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Venerd 4 settembre 2015

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Venerd 4 settembre 2015

CULTURA&SPETTACOLI
OLTRE IL PROCESSO SHAKESPEARE IN LAW: LEGGI E PAGINE NOTISSIME DI IERI VISTE CON GLI OCCHI DI OGGI

LELZEVIRO OLTRE I FILM E IL RED CARPET: VIAGGIO NELLASSENZA/PRESENZA

Il nudo del 1917 toccher cifre da record


Allasta un Modigliani
. da 100 milioni di dollari

Non dite al Bardo


evviva i tribunali

L'estate non ancora finita, ma


le grandi manovre alle case dasta
internazionali sono gi cominciate: Christies ha appena annunciato che a novembre metter in vendita un ritratto di donna nuda del
1917 di Amedeo Modigliani, facendo circolare laspettativa di incassi per oltre 100 milioni di dollari, un record per lartista livornese.
Nelle ultime stagioni i prezzi per
opere di grande qualit sono saliti
alle stelle: se il Nu Couch di
Modigliani dovesse realmente realizzare la cifra auspicata, sarebbe
comunque meno dei 180 milioni di
dollari pagati lo scorso maggio da
un collezionista da Christies per

Facebook unagor
senza il bello del cinema Otello e la Giustizia: due poli opposti a confronto
Realismo a Venezia, in un Lido nostalgico Mentre Shakespeare rivela una pratica legale
di OSCAR IARUSSI

il meraviglioso salone ligneo dove fu ambientato Morte a Venezia e quindi girato


il film, cuore inaccessibile del leggeni recente Facebook ha ragdario Grand Hotel des Bains in abbangiunto il traguardo di un midono dopo il rogo del 2008, sebbene adesliardo di persone collegate in
so sembra possa rinascere con diverse
un solo giorno - luned 24 agofinalit immobiliari. Non lontano, ecco
sto - al social network brevettato da Mark
altre rovine: il teatro liberty Marinoni,
Zuckerberg, che ha diffuso la notizia con
lex bellissimo ospedale al mare e il recomprensibile orgoglio. Quanto poi gli
siduo cratere ricoperto di ghiaia dove
utenti siano davvero partecipi di una
era prevista la costruzione del nuovo
dimensione social ovvero utilizzino il
Palazzo del Cinema, bloccata per la prenetwork non solo per specchiarvisi, un
senza di amianto nel sottosuolo (un bualtro discorso, materia per sociologi e
co costato decine di milioni di euro:
antropologi culturali. Resta tuttavia
ennesimo scandalo veneziano degli ullimpressione di un Moloch immateriale,
timi anni).
che frutta proventi inimmaginabili fino
Il Lido pare concepito per nutrire la
a qualche anno orsono grazie a una sorta
nostalgia ed unisola rarefatta, lettedi confederazione delle solitudini, dei
raria, quasi unassenza. Ma lassenza
narcisismi, delle curiosit spesso irrapi acuta presenza, ricorda un verso di
gionevoli o irriguardose. E un meccaAttilio Bertolucci (padre dei registi Bernismo che va oltre il semplice voyeunardo e Giuseppe),
rismo cinematograche qui si attaglia
fico e televisivo, nel
alle ombre sullo
quale c chi proposchermo e alle conne limmagine a
versazioni o alle diuna moltitudine di
spute che ne derivaosservatori
indino. S che il festival
screti o morbosi. In
di Venezia dia corpo
Facebook, infatti,
a una forma di socome su YouTube e
cialit realistica,
altri social, ciascuconcreta, tangibile
no spettatore e proe niente affatto virduttore di contenutuale. E un bel pati. Sia detto senza alradosso del cinema:
cuna
tentazione
nato per far sognaapocalittica
da
re le masse a occhi
parte nostra, anche
aperti, dato per
perch, scomodanmorto a ogni sala
do una classica ditrasformata in sucotomia stabilita da
permercato o in gaUmberto Eco, siamo
rage, oggi risorge
tutti integrati in
negli affollatissimi
questo mondo virmultiplex, ma antuale.
che come occhio
Daltronde, altri
aperto sui sogni di
modi di fare rete
massa.
sono rari. TramonBasti pensare ai
tati i partiti politici
film di ieri nel carnel loro radicamentellone della Moto territoriale, in
stra: Spotlight di
crisi lassociazioniMcCarthy che ricosmo e la cooperaziostruisce la vicenda
ne a causa dalla chi- SULLA RETE Mark Zuckerberg, re di
degli abusi sui mimera del successo Facebook. In alto, Mark Ruffalo e la
nori allinterno delindividuale che bril- moglie Sunrise Coigney fotografati al
la Chiesa cattolica
la da almeno due de- Festival di Venezia per il film Spotlight
negli Usa, Winter on
cenni, restano in
Fire di Afineevsky sul movimento dei
piedi il volontariato e talune eccezioni
diritti civili in Ucraina, Looking for Graculturali che si manifestano nei festival
ce di Sue Brooks dedicato al tormento
cinematografici, teatrali, musicali, letadolescenziale, Beasts of No Nation di
terari, filosofici Sono i festival, si diFukunaga sulle guerre africane combatrebbe, ad aver ereditato i caratteri pi
tute dai bambini, Francofonia di Sokugiocosi dellagor, della piazza e del rarov nelle pieghe del rapporto tra arte e
duno nella polis greca, trapiantando nel
potere. Temi non proprio tra i pi diffusi
900 una forma di cittadinanza che oggi
su Facebook, che, a dispetto della sua
resiste persino allimperio di Facebook.
diffusione universale, dominato da arE cominciato da qualche giorno il fegomenti di campanile, da beghe locali e
stival di Venezia, che invero va fiero della
da personalismi a gogo: non agor, bens
definizione originaria di Mostra intertribuna per baruffe post-chiozzotte.
nazionale di arte cinematografica nata
Venezia si aperta laltra sera con le
nel 1932. E il festival pi antico del monparole del regista Alfonso Cuarn, predo e nella sua filigrana, di l dai singoli
sidente della giuria e vincitore di due
film, affiora alla ribalta la modalit nopremi Oscar per Gravity: Sono un mesvecentesca del confronto serrato
sicano che vive in Europa e mi sono
vis--vis tra critici severi o indulgenti,
sempre sentito il benvenuto. Vorrei la
spettatori appassionati, militanti di una
stessa accoglienza per tutti i migranti.
qualche corrente della cinefilia internaUn appello ammirevole, secondo il prezionale (se ne contano pi che nella Desidente della Repubblica, Sergio Mattamocrazia cristiana dei bei tempi), finanrella, presente allinaugurazione. Misuche tra visitatori di passaggio al Lido di
ra e realismo di un visionario, Cuarn,
Venezia dove si tiene la kermesse.
tra i campioni del cinema che restituisce
Il Lido lisola cara alle memorie di
concretezza alle cose.
Thomas Mann e di Luchino Visconti, con

Il social network ha superato


il traguardo di un miliardo
di persone collegate. Le
baruffe chiozzotte

di SERGIO LORUSSO

nche nellOtello il tema del


razzismo permea la narrazione di William Shakespeare, ma con significative differenze rispetto al Mercante di Venezia,
che emergono dalla contrapposizione in
divenire dei protagonisti, oltre che dalla
diversa dimensione drammaturgica che
qui assume la fisionomia della tragedia.
Otello a capo dellesercito veneziano
che appresta a combattere contro i turchi nellisola di Cipro: un moro e non
un cittadino com tradizione della Repubblica veneta, allo scopo di scongiurare ogni tentativo di uso strumentale
della forza militare, che potrebbe alimentare ambizioni personali e si
segretamente sposato con Desdemona,
una donna bianca. Si tratta di uno scandalo per lepoca, tenuto conto della forte
identit etnica della citt lagunare, e
quando larcano viene portato a conoscenza del padre di lei, Brabanzio, dal
perfido Iago, il Moro viene condotto in
giudizio dl genitore innanzi al Consiglio
dei Dieci, presieduto dal Doge.
La scena , ancora una volta, quella
del Palazzo Ducale, laccusa quella di
circonvenzione mediante lesercizio
fraudolento di pratiche magiche in danno di Desdemona, che mai a detta di
Brabante avrebbe potuto di sua volont
seguire Otello, fuggendo da suo padre e
rischiando di essere derisa da tutta la
citt per finire tra le braccia del Moro,
lei, una affatto procace giovinetta, dindole s tranquilla e riservata, da arrossire perfino di se stessa ad ogni minimo
moto dellanimo! E, ad onta di codesta
sua natura, dellet, dellambiente del
paese, della reputazione e tutto il resto,

andarsi a innamorare di qualcosa che


aveva fin paura di guardare!. Lei, che ha
rifiutato di contrarre matrimonio con i
giovani pi belli e ricchi della citt lagunare, non pu essere caduta in errore,
contro ogni regola della natura; e se
questo potuto accadere, perci, non
pu spiegarsi che col ricercarvi maligne
e astute pratiche infernali. Nessun posto per lamore, insomma, in una societ
gravida di pregiudizi qual ancora quella veneziana del sedicesimo secolo, nonostante il suo sguardo rivolto ad Oriente.
Il Moro tuttavia accetta serenamente
il giudizio, anche per evitare di essere
subito arrestato come vorrebbe Brabanzio per lonta subita , persuaso di
poter dimostrare di essere un uomo senza macchia e senza peccato, un valoroso
condottiero al servizio della citt, e chia-

TESTIMONI E
IMPUTATI
Unimmagine tratta
dallOtello di Orson
Welles
In alto, William
Shakespeare, del
quale in questo
articolo si
tratteggia
labitudine a
utilizzare forme di
racconto
processuale tutte
da riscoprire

La disillusione che traspare


dalle opere sembra quella
tipica degli addetti ai lavori: si
occup di legge fino al 1592?

ma a testimoniare in suo favore Desdemona.


Le accuse sono destinate a cadere facilmente, la verit quella invocata da
Otello: ella mam pei corsi miei perigli, ed io lamai per quella sua piet.
Ecco: tutta la mia stregoneria, gli incantesimi miei, tutto qui, la ragazza
non stata trafugata, ingannata, corrotta, pervertita con esorcismi e con
stregati intrugli acquistati da bassi ciarlatani, come sostiene il padre, che im-

puta al Moro di aver fatto sprofondare


linerme fanciulla nel vizio. Il Doge rammenta a Brabanzio che affermare un
fatto non significa provarlo, senza pi
valida testimonianza che queste vostre
magre congetture e queste scarne verosimiglianze.
Il supremo magistrato della Repubblica veneziana appare toccato dal racconto di Otello: una storia cos, sono
sicuro, saprebbe conquistare anche mia
figlia, afferma, tutto nato per spon-

tanea richiesta da sua parte, e per quel


certo dolce colloquiare che spinge
unanima verso unaltranima, non vi
stato n plagio n inganno.
Il Doge invita quindi il padre della
ragazza ad aggiustar per il meglio questo affare piuttosto squinternato: spesso
unarma spuntata serve meglio agli uomini che non le proprie mani. La sua
sentenza chiara: quando i rimedi non
servono pi, se si riesce a discernere il
peggio hanno termine pure le afflizioni

LE CERIMONIE DOMANI E DOMENICA I DUE EVENTI PRESENTATI DA ANTONIO CAPRARICA E PASQUALE BELLINI

A Lecce e Bari i premi


nel nome di Vittorio Bodini
di LEONARDO PETROCELLI

io padre si
sempre
diviso fra
Bari e Lecce. Ha amato queste due citt
intensamente, appassionatamente e per ragioni
diverse. Escludere
luna a vantaggio
dellaltra
non
avrebbe senso. Ecco perch il Premio
Internazionale dedicato a Vittorio
Bodini - poeta, ispanista e insuperato
traduttore di classici in lingua
spagnola - si sdoppier questanno nel suo passaggio finale con due serate conclusive
ed altrettante premiazioni diverse, equamente distribuite
nelle due citt pugliesi. Bari e
Lecce, appunto - spiega Valen-

Tra i nomi: Pusterla,


Crocetti e lartista
Elia. Omaggio a
Leone de Castris

tina Bodini, figlia del poeta e


direttore del Centro Studi a lui
intitolato -. quindi la Puglia
tutta, senza campanilismi n
provincialismi, a raccogliersi e
legarsi nel ricordo di Bodini,
animando un Premio che intende omaggiare i figli pi illustri di questa terra nonch
promuovere i nuovi talenti che,
fra presente e futuro, contribuiranno a renderla ancora
grande.
I nomi dei vincitori, selezionati da una giuria internazionale presieduta dalla docente
Anna Dolfi e composta, fra gli
altri, dagli italianisti Pasquale
Guaragnella e Lucio Giannone
e dalleditore Livio Muci, sono
gi noti: Fabio Pusterla, autore
di Argman (Marcos y Marcos),
per la sezione Poesia e Nicola
Crocetti per la sezione Traduzione. A ognuno di loro sar
dedicata una serata diversa. La

RITRATTO DI
FAMIGLIA
Una foto
darchivio
di Bodini
con la figlia
.

prima prevista sabato a Lecce, presso il Teatro Romano,


con la conduzione del giornalista e saggista Antonio Caprarica. Oltre alla incoronazione
di Pusterla, la manifestazione
dispenser altri riconoscimenti: la targa in memoria del pittore Lino Paolo Suppressa per
lintenso sodalizio, umano e artistico, con Vittorio Bodini e la
targa La luna dei Borboni
2015 allitalianista e professore emerito dellUniversit di
Bari Francesco Tateo per il
rapporto di amicizia e collaborazione con Vittorio Bodini,
del quale fu collega presso

lUniversit degli Studi di Bari. Infine, lartista Francesco


Ferreri, autore del murales su
Vittorio Bodini che campeggia
dallanno scorso su un palazzo
di via Taranto a Lecce, ricever
il premio Le mani del Sud.
Altrettanto ricco lappuntamento barese, presentato ieri
nella Sala Giunta del Comune
di Bari, e fissato per domenica
alle 20.30 negli spazi del Fortino di Sant'Antonio Abate. La
serata, condotta dal docente e
critico, nonch allievo di Bodini, Pasquale Bellini, vedr,
anche in questa occasione, numerosi riconoscimenti affian-

che la speranza teneva in sospeso. Piangere sopra un male ormai passato non
giova ad altro che a tirarsi addosso nuove afflizioni. Quando la fortuna si prende quel che non pu serbare, solo la
tolleranza pu riuscire a mutare quel
torto in una beffa. Ruba qualcosa al ladro il derubato che ride al ladro; ruba
solo a s chi sabbandona ad una pena
inutile.
Desdemona salva quindi il suo innamorato, ma cadr poi vittima della ge-

care la consegna del Premio a


Crocetti. In particolare, si segnalano la targa in memoria
dello scrittore e critico letterario Arcangelo Leone de Castris, scomparso nel 2010, (Per
il lungo rapporto di collaborazione con Vittorio Bodini, del
quale fu grande amico oltre che
collega) e il riconoscimento
Le mani del Sud allartista
Nicola Elia per lopera Sulle
pianure del Sud non passa mai
un Sogno.
Inoltre, nel corso delle due
serate sar presentato in anteprima il cd La luna dei Borboni, inciso sui versi dellomonima opera di Bodini dal gruppo romano degli Ecovanavoce.
Anche questo osserva Valentina Bodini un modo per
avvicinare i pi giovani agli
autori del passato. Le mie figlie, ad esempio, conoscono i
versi del nonno solo per averne
ascoltato la trasposizione in
musica. Si tratta le fa eco
lassessore alle Culture del Comune di Bari, Silvio Maselli
dellinizio di un percorso ampio, concepito per ricucire lo
strappo fra i cittadini e la lettura. Ricordare un gigante come Vittorio Bodini ci aiuta a
superare la quotidiana ripetitivit dei soliti stilemi e lanciare lo sguardo nelloltre.

un dipinto di Pablo Picasso. Cento


milioni diventata la nuova soglia
per un capolavoro degno di questo nome. E il nudo di Modigliani
ha un pedigree di eccezione: lo
metterebbe in vendita secondo
fonti del Wall Street Journal la
storica dellarte Laura Mattioli Rossi, figlia del leggendario collezionista milanese Gianni Mattioli e la
fondatrice del Cima, Center for the
Italian Modern Art di Soho.
Altre 26 opere della raccolta di famiglia Mattioli sono esposte al
museo Peggy Guggenheim di Venezia. Christies non ha voluto
confermare lidentit del venditore.

losia del Moro, ingannato dalla sordida


trama intessuta da Iago per far destituire il comandante in seconda Cassio.
un'altra idea di giustizia quella che
emerge dalla parte centrale del dramma
shakespeariano: Otello si autoproclama
giudice della vicenda che lo riguarda, e
sulla base di meri sospetti corroborati da
un solo indizio creato ad arte da Iago il
fazzoletto donato dal Moro a Desdemona
come pegno damore, fatto arrivare nella
mani di Cassio decide di uccidere la sua
amata ritenuta infedele, ignorando le
sue proteste dinnocenza.
Ma anche la sconfitta della giustizia
amministrata, quella che il Doge nel
processo intentato ad Otello da Brabanzio aveva sottolineato non potersi fondare su semplici supposizioni e su elementi di prova insufficienti. Shakespeare mostra, ancora una volta, di non credere pi di tanto nella giustizia dei tribunali, e su tale atteggiamento potrebbe
aver inciso lesercizio della professione
legale magari negli anni perduti della sua biografia (1585-1592) che secondo
taluni trapelerebbe dallestrema dimestichezza con concetti e istituti giuridici
e processuali che trapela dalle sue opere.
Una profonda disillusione tipica, a
ben vedere, proprio degli addetti ai lavori verso leffettiva capacit dei sistemi giudiziari di fornire risposte autenticamente giuste alle attese di
quanti vi si rivolgono chiedendo lapplicazione imparziale del diritto (Francesco DAlessandro, La discriminazione
su base razziale nellopera di Shakespeare: giudizi e pregiudizi ancora attuali, in
Giustizia e letteratura I, 2012, pag. 39).
2. Continua (La puntata precedente
stata pubblicata il 20/8)

Vetrina
REPERTO UNICO, RISALE A CIRCA 1.800 ANNI FA

Scoperto sarcofago in Israele


n Le autorit archeologiche israeliane hanno annunciato il ritrovamento di un sarcofago di pietra calcarea risalente a circa 1800 anni fa, uno dei
pi rari mai rinvenuti nel paese. La scoperta
avvenuta durante la costruzione di alcune ville
ad Ashkelon, citt costiera nel sud di Israele. Il
sarcofago che pesa circa 2 tonnellate e ha una
lunghezza di 2.5 metri stato per danneggiato
dalle escavatrici nel tentativo di nasconderlo. Il
reperto scolpito su entrambi i lati ed ha incisa
sul coperchio una persona ricurva.
IL CYBORG REALIZZATO IN GIAPPONE

Un androide Leonardo Da Vinci


n Faccia a faccia con Leonardo da Vinci: arriva dal
Giappone il primo androide che riproduce il volto e la mimica facciale del celebre genio del Rinascimento italiano cos come doveva apparire
negli ultimi anni della sua esistenza. Con le sopracciglia aggrottate e la sua lunga barba bianca, accoglier fino al 27 settembre i visitatori del
Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano interagendo con loro e pronunciando frasi tratte dai manoscritti di Leonardo.
Il robot, che si avvale di tecnologie di mimica
facciale di ultima generazione, stato progettato
dal gruppo di Minoru Asada, direttore del dipartimento di robotica di neuroscienze cognitive
delluniversit di Osaka, che da anni lavora allo
sviluppo di androidi sempre pi capaci di interagire con le persone secondo modalit umane.

IL SAGGIO LA SFIDA DEI DOGMI E IL PERICOLO DELLA CORSA VERSO IL NULLA

Quando la forza
in democrazia
non indica violenza
Le riflessioni sociali e politiche
proposte da Giovanni Sartori
di VITO SPADA

x nihilo nihil fit. Dal nulla non nasce nulla. Questa in fondo la
drammatica critica alla societ moderna dellultimo libro di Giovanni
Sartori La corsa verso il nulla (edito da Mondadori). Qui lautore
riprende molti dei temi trattati in modo specialistico in altre sue
pubblicazioni per renderle fruibili al grande pubblico. Gli uomini devono la
conoscenza ed il progresso allo loro capacit di astrazione. Tutte le conquiste
della nostra civilt sono dovute allo sviluppo di un mondo intellegibile che sfugge
alla percezione immediata dei sensi. Il fatto che oggi il nuovo homo videns non
concepisce nemmeno questo aspetto della conoscenza, dal momento che per lui
quella semplicemente il vedere. La Tv ed internet per la pi parte, producono
immagini e distruggono la capacit di astrazione, di visione critica, di razionalizzazione e disamina dei problemi con il risultato di atrofizzare la nostra
capacit di comprendere il mondo ed i fatti.
Eppure dovrebbe essere chiaro che la conoscenza non possa essere confinata
alla sola esperienza visiva, ma abbisogna di categorie e speculazioni mentali che
possano qualificarla. Altrimenti il
risultato lapparizione di un conflitto emozionale che difficilmente
potr essere ricomposto sotto il dominio della ragione. Eppure quello
che succede oggi, dove ci si confronta
non con le idee e la loro elaborazione,
ma con la sola categoria delle squalifiche aprioristiche che negano
qualsiasi confronto razionale. Si urla usando la sola violenza verbale
che fa sempre riferimento ad emozioni pi che a considerazioni logiche. Lideologia e il culto della violenza liberatrice fanno ormai parte
della cultura moderna. Tutti sono
alla ricerca di una rivoluzione che
possa prefigurare un nuovo ordine
economico e sociale. Il risultato certo
di questo approccio la rivolta permanente che divora i propri figli come nel mito di Saturno.
Lancella di questa pretesa irra- SAGGISTICA Giovanni Sartori
zionale la comparsa del perfezionista che pretende di realizzare alla
lettera gli ideali. Quando costui si accorge alla fine che il risultato peggiora,
soltanto capace di rincarare la dose di rivoluzione per creare un mondo nuovo
dalle fondamenta. E invece vero, che a maggiore violenza seguono solo maggiore
distruzione e danno. Allora perch dare lassalto ai sistemi democratici che per
loro natura sono strumenti flessibili al cambiamento? Anche le democrazie
usano la forza, ma chiara la differenza con la violenza. Questa brutale fa
male; la forza di per s no. La forza comanda, impone e sottopone, la violenza
aggredisce, ferisce, distrugge. (..) Lo Stato che mi impone le sue leggi e che, se le
violo, mi arresta, rinvia a giudizio e condanna forza, mentre un aggressore che
mi punta un coltello al ventre o la folla che mi lincia, sono violenza. I sistemi
liberaldemocratici che sono appunto il risultato della riflessione razionale
perch sottomettono il controllo della forza a norme imperative e vincolanti,
sono state realizzate senza grandi spargimenti di sangue con semplici spallate
che hanno ottenuto il cambiamento democratico con lassenza della violenza
istituzionale.
Nelle democrazie si vota e si vince senza guerre e spargimenti di sangue. Da
queste premesse si deve concludere che anche loperativit delle democrazie
liberali abbisogna di regole efficienti sui sistemi elettorali per garantire la
catena di comando ed i suoi controlli. E qui Sartori ritorna sulla sua originaria
proposta vecchia di trenta anni, sul sistema elettorale a doppio turno che vieti le
coalizioni ed i poteri bloccanti delle minoranze, visto che linsistenza del maggioritario secco o del suo sostituto il Mattarellum un sistema misto, maggioritario secco per tre quarti e proporzionale per un quarto , ha prodotto solo
conflitti bloccanti, coalizioni litigiose, poco coese e soprattutto ingovernabilit
costante. Il tema dei conflitti con lIslam copre una buona parte del libro. Il punto
essenziale della sua esposizione che la scintilla che attizza il fuoco paradossalmente proprio la civilt occidentale con il suoi valori universali dei
diritti individuali e della laicit (la separazione tra Stato e Chiesa) a generare il
rigetto del mondo islamico. Questo mondo vede nellOccidente un invasore
culturale ed una minaccia mortale. Tutta la costruzione politica occidentale si
fonda sulla separazione della politica dalla religione, su una convivenza pluralistica e su principi di valore laici fondati sulla volont del popolo. Gli
Occidentali hanno avuto in passato guerre di religione fra cattolici e protestanti,
in misura diversa dal conflitto sciita e sunnita del mondo arabo, e soprattutto il
diritto della societ europea sempre stato, nel suo impianto il diritto romano e,
quindi, un diritto autonomo. Invece, il diritto islamico si deve sempre fondare e
ricondurre al suo diritto religioso. In Occidente largamente consolidato il
principio che la tolleranza il rifiuto di ogni dogma, di ogni verit unica ed di
conseguenza il pluralismo legato al rifiuto del potere unico, monocratico ed
uniformante. Questa la radice del problema su cui Sartori ci invita a riflettere
e che la Storia dovr ricomporre nel tempo.

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