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Il concetto di abuso
Sezione I
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la libert: ius est facultas agendi) ma, una volta esercitato, il diritto in
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grado di realizzare pienamente linteresse (ed in ci la forza) .
La norma giuridica nel prevedere lesercizio del diritto apre alla possibilit di abusarne: se la norma stessa a prevedere un limite, nulla
quaestio: oltre tale limite lesercizio contra legem. Viceversa, il problema dellabuso si pone quando il titolare esercita il diritto entro i limiti
fissati dalla legge: non ogni forma di esercizio del diritto legittima per
il mero fatto di essere estrinsecazione del diritto.
La possibilit di abusare di tale posizione giuridica nasce, quindi,
in modo parallelo al concetto di diritto, come formula riassuntiva per
indicare i limiti (impliciti) allesercizio dei diritti: le droit cesse l o
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labus commence . La famosa massima di Planiol evidenzia proprio la
apparente contraddittoriet di un atto di esercizio conforme e nello
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stesso tempo contrario al diritto . Dire che labuso comincia dove il diritto finisce non significa, infatti, negare la configurabilit del fenome6
no, bens affermarla .
Il concetto di diritto, infatti, non assoluto: Esso proporzione e
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come tale ha limite : il valutare se il concreto esercizio di un diritto
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sia abusivo, oppure no, altro non significa che delimitare, sul piano so8
stantivo, la portata del diritto stesso .
Ogni diritto attribuito ha dei limiti perch linteresse che sottende ne
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ha . Poich ogni posizione soggettiva configurata dalla norma in modo da essere in equilibrio con altre, il divieto di abuso va ricondotto
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allequilibrio di interessi cui tende ogni ordinamento giuridico . Il divieto di abuso rappresenta il punto di equilibrio per la soluzione dellantitesi fra autonomia del privato (principio della libert) e limiti introdotti dal sistema per la realizzazione di interessi considerati meritevoli di tutela (principio dellautorit). Poich il giudizio di bilanciamento ha per presupposto logico la compresenza di due interessi di per s
pienamente meritevoli di tutela, linterprete nel vagliare le fattispecie di
abuso non compie alcuna comparazione fra interessi fra loro confliggenti nello svolgimento di un dato rapporto, atteso che uno dei due
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immeritevole di tutela .
Il terreno dellabuso , dunque, quello della coesistenza e del conflitto di diritti: labuso [] si traduce in un giudizio di relazione che, pro12
prio perch inerente ai rapporti, impone lesistenza di limiti .
Labuso come patologia non si realizza, quindi, a livello statico (previsione e attribuzione di un diritto): non c contraddizione interna alla
norma, ma contrasto esterno fra ci che la norma attribuisce e lesercizio
da parte del soggetto. Poich labuso segna lo scarto fra lattribuzione
del diritto e il momento di esercizio, per valutare la bont dellesercizio
del diritto non basta confrontarlo con la fattispecie astratta (verifica circa la rispondenza alla previsione normativa e/o giurisprudenziale), ma
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AG LA PERGOLA, 16 luglio 1998, Centros, causa C-212/97, par. 20. Cfr., NIZZO
C., Labuso dei diritti comunitari: un quesito non risolto, in Dir. comm. internaz.,
1997, 766, spec. 770.
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Ogni potere previsto per la realizzazione di interessi sostanziali, poich linteresse tutelato rappresenta per lordinamento un valore che, attraverso lesercizio
del diritto, il soggetto pu realizzare. PATTI S., Abuso del diritto, in Dig. Disc. Priv.
Sez. civ., vol. I, Torino, 1987, 2.
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Sullabuso come conflitto di diritti (composizione, bilanciamento di interessi), si veda: DESSERTAUX F., Abus de droit au confit de droits, in Revue trim. de droit
civil, 1906.
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Cfr., RESCIGNO P., Labuso del diritto, in Riv. dir. civ., 1965, 205.
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DI FRANCIA A., Labuso del diritto nella legislazione, nella dottrina e nella giurisprudenza italiana, in ROTONDI M. (a cura di), Inchieste di diritto comparato
Labuso del diritto, Padova, 1979, 118.
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Ogni limitazione delle modalit di esercizio del diritto al tempo stesso limitazione del contenuto del diritto. Cfr. CICERONE, De officiis, I, 33: Existunt etiam
sepe iniuriae calumniam quadam, et nimis callida sed malitiosa juris interpretazione. Ex quod illud summum jus iniuria factum est iam tritum sermone proverbium.
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SACCO R., Lesercizio e labuso del diritto, cit., 320.
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Non ha senso distinguere fra diritti definiti (suscettivi di abuso) e libert (caratterizzate per una mancanza di contenuto rigorosamente predeterminato). Lattivit abusiva abbraccia non solo quella negoziale, ma comprende anche i comportamenti non negoziali.
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Non consentito labuso nemmeno a proprio danno: la dottrina civilistica del
venire contra factum proprio ha considerato questa figura una delle principali species del genus abuso. Essa indica il divieto per il titolare del diritto ad esercitarlo
nei casi in cui tale esercizio si pone in contrasto con un comportamento tenuto in
precedenza.
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Il titolare del diritto deve agire nei limiti dei vincoli funzionali posti dalla
norma attributiva di quei poteri. Bisogna, tuttavia, distinguere fra limiti esterni,
ricollegabili allastratta definizione del contenuto della situazione giuridica soggettiva e limiti interni, che concernono le modalit di esercizio della facolt.
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Cfr., NATOLI U., Note preliminari ad una teoria dellabuso del diritto
nellordinamento giuridico italiano, in Riv. trim. dir. proc. civ., 1958, 18.
26
BOBBIO N., Principi generali di diritto, in Noviss. Dig. it., vol. XIII, Torino,
1966, 895.
27
MESSINA M., Labuso del diritto, Napoli, 2004, 173.
28
Sulla difformit dellesercizio del diritto dalla funzione del diritto nella sua
configurazione normativa: HAURIOU M., Prcis lmentaire de droit administratif,
Paris, 1898, 190; PORCHEROT E., De labus de droit, Dijion, 1901, 221.
29
ROMANO S., Abuso del diritto, c) diritto attuale, in Enc. dir., vol. I, Milano,
1958, 166.
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Accogliendo la nozione di abuso come sviamento dal fine legislativo previsto per ciascun diritto soggettivo, si trasla questa figura pubblica nel campo
dellesercizio dei diritti privati.
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364.
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Ravvisano invece la genesi della figura nel diritto romano: LEVI G., Labuso
del diritto, Milano, 1993; WARD J., The business purpose test and abuse of rights, in
Dir. prat. trib., 1985, 1226.
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Cfr. LAUTERPACHT H., The Function of Law in the International Community,
Hamden, 1966, 286. La finalit per la quale il diritto fu concesso e il suo contenuto
possono mutare nel tempo: pu ritenersi oggi abuso del diritto quello che tempo
addietro era un uso normale e legittimo (DAMELIO M., Abuso del diritto, in Noviss. Dig. it., vol. I, Torino, 1968, 96); [a] tutto rigore si deve asserire che la funzione sociale non che la ragione del limite (BARASSI L., La propriet, Milano,
1939, 171).
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JOSSERAND L., De lesprit des droits et de leur relativite: theorie dite de labus
des droits, Paris, 1927, 365; WHITECROSS PATON G., A Text-Book of Jurisprudence,
Oxford, 1964, 428.
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Si pu abusare del diritto mediante omissione solo se si ha il dovere specifico
di agire. Sulla problematica se il non uso del diritto ovvero lastensione dallesercizio di una determinata libert configuri abuso, si veda: SCIALOJA A., Il non uso
abuso del diritto soggettivo?, in Foro it., 1961, 256, secondo il quale escluso
che chi non usa il proprio diritto ne compia un uso anormale.
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ROMANO S., Poteri, potest, in Frammenti di un dizionario giuridico, Milano,
1947, 189.
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Loggetto dellabuso non , infatti, limitato ai diritti soggettivi in senso stretto: la nozione di abuso rappresenta il mezzo per segnare lambito e i confini della posizione giuridica soggettiva di vantaggio, complessivamente intesa.
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Il diritto soggettivo secondo la teoria della volont consiste nella signoria della volont: le norme delimitano sfere di libert allinterno delle quali gli individui
possono compiere le opzioni di scelta che preferiscono, indipendentemente da interferenze altrui. Viceversa, secondo la teoria dellinteresse, il diritto soggettivo
un mero interesse cui lordinamento accorda protezione: possono darsi controlli
e limiti sulle modalit di esercizio, per valutare la conformit o meno del diritto
esercitato allinteresse astratto sotteso.
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La classificazione ripresa da MARTINES M.P., Teorie e prassi sullabuso del
diritto, Padova, 2006, 32. Invero, dopo una prima tendenza tesa a dare applicazione della nozione di abuso allesercizio di qualsiasi diritto soggettivo, sotto il profilo del detournement dal fine oggettivo di questo, si inteso limitare il fenomeno
ai soli diritti suscettivi di abuso.
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Si parla di diritti-funzione per indicare le situazioni soggettive di vantaggio
attribuite ad un soggetto per il perseguimento di fini parzialmente o interamente
meta-individuali. Cfr. GAMBARO A., Abuso del diritto (II. Diritto comparato e straniero), in Enc. Giur. Treccani, vol. I, Roma, 1998, 1.
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M. SCERNI distingue fra: (i) diritti non motivati (non causs), (ii) diritti a spirito egoista, (iii) diritti a spirito altruista (Labuso del diritto nei rapporti internazionali, Roma, 1930, 30).
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La frode alla legge , quindi, una species del genus abuso del dirit47
to : lassimilazione concettuale delle due figure discende dal fatto che
labuso viene spesso descritto come luso illegittimo di una norma, della
quale viene aggirata la ratio. Con lespressione abuso del diritto in
questo caso non ci si riferisce alle ipotesi in cui una facultas agendi viene
esercitata per fini non meritevoli di tutela o in modo eccessivo, tale da
superare le facolt attribuite da una norma: la frode alla legge indica,
piuttosto, il concetto di specie che ha per oggetto di abuso una norma
agendi.
Anche la frode alla legge, cos come labuso in senso stretto, un
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concetto che nasce in ambito civilistico e si presenta come uno strumento di carattere ibrido, prodotto da un lungo processo di depurazio49
ne tecnica .
Il concetto prevede laggiramento (circumvenio) delle regole giuridiche: il soggetto privato abusa della libert di adottare un certo trattamento per i propri interessi, sfruttando la variet di forme giuridiche
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che lordinamento gli mette a disposizione , allo scopo di ottenere un
risultato che ordinariamente il sistema non consente e indirettamente
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disapprova .
Il nucleo dogmatico della figura rappresentato dallattivit di aggiramento della norma che in via di principio si sarebbe dovuta applicare,
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non dal danno sociale : lelemento della produzione del danno pre47
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SANTORO PASSARELLI F., Dottrine generali del diritto civile, Napoli, 1980,
192.
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CATTANEO G., Buona fede obbiettiva e abuso del diritto, in Riv. trim. dir. proc.
civ., 1971, 637.
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GALLO F., Elusione, risparmio dimposta e frode alla legge, in Giur. comm.,
1989, 386; ID., Brevi spunti in tema di elusione e frode alla legge (nel reddito dimpresa), in Rass. trib., 1989, 18; SANTONASTASO F., I negozi in frode alla legge fiscale,
in Dir. prat. trib., 1970, 511.
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RESCIGNO P., Labuso del diritto, in Riv. dir. civ., 1965, 135.
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BLUMENSTEIN, HENSEL e ANTONINI contemplano lelusione, intesa come non
realizzazione del fatto imponibile, e levasione, intesa come occultazione del presupposto dimposta; non parlano di frode alla legge. Sul concetto di elusione,
per tutti: CIPOLLINA S., Elusione fiscale, in Dig. disc. priv., sez. comm., agg., Torino,
2007, 371-384; ID., La legge civile e la legge fiscale. Il problema dellelusione fiscale,
Padova, 1992, spec. 169.
2.
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tivo . Nella frode alla legge tributaria non si realizza il fatto imponibile, ma come se si realizzasse, forzando la riconduzione di una situazione dentro un fatto imponibile, pensato per contemplare situazioni
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differenti .
Con abuso dellautonomia negoziale si fa riferimento alla problematica tipica del diritto civile di privati che attraverso lesercizio della
loro autonomia predispongono essi stessi regole giuridiche, suscettive di
superare i limiti posti da norme imperative, o utilizzano i negozi civilistici in funzione atipica rispetto quella che loro propria al fine di perseguire il risultato pratico voluto. Linteresse elusivo conseguibile attraverso le flessibilit proprie dellautonomia contrattuale, che trova
fondamento nel quadro delle libert giuridiche positivamente determinate. Diversamente, le disposizioni fiscali oggetto di abuso sono norme
che operano una qualificazione di fatti: scopo delle norme tributarie
lassunzione di un dato o una situazione di fatto, oggettivamente variabile, quale indice di capacit contributiva. Il diritto tributario che
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diritto di secondo grado rispetto a quello civile presuppone le figure
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Per questultima fattispecie stato coniato lossimoro evasione fiscale legittima. Sul binomio concettuale: GIULIANI F.M., Interposizione, frode e devianze
societarie (postille di diritto privato e tributario), in Dir. prat. trib., 2000, 1178, nota
73. Sulla distinzione fra fenomeni abusivi, elusivi ed evasivi, ex multis: BLUMENSTEIN E., Sistema di diritto delle imposte, cit., 27 e 292; CIPOLLINA S., Elusione fiscale, cit., 371-384, spec. 377 ss.; HENSEL A., Diritto tributario, Milano, 1956, 42
ss.; PINCHER R., What is avoidance?, in British Tax Review, 2002, 9-20; SAWYER
A.J., Blurring the Distinction Between Avoidance and Evasion The Abusive Tax
Position, in British Tax Review, 1996, 483-501; SHIPWRIGHT A., Tax Avoidance and
the Law. Sham, Fraud or Mitigation?, Oxford, 1997; ZIZZO G., Elusione ed evasione tributaria, in Diz. dir. pubbl., vol. III, Milano, 2006, 2173-2181.
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GONZALES GARCIA E., La cosiddetta evasione fiscale legittima, in Riv. dir.
fin. sc. fin., 1974, 65. Sulla frode fiscale, si veda la bozza del Consiglio del 26 luglio
1995, per la convenzione sulla protezione degli interessi finanziari. In base allart.
325 TFUE (ex art. 280 TCE), gli Stati membri non sono solo obbligati a contrastare la frode, ma anche ogni altra attivit illegale che incide sugli interessi finanziari dellUnione. Interessante anche il Reg. del Consiglio CE EURATOM, n.
2988/95 del 18 dicembre 1995, che fornisce le nozioni di irregolarit (art. 1,
comma 2) e di artificialit (art. 4, comma 3), facendo leva sulleffetto di pregiudicare gli interessi dellUnione. Importante distinguere la frode dallabuso per
applicare correttamente le norme di diritto secondario (e.g., la Dir. 16 dicembre
2008, n. 117 ed il Reg. del Consiglio del 16 dicembre 2008 n. 37/2009 vanno applicati solo alla prima ipotesi).
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CIPOLLINA S., La legge civile e la legge fiscale. Il problema dellelusione fiscale,
Padova, 1992, 43.
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un tema fondamentale quello relativo allinterpretazione tributaria di termini che hanno la loro matrice semantica in altri settori dellordinamento. Cfr.
BLUMENSTEIN E., Sistema di diritto delle imposte, cit., 23. Non esiste un fatto reale
contrapposto alla rappresentazione che di esso ne faccia la legge civile, non esistono concetti economici di vendita e di impresa, concetti pregiuridici che costituiscano parametro e della legge civile e della legge tributaria (DE MITA E., Diritto tributario e diritto civile: profili costituzionali, cit., 154).
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DE MITA E., Diritto tributario e diritto civile: profili costituzionali, cit., 163.
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La natura pubblicistica del diritto tributario non ostativa allassunzione del
diritto civile come punto di partenza nellanalisi ermeneutica. Cfr. MICHELI G.A.,
Le presunzioni e la frode alla legge nel diritto tributario, in Riv. dir. fin. sc. fin.,
1976, 396.
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Sottolinea lesigenza di oggettivizzare labuso R. LUPI (Lelusione come strumentalizzazione delle regole fiscali, in Rass. trib., 1994, 227).
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LUPI R., Elusione: esperienze europee tra luso e labuso del diritto tributario,
in DI PIETRO A. (a cura di), Lelusione fiscale nellesperienza europea, Milano, 1999,
264. Contra PISTONE P., Abuso del diritto ed elusione fiscale, Padova, 1995, 57.