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E DEL MAGNESIO
CALCIO
Il contenuto totale di calcio dellorganismo adulto di circa 1200 g, di
cui:
98% depositato nelle ossa e nei denti sotto forma di idrossiapatite
e carbonato di calcio (CaCO3)
TIROIDE
Ghiandola che comprende due componenti endocrine: la prima produce gli ormoni tiroidei (T3 e
T4), la seconda la calcitonina.
La tiroide una ghiandola a struttura follicolare, costituita quindi da follicoli all'interno dei quali
vengono immagazzinati gli ormoni tiroidei. La calcitonina viene prodotta invece dalle cellule C
o parafollicolari, site all'esterno dei follicoli.
CALCITONINA ipocalcemizzante
Polipeptide di 32 amminoacidi (PM 3,5 kDa), sintetizzato dalle cellule C parafollicolari
della tiroide, che si trovano nello stroma reticolare della tiroide.
Riduce le concentrazioni plasmatiche di calcio agendo principalmente sullosso,
bloccandone il riassorbimento da parte degli osteoclasti e accelerando lattivit
osteoblastica di deposizione della matrice.
Agisce anche a livello renale, stimolando l'eliminazione di calcio da parte del
tubulo contorto prossimale
VITAMINA D ipercalcemizzante
Vitamina liposolubile che agisce in modo analogo ad un ormone steroideo: a
differenza delle altre vitamine liposolubili non viene immagazzinato nel fegato.
La forma pi abbondante la vit. D3 o colecalciferolo: la quantit proveniente
dagli alimenti tuttavia molto bassa e la maggior parte di vitamina D viene
sintetizzata a livello cutaneo per azione della luce ultravioletta.
HO
7-deidrocolesterolo
fotolisi UV
280-315 nm
isomerizzazione
CH2
CH2
5
4
3
HO
Pre-vitamina D3
HO
1
2
vitamina D3
colecalciferolo
Calcitriolo o 1,25(OH)2D3
RENE
INTESTINO
OSSO
ALTRI ORGANI
BERSAGLIO
1
L1,25-diidrossicolicalciferolo migra
anche negli osteoblasti (2) dove stimola
lassorbimento di calcio che si deposita
come fosfato di calcio.
favorisce i processi di
mineralizzazione
dellosso.
La vitamina D favorisce il riassorbimento
di calcio a livello renale.
IL CONCETTO DI NORMALIT
DELLA VITAMINA D
> 30 ng/ml (70-90 nmol/l) = Normale
12-30 ng/ml (40-70 nmol/l) = Insufficiente
5-12 ng/ml (20-40 nmol/l) = Deficit-Carenza
<5 ng/ml (<20 nmol/l) = Severa carenza
Carenza di vitamina D
CALCIO SIERICO
Calcio sierico in forma:
Ionizzata diffusibile (45%)
Legato a proteine (non diffusibile 50%)
Complessato diffusibile (combinato con fosfato, citrato 5%)
Calcio totale
Calcio ionizzato
Legato a proteine
Complessato
9-11 mg/dl
4.7 (45%)
4.8 (50%)
0.6 (5%)
Una persona sana possiede un calcio sierico totale di 2,4 mmoli/litro; circa la
met (1,2 mmol/litro) legata a proteine, la maggior parte allalbumina
Individuo Normale:
Concentrazione frazione legata: 1,2 mmol/l
Concentrazione frazione non legata: 1,2 mmol/l
Concentrazione Albumina: 47 g/l
Individuo Ipocalcemico:
Per assicurarsi che pazienti con albumina bassa non vengano identificati
erroneamente come ipocalcemici, i biochimici clinici usano la concentrazione
di calcio aggiustato
IPOCALCEMIA
Riduzione della concentrazione plasmatica totale del calcio al di sotto di 8,8 mg/dl
(2,20 mmol/l) in presenza di una concentrazione normale delle proteine plasmatiche.
Causata da:
- ipoparatiroidismo: condizione caratterizzata da un deficit di PTH;
-deficit vitamina D: ridotto assorbimento dovuto a patologie epatobiliari o
malassorbimento intestinale;
-Insufficienza renale: mancata sintesi di 1,25-diidrossicolecalciferolo conseguente al
danno diretto delle cellule renali.
IPERCALCEMIA
Aumento della concentrazione plasmatica totale di calcio al di sopra di 10,4 mg/dl (2,60 mmol/ l).
Causata da:
FOSFATO (PO43-)
Iperfosfatemia
Aumento della concentrazione plasmatica di fosfato al di sopra di 4,5 mg/dl
(1,46 mmol/l) a causa di una sua ridotta escrezione renale.
Le cause sono:
- Insufficienza renale: escrezione difettosa di fosfato;
- Ipoparatiroidismo: un basso livello di PTH circolante riduce lescrezione di
fosfato dai reni (aumento concentrazione sierica);
- Pseudoiperparatiroidismo: il PTH secreto normalmente ma c insufficienza
di recettori nel tessuto bersaglio.
Ipofosfatemia
Diminuzione della concentrazione plasmatica di fosfato al di sotto di
2,5 mg/dl (0,81 mmol/l).
Unipofosfatemia grave (<0,3 mmoli/l) rara ed per lo pi causata dai
movimenti anomali transcellulari del PO4.
L'ipofosfatemia cronica dipende nella maggior parte dei casi da una
riduzione del riassorbimento renale di PO4 e non associata a deplezione del
PO4 intracellulare.
Le cause comprendono:
-Iperparatiroidismo: un elevato PTH aumenta lescrezione di fosfato dai reni e
contribuisce allabbassamento della sua concentrazione
sierica
-Cura della chetoacidosi diabetica:lo spostamento di glucosio nelle cellule ad
opera dellinsulina pu causare uno spostamento simile del fosfato;
-ipofosfatemia da tumore;
-difetti congeniti del riassorbimento del fosfato a livello tubulare.
conclusioni
Il controllo della calcemia e delle concentrazioni ematiche di fosfato operato
da un complesso costituito da paratormone (PTH), calcitonina e
vitamina D
Effetti del PTH (ipercalcemico e ipofosfatemico):
nel SANGUE
aumento del Ca e diminuzione del fosfato
nei RENI
aumento riassorbimento Ca, aumento Vit. D, diminuzione
riassorbimento del fosfato
nel TESSUTO OSSEO
aumento attivit degli osteoclasti e degli
osteoblasti
MAGNESIO (Mg2+)
Il contenuto totale di magnesio dellorganismo adulto di circa 25 gr., di cui il
60% presente nelle ossa,
39% nei compartimenti intracellulari,
1% nei liquidi extracellulari.
Circa un terzo del magnesio contenuto nelle ossa mobilizzabile e pu servire
da riserva per il mantenimento delle concentrazioni extracellulari ottimali.
Fonti Alimentari:
nei vegetali verdi il magnesio presente nella clorofilla.
MAGNESIO SIERICO
Nel plasma il magnesio presente in concentrazioni variabili tra 0,7 e 1,0
mmol/l (17-24 mg/l), per il 30% legato alle proteine (soprattutto albumina) e
per il rimanente sotto forma ionizzata.
IPERMAGNESEMIA
l'ingestione di elevate quantit di magnesio (3 - 5 g) causata da un uso prolungato di
farmaci contenenti magnesio (come alcuni lassativi antiacidi),
IPOMAGNESEMIA
non si conoscono casi di carenza alimentare spontanea di magnesio data la diffusa
presenza di magnesio negli alimenti e l'elevata efficienza della ritenzione di magnesio
da parte del rene.
Stati di deficienza di magnesio possono incontrarsi in casi di patologia
gastroenteriche (malassorbimento), nefropatie con perdite renali del catione per
alterato riassorbimento, malnutrizione, alcoolismo, nutrizione artificiale con preparati
carenti in magnesio, uso di farmaci che interferiscono con i meccanismi di
riassorbimento renale del catione (diuretici).
La deficienza di magnesio provoca alterazioni del metabolismo del calcio e del
potassio che si traduce in debolezza muscolare, alterata funzionalit cardiaca.
Diagnosi di laboratorio
In un campione di siero, al di sotto di 0,7 mmoli/l, si parla di deficienza grave
di magnesio intracellulare, condizione clinica che pu ottenere benefici da una
terapia con magnesio.
Tuttavia pu esistere una deplezione di magnesio intracellulare anche quando
la concentrazione di magnesio sierico compresa nei valori di riferimento
(stati marginali di deficienza di magnesio).
MALATTIE OSSEE
Tessuto Osseo
Losso un tessuto connettivo di sostegno composto da cellule, fibre e
sostanza fondamentale amorfa.
Le cellule dellosso
Cellule osteoprogenitrici: si differenziano in osteoblasti
Osteoclasti: sono responsabili del riassorbimento dellosso e possiedono
recettori per la calcitonina; sono sotto controllo del PTH.
Osteoblasti: sono responsabili della formazione della matrice ossea
Osteociti: sono le cellule che hanno completato il loro sviluppo. Queste
cellule originano per trasformazione degli osteoblasti e sono
presenti nellosso allo stato quiescente. In certe condizioni esse
possono diventare simili agli osteoblasti, acquisendo cos capacit
secernente: entrano probabilmente in gioco nella riparazione di
microfratture
Metabolismo osseo
Tutti i meccanismi che aumentano le dimensioni delle ossa e ne adattano
la forma ai carichi meccanici vengono definiti modellamento;
Il rimodellamento osseo un costante processo di riassorbimento e di rinnovo
tessutale il cui scopo principalmente la salvaguardia dellefficienza meccanica
dello scheletro.
Il processo di rimodellamento viene influenzato da numerosi fattori:
Il pi importante ormone che regola il metabolismo osseo il paratormone
che aumenta la liberazione di calcio dallosso (il rimodellamento osseo
fondamentale quindi per il mantenimento dei livelli di calcio nel sangue).
Sullosso la sua azione complessiva quella di attivare il rimodellamento.
Sullosso la vitamina D determina una attivazione degli osteoblasti a
produrre collagene ed osteocalcina.
2) Osteocalcina:
LOC una proteina estremamente specifica per losso in quanto prodotta solo dagli
osteoblasti.
Una quota di osteocalcina, dopo la secrezione, viene liberata in circolo dove possibile
dosarla, fornendo unindicazione dellattivit osteoblastica.
3) Idrossiprolina:
Le alterazioni del metabolismo osseo sono alla base di numerose malattie scheletriche:
Osteoporosi:
una malattia caratterizzata da una diminuzione della massa ossea per unit di volume,
con deterioramento della microarchitettura dellosso e conseguente aumento del
rischio di fratture.
Sono state individuate due modalit di perdita ossea: una rapida, tipica della
immediata postmenopausa e che interessa quindi solo le donne, ed una lenta che si
verifica con lavanzare dellet e che colpisce entrambi i sessi.
L Osteoporosi di tipo I (Postmenopausale) causata da:
Diminuzione degli estrogeni
Aumento calcemia
Diminuzione PTH circolante
Diminuzione produzione 1,25 (OH)2D3
Ipofunzione osteoblastica
Rachitismo
Il rachitismo caratterizzato da difetti nella mineralizzazione delle cartilagini ossee
nei bambini ed dovuta a una carenza di vitamina D o a un insufficiente apporto
alimentare di calcio.
I principali sintomi riguardano lo scheletro e sono dati da deformit e
rammollimento delle ossa, rallentamento della crescita staturale, ritardo
nell'eruzione dei denti e nell'inizio della deambulazione.
Spesso si associano debolezza muscolare, convulsioni, depressione delle difese
immunitarie, maggiore frequenza delle infezioni broncopolmonari.
La terapia si basa sulla somministrazione di calcio e di vitamina D.