Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
A distanza di quasi 4 anni dal primo documento di indirizzo “La capacità della scuola di
assumere un ruolo di interlocuzione nel territorio. Uno studio di caso.” sulla necessità di
condivisione d'uso di una risorsa territoriale, si tenta di trarre un bilancio attraverso la
descrizione delle azioni attuate o in fieri.
Questo tipo di gestione, nata dalla condivisione delle problematiche pregresse da parte
dei dirigenti scolastici da un lato e dall'altro su sollecitazione dell'Ufficio di Piano
territoriale, che eroga i fondi da destinare al servizio, ha ampliato e definito meglio e in
dettaglio procedure e processi.
Nel caso specifico si è venuta creando, intorno a un input forte del dirigente
- prof. Francesco Tadini - allora responsabile del progetto SPORTELLO SCUOLA, una
condivisione di massima sulla necessità di riportare – in toto - all'interno degli istituti e dei
collegi dei docenti, la progettazione degli interventi a favore degli alunni stranieri.
Per la prima volta si è tentato di pensare la progettazione degli interventi per gli
alunni stranieri neo arrivati come un processo, con successive fasi di sviluppo, di cui la
mediazione rappresentava un tassello, da inserire in una progettazione graduale, che
avesse come destinatari sia gli insegnanti, che ne avrebbero usufruito per raccogliere
informazioni sull'alunno e sulla sua scolarità pregressa, sia gli alunni stessi che
avrebbero avuto la possibilità di essere destinatari di un processo di valutazione delle
loro competenze in lingua madre.
La raccolta dei dati relativi all'uso delle ore e alla loro destinazione rispetto alla
1 Azienda Speciale Consortile “Risorsa Sociale Gera d'Adda” che riunisce i 18 comuni della bassa bergamasca.
progettazione degli interventi, ha portato all'evidenza che esistono margini di forte
miglioramento a fronte di un uso ancora poco integrato della risorsa/servizio di mediazione.
Tra le varie ipotesi per il miglioramento del servizio, e della collaborazione tra
insegnanti e mediatori, è stata individuata la necessità di trovare una definizione condivisa
delle azioni che caratterizzano l'intervento di mediazione per evitare fraintendimenti e
richieste non pertinenti da parte della scuola al servizio e viceversa di contenere l'utilizzo
di spazi non propri da parte del mediatore. Per superare il gap tra intervento erogato e
atteso si è prospettata la possibilità di tenere incontri di confronto e di condivisione tra
coordinatori di commissioni intercultura delle scuole e il coordinatore dei mediatori al fine di
preparare basi comuni di comunicazione e di azione.
• Documento di indirizzo
Inizialmente, al termine di un confronto tra la dirigenza e la referente di Sportello, è
stato prodotto un documento di indirizzo generale, già citato all'inizio di questo
intervento, che delinea l'impianto a rete della gestione delle risorse disponibili, le
opportunità e i vincoli che tale visione prospetta. Tale documento è stato condiviso dal
coordinamento dei dirigenti, dalle funzioni strumentali e dalle referenti per l'intercultura
delle scuole dell'ambito.
• Documenti di lavoro
Sono stati predisposti, a cura della referente, e condivisi nelle riunioni di coordinamento,
alcuni documenti relativi a linee guida per l'accoglienza e la prima alfabetizzazione, il
vademecum sui compiti da espletare all'interno degli istituti, le procedure per la richiesta
della mediazione, i recapiti telefonici dei mediatori, i recapiti telefonici, logistici e web per
il supporto informativo.
• Documenti di registrazione
Sono stati resi disponibili a tutti i docenti, tramite i referenti di Istituto, i moduli per le
richieste e le procedure per inoltrarle.