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Il melanoma
n. 9
Il melanoma
che cos, come combatterlo
Indice
Legenda
Per praticit di consultazione a lato del testo sono stati inseriti dei
riquadri contraddistinti da piccole icone, ognuna delle quali ha il
seguente significato:
richiama lattenzione su alcuni concetti espressi
nel testo a fianco
definizione di un termine tecnico
5 Introduzione
6 Che cos il cancro?
7 Che cos il melanoma?
10 Quali sono le cause del melanoma?
12 Quali sono i segni e i sintomi del melanoma?
14 Come si esegue lautoesame della cute?
16 Limportanza della diagnosi precoce
17 Come si formula la diagnosi?
18 La stadiazione
21 Quali sono i tipi di trattamento usati?
23 La chirurgia
25 La chemioterapia
27 La terapia mirata a bersaglio molecolare
29 Limmunoterapia
30 La radioterapia
31 Terapia adiuvante
31 Follow-up
32 La comunicazione in famiglia
di cancro
Introduzione
Lobiettivo di questo libretto, che ha carattere puramente
informativo, di aiutare i malati di cancro ed anche i loro
familiari ed amici a saperne di pi sul melanoma nel tentativo di rispondere, almeno in parte, alle domande pi comuni relative a diagnosi e trattamento di questa malattia.
Ogni anno si diagnosticano in Italia circa 7-8.000 nuovi
casi di melanoma cutaneo. Esistono altri due tipi di tumori
cutanei - il carcinoma a cellule squamose e il carcinoma a
cellule basali - che per non sono oggetto di questa pubblicazione.
Naturalmente, questo libretto non contiene indicazioni utili a stabilire quale sia il trattamento migliore per il singolo
caso, in quanto lunico a poterlo fare il medico curante
che a conoscenza di tutta la storia clinica del paziente.
Per ulteriori informazioni disponibile il servizio offerto
dallhelpline di AIMaC, unquipe di professionisti esperti in grado di rispondere ai bisogni dei malati di cancro
e dei loro familiari, dal luned al venerd dalle 9.00 alle
19.00 - numero verde 840 503579, e-mail info@aimac.it.
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La cute
La cute lorgano pi esteso di tutto il corpo. Si compone
di due strati principali: lepidermide e il derma.
Lepidermide lo strato pi superficiale; costituita principalmente da cellule piatte, di aspetto simile a quello delle
squame dei pesci e per questo definite cellule squamose.
Al di sotto di queste, si trovano delle cellule rotonde dette
cellule basali. La parte pi profonda dellepidermide contiene anche i melanociti.
Nel derma, che lo strato pi profondo della cute, sono
presenti vasi sanguigni, vasi linfatici, follicoli piliferi e una
serie di ghiandole. Tra queste le ghiandole sudoripare, che
producono il sudore necessario a regolare la temperatura
corporea, e le ghiandole sebacee che secernono il sebo.
Il sudore e il sebo raggiungono la superficie attraverso minuscoli fori detti pori.
La cute svolge molteplici funzioni: ci protegge dai raggi solari, dalle ferite e dalle infezioni; regola la temperatura corporea; assorbe lacqua e i grassi e produce la vitamina D.
Epidermide
Derma
Epidermide: lo strato pi
superficiale dei due strati
principali di cellule che
costituiscono la cute.
Derma: lo strato pi
profondo dei due strati
principali di cellule che
costituiscono la cute.
Melanociti: cellule
presenti nella cute che
producono e contengono
la melanina (v. sotto).
Melanina: pigmento (v.
pag. 8) che conferisce
alla cute la sua tipica colorazione. Gli individui di
carnagione scura hanno
pi melanina di quelli di
carnagione chiara.
Follicoli piliferi: piccole
sacche presenti nel derma
dalle quali crescono i peli.
Sebo: sostanza grassa
secreta dalle ghiandole
sebacee; protegge
la pelle, la idrata e la
rende meno vulnerabile
allattacco dei fattori
ambientali.
Ghiandola sebacea
Tessuto adiposo
Nervo
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Follicolo
Ghiandola sudoripara
collana del girasole
Melanociti: cellule
presenti nella cute che
producono e contengono
la melanina (v. sotto).
Melanina: pigmento (v.
sotto) che conferisce alla
cute la sua tipica colorazione. Gli individui di
carnagione scura hanno
pi melanina di quelli di
carnagione chiara.
Pigmento: sostanza che
conferisce la caratteristica colorazione a ogni
tessuto. I pigmenti sono
responsabili del colore
della pelle, degli occhi e
dei capelli.
Dermatologo: medico
specialista, esperto nella
diagnosi e nel trattamento delle malattie della
pelle.
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Melanociti e nevi
I melanociti sono cellule presenti nello strato pi profondo
dellepidermide. Producono e contengono la melanina. Dai
melanociti dipende il normale colorito della pelle: quando ci
esponiamo al sole, la pelle si abbronza, perch i raggi solari,
in particolare gli ultravioletti (v. pag. 10), inducono la comparsa di sostanze tossiche, che sono catturate e bruciate
dai melanociti. Il prodotto finale di questa combustione, la
melanina, eliminato attraverso le cellule pi superficiali
dellepidermide, che assume, in tal modo, il colore pi scuro
che chiamiamo abbronzatura.
I melanociti sono di regola cellule singole, ma a volte
crescono a grappolo formando noduli compatti di cellule
benigne detti nevi o nei, che hanno laspetto di macchie
scure o color carne. I nei sono abitatori normali della
pelle: si calcola che ogni italiano abbia in media 25 nei.
Questi sono di forma regolare (di norma ovale e rotonda),
di colore marrone di varia tonalit, piani o rilevati. Nello
stesso individuo sono tutti molto simili per forma e colore. Raramente sono presenti alla nascita (nei congeniti),
nella grandissima maggioranza dei casi compaiono nei
primi anni di vita. Nelladulto di regola sono stabili, bench
alcuni individui possano produrre nuovi nei anche dopo i
quarantanni. Tuttavia, se sono di forma e colore simili a
quelli gi esistenti, non sono sospetti.
Fino ad alcuni anni fa i nei congeniti erano considerati molto
pericolosi: oggi si sa che il rischio che su un neo congenito
possa svilupparsi un tumore cutaneo un po pi alto rispetto a quello della cute normale, ma si tende a non drammatizzare. Se un dermatologo esperto, dopo un accurato
esame, ritiene che si possa escludere il sospetto di un tumore
(evento, per altro, molto raro nellinfanzia), possibile programmarne senza fretta lasportazione, che sar eseguita in
anestesia locale. Oggi accertato che la rimozione chirurgica di un neo non pu indurre una trasformazione maligna.
Se si pensa che la propria immagine sia in qualche modo
Oggi possibile
riconoscere il melanoma nella fase di crescita
orizzontale.
La diagnosi precoce
fondamentale. Per
questo importante
conoscere bene la propria pelle.
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pensi a credere che anche i raggi UV-A possano danneggiare la cute fino a sviluppare il cancro, e che comunque
contribuiscano allinvecchiamento precoce della pelle. Per
tale motivo, i dermatologi raccomandano di usare creme
solari che riflettono, assorbono e/o dissipano entrambi i
tipi di radiazioni quando ci si espone al sole.
Quando si parla di esposizione eccessiva alla luce solare,
si deve considerare che questo concetto variabile, perch
la quantit di raggi UV che pu essere assorbita senza rischi
dipende dai colori dellindividuo (con riferimento a capelli, occhi e carnagione) e dalla capacit di abbronzarsi, che
a loro volta dipendono dalla popolazione di appartenenza.
Pelle chiara, occhi chiari e scarsa capacit di abbronzarsi
sono caratteristiche pi frequenti nelle popolazioni nordeuropee; pelle scura, occhi scuri ed elevata capacit di abbronzarsi sono pi frequenti nelle popolazioni mediterranee. stato osservato che in Europa il melanoma molto
pi frequente nei paesi nordici che in quelli del Mediterraneo. In Italia i casi di melanoma sono pi numerosi al nord
rispetto al sud. Gli studi eseguiti sugli emigrati dimostrano
che lincidenza della malattia alta ovunque siano emigrate popolazioni di origine nord-europea, mentre bassa
nei paesi in cui sono emigrate popolazioni mediterranee.
Molto discusso il ruolo del cosiddetto nevo displastico,
un neo che di solito diverso dai nei normali per dimensioni (pi grande), margini (irregolari), colore (disomogeneo), e aspetto (piatto con una parte rialzata rispetto alla
superficie corporea), come precursore del melanoma. In
mancanza di elementi certi ragionevole consigliare un
controllo periodico a chi ha pi di 100 nei, indipendentemente dalle loro caratteristiche cliniche.
Si pu quindi affermare, in termini generali, che il rischio
di sviluppare un melanoma cutaneo proporzionale alla
sensibilit individuale alla luce solare.
In Italia una campagna educativa dovrebbe riguardare in
modo particolare:
Il rischio di sviluppare
un melanoma cutaneo
proporzionale alla
sensibilit individuale
alla luce solare.
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Il melanoma compare
molto pi frequentemente sulla cute sana.
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Il melanoma non d
sintomi, anche se in
alcuni casi possono
comparire prurito,
secrezione di siero o
sanguinamento, che
possono tuttavia essere
associati alla fase avanzata di malattia.
importante eseguire
periodicamente
lautoesame della
cute per individuare
tempestivamente un
melanoma.
Se si riscontra qualcosa
di insolito consultare
immediatamente il
medico curante o
anche il dermatologo di
fiducia.
Ulcera: lesione pi o
meno grave della pelle o
di un tessuto epiteliale (v.
sotto) che tarda a cicatrizzare.
Tessuto epiteliale: tipo
di tessuto costituito da
cellule di forma regolare,
quasi geometrica, che
aderiscono le une alle altre. detto anche epitelio.
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bene che ogni persona in et adulta si sottoponga, almeno una volta nella vita, ad un attento esame della cute
da parte di un dermatologo esperto, anche (o soprattutto)
in assenza di sintomi o di dubbi. Ci consente di definire la
normalit della sua cute, costituendo cos un riferimento
per riconoscere tempestivamente leventuale comparsa
del melanoma, e anche di identificare eventuali lesioni
sospette, che debbono essere asportate per formulare la
diagnosi finale.
La diagnosi precoce rappresenta, quindi, larma pi efficace
nella lotta contro il melanoma: se riconosciuta in tempo, infatti, questa malattia pu essere sconfitta. Da questo punto
di vista, molto importante anche lautoesame della cute
(v. pag. 14) per imparare a conoscere la propria pelle e individuare nuove formazioni o altre modificazioni.
Grazie ai progressi della ricerca che hanno radicalmente cambiato i criteri di riconoscimento del melanoma, questa malattia oggi in Europa il secondo tumore meno aggressivo.
Dermatologo: medico
specialista, esperto nella
diagnosi e nel trattamento delle malattie
della pelle.
Biopsia: prelievo di un
campione di cellule o di
tessuto che sar esaminato al microscopio per
valutare le caratteristiche
morfologiche e chimiche
delle cellule di un tumore.
Anatomo-patologo:
medico specialista esperto nella diagnosi delle
malattie attraverso lo
studio delle cellule e dei
tessuti al microscopio.
Anestetico: farmaco
che ha leffetto di far
perdere la sensibilit
o la coscienza. Gli
anestetici locali hanno
questi effetti in una parte
dellorganismo, quelli
generali addormentano.
Lesame istologico
lunica indagine che
consente la diagnosi
definitiva.
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Dermatologo: medico
specialista, esperto nella
diagnosi e nel trattamento delle malattie
della pelle.
Oncologo: medico
specialista, esperto nella
diagnosi e nel trattamento dei tumori con
limpiego di chemioterapia, terapia ormonale,
ecc. tranne della radioterapia (per questa lo
specialista il radioterapista). Loncologo
coordina il trattamento
fornito da altri specialisti
ed spesso il principale
punto di riferimento per
il paziente.
Chirurgo plastico:
medico specialista, esperto nella riduzione di cicatrici o deturpazioni dellaspetto fisico in conseguenza di incidenti, difetti congeniti oppure trattamenti per alcune
malattie.
Prognosi: previsione sul
probabile andamento
della malattia, formulato
sulla base delle condizioni del malato, delle
possibilit terapeutiche,
delle possibili complicazioni o delle condizioni
ambientali.
Stadio: termine tecnico
usato per descrivere le
dimensioni del tumore e
soprattutto la sua eventuale diffusione.
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La stadiazione
Conoscere lo stadio e il grado del tumore utile allo specialista per stabilire la prognosi e il trattamento pi idoneo
per il singolo caso.
Stadiazione
Stadio un termine utilizzato convenzionalmente dai
medici per descrivere le dimensioni di un tumore e soprattutto la sua eventuale diffusione al di fuori dellorgano da
cui ha avuto origine. La stadiazione rappresenta, quindi,
un momento indispensabile per inquadrare correttamente
i successivi passi terapeutici. Per una stadiazione corretta,
Mezzo di contrasto:
sostanza moderatamente
radioattiva contenente
iodio, che si somministra
sotto forma di bevanda
o di iniezione attraverso
una vena del braccio.
Risonanza magnetica nucleare (RMN): procedura diagnostica simile alla TC, ma usa i campi magnetici anzich i raggi X per dare una serie di immagini in sezione trasversale
delle strutture interne dellorgano oggetto dellesame.
Lo scanner un magnete potente e per questo pu escollana del girasole
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Mezzo di contrasto:
sostanza moderatamente
radioattiva contenente
iodio, che si somministra
sotto forma di bevanda
o di iniezione attraverso
una vena del braccio.
Glucosio: uno zucchero.
Recidiva: ripresa della
malattia dopo una fase
di risposta completa o
parziale alle terapie.
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A volte necessario asportare i linfonodi adiacenti per esaminarli al microscopio e verificarne linvasione.
Normalmente il melanoma classificato secondo quattro
stadi: gli stadi I e II escludono la presenza di metastasi, lo
stadio III indica che sono presenti metastasi ai linfonodi regionali, mentre lo stadio IV indica la presenza di metastasi
a distanza.
Una volta accertata la diagnosi ed effettuata la stadiazione
del tumore, il dermatologo elabora un piano di trattamento su misura per le esigenze del paziente, tenendo conto
dellet e delle sue condizioni generali, delle dimensioni e
dellestensione del tumore, e di altri fattori.
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Il paziente ha il diritto chiedere chiarimenti perch importante che abbia la consapevolezza di come il trattamento
sar effettuato e di quali conseguenze avr. Se pensa di
non essere in grado di decidere subito, pu sempre chiedere che gli sia lasciato altro tempo per riflettere.
Il paziente pu anche decidere di rifiutare il trattamento.
In questo caso il medico gli spiegher quali conseguenze
potrebbe avere tale decisione. Limportante informare il
medico o linfermiere che lo hanno in carico, che ne prenderanno nota nella documentazione clinica. Non si deve
fornire alcuna spiegazione se si decide di rifiutare il trattamento, ma bene condividere con i medici le proprie
preoccupazioni in modo che possano offrire i consigli pi
opportuni.
Pu essere utile predisporre una lista di domande che si
desidera porre ai medici e farsi accompagnare da un familiare al colloquio.
Nessun trattamento pu
essere attuato senza il
consenso del paziente.
La chirurgia
Lintervento chirurgico per lasportazione del melanoma
il trattamento standard per questo tipo di tumore. Il chirurgo deve asportare non solo il neo, ma anche un margine
di tessuto sano circostante allo scopo di ridurre la probabilit che vengano lasciate in sede eventuali cellule tumorali.
Qualora lesame istologico confermi la presenza del melanoma, il chirurgo esegue un secondo intervento detto di
sicurezza, durante il quale asporta unarea di tessuto che
sar tanto pi ampia quanto maggiore risulta lo spessore
del tumore.
Oggi si tende a non asportare pi i linfonodi regionali a
meno che non si sia in presenza di unadenopatia sospetta
e/o comunque dopo valutazione del cosiddetto linfonodo
sentinella. Il linfonodo sentinella il primo linfonodo che
Adenopatia: qualunque
infiammazione a carico
dei linfonodi.
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La chemioterapia
La chemioterapia consiste nella somministrazione di uno
o pi particolari farmaci antitumorali (o antiblastici), che
si somministrano talvolta per bocca sotto forma di compresse, ma pi comunemente per endovena, ossia iniettandoli direttamente in vena. Nelluno e nellaltro caso il
farmaco entra nel circolo ematico che lo trasporta in tutto
lorganismo. Per questo la chemioterapia un trattamen-
25
Maggiori informazioni
sono disponibili su: La
chemioterapia (La
Collana del Girasole);
DVD prodotto da AIMaC
in collaborazione con
AIOM, Associazione Italiana di Oncologia Medica.
Maggiori informazioni
sui singoli farmaci sono
disponibili sui Profili
Farmacologici, che
possono essere richiesti
alla segreteria di AIMaC
(numero verde 840
503579) oppure scaricati
dal sito www.aimac.it.
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to sistemico, che vuol dire che pu agire sulle cellule tumorali in tutto lorganismo.
Se il melanoma si sviluppato solo su un arto, si pu
considerare la somministrazione per perfusione. Questa
tecnica consiste nel bloccare temporaneamente il flusso
sanguigno allarto interessato tramite lapplicazione di un
laccio emostatico e nella somministrazione di alte dosi di
farmaco direttamente nel sangue dellarto in questione. In
questo modo il paziente riceve la terapia proprio nellarea
in cui si sviluppato il melanoma.
La chemioterapia si attua di solito in cicli di trattamento,
della durata normalmente di alcune ore e in alcuni casi di
qualche giorno, ai quali segue un periodo di riposo di alcune settimane per consentire allorganismo di riprendersi
dagli eventuali effetti collaterali. Il numero di cicli dipende
dal tipo di malattia e dalla sua risposta ai farmaci. Solitamente la chemioterapia si esegue in regime ambulatoriale
o in day hospital, ma, a seconda dei farmaci somministrati
e delle condizioni generali del malato, potrebbe essere
necessaria una breve degenza in ospedale.
I chemioterapici pi utilizzati sono la dacarbazina, la temozolamide, la fotemustina. stata recentemente dimostrata lefficacia di un nuovo chemioterapico di nome
abraxane, che al momento della pubblicazione del libretto
non ancora disponibile in Italia.
La chemioterapia viene attuata spesso quando il melanoma si diffuso dal sito primitivo ad altri organi.
Effetti collaterali
Le reazioni alla chemioterapia variano da soggetto a soggetto, e se anche dovessero essere spiacevoli, di solito possono essere facilmente controllate con appositi farmaci.
Limportante non pretendere di fare tutto ci che si svolgeva prima senza sforzo e prendersi il tempo necessario
per far riposare il fisico. Si deve, tuttavia, tenere presente
che le attuali modalit di somministrazione e i numerosi
Maggiori informazioni
sulla caduta dei capelli
sono disponibili su: La
caduta dei capelli (La
Collana del Girasole).
Mutazione genetica:
modifica che altera un
singolo gene del corpo
umano.
Maggiori informazioni
sui singoli farmaci sono
disponibili sui Profili
Farmacologici, che
possono essere richiesti
alla segreteria di AIMaC
(numero verde 840
503579) oppure scaricati
dal sito www.aimac.it.
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Maggiori informazioni
sulla caduta dei capelli
sono disponibili su: La
caduta dei capelli (La
Collana del Girasole).
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Stati Uniti e in Europa un farmaco che agisce spegnendo la proteina mutata del gene BRAF. Il farmaco che si
chiama vemurafenib (Zelboraf) rappresenta unaltra importante conquista nel campo della terapia del melanoma
e delloncologia in generale. Non ancora stato approvato
in Italia ed attualmente disponibile nei centri di riferimento solo per sperimentazioni cliniche. Nei prossimi mesi sar
disponibile anche un altro farmaco, il dabrafenib.
Altri farmaci a bersaglio molecolare che possono essere
usati nel trattamento del melanoma soprattutto delle
mucose, delle mani e dei piedi o del volto sono imatinib
(Glivec) o nilotinib (Tasigna).
Effetti collaterali
Le reazioni alla terapia mirata a bersaglio molecolare variano da soggetto a soggetto e di solito possono essere facilmente controllate con appositi farmaci.
Gli effetti collaterali pi frequenti sono dolori articolari,
stanchezza, arrossamento cutaneo, caduta dei capelli, formazione di calli alle mani e piedi, prurito, secchezza della
pelle e fotosensibilit.
Per alleviare la reazione alla luce del sole bene evitare di
esporsi ai raggi solari anche involontariamente (come ad
esempio stando in auto o scendendo in giardino). utile
ed importante proteggersi sempre con creme solari ad alta
protezione e indossando abiti coprenti (ad esempio, vestiti
a maniche lunghe, pantaloni, ecc.). sconsigliatissimo andare al mare o in montagna.
Un effetto collaterale importante causato da vemurafenib
lo sviluppo di cheratosi e di altre formazioni cutanee,
tra cui anche il carcinoma a cellule squamose, che deve
essere rimosso chirurgicamente. Tuttavia, linsorgenza di
queste lesioni non rappresenta un problema perch hanno
un decorso benigno. Per questo motivo, durante il trattamento con vemurafenib, utile un controllo periodico
dal dermatologo.
Limmunoterapia
Limmunoterapia (detta anche terapia biologica o bioterapia) serve a potenziare lazione del sistema immunitario
contro la malattia attraverso la somministrazione di farmaci
detti anticorpi monoclonali.
Al giorno doggi, una delle principali innovazioni nel trattamento del melanoma viene dalla disponibilit di ipilimumab (Yervoy), un anticorpo diretto contro la proteina
CTLA-4 presente sulla superficie delle cellule del sistema
immunitario. Questo farmaco agisce legandosi ad una
sostanza presente sulle cellule del sistema immunitario, che
in condizioni normali ha unazione frenante sulla risposta
immunitaria. In pratica, il nostro sistema immunitario pu
essere paragonato ad una macchina in cui lacceleratore
formato da alcune sostanze che insieme ad altre stimolano
la risposta immunitaria, il freno da sostanze che limitano
la velocit e potenza del sistema immunitario, e lo sterzo
guida la risposta immunitaria in modo da dirigerla sicuramente contro le cellule tumorali. Uno dei freni alla velocit
di risposta del sistema immunitario rappresentato dalla
proteina CTLA-4. Normalmente questazione necessaria
per evitare che una reazione eccessiva del sistema immunitario finisca con il danneggiare lorganismo. Il melanoma
in grado di utilizzare questo freno per non essere aggredito dal sistema immunitario. La terapia con ipilimumab consente di rimuovere il freno e quindi di permettere al sistema
immunitario di correre ad alta velocit. Lipilimumab si
dimostrato molto efficace nella terapia del melanoma con
metastasi al punto da portare alla cronicizzazione della
malattia, vale a dire che il paziente continua a stare bene per
molti anni convivendo con le sue metastasi. Lipilimumab si
somministra per endovena, in regime di day hospital, per 4
cicli con un intervallo di tre settimane tra un ciclo e laltro.
Sistema immunitario: il
sistema naturale di difesa
dellorganismo contro le
infezioni.
Maggiori informazioni
sui singoli farmaci sono
disponibili sui Profili
Farmacologici, che
possono essere richiesti
alla segreteria di AIMaC
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Transaminasi: enzima,
ossia sostanza proteica,
che si trova soprattutto
nelle cellule del fegato.
Effetti collaterali
Gli effetti collaterali pi frequenti causati dallimmunoterapia
sono arrossamento e prurito, colite, diarrea, aumento delle
transaminasi, alterato o ridotto funzionamento delle
ghiandole endocrine (soprattutto la tiroide e lipofisi).
Questi effetti collaterali si curano con il cortisone. importante, in caso di effetti collaterali, contattare immediatamente il dermatologo di riferimento per iniziare subito la
terapia con cortisone.
La radioterapia
Maggiori informazioni
sulla terapia radiante
sono disponibili su:
La radioterapia (La
Collana del Girasole);
Domande e risposte
sulla radioterapia; DVD
prodotto da AIMaC in
collaborazione con AIRO,
Associazione Italiana di
Radioterapia Oncologica.
Alopecia: caduta di
capelli/peli.
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La radioterapia consiste nelluso di radiazioni ad alta energia per distruggere le cellule tumorali e bloccarne la crescita, cercando al tempo stesso di danneggiare il meno possibile le cellule sane. Si effettua presso il centro di radioterapia dellospedale e il ciclo si compone di solito di cinque
sessioni dal luned al venerd con una pausa nel weekend.
la durata del trattamento dipende dal tipo di tumore e
dalle sue dimensioni.
La radioterapia una terapia locale, ossia agisce solo contro le cellule presenti nella zona irradiata. Le cellule del
melanoma sono particolarmente sensibili alle radiazioni;
per tale motivo, il trattamento si esegue quasi sempre con
dosi singole elevate e distanziate nel tempo. Limpiego
della radioterapia limitato quasi esclusivamente alle metastasi ossee e cerebrali.
Effetti collaterali
Gli effetti collaterali della radioterapia dipendono dalla
quantit di dose irradiata e dallarea sottoposta a irradiazione. Durante il trattamento possono manifestarsi sono
stanchezza e alopecia.
Terapia adiuvante
Si definisce adiuvante qualunque terapia che viene somministrata a sostegno del trattamento principale allo scopo
di ridurre il rischio di recidiva e di migliorare la prognosi
dopo il trattamento chirurgico. indicata in quei casi in cui
il rischio di recidiva elevato.
Ad oggi lunico trattamento disponibile quello con interferone, anche se il beneficio assoluto per il paziente molto modesto. Tuttavia, vale comunque la pena di discutere
con lo specialista la possibilit di fare un tentativo.
Sono attualmente in fase di sperimentazione altre terapie
adiuvanti con i nuovi farmaci.
Follow-up
Concluso il trattamento, il chirurgo o il dermatologo stabiliscono un piano di controlli periodici comprendenti visite
mediche e alcuni esami strumentali (TC/RMN). questo
ci che i medici definiscono convenzionalmente followup. Allinizio i controlli avranno una frequenza pi ravvicinata (tre-sei mesi), per poi diradarsi nel tempo (una volta
allanno). Inoltre, se si accusano gli effetti collaterali delle
terapie, nei primi mesi sarebbe consigliabile presentarsi periodicamente dal medico di famiglia.
Le visite di controllo rappresentano il momento giusto per
collana del girasole
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condividere le ansie o paure con il dermatologo e per porgli qualunque domanda. Tuttavia, se nei periodi di intervallo tra un controllo e laltro il paziente avesse dei problemi
o avvertisse nuovi sintomi, deve contattare il dermatologo
al pi presto possibile. Molti pazienti riferiscono di sentirsi
molto agitati, almeno allinizio, nei periodi che precedono
i controlli. Ci assolutamente naturale e non deve preoccupare. In tale situazione potrebbe essere utile avere aiuto
dai familiari, dagli amici oppure da una delle organizzazioni
che si occupano di malati di cancro.
La comunicazione in famiglia
Maggiori informazioni e
consigli sul modo migliore
per comunicare con una
persona malata di cancro
sono disponibili su Non
so cosa dire Come
parlare al malato di
cancro (La Collana del
Girasole).
Maggiori informazioni e
consigli sono disponibili su
Che cosa dico ai miei
figli? Una guida per
il genitore malato di
cancro (La Collana del
Girasole).
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Richiedere il sostegno
psicologico.
Partecipare ai gruppi di
sostegno psicologico e
di auto-mutuo aiuto.
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Maggiori informazioni
sono disponibili su: I
trattamenti non convenzionali nel malato
oncologico (La Collana
del Girasole).
1. Per chiarezza, va spiegato che con il termine trattamenti si definiscono tutte quelle pratiche che possono migliorare le condizioni fisiche e la qualit della vita del malato, anche
se non vi certezza sulla loro reale capacit di favorire la guarigione. I trattamenti si distinguono in:
convenzionali: sono quelli utilizzati dai medici (chirurgia, radioterapia e chemioterapia), che
sono stati validati da numerosi studi clinici e la cui efficacia universalmente riconosciuta;
non convenzionali: sono tutti i metodi che non rientrano tra i trattamenti convenzionali e
che si suddividono in:
a. trattamenti complementari: sono utilizzati come integrazione o, come indica la definizione, complemento ai trattamenti convenzionali;
b. trattamenti alternativi: sono utilizzati in sostituzione dei trattamenti convenzionali.
collana del girasole
35
Maggiori informazioni
sui diritti dei malati di
cancro sono disponibili su
I diritti del malato di
cancro (La Collana del
Girasole), che pu essere
richiesto alla segreteria
di AIMaC (numero verde
840 503579) oppure
scaricato dal sito www.
aimac.it.
La helpline di AIMaC: un servizio che risponde in tempo reale alle domande dei malati di cancro e dei loro familiari, dal luned al venerd dalle
9.00 alle 19.00 numero verde 840 503579, e-mail info@aimac.it.
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I punti informativi
Sono a disposizione, presso i principali istituti per lo studio e la cura dei tumori e grandi ospedali, per
consultare e ritirare il materiale informativo o per parlare con personale qualificato e ricevere chiarimenti. Rivolgersi ad AIMaC (840 503579) per conoscere gli indirizzi esatti.
Attualmente sono attivi i seguenti punti informativi:
Avellino
Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati
Aviano (PN)
Centro di Riferimento Oncologico
Bagheria
Villa Santa Teresa Diagnostica Per Immagini e Radioterapia
Bari
Istituto Tumori Giovanni Paolo II - IRCCS Ospedale Oncologico
Benevento
Ospedale Sacro Cuore di Ges Fatebenefratelli
Cagliari
AOU Azienda Ospedaliero-Universitaria - Presidio Policlinico Monserrato
Genova
IRCCS Azienda Ospedaliera Universitaria San Martino IST - Istituto
Nazionale per la Ricerca sul Cancro
LAquila
Presidio Ospedaliero San Salvatore
Messina
Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Papardo-Piemonte
Centro Oncologico di Eccellenza Peloritano
Milano
Fondazione IRCCS S. Raffaele del Monte Tabor
Fondazione IRCCS Istituto Neurologico C. Besta
Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori
Napoli
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale A. Cardarelli
Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione G.Pascale
Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II
Azienda Ospedaliera Universitaria Seconda Universit degli Studi di Napoli
Padova
Istituto Oncologico Veneto IRCCS
Paola
Ospedale San Francesco di Paola
Pavia
Fondazione Salvatore Maugeri IRCCS
Perugia
Azienda Ospedaliera S. Maria della Misericordia
Pozzilli (IS)
IRCCS Neuromed
Roma
Azienda Complesso Ospedaliero San Filippo Neri
Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini
Azienda Ospedaliera SantAndrea
Istituto Nazionale Tumori Regina Elena
Ospedale San Giovanni Calibita Fatebenefratelli
Umberto I Policlinico di Roma - Sapienza, Universit di Roma
Rozzano (MI)
Istituto Clinico Humanitas
S. Giovanni Rotondo (FG) IRCCS Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza
Sesto Fiorentino (FI)
Centro Oncologico Fiorentino - CFO
Terni
Azienda Ospedaliera S. Maria
Torino
Azienda Ospedaliera Citt della Salute e della Scienza di Torino
Trieste
Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti di Trieste
Verona
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata - Policlinico Borgo Roma
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Profili DST
50 schede che forniscono informazioni di carattere
generale sulla diagnosi, stadiazione e terapia di
singole patologie tumorali.
http://forumtumore.aimac.it
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