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Universit degli Studi di Salerno

Corso di Economia e Tecnica delle Aziende di Assicurazione - Laurea Magistrale in Economia - Curriculum in Economia e Finanza
Prof. Rosaria Cerrone - A.A. 2013 - 2014
SCHEMI DI LEZIONE

ELEMENTI CARATTERIZZANTI LE COPERTURE ASSICURATIVE

Analisi delle caratteristiche generali delle GARANZIE (ossia tipologie contrattuali)

Quantificazione tipologica dei PREMI per ciascuna garanzia

unico
periodico (annuo)
unico ricorrente
frazionato

Componenti aggiuntive dei premi (CARICAMENTI PER SPESE)

GESTIONE dei PREMI

RISERVE TECNICHE
polizze adeguabili

Quantificazione del capitale e/o dei termini della rendita

polizze indicizzate

(prestazione dellassicuratore)

polizza rivalutabili

Aliquota di retrocessione e tasso tecnico

CLAUSOLE di FLESSIBILIT delle POLIZZE sulla durata della vita umana:

opzioni sul premio se periodico/annuo

adeguabile
indicizzato
rivalutabile
RISCATTO

opzioni sulla gestione della polizza


PRESTITI SU POLIZZA

opzioni sulle prestazioni a scadenza

trasformazione da capitale a rendita


trasformazione da rendita a capitale

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SCHEMI DI LEZIONE

PRINCIPI DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE AZIENDE DI ASSICURAZIONE

Inversione ciclo produttivo

ricavi/costi

gestione tecnica
Esistenza di due gestione complementari

gestione finanziaria
Esistenza di vincoli normativi stingenti

rigide barriere allingresso


forte specializzazione

Gestione Tecnica assicurativa

scarsa competitivit
scarsa efficienza

Formazione del fatturato

+
Incasso premi con attivit tecnica:
Assicurazioni diretta dei premi
Assicurazione in riassicurazione dei premi
Assicurazioni in coassicaurazione dei premi

Verificarsi
dellevento
assicurato

GESTIONE FINANZIARIA ORDINARIA


delle risorse incassate per i rami vita e danni

Non verificarsi
dellevento

Procedura di accertamento ed analisi


Procedura di liquidazione
Procedura di pagamento del risarcimento

=
Risultato del Conto Tecnico dei rami danni e
Risultato del Conto Tecnico dei rami vita

Risultati degli investimenti

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SCHEMI DI LEZIONE

NOZIONE DI ASSICURAZIONE:
IL TRASFERIMENTO DEL RISCHIO
Lassicurazione il contratto con il quale lASSICURATORE verso il PAGAMENTO DI UN PREMIO, si obbliga a
rivalere lASSICURATO, entro i limiti convenuti, dal DANNO ad esso prodotto da un SINISTRO, ovvero a
pagare un CAPITALE O UNA RENDITA al verificarsi di un evento attinente alla VITA UMANA. (art. 1882 cod.
civ.)
Esiste una funzione INDENNITARIA che pu accompagnarsi ad una FINANZIARIA.
ASSICURAZIONE DANNI
Dalla definizione del codice si distinguono
ASSICURAZIONE VITA
Linsieme degli impegni e delle necessit espresse dal contraente e/o dallassicurato sono contenute nella
POLIZZA in cui si rinvengono:
POLIZZA

condizioni generali (pagamento premio)


condizioni speciali (costituite con riferimento al RISCHIO; fissano le prescrizioni)
condizioni particolari (clausole vessatorie; vanno specificamente approvate)

Nella stipula di una polizza di assicurazione e rispetto al risultato ottenibile a fronte della copertura del
rischio, vanno considerati i seguenti elementi:
A) SOGGETTI
ASSICURATORE

accetta il trasferimento del rischio a fronte dellottenimento di una


remunerazione

ASSICURATO

colui il cui interesse protetto attraverso il contratto di assicurazione

CONTRAENTE

colui che stipula il contratto e si impegna a pagare il premio

BENEFICIARIO

soggetto a favore del quale lassicuratore tenuto ad effettuare la prestazione


nel caso in cui si verifichi levento dannoso

Nel ramo danni lassicurato coincide con il beneficiario


B) DICHIARAZIONI

riportate in un questionario a parte

C) OGGETTO DEL CONTRATTO

RISCHIO

trasferito allassicuratore

RISCHIO

probabilit di accadimento di uno stato di natura cui corrisponde il manifestarsi


dellevento dannoso

SINISTRO

evento danno e si manifesta DANNO


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rischio

sinistro
a) si manifesta il sinistro ma non viene meno il rischio (esempio incendio);
b) ad uno stesso rischio abbiamo pi sinistri (si distruggono pi immobili);
c) esiste di un periodo di tempo indefinito tra il verificarsi del sinistro ed il manifestarsi del danno
D) ASSICURABILITA DEL RISCHIO
Assicurabilit
oggettiva:

il rischio assicurabile se esiste un soggetto disposto ad


assicurarlo o ad accettare che gli venga trasferito; qualunque
rischio potrebbe essere assicurabile

distinta in
Assicurabilit
soggettiva:

condizioni alle quali lassicuratore disposto ad accettare che


si stipuli un contratto di assicurazione. Quindi pu esistere una
diversit tra assicuratori (diversit di condizioni). In ogni caso
lassicurabilit soggettiva legata al fatto che il rischio sia puro
sul quale il singolo individuo ad esso sottoposto non pu
influire e al quale connessa solo una perdita
Diverso il caso dei rischi finanziari o speculativi (non coperti
dalle polizze assicurative), deliberatamente assunti da parte di
un individuo e possono prevedere tanto il verificarsi di una
perdita che di un guadagno (ad esempio speculazioni al rialzo
o al ribasso effettuate sui mercati azionari e/o obbligazionari,
partendo dalle variazioni attese nei prezzi degli strumenti
finanziari di riferimento).
Affinch il rischio sia assicurabile:
a) deve esistere un numero ampio di casi omogenei sulla cui
base si misura la PROBABILIT di ACCADIMENTO;
b) la perdita deve essere definita e misurabile;
c) la perdita deve essere fortuita e accidentale;
d) la perdita non deve essere connessa ad eventi catastrofici.

Tutte le prestazioni delle imprese di assicurazione vengono assunte a fronte di rischi puri (vita, morte,
danni da eventi naturali o altro, malattia, ecc.), una volta che ne sia sta accertata lassicurabilit.

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ASSICURABILITA DEL RISCHIO E PREMIO


La prestazione dellassicuratore (pagamento di un capitale, di una rendita, di un indennizzo, parte da
valutazioni circa lassicurabilit soggettiva, visto che a fronte di questa va anche quantificato limpegno
dellassicurato (corresponsione/pagamento del premio) che potrebbe non trovarlo conveniente e
preferisce lesposizione al rischio.
Quindi si giunge alla distinzione tra:
PREMIO PAGATO

prezzo per il TRASFERIMENTO del RISCHIO allASSICURATORE

PREMIO DI TARIFFA pagato dallassicurato e quindi comprende PREMIO PURO + altro.

scaturisce dal meccanismo assicurativo,


ossia da calcoli attuariali
Il PREMIO PURO proporzionale al rischio assunto dallassicuratore ed alla sua probabilit di
accadimento.
PREMIO INCASSATO

pu non essere direttamente la remunerazione per il rischio assunto

Quando lo diventa?
Quando lassicuratore riesce a legare la PROBABILIT di
ACCADIMENTO con la DIMENSIONE della PERDITA ATTESA

Come si fa a stabilire quali rischi possono avere una COPERTURA ASSICURATIVA?


PROBABILIT DI ACCADIMENTO (*)

ENTIT PERDITA MASSIMA PROBABILE (PERDITA ATTESA)(**)


ALTA

BASSA

ALTA

non offerta

assicurabile

BASSA

assicurabile

non richiesta
non domandata

e sono i rischi assicurabili


(*)

partendo dallipotesi che la frequenza osservata nel passato sia uguale alla probabilit
(assicurazioni al dettaglio)
sulla base di valutazioni soggettive (assicurazioni allingrosso)
stima oggettiva

Legge dei grandi numeri

PROBABILIT ACCADIMENTO

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stima soggettiva
(**)

PREMIO UNITARIO =

broker; assicurazioni personalizzate

indennizzo unitario atteso x numero assicurati danneggiati


numero totale assicurati

LIMPRESA DI ASSICURAZIONE DEVE TENDERE A DIVERSIFICARE DISPONENDO DI GRUPPI OMOGENEI DI RISCHIO.

CONTRATTO DI ASSICURAZIONE VITA


CONTRATTO DI ASSICURAZIONE

Contratto di DURATA (*)


VITA

DANNI

durata lunga
(*) DURATA

durata pi breve

il periodo per il quale la compagnia si impegna a far fronte ai propri impegni, ossia
ad offrire la COPERTURA ASSICURATIVA.

Oltre alla DURATA c la RIVEDIBILIT

permette di cambiare le condizioni ecc

PERCH LASSICURAZIONE VITA (O ASSICURAZIONE SULLA DURATA DELLA VITA UMANA)?

Necessit di tutelare o assicurare a terzi qualcosa


Necessit di assicurare a se stessi qualcosa
Supponiamo di avere un soggetto di 45 anni che per soddisfare i predetti bisogni decide di stabilire una
quota annua di risparmio:
RISPARMIO ANNUO =

numero di anni dopo il termine dellattivit lavorativa x consumo annuo


numero di anni lavorativi residui

Ipotesi di vita fino a 80 anni


Ipotesi di attivit lavorativa fino a 65 anni
Consumi fra 65 e 80 anni pari a 100
RISPARMIO ANNUO =

(80 - 65) x 100


(65 - 45)

= 60

Cos per non stima la sua premorienza n che pu vivere di pi

RISCHIO DI
PREMORIENZA

RISCHIO DI
SOPRAVVIVENZA

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Entrambi i rischi possono essere coperti con


lASSICURAZIONE SULLA VITA che diviene

atto di risparmio (*)


trasferimento del rischio

(*)

previdenziale

per il caso di vita, fondi, LTC

copertura di puro rischio


investimento di risparmio

per il caso di morte


polizze di capitalizzazione
polizze ad elevato contenuto finanziario
polizze adeguabili, rivalutabili

Come si arriva alla stipula dellassicurazione vita?


Poich esiste un RISCHIO legato alla durata della vita bisogna stimare:
PROBABILIT

di MORTE

PROBABILIT

di SOPRAVVIVENZA

Cosa si fa?

ISTRUTTORIA

condizioni di salute
abitudini di vita
professione

per misurare gli scostamenti dalla media

le informazioni confluiscono
Si utilizzano i dati rilevati in capo allassicurato
in un QUESTIONARIO
come correzione alle probabilit di accadimento

+ VISITA MEDICA

Pu essere non richiesta dallassicuratore (ad es. per fasce predeterminate di et e capitale assicurato)
che allunga il PERIODO di CARENZA (ad es. 6 mesi + 6 mesi)

ha durata variabile a seconda del contratto; inizia a decorrere dal momento della stipula del contratto;
serve per tutelare la compagnia da situazioni non emerse dalla visita medica o non dichiarate.

Chiaramente si giustifica nelle assicurazioni per il caso di morte; per quelle per il caso vita pu non rilevare,
visto che se il soggetto muore nulla dovuto. E molto importante nelle LTC.
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Se si muore durante il periodo di carenza lassicurazione non paga il capitale assicurato ma solo i premi
(eventualmente durante i primi sei mesi), e poi solo la met del capitale (se sono previsti ulteriori mesi).
A prescindere dagli esiti pu essere fissato:

un SOVRAPPREMIO SANITARIO
un SOVRAPPREMIO PROFESSIONALE

maggiorazioni che potrebbero compensare


unipotesi di maggior rischio

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ASSICURAZIONI VITA SULLA BASE DELLA GARANZIA OFFERTA


I contratti fondamentali sono 5

Per il caso di morte


Lassicuratore paga un capitale definito CAPITALE ASSICURATO, ad uno o pi beneficiari nel caso in cui
lassicurato muoia nel corso di validit del contratto.

TEMPORANEA CASO MORTE (puro rischio)


VITA INTERA / VITA INTERA DIFFERITA

Per il caso di vita


Lassicuratore paga la somma assicurata (capitale o rendita) ad uno o pi beneficiari se lassicurato in
vita alla data di scadenza della polizza, oppure a partire da una certa data e fino a che lassicurato in
vita.

CAPITALE DIFFERITO
RENDITA VITALIZIA O TEMPORANEA (immediata o differita)

Miste

ordinarie
a termine fisso
dotali

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ASSICURAZIONE VITA: POLIZZE PER IL CASO DI MORTE


TEMPORANEA CASO MORTE (TCM)
Lassicuratore corrisponde il Capitale assicurato al/ai beneficiario/i, se lassicurato muore entro una certa
data (entro un certo periodo). Se lassicurato non muore il premio pagato resta acquisito dallassicuratore.
Lassicurato coincide con il contraente ed diverso dal beneficiario
t0

tn

stipula della polizza

tx

data di scadenza polizza

morte assicurato

PERIODO di VALIDIT della GARAZIA

Se la morte avviene tra t0 e tn


lassicuratore paga il capitale assicurato
Se la morte avviene tra tn e tx o meglio dopo tn
lassicuratore non paga

Il premio viene stabilito facendo ricorso alle tavole mortalit e dunque esprime il puro rischio. Tiene conto
dellet dellassicurato e dallapprossimarsi del verificarsi dellevento morte.

Esempio:
Soggetto di 45 anni stipula unassicurazione TCM per la durata di 15 anni, capitale assicurato 75.000

Muore a 50 anni
lassicuratore paga

Muore a 61 anni
lassicuratore non paga

VITA INTERA
Lassicuratore paga il CAPITALE al/ai beneficiario/i quando avverr la morte dellassicurato.
Esiste per lassicuratore un impegno certo. Ci sar senzaltro la morte, lincertezza quando.
Rispetto alla TCM il premio pi alto.
t0

tx

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morte dellassicurato

stipula della polizza

PERIODO di VALIDIT DELLA GARANZIA

Lassicuratore paga in qualunque momento avvenga la morte

VITA INTERA DIFFERITA


Lassicuratore paga il CAPITALE al/ai beneficiario/i quando avverr la morte dellassicurato ma solo dopo il
PERIODO DI DIFFERIMENTO, ossia a partire da una certa data successiva alla conclusione del contratto. Se
lassicurato muore durante il periodo di differimento i beneficiari non riceveranno nulla, nemmeno i premi
a meno che non c una CONTROASSICURAZIONE.

si paga un premio pi alto


e ci si assicura per la premorienza

Esiste per lassicuratore un impegno certo: ci sar senzaltro la morte dellassicurato, lincertezza
quando.
Anche in questo caso si ha un premio pi alto.
t0

tn
PERIODO di
DIFFERIMENTO

tx
PERIODO di VALIDIT DELLA GARANZIA

stipula della polizza

morte dellassicurato

Se la morte tra t0 e tn, lassicuratore non deve nulla, a meno dellesistenza di una
CONTROASSICURAZIONE

Se la morte avviene dopo tn lassicuratore paga il capitale al benefiiciario

CONTROASSICURAZIONE
pagamento di un certo premio
Garanzia assicurativa che prevede
pagamento di una maggiorazione sul premio
E una garanzia opposta a quella principale o di base prevista nel contratto (assicura il rischio di
premorienza o sopravvivenza). Il CAPITALE ASSICURATO CRESCENTE perch relativo ai premi pagati.
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ASSICURAZIONE VITA: POLIZZE PER IL CASO DI VITA


CAPITALE DIFFERITO
t0

t1

tx
PROSPETTIVE DI VITA

PERIODO di
DIFFERIMENTO

LIQUIDAZIONE del CAPITALE


allASSICURATO

stipula della polizza

MORTE

dellASSICURATO

Lassicuratore paga al BENEFICIARIO (che pu essere ASSICURATO/CONTRAENTE ed in genere lo ) il


CAPITALE a scadenza a condizione che sia in vita dopo un certo numero di anni dalla stipulazione del
contratto.
Esempio:
Soggetto di 45 anni stipula una CAPITALE DIFFERITO 15 ANNI
Muore tra 45 e 60 anni

non rileva cosa accade (vita o

morte)
all'assicurato dopo 60 anni
lassicuratore non paga
e lassicurato perde tutto
quello che ha pagato

a 60 anni
lassicuratore paga se lassicuratore in vita

Esempio:
Si stipulano a persone giovani e se anche in combinazione con una TCM
si ha una prima POLIZZA MISTA che copre tutti
gli eventi entro un certo periodo di tempo

RENDITA VITALIZIA O TEMPORANEA (IMMEDIATA O DIFFERITA)


Permettono allassicurato di trasferire sullassicuratore il rischio della durata residua della sua vita, ossia
della possibilit di legare la prestazione dellASSICURATORE allesistenza in vita dellASSICURATO stesso.
Esistono diverse tipologie di RENDITE classificabili sulla base della:

esistenza di un PERIODO DI DIFFERIMENTO tra data di stipula e pagamento del premio;


possibilit di trasferimento della rendita (REVERSIBILIT);
possibilit di previsione di un numero minimo di annualit comunque da pagare.
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La RENDITA una successione di pagamenti che si genera a condizione che lassicurato sia in vita:
viene stabilita contrattualmente la periodicit dei pagamenti.
VITALIZIA

la rendita pagata allassicurato per tutta la durata delle vita, ossia fino al momento
della sua morte.

TEMPORANEA

la rendita pagata per un periodo limitato o fino alla morte se questa avviene
prima del raggiungimento della scadenza, ossia prima che si sia completato il
periodo di tempo per il quale lassicuratore tenuto a pagare la rendita.

DIFFERITA

la rendita pagata dopo un determinato periodo a condizione che


lassicurato sia in vita oppure si paga una CONTROASSICURAZIONE per la
restituzione dei premi pagati al BENEFICIARIO; oppure si pu prevedere la
REVERSIBILIT con il trasferimento della RENDITA al beneficiario. A questo
punto la rendita diventer VITALIZIA o TEMPORANEA.
Il periodo di differimento potrebbe cessare in concomitanza con la
sospensione dellattivit lavorativa.

IMMEDIATA

lassicuratore inizia a pagare la rendita immediatamente dopo la stipula della


polizza.

Si tenga presente che nella pratica operativa si ricorre a RENDITE DIFFERITE (VITALIZIE o TEMPORANEE che
sia).

Dove sta lalea nelle rendite?


Per lassicuratore

nel periodo di tempo in cui dovr effettuare il pagamento

Per lassicurato

lalea non esiste se sono RENDITE IMMEDIATE (e soprattutto nel caso di


pagamento di un PREMIO UNICO o CAPITALE COSTITUTIVO di RENDITA che d la
certezza di una rendita vitalizia o temporanea).
Se c la RENDITA DIFFERITA, lalea sta nella sua possibile morte nel periodo di
differimento perch lassicuratore non dovr alcuna prestazione.
Come
gi
descritto,
pu
chiaramente
essere
prevista
la
CONTROASSICURAZIONE che comporta la restituzione dei premi al netto delle
spese (premi puri).

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A)

RENDITA VITALIZIA IMMEDIATA

Esiste una rendita che viene immediatamente percepita dallassicurato fino alla sua morte.
tx DURATA DELLA VITA INTERA DELLASSICURATO

t0

PAGAMENTO DELLA RENDITA

stipula polizza

B)

morte assicurato

RENDITA VITALIZIA DIFFERITA

Esiste una rendita che viene percepita dallassicurato dopo un PERIODO di DIFFERIMENTO e fino alla sua
morte.
Pu esserci la CONTROASSICURAZIONE per coprire il periodo di differimento.
t0

t1
PERIODO di
DIFFERIMENTO

stipula polizza

tx

DURATA DELLA VITA INTERA


DELLASSICURATO

PAGAMENTO RENDITA

inizio pagamento rendita

morte assicurato

Esempio:
Un soggetto di 45 anni stipula una assicurazione per una rendita vitalizia da percepire a partire dal 65
anno, se ancora in vita. Il pagamento dellassicuratore durer fino allesistenza in vita dellassicurato e
potr essere anche reso reversibile per il coniuge o i figli.
Nel caso di polizza con CLAUSOLA DI REVERSIBILIT i premi che il contraente/assicurato versa, saranno
determinati tenendo conto di un successivo allungamento della prestazione dellassicuratore anche oltre
lesistenza in vita dellassicurato stesso.

C)

RENDITA TEMPORANEA IMMEDIATA

La rendita ha una durata prefissata pari ad un numero limitato di anni.


t0

t1
PAGAMENTO RENDITA

tx
durata della vita intera dellassicurato

stipula polizza

termine del pagamento della


eventuale morte
RENDITA da parte dellassicuratore
dellassicurato
Se la morte avviene nel periodo [t0; t1] si interrompe il pagamento della rendita a meno delle previsione
della REVERSIBILIT.
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D)

RENDITA TEMPORANEA DIFFERITA

Del tutto analoga alla precedente sebbene in questo caso esiste anche un PERIODO DI DIFFERIMENTO.
t0

t1
PERIODO di
DIFFERIMENTO

stipula polizza
assicurato

t2

PAGAMENTO RENDITA

inizio pagamento rendita

tx

durata della vita intera


dellassicurato
termine del pagamento eventuale

morte

della RENDITA da parte


dellassicuratore

E)

RENDITA VITALIZIA IMMEDIATA REVERSIBILE in RENDITA VITALIZIA

In questo caso levento esistenza in vita dellassicurato rileva per il periodo di pagamento direttamente
allassicurato, poi, visto che la rendita reversibile, limpegno dellassicurato si estende alla durata di vita
del beneficiario.
t0

tx
PAGAMENTO RENDITA
allASSICURATO

stipula polizza

tY
PAGAMENTO RENDITA
al BENEFICIARIO

morte assicurato

morte beneficiario

ASSICURAZIONI MISTE
Sono una combinazione delle garanzie offerte dalle polizze caso morte e caso vita secondo varie
possibilit, infatti la prestazione viene erogata sia in caso di SOPRAVVIVENZA dellASSICURATO, sia in caso
di MORTE dello stesso nel corso di durata del contratto.

MISTE ORDINARIE
Lassicuratore paga allassicurato il capitale assicurato ad una certa data se ancora in vita oppure
anche prima di questa, ma al beneficiario nel caso di morte dellassicurato.
Esempio:
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data di stipula: 10/12/2013 per polizza mista ordinaria decennale


capitale assicurato: 100.000
data di liquidazione: 10/12/2023 allassicurato se ancora in vita; se lassicurato muore prima, il capitale
verr pagato al beneficiario a seguito del verificarsi dellevento morte e quindi anche prima del 2023.
t0

ty

tn

stipula polizza

morte assicurato

il capitale pagato al beneficiario prima


della scadenza, perch morto lassicurato
contratto

durata polizza (SCADENZA CONTRATTO)

il capitale pagato allassicurato (se in vita),


oppure al beneficiario se cos indicato nel

Laleatoriet tutta legata alla durata della vita dellassicurato, che segna il momento in cui lassicuratore
preceder con la prestazione nei confronti dei beneficiari.
Si ottiene una copertura congiunta analoga ad una CAPITALE DIFFERITO + TCM.

ASSICURAZIONI A TERMINE FISSO


Si ha il pagamento di un capitale assicurato ad una data fissa allASSICURATO o al BENEFICIARIO nel
caso in cui lassicurato muoia prima di tale termine.

Esempio
data di stipula: 10/12/2013 per polizza mista ordinaria decennale
capitale assicurato: 100.000
data di liquidazione: 10/12/2023 allassicurato o al beneficiario
Ipotesi di esistenza in vita dellassicurato a tn (scadenza polizza)
t0
stipula polizza

tn

tx PROSPETTIV DI VITA

scadenza polizza
il CAPITALE ASSICURATO pagato qui
allassicurato o al beneficiario se cos
indicato nel contratto

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Ipotesi di morte dellassicurato in ty (prima della scadenza della polizza)


t0

ty

tn
PERIODO di
DIFFERIMENTO

(improprio)
stipula polizza

morte assicurato

scadenza polizza
il capitale assicurato comunque pagato qui
e non prima, al beneficiario

Se lassicurato muore prima della scadenza della polizza si avr un PERIODO di DIFFERIMENTO improprio
(detto cos perch non vi la controassicurazione) perch il capitale assicurato verr liquidato comunque
a scadenza ai beneficiari.
Laleatoriet sta nella durata della vita dellassicurato che ha impatto sullentit del premio, perch
comunque lassicuratore dovr effettuare la prestazione.
La differenza con la polizza CAPITALE DIFFERITO, sta nel fatto che in quel caso la liquidazione delle somme
avviene al solo assicurato se in vita alla scadenza.
ASSICURAZIONI DOTALI
I contraenti sono i genitori che intendono costituire una dote. GARANTISCE un CAPITALE pagabile ad una
certa DATA DETERMINATA, purch a tale data il BENEFICIARIO sia IN VITA.
Gli eventi sono quelli inerenti il beneficiario.

se muore il beneficiario

restituzione dei premi al contraente

se muore il contraente
capitale

si sospende il pagamento dei premi, ma il beneficiario avr il

t0

tY
PERIODO di
DIFFERIMENTO

tn

SCADENZA CONTRATTO

si paga il capitale assicurato al beneficiario se vivo

Se muore il contraente il
beneficiario ricever il capitale

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TIPOLOGIE DI PREMI
Le prestazioni del CONTRAENTE/ASSICURATO possono essere:

a PREMIO UNICO

a PREMIO PERIODICO

a PREMIO FRAZIONATO

a PREMIO UNICO RICORRENTE

il pagamento del premio in una sola soluzione al momento


della stipula della polizza.
Equivale al valore attuale del capitale assicurato.
E previsto in genere per le rendite immediate.
in genere ANNUO; il contraente paga per un certo
periodo.
E una sorta di rateizzazione del PREMIO UNICO
tenendo conto della probabilit di MORTE del
CONTRAENTE.
Il premio periodico viene fissato considerando la
probabilit che il contraente possa morire prima di
aver pagato tutti i premi.
deriva dal frazionamento del PREMIO PERIODICO ANNUO e
risulta senzaltro pi alto (maggiorazione per
recupero spese di incasso) perch esprime la
maggiore frequenza di pagamento (mensile,
trimestrale, quadrimestrale, semestrale) che, in
genere viene incrementata dai cosiddetti interessi
di frazionamento.
rende pi flessibili i pagamenti da parte del
contraente.
Quando previsto, come se fosse costituito da
un insieme di pacchetti di assicurazioni a PREMIO
UNICO di durata decrescente.
In pratica ogni premio annuo costante, viene
capitalizzato per una DURATA pari a m (scadenza
della polizza) - n (periodo di pagamento del
premio).
E come se fosse una somma di m polizze a
termine fisso.
I versamenti avvengono a determinate scadenze e
per un certo periodo di tempo.
Lentit del premio VARIABILE.
E prevista anche una sospensione temporanea del
premio senza che si abbia estinzione del contratto.
E
previsto
spesso
nelle
POLIZZE
di
CAPITALIZZAZIONE.

La scelta tra i vari premi a volte lasciata al contraente, altre volte collegata al tipo di prodotto.
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SCHEMI DI LEZIONE

Quando a PREMIO UNICO?


In genere se:
si disposti a sostenere un esborso elevato
esiste una sorta di risparmio accumulato da investire

Quando a PREMIO PERIODICO o RICORRENTE?


In genere se:
si vuole unACCUMULAZIONE di RISPARMIO con accantonamenti periodici

Altre caratteristiche dei PREMI:

Possono essere

COSTANTI
CRESCENTI
DECRESCENTI

per effetto di FATTORI FINANZIARI e NON ATTUARIALI

Il CAPITALE, invece, pu essere COSTANTE o DECRESCENTE per FATTORI ATTUARIALI, oppure


CRESCENTE (ad esempio con raddoppio a scadenza) ma per FATTORI FINANZIARI.

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SCHEMI DI LEZIONE

PRINCIPI PER LA DETERMINAZIONE DEL PREMIO


Le considerazioni da effettuare per la determinazione del premio da parte dellASSICURATORE sono
relative a:
fattori ATTUARIALI
fattori FINANZIARI
fattori ECONOMICI
Se ne deduce che il PREMIO si determina con valutazioni attuariali e con valutazioni finanziarie tenendo
conto del peso dei costi.

Elementi ATTUARIALI di base per la determinazione dei PREMI


Che cos un contratto di assicurazione sulla durata della vita umana?
Sotto laspetto tecnico unoperazione finanziaria aleatoria in presenza di differimento nel tempo.
Nel contratto di assicurazione vita presente una componente aleatoria perch non si sa dallinizio, se e
quando interverr la compagnia di assicurazioni.
Per il contraente non c laleatoriet nella sua prestazione, se c premio unico; mentre questa esiste se
c premio periodico o unico ricorrente.
Quindi:
STABILIRE IL PREMIO significa fissare LEQUIVALENTE CERTO DELLIMPEGNO ALEATORIO dellassicuratore.

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SCHEMI DI LEZIONE

COMPONENTI del PREMIO


Il PREMIO, secondo la logica dellASSICURATO ha un valore unitario, mentre per LASSICURATORE
composto da pi elementi:
Lassicuratore riscuote quanto paga al verificarsi del
rischio.
Ha un valore teorico di base.
Se fosse applicato non vi sarebbe alcuna giustificazione
dellattivit dellassicuratore in chiave aziendale.
PREMIO EQUO

il premio equo che viene reso realistico con


lapplicazione delle tavole demografiche.

CARICAMENTI DI SICUREZZA

elementi finanziari
PREMIO PURO
elementi attuariali
+

CARICAMENTI PER SPESE

PREMIO DI TARIFFA
+

Si realizzano nel passaggio dal caso teorico di un


contratto al caso effettivo del contratto su base
commerciale.
Introito della compagnia di assicurazione.

IMPOSTE

PREMIO LORDO

Riversate dallassicuratore allo Stato.


2,5% del premio di tariffa per i contratti vita stipulati fino
al 2001
0 a partire dai contratti del 2001
Pagamento da parte dellassicurato.

CARICAMENTI DI SICUREZZA
Lassicuratore non pu offrire la copertura PREMIO EQUO, perch loperazione finanziaria aleatoria sarebbe
svantaggiosa.
Il tutto va predisposto affinch esista un guadagno minimo. In questo modo c un vantaggio nel trovarsi
in una situazione aleatoria/incerta.
GUADAGNO MINIMO (m) si realizza con lapplicazione del caricamento di sicurezza.
Se loperazione genera un risultato inferiore a m, loperazione non viene fatta; se m troppo alto allora
lassicuratore deve cedere parte del rischio (riassicurazione).
Per aversi il contratto vuole dire che:
in termini di utilit il CONTRATTO ASSICURATIVO RIESCE VANTAGGIOSO PER ENTRAMBE LE PARTI, GRAZIE AL
CARICAMENTO
per
lassicuratore
e
NONOSTANTE
IL
CARICAMENTO
per
lassicurato.

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CARICAMENTI PER SPESE


Tradizionalmente i caricamenti per spese
sono interpretati come

recupero costi per lassicuratore

Si articolano in:

SPESE DI ACQUSIZIONE

SPESE DI INCASSO

provvigioni dincasso (% dei premi incassati da


corrispondere allagente che cura lincasso; spese
per le quietanze contabili). Il caricamento
effettuato sul premio di tariffa, del quale
rappresenta una % pari al coefficiente .

SPESE DI GESTIONE

lavoro di amministrazione. Anche questa sulla


base di un coefficiente relativo alla somma
assicurata ed corrisposto ogni anno.

provvigioni dacquisto per la forza vendita; per lelaborazione


della polizza; per lacquisizione di nuove polizze (ad
esempio per lassicuratore la spesa di acquisto
allinizio e poi il caricamento ripartito; pagato in
una volta sola nel caso di premio unico).
Se non c premio unico, lassicuratore ha gi
adempiuto alla prestazione, mentre lassicurato lo
far nel tempo.
Vengono caricate secondo una quota annua
costante (quindi il costo iniziale ripartito su tutti i
premi).
La quota annua commisurata ad una % della
somma assicurata.
Indicata con percentuale

Lunico CONSUMO IMMEDIATO dei CARICAMENTI si ha a copertura delle SPESE DINCASSO; poi i
caricamenti diventano analoghi ai premi per effetto di una accumulazione.
Va ricordata la costituzione da parte dellimpresa di assicurazione, delle RISERVE PER
CARICAMENTI se il contratto prevede il pagamento di un bonus finale pari al primo premio pagato
che, in genere, se periodico, costituito essenzialmente dai caricamenti stessi.

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PREMIO PURO
Poich nelle operazioni di assicurazione intervengono COMPONENTI FINANZIARIE (esistenza di una BASE
TECNICA FINANZIARIA) + COMPONENTI ALEATORIE (esistenza di una BASE DEMOGRAFICA: probabilit di
accadimento dellevento), nella determinazione del PREMIO devono intervenire entrambe, e poi deve
trattarsi di un calcolo ad oggi, quindi di un valore attuale.
Ci significa che calcolare il PREMIO PURO significa determinare il valore attuale attuariale della
somma assicurata:

Ppuro Sv n n p
dove:
S

vn
1
(1 i)n

somma assicurata

1
(1 i)n

fattore di attualizzazione / sconto finanziario

TASSO TECNICO, ossia il tasso minimo che lassicuratore ritiene di poter ottenere dalla
capitalizzazione dei premi; investimento delle riserve; una sorta di RENDIMENTO MINIMO
garantito/corrisposto dallASSICURATORE ALLASSICURATO allatto della stipulazione. In genere
piuttosto basso (fino ad un max del 4%) al fine di non rappresentare una eccessiva esposizione
dellASSICURATORE nei confronti dellASSICURATO.

fattore di attualizzazione/sconto demografico

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Cosa esprime

rischio di morire troppo presto

rischio di morire troppo tardi (restare in vita)

Si tratta di misurare la PROBABILIT


di MORTE entro una CERTA DATA
(coefficiente di MORTALIT)

Si tratta di misurare la PROBABILIT


di SOPRAVVIVENZA oltre una CERTA DATA
(coefficiente di SOPRAVVIVENZA)

tavole demografiche
Questa probabilit tanto pi
alta quanto maggiore let, e
quindi maggiore il premio

Questa probabilit tanto pi


alta quanto minore let, e
quindi il premio pi alto

Esempi
Consideriamo una polizza CAPITALE DIFFERITO
Calcolare il premio significa stabilire oggi il valore di S della somma assicurata in ipotesi di differimento
nel tempo e di aleatoriet della prestazione (cio lassicurato deve essere ancora in vita)
Supponiamo ad esempio di calcolare il PREMIO PURO UNICO.
Lespressione da utilizzare :

Ppuro Sv n n p
unico

soggetto contraente: 50 anni


polizza a 10 anni (deve essere in vita a 60 anni)
S = 100.000
tasso tecnico = 4%
Quindi:

vn

10

1
0,6756
(1 0,04)10

p l 60 l 50 0,9015

E il coefficiente di sopravvivenza che misura la probabilit che un


soggetto di 50 anni sia in vita a 60 anni, cio dopo 10 anni dalla stipula.
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Ppuro 100.000 0,6756 0,9015 6.090,53


unico

Consideriamo ora sempre una polizza CAPITALE DIFFERITO ma con PREMIO PURO PERIODICO (ANNUO)
In questo caso c lincertezza legata alla rateizzazione e a cosa accade tra un periodo e laltro.
La dilazione genera:

una DIMINUZIONE nel tempo del fattore di SCONTO FINANZIARIO


una DIMINUZIONE della PROBABILIT di restare in vita

In sintesi:
m 1

Pv
k 0

k 0

k
k

momento della stipula; non si attualizza perch il primo premio anticipato, quindi pagato proprio
nel momento della stipula stessa.

Sv n n p P Pv 1 p Pv2 2 p ... Pvm1 m1 p

PREMIO PURO UNICO

il premio a k=0

Pv 1 p limporto differito di un anno ed esigibile se lassicurato in vita alla fine del 1 anno
1

probabilit che lassicurato sia in vita il 1 anno

numero di rate, rateizzazione

impegno della polizza

m1

perch la prima rata al momento della stipula del contratto

n diverso da m perch la rateizzazione non coincide con la durata della polizza; in altre parole npn
vengono versati premi annui fino alla scadenza del contratto.

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Sv n n p
m 1

k
v
kp
k 0

Quindi:

Sv n n p
P
1 v 1 p v 2 2 p ... v m 1

m 1

Dallesempio di prima, supponiamo che siano previste 4 rate annue costanti anticipate (cio un premio
periodico annuo che prevede 4 pagamenti), anzich un premio unico.

Sv 10
1 v 1 p v

p l 51 l 50 0,9932

p l 52 l 50 0,9860

p l 53 l 50 0,9781

10

2
2

p
p v 3 3 p

1
0,9615
(1 0,04)

v2

1
0,9245
(1 0,04)2

v3

1
0,8890
(1 0,04)3

6090,53
2.225,99
(0,9615 0,9932) (0,9245 0,9860) (0,8890 0,9781)

Consideriamo una polizza TCM


Lesborso della somma avviene se la morte dellassicurato avviene nel corso dellh-esimo anno del
contratto.
la prestazione aleatoria
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PREMIO PURO

P Sv h h 1 q
i

Nel caso di PREMIO PURO UNICO:


Esempio:
1000 se lassicurato muore nel corso del 10 anno
oppure
0 se sopravvive ala fine del 10 anno o muore nel corso dei primi nove anno del contratto

h1

q coefficiente di mortalit
i

h = 10
i = 4%

v h v 10

1
0,6756
(1 0,04)10

q 0,007
i

P 1.000 0,6756 0,007

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POLIZZE VITA CASO MORTE


Relazione PREMIO/CAPITALE
TEMPORANEA CASO MORTE
PREMIO UNICO
CAPITALE COSTANTE
PREMIO PERIODICO (ANNUO)

Se c decesso il CAPITALE sempre UGUALE e il PREMIO, se PERIODICO, parimenti COSTANTE


PREMIO UNICO
CAPITALE DECRESCENTE
PREMIO PERIODICO (ANNUO)
Il CAPITALE ASSICURATO DECRESCE, ad esempio nel caso di polizze richieste a fronte
dellassunzione di debiti a medio-lungo termine (ad ese. Polizza di durata decennale, ad ogni anno
il CAPITALE ASSICURATO si riduce di 1/10, perch tiene conto dei rimborsi). In questi casi il PREMIO
UNICO.
Se il PREMIO PERIODICO, ed il CAPITALE DECRESCENTE, si ha un PREMIO da versare per
annualit inferiori.

CAPITALE CRESCENTE

PREMIO UNICO

In tal caso la somma assicurata si incrementa di una % fix, oppure di una percentuale fissa da
applicare in regime composto.

VITA INTERA
PREMIO UNICO
CAPITALE COSTANTE
PREMIO PERIODICO (ANNUO)

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Se PREMIO UNICO

piuttosto elevato

Se PREMIO PERIODICO,

in genere non molto elevato versato fino ad unet


prefissata, anche se lassicurato ancora in vita

VITA INTERA
CAPITALE COSTANTE

PREMIO PERIODICO

Si ha la stessa situazione precedente.


In genere c il PERIODO di DIFFERIMENTO e dunque c la CONTROASSICURAZIONE
(N.B.: con la CONTROASSICURAZIONE lassicuratore deve corrispondere i premi al netto delle spese)

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POLIZZE VITA CASO VITA


Relazione PREMIO/CAPITALE
CAPITALE DIFFERITO
PREMIO UNICO
CAPITALE COSTANTE
PREMIO PERIODICO (ANNUO)
In genere esistendo un periodo di differimento:

se non c CONTROASSICURAZIONE

PREMIO UNICO

se c CONTROASSICURAZIONE

PREMIO PERIODICO (ANNUO)

RENDITA VITALIZIA

IMMEDIATA

PREMIO UNICO

DIFFERITA

PREMIO UNICO

PREMIO PERIODICO

RENDITA TEMPORANEA

IMMEDIATA

PREMIO UNICO

DIFFERITA

PREMIO UNICO

PREMIO PERIODICO

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MISTE
Relazione PREMIO/CAPITALE
ORDINARIE
PREMIO UNICO
CAPITALE COSTANTE
PREMIO PERIODICO

A TERMINE FISSO

PREMIO UNICO

PREMIO PERIODICO

E un contratto finanziario
perch lassicuratore pagher
solo se in vita, sia se muore
prima di arrivare alla
scadenza

Molto pi rischioso per


lassicuratore che, anche se
non incassa tutti i premi,
deve comunque pagare

DOTALI
CAPITALE COSTANTE

PREMIO PERIODICO

Si ricorda che il pagamento avviene solo al BENEFICIARIO.

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ASSICURAZIONI RIVALUTABILI
Sono veri e propri strumenti di accumulazione del risparmio, pi che prodotti che coprono dallinflazione.
Si determina una PARTECIPAZIONE AGLI UTILI FINANZIARI REALIZZATI DA UN FONDO A GESTIONE SEPARATA.
Si caratterizzano per:

Esistenza di un PREMIO PERIODICO

sia rivalutabile, sia non rivalutabile

Esistenza di un CAPITALE ASSICURATO

sempre rivalutabile annualmente, sulla base


del rendimento conseguito dalla gestione di
un fondo separato nel quale sono investite le
RISERVE MATEMATICHE costituite a fronte di
queste polizze.

Nel FONDO A GESTIONE SEPARATA confluisce circa il 75-90% dei premi puri.
La gestione separata pu essere varia (in , in altra valuta, in titoli di stato, obbligazioni, etc.). Questa
composizione incide sulla rivalutazione.
Per lASSICURATO, nel caso di POLIZZA RIVALUTABILE, esiste un certo rischio finanziario da investimento.
Come si controlla questo rischio?
Lassicurato ha gi avuto il TASSO TECNICO al momento della determinazione del premio.
Poi pu esistere un RENDIMENTO MINIMO GARANTITO (anche diverso dal tasso tecnico) perch:

se c il calcolo annuo:

se il rendimento gestione separata < del rendimento


minimo garantito, la rivalutazione del capitale avviene su
questa base

se c il calcolo della liquidazione

se il rendimento gestione separata su base composta < del


rendimento minimo garantito, si applica questo al capitale da
liquidare

La RIVALUTAZIONE sempre aumentativa del capitale assicurato, ma lassicurato sopporta il rischio di una
gestione inefficiente (e quindi resta sempre legato al rendimento minimo garantito senza uneffettiva
applicazione dei risultati della gestione).

Come si effettua la rivalutazione?


Gli elementi che intervengono nelloperazione di RIVALUTAZIONE sono costituiti da:

Rendimento del fondo di gestione separata

Aliquota di retrocessione o rendimento trattenuto

Esistenza del tasso tecnico o tariffa a tasso tecnico 0

Determinazione del tasso di rivalutazione


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La rivalutazione del capitale viene effettuata partendo dal

RENDIMENTO

ottenuto dalla GESTIONE DEL

FONDO SEPARATO

e della ALIQUOTA di RETROCESSIONE.


conseguito da ogni compagnia di assicurazione
tenendo presente la composizione del portafoglio e
le scelte di investimento. Periodicamente vengono
pubblicati dallISVAP con sue circolari, i risultati
medi delle gestioni e le aliquote di retrocessione
ossia la quota di rendimento del portafoglio riconosciuta allassicurato
(il resto dellassicuratore). E una percentuale che varia tra il 75% e il 90%; pu arrivare
al 100% ed in genere in questo caso limpresa di assicurazione pu applicare un correttivo del rendimento
della gestione costituito proprio dal cosiddetto rendimento trattenuto. In alcuni casi, poi, limpresa di
assicurazione potrebbe anche decidere di riconoscere effettivamente tutto il rendimento della gestione
separata senza applicare alcuna aliqu9ota di retrocessione o rendimento rattenuto.

TASSO DI RIVALUTAZIONE

In simboli:

TRIVCap.Ass, TRENDGes.SEp.(t) A RETRO i


Tasso di rivalutazione
non attualizzato

Tasso tecnico
Tasso di rendimento
gestione separata
Aliquota di
retrocessione

Esempio
i = 2%
ARETRO= 80%
TRENDGes.Sep. = 6,75%
(t)

80

TRIV Cap. Ass . 6,75


2 3,4%
(t )
100

non
attualizzato

tasso tecnico
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Laliquota di rivalutazione va attualizzata (scontata) visto che andr applicata finanziariamente ad


unoperazione di capitalizzazione (rivalutazione).

TRIVCap.Ass.
TRIVCap.Ass.
attualizza to

non
attualizza to

(1 i)

quindi:

TRIVCap.Ass.

(TRENDGes.Sep.(t) A RETRO ) i

attualizza to

(1 i)

Nel nostro esempio quindi:

TRIV Cap . Ass.(attualizz ato)

3,4%
(1 0,02)

Pu esistere una rivalutazione minima (1% max) a prescindere dai risultati del fondo.

Se stato applicato un tasso tecnico ALTO, lINCREMENTO del CAPITALE ASSICURATO sar pi BASSO.
In alcune polizze rivalutabili c un i=0 e allora, se non c nemmeno il RENDIMENTO MINIMO GARANTITO,
sono del tutto esposte al RISCHIO di INVESTIMENTO implicito nei RISULTATI della GESTIONE SEPARATA.

Ne deriva che, sotto laspetto definitorio, il TASSO DI RIVALUTAZIONE il tasso che si ottiene
scontando, per il periodo di un anno al tasso tecnico di tariffa, la differenza tra il tasso retrocesso
e il suddetto tasso tecnico.
Va infine ricordato che il meccanismo della rivalutazione pu essere applicato secondo il principio
del consolidamento dei risultati, oppure senza il consolidamento dei risultati.

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PREMI RIVALUTABILI

Nelle polizze rivalutabili i premi possono essere:

UNICI

PREMI APPLICABILI

(UNICI) RICORRENTI
(PERIODICI) ANNUI

RIVALUTABILI *

COSTANTI

CAPITALE (o RENDITA)
crescono meno rispetto
alle polizze con premi
rivalutabili

CAPITALE (o RENDITA)
crescono di anno in
anno nella stessa misura
dei premi

* nel caso di PREMI RIVALUTABILI le condizioni di polizza possono prevedere:

a)

STABILIZZAZIONE dei PREMI

b)

RIFIUTO o LIMITAZIONE della


rivalutazione del PREMIO

possibilit di mantenere il PREMIO COSTANTE dalla


data di RICHIESTA della STABILIZZAZIONE e fino alla
scadenza del contratto
possibile per un determinato periodo; la
rivalutazione del CAPITALE o della RENDITA sar
minore

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SCHEMI DI LEZIONE

POLIZZE DI CAPITALIZZAZIONE
(ex art. 40 D. Legisl. N. 975/95)
CONTRATTI CON I QUALI UNA IMPRESA SI IMPEGNA, SENZA CONVENZIONE RELATIVA ALLA DURATA DELLA VITA
UMANA, A PAGARE SOMME, DECORSO UN TERMINE POLIENNALE, IN CORRISPETTIVO DI VERSAMENTI O PREMI.
Hanno NATURA PURAMENTE FINANZIARIA perch un SOGGETTO AFFIDA LA GESTIONE dei propri risparmi ad
una IMPRESA di ASSICURAZIONE per ottenere, dopo un certo periodo, la RESTITUZIONE con la
CAPITALIZZAZIONE degli interessi maturati grazie allattivit di investimento condotta dalla compagnia di
assicurazione.
In alcuni casi si parla di OPERAZIONI di CAPITALIZZAZIONE.
Pertanto nel contratto di capitalizzazione compaiono:
lIMPRESA di ASSICURAZIONE autorizzata al RAMO;
il CONTRAENTE (che paga il premio);
il BENEFICIARIO (che o il contraente, o un terzo o gli aventi diritto);
eventuali soggetti ai quali ceduto il contratto (in questo caso i soggetti devono pagare i
premi);
DURATA CONTRATTO:

5 anni minimo max non c limite.

Prestazione della compagnia alla SCADENZA


pagamento di un CAPITALE

pagamento di un RENDITA
esercitando 3 mesi prima della scadenza lOPZIONE di
TRASFORM. del CAP
max entro 30 gg dalla SCADENZA, lASSICURATORE deve pagare.

PREMI

nella polizza di CAPITALIZZAZIONE

PREMIO UNICO

PREMIO UNICO RICORRENTE

(anche di importo variabile ogni volta che


viene corrisposto nel rispetto di limiti
contrattuali)
Problemi e scenari del PREMIO UNICO RICORRENTE
Se il contraente non paga?
Se non vi il pagamento trascorsi 30 gg. dalla PRIMA SCADENZA, il CONTRATTO si RISOLVE ed il PREMIO
resta allimpresa di assicurazione.
Se il MANCATO PAGAMENTO si ha DOPO UNANNUALIT, allora il contratto continua ad essere valido, ma per
un CAPITALE RIDOTTO, oppure si pu chiedere il RISCATTO che verr calcolato comunque su un CAPITALE
RIDOTTO.
Come si determina il capitale ridotto?

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SCHEMI DI LEZIONE

Sulla base dei premi versati, dellapplicazione di un coefficiente previsto contrattualmente e degli anni di
scadenza.
Se il RISCATTO esercitato dai beneficiari a seguito della MORTE del CONTRAENTE che ha determinato il
mancato pagamento del premio, allora si applicano penalit pi contenute.
Riattivazione del contratto:
Se non decorso pi di un anno dal mancato pagamento del premio, possibile PAGARE le RATE
ARRETRATE pi GLI INTERESSI MORATORI.

RENDIMENTO
Esistenza del tasso tecnico

impatto sul PREMIO (o nella formula inversa sul CAPITALE ASSICURATO).

Si effettuano misurazioni analoghe a quelle delle polizze rivalutabili, infatti:

rendimento del fondo di gestione separata

10%

percentuale di retrocessione

90%

rendimento % retrocesso

10 x 0,90 = 9%

% di rivalutazione non attualizzata

93=

6%

(3% tasso tecnico)

% di rivalutazione attualizzato
o tasso di rivalutazione da applicare

1 0,03

5,83%

tn

CAPITALE RIVALUTATO

scadenza della polizza


MONTANTE
Il TASSO TECNICO diviene un RENDIMENTO ANTICIPATO al pagamento del premio, recuperato per effetto dei
rendimenti maggiori conseguiti con la gestione separata.
Peculiarit delle POLIZZA DI CAPITALIZZAZIONE
Esistenza di una RIVALUTAZIONE MINIMA

non sup. 1% che pu essere applicata nel


caso di gestione non profittevole.

Previsione del CONSOLIDAMENTO

i risultati di ogni periodo sono considerati a s


stanti (e quindi i rendimenti positivi non
vengono intaccati da quelli negativi, che non
hanno un effetto di riduzione netto).

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SCHEMI DI LEZIONE

CLAUSOLE CONTRATTUALI

revoca
1

recesso
2

riscatto
3

riduzione
4

riattivazione
5

Lattivazione delle clausole si ha un riferimento al PREMIO ed ai MOMENTI del suo PAGAMENTO o


dellEVENTUALE MANCATO PAGAMENTO.
In particolare per capire se NON SI STA PAGANDO, si devono considerare almeno 15-20 gg. successivi alla
SCADENZA.
Le clausole 1, 2 e 3, determinano le cosiddette ipotesi di eliminazione dal portafoglio per cause diverse.

1)

REVOCA

Pu essere revocata la PROPOSTA DI ASSICURAZIONE (in cui il contraente propone allimpresa di


assicurazione di stipulare). Interrompe la FORMAZIONE del CONTRATTO.
Il diritto di revoca esercitabile prima che il contraente abbia ricevuto laccettazione della proposta.
REVOCA

va richiesta con lettera raccomandata con A.R.

SOMME PAGATE dal CONTRAENTE

2)

vanno restituite dallimpresa di assicurazione entro 30 gg. dalla


notifica della revoca.
Se limpresa paga dopo i 30 gg., deve corrispondere anche gli
interessi di mora al tasso di interesse legale.
(circolare ISVAP n. 249, 19/06/95)

RECESSO

Annulla gli effetti del contratto.


Il CONTRAENTE pu RECEDERE del contratto ENTRO 30 gg., dal momento in cui informato che il contratto
stesso concluso.
RECESSO

va richiesto con lettera raccomandata con A.R.

SOMME PAGATE dal CONTRAENTE

vanno restituite dallimpresa di assicurazione entro 30 gg. dalla


notifica della revoca.
Se limpresa paga dopo i 30 gg., deve corrispondere anche gli
interessi di mora al tasso di interesse legale.
(circolare ISVAP n. 249, 19/06/95)
La compagnia trattiene solo le spese sostenute per lemissione
del contratto.

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SCHEMI DI LEZIONE

3)

RISCATTO

In genere regolato dalle condizioni contrattuali.


Finalizzato ad ottenere liquidit anticipata!
Consiste nellINTERRUZIONE ANTICIPATA del contratto con la corresponsione da parte della compagnia di
assicurazione di un capitale appositamente calcolato tenendo conto dei premi versati e degli anni a
scadenza.
Ne deriva che vengono fissati dei vincoli temporali alla richiesta del RISCATTO:
a) se previsto PREMIO UNICO o
PREMIO UNICO RICORENTE

si pu richiedere DOPO UN ANNO dalla decorrenza del contratto;

b) se previsto PREMIO PERIODICO (ANNUO)

consentito dopo il pagamento di almeno 3


annualit di premio.

Le modalit e le condizioni per la determinazione del VALORE DI RISCATTO sono stabilite nel contratto!
Su richiesta del contraente, limpresa di assicurazione tenuta a dare riscontro alla richiesta entro 10 gg.
(circolare ISVAP n. 403, 6/3/00).
< PREMI PAGATI
VALORE DI RISCATTO pu essere
=0
(se comunque le annualit versate non sono sufficienti a
raggiungere limporto del VALORE DI RISCATTO)
Nella polizza si riporta il VALORE DI RISCATTO di ANNO in ANNO!
Ne deriva che: IL VALORE DI RISCATTO AUMENTA ALLAPPROSSIMARSI DELLA SCADENZA.
Il riscatto non previsto nella TCM.
E previsto nella VITA INTERA!
CALCOLO DEL VALORE DI RISCATTO

VxRIS

C xrid

1 i m x

con:
x = anno in cui avviene il riscatto

C rid
x capitale ridotto calcolato nellanno di riscatto
m = epoca di scadenza della polizza
ip = tasso annuo di penalizzazione

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SCHEMI DI LEZIONE

Perch? A causa dellalterazione dei flussi di gestione della compagnia (cambia


linvestimento delle riserve tecniche!).
Non viene data tutta la riserva matematica perch una decisione unilaterale

4)

non si incassano una serie di spese

nelle assicurazioni caso morte (TCM) si pu determinare una atuoselezione degli assicurati,
per cui chi giudica di superare in vita la scadenza decide di chiedere il riscatto. Ecco perch
non previsto!

Previsione di un TERMINAL BONUS nel caso di non attivazione di questa clausola.

RIDUZIONE

E regolato dalle condizioni contrattuali.


E conseguente alla decisione che consiste nella SOSPENSIONE DEL PAGAMENTO dei PREMI ANNUI
SUCCESSIVI AL 1.
Il contratto RESTA IN VIGORE per un CAPITALE o RENDITA inferiori rispetto a quelli iniziali, rideterminato sulla
base dei PREMI effettivamente versati.
E consentita dopo il pagamento di almeno 3 ANNUALIT DI PREMIO (OPPURE NUMERO DI ANNUALITA DIVERSO
A SECONDA DI QUANTO STABILITO DALLIMPRESA DI ASSICURAZIONE).
Se NON esiste questo versamento minimo, la polizza si considera risolta e lassicuratore non deve nulla.

Calcolo del CAPITALE RIDOTTO

C rid
n C0

n
C n 1 C 0
m

con
n = anno in cui cessano i pagamenti
m = durata della polizza

4)

RIATTIVAZIONE

E regolata dalle condizioni contrattuali.


Consiste nella possibilit di RIPRENDERE il VERSAMENTO dei PREMI ANNUI precedentemente sospesi.
Come avviene?
Pagando le rate di PREMIO NON PAGATE MAGGIORATE degli INTERESSI di mora (in alcuni casi, le condizioni
contrattuali prevedono che, se la riattivazione avviene entro determinati tempi, non sono nemmeno dovuti
gli interessi di mora sui premi non pagati, ma vadano corrisposti solo i premi non versati).

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SCHEMI DI LEZIONE

TRASFORMAZIONE delle PRESTAZIONI A SCADENZA

da CAPITALE a RENDITA
1^ TIPOLOGIA

da RENDITA a CAPITALE

2^ TIPOLOGIA

possibili sulla base di tabelle di conversione,


che tengono conto delle condizioni soggettive
dellassicurato (1 caso) e in genere della sua
et e degli effetti finanziari per lassicuratore

DIFFERIMENTO del PAGAMENTO DEL CAPITALE ASSICURATO

LASSICURATO chiede che il capitale gli venga pagato DOPO un certo numero di
anni. LASSICURATORE corrisponder gli interessi (in genere pari al tasso
tecnico) sul capitale da liquidare.

CLAUSOLE CHE COMPORTANO UN MUTAMENTO NEGLI ADEMPIMENTI


DEGLI OBBLIGHI DELLA COMPAGNIA DI ASSICURAZIONE

PRESTITO

TRASFORMAZIONE CONTRATTO

PRESTITO SU POLIZZA
(non possibile per le TCM o VITA INTERA).
Finalizzato ad avere liquidit prima!
In contratto CONTINUA AD ESISTERE e NON SI MODIFICA LA DURATA!
Il prestito pu essere richiesto con il rispetto degli stessi vincoli di pagamento dei premi esistenti per il
riscatto.
La compagnia di assicurazione disposta a concedere un finanziamento garantito dalla polizza: il
capitale o la rendita sono vincolate a garanzia del rimborso.
Le condizioni sono concordate tra le parti.
Il prestito NON PU SUPERARE IL VALORE DI RISCATTO.
In ogni caso opportuno appurare bene quali siano le condizioni in base alle quali devono essere
corrisposti gli interessi da parte del contraente alla compagnia di assicurazione, nonch le modalit di
rimborso previste. Bisogna informarsi bene sul tasso di interesse e sulle modalit di rimborso previste.

TRASFORMAZIONE CONTRATTO
DURATA

Pu riguardare

TIPO DI RISCHIO ASCURATO


MODALIT DI PAGAMENTO DEL PREMIO

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SCHEMI DI LEZIONE

Non unoperazione regola dal contratto, ma da accordi tra le parti.


Limpresa di assicurazione pu non dare seguito alla richiesta di trasformazione.

VINCOLI DELLA COMPAGNIA DI ASSICURAZIONE


NEL CORRRISPONDERE IL CAPITALE O LA RENDITA

Per ricevere il dovuto il BENEFICIARIO deve produrre la documentazione indicata nel contratto (si vedano
le copie delle POLIZZE sulla VITA).
Limpresa deve corrispondere il capitale o la rendita dovute entro 30 gg. dal momento in cui ha ricevuto la
documentazione.
I diritti derivanti dal contratto di assicurazione si prescrivono in 1 anno dal giorno in cui si verificato il
fatto su cui si fonda il diritto. (Circolare ISVAP n. 403, 16/03/2000).
.

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SCHEMI DI LEZIONE

ASSICURAZIONI CONTRO I DANNI


Hanno avuto origini in campo marittimo, poi sono state estese ad altre attivit (ad es agricoltura) molto
legate ad EVENTI NATURALI (ELEMENTI).
Attualmente:

coprono tipologie di RISCHI molto diverse;


prevedono lesistenza di una FINALIT INDENNITARIA
la prestazione della comapgnia di assicurazione
correlata allimpatto economico del DANNO!

si caratterizzano per lesistenza di

COPERTURE ASSICURATIVE,

pi che di singole polizze

(PACCHETTI)

CLASSIFICAZIONE DELLE ASSICURAZIONI CONTRO I DANNI SULLA BASE DEL RISCHIO OGGETTO DEL
CONTRATTO:

SALUTE
ASSICURAZIONI di

PERSONE

INFORTUNI
MALATTIA
ASS. DI ASSISTENZA (LTC)
FURTO
SULLA PROPRIET

ASSICURAZIONI del

PATRIMONIO

INCENDIO

ASS. FINANZIARIE (FIDEIUSSIONI)

AUTO
PROFESSIONALE
ASSICURAZIONI di

RESPONSABILIT CIVILE
OPERAI
CAPOFAMIGLIA

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SCHEMI DI LEZIONE

OBIETTIVO DEL CONTRAENTE E FUNZIONE ECONOMICA DELLE ASSICURAZIONI DANNI

Trasformazione di unALEA GENERICA in COSTO CERTO

Elementi normativi:
Dallart. 1882 cod. civ. si evince che:

Normativa effettiva di riferimento


per l'ASSICURAZIONE DANNI

lassicurazione il contratto che impegna lASSICURATORE


al RISARCIMENTO entro LIMITI PATTUITI, del DANNO derivante
dal verificarsi di un SINISTRO.
Terza Direttiva CEE (Dir. CEE 18/06/92, n. 49)
recepita da D. legisl. 17/03/95, n. 175
vengono individuati i RAMI
in cui si articola lASSICURAZIONE DANNI

N.B.: I rami sono importanti perch le compagnie non possono esercitare congiuntamente VITA e DANNI
e lautorizzazione va chiesta e rilasciata dallISVAP per RAMI.

STRUTTURAZIONE DELL COPERTURE ASSICURATIVE SUI DANNI

RISCHIO ASSUNTO

viene
individuato
nella
copertura
assicurativa e resta a carico della
compagnia di assicurazione

RISCHIO PATTUITO

viene
indicato
nella
copertura
assicurativa; pu essere oggetto di
aggiustamento e compartecipazione

Individuazione di

RISCHI TECNICI

riconducibili a FATTI ALEATORI

TIPOLOGIE DI RISCHI
RISCHI COMMERCIALI

collegati al comportamento ed alla


competenza dellASSICURATO

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Caratteristiche dell
EVENTO ASSICURABILE

casuale

levento deve essere soggetto a cause


ignote e non influenzabili

indipendente

levento non deve essere connesso ad


altri eventi specifici

prevedibile

per levento deve essere disponibile una


base informativa sulla frequenza

massa critica

levento deve assumere, per la


compagnia di assicurazione, una portata
significativa, giustificata da componenti
di carattere dimensionale

PROPORZIONALE

la compagnia di assicurazione paga fino ad un


MAX pari ad una % del valore del danno

NON PROPORZIONALE

in

Come avviene
L ASSUNZIONE
DEL RISCHIO

questo

modo
la
COMPAGNIA
di
controlla la rischiosit del
contratto, perch procede con:
ASSICURAZIONE

applicazione di FRANCHIGIA

la liquidazione del danno


per importi eccedenti la
franchigia (potr poi essere
solo
la
differenza
in
eccedenza, oppure tutto il
danno)

applicazione di un MASSIMALE

il danno liquidato
allimporto
compreso

Si tende in generale
sempre ad una
COMPARTECIPAZIONE

dellassicurato al rischio
secondo modalit di volta
in volta stabilite

fino
nel

MASSIMALE

% del danno che vengono


lasciate
a
carico
dellassicurato;
possono
coesistere con la franchigia
Con le FRANCHIGIE e gli SCOPERTI, la COMPARTECIPAZIONE si ha al momento della LIQUIDAZIONE DEL
SINISTRO.
Finalit delle FRANCHIGIE

applicazione di SCOPERTI

evitare indennizzi di importo ridotto, non proporzionati ai costi


amministrativi necessari per tutta la procedura.
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TIPOLOGIE di FRANCHIGIE

INIZIALE o FISSA o ASSOLUTA

SEMPLICE o RELATIVA

una quota fissa del danno; espressa in %

il danno liquidato integralmente


solo se supera limporto della franchigia

della somma assicurata o in valore assoluto;

il danno liquidato per la parte eccedente

SCOPERTO OBBLIGATORIO
% del danno da liquidare che lasciata a carico dellASSICURATO. Ha un obiettivo analogo alla franchigia
assoluta.
definito per legge
Lo SCOPERTO OBBLIGATORIO
rispetto alla FRANCHIGIA
in % del danno e non della somma assicurata

Nelle ASSICURAZIONI di COSE

Esistenza di una condizione di SOTTOASSICURAZIONE

Si stabilisce un VALORE ASSICURATO < VALORE ECONOMICO DEL BENE

si realizza una sorta di condivisione del rischio con lASSICURATO

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ESEMPI FRANCHIGIA E SCOPERTO


Somma assicurata = 20.000
Indennizzo ? nelle seguenti ipotesi:
1. franchigia fissa 500

ipotesi di danno

si liquida leccedenza
D1 = 400

I1 = 0

D2 = 800

I2 = 300

D3 = 2.000

I3 = 1.500

2. franchigia fissa 10 % del valore assicurato

ipotesi di danno

D1 = 400

I1 = 0

D2 = 800

I2 = 0

D3 = 2.000

I3 = 0
si liquida leccedenza

3. scoperto obbligatorio 10 % del danno

ipotesi di danno

4. franchigia relativa 500

ipotesi di danno

D1 = 400

scoperto 40

I1 = 360

D2 = 800

scoperto 80

I2 = 720

D3 = 2.000

scoperto 200

I3 = 1.800

si liquida tutto, ma solo se supera


D1 = 400

I1 = 0

D2 = 800

I2 = 800

D3 = 2.000

I3 = 2.000

5. franchigia relativa 500 e scoperto 10 % del danno


franchigia relativa

ipotesi di danno

si liquida leccedenza

2000

si applica prima lo scoperto e poi la

D1 = 400

scoperto 40

360

I1 = 0

D2 = 800

scoperto 80

720

I2 = 720

D3 = 2.000

scoperto 200 1.800

I3 = 1.800

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PRESTAZIONE DELLASSICURATORE
La compagnia si assume una PROMESSA di INDENNIZZO nel caso di manifestazione di EVENTO DANNOSO
tenuto nei limiti di unentit max definita dalla SOMMA ASSICURATA.

Come si fa a capire quando deve intervenire lassicuratore o cosa significa che si attiva la
copertura assicurativa?
Dipenda dalla tipologia di polizza

polizza ad EVENTI ELENCATI

polizza ALL RISKS

la garanzia si attiva quando si verifica

la garanzia si attiva per qualunque

EVENTO,

uno degli EVENTI previsti e coperti.

tranne quelli esplicitamente esclusi.

Quantificazione dellimpegno dellAssicuratore


E legato alla tipologia di polizza che si distinguono a seconda se la copertura per:
ASSICUR. DI COSE

lentit del danno commisurato


al VALORE di RIPRISTINO delle cose;
la somma assicurata rapportata

POLIZZE A VALORE

al
VALORE del

ASSICUR. DI PERSONE
o di RESPONSABILIT

bene o dei beni.

POLIZZE A MASSIMALE

non si tratta di determinare il valore


di un bene o non possibile farlo;
si fissa un MASSIMALE che costituisce,
come la somma assicurata, limporto
MAX entro il quale lASSICURATORE
effettua la prestazione (risarcimento)

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denuncia del SINISTRO da parte dellASSICURATO


(entro 3 gg. dal suo verificarsi, ex art. 1913 c.c.)
LIQUIDAZIONE DEL DANNO

denuncia dellentit del danno


avvio della procedura di LIQUIDAZIONE (si ricorre a PERITI/
LIQUIDATORI):
verifica che si tratti di un SINISTRO causato da un rischio
compreso nel contratto, per entit e condizioni

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PREMIO nelle ASSICURAZIONI DANNI


PREMIO PURO

ugualmente

interpretato

come

lEQUIVALENTE CERTO DELLESPOSIZIONE

ALEATORIA AL RISCHIO.

Ci nonostante nel RAMO DANNI il contratto pu essere SINISTRATO anche pi


volte.
Quantificare limpegno dellassicuratore nel RAMO DANNI pu essere pi
complesso del VITA!
Si tratta di determinare il Valore attuale dellindennizzo atteso.

Nel procedimento di calcolo:

Esistenza di una COMPONENTE di RISCHIO che dipenda da:


1. SOMMA ASSICURATA (o dal MASSIMALE)
2. PROBABILIT di ACCADIMENTO dellevento
determinate su TAVOLE di ESPERIENZA
PREMIO PURO
Esistenza di NUMEROSE E DIVERSE TARIFFE!

Esistenza di una COMPONENTE FINANZIARIA che dipende da:


esistenza di un LASSO di TEMPO tra
PAGAMENTO DEL PREMIO e RICHIESTA dellINDENNIZZO

INVESTIMENTO dei PREMI INCASSATI il

cui risultato potenzialmente espresso dal TASSO TECNICO

incorporato nella determinazione del PREMIO PURO


ma non indicato specificamente, n corrisposto
allassicurato

N.B.: NellASSICURAZIONE DANNI il TASSO TECNICO (i PROVENTI FiNanziari) sono i RICAVI della compagnia di
assicurazione che, in questo modo, pu procedere con eventuali aggiustamenti sui caricamenti
per spese.

Quindi se vale che il PREMIO PURO esprime il VALORE ATTUALE degli INDENNIZZI ATTESI, si pu avere al
seguente relazione:

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PREMIINCASSATI NELL' ANNO

INDENNIZZI ATTESI NELL' ANNO


1 i t

per contratti contro danni tra


loro omogenei

t = tempo medio atteso che intercorre tra il pagamento del premio ed il momento dellindennizzo.
i = tasso tecnico o tasso di rendimento atteso dallinvestimento delle riserve tecniche.

Cosa accade in ogni singolo contratto?


PREMIO PURO
=
(applicato in un singolo contratto)

TP

numero di unit di misura oggetto del contratto


(o meglio numero di unita assicurate)

TASSO di PREMIO

E il PREMIO PURO calcolato per


unUNIT di GARANZIA ASSICURATIVA e
per
CATEGORIE
OMOGENEE
di
ASSICURATI e di CONTRATTI.

Variano da contratto a contratto


(ad es.:
migliaia di
TP per migliaia di di
capitale assicurato
oppure ad es.:
n. gg. per i quali previsto il
pagamento di una diaria)

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Come si determina il TP ?
Si ottiene come PRODOTTO tra le FREQUENZE OSSERVATE NEL PASSATO ed il VALORE ATTUALE
dellINDENNIZZO MEDIO EFFETTUATO:

Ie

nS nI
TP

t
nC 1 i

FREQUENZE
OSSERVATE

VALORE ATTUALE dellINDENNIZZO MEDIO EFFFETTUATO

nS = numero sinistri
nC = numero contratti
Ie = indennizzi effettuati nel periodo
nI = numero indennizzi

analogamente ai CONTRATTI VITA

PREMIO PURO
+

CARICAMENTI PER SPESE

elemento di negoziazione tra assicuratore e assicurato

PREMIO DI TARIFFA

Esempi di adeguamenti di PREMI di TARIFFA con riduzione del massimale,


introduzione o aumento di FRANCHIGIE

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Quando vale il sistema descritto?


Se le condizioni del SINGOLO CONTRATTO possono essere definite sulla base delle CARATTERISTICHE MEDIE
riportate nelle TAVOLE DI ESPERIENZA.
In realt opportuno correggere soprattutto le SINISTROSIT INFERIORI ALLA MEDIA (altrimenti il premio
TROPPO ALTO!)

Esistenza di SISTEMI di TARIFFAZIONE PREMIANTI (detti EXPERIENCE RATING)

APPLICAZIONE DI TARIFFE PI BASSE O RIDUZIONE DELLE TARIFFE quando


lassicurato mostra un RICHIO INFERIORE ALLA MEDIA.

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ASSICURAZIONI DI PERSONE

Coprono rischi che colpiscono la persona

Possono anche essere indicate come


ASSICURAZIONI SULLA SALUTE

Le prestazioni dellassicuratore e dellassicurato vengono definite sulla base di regole attuariali

RISCHI COPERTI DALLE ASSICURAZIONI SULLA SALUTE

rischi di INFORTUNI

rischi di MALATTIA

copertura SPESE SANITARIE

per ASSISTENZA

Obiettivo di questa
tipologia di assicurazione

ripristinare la capacit di produrre reddito temporaneamente


o definitivamente interrotta;
ossia offrire una tutela contro la PERDITA DEFINITIVA o
TEMPORANEA, PARZIALE o TOTALE, della CAPACIT di
SVOLGERE ATTIVIT LAVORATIVA.

In queste polizze (in particolare nelle ASSICURAZIONI CONTRO INFORTUNI e sulle MALATTIE) bisogna definire:
a)
b)

circostanza in cui c la COPERTURA ASSICURATIVA;


cosa significa PERDITA della CAPACIT DI SVOLGERE ATTIVIT LAVORATIVA.
PERCH?

Perch lASSICURAZIONE (copertura e premio) sono commisurati al GRADO di INABILIT.

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ASSICURAZIONI INFORTUNI e MALATTIE


Per rispondere al punto a) bisogna definire il concetto di INABILIT

Se esiste una GARANZIA PI RESTRITTIVA

Se c una GARANZIA PI AMPIA

la copertura si attiva se la PERDITA della

la copertura si attiva quando

CAPACIT di PRODURRE REDDITO

lassicurato perde la CAPACIT a

sinonimo

di PERDITA della CAPACIT di ESERCITARE

SVOLGERE

la PROPRIA ATTIVIT

QUALSIASI ATTIVIT LAVORATIVA

PROFESSIONALE

previsto un INDENNIZZO MINORE

previsto un INDENNIZZO MAGGIORE

INFORTUNI

qual la differenza

la CAUSA della PERDITA della CAPACIT

LAVORATIVA
MALATTIA

nelle POLIZZE INFORTUNI

La tutela contro il danno oggettivamente


constatabile derivante da:
Morte
lassicurato muore; beneficiari o
eredi riceveranno un CAPITALE
stabilito allatto della stipula del
CONTRATTO!!!
Invalidit totale o parziale
Inabilit temporanea o permanente
Dovuti a:
CAUSA FORTUITA
causa accidentale
ESTERNA
VIOLENTA

azione repentina che si


sviluppa in un breve lasso
di tempo

che provoca una LESIONE CORPORALE che


PREGIUDICA la CAPACIT LAVORATIVA

nelle POLIZZE MALATTIA

La tutela contro il danno oggettivamente


constatabile derivante da:
Morte
lassicurato muore; beneficiari o
eredi riceveranno un CAPITALE
stabilito allatto della stipula del
CONTRATTO!!!
Invalidit totale o parziale
Inabilit temporanea o permanente
Dovuti a:
CAUSA NON VIOLENTA INTERNA

esitenza di un PERIODO di CARENZA


(da 30 a 365 gg)
esistenza di ESCLUSIONI
(ad esempio abuso di alcolici,
droghe, etc)
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PAGAMENTO DI UN CAPITALE

TIPOLOGIA DI INDENNIZZO

per specifici servizi sanitari individuati


nelle polizze (ad es. visite specialistiche, spese di
convalescenza, etc.)

RIMBORSO SPESE VIVE

PAGAMENTO DI UNA RENDITA

per un PERIODO LIMITATO di tempo, pari alla durata della


malattia o dellinvalidit

VITALIZIA,

se la perdita della capacit lavorativa definitiva

In ogni caso di PAGAMENTO della RENDITA si pu avere


sotto forma di RIMBORSO
a forfait delle spese sostenute

sotto forma di DIARIA

Es. Coperture POLIZZE CONTRO MALATTIE prevedono la scelta tra:

indennit giornaliera
con un max di giorni

rimborso spese vive con delimitazioni


di tipologie e massimali

POLIZZE INFORTUNI
MORTE

Esistenza di 3 massimali

INVALIDIT TEMPORANEA

deve determinarsi comunque una


INVALIDIT TOTALE

INVALIDIT PERMANENTE

Se c INVALIDIT PARZIALE

INDENNIZZO = % del MASSIMALE corrispondente alla PERCENTUALE di INVALIDIT


Che cos la PERCENTUALE di INVALIDIT?
E assegnata dal perito medico sulla base di tabelle riportate nella polizza e sottoscritte dallASSICURATO.
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Cosa c nelle tabelle?

elenco delle INVALIDIT


PUNTI di INVALIDIT corrispondenti, cio la % di invalidit totale corrispondente

Quindi l INDENNIZZO pari a = % del MASSIMALE corrispondente al


PUNTEGGIO DI INVALIDIT!

Esistenza di limiti det

Copertura offerta NON OLTRE 70 ANNI!


NON sono RINNOVABILI!

SCADENZA delle POLIZZE


POLIZZE ANNUALI o PLURIENNALI con revisione annuale del premio!

POLIZZE SANITARIE

Offrono COPERTURE che prescindono dal manifestarsi di uno SPECIFICO EVENTO INERENTE LA SALUTE!

Tipologie: POLIZZE SULLA SALUTE del tipo VITA INTERA


(Permanent Health Insurance)

Si tratta di pacchetti entro i quali si sommano le COPERTURE CONTRO gli INFORTUNI,


sulle MALATTIE, MORTE

Durata pi lunga delle polizze tradizionali sulla salute


Durata minima 5 anni e fino allet della pensione

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