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IL PIANETA VENERE = DATI ORBITALIE FISICI In questa pagina parleremo di Venere: dati orbital fs Dati fi Rotazione Asse di ratazione Campo magnetice Atmostera Superfcie Carattoristiche tettoniche ‘Tee « altopiani Vuleani Flussi di tava rutture te 2 wleaniche Gi impatti su Venere Apparizioni di Ven Ossenazione di Venere Ripresa gi Venere Per lungo tempo gli astronomi osservandolo al mattino ed alla sera, ritennero di trovarsi di fronte a due astri diversi, ai quali diedero il nome di Lucifero o di stella del Vespero, Omero lo indica quale "Espero, il plu. leggiadro astro del clelo"(Iliade XXII, 318) : si Itrattava del pianeta Venere, La sua scoperta deve essere lavvenuta certamente nella preistoria. Le osservazioni sisterratiche pit antiche che conosciamo sono quelle dei babilonesi, registrate su ‘quella ad ogi conosciuta come “tavoletta di Venere” rinvenuta a kKonyunjik da sir Henry Layard e conservata oggi al British Museum. primi autori che menzionarono le ombre proiettate da Venere ffurono lo scrittore romano Plinio, attorno al 60 4.C. e il filosofo {greco Simplicio nel suo commento al De Caelo di Aristotele del VI isecolo d.C. Venere @ stato ritenuto simile alla Terra perché molte delle sue aratteristiche fisiche (massa, diemetro, densité, gravita) sono Wincirca uguali a quelle del nostro pianeta. Si credeva addirittura ‘che su di esso potesse essersi sviluppata la vita. Tali ipotesi sono poi crollate in seguito ai risultati di ricerche fatte sia dalla Terra (indagini spettroscopiche e radar in principio) sia dallo spazio (con le 'sonde sovietiche Venera, quelle statunitensi Mariner e la missione Pioneer-Venus) che hanno messo in evidenza sostanziali differenze fra Yambiente venusiano e quello terrestre. La prima sonda ad atterrare sul pianeta il 1 marzo 1966 fu il Venera 3 (URSS), che perd non riusci a trasmettere dati, essendosi ‘schiantata a causa della intensa pressione a cui fu sottoposta. A rasmettere le prime informazioni fu Venera 7 (URSS) il 15 dicembre fel 1970, 23 minuti di attivita prima di essere messa fuori uso dalle ‘condizioni estreme del pianeta. \Venere @ il secondo pianeta pili vicino al Sole dopo Mercurio, ed & uno dei pil: conosciuti perché @ il pianeta pid facile da individuare nel cielo, sia al mattino che alla sera DATI ORBITALI (Con una distanza media di 108.208.926 chilometri dal Sole, Dati Fisici Diametro [Equatoriale: 12103,6 km Polare: 12103,6 km Schiacciamento [0 Masse terrestri [0,815 Densita media [5,204 g/cm? Gravita 18,86 mvs? \Velocita di fuga_|10,46 knvs Rotazione -243,0185 giomi siderale Obliquita su (2,642 eclittica ‘Albedo 0,65 Magnitudine —|-4,7 Temperatura |+480°C super. Dati Orbital Distanza media [108.208 926 km dal Sole Perillo 107,476,002 km ‘Afelio 108,941,849 km Eccentricita _[0,006765 Inclinazione su |3,3947° eciittica Rivoluzione [0,615 anni siderale \Velocita media [35,02 knvs Rivoluzione [583,92 giomi sinodica ‘Apogeo '38.637.000 km ‘orrispondenti a 0,723 Unita Astronomiche, Venere ha un periodo (di rivoluzione siderale di 224,7 giorni e la sua distanza varia da Perigeo '259.650.000 km {107.476.002 chilometri (0,7184 UA) al perielio a 108.941.8495 Massimo ea ichilometri (0,7282 UA) altafelio. iamnetro ‘Inclinato di 3,4° rispetto al piano delfeciittica e di 3,9° rispetto ‘alfequatore solare, lorbita di Venere ha una eccentricita limtata a (0,007, tale da essere quella pit) prossima al cerchio perfetto tra Minimo diametro |9,6" tutte le orbite dei pizneti del Sistema Solare. Nel punto di perigeo, Venere si avvicina alla Terra alla distanza di 38.150.900 chilometri (0,26 UA, oppure 2,1 inuti luce) che rappresenta la minore distanza alla quale un pianeta viene a trovarsi rispetto alla Terra. Marte, infatti, nel punto di perigeo é distante 16,4 milioni di chilometri in pil. Nel punto di apogeo, invece, Venere dista 261.039.880 chilometri dal nostro planeta Visto da Terra, il periodo sinodico del pianeta (tempo che intercorre tra due congiunzioni eliache) & di 583,92 giorni, pari a circa cinque giomi solari di Venere. Dopo otto orbite terrestri e tredici orbite venusiane, i due pianeti assumono pi o meno la stessa posizione relativa con un errore del solo 0,032% a dimostrazione di una risonanza orbitale 8:13 quasi perfetta. Lo scarto percentuale corrisponde a circa 1,5° (22 ore) di discrepanza. Nonostante questa quasi perfezione, il rapporto di 8:13 & considerato pid una coincidenza piuttosto che una risonanza tra Terra e Venere visto che lo scarto, sebbene rrinimo, ripetuto in tempi astronomici porta ad una grande discrepanza. I due pianeti si trovano infatti in un punto esattamente opposte dopo soli 960 anni, il che influisce i tempi dei transiti di Venere che si verificano a coppie separate da otto anni. Una coincidenza simile avviene anche tra Venere ¢ Mercurio, con un tasso prossimo a 9:23 ma con un errore pil! grande rispetto a quello visto per la Terra e Venere. Ad ogni ciclo di orbite, infatti, Mercurio si trova spostato di 4° portando ad un disallineamento totale dei due pianeti in un periodo di soli 200 anni. DATI FISICI Come i primi quattro pianeti del Sistema Solare in ordine di distanza dal Sole, anche Venere @ un pianeta terrestre composto prevalentemente da rocce silcie Misura 12,104 chilometri di diametro equatoriale, quindi soltanto 650 chilometri in meno rispetto alla Terra, Non & ancora nota con precisione la differenza tra il diametro equatoriale e quello polare del pianeta, ma si pensa che debba essere molto leggera, pili piccola ancora dei gid pochi 43 chilometri di differenza esistent! sulla Terra. Il volume del pianeta, racchiuso in circa 938 miliardi di chilometri cubici, & 0,857 di quello terrestre, La superficie & di circa 460 milion! di chilometri quadrati (0,9 della superficie terrestre), equivalente alla superficie terrestre meno [Oceano Atlantico del Nord. Proprio per queste misure simili alle nostre e per la sua vicinanza al nostro planeta, Venere e Terra sono spesso indicate come pianeti gerrelli sebbene sotto molti aspetti importanti ci siano differenze tali da far propendere per Tappeliativo di "gemelio diabolico" con riferimento al pianeta Venere. Come Mercurio, neanche Venere possiede propri sateliti naturali quindi la Terza Legge Keplero per misurare lamassa del pianeta & stata utilzzata in relazione ai satelliti artifciali in orbita intorno al pianeta venusiano, arrivando ad una stima di 487x107 kg, una massa pari al 81,5% della massa terrestre, che rende Venere il settimo oggetto pil massiccio del Sistema Solare. La densita del materiale @ di 5,204 g/cm, poco meno di Mercurio e della Terra, mentre la gravitd all'equatore @ if 90% di quella terrestre, con velocita di fuga pari a 10,46 knvs. ORIGINE E ROTAZIONE RETROGRADA Alla formazione de! Sistema Solare, quattro grandi protopianeti si sono composti principalmente di metal e sllicati: Mercurio, Venere, Terra e Marte, e sono cresciuti dorinando i Sistema Solare intemo in un periodo di circa 200 milion! di anni dal collasso della nube che ha formato il protosole. Nessuno di questi protopianeti aveva una massa tale da formare dischi di materiale dai quali creare sateliti natural, ma tutto il materiale circostante venne attratto ed accorpato attraverso impatti successivi. Le alte temperature interne ai pianeti erano il risultato di impatti asteroidali, della pressione interna e del decadimento radioattivo di elementi: il risultato di questo calore si tradusse in una fusione dei materiali attratti dai protopianeti. La differenziazione fece si che i materiali pesanti sprofondassero nei pianeti a costituime il nucleo mentre i materiali pil leggeri restarono a formare mantello e crosta dei pianeti. Una cosa, perd, rese i pianeti diversi. Attualmente Venere ruota in senso ‘opposto, retrogrado e molto lento rispetto a quanto verificato per gli altri Pianeti del Sistema Solare. Si ritiene che questo sia dovuto a qualche evento drammatico accaduto in tenera eta, quando il pianeta si era appena formato dalla nebulosa solare. 1 modelli mostrano che i momenti angolari dei pianeti e le loro orbite hanno la stessa direzione del momento angolare della nebulosa primordiale che ha dato vita al Sistema Solare. Il senso di rotazione, ed il tasso di velocita, pud variare a causa dellinterazione gravitazionale tra il corpo celeste, il Sole ed altri sateliti, ma questo non basta di certo a spiegare la rotazione retrograda di Venere. La soluzione pid largamente accettata vede, invece, una collsione tra Venere ed un protopianeta pit piccolo, piccolo ma abbastanza grande da ribaltare il pianeta o perlomeno il suo senso rotatorio, Non ci sono evidenze di questo impatto, cosi come non c’é evidenza dellimpatto dal quale sarebbe nata la Luna da una collisione della Terra con un corpo celeste delle dimensioni di Marte, tuttavia sembra che la spiegazione sia la pili sensata e concreta. ASSE E ROTAZIONE Llasse di rotazione di Venere & inclinato di 2,64° rispetto al piano della sua orbita intomo al Sole, percié ci sono variazioni stagionali davvero trascurabili in tutto il pianeta. Il polo nord celeste si trova al punto di coordinate A.R. 18h 10,9m e declinazione 67° 9m, nella costellazione del Drago a meta strada tra le stelle Nodus I ed Altals. La stella Chi Draconis, di magnitudine 3,56, é la stella che per Venere approssima meglio il polo nord celeste, con un errore di 5,5°. II polo sud celeste di Venere si trova invece nella costellazione del Pesce Dorato, a pochi gradi di distanza dalla Grande Nube di Magellano. Nessuna stella, tuttavia, & visibile dalla superficie di Venere 2 causa delle perenni formazioni nuvolose che avvolgono il pianeta. Non solo le stella, ma anche lo stesso Sole & sempre completamente oscurato da queste dense nubi, sebbene appaia con un diametro di 44 arcominuti e brili di magnitudine -27,6. Venere & il pianeta con la rotazione siderale pil lenta del sistema solare, impiegando ben 243,02 giomi per compiere un giro intono al proprio asse. La rotazione, inoltre, & retrograda: guardando dal polo nord, il pianeta ruota in senso antiorario, un fenomeno condiviso soltanto con Urano tra | pianeti magglorl. Un glomo siderale suVenere quindi dura 18,3 giomi in pid rispetto al periodo orbitale siderale intorno al Sole. Se il Sole fosse visibile dalla superficie venusiana, da un certo punto sull’equatore sarebbe possibile vederlo sorgere ad ovest (in un tempo di 4 ore e 45 rrinuti per uscire completamente dallorizzonte) e tramontare ad est 116,75 giorni dopo (impiegando lo stesso tempo per sparire del tutto dietro lorizzonte). Altequatore, la superficie di Venere ruta alla velocita di 6,5 knv/h, circa la velocité di una camrminata veloce, molto inferiore (di 246 volte) rispetto alla velocita delle Terra ma anche a quella di Mercurio. IL CAMPO MAGNETICO Sebbene [a struttura interna di Venere sia molto simile a2 quella terrestre, _abbastanza sorprendentemente il planeta ha un campo magnetico messimo pari ad un centomillesimo di quello terrestre I motivi sono essenzialmente due: la lenta rotazione e lo stato del nucleo, Il campo magnetico dipolare terrestre & prodotto da un effetto dinamo che segue alle correnti convettive legate al nucleo di ferro (conduttore fluido) ed alla sua rotazione, Venere potrebbe aver avuto un campo magnetico simile al nostro, nella sua storia, magari durante il primo millardo di anni della sua’ esistenza, ma nessuna forma di magnetismo fossile & stata trovata vista la relativa gioventi: del suolo venusiano. La ionosfera interagisce comunque con il vento solare producendo una debole magnetosfera, con una leggerissima coda magnetica che si estende in direzione opposta a quella del Sole. La magnetosfera indotta di Venere non ha niente a che vedere con quella della Terra e di Mercurio: non possiede una definita coda magnetica e non presenta fasce in grado di intrappolare particelle come accade intorno alla Terra, Invece, { limiti di questo debole campo variano in base alfattivita solare, ll confine della zona magnetica di Venere pit: estendersi fino ad una altitudine di 250 chilometri durante i period di intensa attivita solare, ATMOSFERA DI VENERE 1 dati precisi sultatmosfera di Venere sono stati ottenuti soltanto in tempi molto recenti, dopo finizio del'era spaziale visto che @ stato necessario spedire sonde sul gemello terrestre al fine di bucare la sua spessa coperta di nuvole, alta ben 85 chilometri. Tanto per confronto, l'aria sulla Terra si accumula tutta nei primi 5,6 chilometri mentre tutti i fenomeni atmosfericl avvengono entro i primi 10 chilometri a partire dal suolo. Latmosfera di Venere é circa mille volta pli densa di quella terrestre ed @ totalmente diversa da quella che respiriamo e che ci circonda. Diassido i carbonio(anidride carbonica)& il componente principale, rappresentando da solo circa il 96,4% dell'atmosfera venusiana (ula Terra & presente allo 0,03%). Il restante 3,4% & composto da gas nitrogen pit tracce di diossido di zolfo, argon, vapore acqueo, monossido di carbonio, elio € neon. Circa il 35% della luce solare che cade suVenere riesce a penetrare nellatmosfera del pianeta. Molta viene assorbita dalle nubi, ma il 2% riesce a giungere al suolo @ ad essere assorbita dalla superficie del pianeta, La superficie si riscalda ed emette raciazione principalmente infrarossa. Dal momento che il diossido di carbonio ed altri costituenti atmosferici sono opachi alla raciazione infrarossa,il calore viene intrappolato in clo che anche da noi chiariamo effetto-serra, che vede inVenere il suo massimo esponente visto che porta la temperatura del planeta a circa 500°C, Ci sono soltanto piccole variazioni nella temperatura superficiale tra giorno e notte, proprio a causa del fatto che la luce del Sole che giunge ¢ sempre poca, bloccata dallatmosfera. Veneresi tova ad una distanza media dal Sole 50 milioni di chilometri maggiore di quella di Mercurio, eppure riceve soltanto il 25% dellenergia ricevuta dal pili piccolo pianeta. A dispetto di cid, la sua superficie @ molto pid calda di quella del suo piccolo vicino di casa, tanto da riuscire a fondere zinco e piombo, Se Venere avesse una atmosfera come quella terrestre, la sua superficie sarebbe pid brillante di un ordine 2 rispetto @ quella che vediamo sulla Terra mentre ora la visiblits su Venere @ di 3 chilometri di distanza, come a Mosca in un giomno di meta inverno, Queste condizioni sono molto stabili, non carbiano per motivi naturali per rrliardi di anni e questo rema contro gli speculatori che parlano di Venere come di un futuro pianeta abitabile da parte della raza terrestre, Come ha fatto Venere a sviluppare simili condizioni? Relativamente poco tempo fa, Venere potrebbe essere stata simile alla Terra, con oceani di acqua. Essendo vicina al Sole, la temperature atmosferica del pianeta era molto maggiore rispetto alla nostra, il che ha accumulato molto vapore acqueo nellatmosfera prendendolo dall'evaporazione degli oceani. Questo ha aumentato la temperatura ancora di pil, e gli oceani hanno iniziato ad evaporare ancora pil in fretta facendo entrare pianeta in un ciclo senza possibilita di arresto, fino a che tutta lacqua del pianeta non é evaporata addensandosi nellatmosfera, Tutto questo potrebbe essere avvenuto in circa 600 milion’ di anni, L'acqua dell'atmosfera sarebbe stata spazzata dalla radiazione ultravioletta del Sole, mentre gli atomi di idrogeno sarebbero stati persi nello spazio. Gli atomi di ossigeno, invece, sarebbero stati riciclati per ossidare i mineral in superficie. Con una temperatura elevatissima ed una pressione atmosferica cento volte maggiore di quella terrestre, Venere & un pianeta del tutto inospitale. I venti superficiali soffiano a meno di 7 kiryh nello strato pi basso dellatrosfera. Temperatura e pressione diminulscono salendo con faltitudine, A circa 55-65 chilometri dal suolo si incontrano condizioni di temperatura e pressione simili a quelle terrestri, Acido solforico, prodotto dalla combinazione chimica tra diossido di zolfo e la piccola quantita di acqua nellatmosfera, forma uno strato solforico a circa 20-50 chilometri dalla superficie. Quantita di diossido di zolfo atmosferico sono state trovate a vari fattori, a testimonianza che c’é una attivita di fornitura di fas da parte ci un gran numero di vuleani venusiani, Sono stati catturati lampi di luce sopra queste aree, probabilmente dovute alla generazione di grandi quantita di elettricita statica da parte di particelle vuleaniche e cenere. Le nubi di Venere riflettono circa il 60% della luce solare che le colpisce, dando al pianeta una albedo incredibilmente alta ed un aspetto brillantissimo. Inoltre, prevengono la superficie da sguardi indiscreti. Negi strati pid alti ci sono flussi di aria che spirano da ovest ad est a velocita comprese tra 300 e 400 knyh. Pid veloci al'equatore e pil enti al poll, | venti spingono le nubi a ruotare intorno a Venere in un periodo di circa 4 giomi (confrontato con il periodo dirotazione del pianeta é un dato incredibile!), producendo solitamente una classica forma a V nelle nubi osservabil Nel 2006 un atipico doppio vortice sul polo sud venusiano é stato osservato tra | 59 ed i 70 chilometri di altezza I vortici sono spiegati dai modell esistenti, ma il doppio vortice sta ad indicare che, probabilmente, Venere ha un ambiente molto pili complicato di quel che ad ogi riusciamo a capire. La pressione atmosferica al suolo raggiunge il valore di 90 atmosfere (90.000 hPa), rendendo difficile anche Tesplorazione del planeta da parte dele sonde automatiche, Le sonde sovietiche Venera, che per prime atterrarono con successo sulla superficie venusiana, furono strutturate come batiscafl e ciononostante soprawvissero solo un paio d'ore alle ostili condizioni atmosferiche del pianeta, Altra scoperta di notevole impatto riguarda una riga di assorbimento nello spettro alla lunghezza d’onda di 3,3 rricron, finora ignota anche se un fenomeno sirile si presenta poco dopo anche nello spettro di Marte. Soltanto nel 2007, ad ottobre, si riesce a capire che si tratta di un isotopo della COz, che su Venere ~ al tassi di anidride carbonica di Venere ~ svolge un importante ruolo nella ritenzione della radiazione solare e quindi delleffetto serra. Nel 2009, lo strumento VIRTIS (Visible and IfraRed Thermal Imaging Spectrometer) della sonda Esa Venus Express ha osservato una particolare rilucenza nottuma nellatmosfera. Il fenomeno, noto come nightglow, indica la presenzadi ossido nitrico, @ testimonianza delle condizioni estreme del pianeta, Studiando e seguendo i fotoni a certe lunghezze d'onda da parte di sostanze eccitate da particolari reazioni chimiche, si riesce 2 capire che lossido di azoto & prodotto dalla reazione tra ossigeno ed azoto. I gas provengono dal lato illuminato del pianeta, prodotti dalla dissociazione di CO2, CO e N2 da parte della radiazione ultravioletta. I gas si combinano nel lato ‘oscuro del pianeta trasportati dalla dinamrica atmosferica, producendo le errissioni di nightgiow. SUPERFICIE DI VENERE Soltanto nel 1989 il Magellan Probe della NASA riusci a fornire la prima mappa dettagliata del pianeta: 80% di pianure lisce e vulcaniche con due continenti maggiori, Ishtar e Afrodite, pil! una serie ci vall, monti, crateri e caldere, Laccrescimento del protopianeta attraverso I materiale attratto gravitazionalmente ha lasciato la sua impronta sulla superficie di Venere, che presenta crateri e bacini, oltre a flussi di lava fuoriusciti dalla crosta planetaria riempiendo i fondali di molte strutture nate dagli impatti. Sono chiaramente visibil i resti di un intenso periodo di impatti di asteroidi che va sotto il nome di "Grande Bombardamento", terminate circa 3,8 millardi di anni fa e che ha lasciato altrettanti segni su Luna, Mercurio e Marte, Alcuni proiettili provenirono probabilmente dal Sistema Solare interno, ma molti si sono originati nel Sistema Solare estemo e sono stati attratti verso interno dalla gravita del Sole e dei giganti gassosi in formazione. Nessuna traccia ancora é stata trovata su Venere e Terra di questo periodo di grande bombardamento. Sebbene circa mille crateri da impatto siano stati identificati su Venere, circa quattro volte quell trovati sulla Terra, si tratta di strutture molto giovani in confronto a quelle trovate su Luna, Mercurio e Marte. La motivazione & semplice: un processo costante di rimescolamento della superficie ha coperto gli impatti antichi ed una prova & data dal fatto che la superficie di Venere ha una et stimata di circa 500 milioni di anni, davvero pochissimi. La differenza tra il numero di crater da impatto trovati sulla Terra e su Venere - pianeti simili per dimensione - & splegata da svariati fattori, II 70% della superficie terrestre & coperta da acqua oceanica ed il fondale marino subisce un processo di rimescolamento molto pit! profondo e costante. Ad esempio, le rocce pill antiche trovate nei fondali dei nostri oceani sono di soli 180 milioni di anni fa. Erosione, sedimentazione, placche tettoniche ed increspamenti della crosta aiutano inoltre a rinnovare la superficie nascondendo le strutture pid antiche sulla Terra e lasciando soltanto pochi degli esempi pit giovani. CARATTERISTICHE TETTONICHE Come la Terra, Venere possiede un nucleo sostanzialmente formato da nichel e ferro, coperto da un mantelloroccioso caldo e da una crosta rocciosa, La dimensione del nucleo dovrebbe essere simile ala dimensione del nucleo terrestre, circa 2.400 chilometri di diametro, La crosta, composta da materiale basattico simile ai fondall oceanici terrestri, si estende dai 20 ai 40 chilometti di spessore (sulla Terra la dimensione media & i 40 chilometr). Per decenni gli scienziati planetari hanno provato a capire come due pianeti cosi simi per struttura e composizione si siano differenziati cosi tanto per quanto riguarda le caratteristiche della crosta. ‘Sembra che Il processo tettonico su Venere sia spinto quasi esclusivamente da gett! di materiale caldo che provengono dal mantelio e si incuneano nella Iitosfera producendo attivita vulcanica in aree note come hot spots(punti caldi), Si trata di zone presenti anche sulla Terra, come nelle Isole Hawaii, dove i movimenti del fondale marino su un hot spot ha creato una catena di strutture elevate, le pid giovani delle quali sono ancora vuleanicamente attive Su Venere i movimenti convettivi del mantello nei punti caldi producono Geformazioni della crosta sovrastante, producendo sia una compressione sia una tensione su scala regionale. Tutto questo include cascate o scarpate, motte delle quali corrono in parallelo 0 comunque nella stessa direzione della deformazione della crosta dovuta allo stress subito, Altra forma di struttura tettonica conosciuta come terreno a tessera (0 a mosaico) @ una caratteristica tipica di Venere e copre i 10% circa della superficie planetaria. Le zone pi alterate del terreno di Venereconsistono di sezioni collinari di crosta che sono state spezzate da reti di strapiombi a formare dei blocchi angolari che vanno da pochi chilometri a pid di venti chilometri di diametro. Un simile terreno dovrebbe essersi formato come risutato di una compressione della crosta indotta dallattivita tettonica rappresenta la crosta pili antica ci una particolare regione, E' possibile che la crosta di queste regioni era originariamente pi debole di quella delle aree circostanti, magari per una differente composizione rocciosa, ed era quindi pit facilmente deformabile. Come alternativa, il terreno a mosaico pud rappresentare una larga parte della superficie di Venere e le tessere affiorate potrebbero rappresentare soltanto un piccolo esempio della crosta pid antica che & stata ogi coperta dai flussi di lava durante le fasi maggiori di rimescolamento superficiale. TERRE ED ALTOPIANI Su scala temporale di centinaia di miloni di anni, gli hot spot di Venere producono una serie di caratteristiche nella crosta superficiale Innanzitutto, un flusso convettivo nel mantello di Venere crea una regione rialzata. Gli stress subiti da questa parte di crosta producono cedimenti, siavine e vallate chiamate chasma. Le emissioni calde fondono le rocce Circostanti ¢ Mattivita vulcanica irrompe in superficie creando vulcani e depositando grandi quantita di lava. Inoltre, la crosta si arricchisce di uno strato di pianura vuleanica sopra gli hat spots. Venere & caratterizzata da tre altopiani molto estesi: Ishtar Terra, Aphrodite Terrae lada Terra, ciascuna comparabile con le dimensioni di un continente terrestre, pid un altopiano minore chiamato Beta Ret Ishtar Terra (70N, 28E) domina l'erisfero settentrionale del planeta. Misura qualcosa ‘come 5.600 chilometri da est ad ovest con un’area di circa 8 milioni di chilometri quadrati, equivalenti all'Australia intera. Una vasta parte, estesa circa 2.345 chilometri di diametro, & occupata dalla Lakshmi Planum (69N, 3398), una pianura limitata da quattro grandi catene montuose chiamate Maxwell Montes ad est, Frejya Montes a nord, Akna Montes ad ovest e Danu Montes a sud. Di queste catene, i picchi di Maxwell Montes raggiungono le altezze maggior, pil di 11, chilometri Lakshmi Planum ed i suo confini montuosi ricordano un po! le montagne del Tibet terrestri. Probabilmente Torigine delle due strutture é simile, legata a placche che si sono scontrate innalzando il territorio sovrastante, mma la struttura venusiana @ i doppio di quella terrestre. Aphrodite Terra (6S, 105E) & lunga circa 10.000 chilometri e si snoda per circa un terzo intomo a Venere, dallequatore alla zona a sud dello stesso, Ha un'area di circa 15 milioni di chilometri quadrati (meta dell’Africa) € comprende terreno rugoso che raggiunge altezze fino a 7 chilometri. C’é evidenza che le forze che hanno corrugato la crosta provengono da pil di una direzione, dando luogo a strutture complesse e fratture. E' possibile che questa regione sia sottoposta a tensione tettonica e che sia una formazione motto recente. Lada Terra (635, 20E) occupa un diametro di 8.600 chilometri ed é laltopiano meno precipitoso di Venere, Contiene molto terreno a mosaico e qualche grande corona. Un gran numero di profondi canyon pud essere visto a tagliare il continente nella sua parte settentrionale. Beta Regio (25N, 283E) risura 2.860 chilometri di diametro ed é uno dei maggiori eserrpi di struttere vuleaniche di Venere. Al suo centro, il maggior vulcano é Theia Mons (23N, 281€), che misura 226 chilometri di diametro alla base e 4,5 chilometri di altezza, Una caldara di 50x75 chilometri marca la sua sommrita, II vuleano & circondato da una estesa pianura lavica. Theia Mons é posto al centro di un sistema di rift valley che attraversa Beta Regio, molte delle quali corrono radialmente a partire dal vulcano per lunghezze che vanno dai 40 ai 160 chilometri di lunghezza e dai 40 ai 60 chilometri di larghezza, e spesso hanno margini rialzati tra i 500 ed i 1000 metri di altezza. La loro formazione dovrebbe essere imputata al rialzamento del Beta Regio. | VULCANI DI VENERE Venere é il pianeta maggiormente vuleanico del sistema solare. Distribuiti in diversi centinaia di agglomerati, i planeta presenta pid di 55.000 vuleani con basi superion ad un chilometro di diametro. Il numero totale di vulcani supera | 100,000 e potrebbe essere tranqullamente prossimo al milone. Sebbene sia quasi certo che il vulcanismo su Venere sia ancora argomento molto attuale, non si sa ancora quanti di questi vuleani siano attivi, La Terra presenta circa 1,500 vulcani attivi, molti dei quali compresi nelfanello di fuoco delfOceano Pacifico, mentre ci sono tanti altri vuleani sommersi ancora da scoprire. La superficie di Venere comprende circa 150 ampie zone vulcaniche, ciascuna delle quali larga tra | 100 ed | 700 chilometri e con altezze comprese tra i 300 ed i 5.500 metri. Le aree vulcaniche di Venere sono sparse per il pianeta e non ci sono tracce di catene vere e proprie. Le pianure pil basse e gli atopiani contengone pochi vuleani. Similmente ai vulcani terrestri, le pendici del vulcani venusiani sono coperte da flussi radiali di lava provenienti dalla caldara centrale, Nome Locazione Base km Altezza m Caldara km Thele Mons 23N, 2816 226 4,500 ‘75x50 Sif Mons 22N, 352E 300 2.000 50x40 ‘Gula Mons 22N, 3596 276 3.000 40x30 ‘Sapas Mons ON, 188& 27, 1.500 25 Ushas Mons 24S, 325E 413 2,000 15 La tabella riassume le principali aree vuleaniche del pianeta Venere. Il vulcanismo del pianeta mostra uno stile eruttivo modificato, comprendente flussi di lava fluida che si propagano da una caldara centrale attraverso le fessure, C’ una qualche prova di eruzioni esplosive, in grado di formare nubi di cenere, e di flussi di lava ricchi di slicati, Ci sono svariati eserpi di strutture arrotondate con cime smorzate costituite da lava viscosa e/o depositi di cenere, Solitamente queste forme sono associate con aree ricche di deformazioni della crosta, come quelle tipiche delle corone e dei mosaici. Ne! 2010, uno strumento a bordo della sonda europea Venus Express, ha rivelato tracce di colate laviche recenti € probabilmente si tratta di vulcani attivi ancora oggi. Lo strumento italiano VIRTIS (uno spettrometro) ha registrato colate risalenti, nella piu cauta delle ipotesi, a circa due miloni e mezzo di anni fa che, geologicamente parlando, & veramente pochissimo tempo. Stime pil ottimistiche fanno risalire le colate a circa un migliaio di anni fa, forse qualche centinaia di anni, ed @ Gunque molto probabile che lattivita vulcanica continul ancora oggi I responsabili della missione hanno scandagliato tre delle nuove zone calde (hot spots) individuate su Venere(Imdr, Themis e Dione), rilevando temperature che differiscono di 2-3°C rispetto a quanto previsto. Queste zone sono localizzate nell'émisfero meridionale e mostrano colate di lava provenienti, probabilmente, da vuleani adiacenti. Proprio nelle colate laviche sono state rintracciate rocce giovani. Quando avviene una colata, il colore delle rocce @ molto scuro ma con il passare del tempo i pracessi chimici deteriorano le rocce superficial e la lava si schiarisce, In base al grado di schiarimento si pud risalire al periodo deit'eruzione, ed in tal caso le rocce sono molto scure ed emettono radiazione infrarossa in quantita molto superiore rispetto al resto del territorio. Tutto avvalora anche la tesi che vuole delle colonne di magma provenienti dal mantello sotto la crosta del Pianeta, a testimoniare una attivité geologica ancora in corso. Numerosi fattori hanno concorso alle eruzioni esplosive di Venere. Lalta pressione atmosferica del planeta indica che le eruzioni debbano contenere luna quantita di gas molto alta rispetto a quella terrestre per produrre una eruzione esplosiva in superficie. In pit, le eruzioni terrestre hanno un grande contenuto di acqua nel magma che fuoriesce, mentre si trata di una sostanza atipica per Venere. Soltanto una piccola parte del piccoli vulcani di Venere si trova nelle regioni degli altopiani. Molti possono essere trovati invece nel territori pil! bass! o nelle pianure, Circa 180% delle basse pianure @ composto da flussi di lava vuleanica che coprono un gran numero di piccoli vulcani, La maggior parte delle tantissime aree vulcaniche di Venere sono piccole, con un diametro di base compreso tra | 30 ed i 40 chilometri, Un paio di dozzine tra questi sono noti come "anemoni: si trata di strutture che consistono di un picco centrale circondato da striature simili ad un fiore di flussi lavici che, alle onde radar, appaiono brilanti a circondare il vulcano, Molti eserrpi di coni vulcanici, simi a quelli terrestri e lunari, sono presenti sul planeta. Sono principalmente citcolarim alti tra i 200 ed i 1.700 metri, Generalmente sono presenti in piccoli gruppi sulle pianure ed alcuni sono stati formati da cedimenti della crosta. FLUSSI DI LAVA I flussi di lava coprono gran parte della superficie di Venere, con tre strutture tipiche: i campi di lava (fluctus), | canalidi lava e depressioni vulcaniche. FLUCTUS Venere ha pid di 50 carpi di lava, molti dei quali hanno una lunghezza compresa tra | 100 ed i 700 chilometri ed una larghezza media tra i 0 ed i 300 chilometri. Moki si trovano intomo ai bordi elevati dei bassopiani ma altri sono presenti nei pressi delle aree vulcaniche. Uno dei pit grandi campi é il Mylitta Fluctus (56S, 354E), lungo 1,250 chilometri e largo 500 chilometri, coprendo un'area di circa 400 volte il campo di lava basaltica pid grande degli USA (il cratere del Moon National Monument, Idaho). Ci sono ampie prove di una serie di eruzioni provenienti da singole sorgenti su periodi di diversi anni. In alcuni casi la natura dei flussi pud essere dedotta dalla niflettitiva al radar. I flussi scuri indicano materiale tipicamente basaltico, mentre quelli pid brillanti indicano un flusso pid superficiale, CANALI Formati dall'azione dei flussi di lave, appaiono superficialmente come letti di fiumi. Circa 200 canali sono stati identificati, molti dei quali scendono dalle aree vulcaniche. Si trovano spesso in gruppi e la loro larghezza media va dai 500 metri ai 1,5 chilometri. La lunghezza invece va da poche decine di chilometri fino @ diverse centinaia, Baltis Vallis (37N, 161) & il canale pid grande di Venere e di tutto il Sistema Solare, con i suoi 6.800 chilometri di lunghezza. Traccia un percorso da ovest di Atla Regio verso nord fino adAtlanta Planitia. Nonostante la lunghezza, la sua larghezea & stranamente uniforme, sui 1,8 chilometri. Inizio e fine del canale sono nascosti da flussi lavici, quindi la sua estensione @ un po’ imprecisa. LE STRUTTURE TETTONICHE E VULCANICHE Oltre ai riconoscibilissimi vulcani eruttivi, il vulcanismo di Venere si basa anche sulla attivita tettonica, sugli stress della crosta e sui cedimenti dovuti al magma che affiora. Vari tipi di strutture, differenziate dalla natura, sono state percid identificate. Le caldare sono oggetti nei quali grandi intrusioni di magma sono affiorate nella litosfera deformando la superficie e producendo tensioni sulla crosta e compressioni, creando alla fine fessure, cedimenti concentrici ed estensioni della crosta stessa. Spesso, questo & stato associato ad attivita vulcanica. In molti casi il magma ha cessato di risalire, raffreddandosi prematuramente e || producendo iI collasso nella camera di risalita, formando un grande cratere circolare oppure una depressione allungata nella superficie del pianeta, chiamata caldara, Spesso trovate negli altopiani, le caldare possono essere distinte dai crateri da impatto per la mancanza del bordo e del terrazzamento delle pareti interne. Mancano inoltre di un anello interno e di un elevato massiccio centrale, e non sono neanche circondate da raggi di ejecta. Non esistono strutture simili sulla Luna né su Mercurio, ma sulla Terra ce ne sono svariati esempi pid piccoli (Ngorongoro in Tanzania) Le corone sono grandi caldare racchiuse da cedimenti concentrici ed anell, con raggiera di flussi di lava. Sono generalmente elittiche e con un diametro che va dai 100 ai 1000 chiloretri, sebbene molte sono comprese tra 200 e 250. Formate da getti di magma, fattivita vulcanica @ stata essenzialmente breve per dar vita al riempimento della vasca creata. Si conoscono pit: di 200 corone su Venere, molte delle quali occupano la parte pil! alta delle pianure nelle aree che hanno sperimentato maggiormente la compressione della crosta. Molte sono presenti in catene o piccoli ammassamenti intomo alla Beta Regio, Atla Regio, Themis Regio. Le aracnoidi prendono il nome dai ragni o dalle ragnatele, e sono considerate la controparte in piccola scala delle corone, condividendone la modalita di origine. Sono strutture circolari tra | 50 ed i 250 chilometri di diametro, che mostrano anelli che racchiudono completamente le caratteristiche radiall. Presentano minori evidenze di attivita vuleaniche e circa il 60% é presente in quattro grandi ammassi Le novae sono fratture superficiali disposte ad “esplosione stellare". Simili per dimensione alle aracnoidi, molte sono comorese tra i 150 ed i 200 chilometri di diametro. Mostrano piccole tracce di attivitd vulcanica e ne sono note pi di 50. Rappresentano forse il primo stadio della formazione di aracnoidi Le catene di piccoli crateri sono scorte talvalta nei tratti di estensione della crosta. Simili ad impatti secondari, sono formate dal collasso superficiale della crosta GLIIMPATTI SU VENERE (cratere [Coordinate [Diametro Mead 13N S7E 270 Isabella 3305 2046 175 Meitner ‘56S 3226 149 Klenova 78N 105 141 Baker (63N 40 109 ‘Stanton 238 1996 107 ‘Cleopatra 66N 7E 105 Rosa Bonheur 10N 289E 104 Cochran '52N 143 100 Sayers (685 230E 98 Maria Celeste 23N 140E 98 Potanina 32N 53E 94 (Greenaway 23N 145 93, Bonnevie 36S 1276 ‘92 ‘Joliot-Curie 2S 62E 91 ‘Addams ‘565 99E 87 ‘Sanger 34N 289 ‘sa Venere, come detto, ha una superficie molto giovane, risalente a 500 milioni di anni fa al massimo quindi non & possibile tracciare la storia degli impatti subiti dal pianeta. Niente riguardante il borbardamento pesante, cosi chiaramente visibile su Mercurio e Luna. I crater’ pit giovani sono pid giovani di tutti i crateri lunari visibli. con un telescopio, motto pit giovani del cratere Copernicus: I mille crater da impatto di Venere, formati tutti negli ultim’ 500 milioni di anni, sono distribuiti a caso sulla superficie del pianeta. Soltanto nove sono pi grandi di 100 chilometri di diametro, Mead (13N, 57) il pi ampio, con un diametro di 270 chilometri, pi 0 meno come il secondo pit! grande cratere terrestre (Sudbuty in Ontario, 1,8 miliardi di anni di eta). Tra i pianeti del sisterma solare, Venere & quello con un minor numero di piccoli crater. I pi piccoli sono larghi appena 1,5 chilometri, come il Meteor Crater in Arizona. Questo pud essere splegato con la pesante atmosfera divenere, che riesce a disintegrare molti dei corpi celesti che fanno da proiettile. Si stima che qualsiasi corpo di ferro pits piccolo di 30 metri di diametro bruci completamente nell'atrosfera venusiana, senza giungere rai al suolo. Soltanto i meteoroidi maggior ed | piccoli asteroidi, quindi, riescono a penetrare l'atmosfera di Venere e colpime i suolo, Questi impatti generano una grande pressione e la conversione dell'energia cinetica in onda d'urto innalza la temperatura riscaldando la crosta che circonda la zona d'impatto. La crosta si comprime sotto limpatto ed il materiale circostante viene sparato fuori. Una bolla molto calda di materiale fuso con una temperatura di diversi rrilioni di gradi si forma al momento delfimpatto e la roccia circostante viene vaporizzata istantaneamente. Il perimetro del cratere si deforma e si solleva. Al momento della decompressione, il rimbalzo produce un rialzamento centrale nei crateri maggiori e roccia fusa si accumula nel fondo del nuovo cratere, Il materiale scavato si Gistribuisce intomo al cratere formando una raggiera di ejecta. II primo materiale espulso comprende materia che @ stata vicina al punto di impatto ed @ spedita a grande velocita lungo la superficie del pianeta, lontana dal cratere, Man mano che fimpatto scava, il materiale é preso piii in profondita ma lenergia totale delfimpatto si @ Gissipata, Le espulsioni avvengono quindi a velocita decrescenti ed il materiale va a formare ejecta in zone pid vicine al cratere. Il materiale pid profondo pud essere scagliato proprio ad innalzare i! bordo del cratere. Molti degli ejecta su Venere sono distribuiti in macchie ad alta riflettivita radar nei pressi del cratere, molte con forma allungata, come risultato del mix di gas caldo, ejecta fuso e materiale preso dal fondo del cratere. Gi sono differenti tipologie di cratere da impatto su Venere. Bacini multiring: Tl piu grande esempio di bacino multianello su Venere @ Klenova, con un anello interno ci 70 chilometri di diametro e due strutture concentriche di 105 © 141 chilometri rispettivamente, La lava ha riempito la porzione centrale della regione e parte dello spazio tra gli anelli esterni. L'anello esterno & formato da scarpate arcuate, mentre raggiere di ejecta ed un impatto secondario circonda la struttura. Cratere doppio anello: Tipicamente formano anelli con un rapporto 2:1, hanno un bordo estemo ben definito ed un anello interno abbastanza netto, Molti superano | 40 chilometri di diametro, come il Mona Lisa di 79 km e nton di 107 chilometri Cratere con picco centrale: Circa un terzo dei crateri di Venere ha un pico centrale di rillevo. Cratere con fondo liscio: Moki dei crater pil piccoli, con diametro sotto i 15 chilometri, non presentano alcuna struttura sul fondo risultando circondati da pareti terrazzate. Cratere irregolare: Molti crateri presentano forme irregolare, con pavimentazione rugosa e brilante al radar. In rmolti casi lirregolarita € congiunta ad un insieme di crateri formati dalla spaccatura del corpo che ha impattato il pianeta, spaccatura dovuta all'erosione da parte dellatmosfera al momento dellingresso, Macchia: Tipici di Venere sono crateri presenti sulle pianure consistenti in forme irregolari, oscure ai radar, nelle quali si possono trovare crateri o depressioni. Sono prodotte da grandi meteoroidi completamente frammentati dallaria attraverso una esplosione prima di finire al suolo. L'onda d'urto attraversa la superficie seguita da una nube di impatti di piccoli meteor La seguente topografia del pianeta Venere si divide in tre zone di uguale area, in grado di coprire entrambi gli emisferi in sezioni longitudinali di 120°. Le aree sono Ishtar-Alpha-Lada da 300 a 60E, Niobe-Aphrodite- Artemis da 60 2 180E e Kawelu-Atla-Helen da 180 2 300. Clascuna regione sara esplorata da nord a sud e da ovest ad est. Le coordinate di un pianeta del Sistema Solare partono da un meridiano arbitrario, incrementato nella direzione opposta a quella di rotazione. Venere ha una rotazione retrograda, quindi la longitudine & misurata verso est a partire dal meridiano 0° che per convenzione @ fatto coincidere con il piccolo cratere Ariadne nella Sedna Panitia. 1. LA REGIONE ISHTAR-ALPHA-LADA La regione @ centrata sul primo meridiano, ad est del grande Heng-o Corona (2N, 355E, 1.060 km), la maggior parte della porzione centrale coperta da vaste pianure, come Sedna Planitia (43N, 3416, 3.570 km) 2 nord eLavinia Planitia (47S, 347E, 2.820 km) a sud. Nei pressi dell'equatore si distende Eistla Regio (11N, 22E, 8,015 km), un terreno collinare dal quale si erge I"altopiano noto come ALpha Regio (26S, 0E, 1.897 km) nella porzione centromeridionale della regione. A controbilanciare questa struttura ci sono due ampie regioni continentall, I"imponente altopiano Ishtar Terra (70N, 28E, 5.610 km) nella parte nord e la grande, sebbene pil stretta, Lada Terra (63N, 20E, 8.615 km) verso sud. Louhi Planitia (81N, 1216, 2.440 km) occupa una buona parte della porzione nord della regione posta dietro i bordo nordorentale di Ishtar Terra. Molte creste attraverso la sua superficie, la pit grande della quale, Tezan Dorsa (SiN, 47E) si espande per pill di 1.000 chilometri Iungo la pianura. Verso ovest, Snegurochka Planitia(87N, 328E, 2.775 km) forma una pronunciata indentazione nel bordo settentrionale di Ishtar Terra Ishtar Terra, un vasto altopiano continentale, si spande nella regione nord per 5.610 chilometri tra le longitudini 300 e 80E, Ha un"area di circa 8 milioni quadrati di chilometri, equivalente all'area occupata dall'intera Australi Risulta una regione molto varia dal punto di vista topografico, comprendendo tre distinte regioni. Sul lato occidentale & presente la pianura, circondata da montagne, Lskshmu Planum (69N, 339E, 2.345 km). Il componente centrale é presidiato dal gigantesco massicclo di Maxwell Montes (65N, 3E, 797 km) mentre il lato orientale & composto da vaste colline a mosaico note come Fortuna Tessera (70N, 45E, 2.801 km). Lakshmi Planum @ una vasta pianura circondata da alte montagne, simile all"altopiano del Tibet che conosciamo bene. Ha una forma ovale che si estende da ovest ad est e raggiunge altezze comprese tra i 2.500 ed i 4.000 metri, Due larghe cupole vulcaniche con caldare si ergono dalla pianura: Colette Patera (66N, 323E, 149 km) ad ovest e Sacajawea Patera (64N, 335, 233 km) ad est. La prima, la sorgente di numerosi reggi brillanti di flussi lavici, ha una caldara rasente che rrisura 90x50 chilometri circondata da fratture concentriche. La seconda, la pid larga di Venere con le sue caratteristiche, @ una corona con una caldara allungata di 120x215 chilometri circondata da un sistema di imperfezioni e scarpate, particolarmente dense nel lato ovest. Sul lato est di Sacajawea Patera pud essere trovato un insieme di creste lineari formate, probabilmente, da spaccature della crosta e vulcanismo. Formando_un lungo bordo di 579 chilometri nel lato nord di Lakshmi Planum, la catena montuosa Freyia Montes (74N, 3346) si erge a circa 1.000 metri sopra la pianura posta a sud e circa 3.000 metri in pit rispetto alla zona continentale di Itzpapolotl Tessera (76N, 318E, 380 km) posta a nord, Ad est di Lakshmi Planum, Maxwell Montes domina la parte centrale di Ishtar Terra. Vista dall'alto, questa catena montuosa ha la forma di una testa di cavallo, La catena contiene i picchi pid alti di Venere, che si ergono a circa 10,000 metri sopra il bassopiano Sedna Planitia posto a sud-ovest La compressione della crosta dovrebbe essere la causa della formazione di Maxwell, come accade per le catene montuose terrestri, La catena @ formata'da una serie parallela di creste tra i 2 ed i 7 chilometri. Il fianco ovest @ molto inclinato verso Lakshmi Planum, mentre la parte est & pil gentile nelle forme e scende dolcemente al livello della Fortuna Tessera. Il cratere Cleopatra (66N, 7E, 105 km) forma un grande occhio nel cavallo di cul pariavamo prima: il suo bordo forma un poligono con un fondo scuro, Nella parete di nord-est Ia lava ha riempito la Anuket Vallis (67N, 8E, 350 km) al limite di Fortuna Tessera, Danu Montes (59N, 334, 808 km) curva verso limite meridionale di Lakshmi Planum, dove le colline si uniscono a Clotho Tessera (S6N, 335, 289 km). Pid ad ovest, si trova la scarpata Vesta Rupes (58N, 324£, 788 km) che definisce il confine di sud-ovest della pianura. Verso nord-ovest, le creste striate di Akna Montes (69N, 318E, 830 km) forniscono la prova che la zona é formata da una compressione della crosta, A sud di Fortuna Tessere troviamo Haumea Corona (54N, 22E, 375km), una delle pit) grandi fratture di origine vuleanica di Venere sebbene molto giovane, come dimestra la neta forma concentrica delle fratture di cui si compone. Da Haumea Corona si dirama Sigrun Fossae (SiN, 18E, 970 km). Come motte strutture venusiane, si trata di una ampia prova che queste strutture sono state prodotte in plu di una fase di deformazione della crosta, insieme alla Ausra Dorsa (49N, 25E, 8459 km) ad est. Ishtar contiene Laima Tessera (55N, 495, 971 km), che si estende a sud da Fortuna Tessera. Si tratta di una formazione correlata a quella di Lada Planitia(44N, 65E, 890 km) che si sviluppa attraverso un mantello perimetrato da creste e fratture. Nella parte di nord-ovest @ adagiato il bassopiano di Sedna Planitia: delle sue caratteristiche maggiari é bene ricordare Beiwe Corona (53N, 307E, 600 km), Xilonen Corona (5iN, 321E, 300 km), Bethune Patera (47N, 321E, 94 km) eSachs Patera (49N, 334, 65 km). Le due porzioni pit) basse di Sedna Planitia sono separate da una stretta elevazione sulla quale scorre lz Zorile Dorsa (40N, 338E, 1.041 km), una struttura compressa che si estende fino alla parte pid occidentale di Eistla Regio. Una area collinare marcata ad est dalla Sedna Planitia, nella quale ci sono ammassi di strutture vuleaniche, include Ashnan Corona (SON, 357E, 300 km), Ba"het Corona (48N, OE, 145 km) ¢ Onatah Corona (49N, 6E, 298 km) Il bordo a sud di Sedna @ caratterizzato dall'estensione di Eistla Regio. L”area contiene un gran numero di coronae, comprese Renenti Corona (33N, 326£, 200 km), la nova Mesca Corona (27N, 343, 190 km),Purandhi Corona (26N, 344, 170 km), Tutelina Corona (29N, 348, 180 km), Nissaba Corona (26N, 356E, 300 km) e Idem-Kuva Corona (25N, 358E, 230 km). Due grandi vulcani sono disposti verso sud, Sif Mons (22N, 352E, 300 km) e Gula Mons (22N, 359E, 276 km). Il primo ha una altezza di 2.000 metri con una aldara di 50x40 chilometri ed un bordo contenente altre piccole caldare annidate. Gula @ alto 3.000 metri ed ha una doppia caldara di 40x30 chilometr. I flanchi dei vuleani sono copert! da lava scura, Guivenere Planitia (22N, 325, 520 km) si stende dal lato ovest di Sedna Planitia fino all'equatore. Di natura collinare, termina ad est sulla Undine Planitia (13N, 303E, 2.800 km) dove ci sono numerose corone cormpresa Maracnoide Madderakka Corona (9N, 316E, 220 km). Var Mons (1N, 316E, 1.000 km) @ il vulcano pit laterale, con tre coni principall di 1.500, 700 ¢ 1.700 metri di altezza rispettivamente, Quattro bacini ci lava circondano questi coni, il plu giovane dei quali é stato creato dal cono centrale, Atanua Mons (10N, 309E, 1.000 km) @ un grande vulcano sul lato nord dei tre coni, alto 1.600 metri e circondato da un numero sostanzioso di flussi lavici. Ad est di Guinevere c'8 I'anello di Benten Corona (16N, 340E, 310 km) e la seconda corona di Venere per dimensione, la Heng-o Corona di 1.060 chilometri di diametro. Dentro I"anello di Heng-o ci sono molti piccoli crateri da impatto ed un intricato sistema di due insiemi di fratture, uno che punta a nord ¢ "altro verso nord- ovest. Sotto Sedna, continuando verso est, giace Bereghinya Planitia (29N, 246, 3,900 km) che @ circondato ad est dal terreno 2 mosaico al margine di Bell Regio (33N, S1E, 1.778 km) ed al sud da Eistla Regio, Beyla Corona(27N, 16E, 400 km) occupa la parte centrale di Bereghinya, mentre verso est le colline portano allo spettacolare cratere da impatto Mona Lisa (26N, 25E, 79 km). Mosaici e creste circondano Bereghinya da nord ad est, con una serie di strutture come Kruchina Tesserae (36N, 27E, 1.000 km) e Hera Dorsa (36N, 30, 813 km). Insieme a queste, da segnalare Bezlea Dorsa (30N, 37E, 807 km) e Metelitsa Dorsa (16N, 31E, 1.300 km), una cresta ed un sistema di vallate sul lato ovest di Bell Regio. La parta est di Eistla Regio mostra una grande varieta superficiale. Guor Linea (20N, 3£, 600 km) & un sistema di vallate che si estende verso est dal flanco di Gula Mons. Un insleme di cunette vicine, Carmenta Farra (12N, 8E) misura 180 chilometri di diametro. La pid larga ha 65 chilometri di diametro ed & alta 1.000 metri, Molte coronae e vulcani sono disposti ad est, come il Kali Mons (9N, 29E, 325 km) e Dzalarhons Mons (1N, 34£, 120 km), ad est del quale c"8 il bacino di lava vulcanica Nekhebet Fluctus (ON, 35E, 400 km). Bell Regio consiste di due altopiani vulcanici separati da bassopiani ma al contrario di altre strutture simili non presenta rotture dovute a deformazione della crosta. nella parte settentrionale di Bell sono presenti diverse patarae e coronae, la pil grande delle quali é Nefertiti Corona (36N, 48€, 317 km). Qui si trova il grande vulcanoTepev Mons (29N, 446, 301 km) che si erge per circa 5.000 metri rispetto alla zona circostante. Come il vicinoNyx Mons (30N, 49E, 875 km), Tepev circondato da centinala di metri di depressione prodotta dalla deformazione della crosta dovuta al peso della massa del vulcano stesso. La parte a sud di Bell presenta una collezione molto ricca di novae e coronae, comprese Didilia Corona (19N, 38E, 320 km), Pavlova Corona (14N, 396, 370 km) e Isong Corona (12N, 496, 540 km) oltre 2 Calakomana Corona (7N, 44£, 575 km). Ad est si trova Mead (13N, 57E, 270 km), il pill grande cratere da impatto di Venere, caratterizzato da un bacino multiring. Probabilmente, Mead era inizialmente un semplice cratere corrispondente allanello interno mentre Ianello estemo si sarebbe aggiunto con la conseguente slavina nel territorio adiacente, che ha creato una scarpata di circa 1.000 metri di altezza, La parte a sud di Eistla Regio & occupata da una linea di coronae che corrono lungo lequatore per circa 3.500 chilometri, nota come Kuan-Yin Corona (45, 10E, 310 km), Thouris Corona (75, 13E, 190 km), Cybele Corona (8S, 21E, 500 km), Thermuthis Corona (85, 33, 330 km) e la congiunta corona Mukylchin Corona (13S, 46£, 525 km) oltre alla nova Nabuzana Corona (9S, 47£, 525 km). Tra le lingitudini 300 e 60E, la regione a sud dell'equatore @ formata da pianure, da Navka Planitia (8S, 318, 2.100 km) aTahmina Planitia (23S, 80E, 3.000 km) passando per Kanykey Planitia (10S, 350E, 2.100 km) e Tinati Planitia (15S, 15€, 2.700 km). Sono strutture che contengono piccoli vulcani e coronae, con numerose creste.Bathsheba (15S, 50, 32 km) é una struttura @ nord di Tahmina, un cratere da impatto con un brillante rantello di ejecta. Dione Regio (32S, 328E, 2.300 km) si dirama dalla parte sudovest di questa regione. Diversi vuleani si ergono lungo la sua superficie ondulata. Ushas Mons (245, 325E, 413 km) nella zona nord & alto 2.000 metri ed i suoi fianchi sono coperti da lava scura. A sud di Dione ci sono diversi vuleani come Tefnut Mons (395, 304E, 182 km), Nepthys Mons (33S, 318E, 350 km), Hathor Mons (395, 325E, 333 km) e Innini Mons (355, 3296, 339 km). Lavinia Planitia, una vasta pianura a sud di Dione Regio, & attraversata da diverse linee tra le quali Morrigan Linea (55S, 311£, 3.200 km), Hippolyta Linea (425, 345E, 1.500 km), Antiope Linea (40S, 350E, 850 km),Molpadia Linea (48S, 355E, 1.600 km), Penardun Linea (54S, 3446, 975 km) e Kalaipahoa (61S, 337E, 2.400 km) con alcuni chiari eserpi di cedimenti nella crosta. Mylitta Fluctis (56, 354E, 1.250 km) sul lato sud-est di Lavinia & uno del pi: grandi bacini lavici di Venere. Alpha Regio, una compatta e ben definita pianura montana occupa il primo meridiano di Venere ma contiene poche strutture vulcaniche come cupole, bacini ¢ flussi lavici, Eve Corona (32S, 360E, 330 km) nella parte sud- occidentale @ la sola struttura degna di nota associate ad Alpha Regio. Invece, le zona comprende un quadrilatero di terreni a mosaico di circa 3,25 milioni di chilometri quadrati - la dimensione dell'India - circa 1.000 © 2.000 metri sul livello delle zone circostanti. La formazione pud essere riconducibile allo scontro di croste. Una serie di coronae a sud di Alpha Regio si estende fino a Lada Terra e contiene Carpo Corona (38S, 36, 215 km),Tamfana Corona (36S, 6E, 400 km) ¢ Seia Corona (3S, 153, 225 km) oltre alla grande vallata Hanghepiwi Chasma (49S, 18E, 1.100 km). Quest"ultima @ una vallata profonda da 500 a 1.000 metri riempita di lava daAstkhik Planum (45S, 20E, 2.000 km) ad est. Vaidilute Rupes (44S, 22E, 2.000 km) é una larga scarpata che si cirarra dal nord di Sela Corona intomo alla parte nord-est di Astkhik Planum, delimitata a sua volta da Lada Terra e Fonueha Planitia (44S, 48£, 3.000 km), una pignura ondulata il cui bordo settentrionale si erge fino al sistema di vali di Artio Chasma (36S, 39, 450 km). Lada Terra é un altopiano di 8,600 chilometri di diametro comprendente numerose coronae, cedimenti e bacini lavicl, La pil grande area del continente si trova in una cupola 2 sud-ovest del meridiano zero, dominato ca Quetzalpetlat! Corona (685, 357E, 780 km) e Boala Corona (70S, 359E, 220 km), parte della quale raggiunge altezze di 4.000 metri, Eithinoha Corona (57S, BE, 500 km) e Otygen Corona (57S, 31, 400 km) occupa il bassopiano a nord di questo rialzo, Due pianure,Aibarchin Planitia (73S, 25E, 1.200 km) e Mugazo Planitia (69S, 60E, 1.500 km), separate dal vulcano contenente Okhin-Tengri Corona (71S, 40, 400 km) si irradiano da Lada alla regione polare. Da Ekhe-Burkhan Corona (50S, 40E, 600 km) alla parte est di Lada Terra si erge un sisterma di rift valley chiamato Xaratanga Chasma (545, 70, 1.300 kr), 2. LA REGIONE DI NIOBE-APHRODITE-ARTEMIS ‘Ad una prima occhiata, la regione potrebbe essere racchiusa in due regioni di pianura separate da una vasta area sub-equatoriale data dal continente di Aphrodite Terra (6S, 105E, 10.000 km). A nord si trova un insieme di pianure separate da terreni a mosaico, dorsali e coronae. Particolare é la Tellus Tessera (43N, 77E, 2.329 km), Un isolato altopiano a mosaico di dimensioni ed apparenza simi alla Alpha Regio. Un insieme di pianure si snada anche nella parte sud, in genere con lineamenti pid smussati rispetto alle controparti settentrionali. Nella regione sub-equatoriale si trovano Juno Chasma (31S, 1116, 915 km), Quilla Chasma (24S, 127E, 973 km), Diana Chasma (15S, 155E, 938 km) e Artemis Chasma (41S, 139E, 3.087 km) che curva ad est verso la Artemis Corona (35S, 135E, 2.600 km). I! bassopiano di Louhi Planitia (81N, 121£, 2.440 km) si snoda tra le regioni polari del nord. Il bordo a sud-ovest comprende il terreno a mosaico della parte est di Ishtar Terra mentre il bordo meridionale @ definito dalle colline di Tethus Reglo (66N, 120E, 2.000 km). Tethus, nella zona est, é dorinato daNightngale Corona (64N, 130, 471 km) e Earhart Corona (70N, 136E, 414 km). Pili ad est il terreno scende alla profondita del bassopiano di Atalanta Planitia (46N, 166E, 2.50 km), nell'area pi depressa compresa in un bacino del diametro di 450 km e posta a ben 3.000 metr sotto la superficie principale. Atalanta Planitia dovrebbe essere stata prodotta dalla compressione della cintura di creste da nord ad est. Audra Planitia (GON, 92E, 1.860 km) e Tilll-Hanum Planitia (54N, 120E, 2.300 km) & costituita da terreno collinare che circonda la zona sud di Tethus Regio, Dalle ultime parti si innaiza Fakahetu Corona (SON, 106E, 290 km), una frattura a forma di cuore circondata da un insieme di flussi radiall, Diversi territori a mosaico cltcondano questa zona, da Dekla Tessera (57N, 72E, 1.363 km) verso ovest fino a Ananke Tessera (53N, 137E, 1,060 km). Ananke mostra una chiara evidenza di cedimento della crosta e presenta verso il bordo orientale ilcratere, con doppi anell, noto come Cochran (52N, 143E, 100 km). Tellus Tessera & una pianura poligonale con una area di pit di 4 milioni di metri quadrati, equivalente al nostro deserto del Sahara. Come molte altre aree a mosaico, Tellus @ una area segnata dalla compressione della crosta seguita da un successivo ilascio e dal riempimento da parte di lava vulcanica, Nella sua parte nord @ possibile trovare Apgar Patera (43N, 84£, 126 km) ¢ Eliot Patera (39N, 79E, 116 km). Ancora pili a nord, un bassopiano lavico occupa lo spazio tra Tellus e la pid piccola pianura di Meni Tessera (48N, 78E, 454 km). II margine di nord-est di Tellus ¢ occupato da Medeina Chasma (46N, 89), una vallata lunga pid di 600 chilometri, Tellus ha la zona pit alta nel margine est, dove una serie di montagne si erge a piu di 3.000 metri rispetto al resto della superficie. La parte a sud di Tellus raggiunge i 2,000 metri di altezza, scendendo poi gradualmente fino alla Lowana Planitia (43N, 98E, 2.700 km). La valleKottravey Chasma (31N, 78E) curva attraverso le altezze sud occidentali di Tellus. Leda Planitia Akhtamar Planitia (27N, 65E, 2.700 km), separate da Merdezh-Ava Dorsa (32N, 69E, 906 km) si snodano nella parte occidentale di Tellus Tessera, Niobe Planitia (21N, 112£, 5.008 km) & una delle pid grandi pianure di Venere, posta alle latitudini medio- settentrionali, Numerose strutture attraversano Niobe, da Akkruva Colles (46N, 116E, 1.059 km) nella parte nord a Uni Dorsa (34N, 114£, 800 km), un insieme di creste che connette Kutue Tessera (40N, 109E, 653 km) alla pit. settentrionale Gegute Tessera (17N, 121£, 1.600 km). Un insieme di piccole coronae occupa la parte meridionale di Niobe ¢ Sogolon Planitia (8N, 107E, 1.600 km), comprese Dhisana Corona (15N, 1126, 100 km),Allatu Corona (16N, 114, 125 km), Bhumiya Corona (15N, 118, 100 km) e Omeciuatl Corona (17N, LASE, 175 km), ‘Ad est di Gegute Tessera, sia Llorona Planitia (18N, 145E, 2.600 km) sia Vellamo Planitia (45N, 149E, 2.155 km) al suo nord sono costellate da un numero consistente di creste, da Lekho Tesserae (40N, 134, 1.200 km),Nephele Dorsa (40N, 139, 1.937 km), Frigg Dorsa (SiN, 151£, 896 km) e Vedma Dorsa (42N, 159E, 3,345 km), Queste dorsali si estendono attraverso la zona a nord di Liorona fino alle vicinanze di diverse grandi coronae, chiamate Boann Corona (27N, 137E, 300 km), Cauteovan Corona (32N, 143E, 553 km) ¢ Ved-Ava Corona(33N, 143E, 200 km). Un insieme di crateri da impatto tra | quali Maria Celeste (23N, 140E, 98 km), Greenaway(23N, 145E, 93 km), Callirhoe (2iN, 141, 34 km), Bourke-White (21N, 148E, 34 km) sono posti nella zona centrale di Llorona. Al loro sud ci sono diverse coronae tra le quali Abundia Corona (19N, 125E, 250 km) eKubebe Corona (16N, 133E, 125 km) mentre ad est ci sono impressionanti aracnoidi come Teuana Corona (20N, 154€, 220 km) ed il flusso di lava associato noto come Praurime Gluctus (16N, 154E, 750 km) che si espande verso sud fino alla Rusalka Planitia (10N, 170E, 3.655 km). Quest'ultima € un bassopiano circondato al nord daNemesi Tesserae (40N, 181E, 355 km) e Athena Tessera (35N, 175E, 1.800 km). Rusalka ha verso sud un rialzo noto come Lamashtu Mons (3N, 173E, 260 km), Hannahannas Corona (ON, 1716, 200 km), Nirmali Corona (6S, 172E, 60 km) e le aracnoidi Saunau Corona (1S, 173E, 220 km) e Eigin Corona (5S, 175E, 200 km). Due estesi flussi lavici, Argimpasa Fluctus (ON, 176E, 950 km) ¢ Dotetem Fluctus (6S, 178E, 530 km) attraversano in basso le ppianure fino al nord di Eigin Corona. Larghi tratti della zona est di Rusaka sono attraversati da dorsal, tra le quali Zaryanitsa Dorsa (ON, 170E, 1.100 km), Yalyane Dorsa (7N, 177E, 1.200 km) e Poludnitsa Dorsa (5N, 180, 1.500 km). Manatum Tessera (4S, 64E, 3.800 km), la seconda tessera pil grande di Venere, occupa la parte pil occidentale di questa regione formando una estensione del gigante continente Aphrodite Terra: Topograficamente, Manatum ha la forma di un anello con margini elevati oltre | 3.000 chilometri sopra una relativa depressione centrale che giace sulla superficie principale, formata probabilmente dallo scorrimento del mantello dal raffreddamento della litosfera, La struttura & pid alta al nord, est e sud mentre ad ovest presenta una pianura triangolare. La zona centrale & presidiata da Verdandi Corona (65S, 65E, 180 km), una struttura circolare con una zona scura interna, La zona nord & ben delineata da una scarpata di 2.000 met di altezza, la Hestia Rupes(6N, 71E, 588 km) oltre il quale si trova H"'uraru Corona (9N, 68E, 150 km) con la sua ragglera di fratture ed il giovane cratere da impatto Adivar (ON, 76E, 30 km) che, oltre a flussi di ejecta scuri, & circondato da una nube di ejecta molto brilante. La pianura @ attraversata dalle dorsali Lemkechen Dorsa (19N, 69E, 2.000 km) eUnelanuhi Dorsa (12N, 87E, 2.600 km) 11 bordo est di Manatum & definito dal bordo di Kaltash Corona (1N, 75E, 450 km), una struttura la cui parete nord potrebbe essere stata aperta da uno scivolamento della crosta, Un'altra struttura, la Tawera Vallis (125, 68E, 500 km) forma un confine di 80 chilometri a sud-est, separando Manatum dall'area montana di Ovda Regio(35, 86E, 5.280 km), il componente centrale di Aphrodite Terra. Con un"area di 10 milioni di chilometri quadrati, Ovda Regio & grande pit o meno come gli Stati Uniti. La maggior parte dell'area é presa da un altopiano ‘a mosaico alto in media 5.000 metri circondato da una zona continentale di 2.000 metri di altezza, Mentre le strutture tettoniche della zona tendono generalmente da est ad ovest, indicando una corpressione della crosta a nord a sud, la zona centrale é girata in un insieme di creste e vallate orientate da nord a sud. La parte nord- occidentale di Ovda é delimitata da creste parallele comprendenti Nayunuwi Montes (2N, 83E, 900 km), formata da compressione tettonica che curva a sud di Habonde Corona (3N, 82E, 125 km). Al sud glace Kokomikeis Chasma (ON, 85E, 1.000 km), una vata riempita di lava larga in media 50 chilometri, La parte a sud di Ovda contiene una corona (10S, 89€, 100 km), sul cui fianco meridionale € posta Lo Shen Valles (15S, 95E), il pid grande canale lavico del pianeta. Il canale attraversa un"area di circa 10.000 chilometri quadrati, molti det quali appartenenti alla Tahmina Planitia (23S, 80E, 3.000 km). La parte a msaico a nord est di Ovda arriva alla Sogolon Planitia, dove le creste di Unelanuhi Dorsa corrono parallele alla costa di Ovda ad una distanze di circa 100 chilometri, Alcuni crateri da impatto, come de Beauvoir (2N, 96E, 53 km) indicano I"antica eta di Ovda e la mancanza di una attivita tettonica recente, Nella zona est la presenza di mosaici di modo alle fratture dovute alla compressione ed alle dorsali di conformare il lirite est di Ovda, A sud di Ovda, due ample vallate tendono ad est: la Kuanja Chasma(12S, 100E, 890 km) e la Ralk-umgu Chasma (15S, 105E, 840 km). L"ultima separa due pianure come la Turan Planum (13S, 117E, 800 km) e la Viriplaca Planum (20S, 112E, 1.200 km). Thetis Regio (115, 130E, 2.801 km) forma Maltopiano est di Aphrodite Terra e si estende soprattutto a sud dell"equatore, Ha un"area di circa 5 milioni di chilometri quadrati, circa la meta di Ovda Regio, comparabili con la dimensione dell’Europa occidentale. L’altezza massima si etge sui 4.000 - 5.000 metri rispetto alla zona circostante, Come altri altopiani a mosaico, Thetis mostra una complicata storia di fratture dovute a movimenti tettonici e stress della crosta originati dai movimenti del mantello. Nel terreno c"é evidenza del fatto che l'area ha subito una rotazione in senso orario con tendenza a muoversi da nord-est a sud-ovest fino a Vir-ava Chasma (175, 124E, 1.700 km), in direzione sud, Oltre a Turan Planum e Viriplaca Planus, numerose altre formazioni possono essere trovate tra la parte sud di Thetis e la gigantesca Artemis Corona, Artemis ha un Giametro di 2,600 chilometri con forma circolare © bordi est sud chiaramente sopraffatti dalla Artemis Chasma, una vallata lunga pit: di 3.000 chilometr, larga 140 chiloretri e profonda 2.000 metri. Nella parte nord, Artemis Chasma si dirama fino a Quilla Chasma ed alla parte nord di Britomartis Chasma (33S, 130E, 1.000 km) Britomartis Chasma corre lungo il centro di Artemis Corona fino al confine ovest. Una componente continua ad fovest In Juno Chasma mentre un"altra verso sud a ricongiungersi con Artemis Chasma. Il bordo est di Thetis glunge ad una pianura (15S, 140E, 950 km) di natura simile a quella di Lakshmi Planum, in Ishtar Terra, La zona presenta un gran numero di valli comprese Veden-Ema Vallis (15S, 141E, 300 km), Diana Chasma e Dal Chasma (18S, 167E, 2.077 km), dando vita ad una complessa rete di vallate. Diana Chasma, lunga pid di 900 chilometri, si estende ad est fino alla nova Miralaidji Corona (14S, 164E, 300 km), mentre Dali Chasma si unisce alla Atahensik Corona (19S, 170E, 700 km). Ancora pili profonde e prominent vallate si snodano da Atahensik Corona fino a Sith Corona (10S, 177E, 350 km) e Zemina Corona (12S, 186, 530 km), mentre verso sud arrivano a Agraulos Corona (28S, 166E, 170 km). Dalla zona a sud-ovest di questa regione, Tahrrina Planitia estende dalla Region one, scorrendo sotto Manatum Tessera e Ovda Regio. Lungo la pianura sud di Tahmina pud essere trovato Xi Wang-mu Tessera (30S, 62E, 1.300 km) e le ben formate coronae Nishtigri Corona (255, 72E, 275 km), Aramaiti Corona (26S, 82E, 350 km) e Ohogetsu Corona (275, 86E, 175 km), ognuna con una pavimentazione circondata da pianure pili alte. Un punto molto evidente di questa area @ il Kunapipi Mons (34S, ‘86E, 220 km) che raggiunge i 3.000 metri. A sud di Tahmina Planitia, Aino Planitia (41S, 95E, 4.985 km) discende in un bacino la cui parte sud-ovest contiene un ammasso di coronae come Khotun Corona (47S, 88E, 200 km), Iang-Mdiye Corona (475, 86, 300 km), Cailleach Corona (485, 88, 125 km) e Makh Corona (49S, 85E, 200 km). Il bordo sud-occidentale di Aino Planitia @ marcato da una regione contenente varie strutture, comprese la nova Copia Corona (43S, 76E, S00 km), sorgente dei flussi lavici di Tlaheva Fluctus (43S, 84€, 900 km) che lambisce Aino, Zimcerla Dorsa (48S, 74€, 850 km), Oshumare Dorsa (595, 79E, 550 km) ¢ Dunne-Musun Corona (60S, 85E, 630 km). Xaratanga Chasma, una rift valley lunga 1.300 chilometri, e Geyaguga Chasma (57S, 70E, 800 km) corre lungo il lato nord di Mugazo Planitia (69S, 60E, 1.500 km). Crateri da impatto mostrano molto bene la pianura di Mugazo. Alcu! crateri sono Marsh (645, 47E, 48 km), Berggolts (64S, 53E, 30 km), Danute (64S, 57E, 12 km), Rand (645, 60E, 24 km), Sartika (645, 67E, 19 km}, Lucia (625, 68E, 16 km) e Kitka (62S, 71£, 13 km), Le Laimdota Planitia (58S, 117E, 1.800 km) si unisce alle vicine pianure nei lati sud-est e nord-est. Di particolare rilievo & il cratere da impatto Addams (56S, 99E, 87 km), le cui ejecta asimmetriche lambiscono territorio. Una cresta ad est di Laimdota é occupata da Sunna Dorsa (53S, 134E, 500 km) e si getta in Tellervo Chasma (60S, 125€, 600 km) con Latmikaik Corona (64S, 123€, 500 km) e Deohako Corona (68S, 118, 300 km) a sud. Moti fluctus sono presenti nell'area, tra cui Arubani Fluctus (55S, 132E, 620 km) ¢ Nambut Fluctus (61S, 135E, 850 km) Poche strutture topografiche di rilevo si trovano nella zona a sud est della regione in esame, che include comunque Zhibek Planitia (40S, 157, 2.000 km), Imapinua Planitia (60S, 142E, 2.100 km) e la parte ovest diNsomeka Planitia (535, 195€, 2,100 km). Un altopiano alla congiunzione delle tre pianure forma Dsonkwa Regio(53S, 167E, 1.500 km), una zona coliinare presidiata da Tonatzin Corona (53S, 164E, 400 km) attraversata daNortia Tesserae (495, 160E, 850 km) nella parte nord e dal paesaggio striato di Mena Colles (535, 160E, 850 km) ad ovest. ‘Infine, la pianura di Alma-Merghen Planitia (765, 100E, 1.500 km) si estende a sud verso Il pol. 3. LA REGIONE DI KAWELU-ATLA-HELEN La terza regione di Venere @ un assortimento di dorsali e pianure, vallate e singole montagne. Tra le pianure ad est, l2 Vinmara Planitia (54N, 208E, 1.635 km) e la Ganiki Planitia (40N, 202E, 5.160 km) sono le pid pesantemente deturpate da creste che si rincorrono in un'"area di terreno a mosaico, mentre ad est Kawelu Planitia (33N, 247€, 3.910 km), Libuse Planitia (60N, 290E, 1.200 km) e Guinevere Planitia sono pit lisce. A sud, una Serie di regioni - da Atla Regio (9N, 200E, 3.200 km) ad ovest fino a Beta Regio (25N, 2836, 2.869 km) ad est, sono legate da una grande catena di chasmma, da Dali Chasma attraverso Zewana Chasma (9N, 212, 900 km) e Hecate Chasma (18N, 2546, 3.145 km) a Devana Chasma (16N, 285E, 4.600 km). Lattopiano levigato, @ nord, diSnegurochka Planitia (87N, 328E, 2.775 km) é delimtato dalla dorsale Dennitsa Dorsa (86N, 206E, 872 km) ad avest. Si trata dell'estensione pili settentrionale del sistema di dorsali che attraversa Vinmara Planitia, una delle aree pil increspate del pianeta. La struttura maggiore @ Lukelong Dorsa(73N, 179E, 1.566 km), insieme 2 Lauma Dorsa (65N, 190E, 1.517 km), Ahsonnutli Dorsa (48N, 197E, 1.708 km), Pandrosos Dorsa (SBN, 208E, 1.254 km). Pandrosos Dorsa si estende tra due insiemi di coronae qualiMuzamuza Corona (66N, 205E, 163 km), Cassatt Corona (66N, 208E, 152 km) e Nzingha Corona (69N, 206E, 140 km) nel nord e Cerridwen Corona (SON, 202E, 217 km) e Neyterkob Corona (50N, 205E, 211 km) al sud. Metis Regio (71N, 252E, 729 km) si erge a sud di Snegurochka Planitia, dalla quale Thallo Mons (76N, 234, 216 km) e Renpet Mons (76N, 236E, 138 km) spiccano. La parte pil basse ma collinosa della zona est di Metis sfuma in Mnemosyne Regio (G6N, 280E, 875 km), un"area contenente le novae Feronia Corona (68N, 2826, 360 km), Coatlicue Corona (63N, 273E, 199 km) e Rananeida Corona (63N, 264E, 448 km). Ad est di Mnemosyne, ll cratere da Impatto Duncan (68N, 292E, 40 km) @ visibile come una macchia scura con numerose fratture linear. Okipeta Dorsa (68N, 240E, 1.200 km) sul bordo meridionale di Metis corre lungo il perimetro di una vallata (66N, 245E) lunga 1.090 chilometri ed armpia circa 120 chilometri, Al sud, il terreno irregolare di Virilis Tesserae (56N, 240E, 782 km) & molto ben definito a sud-ovest, fino a raggiungere Kawelu Planitia. Ganiki Planitia, un'"area molto frastagiata, si insinua da Vellamo Planitia (45N, 149E, 2.155 km) fino a Ulfrun Regio. Mosaici di Nemesis Tesserae (40N, 181£, 355 km) e Lahevhev Tesserae (29N, 189E, 1.300 km) portano a Ganiki, lungo la struttura di Fornax Rupes (30N, 201£, 729 km). Ulfrun Regio al bordo est di Ganiki si erge su una lunga serie di creste separate da numerosi fossati, da Bellona Fossae (38N, 222E, 855 km) al nord, vicino Sakwap-mana Mons (35N, 220E, 500 km), 2 Fea Fossae (28N, 224E, 620 km) e Zisa Corona (12N, 221, 850 km). Ulfrun forma una Specie di giunzione tra due grandi sistem, come Zewana Chasm in Atla Ragio ad ovest e Hecate Chasma in Asteria Regio (22N, 268, 1.131 km) ad est Dalla smussata pianura di Kawelu Planitia, a nord di Ulfrun Regio, si erge un insieme di grandi vulcani, comeSekmet Mons (45N, 241E, 285 km), Venilia Mons (33N, 239E, 320 km) e Atira Mons (52N, 268E, 152 km) sul bordo occidentale con Guinevere Planitia. Kawelus sfuma in Asteria Regio al suo sud, attraverso un terreno a mosaico e collinoso chiamato Sudenitsa Tesserae (33N, 270E, 4.200 km) e Yuki-Onne Tessera (39N, 261E, 1,200 km), La parte meridionale di Asteria é condivisa con Hecate Chasma, una vallata di 3.145 chilometri increspata dalla tensione i crosta e mantello, con indicazione di una attivita tettonica elevata, Hecate si estende tra la nova Taranga Corona (17N, 252E, 525 km) ¢ Polik-mana Mons (25N, 264E, 600 km) Da Asteria Regio, continuando lungo il sistema di terreni a mosaico, si giunge a Beta Regio, dominata dalla brilante struttura di Theia Mons (23N, 281, 226 km), uno dei pili grandi vulcani di Venere, alto pitt di 4.000 metri, affiancato da Rhea Mons (32N, 282E, 217 km) verso nord e dall"altopiano Phoebe Regio (6S, 283E, 2.852 km) Verso sud. Il lato occidentale di Beta Regio contiene Zverine Chasma (19N, 271E, 1.300 km) e Latona Chasma (26N, 268, 530 km), con I"ultima data da una estensione di Hecate Chasma ad est di Polik-mana Mons. Ad est di Beta Regio si raggiunge Hyndla Regio (23N, 295, 2.300 km), un altopiano increspato con terreno a mosaico di Zirka Tessera (33N, 300E, 450 km) e Nedolya Tesserae (SN, 294E, 1.200 km). Regio occupa la parte equatoriale della regione, verso ovest. Simile a Beta Regio, ma pill alta e contenente un maggior numero di vulcani. Maat Mons (1N, 195E, 395 km) @ un vulcano gigante equatoriale, alto 1.700 metri sul resto del territorio circostante ma la sua vetta raggiunge li 8.000 metri rispetto al livello superficiale di Venere. Al suo sud ci sono le altezze di Ongwuti Mons (2S, 195E, 500 km) che giace in una vallata di Atla Regio. A nord di Maat Mons, Ganis Chasma (15N, 194£, 615 km) occupa la regione da Ozza Mons (SN, 201E, 507 km) a Nokomis Montes (20N, 189E, 486 km). Verso ovest, Sapas Mons (9N, 188E, 217 km) @ un vulcano isolato con una caldara di 25 chilometri di diametro, che si erge 2 1.500 metru al di sopra delle colline circostanti nella Rusalka Planitia. Sapas si trova al centro di una zona molto riflettiva e di flussi lavici che si stagliano contro panorama scuro. La zona est di Rusalka vede von Schuurman (5S, 191, 29 km), un cratere da impatto circondato da una larga e brilante corona di ejecta. Chasma convergono nella zona linitrofa di Ozza Mons:Tkashimapa Chasma (13N, 206E, 1.100 km) da nord, che taglia attraverso il fianco est della corona Nahas-tsan Mons (14N, 205E, 500 km), Zewana Chasma da nord-est e Kicheda Chasma (3S, 213E, 1.500 km) da est. A sud di quest"uttima @ possibile trovare una varieta di struttura quali Ningyo Fluctus (6S, 206E, 970 km), la nova Oduduwa Corona (11S, 212E, 150 km) e la corona Jotuni Patera (7S, 214, 80x104 km) oltre a Maram Corona (8S, 222E, 600 km) II bassopiano di Hinemoa Planitia (SN, 265E, 3.700 km) si estende attraverso la parte equatoriale centrale dela regione, Aruru Corona (9N, 262E, 450 km), un altopiano vulcanico con una linea distorta, si trova lungo la adiacente Lama Tholus (8N, 266E, 110 km) nella parte nord-est di Hinemoa. Ad est si trova il vulcano isolatoTuulikki Mons (10N, 275E, ‘520 km) e Xochiquetzal Mons (4N, 270E, 80 km). Chimon-mana Tessera (3S, 270E, 1.500 km) forma una curva verso Phoebe Regio e verso est a Uretsete Mons (12S, 261E, 500 km) nella parte sud-est di Hinemoa. Gran parte della zona centrale e sud-occidentale di Hinomea @ elevata ed occupata da coronae quali ja nova Javine Corona (65, 251E, 450 km), la nova Dhorani Corona (8S, 243, 200 km), la Erkir Corona (16S, 234£, 275 km), la Atete Corona (16S, 244, 600 km) e la Ludjatako Corona (135, 251E, 300 km). Larghi tratti della zona ovest di Wawalag Planitia (30S, 217£, 2.600 km), una vasta pianura tra la zona sud di Atla Regio e Imdr Regio (43S, 212, 1.611 km) sono increspati da una catena ci creste in direzione nord-sud quali Aditi Dorsa (30S, 189E, 1.200 km) e Sirona Dorsa (44S, 194E, 700 km). Isabella (30S, 204E, 175 km) & i secondo cratere da impatto pi grande del pianeta ed occupa la parte centrale di Wawalag. Due grandi bacini si estendono a sud e sud-est di Isabella, il primo parzialmente ingolfato dai fianchi dell'aracnoide Nott Corona(32S, 202E, 150 km) mentre il flusso a sud-est & sovrapposto da ejecta del pil recente cratere da impatto Cohn(335, 208E, 18 km). Imdr Regio é un altopiano a forma ovale con una area di circa 850.000 chilometri quadrati, di natura vulcanica nel lato sud di Wawalag Planitia, Attraversato da numerose catene, comprese Nuvakchi Dorsa (535, 212E, 2.200 km) e Arev Dorsa (52S, 216E, 420 km) a sud, che percorre la flancata di Idunn Mons(475, 215E, 250 km). Una grande vallata, Olapa Chasma (425, 209E, 650 km) si estende a nord-est d fianchi di questo monte. Mezza dozzina di catene montuose si estende ad est di Nsomeka Planitia fino a Nuptal Planitia (73S, 250E, 1.200 km), la pil larga delle quali include Nuvakchin Dorsa e Rokapi Dorsa (55S, 222, 2.200 km). Nuptadi si estende fino al polo sud del planeta. Nella sua zona nord ci sono due regioni corrugate:Ishkus Regio (615, 245E, 1.000 km) e Neringa Regio (65S, 288E, 1.100 km). Ishkus é pid elevata di Neringa e conta il vulcano Awenhai Mons (60S, 2486, 100 km) Helen Planitia (52S, 264E, 4.360 km) & la terza planura pill larga di Venere, comprendendo gran parte della

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