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Stabilit`
a dellequilibrio e
modi normali di oscillazione
5.1
Richiami teorici
(5.1)
Definizione 5.1 Una configurazione di equilibrio q0 {q10 , q20 , . . . qn0 } `e detta stabile
nel senso di Ljapunov se, > 0 > 0, con = () tale che, se |qi (0) qi0 | < e
|qi (0)| < , per i = 1, ..., n, allora |qi (t) qi0 | < e |qi (t)| < , t > 0.
La definizione appena proposta non ha grande valenza applicativa perche per poterla applicare occorrerebbe conoscere landamento temporale delle soluzioni delle
equazioni di moto che partono in un intoerno della configurazione di equilibrio. Risultano perci`o molto importante i seguenti criteri che permettono di discernere la
stabilit`a o meno di una configurazione di equilibrio nel senso di Ljapunov prescindendo dalla verifica della definizione. Il primo risultato in tal senso `e il seguente teorema,
dovuto a Dirichlet e Lagrange.
Teorema 5.1 Se una configurazione di equilibrio q0 {q10 , q20 , . . . qn0 } ordinaria di un
sistema soggetto a vincoli olonomi, scleronomi e perfetti ed a forze attive conservative
corrisponde ad un punto di minimo relativo isolato dellenergia potenziale V , allora
la configurazione di equilibrio q 0 `e stabile nel senso di Dirichlet.
Molto utile `e poi il seguente (primo) criterio di instabilit`a di Ljapunov per una
configurazione di equilibrio ordinaria
75
76
` E MODI NRMALI
CAPITOLO 5. STABILITA
Teorema 5.2 Sia q0 {q10 , q20 , . . . qn0 } una configurazione di equilibrio ordinaria di
un sistema soggetto a vincoli olonomi, scleronomi e perfetti ed a forze attive conservative di energia potenziale V , di classe C 2 nelle coordinate generalizzate. Se q0
non corrisponde ad un punto di minimo relativo isolato dellenergia potenziale V e
se questa conclusione si ottiene dallo studio della forma hessiana dellenergia potenziale calcolata in q0 , allora la configurazione di equilibrio q0 `e instabile nel senso di
Ljapunov.
Osservazione Il criterio di instabilit`a appena enunciato non rappresenta linversione
del teorema di Dirichlet-Lagrange, dal momento che pone tra le ipotesi il fatto di
poter stabilire che q0 non `e un minimo dallanalisi delle derivate seconde dellenergia
potenziale. Qualora lo studio della forma hessiana non permettesse di trarre questa
conclusione, il primo criterio di instabilit`a di Ljapunov non sarebbe applicabile.
5.1.1
q20
q0 =
qn0
rappresenta il vettore colonna (formale) dei valori assunti dalle coordinate lagrangiane
{q1 , q2 , . . . qn } nella configurazione di equilibrio e
q1 (t)
q2 (t)
q(t) =
qn (t)
rappresenta il pi`
u generale spoatamento del sistema dalla configurazione di equilibrio,
stabile o meno, allora si ha
q(t) = q 0 + v(t)
n
X
i=1
ci (t)v i
77
dove la dipendenza temporale figura solo nei coefficienti scalari ci la cui struttura
dipende dal segno delle radici dellequazione algebrica
det(A B) = 0
(5.2)
se i > 0
i cos i t + i sin i t
i + i t
se i = 0
ci (t) =
dove i e i sono costanti che dipendono dalle condizioni iniziali prescelte. I vettori
v i sono le soluzioni dellequazione
(i A B)v i = 0.
` E MODI NRMALI
CAPITOLO 5. STABILITA
78
5.2
Esercizi proposti
Esercizio 5.1 In un piano verticale, due aste AB e BC, di ugual massa m e ugual
lunghezza 2 sono incernierate tra loro nellestremo comune B, mentre A `e incernierato ad un punto fisso A di una guida r verticale, dove lestremo C `e libero di
scorrere. Un punto P di massa 3m si muove senza attrito lungo il braccio BC ed
`e attratto verso A da una molla ideale di costante mg/. Introdotte le coordinate
ed s indicate in figura e supponendo perfetti tutti i vincoli, studiare la stabilit`
a della
configurazione di equilibrio in cui = 0 e determinare le corrispondenti pulsazioni
della piccole oscillazioni.
r
A
ey
g
B
ex
s
C
Nelle ipotesi del testo, e siccome tutte le forze attive sono conservative, possiamo
concludere che le configurazioni di equilibrio ordinarie corrispondono ai punti critici
dellenergia potenziale V i cui contributi sono quelli della forza peso e della forza
79
elastica. Per la forza peso, fissato come livello di riferimento lorizzontale passante
per il punto fisso A, il contributo di AB `e mg cos , quello di BC `e 3mg cos
e quello di P `e 3mg(s 4) cos . Il contributo della forza elastica che richiama P
2
verso A `e mg
AP : per trovare la lunghezza di AP possiamo applicare il teorema di
Carnot al triangolo ACP che ha langolo in C di ampiezza . Siccome AC = 4 cos
abbiamo allora
AP 2 = s2 + 162 cos2 8s cos2
e dunque lenergia potenziale complessiva `e
mg 2
[s + 8 cos2 (2 s)].
2
mg[3 cos +
=0
4 cos2 ] = 0
s
2V
= mg{cos [3s + 16 8 cos (2 s)] + 8 sin2 (2 s)}
2
e sostituendo i valori di ed s allequilibrio. Abbiamo allora
1
0
B = mg
0 5
che `e definita positiva, avendo gli autovalori strettamente positivi. Dunque la configurazione proposta `e stabile per il teorema di Dirichlet-Lagrange.
Per determinare la pulsazione delle piccole oscillazioni, occorre procurarsi lespressione dellenergia cinetica del sistema. Per questo, `e conveniente introdurre una base
BC
mobile {e1 , e2 }, solidale a BC e tale che e1 = |BC|
e e2 , ortogonale a e1 e tale che
z rispetto alla base
e1 e2 = ez . Questa base ruota con velocit`a angolare = e
{ex , ey }. Il contributo di AB allenergia cinetica si determina osservando che il suo
z,
estremo A `e fisso per cui, siccome AB ruota con velocit`a angolare e
TAB =
1 2
2
ez IIA ez = m2 2 .
2
3
` E MODI NRMALI
CAPITOLO 5. STABILITA
80
1
m 2
IIG + vG
,
2
2
2
vG
= 162 2 sin2 + 2 2 82 2 sin2 ,
1 2 2 m
m + [1 + 8 sin 2 ]2 2 .
6
2
Infine, siccome
P A = 4 cos ey + se1 ,
abbiamo
2
v P = 4 sin ey + se
1 se
3m
[162 2 sin2 + s 2 + s2 2 + 8 sin (s cos s sin )].
2
Sommando i tre contributi ora trovati concludiamo che lenergia cinetica totale T `e
T =
4 2 2
3m 2
m + 28m2 2 sin2 +
[s + s2 2 + 8 sin (s cos s sin )].
3
2
cos
=
8m
+
7
sin
g
3
2 =
15g
17
81
2 =
15g
.
17
P
b
ey
ex
x
In un sistema cartesiano {ex , ey } con origine nel punto di intersezione delle due rette
su cui avviene il moto del
sistema il centro del disco ha coordinate (x, R) ed il punto
P ha coordinate (s/2, 3s/2). lenergia cinetica T del sistema `e
3m 2
(s + x 2 ) ,
2
dove il primo addendo si riferisce a P , il secondo al disco. Trascurando il contributo
costante dellenergia potenziale gravitazionale del disco, lenergia potenziale `e
3 3
mg
s
s 2
V =
mgs +
[(x + )2 + (R
3) ]
2
R
2
2
o, svolgendo i quadrati ed eliminando altri termini costanti,
3 3
mg 2
V =
mgs +
[x + s2 + sx Rs 3] .
2
R
Le configurazioni di equilibrio ordinarie si ottengono annullando le derivate di V
rispetto ad x e ad s
V
mg
x = R (2x + s) = 0
T =
V
s
3 3
2 mg
mg
R [2s
+ x R 3] = 0 :
` E MODI NRMALI
CAPITOLO 5. STABILITA
82
3
3
x0 =
R
e
s0 =
R
6
3
come valori delle coordinate nella configurazione di equilibrio. La forma hessiana B,
data da
mg
2 1
B=
1 2
R
`e definita positiva e dunque la configurazione di equilibrio trovata `e stabile. Posto
x(t)
x0
0
q(t) =
e
q =
,
s(t)
s0
Il pi`
u generale moto approssimato in un intorno della configurazione di equilibrio
stabile del sistema `e
q(t) = q 0 + [c1 (t)v 1 + c2 (t)v 2 ]
e per caratterizzare c1 (t) e c2 (t) occorre risolvere in lequazione det(A B) = 0,
dove A `e la forma quadratica associata allenergia cinetica:
3 0
A=m
.
0 3
Questa equazione `e data da
32 4
ed ha come soluzioni
1 =
g
g2
+ 2 =0
R
R
g
R
2 =
g
,
3R
2 =
g
R
g
:
3R
abbiamo allora
c1 (t) = 1 cos 1 t + 1 sin 1 t
Posto
v1 =
v1x
v1s
v2 =
v2x
v2s
83
s(t) = s0 + c1 (t)
ey
ex
m 2
s + mu 2 .
2
Lenergia potenziale contiene i contributi della forza peso: mgs 22 per P e mgu 2
2
2
per Q ed i contributi delle forze elastiche: mg
2 (s + u ) relativo alla molla che attrae
` E MODI NRMALI
CAPITOLO 5. STABILITA
84
2
tra loro P e Q, mg
(s 2) , relativo alla molla che richiama P verso O e
per la molla che attrae Q ad O. In definitiva, lenergia potenziale `e
s
mg 3 2
11 2
2
V = mg 2( + u) +
s + 2u 4s 3u +
2
2
2
3mg
2
2 (u ) ,
mg
s = 2 2 + 3mg s 4mg = 0
che sono verificate da
s0 =
V
u
= mg 2 + 4mg u 3mg = 0
!
4
2
3
6
u0 =
3 2 .
4
3g
s(t)
u(t)
2 =
g
.
q =
s0
u0
il pi`
u generale moto approssimato in un intorno della configurazione di equilibrio
stabile `e
q(t) = q 0 + [c1 (t)v 1 + c2 (t)v 2 ]
con
c1 (t) = 1 cos 1 t + 1 sin 1 t
e
c2 (t) = 2 cos 2 t + 2 sin 2 t,
p
essendo 1,2 = 1,2 . I vettori costanti v 1 e v 2 risolvono le equazioni
(1 A B)v 1 = 0
(2 A B)v 2 = 0.
85
v1s
v1u
v2 =
v2s
v2u
0 0
0 1
v1s
v1u
0
0
che impone la condizione v1u = 0 per cui, posto per semplicit`a v1s = 1, abbiamo
1
v1 =
0
ed il modo normale corrispondente `e caratterizzato da
s(t) = s0 + 2c1 (t)
u(t) = u0 :
solo il punto P oscilla attorno alla posizione di equilibrio, mentre Q resta fermo.
Analogamente, risolvendo lequazione (2 A B)v 2 = 0
mg
2 0
v2s
0
=
0 0
v2u
0
Esercizio 5.4 In un piano verticale, unasta AB di massa m e lunghezza 4 `e incernierata ad un punto fisso O distante da A. Lestremo A `e richiamato verso un
punto fisso Q posto sulla verticale di O e distante 2 da O da una molla ideale di costante elastica mg/, mentre B `e attratto da unaltra molla ideale di costante 2mg/
verso un punto P di massa m mobile lungo una guida s orizzontale, distante 2 da
r, retta orizzontale passante per O. Introdotte le coordinate ed x indicate in figura,
determinare lenergia cinetica e quella potenziale del sistema. Determinare tutte le
configurazioni di equilibrio e studiarne la stabilit`
a, determinando la pulsazione degli
eventuali modi normali oscillanti attorno alle configurazioni di equilibrio in cui AB `e
verticale.
Lenergia cinetica si pu`o calcolare osservando che O `e un punto fisso solidale allasta
AB per cui il contributo dellasta `e
TAB =
1
IIO ,
2
` E MODI NRMALI
CAPITOLO 5. STABILITA
86
ey
ex
g
m 2
2x
7 2 2 m 2
m + x .
6
2
Allenergia potenziale contribuiscono la forza peso per lasta AB, dal momento che
il punto P non cambia quota durante il moto, e lenergia elastica associata alle due
molle. Poiche CO = , deve essere
V = mg cos +
mg
mg
|Q A|2 +
|P B|2 .
2
mg 2
x 6mgx sin + 132 .
87
x2 = 2
2 V
x = 6mg cos
2V
2 = 9mg cos + 6mgx sin
Abbiamo
B(E1 ) = mg
e
6
9
B(E3 ) = mg
B(E2 ) = mg
3
18
6
9
= B(E4 )
2T
=0
x
2T
7
= m2
2
` E MODI NRMALI
CAPITOLO 5. STABILITA
88
Risolviamo ora lequazione
det(A B(E1 )) = 0
cio`e
7 2 2 13
g 54g 2 2 = 0
3
3
13 3865 g
=
14
41
2893 g
14
p
+ .
ey
ex
P
b
g
B
89
Lenergia cinetica dellasta OC che ruota attorno allasse ez ,passante per O, con
z `e
velocit`a angolare = e
TOC =
1
4
IIO = m2 2 .
2
3
m 2
4
m 2
vP = m2 2 +
s + s2 2 .
2
3
2
2
Lenergia potenziale V del sistema `e formata dal contributo della forza elastica mg
2 (s +
2
4 ) e da quelli della forza peso: 2mg sin per lasta OC, la sola dotata di massa
non trascurabile, e mgs cos , dovuto al punto P , cosicche
V =
mg 2
(s + 42 ) 2mg sin mgs cos .
2
mg
V
s = s mg cos = 0
dalla prima equazione si ricava la condizione s = cos che, sostituita nella seconda,
fornisce
mg cos (sin 2) = 0
che ammette le solutioni = 2 e = 3
2 , cui corrisponde sempre il valore s = 0. Le
configurazioni (s, ) di equilibrio sono dunque E1 (0, 2 ) e E2 (0, 3
2 ). Le derivate
seconde dellenergia potenziale sono
2
mg
V
s2 =
2 V
s = mg sin
2 V
2 = mgs cos + 2mg sin
e dunque le matrici hessiane delle configurazioni di equilibrio sono
1
1
1
1
B(E1 ) = mg
e
B(E2 ) = mg
:
1 2
1 2
` E MODI NRMALI
CAPITOLO 5. STABILITA
90
2T
x
abbiamo
A(E1 ) = m
2T
8
= m2
3
2
=0
1
0
0
8 2
3
3g
2
e 2 =
p
1 = 1 =
g
4 :
3g
2
p
2 = 2 =
q(t) =
s(t)
(t)
q =
g
.
4
il pi`
u generale moto approssimato in un intorno della configurazione di equilibrio
stabile si scrive nella forma
q(t) = q 0 + [c1 (t)v 1 + c2 (t)v 2 ]
dove le funzioni c1 (t) e c2 (t) sono date da
c1 (t) = 1 cos 1 t + 1 sin 1 t
Posto v 1 =
v1s
v1
(1 A B)v 1 = 0
e
(2 A B)v 2 = 0.
, la prima equazione diventa
mg
1
2
1
1 2
v1s
v1
0
0
91
3
4
1
v2s
v2
,
1
34
(t)
+ c1 (t).
2
v2s
v2
0
0
34
1
(t) =
+ c2 (t).
2
Esercizio 5.6 In un piano verticale, unasta AB di massa 2m e lunghezza ha lestremo A mobile su una parabola di equazione y = x2 / e sollecitato da una forza
elastica ideale di costante 2mg/ che lo attrae verso il punto mobile C dellasse ex
posto sulla stessa verticale. Introdotte lascissa x di A (lorigine del riferimento cartesiano coincide con il vertice della parabola) e langolo indicato in figura, determinare
lenergia cinetica e quella potenziale del sistema. Studiare la stabilit`
a delle configurazioni di equilibrio e determinare le pulsazioni delle piccole oscillazioni in un intorno
di una posizione di equilibrio stabile.
ey
ex
1
m2 2
12
` E MODI NRMALI
CAPITOLO 5. STABILITA
92
e per calcolare v G osserviamo che
G O = xex
x2
ey + e1
xx
ey + e
2,
dove e2 `e il versore del piano di moto, ortogonale ad e1 ed orientato in modo che sia
e1 e2 = ez . Osservando che langolo tra ex ed e2 `e , mentre quello tra ey ed e2 `e
2 , abbiamo
2
vG
= x 2 + 4
x2 x 2
2 2
+
2xx sin + x cos
2
4
e dunque
T = m[x 2 + 4
x2 x 2
m2 2
+
2xx sin + x cos ].
2
3
Lenergia potenziale consta di due contributi, dovuti alla forza di gravit`a ed alla forza
elastica:
2
x
mg
V = 2mg
+ cos + 3 x4
1
2
x
= mg sin
2V
=0
x
E5 = (, 0) E6 = (, ).
2V
= mg cos :
2
93
3
x
2
la forma quadratica A associata in E3 , come pure in E5 , `e
10m
m
A=
m 32 m2
per cui lequazione det(A B) = 0 `e
1722 46g + 24g 22 = 0
che ammette le soluzioni
2 =
1 = 2
12g
.
17
q =
cosicche il pi`
u generale moto approssimato in un intorno di E5 si scrive come
q(t) = q 0 + [c1 (t)v 1 + c2 (t)v 2 ]
dove le funzioni c1 (t) e c2 (t) sono date da
c1 (t) = 1 cos 1 t + 1 sin 1 t
e
c2 (t) = 2 cos 2 t + 2 sin 2 t,
p
con 1,2 = 1,2 . Per trovare i vettori costanti v 1 e v 2 occorre risolvere
(1 A B)v 1 = 0
(2 A B)v 2 = 0 :
1
x(t) = c1 (t)
6
(t) = c1 (t)
3
x(t) = + c2 (t)
4
(t) = c2 (t).
` E MODI NRMALI
CAPITOLO 5. STABILITA
94
M
g
ey
x
C
ex
Esercizio 5.7 In un piano verticale, un disco di massa m e raggio R rotola senza strisciare su una guida orizzontale. Sul disco agisce una coppia costante M = 2mgRez
ed una forza elastica di costante mg/R che attrae il centro C del disco ad un punto
fisso O posto alla stessa quota.
Nel disco `e praticata una scanalatura circolare concentrica di raggio R/2 entro
cui `e libero di muoversi senza attrito un punto materiale P di massa m. Usando le
coordinate lagrangiane x e indicate in figura, trovare lenergia cinetica del sistema.
Determinare le configurazioni di equilibrio discutendone la stabilit`
a. Determinare
la frequenza delle piccole oscillazioni in un intorno della configurazione di equilibrio
stabile.
x
La velocit`a angolare del disco, in virt`
u del vincolo di puro rotolamento, `e = R
per cui, grazie al teorema di Konig, il contributo del disco all energia cinetica del
sistema `e 34 m2 x 2 . Il contributo del punto P si ottiene scrivendo
P O = xex +
R
e1 ,
2
R
e2
2
R2 2
+ Rx cos
4
5
R2
m
mx 2 + m 2 + Rx cos .
4
8
2
95
mg 2
R
x 2mgx mg cos .
2R
2
= mg R2 sin = 0