Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
n. 4
8 Marzo 2015
Editoriale
avuto la gioia di poter uscire con la processione del loro patrono per le vie del
centro storico e del borgo, per far arrivare
a tutti il messaggio dellamore e della vicinanza di Dio alla nostra vita! E noi dobbiamo saper mettere in pratica nella nostra vita quotidiana linsegnamento di San
Biagio, che ha seguito il Vangelo di Cristo
e lo ha insegnato al popolo che il Signore
gli aveva affidato! E provvidenzialmente
abbiamo adesso subito occasione di poter
mettere in pratica il Vangelo che anche
San Biagio predicava: siamo infatti nelle
prime settimane della Quaresima, che ci
prepara alla Pasqua, e possiamo vivere
questo periodo dellanno con il cuore rivolto allascolto della Parola di Dio e alla
conversione. Il Mercoled delle Ceneri
abbiamo chiesto al Signore di poter compiere un cammino di vera conversione,
per affrontare vittoriosamente, con le armi
della penitenza, il combattimento contro
lo spirito del male: dobbiamo quindi disporre tutti noi stessi alla sequela del Signore per arrivare alla Sua Pasqua veramente convertiti dal Suo Amore. Ciascuno
di noi, personalmente, pu pensare e
mettere in pratica alcuni santi propositi
che lo aiutino nel cammino spirituale verso le celebrazioni centrali della nostra fede: il Triduo Santo della Passione, Morte e
Resurrezione del Signore, eventi indispensabili per la nostra salvezza! E per poter
iniziare, anche comunitariamente, un
cammino di santificazione, per essere testimoni di unit e collaborazione, da questo
mese di marzo inizieremo con il Consiglio
Pastorale Inter-parrocchiale, per essere
collaborativi ed uniti nella nostra attivit
pastorale: San Biagio vegli e benedica questo nostro proposito!
n. 4
8 Marzo 2015
n. 4
8 Marzo 2015
n. 4
8 Marzo 2015
Parole di Vita
Il Vangelo di questa seconda Domenica di Quaresima descrive una Meraviglia. Ges da solo
con i suoi migliori amici, Pietro, Giacomo e Giovanni e compie un atto unico nella storia della
salvezza: "Fu trasfigurato davanti a loro". Mostr loro in modo tangibile
la sua divinit con dei segni visibili: "le sue vesti divennero splendenti
(...) e apparve loro Elia con Mos che conversavano con Ges". Uno
splendore di Luce, due grandi personaggi dell' Antico Testamento e una
grande gioia nel cuore dei discepoli, cosa chiedere di pi? bello per
noi stare qui: facciamo tre capanne, una per te, una per Mos e una per
Elia, propone entusiasta Pietro. Questa proposta sa di spavento ed entusiasmo insieme: sentimenti che accomunano ciascuno di noi e che ci
fanno rimanere a bocca aperta davanti alle cose belle, tanto che vorremmo non finissero mai: "Non sapeva infatti cosa dire perch erano spaventati." Ma le meraviglie non finiscono qui... "Venne una nube che li
copr con la sua ombra e dalla nube usc una voce che diceva: Questi il figlio mio l'amato,
ascoltatelo!" Dio Padre ci consegna Suo Figlio, come la cosa pi preziosa al mondo, in quel
momento ci (s)vela tutta l'umanit e tutta la divinit di Ges, ci rivela chi realmente . I discepoli continuano a non capire tutto, ma fa niente, Ges non d molte spiegazioni. Perch in fin
dei conti la vita cristiana questo: un misto di stupore, gioia grande e fiducia in "Cristo Ges
che morto, anzi risorto, sta alla destra di Dio e intercede per noi", come ci ricorda San Paolo
nella lettera ai Romani.
Francesca Micocci
Un Vangelo forte, che scuote e lascia colpiti, ma che insieme severit e dolcezza, asprezza e
fiducia. Apparentemente potrebbe sembrare inspiegabile un comportamento cos duro di Ges. In realt, anche questa volta, stiamo per ricevere un grande messaggio. In questo Vangelo
Ges, irrompendo nella folla di mercanti e venditori, ribaltando banchi e scacciando via cambiamonete, ci sta ponendo davanti una sfida come poche: rinascere. Distruggere tutti gli
aspetti materiali che attanagliano la nostra anima in nome di qualcosa di molto pi grande che
risiede in noi. Il Vangelo parla chiaro: Egli infatti conosceva quello che c nelluomo. Al di l
di tutti i nostri interrogativi senza risposte, delle nostre innumerevoli domande sui grandi misteri della vita, c Qualcuno che di noi conosce tutto. Le nostre paure, i nostri dubbi, la nostra
poco fiducia. Quale segno ci mostri per fare queste cose?. Rispose loro Ges: Distruggete
questo tempio e in tre giorni lo far risorgere. Gli dissero allora i Giudei: Questo tempio
stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?. Ma egli parlava del
tempio del suo corpo. Insieme alla sua resurrezione Ges invita a rinascere anche noi. C
Qualcuno che conosce tutto di noi e che ci d risposte a sufficienza per ogni domanda. Basta
saper ascoltare, saper far accrescere il tempio, la ricchezza che vive dentro ognuno di noi.
Adriana Rossi 4
n. 4
8 Marzo 2015
Chi segue la luce avr la vita eterna e la sua vita si compie in Dio.
In questo vangelo vediamo Ges impegnato a parlare con Nicodmo di vita eterna. Dio ha
creato il mondo per luomo e ha messo tutto a sua disposizione. Dopo il peccato originale ha
mandato suo figlio con il solo scopo di salvare e donare la vita eterna a ciascuno dei suoi figli.
Dio non ha mandato Ges Cristo per condannare il mondo, ma per salvarlo. In questa domenica, per mezzo di questo vangelo siamo portati a pensare cosa davvero Dio ha fatto per noi.
Quando si pensa al male nel mondo, si pensa automaticamente a dare la colpa al Signore, se
qualcuno sta male, se qualcuno muore, se qualcuno soffre, tutto per colpa di Dio. Ma nessuna mai pensa che Dio stato il primo a soffrire per mano degli uomini, il primo a morire per la
nostra salvezza.
Dio non ci condanna, Dio ci salva, ci libera, ci dona la Luce vera, che illumina ogni uomo. Per
questo solo accogliendo questa luce di resurrezione e scacciando le tenebre saremo portati a
vivere nella Sua gloria eterna, e godere delle sue opere.
Lucia Testa
Il Vangelo di questa 5^ domenica di Quaresima ci preannuncia quella che sar la sorte di Ges
di l a poco. Il Signore sta per donarsi completamente al suo popolo "semplicemente" per
AMORE, per la salvezza e la conversione dei nostri cuori.
<<Questa voce non venuta per me, ma per voi>>. La domanda
sorge spontanea: "Come possono la sofferenza, e poi la morte,
portare qualcosa di buono alla nostra vita o a quella degli altri?"
Ecco la risposta: <<Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la
propria vita in questo mondo, la conserver per la vita eterna>>
Sembra una contraddizione e, umanamente, ci viene chiesto tanto, forse troppo! Ma se proviamo a vedere il volto di Ges nelle
piccole sofferenze e morti quotidiane, troveremo la forza di
affrontarle proprio rivolgendo gli occhi alla croce, perch l ci siamo anche noi! Il nostro fratello celeste ci accompagner sempre se lo vorremo. Ora tocca a noi scegliere se essere o meno
chicchi che vogliono portare molto frutto. Buon germogliamento!
Marta Iacovacci
Siamo giunti al termine del tempo quaresimale, al momento in cui Ges ci pone davanti tutto
il suo dolore, ci rende partecipi di esso, non prima per di essersi mostrato qual : re, Messia.
Certo un re, un Messia davvero strano. Entra trionfalmente a Gerusalemme, cavalcando un
asino e dopo neanche una settimana si lascia crocifiggere dalle stesse persone che lo accoglievano come figlio di Davide. Ma quale re si lascia torturare dai suoi sudditi? Quale Messia
5
n. 4
8 Marzo 2015
lascia che i suoi seguaci gli voltino le spalle? Un re che ama. Un Messia venuto, non per salvare gli ebrei dall'oppressione romana, ma per salvare i nostri cuori dall'oppressione del
Male, del peccato. Eppure, ascoltando la minuziosa descrizione della Passione di Marco oggi, non si pu fare a meno di chiedersi: perch? Perch tutto questo dolore per gli uomini?
Per persone che offendono, che tradiscono, che odiano, che uccidono. A cosa servito? E
poi eccole l le risposte: Simone di Cirene, le tre
donne ai piedi della Croce, Giuseppe d'Arimatea e il
centurione che riconosce in Ges il Figlio di Dio.
Tutti uomini, tutti peccatori, eppure tutti illuminati
da quell'Amore gratuito, da quel sacrificio per la vita
che riesce a portare altra vita. Per questo Cristo ha
accettato la Croce: per accogliere ogni uomo nel suo
abbraccio d'Amore, affinch ognuno da quel segno
impari che la morte non ha mai l'ultima parola, ma
che da quella che l'Amore si propaga. dall'Amore che si genera Amore.
Sofia Testa
n. 4
8 Marzo 2015
Giuseppina Marchetti
7
n. 4
8 Marzo 2015
Un quadro al mese
Giovanni Testa
Federica Marchetti
8
n. 4
8 Marzo 2015
n. 4
8 Marzo 2015
Sara Testa
Ha un pennello fantastico.
10
Spunti di riflessione
PREGHIERA DI
RINGRAZIAMENTO
A DIO
Nel silenzio della sera, dal cuore mi sorge una preghiera. Penso a quel Dio Altissimo e Immenso che ha voluto anche me,
piccola e misera creatura, a far
parte di questo universo, e
penso: se mi ha voluto, nel suo
grande amore, servo a qualche
cosa, ho anchio un piccolo posto quaggi. E sento una grande gioia nel cuore, e un grande
coraggio per andare avanti: so
che Dio mi ama anche se non lo
merito. Mi ha dato suo Figlio, il
dolce Ges, Lui ha dato la vita
per me e i miei peccati. Mi ha
dato Maria, sua madre e nostra
madre, con il suo s generoso,
so che non mi lascia mai sola:
in ogni necessit io corro da lei,
dalla Mamma del Cielo, e ogni
preghiera verr esaudita, ma
non nella mia volont, ma in
quella del Padre Perfetto nel
quale ho piena fiducia, nel dolce Ges che sempre con me
anche se non lo merito, Lui con
il suo Corpo e il suo Sangue mi
d tanta forza e tanta fede: la
medicina per andare avanti e
arrivare a quella vita beata che
tanto desidero.
Grazie Padre per il tuo amore a
una peccatrice come me, grazie.
Marisa Rossi
n. 4
8 Marzo 2015
La rubrica musicale
Meraviglioso Domenico Modugno
vero, credetemi accaduto,
di notte su di un ponte
guardando l'acqua scura
con la dannata voglia
di fare un tuffo gi.
D'un tratto
qualcuno alle mie spalle,
forse un angelo
vestito da passante,
mi port via dicendomi cos:
Meraviglioso, ma come non
ti accorgi
di quanto il mondo sia meraviglioso?
Meraviglioso,
perfino il tuo dolore
potr guarire poi
Meraviglioso.
Ma guarda intorno a te
che doni ti hanno fatto:
ti hanno inventato il
mare!
Tu dici non ho niente
ti sembra niente il sole,
la vita, l'amore?
Meraviglioso
il bene di una donna che ama
solo te
meraviglioso
la luce di un mattino,
l'abbraccio di un amico,
il viso di un bambino
Meraviglioso.
Tu dici non ho niente
ti sembra niente il sole,
la vita, l'amore?
La notte era finita,
e ti sentivo ancora,
sapore della vita
Meraviglioso!
Beh, qui signori, tanto di cappello: un grande artista che canta le bellezze, le avvenenze. Il fascino della vita.
Meraviglioso: il sole, il mare.
Meraviglioso l'amore.
Meravigliosa la vita.
Un angelo (un passante) che salva.
Salva noi con le nostre paure.
Il nostro non voler mai capire i veri e importanti valori.
(Ci) salva anche quando sembra di non aver pi nulla tra le
mani e il nostro cuore, il nostro animo, svuotato, carente,
mancante di tutto questo "MERAVIGLIOSO".
La vita, il sole, il mare, lamore. Come si fa a non rendersi
conto di tanta infinita, smisurata bellezza?
Vito Sallusti
11
La poesia...
n. 4
8 Marzo 2015
Qualche tempo fa, nel freddo mese di Novembre, un frate si aggirava per le strade del nostro paese
cercando scorte per il convento e rispondendo con un sorriso, sia a un rifiuto sia alla carit. Una poesia che sa di tradizione, fede, calore e che sembra riportare fra i vicoli, insieme a Z frate cercatore.
Z frate cercatore
Di quel rigido novembre, sento ancora nelle
ossa
Il freddo insopportabile e tagliente,
che rese interminabili le giornate,
pure le ore sembravano essersi ghiacciate;
ma di certo non la fede di Z frate cercatore
che come ogni anno vagava per i vicoli del paese
bussando di cantina in cantina
con le otri a tracolla e con limbuto,
a chiedere mosto e olio per il convento
Eccoci di nuovo con una nuova poesia di Mario e No. Grazie allaiuto di un nostro compaesano,
Pietro di Rosa, sono riuscita ad avere notizie sul nostro poeta. Pietro nipote di Mario che in
realt si chiamava Filippo di Rosa, detto Mario figlio di No.
Filippo era un impiegato al ministero dellAereonautica a Roma e veniva destate a San Vito innamorandosi ogni volta delle numerose sfaccettature che offriva e tuttora offre il bel paese: un paesaggio unico con aria pura e pulita; lacqua fresca del Canale; la pace che si assapora nei cantucci
presso il Monte della chiesa di San Vito Martire. Poche persone ma buone che sanno accogliere i
forastieri, insomma: chi non si innamorerebbe delle bellezze del paesello a prima vista? Il nostro
caro Filippo lo ha fatto e ci ha lasciato questa raccolta di poesie per ricordarci, col nostro dialetto, i
panorami, le tradizioni, le usanze che ci circondano quotidianamente.
Le Curiosit...
Rachele Rossi
12
n. 4
8 Marzo 2015
I PassaTenda
Una biglia dice allaltra:
- Attenta al gradininin!
E laltra: - Quale gradinin
in?
SANVITOKU
(Marianna Carrarini)
Aurora Trinchieri
n. 4
Avvisi
Crema pasticcera
500 ml di latte
2 uova
150 gr di zucchero
75 gr di farina
Scorza grattugiata di un
limone
175 gr di farina
175 ml di acqua
50 gr di burro
3 Uova
Scorza grattugiata di un
limone
Olio per friggere Q.B.
Crema pasticcera Q.B.
8 Marzo 2015
Concerto di Pasqua
Giulia Luzzi
14