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5/30/2013

Universit degli Studi di Brescia


Facolt di Medicina e Chirurgia

Anatomia Patologica

P. Luigi Poliani

Servizio di Anatomia Patologica


Facolt di Medicina e Chirurgia
Universit degli Studi di Brescia

ANATOMIA PATOLOGICA
Diagnosi istologica
Diagnosi citologica
Diagnosi autoptica

Tecniche speciali
Istochimica
Immunoistochimica
Analisi molecolare
Citogenetica
Citometria

5/30/2013

Il percorso diagnostico
Il medico che effettua il prelievo

- pone la biopsia in fissativo


- etichetta il contenitore (anagrafe)
- compila il modulo di richiesta

Invio allanatomia patologica

SEGRETERIA

ACCETTAZIONE

Diversi tipi di materiale sottoposto ad esame istologico


Agobiopsia

Eco o TAC-guidata

A cielo aperto (senza guida)

(lesioni focali)

(lesioni parenchimali diffuse)

- Masse profonde
- Mammella
- Polmone
- Prostata
- Tiroide

- Midollo osseo
- Fegato
- rene

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Diversi tipi di materiale sottoposto ad esame istologico


Biopsia Endoscopica
Gastroenterico
- esofago
- stomaco
- duodeno
- Grosso intestino

Respiratorio
- laringe
- trachea
- bronchi
- polmone

Urinario
- uretra
- vescica
- uretere

Genitale femm.
- cervice uterina
- endometrio

Diversi tipi di materiale sottoposto ad esame istologico


Biopsia Chirurgica

Incisionale
Frammento di tessuto da lesione
non resecabile.
Scopo: diagnosi ed impostazione
della terapia

Escissionale
Asportazione chirurgica completa di una
lesione.
Scopo: diagnosi e radicalit chirurgica

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Diversi tipi di materiale sottoposto ad esame istologico


Campione operatorio
Organo o parte di esso, resecato interamente a scopo terapeutico,
generalmente per una neoplasia.
Scopo: diagnosi, grading, radicalit, staging

Trattamento di un campione istologico


SCOPO PRIMARIO E LA CONSERVAZIONE DELLA MORFOLOGIA
CELLULARE, EVITANDO FENOMENI DI AUTOLISI E DI
PUTREFAZIONE

PRESERVAZIONE IN
PARAFFINA

CRIOPRESERVAZIONE

Tessuto fissato in formalina 10%

Tessuto non fissato (fresco)

Disidratato e incluso in paraffina


(60C)

Incluso in OCT in metil butano e


azoto liquido (-195 C)

Conservato in blocchetti

Crio-conservato a -80C

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Trattamento di un campione istologico


(biopsia o pezzo chirurgico di dimensioni maggiori)
Campione

IMMERSIONE IN CONTENITORE IDONEO


E CON QUANTITA
ADEGUATA DI FISSATIVO
Vari fissativi, il pi usato la Formalina in soluzione al 10%
Il contenitore deve essere sufficientemente ampio
La quantit di fissativo deve essere adeguata (20:1)

Particolari trattamenti di campioni istologici


Campione

Si prevede la necessit
di indagini particolari
INVIO IMMEDIATO IN LAB A.P.

senza fissativo (a fresco)


Il materiale viene in parte congelato a 80C
e conservato fino al suo utilizzo
BANCA TESSUTI

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Particolari trattamenti di campioni istologici


Campione

Si prevede la necessit
di indagini microbiologiche
PARTE DELLA BIOPSIA
VA INVIATA (STERILITA!)
AL LABORATORIO
DI MICROBIOLOGIA

Nota: sulle sezioni il Patologo pu ricercare agenti microbici,


ma le informazioni sono sempre pi limitate rispetto a una coltura

Particolari trattamenti di campioni istologici


Campione

Durante un intervento chirurgico si richiede un esame istologico


intra-operatorio per decidere come procedere durante lintervento stesso
INVIO IMMEDIATO IN LAB A.P.
senza fissativo (a fresco)

Il materiale viene immediatamente


esaminato, sezionato al criostato e
vengono allestiti vetrini per lesame microscopico

5/30/2013

ARCHIVIAZIONE
Tessuti congelati

-80C

Gestione del prelievo bioptico (isto/cito)


Il medico che effettua il prelievo

- pone la biopsia in fissativo


- etichetta il contenitore (anagrafe)
- compila il modulo di richiesta

Il tecnico di AP che accetta il prelievo

- verifica di conformit
- assegna un numero di protocollo
- assegna il caso al medico AP

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CORRETTA IDENTIFICAZIONE DEL CAMPIONE


(etichetta su parti non scambiabili!)

IDENTIFICAZIONE
UNIVOCA DEL PAZIENTE

Nome e Cognome
Data di nascita (non et!!)
Sesso
CF se disponibile

Informatizzazione: il sistema WP

5/30/2013

Fissazione in
attesa di
campionamento

Gestione del prelievo bioptico (isto/cito)


Il medico che effettua il prelievo

- pone la biopsia in fissativo


- etichetta il contenitore (anagrafe)
- compila il modulo di richiesta

Il tecnico di AP che accetta il prelievo

- verifica di conformit
- assegna un numero di protocollo
- assegna il caso al medico AP

Il medico Anatomo-patologo

- descrive il materiale in esame


(diagnosi macroscopica)
- effettua i prelievi

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Il medico Anatomo-patologo

diagnosi macroscopica

- descrive il materiale in esame


- effettua i prelievi

Lesame macroscopico degli organi


permette
il riconoscimento di anomalie
la selezione delle parti da esaminare
al microscopio
il giudizio primario sulla estensione di
un tumore

La diagnosi Macroscopica

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Un esempio pratico
Chirurgia conservativa della mammella

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Guided macroscopic sampling: use of specimen radiography


for assesment of surgical margins

RMN

Typical example of breastconserving surgery

Margine cutaneo o superficiale

Margine supero-esterno
Margine supero-interno

Margine areolare
Margine infero-interno

Piano profondo

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Marcatura con inchiostro di china dei


margini chirurgici per poterne valutare il
rapporto con il tumore

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BCS resection bed cavity


allargamento

allargamento

BCS resection bed cavity

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resection bed cavity margins

Conservazione
del materiale

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5/30/2013

Gestione del prelievo bioptico (isto/cito)


Il medico che effettua il prelievo

- pone la biopsia in fissativo


- etichetta il contenitore (anagrafe)
- compila il modulo di richiesta

Il tecnico di AP che accetta il prelievo

- verifica di conformit
- assegna un numero di protocollo
- assegna il caso al medico AP

Il medico Anatomo-patologo

- descrive il materiale in esame


(diagnosi macroscopica)
- effettua i prelievi

Il tecnico di AP

- processa il materiale
- taglia, colora, allestisce I vetrini

Il tecnico di AP

- processa il materiale
- taglia, colora, allestisce I vetrini

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PROCESSAZIONE DI UN CAMPIONE
ISTOLOGICO
IMPREGNAZIONE IN PARAFFINA

Le cassettine in processatori
speciali vengono passate in
soluzioni crescenti di alcooli,
xilolo e poi paraffina calda.
Il tessuto si disidrata e si
impregna di paraffina

PROCESSAZIONE DI UN CAMPIONE
ISTOLOGICO
Inclusione in paraffina

I frammenti di tessuto sono


ora inclusi in blocchetti di
paraffina e pronti per
essere tagliati al microtomo

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PROCESSAZIONE DI UN CAMPIONE
ISTOLOGICO
Preparazione delle sezioni istologiche

Con il microtomo dai blocchetti


si ottengono sottili (2-4 micron)
sezioni che poi verranno
raccolte su vetrini e colorate

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5/30/2013

Gestione del prelievo bioptico (isto/cito)


Il medico che effettua il prelievo

- pone la biopsia in fissativo


- etichetta il contenitore (anagrafe)
- compila il modulo di richiesta

Il tecnico di AP che accetta il prelievo

- verifica di conformit
- assegna un numero di protocollo
- assegna il caso al medico AP

Il medico Anatomo-patologo

- descrive il materiale in esame


(diagnosi macroscopica)
- effettua i prelievi

Il tecnico di AP

- processa il materiale
- taglia, colora, allestisce I vetrini

Il medico Anatomo-patologo

- esamina I preparati istologici


- formula una diagnosi
- scrive il referto

Il medico Anatomo-patologo

- esamina I preparati istologici


- formula una diagnosi
- scrive il referto

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Acidi
Ematossilina
nucleici
(nucleo)
Proteine
Eosina
(citoplasma)

Blu

Rosarosso

TIPO DI TUMORE
In uno stesso organo possono insorgere tumori
maligni a struttura istologica e morfologia
diversa
GRADO DI UN TUMORE
Per uno stesso tumore maligno si possono
avere gradi di differenziazione diversi
STADIO DI UN TUMORE
Estensione del tumore maligno localmente
(sede di insorgenza) e a distanza

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Istotipo/classificazione

Grado di Differenziazione
Morfologia del nucleo
Morfologia del citoplasma
Rapporto nucleo/citoplasma
Criteri

Numero di mitosi
Architettura della neoplasia
Necrosi
Proliferazione vascolare

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G - Grading istopatologico
Ulteriori informazioni sul tumore primitivo possono essere
riportate usando i seguenti simboli:
GX

Il grado di differenziazione non pu essere definito.

G1

Ben differenziato.

G2

Moderatamente differenziato.

G3

Poco differenziato.

G4

Indifferenziato.

Mitosi

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Proliferazione vascolare

Necrosi

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Pleomorfismo

Stadio
T = stadiazione del Tumore nella sede
di insorgenza

N = condizioni dei linfoNodi regionali


M = presenza di Metastasi a distanza

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ARCHIVIAZIONE: vetrini

ARCHIVIAZIONE: blocchetti paraffina


I BLOCCHI IN PARAFFINA SONO CONSERVABILI ANCHE PER NUMEROSI
ANNI E POSSONO ESSERE RIUTILIZZATI PER OTTENERE ALTRE SEZIONI O
PER ESEGUIRE NUOVE INDAGINI
Il materiale cito-istologico in custodia presso il
Laboratorio dove lesame stato eseguito, ma di
propriet del paziente!
Vetrini colorati
Blocchetti in paraffina
Dai blocchetti in paraffina si possono
ottenere nuove sezioni per indagini che si
rendessero necessarie nel decorso della
malattia, ma anche per studi diversi (ricerca di
anomalie genetiche che possono determinare
linsorgenza della stessa patologia in
famigliari, etc etc)
Esami di consulenza (per verifica della
correttezza della diagnosi)

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CITOLOGIA

Esame citologico
(kitos-logos: studio della cellula)
George Nicholas Papanicolaou was born in the
seaport town of Kymi, on the eastern slopes of the
Greek island of Euboea, on May 13, 1883.

George N. Papanicolaou (18831962)


Introduzione della citologia come procedura diagnostica: Diagnosi del carcinoma uterino
con striscio vaginale, la rilevanza clinica delluso di questa metodica nella diagnosi dei
tumori dellutero (1943; Papanicolaou and Traut)

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Condizioni in cui lesame citologico di prima


scelta
Prevenzione
(in assenza di sintomatologia pu essere effettuato su larga scala in
soggetti a rischio o in fasce di popolazioni . Scopo diagnosticare la
malattia in fase precoce)

Diagnosi
(in presenza di immagini radiologiche/ecografiche sospette, prima di
procedere ad indagini pi invasive)

Follow-up
(nel monitoraggio di pazienti per diagnosticare un eventuale ripresa di
malattia. Es. lesame citologico urinario in ca. vesciacale)

Condizioni in cui lesame citologico di


seconda scelta
Studio dei fattori prognostici
(per es. per identificare lindice di proliferazione. E preferibile la biopsia
istologica, pi informativa)

Studio dei fattori predittivi di risposta alla terapia


(per es. per eseguire esami specifici immunoistochimici e molecolari. E
preferibile la biopsia istologica, pi informativa)

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Diversi tipi di materiale sottoposto ad esame citologico


Citologia esfoliativa
Studio delle cellule che si staccano dagli
epiteli di rivestimento, liberate nel lume o
nella cavit di un organo

Citologia agoaspirativa
Cellule prelevate da una lesione tramite
ago-sottile con allestimento dello striscio

A mano libera
Diretta

Indiretta

Si raccolgono le cellule
esfoliate spontaneamente

- Espettorato

Il distacco delle cellule


favorito da uno strumento

- Abrasione
(scaping)

- Urine

- Spazzolamento
(brushing)

- Liquido pleurico
- Liquido peritoneale
- Liq. Cefalo-rachidiano

- Lavaggio
(washing)
- Apposizione
(imprinting)

inadeguato

Lesioni superficiali e palpabili


(puntiua e striscio)

TAC-Ecoguidate
Lesioni piccole in organi
profondi

Eco-endoguidate
Lesioni in sede sottomucosa del
gastroenterico, prelevate in
corso di endoscopia

adeguato

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Esami citologici
1. Cellule di sfaldamento naturale
Urine
Espettorato
2. Cellule da scraping di superficie epiteliali
PAP test cervico-vaginale
PROCEDURA SIMILE
Scraping mucosa orale
Scraping mucosa intestinale
3. Cellule da lavaggio di cavit
Lavaggio selettivo vie urinarie
Lavaggio bronco-alveolare
4. Cellule da liquidi infiammatori
Pleuriti, asciti, pericarditi, sinoviti
5. Cellule ottenute con aspirazione con ago di masse superficiali e
profonde (FNA: fine needle aspiration)

Invio immediato al
laboratorio
oppure .

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Aggiunta di fissativo (Cytospin)


in parti uguali ed invio in tempo
successivo

2. I vetrini ottenuti vengono


colorati

1. Il materiale viene
centrifugato e le cellule
distribuite su vetrino in aree
circolari (cytospin)

3. I vetrini colorati vengono


esaminati al microscopio

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Esame urine
Esame chimico-fisico
Esame colturale
Esame citologico
Tipo esame

Informazioni

Esame chimico-fisico
Caratteristiche chimico-fisiche
(c.d. esame completo pH, glucosio, proteine, altri metaboliti
delle urine)

Caratteri del sedimento: emazie, GB, cilindri, cristalli, batteri

Esame colturale

Presenza batteri patogeni e identificazione della loro natura


Antibiogramma

Esame citologico

Dettagli citologici delle cellule di sfaldamento

Esame citologico
Il Paziente si presenta al ricovero con le
urine raccolte nelle precedenti 24 ore, che
vengono inviate al laboratorio di anatomia
patologica per lesame citologico

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Il materiale non stato conservato adeguatamente!

Diagnosi: citolisi (inadeguato)

Reperto citologico urinario patologico

Aggregati papillari

Emazie

Diagnosi:
Presenza di papille formate da cellule uroteliali con atipie.
SOSPETTO CARCINOMA UROTELIALE PAPILLARE.
Viene consigliato controllo cistoscopico con biopsia

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5/30/2013

Esami citologici
1. Cellule di sfaldamento naturale
Urine
Espettorato
2. Cellule da scraping di superficie epiteliali
PAP test cervico-vaginale
Scraping mucosa orale
Scraping mucosa intestinale
3. Cellule da lavaggio di cavit
Lavaggio selettivo vie urinarie
Lavaggio bronco-alveolare
4. Cellule da liquidi infiammatori
Pleuriti, asciti, pericarditi, sinoviti

Utilizzo di strumenti appositi


per lo scraping
Raccolta con deposizione del
materiale delicatamente su
vetrino
IMMEDIATA fissazione in
etanolo 95% o con spray-fix
Invio al laboratorio (urgenza
non pi necessaria)

5. Cellule ottenute con aspirazione con ago di masse superficiali e


profonde (FNA: fine needle aspiration)

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Endocervice

Esocervice

Cellule epiteliali superficiali ed


intermedie normali

Esocervice

Cellule epiteliali basali normali


(Spazzolato cervicale, PAP)

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Cellule epiteliali normali di


origine endocervicale

Endocervice

Adeguatezza!!!

(Spazzolato cervicale, PAP)

Cellule epiteliali normali di


origine endocervicale con
disposizione ad alveare

Cellule superficiali normali di


origine stromale

(Aspirato cervicale, PAP)

Cellule profonde normali di


origine stromale

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Alterazioni infiammatorie
(Trichomonas)

(Spazzolato cervicale, PAP)

Patologia infiammatoria

Alterazioni infiammatorie (Herpes


genitalis)

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5/30/2013

Esami citologici
1. Cellule di sfaldamento naturale
Urine
Espettorato
2. Cellule da scraping di superficie epiteliali
PAP test cervico-vaginale
Scraping mucosa orale
Scraping mucosa intestinale
3. Cellule da lavaggio di cavit
Lavaggio selettivo vie urinarie
Lavaggio bronco-alveolare
4. Cellule da liquidi infiammatori
Pleuriti, asciti, pericarditi, sinoviti
5. Cellule ottenute con aspirazione con ago di masse superficiali e
profonde (FNA: fine needle aspiration)

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BERSAGLIO DELLA FNA

NODULI
PALPABILI

NODULI NON
PALPABILI

Aspirazione
Striscio su vetrino
IMMEDIATA fissazione in etanolo
95% o con spray-fix
NOTA: molti Patologi ritengono
necessario o estremamente utile
la presenza o laspirazione da
parte del Patologo stesso

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Esempi pi frequenti di organi indagati con


agoaspirazione
Neoformazioni della mammella
Neoformazioni della tiroide
Neoformazioni delle ghiandole salivari

Aumento di volume dei linfonodi
Masse dei tessuti molli superficiali e profonde

Carcinoma papillare

FNA

FNA

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Diagnosi autoptica

Rembrandt
Anatomy Lesson of Dr Tulp (1632)

Erofilo, primo chirurgo


conosciuto per aver
effettuato una autopsia

Erofilo sovrintende a un'autopsia


Tavola anatomica di L. Caldani - 1801

Medico greco nato a Calcedone, Bitinia, verso il 300 a.c. Fu, con Erasistrato, il massimo rappresentante della scuola
medica alessandrina. Studi anatomia praticando dissezioni e descrisse con precisione molte formazioni anatomiche,
quali le meningi, il 4 ventricolo cerebrale, il calamus scriptorius, i plessi coroidei, il torculare o confluente dei seni; per
primo inoltre distinse le arterie dalle vene e i nervi in sensitivi e motori.

Cavit di Erofilo
Zona di confluenza dei seni venosi della dura madre, situata davanti alla protuberanza occipitale interna, detta anche
torculare di Erofilo

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Antonio Benivieni (Firenze, 1443-1502)


"De abditis morborum causis" (Le cause
nascoste delle malattie).
100 studi anatomici e correlazione con la
causa di morte

Giovanni Battista Morgagni (Bologna,


1682-1771)
"De Sedibus et causis morborum per
anatomen indagatis" (Sulle sedi e le
cause delle malattie studiate attraverso
l'anatomia), da molti considerato il primo
testo di Anatomia Patologica
700 quadri autoptici correlati con la
storia clinica del malato

Teatro anatomico
dellUniversit di Padova
(1549), sito nel palazzo
dellUniversit

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MORTE
In termini biologici la morte pu essere definita come
la cessazione irreversibile delle funzioni biologiche di
un essere vivente (cellula, apparato, organismo)
La cessazione della vita si ha quando preclusa ogni possibilit di
reviviscenza spontanea o artificiale.
Perdita Irreversibile delle funzioni indispensabili per la vita (cardiaca
respiratoria e nervosa). Larresto delle funzioni essenziali rilevato con mezzi
obiettivi (clinici e strumentali)

LA MORTE ENCEFALICA
in termini giuridici (l. 29-12-93 n 578 art. 1) la morte
si identifica con la cessazione irreversibile di tutte le
funzioni ellencefalo

MORTE APPARENTE
CONDIZIONE ANCORA VITALE IN CUI LE FUNZIONI ESSENZIALI
PERSISTONO MA SONO RIDOTTE AL MINIMO E SONO
OBIETTIVABILI SOLO CON ESAMI STRUMENTALI
Ha in comune con la morte reale:
1.
La perdita della coscienza e della sensibilit generale
2.
Immobilit del corpo
3.
Apparente cessazione del moto del cuore e del respiro
gravi commozioni cerebrali, sincopi gravi, folgorazioni, assideramento,
inanizione (estrema malnutrizione), letargia isterica

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Constatazione di decesso
La constatazione (o diagnosi) di decesso ha il valore di
"dichiarare la morte" ossia affermare che la persona alla quale si
presta in quel momento la propria assistenza, anche
occasionale, deceduta
Qualunque medico a cui venga segnalata la presenza di un
corpo inanimato tenuto a prestare la sua opera professionale
indipendentemente dagli orari e dagli obblighi lavorativi
Contrattuali o Convenzionali
Solo il medico pu affermare
effettivamente deceduta

che

una

persona

Denuncia delle cause di morte


Art. 1/1, DPR 10.9.90, n. 285, Regolamento di Polizia
Mortuaria (R.P.M.): in caso di decesso di un proprio
assistito "i medici devono denunciare la malattia che a
loro giudizio ne sarebbe stata la causa
Art. 1/6, R.P.M.: la Denuncia di morte deve essere
effettuata entro 24 ore dall'accertamento del decesso
su apposita scheda ISTAT

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5/30/2013

POSSONO I FAMILIARI RICHIEDERE


LINDAGINE AUTOPTICA?

NO!
POSSONO SOLLECITARE IL MEDICO CURANTE A
RICHIEDERE IL RISCONTRO DIAGNOSTICO
POSSONO SPORGERE DENUNCIA ALLAUTORIT
GIUDIZIARIA PER OTTENERE LAUTOPSIA

In caso di sospetto di reato il curante o il


medico necroscopo (anche in corso di
riscontro diagnostico) dovranno inoltrare il
REFERTO o la DENUNCIA ALLAUTORIT
GIUDIZIARIA

AUTOPSIA GIUDIZIARIA

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5/30/2013

RISCONTRO
DIAGNOSTICO

AUTOPSIA GIUDIZIARIA

ANATOMIA PATOLOGICA

MEDICINA LEGALE

CAUSA MORTIS

UTILE A FINI DI GIUSTIZIA

Indicazioni principali (oggi)


Stabilire causa di morte, correlarla con i dati clinici, verificare la
presenza di eventuali altre patologie non correlate al decesso
morte improvvisa-SIDS, morte non spiegata sulla scorta del decorso clinico, conferma di
reperti identificati in vita con tecniche non invasive (10% circa di errore o imprecisione),
patologia diagnosticabile (solo) con autopsia (Alzheimer, Creutzfeld-Jacob, etc).

Confermare/escludere presenza di eventuali malattie genetiche nei feti


malformati (ai fini del couseling familiare)
Determinare effetti/complicanze di terapie effettuate
Caratterizzare gli aspetti morfologici di nuove/rare malattie
Sospetto di malattie infettive ai fini delligiene pubblica
Evidenziare eventuali implicazioni medico-legali
Effettuare attivit didattica e formativa del personale medico-sanitario
Contribuire allo studio della patogenesi delle malattie

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5/30/2013

PATOLOGIA MALFORMATIVA FETALE


Polmone destro con 4 lobi (lobo cardiale).

Morte improvvisa da rottura di valvola (mitrale) artificiale

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5/30/2013

Emorragia cerebrale su glioblastoma

Alzheimer

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5/30/2013

ESAME INTRAOPERATORIO

Risposta

In tempo reale! Subito!!!

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5/30/2013

IL CHIRURGO CHIEDE
Che cos? Reperto
inaspettato o conferma
Ma benigno o maligno?
Come sono i margini?
materiale adeguato per
la diagnosi?
Prelievi a fresco

IL PATOLOGO DICE

Ma dove lhai tolto?


in che sede sei?
Che cosa vedi?
E troppo poco.
OK, ho capito cos!
Va bene, margini
liberi/materiale
adeguato

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5/30/2013

E PIU FACILE CENTRARE IL


BERSAGLIO SE..
Il campione perviene
con richiesta corredata
di notizie cliniche
complete

Et e sesso
Sede del prelievo
Sintomatologia e sua durata
Dati radiologici
Altri precedenti interventi/trattamenti

ESAME INTRAOPERATORIO
Durante la donazione dorgano
1. IDONEITA DI ORGANO DEL DONATORE
Fegato
Rene
2. ESCLUSIONE DI PATOLOGIE
TUMORALI NEL DONATORE

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5/30/2013

DIFFICOLTA I
Lindagine deve essere rapida quindi:
Campionamento limitato (il materiale talvolta
scarso)
Congelamento e taglio al criostato
Colorazione manuale

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5/30/2013

Fissaziome veloce in formalina


tamponata

Colorazione veloce in
Ematossilina-Eosina

DIFFICOLTA II
Campione minime dimensioni: solo esame
citologico

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5/30/2013

GBM

Astr. fibrillare

DIFFICOLTA III
Artefatti da congelamento: cristalli da
contenuto acquoso
Artefatti da taglio: consistenza del materiale
non sempre ottimale
Artefatti da colorazione rapida e manuale:
non perfettamente standardizzabile

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5/30/2013

Artefatti da cauterizzazione!
severi

moderati

Artefatti da congelamento!

leggeri

Frammenti
ossei

DIFFICOLTA IV
Diagnosi non conclusive:
La
diagnosi definitiva si rimanda
Campionamento inadeguato
al
campione fissato in formalina
ed incluso in paraffina
periferico o non rappresentativo dellintera lesione (sottostima del grading/
diagnosi incompleta)

Presenza di sola necrosi


Necessit di diagnosi differenziale
Notizie cliniche insufficienti

Patologo inadeguato

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5/30/2013

ANATOMIA PATOLOGICA

TECNICHE SPECIALI
Istochimica

Immunoistochimica
Analisi molecolare
Citogenetica
Citometria

Tecniche istochimiche
Esempi applicativi:
Ricerca di molecole o elementi presenti nei tessuti:

mucosostanze
ferro; calcio
pigmento melanico

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5/30/2013

PAS (mucine di origine epiteliale di


origine glicoproteica)

Depositi di emosiderina (colorazione di Pearls)

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5/30/2013

Colorazione per la melanina (cute e mucose)

Tecniche istochimiche
Esempi applicativi:
Ricerca di agenti microbici nei tessuti:
batteri
funghi, etc.

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5/30/2013

PAS (parete glicoproteica dei miceti)

Colorazione di Grocott (Aspergillo)

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5/30/2013

PAS

Mucicarminio (parete del criptococco)

Ziehl-Neelsen (micobatteri con parete acido-alcool resistente)

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5/30/2013

Warthin-Starry (Bartonella H. Malattia da Graffio di Gatto)

Warthin-Starry
Spirochete

61

5/30/2013

Buono studio!

62

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