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uno scatto del cuore che deve avvenire, e uno scatto del
cuore non pu avvenire a comando, una coltivazione di
unintera vita. La fine della sofferenza non si fa sul cuscino di
meditazione e nemmeno nella camminata.
Il Buddha ha parlato di un ottuplice sentiero, in cui quella
che noi definiamo "meditazione" in senso stretto occupa tre
degli otto fattori. Si parla infatti di una retta visione, o un
retto modo di vedere le cose, si parla di un retto modo di
parlare, di esprimersi nella vita quotidiana, si parla del modo
di guadagnarsi da vivere, si parla del modo in cui noi ci
atteggiamo nei confronti della nostra mente, si parla di retto
sforzo, di retta intenzione, in altri termini di come ci
nutriamo, di che cibo diamo al nostro cuore, di quali pensieri
intratteniamo di norma, ora dopo ora, e poi anche dellarte
del raccoglimento e della coltivazione della presenza
mentale. Quindi di un ottuplice sentiero. Inoltre, le qualit
che menzionavo prima , la pazienza, la gentilezza
amorevole, la fiducia, sono cose che si coltivano nella vita,
giorno dopo giorno, che nutrono il cuore, e al tempo stesso
sono anche il frutto di una pratica meditativa ben compresa:
pian piano ci che apprezziamo di una seduta : Ah! Qui
posso mettere in pratica un po di pazienza, qui posso avere
un po pi di gentilezza amorevole, qui c una qualit di
compassione nei confronti di un mio dolore, qui posso essere
paziente nei confronti della mia impazienza di voler subito
risolvere le cose, qui posso accogliere con dolcezza questo
dolore che sembra non volersene andare. Lentamente
possiamo scoprire queste qualit dentro di noi e coltivarle
nella vita quotidiana; e poi vedere che possono essere al
centro della nostra pratica meditativa, capire che la fase
cruciale della nostra pratica meditativa quando non pi
scorporata dalla nostra vita ma diventa qualcosa di
integrato, che ha un senso, che un momento di tutta una
direzione della nostra vita; e l c uno scatto, succede
qualcosa.
Per me, se penso a quel momento (dico un momento ma
stato ed un processo) la cosa pi importante che sento di
aver incontrato lumilt. Non ho mai pensato tanto al
successo/fallimento nella mia pratica meditativa, fin
dallinizio mi aspettavo che il percorso sarebbe stato diverso
rispetto a quello delle cose ordinarie, quindi non stavo
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