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Greta Martini
Greta Martini
Leggere le
carte
napoletane
Una finestra sullinfinito
SIGMA LIBRI
Gruppo Editoriale Esselibri - Simone
Azienda certificata dal 2003 con sistema qualit ISO 14001: 2004
Premessa
Dallorigine dei tempi luomo ha sempre cercato di interpretare il mondo
che lo circondava, di dare delle risposte allincredibile e misterioso meccanismo universale di cui faceva parte, di penetrare le misteriose leggi che
regolavano il suo destino attraverso le pi disparate forme di divinazione.
Fenomeno culturale presente sotto varie forme in tantissime religioni e
culture, la divinazione come strumento per indagare o propiziare il futuro
ha attraversato tutte le epoche, giungendo fino ai giorni nostri. Una delle
forme pi praticate di divinazione la cartomanzia: larte di predire lavvenire o interpretare il passato attraverso un mazzo di carte.
Dal punto di vista esoterico, il mazzo di carte che si colloca al di sopra di
tutti gli altri costituito dai Tarocchi, ma per chi si accosta per la prima
volta alla cartomanzia i Tarocchi possono risultare troppo enigmatici e
complessi. Affronteremo quindi la divinazione con le familiari Carte Napoletane, che possono essere chiaramente sostituite da qualsiasi mazzo
regionale a quaranta carte. Questi mazzi di carte apparentemente ingenui
sono tutti derivati dagli Arcani Minori dei Tarocchi, ne ereditano, quindi,
la grande forza simbolica, il potere evocativo e la profonda sapienza che
li ha ispirati. Tratteremo in questo manuale la divinazione soprattutto come
forma di energia fisica, mentale ed emotiva che permette allinterprete, o
cartomante, di creare insieme al consultante quellatmosfera speciale chiamata magia. Senza perdere mai di vista il fatto che magia non qualcosa
che trascende lumano, ma ne fa parte. Scopo di questo sintetico volume
sulla cartomanzia , infatti, far conoscere le possibilit che un comune
mazzo di carte pu comunicare a chi interessato ad addentrarsi in questo mondo di combinazioni e di simboli. Non si pretende qui di trasformare ogni lettore in un veggente, ma di stimolare chi interessato ad
accrescere le proprie risorse interiori consce ed inconsce.
Premessa
Indice
Parte Prima
Le carte da gioco e la cartomanzia
1. Breve storia delle carte .......................................................... Pag. 11
2. Dalle carte da gioco alla cartomanzia ...................................
15
3. La divinazione con le Carte Napoletane ...............................
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4. La Cabala e la simbologia dei numeri ...................................
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5. Le carte di Corte .....................................................................
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6. La simbologia dei colori ........................................................
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7. La simbologia dei quattro semi .............................................
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Parte Seconda
Il significato delle singole carte
Asso di Bastoni.............................................................................
Due di Bastoni .............................................................................
Tre di Bastoni ...............................................................................
Quattro di Bastoni ........................................................................
Cinque di Bastoni.........................................................................
Sei di Bastoni................................................................................
Sette di Bastoni.............................................................................
Fante di Bastoni ...........................................................................
Cavaliere di Bastoni .....................................................................
Re di Bastoni ................................................................................
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Indice
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Cinque di Coppe ..........................................................................
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Sei di Coppe .................................................................................
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Sette di Coppe ..............................................................................
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Fante di Coppe.............................................................................
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Cavaliere di Coppe ......................................................................
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Re di Coppe..................................................................................
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Asso di Denari ..............................................................................
Due di Denari...............................................................................
Tre di Denari ................................................................................
Quattro di Denari .........................................................................
Cinque di Denari ..........................................................................
Sei di Denari .................................................................................
Sette di Denari ..............................................................................
Fante di Denari.............................................................................
Cavaliere di Denari ......................................................................
Re di Denari .................................................................................
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Indice
Parte Terza
La divinazione e i metodi di lettura
1. Divinare perch? ..................................................................... Pag. 117
2. Quale divinazione? .................................................................
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3. Linterpretazione .....................................................................
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4. Il rito della consultazione ......................................................
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5. Metodi di lettura delle carte...................................................
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Metodo
Metodo
Metodo
Metodo
Metodo
Metodo
Metodo
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Metodo
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Parte Prima
Le carte da
gioco e la
cartomanzia
A quel punto, sulla tavola
ormai sparecchiata, colui che
pareva essere il castellano
pos un mazzo di carte da
gioco. [...] Prendemmo a spargere le carte sul tavolo, scoperte, come per imparare a
riconoscerle, e dare loro il
giusto valore nei giochi, o il
vero significato nella lettura
del destino.
Uno dei commensali tir a s
le carte sparse, lasciando
sgombra una larga parte del
tavolo; ma non le radun in
mazzo n le mescol; prese
una carta, e la pos davanti
a s. Tutti notammo la somiglianza tra il suo viso e quello
della figura, e ci parve di
capire che con quella carta
egli voleva dire io e che
s'accingeva a raccontare la
sua storia.
(da Il castello dei destini incrociati,
Italo Calvino)
Lorigine delle carte da gioco si perde nella notte dei tempi. Alcuni studiosi suppongono che siano giunte in Europa nel corso del Medioevo in
seguito ai rapporti commerciali con gli Arabi, i quali le avrebbero ereditate dagli Indiani che a loro volta le avrebbero apprese dai Cinesi.
Le prime notizie documentate dellesistenza delle carte provengono, infatti, dalla Cina, nellepoca della dinastia Tang, ed erano probabilmente di
carte usate principalmente per la divinazione, che riportavano alcuni simboli dellIching, il famoso Libro dei Mutamenti, e lideogramma corrispondente. Un testo tardivo e senza autorit riferisce che verso lanno 1120 un
funzionario della corte offr in dono allimperatore trentadue tavolette davorio. Alcune riguardavano elementi della natura come cielo e terra, altre
ancora gli esseri umani, ma la maggior parte di queste riguardavano la
sorte o dei principi astratti cui bisognava attenersi per essere un buon
cittadino.
Limperatore le avrebbe fatte riprodurre e diffondere in tutto il suo regno.
Il gioco chiamato Mille volte diecimila contava soltanto trenta carte: tre
serie di nove carte ciascuna e tre arcani o trionfi. Avevano, quindi, tre
semi: Jian o Qian (monete), Tiao (stringhe di monete, dove il nome
stringa implica il foro che le monete cinesi hanno per poterle appendere
e impilare su una corda), Wan (diecimila), e a questi si aggiungevano altre
tre carte singole Qian Wan (Migliaia di Diecimila), Hong Hua (Fiore Rosso) e Bai Hua (Fiore Bianco). Queste erano rappresentate da ideogrammi
con numerali da 2 a 9 sui tre semi. Alcuni studiosi suggeriscono che le
prime carte siano state in realt denaro reale e che fossero contemporaneamente lo strumento di gioco e la posta scommessa. Su queste carte erano
disegnati quattro segni rossi che corrispondevano alle virt cardinali
benevolenza, giustizia, ordine e saggezza ciascuna delle quali era rappresentata quattro volte. La somma dei segni del gioco riassumeva il numero delle stelle, andando quindi a rappresentare un microcosmo.
Dalla Cina le carte passarono, o si svilupparono contemporaneamente, in
India, patria anche degli scacchi. Dagli Indiani le appresero gli Arabi che,
nel corso del XIV sec., attraverso la Spagna e lItalia Meridionale, le fecero
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Parte Prima
conoscere al resto dellEuropa. Le carte arabe, o Haib, erano soltanto numeriche o simboliche, stante la proibizione del Corano di riprodurre figure umane; quelle degli Europei, che
non avevano e non avrebbero comunque rispettato proibizioni simili,
furono invece subito arricchite da immagini varie e da forme a volte bizzarre.
I primi mazzi di carte conosciuti in
Occidente erano molto vicini alla
simbologia cinese, fungevano da insegnamento morale e civico e dallordine del microcosmo passavano
a quello delluniverso. Le Naibi, dallarabo Haib, carte note in Italia nel
XIV secolo, costituivano una specie
di promemoria di principi morali e
civili cui attenersi ed erano cinquanta immagini, distribuite in cinque serie di dieci carte. Queste serie corrispondevano: alle condizioni della
Vita, da quella pi umile al supremo potere temporale e spirituale (il
mendicante, il servo, lartigiano, il
mercante, il gentiluomo, il cavaliere, il dotto, il re, limperatore e il
papa); alle nove Muse cui era stato
aggiunto Apollo; alle Scienze con
le carte raffiguranti i pianeti; alle
Virt. Nel 1393 nacque in Italia la
Fig. 1 - Naibi arabi della Spagna
corporazione dei pittori di carte e
il moralista Giovanni Morelli da un lato arringava i fiorentini sui pericoli e le maligne influenze delle carte, dallaltro affermava che le Naibi
potevano essere molto istruttive per i bambini. I pittori di immagini
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Parte Prima
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Parte Prima
dei veri e propri studi sulle carte iniziarono soltanto intorno al 1500, quando Guillaume de Postel, matematico, filosofo e orientalista, pubblic il
libro La chiave delle cose occulte, dando inizio a unepoca di studi sulle
carte. Secondo Postel la parola Tarocchi sarebbe derivata dalla parola
egiziana Taro, che significava Strada reale o dei Re; egli sosteneva,
inoltre, la filiazione del gioco dei Tarocchi da quello Egiziano del Tari.
Peraltro, fu proprio Postel a rilevare la connessione tra carte e Cabala, tra
elementi primordiali e semi.
Inizi cos lepoca delle teorizzazioni. Tra la fine del XVII secolo e tutta la
prima met di quello successivo oper in Svezia e Norvegia il mago e
spiritista Emanuele Swedenbrg, grande studioso di Cabala, di esoterismo, occultismo e di ipnosi, ammirato da Balzac e dallo stesso Emanuele
Kant. Si svilupp, quindi, una prima forma di attivit esoterica che solo
indirettamente riguardava il mondo delle carte e che prevalentemente si
interessava dei grandi destini delluomo, con un prepotente ritorno alla
conoscenza iniziatica, tipica espressione del secolo dei lumi.
Nel XVIII secolo ci fu una grande diffusione della moda occultistica e
cominci a svilupparsi una vasta produzione di giochi divinatori. Grazie a
Court de Gebelin (1725-1784) e al suo famoso seguace Alliette, parrucchiere francese conosciuto meglio sotto lanagramma di Etteilla, la cartomanzia ebbe un notevole impulso. Sostenitori delle origini egiziane delle
carte dei tarocchi, i due cercarono di fare dellarte divinatoria una scienza.
Etteilla in particolare sostenne che i Tarocchi erano nati nel 2170 a.C.,
durante un convegno di maghi egiziani presieduto da Ermete Trismegisto;
poi, nel corso dei secoli, le figure dei Tarocchi avrebbero perso le caratteristiche originarie. Perci Etteilla pretese di creare un nuovo mazzo di
Tarocchi, il Grande Etteilla o Libro di Toth, che pur essendo stato riconosciuto spurio entrato comunque a far parte della storia della cartomanzia. In una serie di volumetti editi tra il 1783 e il 1785 Etteilla spieg che il
suo mazzo di Tarocchi era un manuale magico per scrutare nel futuro.
Egli era un astuto opportunista, ma con una personalit carismatica capace di suggestionare le menti delle persone e, per dare pieno risalto alle
sue idee, fond una Societ degli Interpreti del Libro di Toth, grazie alla
quale le nuove teorie si diffusero in tutta Europa.
Da allora la cartomanzia, che in Italia e Francia era praticata a livello
popolare da almeno due secoli, divenne unautentica moda.
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Parte Prima
favore del misticismo orientale e anteponeva lesperienza spirituale spontanea alla cultura ufficiale e alle Chiese istituzionali.
Le tecniche di valorizzazione del s e lidea che lindividuo sia responsabile e capace di ogni cosa, dallautoguarigione alla creazione del mondo,
hanno trovato applicazione in ambito artistico, musicale, medico e sportivo, suscitando vivaci dibattiti.
Nel corso degli anni Ottanta, il pensiero esoterico, cui si ispirava la New
Age, ha influenzato latteggiamento verso lambiente, la famiglia, il lavoro
e la pace nel mondo. Idee spesso associate al movimento della New Age
includono dottrine e pratiche come la reincarnazione, lalchimia, lo yoga,
le arti marziali, loccultismo, lastrologia, la divinazione, lagopuntura, i
tarocchi, lo zen, la mitologia e la
chiaroveggenza.
Purtroppo, bisogna ammettere
che il fascino e il mistero della
divinazione si va oggi commercializzando e viene offerto come
un prodotto da supermercato:
fioccano le consultazioni di cartomanti alla televisione, in Internet, sui telefonini, sui rotocalchi.
Tutti si improvvisano cartomanti,
dimenticando che interrogare Fig. 6 - La divinazione si va oggi commercializquesta antica sapienza non un zando e fioccano le consultazioni televisive
gioco; facile associare per consuetudine le carte a un gioco, tuttavia rispondere alle ansie, alle richieste
di una persona una cosa seria.
Qualsiasi forma di divinazione richiede, infatti, grande concentrazione,
quindi non pu avvenire facilmente in pubblico; una buona dose di umilt, il cartomante non altro che uno strumento che mette le persone a
contatto con se stesse e le forze cosmiche; uno spirito limpido e multilaterale come il cristallo: la veggenza possibile solo a spiriti puri e dotati di
grandi capacit di immedesimazione.
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Leggere le
carte
napoletane
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