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ECONOMIA FINANZIARIA
FONDAMENTI E FUNZIONI DEL SISTEMA FINANZIARIO. La rappresentazione del sistema finanziario. Le attivit finanziarie. Lallocazione delle risorse finanziarie. STRUMENTI
E SOGGETTI DEL SISTEMA FINANZIARIO. I servizi e i prodotti offerti. Gli intermediari
bancari. Gli investitori istituzionali. I mercati.
LA VALUTAZIONE DELLE ATTIVIT FINANZIARIE. La teoria dellutilit attesa e latteggiamento verso il rischio; la misurazione del rischio. Mercato dei titoli e scelta di portafoglio.
Il criterio media-varianza e il modello CAPM. Il modello APT.
Testi consigliati
S. BENNINGA, Modelli f inanziari, McGraw-Hill, 2001, capitoli 1,2 e i capitoli dal
7 al 10
E. SALTARI, Introduzione alleconomia f inanziaria, NIS, 1997, capitoli 1-6
Materiale didattico disponibile sul sito http://dep.eco.uniroma1.it/~saltari
FINANZIARI
(Borsa)
U NIT IN SURPLUS
(Famiglie)
U NIT IN DEFICIT
(Imprese, governo)
I NTERMEDIARI
FINANZIARI
(Banche)
valore
comp.
2900 22%
3100 24%
2800 21%
2800 21%
1600 12%
13200 100%
5. Le altre attivit, nelle quali sono incluse le polizze di assicurazione (ad esempio, sulla
vita e contro i sinistri) e i crediti commerciali concessi dalle imprese ad altre imprese.
ATTENZIONE!
Parlare di ricchezza finanziaria fuorviante. Ad ogni attivit finanziaria per un soggetto
corrisponde sempre una passivit finanziaria per un altro. Pensiamo ai depositi bancari:
questi costituiscono unattivit per chi li effettua e una passivit per la banca che li riceve.
Lo stesso vale per un qualunque titolo, sia esso obbligazione, azione o derivato: per chi lo
emette il titolo costituisce una passivit; per chi lo acquista unattivit.
Ci che indichiamo con ricchezza finanziaria in realt semplicemente la somma delle
attivit finanziarie che, per quanto appena detto, corrisponde esattamente alla somma delle
passivit finanziarie. Un ricchezza finanziaria netta, intesa come differenza tra attivit
e passivit finanziarie, esiste solo per i singoli soggetti (per esempio, le famiglie italiane
possiedono attivit che superano le passivit finanziarie). Ma per il sistema nellaggregato,
per linsieme di tutti i soggetti che operano allinterno di una data economia, non pu esserci
una ricchezza finanziaria netta.
SALTARI SLIDE ECONOMIA FINANZIARIA p.13
Flussi Stock
50 2740
-36 -1720
-77 -1520
39
270
24
230
Le famiglie detengono oggi ricchezza netta, ovvero le attivit finanziarie delle famiglie
superano le passivit. Il corrispettivo in forma di debito netto detenuto soprattutto da
imprese e amministrazioni pubbliche, ovvero che le famiglie nel passato hanno finanziato
leccesso di spesa di questi due operatori.
I flussi ci dicono che il copione si in gran parte ripetuto anche nel corso del 2009
Fonte:
Circolante
e de pos iti
Titoli
di Stato
e altre
obblig.
Q uote pe rce ntuali sul
A zioni,
A ltre
e quote
attivit
di fondi
com uni
t otale de lle attivit
R icche z za
finanz iaria
di cui: ne tta
m utui
In rapporto al re ddito dis ponibile
Italia
2006
2007
2 5 .7
2 6 .5
2 9 .5
1 8 .3
1 9 .7
2 2 .2
3 6 .4
3 4 .4
2 7 .7
1 9 .6
1 9 .4
2 0 .5
3 ,6 1
3 ,5 4
3 ,2 3
0 ,7 4
0 ,7 7
0 ,7 7
0 ,2 9
0 ,3 1
0 ,3 2
2 ,8 7
2 ,7 7
2 ,4 6
2006
2007
2 9 .4
2 9 .2
3 0 .9
1 .5
1 .6
1 .6
2 7 .9
2 6 .5
2 2 .9
4 1 .2
4 2 .7
4 4 .5
2 ,8 5
2 ,8 3
2 ,6 9
0 ,9 1
0 ,9 5
0 ,9 6
0 ,4 7
0 ,5 0
0 ,5 2
1 ,9 4
1 ,8 9
1 ,7 3
2006
2007
3 4 .7
3 5 .3
3 6 .6
9
8 .6
8 .2
2 4 .5
2 4 .4
2 1 .9
3 1 .8
3 1 .8
3 3 .3
2 ,7 7
2 ,8 3
2 ,7 2
0 ,9 8
0 ,9 5
0 ,9 3
0 ,6 1
0 ,5 9
0 ,5 8
1 ,7 9
1 ,8 8
1 ,8 0
2006
2007
3 6 .8
3 8 .1
45
2 .5
2 .7
2 .3
4 3 .6
4 2 .3
3 4 .3
1 7 .1
1 6 .9
1 8 .3
2 ,8 7
2 ,8 6
2 ,4 4
1 ,3 2
1 ,3 9
1 ,3 6
0 ,8 6
0 ,9 2
0 ,9 1
1 ,5 5
1 ,4 6
1 ,0 8
3 1 .2
32
3 5 .2
7 .8
7 .9
8 .3
3 0 .8
2 9 .3
2 4 .1
3 0 .2
3 0 .8
3 2 .5
3 ,1 0
3 ,0 8
2 ,8 1
1 ,0 2
1 ,0 5
1 ,0 5
0 ,5 7
0 ,5 9
0 ,5 9
2 ,0 7
2 ,0 3
1 ,7 7
12
12
1 3 .3
7 .4
7 .7
8 .5
4 8 .6
4 7 .9
4 5 .8
32
3 2 .4
3 2 .5
4 ,8 2
4 ,8 1
4 ,2 4
1 ,3 7
1 ,3 8
1 ,3 6
1 ,0 0
1 ,0 1
0 ,9 8
3 ,4 5
3 ,4 2
2 ,8 8
s e t. 2 0 0 8
F rancia
s e t. 2 0 0 8
G e rm ania
s e t. 2 0 0 8
Spagna
s e t. 2 0 0 8
A re a de lle uro
2006
2007
s e t. 2 0 0 8
Stati Uniti
2006
2007
s e t. 2 0 0 8
finanziario delle famiglie italiane salito al 60 per cento del reddito disponibile, un
valore elevato ma ancora inferiore a quello osservato in media nellarea delleuro (circa
il 95 per cento) e negli altri principali paesi industriali.
Una considerazione a parte merita lindebitamento volto allacquisto di abitazioni, che
rappresenta attualmente oltre il 60 per cento dei prestiti totali alle famiglie italiane.
La loro crescita recente soprattutto il riflesso di un incremento consistente dellimporto medio del debito (pari al 50 per cento circa in termini reali dallinizio
del decennio) piuttosto che di unaccresciuta partecipazione del numero delle
famiglie al mercato del credito, da cui sono rimasti esclusi i nuclei familiari con i
pi bassi livelli di reddito. Allaumento dellimporto medio dei mutui hanno contribuito
i bassi tassi di interesse e la disponibilit delle banche ad accrescere il rapporto tra
finanziamento e valore dellimmobile, che ha raggiunto un valore medio di circa il 70
per cento. La prevalenza di contratti di mutuo a tasso variabile (circa il 90 per cento)
ha esposto per le famiglie ai rischi indotti dalla crescita della spesa per interessi.
lautofinanziamento;
2.
il capitale azionario;
3.
ATTIVITA'
Attivit sullinterno
-35
Attivit sullestero
15
Totale attivit
-20
PASSIVITA'
Passivit sullinterno
-19
Debiti a breve e lungo termine -31
di cui: bancari
-18
Titoli
7
Azioni e partecipazioni
26
Debiti commerciali
-21
Passivit sullestero
35
di cui: debiti commerciali
-3
debiti finanziari
23
azioni e partecipazioni
15
Totale passivit
16
SALDO
-36
SALTARI SLIDE ECONOMIA
FINANZIARIA p.31
Titoli
Prestiti
Azioni
Debiti
e partec. commerc.
e altre
passivit
Quote percentuali sul totale
Passivit
finanziarie
Attivit
finanz.
di cui: debiti
finanziari
In rapporto al PIL
Italia
2006
2007
2,2
2,1
2,1
28,8
30,2
34,3
49,9
46,9
42,1
19,1
20,8
21,5
2,25
2,34
2,13
0,70
0,75
0,78
1,21
1,29
1,15
2006
2007
5,6
5,2
6,0
20,3
21,5
26,7
63,3
62,6
55,2
10,8
10,6
12,1
3,64
3,75
3,20
0,94
1,00
1,05
2,57
2,59
2,30
2006
2007
2,8
2,9
4,1
33,2
31,5
35,0
49,1
50,8
44,4
14,9
14,7
16,5
1,74
1,84
1,67
0,63
0,63
0,65
1,10
1,14
1,10
2006
2007
0,4
0,4
0,5
32,4
33,9
38,2
50,8
50,1
44,4
16,4
15,6
16,9
3,67
3,80
3,41
1,20
1,31
1,32
2,21
2,22
1,97
3,1
3,0
3,2
29,4
30,2
34,9
55,8
55,3
48,8
11,8
11,5
13,0
2,68
2,76
2,46
0,87
0,91
0,94
1,68
1,73
1,57
set. 2008
Francia
set. 2008
Germania
set. 2008
Spagna
set. 2008
Area delleuro (4)
2006
2007
set. 2008
Figura 3 Il grado di finanziarizzazione in Italia. Rapporto tra attivit finanziarie e Pil. Anni
1960-2006. Fonte: elaborazioni su dati Banca dItalia
NB: Nel 2007 il rapporto AF/PIL 8, il valore delle attivit finanziarie otto volte
SALTARI SLIDE ECONOMIA FINANZIARIA p.35
quello della produzione. Si raddoppiato negli ultimi venti anni. Negli anni pi recenti
il rapporto rimasto praticamente invariato.
alto o basso? Confronto con le altre economie
Lorigine della prima finanziarizzazione delleconomia italiana degli anni Ottanta dunque da attribuirsi alla crescita del debito pubblico e alla necessit di assorbimento da
parte del mercato che esso comportava.
Nella terza fase, che va dalla met degli anni Novanta a oggi, la finanziarizzazione
delleconomia italiana subisce unulteriore accelerazione: in poco pi di dieci anni la
crescita del rapporto tra ricchezza finanziaria e Pil pi che raddoppia, passando da 5
a pi di 8. Limpennata della fine degli anni Novanta nel grado di finanziarizzazione
da ricondurre alla vertiginosa crescita del mercato azionario
2000
1600
1200
800
400
1870
1890
1910
1930
1950
1970
1990
2010
Il mercato azionario
Una misura della rilevanza di un mercato azionario: un indice dato dal rapporto tra il
valore di capitalizzazione delle azioni quotate in Borsa il valore cio dei titoli quotati
nel mercato azionario ed il PIL
1.(a)
Tre riflessioni.
SALTARI SLIDE ECONOMIA FINANZIARIA p.42
La figura 4 fornisce una misura della rilevanza del finanziamento indiretto: il rapporto
tra prestiti bancari e Pil.
Figura 6 Andamento e dimensione dei prestiti bancari in rapporto al Pil Fonte: elaborazioni
su dati Banca dItalia, Economic Report of the President
Il grafico conferma la centralit del finanziamento indiretto in Europa rispetto agli Stati
Uniti: nellarea delleuro il rapporto tra prestiti bancari e Pil arriva al 120%, in Italia si
situa al 110%, mentre negli Stati Uniti non raggiunge il 70%.
Per questo motivo, a proposito degli Usa si parla di sistema finanziario basato sul
mercato, mentre per le economie europee si parla di sistemi fondati sullintermediazione
bancaria.
Lassicurazione
Introduciamo due concetti, il gioco equo e lavversione al rischio.
Esempi
1. Testa o croce. Il gioco consiste nel puntare su una delle due facce per es. testa,
un evento con probabilit 1/2. Se la puntata per partecipare al gioco 1, affinch
il gioco sia equo la vincita deve essere di 2 perch
1
Vincita = 1 = 2
2
Xg
Xb
b
Xg ci che si vince mentre Xb ci che si scommette; g la probabilit di vincita.
Nel caso del gioco del lancio della moneta, avremmo
1
2
100
100
1
2
SALTARI SLIDE ECONOMIA FINANZIARIA p.50
Xb
1
=
Xb + Xg
1+x
Xg
Xb
SALTARI SLIDE ECONOMIA FINANZIARIA p.51
Per passare da una definizione allaltra, riscriviamo la precedente espressione aggiungendo lato a lato Xb = g Xb + bXb
g Xg bXb + g Xb + bXb = Xb
g (Xg + Xb) = Xb
Se intendiamo Xb come la puntata, ci che si deve pagare per partecipare al gioco,
lultima riga della precedente espressione rispecchia la definizione iniziale.
Possiamo anche riscrivere lultima riga come
g =
Xb
1
=
Xg + Xb
x+1
Xg
dove lultimo passaggio deriva dalla normalizzazione ad uno di Xb e x =
.
Xb
Ci che prima abbiamo chiamato vincita qui pari a 1 + x (si ricordi che la vincita
comprende la puntata)
Le quotazioni delle scommesse sono in genere espresse proprio nel reciproco di questo
x+1
formato: ad esempio, 2 : 1 indica il rapporto
, anche se naturalmente non
1
SALTARI SLIDE ECONOMIA FINANZIARIA p.52
detto che siano eque perch per esempio comprendono il profitto di chi tiene il banco.
Perci, il reciproco del formato della scommessa, ad es. 2:1, esprime la probabilit di
vincita per il giocatore (g ).
Lavversione al rischio
Supponiamo di disporre di una ricchezza con un valore di W. Se si verifica un evento
sfavorevole (sf ), il valore della ricchezza diviene W D. Nellaltro stato (f ) il valore
della ricchezza rimane W
f
W
W D
sf
Il valore atteso di questa distribuzione f W + sf (W D) = W sf D.
SALTARI SLIDE ECONOMIA FINANZIARIA p.53
La ricchezza cambia da uno stato allaltro, ha una certa volatilit. Se siamo avversi al
rischio, vorremmo avere lo stesso valore atteso ma con certezza.
Lassicurazione equa
Supponiamo di poterci assicurare pagando un premio p per euro di indennizzo I e
ricevendo, nel caso dellevento sfavorevole, 1 al lordo del premio pagato
f
1 p
sf
Unassicurazione equa pu essere definita in due modi diversi ma del tutto equivalenti
SALTARI SLIDE ECONOMIA FINANZIARIA p.54
W D + I (1 p)
sf
Se lassicurazione equa, sf = p, e poniamo I = D, otterremo con certezza W
sf I perch
f (W pI) + sf (W D + I (1 p)) =
W pI = W sf I
Esempio. Supponiamo W = 100. La probabilit di subire un danno D = 60 pari a
W = 100
W D = 40
sf = .1
Il valore atteso della ricchezza perci
100 60 0.1 = 94
Se ci assicuriamo e lassicurazione equa, la situazione diviene
f = .9
W pI = 100 .1 60 = 94
W D + I (1 p) = 100 60 + 60 (.9) = 94
sf = .1
Otteniamo cio con certezza 94.
SALTARI SLIDE ECONOMIA FINANZIARIA p.57
La diversificazione
Diversificare significa ripartire la ricchezza su pi attivit piuttosto che concentrarla in
una soltanto.
La diversificazione permette di ridurre, entro certi limiti, il rischio senza ridurre la
redditivit.
In ci che segue identificheremo il rischio con la varianza e la redditivit con il rendimento atteso.
Per illustrare il funzionamento del principio di diversificazione, facciamo il seguente
esempio.
Esistono due titoli con rendimenti che hanno la stessa distribuzione di probabilit ma che
non sono correlati tra loro (le variazioni dei rendimenti non evidenziano alcun legame)
SALTARI SLIDE ECONOMIA FINANZIARIA p.58
Titolo A
Rendimenti
Probabilit
Titolo B
Rendimenti
Probabilit
R1 = 20
p1 = 12
R1 = 20
p1 = 12
R2 = +30
p2 = 12
R2 = +30
p2 = 12
p (Ri) Ri
1
1
(20) + 30 = 5
2
2
Varianza
Portafoglio
Rendimenti
Probabilit
R1 = 20
p1 = 14
R2 = +5
p2 = 12
R3 = +30
p3 = 14
oppure
Titolo
A
+30 20
+30
1
4
1
4
20
1
4
1
4
Esercizio. Il signor Rischiomolto possiede una casa a Roma del valore di 80. La casa
soggetta a rischio di incendio e di perdita totale di valore con una probabilit del 10%. Il
signor Rischiopoco possiede due case, ciascuna delle quali ha un valore di 40. Ognuna di
queste case soggetta a rischio di incendio e di perdita totale di valore con una probabilit
del 10%. I due rischi sono indipendenti perch una casa si trova a Roma e laltra a Milano. Determinate e illustrate con un grafico la distribuzione di probabilit della ricchezza
complessiva di ciascun individuo e calcolate i relativi valori attesi e varianze.
80
2 (0.9 0.1) = 0.18
40
0
0.1 0.1 = 0.01
e la varianza
0.81 (80 72)2 + 0.18 (40 72)2 + 0.01 (0 72)2 = 288
Il rischio si cio ridotto della met.
Possiamo generalizzare. Chiamiamo i, i = A, B, il rendimento atteso dei due titoli,
p il rendimento atteso del portafoglio e i la quota di ricchezza investita in ciascun
titolo. Allora
p = E (ARA + B RB ) = AA + B B
SALTARI SLIDE ECONOMIA FINANZIARIA p.64
Nellesempio A = B = 12 e A = B = 5. Perci
1
1
p = 5 + 5 = 5
2
2
Indicheremo la varianza con 2i . Si pu mostrare che la varianza del portafoglio
2p = E (ARA + B RB (AA + B B ))2
= E (A (RA A) + B (RB B ))2
= 2A 2A + 2B 2B + 2AB AB
dove il coefficiente di correlazione. Nellesempio A = B = 12 , 2A = 2B = 625
e = 0. Perci
2p =
2
1
625 +
2
1
625 = 312.5
2A
+ 2B
+ 2AB
perch la somma delle quote investite sempre pari allunit. Con = 1, la diversificazione non comporta alcuna diminuzione del rischio, 2p = 2.
Ma se < 1, il termine in parentesi tonde minore di 1 e
2p
2A
+ 2B
+ 2AB < 2
Supponiamo che tutti gli N titoli in cui investiamo abbiano media e varianza uguali,
diciamo e 2. Investiamo 1/N della ricchezza in ciascun titolo. La varianza del
portafoglio cos composto
2p
= E
iRi p
2
2
perch p = i
= E
i (Ri )
2
1
=
E
(Ri )
perch i = 1/N
N2
1
1
=
E
(Ri )
Rj = 2 E
(Ri ) Rj
2
N
N
i
j
i j
1
2
2
2
=
N
+
N
(N
1)
perch
ij
i
j
N 2
1
1
= 2
+
N
N
(Si possono ottenere N (N 1) combinazioni di N oggetti a due a due). Quando N
molto elevato la varianza del portafoglio
2p = 2
che nulla solo se il coefficiente di correlazione zero.
SALTARI SLIDE ECONOMIA FINANZIARIA p.67
varianza portafoglio
Figura 7
1 + 1 1
N
N
var(N) :=
.8
0.8
var ( N )
r.non sistem.
0
0
0
rischio sistematico
5
10
N , N
Numero titoli
10
Torniamo ora al caso in cui le varianze dei due titoli sono diverse. La varianza del
portafoglio
2p = 2A2A + 2B 2B + 2AB AB
Prendendo la radice quadrata, otteniamo lo scarto quadratico medio
p =
2A 2A + 2B 2B + 2AB AB
2A 2A + (1 A)2 2B + 2A (1 A) AB
I contratti futures sono contratti a termine che possiedono certi attributi che li rendono
facilmente negoziabili. Il pi importante tra questi la standardizzazione.
Definizione. Contratto a termine standardizzato con il quale le parti si impegnano a scambiare unattivit finanziaria a un prezzo prefissato e con liquidazione differita a una data
futura.
Il future finanziario (o financial future) uno strumento derivato standardizzato, negoziato su mercati regolamentati, tramite il quale acquirente e venditore si impegnano
a negoziare in una data futura una determinata quantit di attivit sottostante, a un
prezzo fissato allatto della stipula del contratto. Questo strumento un derivato simmetrico in quanto entrambi i contraenti sono obbligati a scadenza a effettuare una
prestazione.
Il soggetto che acquista il financial future assume una posizione lunga (long): egli deve
acquistare, a scadenza, lattivit sottostante. Il soggetto che vende un financial future
assume una posizione corta (short) e si impegna a consegnare a scadenza lattivit
sottostante.
SALTARI SLIDE ECONOMIA FINANZIARIA p.71
Nella maggior parte dei casi i future finanziari non si concludono con la consegna fisica
del sottostante, poich gli operatori preferiscono chiudere le posizioni aperte rivendendo
(acquistando) il contratto future precedentemente acquistato (venduto); ci consente di
risparmiare i costi relativi alla consegna. Al contrario, se il contratto giunge a scadenza,
potr essere liquidato per cash settlement (calcolandone il controvalore monetario)
oppure potr avvenire la consegna fisica. In questultimo caso lesatta quantit e qualit
dei beni consegnabili sono fissati dal mercato in cui tale contratto viene scambiato.
Il sottostante (underlying) di un future finanziario pu essere unazione, unobbligazione,
un tasso di interesse a lungo termine, un tasso di interesse a breve termine, una valuta,
un indice azionario.
I financial futures vengono liquidati giornalmente attraverso il meccanismo del marking to
market, in base al quale il contraente che ha sperimentato un andamento avverso del
mercato deve versare un importo (detto margine) alla clearing house del mercato (che
in Italia la Cassa di Compensazione e Garanzia).
SALTARI SLIDE ECONOMIA FINANZIARIA p.72
I financial future possono essere utilizzati con tre diverse finalit: copertura, speculazione
e arbitraggio.
Esempio. Nel seguente esempio verr illustrato lutilizzo di un financial future per finalit
di copertura.
In data 10 luglio un operatore decide che investir 1 milione di euro in titoli azionari durante
la prima settimana di settembre; egli teme per che i prezzi possano subire un rialzo
durante le prossime settimane. Perci decide di coprirsi aprendo subito una posizione
sul mercato azionario italiano pari proprio a 1 milione di euro mediante lacquisto del
contratto future su S&P/MIB con scadenza a settembre. Attualmente il contratto ha
una quotazione pari a 30.000 punti indice e ogni punto indice vale 5.
Di conseguenza loperatore dovr acquistare:
1000000
= 6.67
30000 5
SALTARI SLIDE ECONOMIA FINANZIARIA p.73
ossia 7 contratti.
Se i prezzi delle azioni subiscono effettivamente un rialzo, a settembre egli sar costretto a
pagare una somma pi elevata di quella che attualmente dovrebbe sborsare per investire
sul mercato azionario. Tuttavia, nel frattempo, anche il valore del contratto future
(lungo) sar aumentato perci tale profitto verr utilizzato per sostenere una parte
del costo di acquisto delle azioni. Tale profitto sar esattamente pari al prodotto tra
lincremento dellindice, il numero di contratti acquistati (nel nostro caso 7) e il valore
di ogni punto indice (nel nostro caso 5).
Prezzo a pronti
alla scadenza
1.5
2
2.5
Ricavo dalla vendita
a pronti di 100
Ricavo dalla vendita
a termine di 100.
F
UT
URE
SP
OT
P
P
100
Ricavo totale
150 200
250
50
-50
200 200
200
I future su S&P/Mib sono contratti future con sottostante un indice azionario (lo S&P/Mib),
negoziati sul segmento IDEM (Italian Derivative Market) di Borsa Italiana.
SALTARI SLIDE ECONOMIA FINANZIARIA p.77
Tali contratti sono quotati in punti indice e ciascun punto indice vale 5; la loro dimensione
data dal prodotto tra il prezzo future (punti indice x 5 ) e il moltiplicatore del contratto.
Nella stessa seduta vengono negoziate le quattro scadenze trimestrali pi vicine del ciclo
marzo, giugno, settembre e dicembre.
Tutti i contratti scadono il terzo venerd del mese di scadenza alle ore 9.10.
La liquidazione avviene mediante cash settlement il primo giorno lavorativo successivo alla
scadenza.
Il margine iniziale limporto che ogni investitore o intermediario che stipula un contratto
derivato deve versare al sistema di compensazione e garanzia (Cassa di Compensazione e
Garanzia) per poter operare sui mercati di tali strumenti pu essere versato in Titoli di
Stato o in contanti, mentre il margine di variazione deve essere depositato in contanti. Il
margine iniziale la percentuale del valore del contratto.
Acq. futur.
1
2
Chiusura
Saldi
Indice
(punti)
a
30000
29500
29750
30200
Differen.
margine
e
187.50
93.75
93.75
Profitto
f =c+e
2312.50
1156.25
2250.00
1093.75
tasso di profitto =
Valore
1000
=
= 8.8%
Margine iniziale
11250
Valore
1000
=
= 0.66%
Valore iniziale contratto
150000
tasso di profitto
Valore iniziale contratto
150000
8.8
Effetto leva =
=
=
=
= 13.3
tasso crescita futures
Margine iniziale
11250
0.66
Lassicurazione e le opzioni
La copertura del rischio elimina il rischio di perdita ma anche la possibilit di guadagni.
Lassicurazione elimina solo il rischio di perdita. Per ottenere lassicurazione, occorre pagare
un premio.
Lopzione una forma particolare di assicurazione. Chi acquista unopzione acquisisce il
diritto (ma non lobbligo) ad acquistare o vendere unattivit (come le azioni o un indice di
borsa) ad un prezzo prefissato.
Il contratto a termine invece comporta lobbligo di comprare o vendere unattivit.
Terminologia
Lopzione dacquisto viene detta call, quella di vendita put.
SALTARI SLIDE ECONOMIA FINANZIARIA p.81
Il prezzo fissato oggi a cui si potr acquistare o vendere viene detto prezzo di esercizio
o prezzo base (in inglese, strike price).
Il premio che si paga per acquistare lopzione il prezzo dellopzione.
Le opzioni sono di due tipi: americana ed europea. Lopzione americana pu essere
esercitata in qualsiasi momento entro la data di scadenza: quella europea solo alla
scadenza.
Come nel contratto a termine, anche nel contratto dopzione si riceve la differenza tra il
prezzo di esercizio e il prezzo a pronti.
Nellesempio dellagricoltore, supponiamo ora che egli acquisti una put, sopportando un
150
200
250
50
20 20 20
180 180 230
450
400
350
ricavo totale
300
250
200
150
nessuna copertura
contratto a termine
opzione
100
50
0
0
0.5
1.5
2.5
3.5
4.5
prezzo unitario
Copertura e assicurazione
hanno abbassato i costi di gestione del rischio. Allo stesso tempo, la maggiore volatilit dei
mercati ha accresciuto la domanda di strumenti finanziari. Di qui, lo sviluppo dei derivati
che ci hanno avvicinato al mondo ideale dei mercati completi.
I costi di transazione e i problemi di incentivo ostacolano tuttavia lallocazione efficiente del
rischio.