Modelli politici totalitaristici del XX e XI secolo
Le tendenze politiche che si andarono affermando in tuttEuropa agli inizi
del 900 avevano, un unico fattore comune sia esso un governo fascista, comunista o ancora nazista. Per determinare questo nuovo modello politico instauratosi in questo periodo fu coniato un termine, TOTALITARISMO, per la prima volta utilizzato da Giovanni Amendola, politico liberale italiano, che si trov immerso negli anni della dittatura mussoliniana. Pi avanti molti utilizzarono questo, definizione e il suo significato che via via che si deline e si perfezion facendolo aderire a varie dittature di diverso colore politico ma con le stesse basi costitutive e identificative. Tuttoggi con totalitarismo si indica un particolare sistema di potere che caratterizzato da: presenza di un partito unico con capo carismatico, uso del terrore, approccio con le masse di tipo propagandistico, distruzione degli avversari politici e non, abolizione del confine tra stato e societ. Alla base di un modello politico del genere naturalmente ci deve essere un capo carismatico, pronto a qualsiasi evenienza e che si mostri sempre forte ma allo stesso tempo guardi anche ai pi deboli. Di ci ce ne rendiamo ampiamente conto attraverso le opere darte le stampe che furono proprie di questo periodo. Il movimento artistico che nacque in quegli anni fu definito realismo. Le opere erano finalizzate alla propaganda e ritraevano donne e uomini al lavoro, lavoravano per costruire la nazione. Molto spesso in queste raffigurazioni appaiono i capi politici, Stalin un esempio valido ma anche Mussolini si fatto ritrarre mentre lavorava la terra. Con questo nuovo movimento artistico sembr riprendersi quella vecchia tradizione di raffigurare santi e dei in scala maggiore rispetto alle persone normali, adesso accadeva lo stesso con queste figure dittatoriali. Passiamo ora a riprendere gli strumenti di cui si avvalsero questi personaggi per raggiungere il potere, uno di questi fu il terrore e non secondario anche la propaganda. In molti hanno affermato questi due strumenti fossero due facce della stessa medaglia. Ma Hannah Arendt ( Giornalista e filosofa, una delle menti pi brillanti del secolo scorso si interessata a lungo di questi temi, essendo lei immersa in qualit di ebrea nella politica persecutrice del terzo reich, e in qualit di pensatrice nellavvento di questi regimi totalitari. Il primo libro da lei pubblicato tratta appunto del totalitarismo e ne analizza le origini) scav a fondo approfondendo il significato di tale asserzione dicendo che quando un regime detiene il potere assoluto la propaganda viene naturalmente sostituita con lindottrinamento, naturalmente la propaganda ha una funzione iniziatica, e la violenza non viene pi utilizzata per spaventare la gente
ma per attuare i suoi progetti e rendere le dottrine ideologiche realt,
quindi il terrore totalitario serve per tradurre in realt il mondo fittizio dellideologia. Uno degli aspetti pi inquietanti di questi regimi che questi ebbero pieno controllo, non solo politico ma anche ideologico e perfino psicologico sulle masse. In una societ dominata da modelli politici di tipo totalitario i gruppi, i circoli, le amicizie sono completamente annientate, in un regime di questo tipo esistono solo i singoli; ma perch ? la riposta semplicissima, una coscienza singola, se ancora pu definirsi coscienza, molto pi facile da manipolare che di un gruppo di persone con ideologie pi che radicate. Le informazioni, la storia, la cultura sono deformate, non si ha pi la certezza di una verit assoluta, anche perch questi regimi per vedere attuati i loro folli progetti hanno dovuto letteralmente demolire la cultura che si sarebbe posta a bloccare le ruote, quindi hanno ben pensato di eliminare ogni genere di sapere esistente, partendo dai libri arrivando a quadri e opere darte, tutto ci fu accantonato per preparare le masse allomologazione sotto principi, informazioni, filtrate e interpretate arbitrariamente dai capi unici di questi regimi. Uno degli esempi pi illustri di queste tecniche di lavaggio di cervello per la Arendt, il criminale nazista Otto Eichmann, infatti ella nel suo libro la banalit del male osserva come egli sia una persona normalissima purtroppo privata del pensare per la sua completa dedizione al regime, infatti egli non pensando fa il male ed essendo circondato da persone completamente omologate, considera del tutto normale mandare a morte delle persone. Ma continuando la filosofa sottolinea come questi regimi dittatoriali creino menzogne, bugie ad esempio Stalin in Russia affermava di aver eliminato completamente la disoccupazione, il Fuhrer Hitler raccontava madornali bugie ai suoi ospiti per indottrinarli. Per avere terra spianata questi personaggi hanno dovuto normalmente eliminare la concorrenza, metterla in cattiva luce, e una volta preso il potere, eliminarli anche materialmente. Pochi purtroppo ricordano quanto fatto da Stalin. Il totalitarismo stalinista fu contraddistinto dallepurazione, infatti, gli avversari politici venivano fatti scomparire e deportati nei gulag, definiti come campi di rieducazione, se uscivano vivi da questi campi di lavoro duro erano comunque provati psicologicamente perch indottrinati secondo le ideologie del regime. Questi mezzi repressivi adottati dal regime comunista russo sono offuscati dai pi noti massacri nazisti nei campi di concentramento. Forse lesempio pi noto riguarda leliminazione degli avversari riguarda proprio Stalin, e
lassassinio di Lev Trockij. Sebbene facessero parte dello stesso partito
questultimo gener una sua corrente, infatti Stalin avvalendosi dellaiuto dei servizi segreti sovietici, il KGB, lo uccise. Un esempio pi attuale quello di Saddam Hussein, rais dello stato iracheno, dopo ben 21 anni di controllo dittatoriale dello stato proclama un referendum popolare, ottiene il 100% dei voti, ma non vi erano forze alternative in campo e il voto era obbligatorio per tutta la popolazione. Quindi nazismo e comunismo rispettivamente in Germania e in Russia furono due totalitarismi modello, ma quello italiano non pu essere considerato tale, perch a sbarrare la strada al fascismo ci furono due istituzioni invalicabili e molto potenti la chiesa e la monarchia. Per questo motivo lo storico Sabbatucci definisce il fascismo italiano come un totalitarismo non completamente compiuto perci imperfetto. Riportando alla luce questi fatti possiamo fortunatamente renderci conto che tali forme di potere sono ormai scomparse. Per tuttoggi abbiamo soprattutto nei paesi del Maghreb e del medio oriente forme politiche di natura discutibile. Non possono definirsi totalitarismi, ma il modo con cui ci si arroga il diritto di governare e per quanto lo si faccia ci spinge a definirli come dittature. Le cosiddette primavere arabe che hanno avuto luogo nei paesi del Maghreb, quasi come reazioni a catena, hanno messo in risalto queste figure dispotiche, di veri e propri dittatori. Lesempio pi illustre Mohammar Gheddafi, uomo solo al potere per pi di trentanni, deposto da un attacco del movimento rivoluzionario. Hosni Mubarak, presidente egiziano per venti anni deposto dopo le interminabili lotte di piazza Thair. Ben Ali dimenticato ai pi, presidente per venti anni della Tunisia. E ancora oggi assistiamo al governo dittatoriale di Bashar Al Hassad in Siria. La questione su questultimo ancora aperta, sebbene vi siano strani accadimenti, lo si deve lasciare l dov, una sua deposizione determinerebbe una situazione drammatica in quella zona dov presente pi che mai lIS. Quindi diversamente dai primi del novecento questi regimi non possono pi essere eliminati senza unattenta valutazione diplomatica, politica e geografica. La tanto acclamata deposizione di Gheddafi ha gettato la Libia in un vero e proprio caos politico e religioso, vi sono due governi e il califfato dellIS ha gi messo le mani anche su questo territorio.