano violato le regole, tenuto conto del fatto che si tratta duna situazione eccezionale. Il presidente del-
la Commissione Romano Prodi e il commissario Pedro Solbes avevano per impugnato questa decisione, confidando
sulla modifica di poteri della nuova Costituzione. Ma ora la Germania, che a
suo tempo volle il patto di stabilit, a voler emendare larticolo che toglie i poteri di bilancio agli Stati membri per de volverli alla Commissione. Il pr ogetto
franco-tedesco di un super commissario
europeo dotato di grandi poteri econo mici, del resto, in grave dif ficolt non
solo per questo emendamento, proposto
da Berlino prima delle elezioni, ma in
generale perch il risultato elettorale
costituisce una palese bocciatura della
tecno-burocrazia di Bruxelles. Se il testo
della nuova Carta passasse nella stesura attuale, grazie allapprovazione dei
governi, rischierebbe comunque, in
quanto dovr essere sottoposto a referendum, in molti degli Stati membri. Il
niet a Bruxelles, secco e chiar o, espresso dal corpo elettorale alle europee un
preciso segnale di ci che potr ebbe accadere anche nei referendum.
Mancano le prove, la procura archivia il caso Sharon. Ora il premier pu trattare con Peres per un governo di unit nazionale
ron ora libero di costruire unalleanza politica alter nativa: lostacolo principale allaccesso al governo dei laburisti
ora stato rimosso. Oltr e che a un attentato sventato il me se scorso, e i cui dettagli sono emersi solo questa settimana,
Sharon sopravvissuto a un fuoco di sbarramento di voti di
sfiducia dai banchi di opposizione e dalla fr onda della destra appena licenziata dal suo governo. Non pu contare su
alcuni dei suoi ministri ribelli nel Likud, assentatisi al mo mento del voto per non sostenere la politica del governo. La
sua maggioranza si dissolta per lintenzione di ritirarsi da
Gaza e ora Shar on ha bisogno di por tare i laburisti al go verno. La fine della quer elle giudiziaria apre le porte alla
trattativa. Toccher ora al pr emier e alla sua contr oparte,
Shimon Peres, convincere i riottosi membri dei rispettivi
partiti a far cadere le riserve per un nuovo governo di unit
nazionale. Con la pianificazione della fase operativa del ritiro da Gaza in corso, con il premier ormai in rotta di collisione con il movimento degli insediamenti, con il sostegno
attivo della comunit inter nazionale, Sharon non pu per mettersi battute darresto. La decisione di ieri un contri buto importante in questa dir ezione. Non giova forse agli
standard di etica pubblica, ma se questo il pr ezzo per il
successo del ritiro da Gaza, come ha indicato Zali Reshef,
uno dei leader di Peace Now, vale la pena pagarlo.
Dilemma da eccesso di successo per Bertinotti: ignorare i 23 mila voti del disobbediente romano o sacrificare Nichi Vendola?
Il protagonista dellunica vittoria di Forza Italia al primo turno in una provincia amministrata dal centrosinistra
certa impressione. E capitato a Cuneo, la pr ovincia granda, un territorio di confine con la Francia, isolato nei tra sporti (lautostrada da Torino a Savona stata completata
solo dopo 45 anni e quella tra Cuneo e Asti ancora in co struzione) e, un po, nella mentalit, ancora molto legata a
vecchie concezioni sabaude. Anche per questo il cuneese
oggetto di amorevole sarcasmo, almeno in Piemonte, e su
Cuneo si raccontano bar zellette come sui carabinieri. Il
protagonista di questo cambio di maggioranza Raf faele
Costa, un politico di lungo corso, che fu segr etario del Partito liberale, pi volte deputato, ministr o, anche nel primo
governo Berlusconi, e parlamentare europeo. Ha aderito a
Forza Italia, convinto dellobiettivo della costr uzione del
partito liberale di massa, ma la sua associazione di libe rali (che si rifiuta di definir e una corrente) non ha tr ovato
molto spazio. E anche tra i pochi che hanno criticato apertamente la conduzione dellultimo congr esso di Assago,
perch a una messa cantata avrebbe preferito un dibattito
e un confronto di idee.
La decisione di candidarsi alla guida della sua provincia
di origine ( nato a Mondov) fa seguito ad altri tentativi me-
Lazzurro meno mediatico e pi votato nel nord ovest (90 mila preferenze) dopo Berlusconi e Albertini
sportazione della democrazia riserva commenti sarcastici. Butta l che il fondamentalismo wahhabita in certo senso
simmetrico alle posizioni pi estreme dei
neoconservatives americani. Il suo pen siero per non aduggiato da antiameri canismo, n da critiche preconcette alla
Casa Bianca. Nessuna linea multipolare
la Chirac (il cui ex ministro degli Esteri,
de Villepin, un europeo che, se fosse
americano, sarebbe certamente un neocon). Jean guarda invece a politici ame ricani di lungo corso. Henry Kissinger e
Zbigniew Brzezinski su tutti. Il realismo,
insomma, in tutte le sue articolazioni e aggiornamenti. Il suo libro traccia una veduta circostanziata del dibattito politicoideologico di Washington. E d conto del le divisioni che fratturano unEuropa intontita, che si dibatte in contingenti contrapposizioni politiche, senza riuscire a
proporre una visione ad ampio raggio.
LIBRI
Carlo Jean
GEOPOLITICA DEL
VENTUNESIMO SECOLO
190 pp. Laterza, euro 14
L11 settembre, dice il generale, ha fatto
un repulisti di tutte le teorie onnicomprensive del dopo guerra fredda: fine della storia, scontro di civilt, autonoma sufficienza della geoeconomia e Stato postmoderno. Con buona pace dei Fukuyama
e dei cantori dellepoca Clinton. Il mondo
cambiato, ma i vecchi strumenti per imbrigliarne le convulsioni sono ancora i pi
efficaci. I neocon sognino pur e le loro rivoluzioni democratiche, i francesi si trastullino con il loro multipolarismo che sa
IL FOGLIO QUOTIDIANO
Boncompagni ha un problema, sa per chi vota Bach ma non dove sta De Michelis
Al direttore - Ormai tutti sanno tutto su tutti, chi ha votato per chi e per ch. Per esempio
Bach ha votato democristiano, Shostakovich e
Beethoven sono di sinistra anche se questultimo stato costretto a scrivere Messe. Due grandi come Ravel e T schaikowskj hanno votato
Pecoraro Scanio anche se Tschaikowsky sembra abbia dedicato lultima sua composizione
a Cecchi Paone. Strawinsky, pagano, ha votato Bertinotti, Paganini pazzo di Sgarbi, W agner, ovvio, per An, Mozar t scheda bianca e
Verdi, stranamente, ha votato Lega per i fazzoletti. Potremmo continuare allinfinito ma la
domanda cruciale : ma De Michelis di destra
o di sinistra?
Gianni Boncompagni
Detto con amicizia: si faccia venire il sense of humor, gentile Scajola, visto che palesemente le manca. Uno dei motivi del no stro scarso trend elettorale che vivete in
una irony free zone. LItalia si annoia.
Al direttore - Il risultato delle elezioni dimostra che non si vince in tv da V espa Porta a
Porta, ma sul ter ritorio porta a porta. Per le
politiche sar un altro discorso: la forza vendi-
Alta Societ
Le salme dei Savoia devono tornare in
Italia ed essere sepolte al Pantheon. Far
una campagna per ottener e il trasferi mento. E ingiusto che rimangano lontane
dalla patria. Il principe Serge di Jugoslavia, figlio di Maria Pia di Savoia
vuol fare una campagna. Molti ami ci hanno gi aderito.
Al direttore - Seguo da tempo i bloggers ira cheni e recentemente quello di un brave cittadino dellArabia Saudita indirizzo http://muttawa.blogspot.com/. Oggi ha segnalato il caso
di un indiano arrestato dalla polizia religiosa
perch cattolico. Chiede di far e qualche cosa
per questo sfortunato, come segnalarlo ad Amnesty Inter national. N on cita Gino Strada,
non sapendo di quali entratur e ha nel mondo
islamico, capaci di risolver e tutte le situazioni
pi gravi. N on sapendo a chi rivolger mi ho
pensato che voi foste le persone pi adatte per
divulgare la notizia. Ringraziando per l eccellente lavoro che fate con il Foglio nello sma scherare certi aspetti della nostra cultura politica, vi saluto.
M. A. Pedrini, via Internet
Le grandi manovre
Sulla Carta dellUe la scelta tra
il rinvio e le soluzioni italo-irlandesi
(Londra e Varsavia permettendo)
(segue dalla prima pagina) Per de Boissieu la riconferma potrebbe essere pi contrastata,
a causa della candidatura del diplomatico
danese Poul Christophersen, sostenuto da
alcuni piccoli. E possibile tuttavia che
semplici esigenze di continuit ammini strativa, anche a breve termine, favoriscano il francese: una soluzione, questa, cal deggiata dalla pr ossima presidenza olandese, preoccupata delle conseguenze di un
vuoto al vertice della macchina inter governativa.
Lesigenza di mostrarsi uniti ed ef ficienti, soprattutto dopo il voto sanzione delle
europee, dovr ebbe guidar e anche altr e
scelte del Consiglio, a cominciar e da quelle sul Trattato costituzionale. Da un lato, infatti, alcuni paesi sembrano impegnati a
chiedere nuove concessioni ovvero limitazioni ulteriori agli ar ticoli pi innovativi
presentandole come necessarie per ri spondere alle proteste dei lor o concittadini-elettori: il caso, par e, dello stesso go verno britannico. Dallaltr o, non soltanto
queste eventuali modifiche non garanti rebbero comunque (neppure a Londra) una
ratifica pi semplice del Trattato, ma produrranno inevitabilmente reazioni uguali e
contrarie nel fronte dei paesi pi eur opeisti grandi o piccoli che siano col risultato di annullarsi a vicenda. La vera scelta
sar dunque fra un ulterior e rinvio che
potrebbe essere fatale al T rattato e una
conclusione pi o meno in linea con le in tese di massima raggiunte sotto le pr esidenze italiana e irlandese. Compr omessi
pi o meno buoni dovr ebbero cos esser e
raggiunti sul calcolo della doppia maggioranza e sulla composizione numerica del la Commissione dopo il 2009, con clausole
di salvaguardia un po per tutti e piccole
concessioni pi mirate per questo o quel
paese. E poi ci sar la questione polacca,
paese abbastanza grande per dimensioni
e ambizioni, ma piccolo per altri aspetti.
Il premier attuale, Marek Belka, senza fiducia parlamentare: gli stata gi rifiutata
a fine maggio, e un nuovo voto dopo il r ecente reincarico pr evisto per il 24 giu gno. Ma la dbcle dei socialdemocratici
alle europee stata devastante, e con un
tasso di partecipazione (20 per cento) infe riore solo a quello della Slovacchia. Il Civic
Forum degli er edi di Solidar nosc sente
profumo di vittoria: per ch dunque concedere qualche mese di r espiro a Belka
quando c la possibilit di elezioni antici pate gi in agosto? Il pr oblema insomma
quale autorit avr domani al tavolo dei negoziati del ver tice di Br uxelles il rappr esentante di Varsavia. Difficile che possa impegnare il suo paese sul T rattato, che verrebbe cos comunque rinviato alla pr esidenza olandese.
I nuovi scettici
Lidea che tanto si decide tutto a
Parigi e Berlino ha convinto le
capitali dellest ad andare al mare
(segue dalla prima pagina) Un discorso simile si
pu fare anche per l Ungheria, dove andato a votare il 38,5 per cento. Certo la
percentuale pi bassa mai riscontrata, ma
comunque buona se si considerano i no stri vicini , dice N agy Csaba, capo degli
esteri del quotidiano il Npszabadsg. La
ragione una. Gran parte degli elettori sono disorientati dallapparato istituzionale
dellUnione europea. Vi si aggiunge poi un
fattore interno. Molti non vogliono votare la
destra ma non si riconoscono pi nella sinistra di governo. Stesso discorso per Slovenia e Repubblica ceca (28 per cento di
votanti). La consapevolezza di esser e piccoli in confronto a giganti come Francia e
Germania, che ultimamente (vedi Patto di
stabilit) danno lidea di poter dettar legge,
li ha convinti dell inutilit del lor o voto.
Spostando, infine, lo sguar do verso i Balti ci, pi che sullastensionismo torna utile riflettere sulla maggior par tecipazione. C
tuttora, seppure con chiari segni di af fievolimento, il riflesso condizionato verso il
vicino russo il quale, anche dopo il 1 maggio, non desiste dalle sue operazioni di di sturbo ( di qualche settimana fa la notizia
che Mosca aveva cer cato di bloccare limportazione di beni alimentari dall Unione
europea visto che, secondo il Cremlino, non
ci sono certezze sul rispetto delle norme di
igiene da parte dei nuovi ar rivati). Con effetto contrastante per. Mentre in Estonia,
tra i tr e baltici il paese con la pi bassa
partecipazine (27 per cento), sono gli eur opeisti socialdemocratici a ottener e tre dei
sei seggi, in Lettonia (41,9 per cento di vo tanti), bocciati tutti e sette i ministri candi dati, ce l ha fatta, con un 10 per cento di
consensi, il partito russofono per i diritti civili in una Lettonia unita. Infine, lalta percentuale di votanti (48 per cento) in Litua nia non da tradur re in un acceso eur opeismo. Anche qui la gente dimostra un
crescente scetticismo che va di pari passo
con laumento dei prezzi dice il sociologo
Aleksandras Dobryninas. Il fatto che abbiamo votato anche per il nuovo capo di
Stato. Come ha detto il filosofo Jrgen Habermas: LUnione a tutt oggi appare una
costruzione dlite. A est come a ovest,
mancata una focalizzazione su ar gomenti
sovranazionali. Si persa l occasione di
porre temi concreti come: se sia meglio una
confederazione o se va bene lUnione; se la
Costituzione porter pi trasparenza; se
utile ridur re liperattivismo economico a
favore di una politica estera e di difesa co mune. Per questo i cittadini dei vecchi Stati hanno emesso pagelle sui loro attuali governi. Per questo i cittadini dei nuovi Stati
membri, passato il sogno che Unione equi valesse a vaso di Pandora, hanno deciso di
disertare le urne.
omo daffari e compositore, Roger Scruton uno dei pi noti polemisti e moraU
listi inglesi. Personaggio pr ofondo e contro-
verso, scrive per il Daily Telegraph, lo Spectator e il Financial T imes, ed finito anche
alla gogna mediatica per una serie di consulenze fornite alla Japan Tobacco. Il punto di
partenza di tutte le sue riflessioni, compr esa questa, la condizione in cui versa la so ciet moderna: Gli standard del gusto sono
pubblicamente scomparsi, la classe colta
non conserva alcun tipo di cultura comune,
e la conoscenza stata frammentata in spe cialismi, ciascuno dei quali rivendica il proprio monopolio contr o stormi di idee mi granti. La vita umana affossata e le idee di
libert e responsabilit non hanno alcun ri conoscimento pubblico. Ecco perch si deve portare la filosofia alla vita, lenir e i
danni al mondo delluomo or dinario, il
mondo nella sua innocenza. Danni che, per
Scruton, derivano in gran parte da un metodo scientifico che minaccia di distr uggere
non solo la nostra relazione con la superficie, quello strato sottile dove si gettano i
semi della felicit umana, ma il compor tamento umano in generale, de-moralizzato,
tirato gi dal suo sacr o piedistallo e sezio nato in laboratorio. Alla base delle sue analisi c la convinzione che la filosofia an gloamericana ha molte pi cose da dirci del
marxismo, dellesistenzialismo, dello strutturalismo e del decostruzionismo. Sono solo nellUniverso, con il demone che si diverte a imbrogliarmi. E come se decidesse,
usando le parole di Sidney Philip, di prendere il pagliaccio per la collottola e costrin gerlo ad avere parte in faccende regali. Ed
quello che fa Scruton in questo abecedario di filosofia. Prende un problema filosofico, come lidealismo di Schelling, e lo con clude cos: La biologia ci dice che gli uma ni sono animali: quindi, perch ci diamo tante arie?. E uno dei pochi ad aver capito, e
a dirlo chiaramente, che il metodo scientifico ha eliminato il segno della liber t umana, che il verismo che predica la veridicit
a ogni costo il principale sabotator e della
verit stessa. Per Scr uton il sacr o a salvare luomo, guscio spinto dal vento, finito
nei versi di Ezra
Pound, landar e
oltre la solitudine
metafisica che il
destino degli esseri
razionali. La
scienza, invece,
impone
un mondo
disincantato che an che un mondo
di alienazione.
Lesperienza che sto cer cando di comunicare familiare a tutti quelli che partecipano alla Santa Comunione: stata incompa rabilmente rappr esentata nel Parsifal di
Wagner, e ha ricevuto innumer evoli com menti nelle oper e di devozione. Ma con le
importanti eccezioni di Hegel e del suo cri tico Heidegger , i filosofi lhanno appena
menzionata. Per la maggior parte dei filosofi della nostra tradizione, sulla questione di
Dio c poco di pi che fragili pr ove della
sua esistenza. Se ho ragione, invece, c molto di pi. Infatti, limpulso a cr edere deriva
da un predicamento metafisico. E il Dio del
monoteismo lunica soluzione possibile di
questo predicamento. La sola cosa che sia
interessante al di fuori della natura, che si
confronti con noi come una persona e che ci
elevi al regno trascendentale cui tendono le
nostre aspirazioni () Conferma la nostra libert, fornendoci lo specchio in cui la li bert pu essere vista. La natura, allora, cessa di esser e una prigione. E la poesia di
Blake (la piet il volto, lamore la forma divina, e la pace il sepolcr o) ci mostra che
unaria di sacr o divieto cir conda luma nit. Scruton vorrebbe, riprendendo un tema caro ai Sonetti a Or feo di Rilke, unesistenza ancora incantata. Come avviene
attraverso la musica, il mister o supremo
delluomo per Levi-Strauss, grazie alla quale possiamo coglier e di sfuggita cosa po trebbe essere esistere nel tempo e nelleternit. Grazie alla quale, al Terzo Quartetto di
Brahms, Wittgenstein si scost dal bordo del
suicidio. (Giulio Meotti)
Anne Nivat
LA CASA ALTA
Le Lettere, 208 pp., euro 18
IL FOGLIO QUOTIDIANO
tacielo, infatti, solo un centinaio di condo mini avrebbe i mezzi per aderire a un condominio di questo genere, spiega la Nivat.
Tra gli abitanti ci sono reduci, mezzani dellutopia, vecchi sognatori, disillusi abitanti
della nuova Mosca e faccendieri con il pallino del loft. Come lamericano Henrick, che
si trasfer a Mosca quando non esistevano ristoranti privati e oggi ne possiede una set tantina. C anche una vecchia biblioteca. E
l che la Nivat assiste alla celebrazione del la morte di Puskin. La settuagenaria V alentina, il cui padr e lavor nellN kvd, dirige
una brigata di attori. Per lei sono una vergogna le scuse di Putin ai polacchi, e ricor da
con nostalgia e rimpianto il tempo in cui gli
arredi pi belli dei nostri appartamenti erano i libri. C anche un cinema, Illusione.
Il direttore, Vladimir, spiega che i vecchi
film che mostravamo facevano lapologia del
Bene, dellUmanesimo, dellonore, della sincerit. In quellepoca di stalinismo in via di
decadenza educavamo il pubblico. E al pianoterra della casa pi staliniana dellepoca
che questa sala ha of ferto un sof fio daria
fresca. Accanto al cinema un salone di parrucchiere e una pasticceria, gestita da Natasa: Questo posto mi ha fatto sempr e sognare. Larchitettura staliniana che simbo leggia forza, fermezza, stabilit tornata di
moda, scrive la Nivat. Quelli dal 137 al 140
sono gli appar tamenti pi belli, adatti ai
gangster di Babel, ai Marsan, Onegin e Pe corin di un tempo, i nobili pr otagonisti dei
romanzi di Balzac, Puskin e Ler montov. Al
loro posto figli dastr onomi, accademici, ingegneri e procuratori militari, pi simili ai
Kerenskij, Lieber e Tsereteli della Storia
di Trotskij. Era un tipo dalloggio impensabile per il sovietico medio. Le persone en travano e strabuzzavano gli occhi: lingresso
immenso, gli ascensori di legno pregiato, il
marmo, gli affreschi. I sovietici li chiama vano vysotniki, abitanti della casa altissi ma. Il solista Anatolij Borisovic oggi vive
nella casa-museo di Esenin: Ho sempr e
avuto bisogno del pr estigio di questa casa.
Non sono mai stato n comunista n pionie re. Nel 1979 gli chiesero di recitare dei versi in occasione della nascita di Stalin: Po tevo rifiutarmi? Volevo finire i miei giorni a
Magadan?. Ha una moglie che ha servito al
fronte durante la guerra, convinta che la vita in Urss fosse la pi bella del mondo.
Feliks Dzerzinskij porta il cognome del
fondatore della Ceka. Pensa che il vero comunismo si trovi alle Seychelles, n eser cito n militari, scuola gratuita, ricerca pure. Tutto il giorno non c altro da fare che
ballare la lambada e starsene sdraiati in
spiaggia. Vasilij, che ricopr il paese di monumenti a Lenin, il pi critico su Putin:
Dalla sera alla mattina abbiamo proclamato lavvento del capitalismo. Chi aveva i
soldi? Chi era capace di rubarli. Nella Casa alta abita anche Galja Evtusenko, seconda moglie del poeta Evgenij. Galja non
voleva traslocare in questa casa mostruosa, il marito la considerava di lite. Accanto agli affreschi dalla grandezza leonina
troneggiano oggi schermi al plasma e dvd.
Come in casa di Elena: lei che dirige questo purgatorio architettonico, torta a pi
piani dagli atri privi di calore e intimit.
Sono entrata nel Partito Comunista perch
volevo far carriera senza difficolt. La Casa alta fa parte della storia russa, domani
forse scivoler nella leggenda, come il salotto dei Vielgorskij, dove Dostoevskij svenne di fronte alla splendida Semiavina, o le
rovine carbonizzate di Mosca, che comunicarono bellezza al Pierre di T olstoj. E una
storia magica e impotente quella narrata da
Anne Nivat, si sente lodore della polvere
prima ancora che si alzi il vento. E come se
i suoi abitanti avessero deciso di strangolare la propria ombra dietro di s. Una volta
morti, lo spirito che soffier nei Calderai
sar solo quello delleco. (gm)
a cura di Giorgio Vittadini
CAPITALE UMANO.
LA RICCHEZZA DELLEUROPA
Guerini e associati, 299 pp, e 15
invece, gli suggerisce di andare in Germania a studiare un nuovo materiale, il cauc ci. Rientrato dopo il soggior no, il giovane
scrive di esser e interessato ad intrapr endere unattivit in quel settor e, ma di non
possedere tutta la cifra necessaria a com pletare linvestimento. Risposta del professore: Non si preoccupi, il suo progetto assolutamente innovativo, laiuter io, signor
Pirelli. Dallar chivio del Politecnico di
Milano Giorgio Vittadini, presidente della
Fondazione per la sussidiariet e curator e
di questo libro, ha estratto questo aneddo to per introdurre al tema attorno cui gravita tutto il volume, una serie di saggi che
hanno al centro il fattore umano come mo tore della produttivit. Un aspetto, quello
della valorizzazione della genialit e intraprendenza dellindividuo, riconosciuto an che nel marzo 2000 dal Consiglio eur opeo
di Lisbona, che ha posto come uno degli
obiettivi strategici dellUnione unecono mia e una societ basate sulla conoscenza.
Ma cos? I numerosi contributi del volume sembrano indicare una direzione opposta, sciorinando dati e percentuali che mettono in rilievo le difficolt del Vecchio Continente a valorizzare liniziativa individuale e collettiva. Con un pr oblema culturale
di fondo ben riassunto con una citazione di
Rmi Brague: L Europa sa pr odurre dei
beni e del bene; in compenso, diventata
incapace di dire perch sia un bene che ci
siano uomini per vivere una tale vita.
Il volume si propone un doppio obiettivo:
da un lato la descrizione dellattuale inca pacit, italiana ed europea, di investire sulla persona (spaziando dal campo tecnologico, a quello della ricer ca, a quello dellim prenditoria). Dallaltro, cerca di proporre
una soluzione che per metta di definir e il
capitale umano non solo secondo fattori riconducibili ad un incr emento di reddito e
Max Scheler sono le due malattie che han no distrutto lEuropa, il super soggetto spirituale. In questa visione, Scheler scagliava la guer ra come una pur ga nicciana
contro i lazzi della belle poque e il grigiume della societ str umentale basata sugli
interessi. Lhumus che lo spinse a glorifi care la tempesta dacciaio del conflitto
comune ad altri grandi autori pi o meno
contemporanei. Nel 1940 Julius Evola scri veva: In Occidente, tensioni spirituali e
materiali si sono a tal punto compresse, negli ultimi anni, che esse alla fine possono
venir risolte solo attraverso il combatti mento. Sandor Mrai, nel 1939, annotava:
Scheler, non generano entit politiche du rature se non sono sostenuti da una elevata struttura spirituale da dif fondere. Per
questo N apoleone e Gengis Khan hanno
fallito.
Il pacifismo di Max Scheler , sempre se
cos possa essere definito, concorda con il
pessimismo di Dostoevskij, per il quale la
causa prima della guerra la pace stessa, e
di Freud, che vide, nella fatidica data del
1914, allignata nel cuore delluomo una riserva denergia violenta, che sfocia neces sariamente in un conflitto ar mato. Scheler
ritiene che il pacifismo si divida tra uno
eroico-individualistico di non opposizione
alla violenza, che accomuna quaccheri e
mennoniti, Gandhi e Tolstoj; quello cristiano di ispirazione romano-papista; uno economico-liberale fondato sullidea di liber o
mercato; il generico pacifismo del diritto,
tra Kant, Grotius e Pufendorf; il semi-pacifismo del comunismo, che pacifica con
la violenza il male della societ di classe
(la guerra degli asser viti contro i loro oppressori la sola guer ra giusta nella sto ria, scriveva Mar x nel 1871); quello di
egemonia imperialista, anglosassone e kiplinghiano; il pacifismo internazionale della grande borghesia capitalista americana, e uno tipicamente culturale, da rag giungere attraverso una sor ta di educazione estetica schilleriana. Scheler , che durante la conferenza mise anche in guar dia
la giovent tedesca da un pacifismo sem plicemente servile, che in modo scellerato
dimentica il pr oprio popolo e tutta la sua
tradizione spirituale, si oppone sia al coraggio non lungimirante di chi non fa che
gridare azione e ancora azione e disprez-
ice: la ricchezza non tutto. Godetevi il serio ma spassoso studio di Richard Connif,
D
Storia naturale dei ricchi. Etologia dei mi-
liardari (Garzanti, 406 pp., eur o 19,50), e attraverso un lungo elenco di situazioni, casi, fatti, aneddoti, testimonianze e paesaggi catalo gati da questo geniale reporter del National
Geographic, autore tra i pi pagati in tema di
divulgazione scientifica, ricaverete uninedita
idea della plutocrazia, una curiosa variabile
del comportamento sociale di quellanimale
politico che luomo, uninformazione definitiva sulla condizione dei ricchi dal punto di vi sta della scienza etologica. Ma anche dal punto di vista pi concreto della documentazione.
Dice: la ricchezza non tutto. Un sovrano
mediorientale, re Khalid dArabia, possedeva
un Boeing 747 con una saletta giroscopica perennemente orientata verso Mecca. Era spreparato di cuore questo pio satrapo e perci aveva fatto allestire sul ponte superiore dellaereo
ununit coronarica di assoluta efficienza.
Dice: la ricchezza non tutto. Gli ebrei si raccontano una parabola per cui se i ricchi po tessero assumere qualcun altro per morire al
posto loro, tutti i poveri vivr ebbero da nababbi. Lo fece John D. Rockefeller ai tempi della
Guerra civile americana. Si trattava di sborsare 300 dollari, il salario annuo di un operaio,
per mandarne uno di questi al fr onte e fare il
proprio dovere patriottico, quasi come al sud
dove invece era sufficiente concedere venti negri allesercito e avere lesenzione dal servizio
militare. A ogni modo: dicevamo del sovrano
con laereo, il saudita. Ebbene, in una cabina
accanto allunit coronarica questo amorevole sovrano teneva alloggiato un ospite i cui tessuti erano compatibili con i pr opri, aveva un
sorriso servile e una macchia di tintura di iodio in mezzo al petto. Era il donatore vivente,
il sovrano morir a casa sua dinfarto nel 1982
ma, si chiede Connif, non per questo che esiste la servit?.
Dice: la ricchezza non tutto. Esser e ricchi
significa non doversi pi preoccupare di quello che pensano i vicini, anzi, significa scatenare invidia, lhomo sapiens pecuniosus non de ve dare limpressione di faticare e basta. La ricchezza separa i ricchi dal resto del mondo. Una
signora smodatamente ricca dice al nostr o ricercatore: Non somiglio affatto alla maggior
parte dei ricchi. Lavoro molto. La maggior parte dei ricchi che conosco non fa altro che mangiare, bere, dormire, scopare, scusi per la parola, e spassarsela. Cambia continuamente li dea della ricchezza mentre invece i ricchi sono
gli stessi da sempre: quando tutti vogliono
mantenersi sul piano nobile dellideale, da
sempre, anche quando millantano di voler
consumare esclusive stravaganze in sordina,
loro vogliono avere il culo rosso delle scimmie.
Dice: la ricchezza non tutto, per selezione sessuale ed evoluzione della natura umana.
Ci sono gi dei vigliacchi che fanno incet ta di acqua minerale, salumi, farina e pe trolio; [] comincia cos, con salami e pe trolio nella dispensa [] come criceti pen sano solo ad accumulare cibo per salvarsi
la pelle [] Se lEur opa intera ver r distrutta, [] forse morale che lindividuo
cerchi di sopravvivere in mezzo agli stenti
con una manciata di generi alimentari?.
Poco dopo linizio della Grande Guer ra,
Max Scheler avrebbe cambiato idea, visto
che, come scrisse W alter Benjamin nel
1932, una generazione che era andata a
scuola ancora con i tram a cavalli, stava,
sotto il cielo aper to, in un paesaggio in cui
niente era rimasto immutato tranne le nuvole e nel centro il minuto e fragile corpo
umano. Le rovine avrebbero indossato le
vestigia del paradiso dellidealismo dignitoso di Maurice Blanchot. Si accorse, an nunciandolo in questappassionata, lucida
e incalzante conferenza a Berlino nel 1927,
che la guerra non sarebbe stata la manna
che aveva pr evisto e sperato, la Kultur in
armi opposta al degrado, ma la catastr ofe
del suolo europeo. Scheler sostiene che le
argomentazioni sulluomo eroico sono destinate al completo fallimento. Il vero eroismo, invece, per Scheler quello calmo e
silenzioso della vita quotidiana, che sop porta unesistenza avversa con senso del
dovere. Per questo anche la leva obbliga toria andr ebbe sostituita con un anno di
servizio lavorativo. I conflitti, secondo
V.E. Mejerchold
1918: LEZIONI DI TEATRO
Ubulibri, 104 pp., euro 11,50
George Steiner
LESSONS OF THE MASTERS
Harvard University Press,
208 pp., euro 18,50
IL FOGLIO QUOTIDIANO
Amir D. Aczel
ENTANGLEMENT
Raffaello Cortina, 260 pp., euro 21
gatto di Schrdinger uno degli anipi celebri della storia della fisica.
I illmali
protagonista di un esperimento menta-
La nozione dautorit in un saggio di Kojve, che la vide incarnata nel maresciallo Ptain
he la mancanza di autorit fosse uno
dei problemi del nostro tempo lavevaC
no gi capito le grandi teste pensanti del
va in un villagio del sud ovest, mentr e Ptain guidava la r epubblica Vichy. Filosofo
squattrinato e alquanto misterioso, lunico
con cui corrispondesse volentieri Leo
Strauss.
Scoppiata la guerra, viene mobilitato, ma
per un banale permesso perde subito il suo
reggimento. Nel 1941 sinstalla nella zona libera vicino a Marsiglia, dove attraverso
Lon Poliakov, gravita nel gruppo di Combat di Jean Cassout e prende parte alla resistenza. N ellestate del 1943 per, dopo
una visita nel Lot alla famiglia di Eric Weil,
si ferma a Gramat per scriver e un trattato
di fenomenlogia del diritto. La guer ra impazza, si rovesciano i fronti, gli alleati sbarcano in Nord Africa, i tedeschi occupano la
zona libera: Kojve vuole capire cosa definisce il diritto, cosa lo caratterizza, cosa implica nellinterazione tra due persone umane. E lintervento di un terzo imparziale e
disinteressato, spiega, di un terzo che agendo in quanto legislatore, giudice o poliziotto rivela ci che fa del diritto il diritto. Co s come lidea di libert era al cuore della
filosofia hegeliana del diritto, quella del diritto lo sar per la filosofia del diritto di