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Anna Pandolfi
Nel cercare una soluzione approssimata, si puo partire dalla forma forte del
problema. Questo approccio e tipico delle differenze finite.
Anna Pandolfi
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Funzioni Approssimanti
Per costruire la forma debole (o variazionale), si devono definire
due classi di funzioni S e V, che rispondono a requisiti particolari.
S definisce la funzione soluzione di tentativo (candidate or
trial solutions) u* :
Soddisfa alle condizioni al contorno essenziali di ordine 0:
Appartiene allinsieme H1, i.e. soddisfa la condizione di
integrabilita quadra:
Linsieme S viene indicato come:
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Alcune Considerazioni
E possibile dimostrare che la forma forte e la forma debole del
problema hanno la stessa soluzione (lemma fondamentale del
calcolo variazionale, si veda la dimostrazione sul testo di Hughes).
Nella formulazione precedente non si sono usate le condizioni al
contorno sulle derivate, che vengono automaticamente soddisfatte
dallequazione variazionale e che sono per questo motivo chiamate
condizioni al contorno naturali.
Le condizioni al contorno a cui le funzioni soluzione di tentativo
devono necessariamente soddisfare sono invece chiamate
condizioni al contorno essenziali.
Il soddisfacimento delle condizioni naturali e di estrema
importanza in situazioni piu complesse di quella esaminata.
Il metodo degli elementi finiti si basa sulla formulazione in forma
debole: lidea consiste nellapprossimare S e V con opportune
collezioni di funzioni. Le collezioni di funzioni sono di dimensioni
finite (ovvero dipendono da un numero finito di parametri).
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Notazione
Si introduce una notazione che consente di cogliere le
caratteristiche matematiche essenziali dei metodi variazionali e di
evidenziarne gli aspetti importanti. E basata sullintroduzione nel
dominio chiuso
delle forme bilineari simmetriche a( . , . ) oppure
( . , . ):
Se u, v e w sono funzioni in
implica che:
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Metodo di Galerkin
C) Si scrive lequazione variazionale con le funzioni approssimanti:
D) inserendo la definizione di u h si ottiene, sfruttando la
bilinearita:
Il membro di destra di questa equazione contiene tutti i termini
associati con i dati del problema (condizioni al contorno).
Lequazione scritta permette di definire v h, lunica parte non nota.
Il metodo e conosciuto come metodo dei residui pesati e
formalmente si scrive:
Scelta dellApprossimazione
Il formalismo precedente diventa meno criptico se si specifica
linsieme V h. In tal caso, il metodo dei residui pesati produce un
sistema accoppiato di equazioni algebriche lineari.
A) Per definire V h, si considerino tutte le combinazioni lineari di n
funzioni NA (x) preassegnate (dette funzioni di forma, funzioni base
o funzioni di interpolazione):
Ogni funzione w h in V h e definita come:
Funzione gh ed Insieme Sh
B) Si introduce una nuova funzione di forma, Nn+1 (x) che soddisfi la
seguente condizone:
La funzione g h, che soddisfa la condizione al contorno essenziale, e
data da:
Linsieme S h e pertanto dato dalle funzioni u h cosi fatte (dA sono
costanti) :
C) Con queste definizioni si riscrive lequazione di Galerkin:
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Passaggi
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La Forma Matriciale
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La Matrice di Rigidezza
Ottenendo:
In forma matriciale:
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K = matrice di rigidezza
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Osservazioni
Le eventuali derivate di uh si ottengono con successiva operazione
di derivazione della soluzione approssimata.
La soluzione di (G) e unapprossimazione della soluzione di (W), la
cui qualita dipende dalle funzioni di forma e del numero n.