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PROBLEMA 2
Intorno ad una puleggia cilindrica, un cilindro pieno di raggio R = 15:0 cm e massa M = 10 kg, libera
di ruotare intorno al suo asse avvolta una corda, inestensibile e di massa trascurabile, con ad un capo
appeso un corpo di massa m = 5:0 kg. Una sbarra omogenea, di lunghezza l = 80 cm e formante un
angolo = 30 rispetto allorizzontale, appoggiata sulla
puleggia (vedi figura). Sapendo che laltro estremo della
sbarra fisso e che nellappoggio tra sbarra e puleggia si
l
sviluppa un attrito statico con s = 0:5, determinare
R
a) il minimo valore della massa della sbarra affinch
il sistema sia in equilibrio statico.
M
Se poi la sbarra viene sollevata e la puleggia lasciata
libera di ruotare (la corda non slitta), determinare:
b) laccelerazione con cui scende il corpo appeso.
m
Soluzione
Se indichiamo con fs il modulo della forza di attrito che agisce sulla puleggia a causa dellappoggio
della sbarra, la puleggia sar in equilibrio statico quando il momento risultante delle forze che agiscono
su di essa nullo. E cio quando
RT Rfs = 0
dove T la forza determinata dalla corda (pari alla sua tensione). Se il sistema in equilibrio statico
allora T = mg e dalla precedente abbiamo
fs = mg .
Daltra parte, lequilibrio statico della sbarra impone che anche la risultante dei momenti delle forze
rispetto al suo estremo fisso sia nulla, e cio
l
Ms g cos hN = 0;
2
dove Ms la massa della sbarra, N la reazione normale determinata dallappoggio sulla puleggia e h la
distanza del punto di appoggio dal punto fisso. Notando che h = R= tan(=2), dalla precedente
ricaviamo
Ms gl
N=
cos tan
:
2R
2
Ma fs s N e quindi dovendo essere fs = mg otteniamo
Ms gl
2mR
mg s N
!
mg s
cos tan(=2)
)
Ms
:
2R
s l cos tan(=2)p
e
Sostituendo q i
valori
delle
varie
grandezze
si
ottiene
(cos() = 3=2
p
p
1cos
tan(=2) = 1+cos = 7 4 3 )
2mR
Ms Ms;min =
p p
p = 16:2 kg:
s l 23 7 4 3
Quando la sbarra viene sollevata, la puleggia tirata dalla corda a cui appeso corpo e prender a
ruotare in senso antiorario. Applicando le leggi della dinamica (in forma lineare e angolare) al corpo in
caduta e alla puleggia, potremo scrivere
le seguenti
ma = mg T
;
I = RT
dove a ed sono le accelerazioni lineare e angolare del corpo e della puleggia, rispettivamente, mentre
I = 12 MR2 il momento dinerzia della puleggia e T la tensione della corda (che ora non pi pari al
peso del corpo). Quindi, notando che (dato che la corda non slitta) = a=R e ricavando T dalla
seconda e sostituendo nella prima, si ottiene
1
a
1
1
2m
M R2 = RT )
T = Ma
!
ma = mg M a
)
a=
g;
2
R
2
2
2m + M
da cui
a = 0:50 g = 4:90 m=s2
PROBLEMA 3
In una caldaia dellacqua fluisce con una portata volumica RV = 140 l=h (litri/ora) e viene riscaldata
bruciando metano (CH4). Il metano che pu essere trattato come un gas ideale poliatomico (una mole di
metano ha una massa pari a Mmol = 16:04 g), ha un potere calorifico q0 = 5:44 104 J=g e nella nostra
caldaia viene bruciato ad un rateo di 1:8 m3 =h. Allimmissione nella caldaia il metano ha, prima del
riscaldamento, una temperatura T0 = 11 C (identica a quella dellacqua) e una pressione
p0 = 1:20 atm.
Sapendo che il bruciatore ha unefficienza pari a " = 0:60 (solo una frazione " del calore prodotto dalla
combustione del metano viene trasferita allacqua), determinare la temperatura T1 con cui esce lacqua
dalla caldaia.
[Calore specifico dellacqua: ca = 4:19 103 J=(kg K)]
Soluzione
Sappiamo che il metano viene immesso nel bruciatore ad un rateo V_ = 1:8 m3 =h e ci significa che, se
Vh il volume di gas immesso in unora, si ha
Vh
V
V_ =
=
= 1:8 m3 =h:
1h
t
volumedi gas immesso in tempo
scrivere
Quindi, se V il
t, potremo
M
RT0
V
RT0
M
p0 V = nRT0 =
RT0 ) V =
M
!
=
;
Mmol
p0 Mmol
t
p0 Mmol t
dove abbiamo espresso il numero di moli n (nel tempo t) in termini della massa M e Mmol. Da
questa ricaviamo che il metano vieneimmesso,in terminidi massa,ad un rateo
dM
M
p0 Mmol V
p0 Mmol _
M_ =
=
=
V = 1:49 kg=h:
dt
t
RT0
t
RT0
Analogamente, possiamo dire che il bruciatore, bruciando il metano immesso, produce calore ad un
ritmo (o rateo)
Q_ = q0 M_ = 8:11 107 J=h:
Di tale calore solo una frazione " viene ceduto allacqua (lacqua riceve calore con un ritmo "Q_ ) e
produrr un innalzamento di temperatura T . Possiamo ragionare in questo modo: se Ma la massa
di acqua immessa nella caldaia in un tempo t (che nello stesso tempo sar rimpiazzata da altrettanta
_ , allora deve essere
nuova acqua) e in tale tempo essa riceve una quantit di calore Q0 = "Qt
0
Q = Ma ca T ,
Ma dato che lacqua viene immessa nella caldaia con una portata volumica RV , allora
Ma = a RV t;
dove a = 1:0 103 kg=m3 la massa volumica dellacqua. Perci si ricava
_
"Qt
= a ca RV t T
e laumento di temperatura dellacqua sar dato da
"Q_
T =
= 83:0 K:
a ca RV
Quindi, la temperatura dellacqua in uscita dalla caldaia
T1 = T0 + T = 94:0 C:
PROBLEMA 4
Su una bacchetta sottile di materiale isolante, curvata in modo da costituire
i 3/4 di una circonferenza di raggio R = 10 cm, viene distribuita
uniformemente una carica q0 = 5:0 107 C. Determinare nel centro C
della circonferenza:
a) modulo, direzione e verso del campo elettrostatico determinato
dalla distruzione di carica;
b) il potenziale elettrostatico (assumendo V = 0 a grande distanza
dalla circonferenza).
Supponendo poi di poter disporre una carica puntiforme q1 in uno dei punti
del quarto mancante della circonferenza, determinare la posizione e
q0
R
C