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Lo Stimolo Risposta viene sostituito con una nuova unita chiamata TOTE ( Test Operate Test
Exit )
Le informazioni in entrata vengono elaborate ( test )
La selezione di gruppo, selezione individuale, selezione del gene: il caso dell altruismo
Molto spesso gli individui aiutano i loro conspecifici. Nei comportamenti altruistici il soggetto puo
mettere a repentaglio anche la propria vita.
L altruismo per La scuola tedesca: afferma che questi atti sono determinati dalla selezione di
gruppo. ( chi mette in atto un comportamento altruistico anche a costo della propria vita lo da per
alcune pressioni selettive che assicurano la sopravvivenza dei membri della propria specie.
L altruismo per La scuola inglese: Smith fa notare che se il comportamento altruistico e a
vantaggio solo degli altri e no di chi lo mette in atto potrebbe favorire quei soggetti abili a
imbrogliare. Gli imbroglioni potrebbero quindi aumentare nel giro di pochi anni e questo porterebbe
all estinguersi del comportamento altruistico nel patrimonio genetico della specie.
Hamilton parla di una selezione parentale:si favoriscono in primo luogo i figli, questo
comportamento altruistico potrebbe essere a vantaggio quindi della propria specie.
Il comportamento altruistico diventa quindi egoistico.
L altruismo reciproco
Non sempre aiutiamo gli altri per mantenere la propagazione della nostra specie come afferma
Hamilton.
Si puo aiutare un altro aspettandosi che questo faccia qualcosa per noi e ricambi il favore e questo
accade per lo piu quando non ci si conosce.
Secondo Axelrod il comportamento altruistico nasce in primo luogo verso i parenti e poi si allarga
divenendo altruismo reciproco.
La selezione parentale
E la cura che ha la mamma vero i propri piccoli.
Le femmine pagano il prezzo piu alto per linvestimento genitoriale ( parto, cura ecc ). I maschi e
le femmine sono anatomicamente e psicologicamente diversi tra loro e questo da luogo anche a
comportamenti dissimili.
Il complesso co Adattato : il caso dell infedelta
Il complesso coadattato e formato dalle caratteristiche anatomiche, fisiologiche e comportamentali
degli individui a qualsiasi razza essi appartengano.
Le nostre caratteristiche si sono quindi evolute parallelamente con le altre ( stazione eretta =
cambiamento anatomico e fisico ).
Il cambiamento di una caratteristica del complesso influisce sulle altre ( Hinde )
Gli uomini : quantita illimitata di spermatozoi
Le donne: limite produttivo fino alla menopausa
Le donne punteranno su rapporti sentimentali di amicizia e amore formando diadi e parlando di
cose inerenti alla diade stessa
Gli uomini si riuniscono in gruppi piu ampi e parlano di cose esterne al gruppo.
Le donne ricercheranno un uomo stabile per assicurare il successo riproduttivo
Per gli uomini il successo riproduttivo passa per lavere piu femmine
Infedelta maschile e monogamia
Si parte sulla base che gli uomini possono assicurarsi il successo riproduttivo fecondando molte
femmine. Dell uomo e nella donna esistono propensioni sia ad essere fedeli che ad essere infedeli.
Il successo riproduttivo della donna sta nel crescere i figli e nellavere un uomo accanto che si
prenda cura di loro.
Relazioni intime e scelta del partners: differenza maschio femmina
Le femmine impostano le loro strategie riproduttive su:
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Si forma nell individuo un accumulo di energie che esercita una pressione interna e deve essere
portata allesterno.
Laggressivit intraspecifica e aggressivita interspecifica
Per Lorenz e la scuola tedesca laggressivita ha quindi basi innate
Aggressivita intraspecifica: comportamento aggressivo messo in atto tra i membri della stessa
specie. Il conflitto si risolve con la sottomissione di uno dei due.
Aggressivita interspecifica: si ritrova tra membri di diversa specie, qui i soggetti lottano fino alla
morte dell avversario.
Per la scuola inglese:esiste una predisposizione allaggressivita che e il frutto della selezione
naturale, il comportamento aggressivo e dato da una valutazione inconsapevole dei costi e dei
benefici che esso comporta all individuo.
L interazione organismo _ ambiente e i contraints on learning ( pag 81 )
Il comportamento e il risultato di un continuo scambio tra propensioni innate e ambiente
mantenendo pero quelli che Hinde chiama contraints on learning ( le propensioni innate hanno
pero dei limiti per quello che riguarda lapprendimento, un uomo impara a camminare ma non sa
arrampicarsi sui soffitti ).
Thorpe nota che i fringuelli hanno una propensione innata per il canto,nei primi giorni emettono
piccoli versi, hanno bisogno dei loro conspecifici per imparare a cantare.Se mettiamo i fringuelli a
contatto con dei cardellini questi non imparano i loro suoni.
Dalladattivit alla disadattivit: il caso della guerra e delle violenze interetniche
La scuola inglese sottolinea come certe risposte comportamentali potrebbero anche compromettere
l inclusive fitness.
Potremmo essere portatori di propensioni comportamentali che un tempo erano utili e che ora
potrebbero essere invece dannosissime.
La paura dellestraneo si manifesta ad esempio tra i 6 e gli 8 mesi nei bambini, quando possono
allontanarsi dalla mamma, questo e un comportamento adattivo frutto di selezione naturale perche
ai primordi della specie aver paura garantiva sopravvivenza dai non parenti .
Adesso i tempi sono cambiati e la paura dellestraneo per un bambino cosi piccolo non ha utilita ai
fini della sopravvivenza eppure continua a manifestarsi.
Etica di piccolo gruppo, pseudospeciazione culturale , stereotipi sociali e pregiudizi ( pag 83 )
Aver paura degli estranei puo far mettere in atto meccanismi che minacciano la nostra inclusive
fitness. Nascono infatti cosi violenze, guerre, stereotipi e atteggiamenti sfavorevoli verso gruppi
diversi dal nostro.
I gruppi nei primordi erano piccoli e costituiti da legami di sangue, laltruismo reciproco favoriva
cosi il gruppo stesso e garantiva il successo riproduttivo di chi la metteva in atto ( etica del piccolo
gruppo ).
Nei primordi riconoscersi estranei ad un gruppo significava affermare la propria appartenenza ad un
altro gruppo.
Noi tendiamo a percepire coloro che appartengono ad un gruppo diverso come persone che
appartengono ad un'altra specie animale ( pseudo speciazione culturale Eibl Eibesfeldt )
L aggressivita tra gruppi, come sottolinea Lorenz e quindi un aggressivita interspecifica.
La guerra non e altro che la difesa dei propri cari e della propria terra contro linvasore estraneo
per fare una guerra si punta sulla: paura degli estranei, propensione allaltruismo a favorire la
propria specie, facendo ricorso a stereotipi ecc
Individui , relazioni e cultura: le basi biologiche della societ
Per Lorenz e la scuola tedesca: la societa e in continua lotta con lindividuo, riprende questo
argomento Eibl Eibesfeldt suo allievo che ne parla in termini di corsetto ortopedico. La societa
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come un busto deve contenere gli istinti negativi degli individui. Questa energia accumulata
dovrebbe trovare una valvola di sfogo nelle palestre ad esempio.
Secondo Hinde ce un continuo scambio dinformazioni tra societa e individuo formando relazioni
interpersonali.
Norme sociali e la doppia morale
Questa dialettica spiega come mai nella maggior parte della societa esiste una doppia morale per
regolare infedelta maschile e infedelta femminile e perche latteggiamento verso la promiscuita e
diverso secondo i sessi.
linfedelta femminile viene condannata e le donne nascondono la loro infedelta
gli uomini si vantano delle loro relazioni extraconiugali
Le basi biologiche dei sistemi sociali: lorganizzazione del gruppo e lorigine della dittatura
Chance sostiene che nelle organizzazioni sociali degli scimpanzee possibile individuare due
sistemi fondamentali , uno da luogo alla struttura del gruppo in termini agonici, laltro da al
gruppo una configurazione in termini endonici.
Il sistema agonico:sistema di vita dei babbuini e dei macachi, ha un organizzazione rigida e
gerarchica. Gli elementi dominanti devono stare continuamente in uno stato di allerta e fare
attenzione che i subordinati non vogliano prevaricarli. ( anche i subordinati devono far attenzione
pero alle minacce del leader )
Il sistema edonico: societa tipica degli scimpanze.Qui le relazioni sono piu flessibili e mirano
alla collaborazione. I leader non sono necessariamente i piu aggressivi ma quelli piu anziani.
I membri di questa societanon devono concentrare lattenzione per la difesa di se stessi e possono
dedicare il loro tempo allesplorazione.
Nella nostra specie possiamo trovare entrambe i sistemi ( vedi Lewin ).
La teoria dell attaccamento di Bowlby
Il bambino ha sin dalla nascita schemi comportamentali a base innata frutto della selezione naturale
detto sistema dellattaccamento.
Il sistema dellattaccamento e riconducibile che ai primordi della specie la mamma assicurava la
protezione ai suoi piccoli da parte dei predatori, questo e un sistema omeostatico che ha il compito
di mantenere lequilibrio tra condizioni interne ed esterne.
In caso di pericolo il sistema si attivava e richiamava la vicinanza della madre al piccolo. La
mamma diviene cosi figura di attaccamento.
Modelli esplicativi del comportamento e filogenesi
1 ) I comportamenti non sono frutto di un energia che si deve scaricare
2 ) le risposte comportamentali sono nientaltro che lelaborazione di cio che accade nell ambiente
secondo un modello interpretativo
3 ) lamore di una madre e una motivazione primaria ( lo dimostra anche Harlow con esperimenti
sui macachi ) i macachi preferiscono rifugiarsi in un surrogato di madre fatta di panno piuttosto
che in una madre fatta di filo di ferro che mostra un biberon.
4 ) ci sono dei periodi molto delicati dove il soggetto e in grado di riconoscere la madre attraverso
un processo detto imprinting filiale. ( Lorenz e il suo esperimento sulle oche: il piccolo ha uno
schema mentale e alla nascita segue il primo oggetto in movimento che vede )
Le cause prossime, lontogenesi e le strategie condizionali
I bambini che hanno avuto una madre sensibili e che ha risposto in maniera adeguata ai loro bisogni
primari , in caso di pericolo si rifugiano in lei, credono nel suo conforto e nella sua protezione.
Quando questo attaccamento si presenta in maniera sana viene detto attaccamento a base sicura .
Il bambino ha quindi la voglia e la forza di esplorare lambiente perche ha una base sicura sulla
quale contare.
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Con attaccamento sintende la ricerca del contatto con una specifica persona e dolore dovuto alla
separazione da questa.
Un attaccamento ansioso
Quando nel primo anno di vita, la madre non risponde in modo adeguato al soddisfacimento dei
bisogni primari del piccolo, questi instaura con lei un legame di tipo ansioso.
A seconda della risposta della madre a questi bisogni si formano individui con diverse
caratteristiche:
Bambini evitanti: mostrano falsa autonomia, non fanno trapelare emozioni, evitano il contatto con
la madre ( dopo un periodo di stress che puo riguardare lassenza della mamma stessa ). Il bambino
non avvicinandosi troppo alla mamma non si pone nelle condizioni di essere respinto.
Sono nella scuola materna:
aggressivi con i compagni
rimangono isolati
Da grandi formeranno legami senza dare molta importanza ai fattori emozionali, saranno freddi e
con i loro figli avranno un senso di rifiuto, sono persone che possono ricorrere anche a
comportamenti delinquenziali.
Bambini coercitivi _ ambivalenti: reagiscono al distaccamento dalla figura materna con un
atteggiamento ambivalente, si avvicinano per chiedere conforto e appena la mamma si prodiga
rifiutano il contatto e reagendo con rabbia.
Sono nella scuola materna:
impulsivi
timorosi
gelosi e possessivi
Sono da grandi:
genitori intrusivi che possono commettere anche crimini di sfondo passionale
La trasmissione culturale dell attaccamento
La qualita dell attaccamento forma nei soggetti degli schemi di rappresentazione mentale
riguardanti se stessi e gli altri ( modelli operativi interni ) che ci accompagneranno nella vita e
faranno da filtro alle elaborazioni delle informazioni che troveremo nel mondo. ( per questo gli
individui una volta genitori tendono ad usare lo stile comportamentale del proprio padre/ madre ).
Una volta che questi schemi si sono organizzati si crea la percezione del mondo e di se stessi, questa
percezione viene difesa in ogni caso per non riorganizzare queste strutture.
La funzione biologica della trasmissione degli stili interattivi
Hinde sostiene che il legame madre_figlio determina il modo in cui in futuro i piccoli affronteranno
la loro vita di genitori, questo e riconducibile a una selezione naturale.
Il proprio stile si modella quindi attraverso quello dei genitori, il soggetto si plasma i suoi
atteggiamenti assumendo comportamenti simili alle figure genitoriali.
1 ) il comportamento aggressivo puo essere una risposta innata influenzata dalla relazione con la
figura di attaccamento avuta nei primi anni di vita
2 ) le difficolta dell ambiente distraggono il genitore dai bisogni primari dei loro figli
Da qui sfociano i comportamenti violenti .
Capitolo terzo
Il sociale nella mente dell individuo tra percezione e cognizione
Ai primordi era molto importante per la sopravvivenza individuare le caratteristiche degli altri e
prendere decisioni veloci sui cospecifici, proprio per questo motivo siamo portati ad errori di
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giudizio e a stereotipi per valutare la societa ( cio fa parte della selezione naturale ed e una
strategia cognitiva che fa parte del nostro assetto biologico ).
L essere umano tende a risparmiare le proprie capacita cognitive e non da conto alla
sovrabbondanza delle informazioni che ogni giorno gli vengono somministrate, tende invece a
cogliere quelle che sono per lui piu importanti, si incorre cosi ad errori di giudizio.
Queste strategie che dal punto di vista evoluzionistico salvavano la specie, ora sono inadeguate.
La Social Cognition si preoccupa di rintracciare le modalita con le quali le persone giungono a
costruire il mondo sociale. Questa Social Cognition si occupa quindi della percezione che gli
individui hanno di se stessi e degli altri sia delle teorie ingenue che essi usano per giustificare le
loro percezioni.
Le persone vengono viste da questa teoria:
1 ) semplici elaboratori di dati
2 ) sostengono che lindividuo e uno scienziato ingenuo che cerca di comprendere gli eventi ma le
sue capacita sono compromesse dai limiti che ogni uomo possiede.
3 ) l uomo e coerente e razionale, tende a mantenere una coerenza cognitiva ( teorie dell equilibrio
di Heider )
4 ) le informazioni passano per un processo di categorizzazione, lindividuo cerca di elaborare l
informazione data attraverso le informazioni che gia possiede.
5 ) si parte quindi dalle conoscenze gia in possesso per arrivare al significato dei dati.
Le impressioni di personalita tra percezione e cognizione
Il modello configurazionale di Asch
Come gli individui formano le loro impressioni sulla personalita degli altri ? ( nasce da qui la
Social Cognition con Asch ).
Quando ascoltiamo la descrizione di una persona non ci limitiamo ai dati che ci hanno appena
fornito ma cerchiamo di formare una rappresentazione coerente ai nostri schemi.
Le persone costruiscono quindi il proprio mondo senza attenersi esclusivamente a quei tratti della
persona che esistono realmente.
Questo concetto riprende quello della Gestalt ( la legge della formazione non additiva della realt ,
legge del destino comune ), cioe il regolare la percezioni visiva del mondo.
Esperimento di Asch: divide due gruppi e presenta un signor X, da ad ogni gruppo una lista di
aggettivi che caratterizzano questo signor X.
Al primo gruppo vengono proposti le seguenti caratteristiche: intelligente, industrioso, caldo,
risoluto, pratico prudente.
Nella seconda lista gli aggettivi sono identici ma il termine caldo viene sostituito con la parola
freddo .
Se si chiede ai due gruppi di attribuire ad ognuno altre coppie di aggettivi a loro scelta, i soggetti
cercano di formare un immagine coerente del signor X, e si nota che un solo aggettivo ha cambiato
lintera personalita del signor X e influenzera le scelte successive.
Si
crea
cosi
il
senso
di
buona
forma
.
* Ci sono dei tratti centrali come ad esempio il termine caldo usato in precedenza che possono
cambiare la percezione della persona descritta mentre dei termini periferici che se cambiati non
danno lo stesso risultato.
anche lordine temporale, sostiene Asch puo influenzare la percezione dell individuo. ( intende
lordine in cui vengono ricevute le informazioni ). Le prime impressioni guidano quelle
successive ( effetto Primacy ).
Le teorie dell attribuzione ( pag 120 ) di Heider
Come suggerisce Asch le nostre impressioni sugli altri sono regolate da quello che ci aspettiamo da
lui.
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Si chiedono come si fa a fare delle inferenze sulle disposizioni stabili degli individui ( quelle che
secondo Heider tendiamo a vedere sempre costanti ).
Della teoria dell attribuzione fa parte Heider, lo studioso cerca di analizzare il modo in cui le
persone interpretano le ragioni degli avvenimenti che accadono nel loro mondo sociale.
Heider usa una prospettiva gestaltista
Tendiamo a vedere nelle persone dei tratti mutevoli che rimangono costanti nonostante il
cambiamento del comportamento del soggetto preso in considerazione. ( sono considerate
queste disposizioni personali stabili ).
Per capire una persona dobbiamo considerare anche il contesto in cui si trova
Secondo Heider i soggetti per padroneggiare la realta cercano di inferire le cause ( cioe di dare una
spiegazione dietro le condotte che osservano e dietro le loro condotte stesse ).
Per individuare queste cause che stanno dietro i comportamenti degli altri di ricorrerebbe spesso al
locus della casualita ( si cerca di capire se la causa di quel comportamento sta nella persona che
lo ha messo in atto e fa quindi parte delle sue caratteristiche ( in questo caso di parla di causa
interna ) o se e rintracciabile nella situazione ( causa esterna ).
La teoria dell inferenza corrispondente di Jones e Davis
sostengono che le persone sono molto attente nel giudicare gli altri, tenendo conto se le azioni
sono messe in atto spontaneamente o no.
Se sono messe in atto spontaneamente , questi comportamenti risalgono a tratti stabili
dellindividuo.
Cercano di studiare i percorsi che portano ad individuare le intenzioni che spingono gli altri ad
agire in un determinato modo e i processi attraverso i quali riusciamo a capire ,dal
comportamento di un soggetto le sue disposizioni interne
Dobbiamo quindi individuare se un atto corrisponde alle disposizioni interne di un soggetto e
quindi alle sue caratteristiche stabili di personalita.
1 ) Se i soggetti si comportano secondo i modi non desiderabili dalla societa, tanto piu quegli
atteggiamenti fanno parte dei tratti stabili dell individuo.
2 ) Cercare di capire se il comportamento e dovuto da una libera scelta o e da ricondurre alla
situazione.
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Heider riprende la teoria della Gestalt e della buona forma, le persone cercano un immagine
coerente e armonica anche nelle relazioni sociali.
quando non ci piace qualcuno o semplicemente non ci piace la situazione cerchiamo di
eliminare il disagio riequilibrando il sistema cambiando un atteggiamento ( cambio in alcuna
delle valutazioni che riguardano laltro ) ( cerchiamo di cambiare latteggiamento dellaltro
oppure cerchiamo di farci piacere cio che piace a lui/lei oppure interrompiamo quel rapporto ).
per riequilibrare una situazione squilibrata ci si serve del principio dello sforzo minore ( si segue
cioe un percorso che con il minimo sforzo porta al massimo risultato ).
La coerenza tra cognizioni, affetti e comportamenti: la teoria della dissonanza cognitiva di
Festinger
Si crea dissonanza quando una persona mette in atto un comportamento che e in contrasto
con le sue convinzioni.
Le nostre valutazioni emotive devono essere congruenti con le nostre cognizioni e cio ci fa mettere
in atto comportamenti consoni con quello che pensiamo e con quello che proviamo.
Quando mettiamo in atto un comportamento e mostriamo atteggiamenti contraddittori o opinioni
che non sono coerenti luna con laltra si crea dentro di noi una dissonanza ( dissonanza = squilibrio
cognitivo che procura tensione ed eccitamento spiacevole ).
Se non e possibile cambiare i nostri comportamenti modificheremo i nostri atteggiamenti
distorcendo le nostre opinioni razionali pur di abbassare questa tensione.
Festinger riprende quindi il concetto di Hinder sull equilibrio.
1 ) la dissonanza e post_decisionale ( quando ci si trova di fronte ad un bivio da scegliere: lavoro
piacevole ma poco remunerativo o lavoro meno piacevole ma piu remunerativo ? ).
Soluzione: ci si autoconvince che la scelta fatta e quella giusta, ci si convince che cio che abbiamo
lasciato non era poi di gran valore
2 ) la dissonanza contro abitudinale ( quando si mettono in atto comportamenti contrari ai nostri
atteggiamenti )
Soluzione: si cerca di raccogliere delle informazioni che siano consonanti con uno dei due elementi
che ha creato la dissonanza ( se si fuma e non si vuole smettere diciamo che preferiamo morire
anzich smettere di fumare ). Si cercano cosi informazioni che giustificano il nostro atteggiamento.
La giustificazione insufficiente: 20 dollari per una menzogna ( pag 157 )
Festinger ha notato che il mutamento delle proprie convinzioni avviene piu facilmente se si riceve
una ricompensa piccola anziche grande. ( accordo forzato ).
Furono divisi in due gruppi degli studenti universitari, al primo gruppo promisero come ricompensa
20 dollari, al secondo gruppo un dollaro, lesperimento consisteva nell avvolgere gomitoli di lana e
ogni individuo avrebbe dovuto convincere altri soggetti che erano in attesa che quel compito era
molto divertente.
Chi ricevette un dollaro riusci a mentire dicendo che il compito era gradevole mentre chi aveva
ricevuto 20 dollari continuo a valutare il lavoro in termini negativi.
Soluzione:
per Festinger aver ricevuto 20 dollari giustificava la menzogna e riduceva la dissonanza tra il
dire che il compito era piacevole e pensare che era noioso.
1 dollaro rendeva invece la dissonanza cognitiva molto spiacevole perche non era ritenuta una
giustificazione sufficiente per mentire ( quando si mette in atto un comportamento che va contro
le nostre attitudini si abbassa la dissonanza solamente giustificando quel comportamento ).
Aroson e Carlsmith conducono un esperimento. A un gruppo di bambini hanno mostrato dei
giocattoli ed hanno chiesto loro quale preferivano. In una seconda fase hanno proibito alla meta dei
bambini di giocare con il gioco che piu gli piaceva ricorrendo a una minaccia lieve ( se toccate quel
gioco mi arrabbio ) con alla seconda meta dei bambini usarono una minaccia forte ( se toccato quei
giochi non giocherete mai piu )
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Lasciati soli i bambini non hanno utilizzato i giocattoli proibiti e quando si e chiesto di valutare di
nuovo i giochi i soggetti che avevano avuto una minaccia lieve trovarono i giocattoli vietati meno
attraenti e li valutavano in termini negativi mentre per chi era stato minacciato in termini pesanti il
gioco preferito restava il medesimo.
La minaccia pesante: fa si che le punizioni severe non facciano fare agli altri cio che non
vogliamo che facciamo ma essi continuano comunque ad essere tentati da quello che e proibito
La minaccia leggera: non implica una punizione , fa si che il comportamento inaccettabile non
venga messo in atto ma elimina la tentazione di trasgredire.
Quando delle persone fanno qualcosa senza ricevere ricompense attribuiscono quel comportamento
alla loro attrazione per quellattivita mentre le ricompense comportano degli incentivi impedendo
la comparsa di motivazioni intrinseche.
La funzione psicologica degli atteggiamenti
hanno funzione di adattamento sociale
hanno funzione di definire il Self e di rafforzarlo ( dato dalla concezione che abbiamo di noi
stessi e che gli altri hanno di noi )
con i nostri atteggiamenti difendiamo i valori
possono controllare ansia e conflitti interni
Il modello della comunicazione persuasiva della scuola di Yale
E un modello messo a punto da Hovland presso luniversita di Yale che cerca di individuare quello
che influenza la persuasione e creano cosi la comunicazione persuasiva.
bisogna tener conto degli stimoli esterni cioe la fonte ( la fonte e colui che emette il messaggio,
tanto piu e ritenuto esperto , tanto piu e in grado di persuadere. Puo accadere pero che si
crede anche a una fonte non attendibile ( questo accade quando ci si dimentica della fonte del
messaggio ).
La comunicazione e piu persuasiva se la fonte viene ritenuta simile a se stessi
Un messaggio che esprime una posizione diversa dalla nostra crea tensione
Le prime argomentazioni hanno peso maggiore ( effetto primacy )
I media come strumento bellico
Grobel sulla base degli elementi individuati nella scuola di Yale studia il filo che collega la guerra
( quella del Golfo ) alla televisione.
Quando i media e i governi vogliono costruire l immagine di un nemico si servono di un messaggio
Specifico ( musica drammatica , effetti speciali ecc ). Laltro gruppo viene denigrato e
deumanizzato al fine di allontanare il popolo da questo.
Lo scopo bellico non solo:
incita ad entrare in guerra
ma
giustifica la violenza
Atteggiamenti di massa: alcuni prodotti vengono presentati associando una situazione rilassante
oppure dando un omaggio a chi acquista, con questo metodo gli individui vengono condizionati a
trovare gradevole loggetto ( biscotti consumati sui prati, bucato sapone per bucato usato da
rilassanti mamme ).
Effetto esposizione: tanto piu siamo sottoposti ad uno spot e tanto piu lo vediamo piacevole.
( Zajanoc mostra a degli individui delle foto, chi aveva osservato queste foto piu volte le riteneva
piu piacevoli ).
La sovraesposizione ad uno spot lo rende invece noioso e nagativo.
Capitolo Quinto
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Lavoro di gruppo
Meglio lavoro di gruppo o individuale?
Steiner individua tre quesiti per capire di fronte a quale tipo di compito ci troviamo.
la prima domanda sta nel chiedersi se un compito puo essere divisibile ovvero se si puo
ripartire tra piu persone ( si puo infatti scindere un lavoro dando ad ognuno una parte ed un
compito diverso )
_ il compito puo essere anche unitario ( in un compito di matematica e impossibile che ciascuno
dia una soluzione diversa )
la seconda domanda si occupa dell importanza della quantita di lavoro prodotto rispetto alla
qualita di produzione , i compiti possono infatti essere:
_ massimalizzati ( cio che conta e la quantita che e la somma degli sforzi individuali , tanto piu
lindividuo lavora, tanto piu si avvantaggia lintero gruppo )
Ottimizzati: ( importante e la qualita ) si deve produrre un determinato risultato che non e
necessariamente il risultato dellimpegno di tutti ( ad esempio ad un quiz potrebbe essere il piu
preparato di tutti a rispondere per la sua squadra, si producono idee. Si cercano risposte )
rapporto tra input individuali e prodotto del gruppo
Compito additivo = frutto della somma dei contributi individuali ( tirare la corda e un compito
additivo perche e la somma degli input individuali )
In questi compiti additivi puo intervenite il principio dellindolenza sociale ( Ringelmann ) che crea
perdita di coordinazione e di motivazione ( effetto free rider )
Steiner parla inoltre di compiti congiunti dove tutti i membri del gruppo devono agire di comune
accordo per ottenere risultati, e necessario che il piu debole faccia un passo falso per perdere.
Esistono poi compiti disgiunti dove la produttivita del gruppo punta sullabilita del soggetto piu
competente ( si sceglie ad esempio in un compito la soluzione proposta dall individuo piu bravo )
L identita sociale: dall ingroup all outgroup
Il gruppo ha una sua identita sociale complessiva, ogni membro del gruppo si aspetta un certo
comportamento dai suoi compagni, aspettativa che non si ha verso altri gruppi.
Proprio con i gruppi sociali noi ci identifichiamo e possiamo dire chi siamo ( sono studentessa, sono
italiana, sono donnasono caratteristiche che fanno parte di determinati gruppi sociali e non a
caratteristiche individuali )
se appartenenti a gruppi dominanti ci descriveremo e verremmo percepiti per le nostre
caratteristiche individuali ( mora, bionda, alta ecc )
se apparteniamo a gruppi dominati ci descriveremo e verremo percepiti nei termini della nostra
appartenenza di gruppo
Tajfel sottolinea che proprio attraverso il gruppo si acquisisce un identita sociale, quando le
persone definiscono il loro se attraverso lappartenenza ad un gruppo questo ha implicazioni anche
per i rapporti con altri gruppi.
Lo studioso non condivide pienamente le affermazioni di Lewin ( destino comune e rapporti di
interdipendenza ), secondo Tajfel:
non necessariamente si devono avere in condivisione particolari scopi per appartenere a un
gruppo, questi emergono successivamente, quando ci si sente parte di quel gruppo.
Afferma che gli individui hanno propensione a base innata a raggruppare le persone in
categorie sociali ( per sesso, razza, eta, professione ecc ) sono questi i processi di
categorizzazione ( processi cognitivi piu di base )che portano ad identificarsi con un gruppo
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Il self e quindi costituito non solo dall identita personale ma anche dall identita sociale ( sono
italiana ecc che fa parte dei gruppi secondari )
l io si trasforma in noi
attraverso la categorizzazione sociale percepiamo chi appartiene a gruppi diversi dal nostro,
questi processi ci portano a vedere cio che ci rende simili agli altri che fanno parte del nostro
gruppo e le differenze con i membri degli altri gruppi
L effetto omogeneita del gruppo esterno
I gruppi esterni vengono percepiti come omogenei e piu o meno con individui tutti uguali.
consideriamo gli altri gruppi come massa anonima perche noi conosciamo meglio chi
appartiene al nostro gruppo e possiamo riscontrare solo allinterno di esso le differenze che
invece in un altro gruppo non vedremmo
possiamo invece considerarli omogenei perche prestiamo poca attenzione a loro
possiamo considerarli tutti uguali perche interagiamo poco con loro
L effetto assunzione di similarit
Questo effetto di similarita ci fa credere che condividiamo molte opinioni e gusti con chi appartiene
al nostro gruppo. I membri del proprio gruppo vengono visti con caratteristiche piu gradevoli
rispetto al gruppo estraneo, i comportamenti errati da parte del gruppo dappartenenza sono da
ricercarsi nella situazione mentre quelli commessi dall outgoup sono da cercarsi nei tratti stabili dei
membri.
un pregiudizio funzionale mirerebbe quindi al mantenimento della buona immagine del nostro
gruppo
Capitolo settimo
Relazioni e discriminazione tra i gruppi
Tajefel afferma che basta rendersi conto di appartenere ad un gruppo per vedere i soggetti di un
altro gruppo individui negativi.
Tajefel ha creato la condizione del paradigma dei gruppi minimi
degli studenti vengono assegnati a due gruppi diversi attraverso il lancio di una moneta
viene loro comunicato a quale gruppo appartengono ma non gli viene detto a che gruppo
appartengono i propri compagni
fu data la possibilita di assegnare 15 punti
i ragazzi tendevano a favorire il loro gruppo a scapito dellaltro anche se cercavano di non
eccedere nei favoritismi ( ne diedero 8,08 al proprio e 6,92 allaltro gruppo )
si creo quindi leffetto di ingroup bias ( assegnati piu punti a chi ritenevano membro del
proprio gruppo )
Tajefel dopo vari esperimenti pensa pero che i favoritismi verso il gruppo dappartenenza non sono
riconducibili solo alla voglia di assicurare risorse al proprio gruppo. Si cercava infatti che il proprio
gruppo fosse superiore allaltro anche se questo portava perdita di risorse.
11 punti a un membro del proprio gruppo e 7 a quello di un altro gruppo oppure 17 punti ad
entrambe i gruppi ? la maggior parte dei soggetti sceglieva la prima soluzione, rinunciava ad avere
maggiori risorse ma con questa scelta impediva al proprio gruppo di esser dominato.
tanto piu e forte il senso didentita di gruppo tanto piu aumenta la competivita verso gruppi
esterni.
( esperimento di Rehm , se fatta indossare una maglia arancione ai componenti di una squadra il
senso di appartenenza aumentava e questi divenivano piu violenti verso l outgroup )
La teoria della deprivazione relativa ( Turner e Tajfer )
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_ gli individui continuano a competere anche se hanno risorse adeguate perche vogliono trovarsi
nelle condizioni migliori
_ quando disponiamo di ogni risorsa utilizziamo il confrontarci con gli altri per valutare cio che
possediamo ( sia in termini morali che sociali e materiali ).
_quando possediamo meno risorse a livello individuale ci troviamo di fronte a una deprivazione
relativa egoistica.
_quando il nostro gruppo invece non raggiunge i traguardi che ci aspettiamo ci troviamo di fronte a
una deprivazione relativa fraterna ( la Lazio ha battuto l Inter per 3 a 1 e la Roma ( nostra squadra
solo per due a zero ?
La teoria del conflitto realistico e lesperimento di Robbers Cave ( di Sherif )
Sostiene che la scarsita di risorse determina i conflitti tra gruppi
Sherif crede che se i gruppi hanno uno scopo competitivo ognuno assume un atteggiamento di
rivalsa mentre se hanno scopi diversi si aiutano anche alla cooperazione.
Il suo esperimento di svolge in un campo estivo ( Robbers Cave )in Oklahoma
soggetti selezionati: individui di 12 anni, razza bianca, provenienti da famiglie benestanti
osservarono le simpatie dei ragazzi e dopo una settimana formarono due gruppi ponendo gli
individui che erano gia diventati amici in gruppi diversi
in ogni gruppo emerse un leader, nacquero le norme e si diedero un nome: gruppo delle aquile e
gruppo dei serpenti.
Gli sperimentatori cercarono di creare competizione, proposero una gara, la vincita sarebbe stata
un coltellino per ogni membro del gruppo vincitore
Nascono qui le bande rivali, gli atti di violenza e il teppismo verso l outgroup
Gli sperimentatori in questa fase cercarono di ridurre il conflitto ( cinema, pranzi insieme ) ma
cio non fece superare le ostilita.
Gli sperimentatori proposero allora degli scopi superordinati, scopi che per raggiungerli si
doveva cooperare insieme ( camion che si rompe allora di pranzo, entrambe i gruppi lo riparano
)
Le tensioni si abbassarono
Stereotipi e pregiudizi: processi di categorizzazione e dinamiche relazionali
Lo stereotipo nasce dai processi di semplificazione nella percezione degli altri gruppi.
La parola stereotipo nasce dal greco e significa rigida impronta ( parola suggerita dai calchi di
stampa ).
Gli stereotipi sono categorizzazioni sociali approssimative e danno una visione distorta delle
persone che appartengono ad un diverso gruppo, cosi da portare alla nascita di pregiudizi
( atteggiamenti che sono sfavorevoli verso chi appartiene ad altri gruppi. Sono atteggiamenti
ingiustificati )
La discriminazione sociale
Gli stereotipi portano a un processo di discriminazione:
comportamenti discriminatori verso un gruppo esterno al nostro
comportamenti discriminatori a favore nel proprio gruppo che ha il potere di emarginare laltro
gruppo.
L etnocentrismo porta per esempio a vedere migliore la propria cultura rispetto a quella di altri
popoli.
I processi di formazione degli stereotipi
Gli stereotipi nascono dalle esperienze che abbiamo avuto nella nostra vita con gruppi sociali
diversi dal nostro ( gli ebrei sono ad esempio considerati avari perche nel medio evo una delle
poche occupazioni alle quali potevano accedere era quella di prestare denaro ) ( Smith ).
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I ruoli sociali spiegano gli stereotipi di genere ( donne sensibili, emotive, tenere ecc )questo
avviene ad esempio perche le donne per secoli sono state le regine del focolare domestico, queste
sono state considerate delle differenze biologiche rispetto a quelle del maschio.
Errore di corrispondenza
Questo errore si presenta quando si crede che un determinato ruolo sociale influisca sul
comportamento dell altro, nascono cosi gli stereotipi di ruolo. ( i comportamenti associati ai ruoli
vengono attribuiti ai tratti di personalita ).
Le profezie autoavveratasi
Se crediamo che i Genovesi sono avari ci comporteremo di conseguenza
L autoconsapevolezza ( di Kleck e Strenta )
Chi fa parte di una minoranza sa di possedere tratti diversi e che gli altri lo giudicano non
appartenente al proprio gruppo, questo porta loro a reagire alla propria diversita anche quando
questo non sta accadendo.
A delle donne che si sono prestate per lesperimento veniva disegnata sul volto una cicatrice ma
senza farsene accorgere, i truccatori, dopo aver tolto lo specchio provvedevano a cancellarla.
Le donne percepivano negli altri un comportamento prevenuto essendo loro per prime a difendersi
con freddezza e tensione e non essendo a conoscenza che la cicatrice sul loro volto non cera.
Lautoconsapevolezza di essere diversi fa comportare la minoranza sociale anche in modo diverso.
La correlazione illusoria ( Hamilton )
Gli stereotipi nascono spesso dal soffermarsi su tratti salienti di un gruppo diverso dal nostro e
evitando invece di analizzare cio che e piu comune.
Quando due eventi insoliti ( distintivi ) si verificano alcune volte allo tesso tempo tendiamo a
credere che la connessione tra quei fenomeni e costante. ( effetto condivisione di realta ) esempio:
in un autobus dove ce una sola persona nera viene rubato un portafoglio e la colpa ricade su di lei.
* quando in un gruppo ce qualcuno di molto visibile ( effetto salienza )tendiamo a vederlo
responsabile di tutto cio che accade.
Stereotipi e mezzi di comunicazione di massa
i Mass media quando riportano gli atti delinquenziali amplificano i fenomeni e attribuiscono ai
soggetti protagonisti del gesto tratti insoliti qualora ne abbiano ( omosessualita, pazzia ) e
sottolineano queste caratteristiche.
Questo fa si che si rafforzi lo stereotipo che gli omosessuali, i pazzi ecc sono violenti
La teoria del capro espiatorio
Hovland e Sears hanno trovato che nel Sud degli Stati Uniti nel 1882 esisteva una correlazione tra
prezzo del cotone e numero di linciaggi che avevano come vittime i neri ed hanno ipotizzato che
laggressione tra gruppi poteva essere ricondotta alla frustrazione data dal peggioramento delle
condizioni di vita ( il cotone era un elemento importante per leconomia del Sud e linnalzamento
del prezzo creava recessione economica ). Questo accadde perche laggressivita non poteva essere
indirizzata a una fonte di frustrazione ( al sistema politico per esempio ) e quindi veniva spostata su
soggetti facilmente accessibili.
Il pregiudizio come personalit
Adorno con altri suoi colleghi cerco di individuare cosa avesse potuto portare alla persecuzione
degli ebrei e all odio raziale.
il modo in cui un soggetto viene educato nelle prime fasi dello sviluppo da luogo a diverse
personalitaa a potenziali caratteristiche pregiudiziali.
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Se viene educato equilibrando le sue tendenze istintive e inconsce con la disciplina sara un
soggetto equilibrato
Se ha genitori restrittivi, il bambino accumula frustrazioni e ostilita verso loro, non potra
sfogarsi sulla mamma e il papa cerchera quindi altrove le sue energie e mirera a soggetti
deboli e inferiori a se.
Sara rispettoso eccessivamente dell figure autoritarie
Avra un atteggiamento ostile verso altri gruppi
Capitolo ottavo
L aggressivita
Si parla di comportamento aggressivo quando un individuo provoca o tenta di provocare un danno a
un'altra persona.
E il voler procurare un danno volontariamente.
Chi subisce un aggressione puo delle volte restare indifferente mentre in altri casi puo scatenare
anche in lui reazioni violente.
Espressioni dell aggressivita e motivazioni sottostanti
Esistono vari forme di aggressione:
Aggressione strumentale:
_ si aggredisce per ottenere ricompense ( scippo, calunnia )
_e un comportamento aggressivo calcolato
Aggressione ostile:
_ si commette con il solo scopo di danneggiare o fare male
_ e da ricondurre a una motivazione personale ad essere violenti
_ puo favorire laffermazione di s e rafforzare lautostima
_puo essere messo in atto per attirare lattenzione su di se dopo esser stati trascurati nelle prime fasi
dello sviluppo dai genitori
La violenza emotiva:
_ esplode a caldo sotto linflusso della rabbia
_ accade piu che altro in relazioni intime
_ chi la mette in atto ha un inclinazione ad essere assertivo aggressivo piuttosto che assertivo
la violenza difensiva o ritorsione
_ subentra quando ci si sente attaccati da qualcun altro
_ persone con disturbi psicopatologici interpretano lazione dellaltro come intenzionalmente ostile
e se ne difendono
_accade in quelle persone che da piccole sono state rifiutate dalle madri
la violenza criminale
atti delinquenziali prodotti all interno di un altro crimine ( omicidio commesso da un ladro )
la violenza dissociale
ha lo scopo di ottenere lapprovazione di un gruppo particolare ( delitti di mafia ) piu assertivita
che aggressivita
la violenza bizzarra
crimini psicopatici
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vedere spettacoli violenti crea uno stato di eccitazione che verra poi trasferita verso altre fonti
( Zillman )
Le norme sociali
Come abbiamo detto un atteggiamento e detto aggressivo se e messo in atto intenzionalmente per
nuocere.
Lazione aggressiva e illegittima e infrange una norma sociale ( polizia che spara su una folla se
luso delle armi in quel momento e visto come illegittimo ).
Secondo Gouldner la norma sociale piu potente e quella della reciprocita ( se si ritiene di essere
vittima di una prepotenza si ritiene di essere giustificati se si ricorre alla vendetta )
Un'altra norma che favorisce laggressivita e quella dell accettabilita della violenza se
commessa dai maschi ( si tratta di violenze contro donne , si puo giustificare uno stupro quando si
riconduce la violenza allabbigliamento provocante della vittima ).
Ecco ancora un'altra norma chiamata da Smith e Mackie norma della privacy famigliare rende
accettabili le violenze che si consumano in famiglia sullassunto che chi e estraneo non puo
intromettersi.
Come ultima troviamo la norma che giustifica la mancanza di rispetto delle norme e le leggi che
limitano laggressivita quando ci si trova nella folla. ( il singolo si giudica non completamente
responsabile )
La violenza collettiva
Far parte di un gruppo puo far mettere in atto comportamenti che da soli non produrremmo ( Le
Bon, Tarde, Sighele )
Zimbardo parla di de individuazione: riduzione del proprio controllo sul comportamento,
minore attenzione alle norme, minore identita e maggior senso di gruppo, minore
considerazione delle conseguenze che potrebbe avere quel comportamento.
La violenza di massa e da ricondurre non tanto alla perdita di inibizione dei singoli per rimanere
anonimi ma dal fatto che come ci suggerisce la teoria della norma emergente ( Turner ) ci si adatta
alle norme nuove che sono condivise da tutti i membri.
Ecco cosa contribuisce alla deindividuazione:
_ il gruppo offre lanonimato
_ crea la diffusione di responsabilita cosi che i singoli non si sentano direttamente responsabili
L approccio evoluzionistico della scuola inglese delletologia : i modelli cibernetici
Fa capo a questa scuola Tinbergen , gli etologi inglesi rifiutano la teoria di Lorenz nel spiegare il
comportamento aggressivo, anche per loro esistono predisposizioni innate ma lambiente serve per
far trasformare queste predisposizioni in comportamenti.
_ il comportamento non e solo frutto dell istinto o dell imitazione ma e la continua interazione tra
organismo e ambiente, tra basi innate e opportunita ambientali ( incontro tra natura e cultura )
_ secondo questa teoria la selezione naturale ha stillato nelluomo la tendenza ad essere aggressivo
ma queste tendenze sfociano solo nel confronto con lambiente
_ i modelli cibernetici del comportamento studiano le risposte dovute allattivazione di sistemi
comportamentali a base innata a seguito di processi di elaborazione dell informazione che
viene dallambiente
_ le propensioni innate possono farci mettere in atto diversissimi comportamenti perche luomo ha
una mente plastica e
_ il comportamento aggressivo e altruistico possono essere dati dalle esperienze vissute nell
infanzia ( Bowlby ), questo comportamento non e riconducibile solo alla spinta naturale ad essere
aggressivi ma e dato da modelli che gli individui hanno di se stessi e degli altri che si sviluppano a
seguito delle prime interazioni con la figura materna.
I modelli mentali dellattaccamento e lelaborazione delle informazioni
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La madre ha la funzione di proteggere i propri piccoli e il piccolo , dopo che i suoi bisogni sono
soddisfatti, instaura un rapporto di fiducia con la figura genitoriale.
La risposta del piccolo ad avere atteggiamenti cooperativi e non aggressivi sara a base innata in
questo caso.
Si forma in questo caso un modello di se che consiste nel rappresentarsi come persona degna di
essere aiutata e amata, questo modello si estendera poi anche agli altri. ( modello di attaccamento
sicuro ).
Gli individui che hanno avuto un attaccamento a base sicura reagiranno alla violenza se questa e
necessaria mentre ricorreranno ad altre strategie per ricorrere altri conflitti.
Il rapporto con una madre imprevedibile creera nel soggetto una rappresentazione di se stesso come
non degno di aiuto e di essere amato e vedra gli altri come non disposti ad aiutare e non disposti ad
amare ( attaccamento insicuro o ansioso ). Si attribuiscono ad altri pensieri distorti e si reagisce con
aggressione anche se una vera provocazione non ce
Capitolo nono
L altruismo
Si parla di comportamento altruistico quando:
a ) ce un intenzione di aiutare laltro
b ) quando il prestare aiuto non e determinato da obblighi ( professionali , un medico ) ma e una
libera scelta.
C ) un azione altruistica e quella dove la motivazione possiamo rintracciarla nel solo desiderio di
aiutare gli altri ( persona che si butta nel fuoco per aiutare gli altri ).
Per comportamento prosociale s intende invece la chiara intenzione di portare aiuto ma non se ne
capisce la motivazione ( fare volontariato per farsi bello agli occhi degli altri )
Le motivazioni possono anche essere egoistiche , noi tendiamo a mettere in atto strategie per
massimizzare i nostri benefici e portare a minimo i costi. I benefici possono anche essere di tipo
sociale ( stima degli altri, loro affetto, status elevato )
L altruismo si compie per quella che viene detta prospettiva decisionale: ( Darley e Latan )
prima di aiutare un altro ci chiediamo se questi ha davvero bisogno di aiuto
ci chiediamo se spetta a noi aiutarlo
calcoliamo i costi e i benefici e se vale la pena aiutarlo
ci si chiede cosa si puo fare per portare aiuto
Prima di aiutare un altro ci poniamo queste quattro domande
Oltre le aspettative di ricompensa ci sono altre due motivazioni alla base del comportamento di
aiuto:
_ perche si prova uno stress personale ( non ci si sente di assistere al dolore ), e un
comportamento prosociale da ricondurre ad una motivazione egoistica cioe al desiderio di ridurre
le proprie emozioni dolorose prestando aiuto.
_ perche proviamo un senso di partecipazione e di preoccupazione per la sofferenza degli altri,
per un sentimento di empatia verso di lui cerchiamo di ridurre il suo dolore , si prova compassione e
sofferenza per lindividuo che ha bisogno daiuto.
I fattori situazionali
Quando si presta aiuto ( in una vera azione daltruismo e non in un comportamento prosociale ) la
decisione e influenzata da piu fattori:
effetto astanti : avere persone intorno inibira lazione mentre stare da soli spingera ad agire,
questo effetto e riconducibile alla diffusione di responsabilita ( secondo Latan e Darley )
creata dalla presenza degli altri. Chi e solo e totalmente responsabile del soccorso prestato, se
non interviene non puo prendersene la colpa, se ci sono altri individui si puo pensare che
laiuto puo avvenire da altri, che forse ci ha pensato qualcuno ad aiutare quel soggetto.
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