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3 Gennaio 2015 Roberto Baldini

intervista Giulia Madonna


Ciao Giulia, grazie per il tempo che mi dedichi. Innanzitutto parlaci un po di te, raccontaci
qualcosa
Salve, mi chiamo Giulia Madonna e sono nata a Pescara il 31 luglio del 1963.
Ho iniziato a scrivere storie che poi, pian piano, sono diventate romanzi nel 2005, ma se
torno indietro nel tempo mi accorgo che ho sempre scritto.
Da adolescente avevo labitudine di scrivere ci che sentivo in un diario, perch la parola
scritta mi donava pace, riuscivo a esorcizzare le paure e ad analizzare con calma ci che
mi stava accadendo.
Ho pubblicato il mio primo romanzo La stanza vuota nel 2011.
1) Ottima presentazione!
Aria, acqua, terra e fuoco. Quale elemento vorresti essere?
Credo di sentirmi fuoco, perch dentro di me brucia una fortissima passione per tutto ci
che faccio, con lo stesso ardore descritto nella poesia di Cecco Angiolieri Si fossi foco.
Ricordo molto bene la sensazione che provai allepoca, in terza liceo, quando la lessi:
descriveva esattamente quella voglia di inondare il mondo con lenergia adolescenziale
che sentivo dentro. Quellenergia ancora l, viva pi che mai.
2) Sono felice tu non labbia perduta.
Ascolti musica mentre scrivi? Se s, di che genere?
No, mentre scrivo ho bisogno di assoluto silenzio, perch precipito nelle mie storie, tra le
vene dei miei personaggi e poi tornare in superficie, nella vita di tutti i giorni, davvero
difficile.
Amo molto la musica, in pratica ho una radio in ogni stanza, affinch la musica mi
accompagni in ogni istante.
Adoro le canzoni dei cantautori italiani, perch mi piace capire le parole: le parole sono
importanti.
3) Le parole sono vitali
Che libro si trova, in questo momento, sul tuo comodino?
Sul mio comodino, di solito, non ci sono libri, perch la sera sono troppo stanca per
dedicarmi alla lettura, ma i miei libri sono nel mio studio o sparsi un po ovunque per casa.
Ora sto leggendo lopera di un mio amico scrittore, attore drammaturgo, Danilo Reschigna,
che sintitola Non mi ricordo il titolo.
Mi sta prendendo molto. Sono poesie graffianti, direi urticanti, che risvegliano lanima. Lo
sto assaporando pian piano, me lo sto gustando.
4) Come nasce un tuo personaggio?
Di solito tutto parte dalla realt o parti di essa, che poi cerco di riunire, come le tessere di
un mosaico, per creare le mie storie.
Quando poi mi metto a scrivere, tutto si trasforma. Cos, tutto ci da cui sono partita non
pi quello che era: in pratica la fantasia e la creativit prendono il sopravvento, le storie mi
chiamano, i personaggi vogliono ascolto. Io vedo le mie storie e i miei personaggi come

fosse un film e io sono il regista, ma anche tutti i personaggi. Vivo dentro ogni mio
personaggio. E mi emoziono: questa la ragione per cui scrivo.
5) Come ti capisco
Come scegli i nomi dei tuoi personaggi?
Di solito per i nomi scelgo quelli che pi mi piacciono, almeno per quelli femminili. Per i
cognomi mi faccio aiutare dalla realt, a volte dalla fantasia.
Comunque cerco di creare nomi con cognomi che, a mio parere, stanno bene insieme, per
assonanze.
6) Coshai provato quando hai preso in mano il tuo libro per la prima volta,
realizzando di avercela fatta?
Fu unemozione fortissima. Ma pi che sentire che ce lavevo fatta mi sentii subito
responsabile della vita di una nuova creatura, a cui dovevo dare cure, attenzione, rispetto.
(E io rispetto te per queste bellissime parole NdR)
Ma lemozione pi grande te la danno i lettori, perch fanno loro la storia, i personaggi:
allora che realizzi che il tuo romanzo non pi tuo ma di tutti. Ognuno ci vede dentro ci
che sente, ci che , ci che vorrebbe diventare, cos il tuo romanzo prende corpo, diventa
cosa a s. incredibile cosa pu diventare, quante storie pu raccontare, anche molto
diverse da quelle che tu avevi creduto di narrare.
7) Concordo su tutto.
Cosa cambieresti, se potessi tornare indietro?
Non credo che cambierei nulla di ci che ho fatto, perch ho messo sempre il cuore, la
passione e ho creduto pienamente in ci che stavo facendo. Sono unistintiva e ci mi ha
regalato, senza sconto, anche molte delusioni, non credo che riuscirei a cambiare, non
sarei pi io.
8) Non dobbiamo mai perdere la nostra identit.
Cosa significa per te donare qualcosa agli altri?
Gli altri sono molto importanti per me, direi fondamentali.
So stare molto bene anche da sola, ma quando c qualcuno accanto a me, anche non
fisicamente, mi sento pi completa. fondamentale per me lempatia con gli altri e credo
di essere molto portata, sono veramente protesa verso lesterno.
Il problema sta nel fatto che troppo spesso non mi sento capita, o meglio mi sento
fraintesa. Tutta la mia forte sensibilit, poi, la pago con la non sensibilit degli altri,
purtroppo. Ma non ho nessuna intenzione di cambiare, non ci riuscirei.
9) Da cosa parte lamore?
Guarda, ho cinquantuno anni e posso dire di essermi innamorata pi volte, nella mia vita.
Lamore il centro della mia esistenza, da sempre e per amore ho fatto scelte importanti,
scomode, forse deliranti. Ma ora, dirti da cosa nasce, non credo ancora daverlo capito e,
finch non sveler questo arcano, continuer a innamorarmi. Sicuramente, bisogna essere
predisposti allamore e io credo di esserlo.
10) I segreti vengono sempre a galla?

S. Credo che la verit prima o poi abbia la sua giustizia.


Non amo chi mente o crea inganni, anche se apparentemente la vita sembra renderli
vincenti. Ho sempre lottato per la verit, a ogni costo, e sono diventata anche scomoda
per questo. Ma come si fa a ingannare se stessi?
11) Purtroppo c chi ci riesce
Il tempo complice delle emozioni?
Le emozioni, secondo me, non hanno tempo. Pi passa il tempo e pi ci si emoziona. Non
vero che solo i giovani si emozionano. Spesso negli occhi cerchiati da mille rughe ho
visto lemozione vera, di un sogno, di un ricordo.
Io, per esempio, sono molto pi emozionata ora.
bellissimo accorgersi che tutto ci che di fisico il tempo ti toglie te lo restituisce tutto
dallinterno, dallanima. Oggi le mie emozioni sono elevatissime, alla massima potenza.
12) LAmore una malattia?
Per chi razionale, ostile al darsi, al lasciarsi attraversare, s. Ma credo che prima o poi
queste persone, se saranno fortunate, riusciranno a farsi attraversare dalla vita. Me lo
auguro per loro.
13) Quanto c di te nella protagonista del libro?
Di mio personale ho messo le esperienze da studentessa di architettura, perch anchio lo
sono stata. Anche quella stata una scelta fatta con il cuore.
Poi, in fondo, sono dentro ogni personaggio, vivo accanto a ognuno di loro, dentro le
pieghe delle loro anime, condivido, ascolto, annego nelle loro vite.
E persino in quei personaggi, che potrebbero apparire negativi, io ci sto dentro, non li
giudico, li accompagno, li sostengo e poi li perdono, dolcemente.
In realt, io sono tutti loro e nessuno di loro, perch patteggio per tutti ma anche per
nessuno.
14) Regalare emozioni alla gente: come hai scoperto questo tuo magnifico dono?
Tutto iniziato nel fatidico 2005. La scrittura entrata prepotentemente nella mia vita, lha
stravolta e da allora non pi stata la stessa vita, cambiata per sempre.
15) Scrivere uno sfogo o una magia?
Credo entrambe le cose.
Quando scrivo sento forte la vita scorrere, come un fiume tormentato e vorrei che fosse
cos davvero nella vita reale.
Purtroppo ognuno di noi indossa una maschera e recita un ruolo, che gli hanno assegnato
o che ci si scelto da s, rimanendo prigioniero. Quando scrivo tutto vero, allennesima
potenza. La magia forte.
16) Un dipinto pu racchiudere la nostra anima?
Molto spesso mi capitato di precipitare dentro le pennellate di un dipinto, tra i colori, tra
le sue ombre. Larte ha da sempre un forte ascendente su di me, cos come le biografie di
alcuni artisti mi emozionano, mi entusiasmano. Credo che gli artisti siano la parte pi
sensibile dellumanit e rappresentino il termometro della societ del proprio tempo.

http://scrivoleggo.blogspot.it/2015/01/intervista-giulia-madonna-autrice-del.html

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