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CINEMA - Anonimi milanesi
MUSICA - a cura di Paolo Viola
ARTE - a cura di Virginia Colombo
LIBRI - a cura di Marilena Poletti Pasero
SIPARIO - E. Aldrovandi - D. G. Muscianisi
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scale hanno concentrato tutta la ricchezza nelle mani del 10% della
popolazione? Certo, rammendare le
periferie indispensabile ma le periferie reggono il rammendo se il tessuto sociale di chi le abita non
troppo logoro: questa la condizione e non vero il contrario, o almeno non sufficiente: una periferia
degradata non si risolleva solo con
operazioni di rammendo ediliziourbanistico.
La questione dunque molto complessa e la serena fiducia e
lottimismo di Renzo Piano ci d s
la forza ma non la soluzione completa. vero, lui per primo ha detto
che parliamo di tempi lunghi - e la
burocrazia ci mette del suo ad allungarli - ma la pazienza ha un limite, come sanno i demagoghi. In giro
se ne vede ancora uno, quello che
diceva un paio danni orsono: tutto
va bene, basta guardare i ristoranti
che sono pieni.. E se a riempirli
fosse quel famoso 10% con i suoi
amici? In ogni caso, anche se la soluzione completa Renzo Piano non
ce la offre, dobbiamo continuare a
progettare una citt di architetture,
strade, piazze e una citt di societ.
Io direi, contraddicendo un vecchio
adagio pessimista: prepariamoci al
meglio!. Verr.
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cia de Cesaris, erano corretti e ragionevoli, come peraltro ha riconosciuto il TAR nei giorni scorsi.
L'importante - aveva sostenuto
Umberto Veronesi - salvaguardare
il principio del progetto, che resta
solido. Noi chiediamo che vengano
mantenute le tre aree - oncologia,
cardiologia e neuroscienze - e che
tutte possano fare capo a un grande
centro di ricerca biomolecolare e
uno di tecnologie biomediche avanzate.
Per strada, dunque, seguendo le
stesse parole del professor Veronesi, rispetto al progetto originario si
gi persa la neonatologia. La cardiologia verrebbe coperta dal trasferimento della Fondazione Monzino,
che fa capo alla stessa propriet
dello IEO, ente che assicura il presidio delloncologia. Resta lincognita della struttura sanitaria dedicata alle neuroscienze, dato che nel
frattempo lIstituto Neurologico Car2
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lo Besta ha preso la strada, per
ancora molto accidentata, del trasferimento a Sesto San Giovanni,
dove sorger la Citt della Salute e
della Ricerca.
Nel corso di unaudizione della
Commissione edilizia del Comune di
Milano, il Direttore Scientifico del
Cerba, Maurizio Mauri, ha precisato
che le competenze riguardanti la
neurologia e la neurochirurgia saranno assicurate dallIstituto Europeo di Neuroscienze, che tra gli
azionisti della Fondazione Cerba e
che ha come Presidente il professor
Gianni Broggi, primario emerito della neurochirurgia dellIstituto Neurologico Carlo Besta.
In questa fase, stato detto, non ci
sar richiesta di accreditamento e
dunque di convenzione con la Regione Lombardia per nuovi posti letto. Dal che se ne deduce che, non
disponendone lIstituto Europeo di
Neuroscienze, per rendere effettiva
e credibile loperativit sanitaria e di
ricerca di questo terzo polo scientifico, i posti letto necessari dovranno
arrivare grazie un qualche accordo
con strutture ospedaliere gi operative. Una condizione, peraltro, assolutamente necessaria per realizzare
uninnovativa struttura di ricerca e
cura neuro-cardiovascolare e rendere, cos, maggiormente credibile il
restyling del progetto Cerba che, a
regime, stato detto, dovrebbe assicurare 3.000 posti di lavoro qualificato.
Resta, per, da capire come il "nuovo" Cerba, sinserir nella programmazione regionale e nazionale,
tenuto conto che nel frattempo, nel
corso degli ultimi anni, nellarea metropolitana milanese sono cresciute
importanti realt di ricerca e cura,
soprattutto private, ma inserite nel
Servizio Sanitario Regionale e Nazionale. Su questo, il Comune di
Milano pu giocare solo un ruolo
politico, sollecitando la Regione
Lombardia e i Ministeri delle Salute
e della Ricerca, in primo luogo, a
rendere chiari obiettivi e priorit in
materia di organizzazione delle cure
e di finanziamento della ricerca, in
un quadro epidemiologico, oltre che
economico, anchesso profondamente cambiato. Un ruolo, quello
del Comune, per irrinunciabile, dato che le ricadute del nuovo insediamento avranno inevitabilmente
delle ripercussioni, positive o negative, anche sul bilancio comunale.
Allinterno di un quadro di certezze
istituzionali anche lo sviluppo del
progetto del nuovo Cerba potrebbe
trarre giovamento. Spetta per ai
suoi azionisti dimostrare con i fatti
che la sfida scientifica per loro
davvero prioritaria e che i problemi
della valorizzazione dei terreni e di
quanto gi edificato, sulla base del
progetto immobiliare originario,
vanno affrontati e risolti con altri
strumenti e in altre sedi.
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tinua a essere interpretata e proposta come una sorta di riorganizzazione aziendale di centri di spesa o
di agenzia territoriale per la erogazione di servizi. Queste premesse
definiscono un profilo del tema che
lo relega allinterno di un dibattito
che allontana la maggioranza dei
cittadini, anche i pi avvertiti e interessati agli aspetti della vita pubblica e collettiva, che lo percepiscono
come ambito per per specialisti o
tecnici.
Eppure, per quanto si legge e si ascolta, ci sono gi molte aspettative
e c gi chi prevede che la Citt
Metropolitana (CM) sar in grado da
fare da levatrice alla ripresa, portandoci fuori dalla crisi o di risolvere
annose questioni che hanno caratterizzato la scarsa capacit di cooperazione storicamente espressa
nel governo di area vasta.
Non vorrei fare inutile esercizio di
benaltrismo ma di fronte a una
questione del genere ci si aspetterebbe un percorso diverso. Squadernare lorganizzazione degli enti
locali avrebbe richiesto quanto meno: 1) una definizione condivisa degli obiettivi di governo metropolitano; 2) una ricognizione delle forze in
campo, sia in termini di risorse finanziarie che di capacit tecnica operativa, evidenziandone limiti, criticit e soluzioni per il relativo superamento; 3) unanalisi comparativa
di modelli organizzativi ed esperienze analoghe o complementari; 4)
una definizione delle norme, contestuale alle caratteristiche/capacit
dei soggetti interessati dalla filiera
attuativa.
Di questi aspetti per non v traccia
nel DdL Del Rio recentemente licenziato dalla Camera; anzi, questo
testo sembra piuttosto scritto dal
curatore fallimentare delle Province mediante un acritico trasferimento delle competenze, senza peraltro
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ridurre o eliminare i conflitti e le sovrapposizioni gi oggi esistenti. Anche lo stesso testo del DdL sembra
lesito di un lapsus; Le funzioni
della CM sono descritte per generici
titoli allart.9, mentre gran parte dei
restanti articoli sono dedicati a una
dettagliata definizione della composizione e ai meccanismi di ponderazione del voto per lelezione di sindaco e assemblea. Come dire
intanto pensiamo allorganigramma
sul da farsi ci penseremo in seguito.
La fretta di liquidare con argomenti
spesso demagogici le province, a
quanto pare ha inibito qualsiasi riflessione sul fallimento storico di
questo ente intermedio che non ha
saputo/potuto interpretare ed essere
il punto di riferimento per una efficace governance dellarea vasta e che
ha da sempre invece rappresentato
lanello debole della filiera istituzionale.
Questa lacuna del processo tuttora
in corso (si spera) elude alcune
questioni e interrogativi centrali:
- quali sono gli strumenti e le risorse
per il superare i nodi che hanno sin
qui schiacciato le province ed evitare ulteriori fallimenti nel governo
metropolitano? A titolo di esempio,
seppur parziale e specifico, ne-
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La previsione facile: Alessandro
Alfieri il candidato renziano sostenuto anche dalla maggioranza dei non
renziani (come diceva Flaiano "l'italiano maestro nel correre in soccorso del vincitore") ha gi vinto
contro Diana De Marchi candidata
civatiana milanese, anche se:
1) Alfieri vittima del "renzismo per
dummies", della banalizzazione di
quello che sta avvenendo nel PD.
Infatti se si accredita l'idea che il
meglio per il partito sono i "ggiovani", se la strategia il nuovismo e la
velocit, se la tattica principe la
rottamazione risulta evidente che
chiunque stia sulla piazza da pi di
un anno obsoleto. Tanto pi che
in tempi di Twitter, Facebook, etc le
facce si consumano presto. Inoltre
Alfieri eredita la perdente gestione
di Martina di cui stato collaboratore consentendo alla sfidante di affermare "L'alleanza sancisce la volont di mantenere il potere". Insomma i renziani per alcuni sono
gi appartnik e la De Marchi che
nonna, rispetto ad Alfieri sembra
una liceale.
2) In un partito frantumato in correnti con mille personalismi e varianti
locali e che dovr eleggere anche
l'assemblea regionale Alfieri viene
ritenuto poco carismatico e cool. Ad
esempio la dichiarazione di Bussolati: "Lo sostengo perch incentra la
sua proposta sull'autonomismo
lombardo e sull'esigenza di costruire
i presupposti per una vittoria nel
2018 in Regione Lombardia." abbastanza fantozziane; sfido chiunque a trovare un individuo che si
candida a segretario per costruire i
presupposti di una sconfitta alle regionali e per aumentare la dipendenza da Roma; ergo Alfieri potrebbe pagare lo scarso entusiasmo che
lo circonda.
3) non ho mai creduto al fatto che le
donne votano le donne, ma un
qualche effetto positivo se partecipasse un elettorato non militante
potrebbe esserci per la De Marchi.
Mentre irrilevante il fatto che Alfieri arrivi dalla Margherita: sono appartenenze ormai dimenticate.
Ma lasciando perdere le questioni
strettamente correntizie del PD, che
pure hanno un peso visto che la ipotizzata nuova legge elettorale mantenendo un parlamento di "nominati"
rende la nomenklatura pi forte e il
segretario regionale fin dai tempi dei
partiti della prima repubblica il n.1
della nomenklatura, penso che il
congresso dovrebbe fare i conti con
tre convitati indesiderati: Ambrosoli,
Pisapia, Grillo.
Ambrosoli visto il quadro di partenza
(dimissioni anticipate della giunta
Formigoni, rottura del centro destra,
candidatura di Albertini) significa
misurarsi con una sconfitta devastante. Significa da subito mettersi
alla ricerca di un candidato, magari
interno e fare i conti con quella che
si chiama "apertura al civismo", pi
banalmente la delega fiduciaria e
fideistica al candidato e alle sue liste.
Pisapia significa misurarsi con una
entusiasmante vittoria passata e
una quotidianit che non ha nulla di
entusiasmante. Il sindaco dovrebbe
essere a tutti gli effetti il leader del
centrosinistra lombardo ma non e-
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so ingiustamente capita, il cittadino
non ha la possibilit di fare praticamente nulla.
Punto secondo chi gestisce e organizza levento Expo 2015 ha calato,
in virt di poteri speciali, questo
progetto in maniera molto superficiale e approssimativa, tornando poi
sui propri passi e aprendo a giochi
ormai fatti un tavolo di mediazione,
pi che di trattativa.
Il punto non che Expo devo sviluppare il progetto "anche proteggendo il patrimonio paesaggistico",
sono parole tue, Expo spa ha una
carta di valori e un codice etico certificato ISO 20121-2012 e dal Regolamento EMAS che stabilisce i requisiti per l'organizzazione di eventi
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Queste soluzioni promuovono un
patto generazionale, alleggeriscono
il carico di chi ha appena finito di
badare ai figli ed gi chiamata a
occuparsi dei master di famiglia, e
insieme rimandano o elidono la
scelta del ricovero in una RSA.
Scelta che si fa ancora pi dolorosa
quando ci si trova in una RSA dagli
ambienti asettici, troppo spesso
squallidi, lontani da quel senso di
domesticit e accoglienza cui tutti
vorrebbero approdare. Larchitetto
condotto responsabile di questo
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za di 0,50 m sul quale sono impostati i lampioni, la segnaletica verticale, i cestini dei rifiuti mentre i varchi di accesso carrabile agli edifici
sono segnalati da cippi opportunamente sagomati (fig. 3). Come proposta di questa progettazione di
suolo, ho avanzato anche lidea di
realizzare una vera piazza - non potendo essere considerata tale
lattuale piazza Costantino - integrando allinterno dellintervento
unarea non edificata: proposta che
lAmministrazione comunale ha fatto
propria qualche anno pi tardi.
Il mio interesse per la progettazione
dello spazio pubblico si anche applicata al tema del lampione di illuminazione che ritengo molto importante in quanto, per la sua permanente e diffusa presenza, pu e
rappresentare il supporto in grado di
coordinare la maggior parte degli
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da un quartetto darchi, tutte cantate
con grande professionalit e soprattutto con evidente affetto. Dopo
lultima nota qualche minuto di silenzio e poi, uno a uno, verso
luscita dalla chiesa e via, sul cellulare che li riportava in cella.
Questo era Claudio Abbado, uno
dei pi grandi musicisti viventi fino a
ieri, conosciuto e stimato in tutto il
mondo, il maestro che arrivato sul
podio dei Berliner esord dicendo:
kein Titel, ich bin Claudio.
***
Milano lo ha celebrato decorosamente, con le parole del Sindaco,
persino quelle (non scontate) del
presidente della Regione, e con tutte le Istituzioni musicali che hanno
avuto parole degne e appropriate;
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piadi. I buoni rapporti tra gli assessori Rossi e Bisconti fanno ben sperare, ma manca una logica di sistema.
Nel frattempo, il Comune deve giocare da solo, individuando vie alternative ai contributi a pioggia del
passato. vitale difendere lo sport
dai tagli, perch noto a tutti che gli
investimenti sulle attivit motorie
danno un ritorno di cinque volte
maggiore in termini di risparmio
sullassistenza. Bisogna anche proporre ricette che prescindano dalle
risorse economiche. Esistono a Milano diverse eccellenze, che per
interagiscono sporadicamente. Sarebbe utilissimo (e poco oneroso)
coinvolgerle in progetti di aggiornamento e autoformazione che aiutino
i gestori di impianti pubblici e privati
ad assolvere ai loro compiti. Per le
piccole societ, che faticano a far
quadrare i conti, si possono trovare
soluzioni di buon senso come i consorzi finalizzati a ottenere maggiore
forza contrattuale nei confronti dei
fornitori di acqua, luce e gas, le cui
tariffe sono un incubo per molti. Lo
stesso lavoro potrebbe riguardare
gli aspetti legali, tecnici e formativi,
un tasto davvero dolente perch riguarda le competenze di chi si occupa dei nostri figli.
Un tema specifico quello della
Multifunzionalit: La maggior parte
degli stadi europei stata costruita
secondo questo concetto negli anni
90, quando da noi ancora si stavano valutando i danni del mondiale.
La ratio ovvia: un impianto multifunzionale pu essere usato per tutta la settimana, ammortizzandone i
costi e facendone una fonte di ricavo. Con le dovute proporzioni, lo
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Tra gli altri punti critici vi quello
della Sicurezza: I mondiali sono una
grande occasione, per una citt
multietnica. Una parte difficilmente
raggiungibile dello sport cittadino
quello auto-organizzato dalle comunit che si ritrovano ogni weekend
nei parchi. La forte spinta emotiva
data dallevento calcistico suggerisce al Comune la possibilit di organizzare una sua manifestazione
rivolta ai gruppi stranieri, finalizzata
a creare integrazione, ma anche ad
aumentare il livello di sicurezza. Lo
sport diffuso pu riappropriarsi di
luoghi che rischiano di trasformarsi
in teatri di criminalit.
Va comunque sottolineato laspetto
legato a Etica e educazione: necessario lavorare sul rapporto tra
istruttori, atleti e famiglie. Chiunque
abbia frequentato campi e palestre
conosce lin-cultura che vi si manifesta a margine. Dato che il Sindaco
responsabile della salute psicofisica dei cittadini, allo sport in senso
stretto va affiancato un percorso
educativo che per non va rivolto ai
bambini, bens ai loro genitori. Ambiti di formazione, convegni, eventi,
incontri con personaggi dello sport
ed esperti vanno promossi per facili-
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viene facile e costa meno. Molto
meno. E potremo iniziare a gestire
lo spiazzamento tecnologico. ora.
A ogni ristrutturazione, nuovi processi e nuove macchine sostituiscono lavoro umano. Non possiamo
continuare a vivere in negativo questa libert, e non vedere che il lavoro si articola e si apre, per esempio
al 3 settore. Una parte di risorse e
profitti deve andare l.
C' una buona occasione. La Provincia di Milano sta procedendo con
i Comuni a unificare le sei AFOL
(Agenzia per la Formazione, l'Orientamento e il Lavoro). Pensa a un'unica Istituzione per il lavoro nella
metropoli. Un'idea condivisa. Disegniamo insieme la nuova AFOL.
Come? Elinor Ostrom, Nobel per
l'economia 2009, ha una ricetta
(Governare i beni collettivi, Marsilio,
2006): n centralizzazione pubblica,
n privatizzazione, bens nuove Istituzioni, costruite in modo empirico e
incrementale, da attori pubblici e
privati, sulla base di scelte strategiche locali condivise.
e che alcuni passaggi della sentenza n. 1/2014 sul porcellum dovrebbero inquietare Maroni. Last but not
least, due dei tre avvocati che han-
MUSICA
questa rubrica curata da Palo Viola
rubriche@arcipelagomilano.org
*
Si veda l'articolo di Paolo Viola
ARTE
questa rubrica a cura di Virginia Colombo
rubriche@arcipelagomilano.org
Wunderkammer - Le stanze delle meraviglie
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Cerano una volta le Wunderkammer: stanze delle meraviglie, vanto
di sovrani e signori dEuropa in epoca rinascimentale, che non contenti
di collezionare opere darte tradizionali, misero insieme stupefacenti
collezioni di pezzi rari, curiosi ed
esotici, naturalia et artificialia, per la
gioia degli occhi e lo stupore dei visitatori ammirati.
Oggi le Wunderkammer ritornano, a
Milano, grazie a una mostra divisa
tra due importanti musei, uno storico e uno recente, a pochi passi di
distanza. Le Gallerie dItalia di Intesa Sanpaolo e il Museo Poldi Pezzoli, in collaborazione con la Fondazione Antonio Mazzotta, presentano
infatti Wunderkammer. Arte, Natura,
Meraviglia ieri e oggi.
Lesposizione racconta i rapporti tra
arte, natura e meraviglia, spaziando
dallantico al contemporaneo con un
approccio multidisciplinare. Accostando a opere e manufatti cinque seicenteschi di collezioni italiane
opere darte contemporanea, la mostra intende stimolare il visitatore a
rintracciare analogie, rimandi e corrispondenze tra i significati implicati
nel complesso fenomeno delle
Wunderkammern, tema gi affrontato dalla storica dellarte Adalgisa
Lugli nella Biennale veneziana su
arte e scienza del 1986.
In principio fu lItalia, Paese in cui
scienziati, principi e regnanti, seguiti
dai loro colleghi austriaci, tedeschi e
boemi iniziarono a costituire delle
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di fondi oro italiani, depositata presso lo stesso Diocesano, che Sozzani decise di donare anche i suoi disegni al Museo. Con delle clausole
ben precise: i disegni dovevano essere esposti tutti e tutti insieme, con
le loro cornici, e mai conservati o
esposti diversamente.
La raccolta Sozzani costituita da
disegni databili dal XV al XX secolo,
eseguiti da artisti principalmente italiani e stranieri, soprattutto francesi,
offrendo una ricca variet di fogli
riconducibili a scuole diverse, per
epoca e geografia. Tra questi, per la
sezione antica, spiccano i nomi di
Matteo Rosselli, Luca Cambiaso,
Bartolomeo Passarotti, Ludovico
Carracci, Guercino, Elisabetta Sirani, Gian Lorenzo Bernini, Carlo
Francesco Nuvolone, Francisco
Goya, e altri ancora.
Cospicuo anche il nucleo di disegni attribuiti a maestri dellOttocento
francese e dellImpressionismo,
come Jacques Louis David, JeanAuguste-Dominique Ingres, Camille
Corot, Eugne Delacroix, Thodore
Gericault, Gustave Courbet, douard Manet, Auguste Rodin, Edgar Degas, Pierre-Auguste Renoir,
Camille Pisarro, Paul Gauguin, Vincent van Gogh.
Per il Novecento sono presenti alcuni lavori di autori quali Lucio Fontana, Jaques Lipchitz, Marcello Dudovich, Jean Cocteau, Balthus, Toti
Scialoja, Graham Sutherland.
Lapertura di questa nuova sezione
sar accompagnata da un catalogo
scientifico, a cura di Paolo Biscottini
e Giulio Bora, che propone, oltre ai
saggi introduttivi sulla storia e sullo
studio scientifico della collezione
Sozzani, la pubblicazione integrale
dei disegni, quasi tutti inediti, corredata da una documentazione fotografica e da schede scientifiche.
La collezione Antonio Sozzani Museo Diocesano di Milano (Milano,
c.so Porta Ticinese 95)
Dal 24 gennaio 2014 Orari di apertura: marted - domenica, 10.0018.00 (la biglietteria chiude alle ore
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17.30) Ingresso: intero: 8.00, Ridotto: 5.00, marted 4 euro
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ne che offre una panoramica completa dellevoluzione dellartista, partito da una figurazione semplice e
legata alla tradizione, ma che arrivato a concepire alcune delle teorie
artistiche pi interessanti del 900.
Un percorso di ricerca lungo e fatto
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di molte sperimentazioni, che caratterizza larte di Kandinsky come
qualcosa di complesso ed estremamente affascinante.
Lapertura di grande impatto, con
la ricostruzione, per la prima volta
portata
fuori
dalla
Francia,
dell"ambiente artistico totale" ricreato nel 1977 dal restauratore Jean
Vidal, ovvero pitture parietali eseguite riportando fedelmente i cinque
guazzi originali con cui Kandinsky
decor il salone ottagonale della
Juryfreie Kunstausstellung di Berlino, esposte tra il 1911 e il 1930.
Il percorso prosegue poi in ordine
cronologico, esaminando le tante
fasi vissute da Kandinsky. Gi dalle
prime opere lartista russo dimostra
una passione per il colore, le atmosfere di gusto impressionista e fauve con unattenzione ai temi leggendari e legati al passato, come ad
esempio i cavalieri, soggetti che si
trova ad affrontare allinizio del 900.
Abbandonata la Russia, Monaco
sembra offrire una vita migliore a
Kandinsky, che frequenta lAccademia di Belle Arti e si lega ad artisti
che sperimentano con lui un tipo di
arte ancora di gusto Art Nouveau:
il momento del gruppo Phalanx.
Dopo viaggi che lo conducono in
giro per il mondo insieme alla nuova
compagna, la pittrice Gabriele Munter, Kandinsky si trasferisce a Murnau, in Baviera, ed l che, passo
dopo passo, nascer lastrattismo.
Gradatamente i disegni si fanno
piatti, il colore prende piede e nel
1910 vedr la luce il primo acquerello astratto, dipinto con i colori primari che hanno, agli occhi dellartista,
una valenza e un significato unico e
fondamentale.
Nel 1912, in compagnia dellamico
Franz Marc, nascer il celebre
Blaue Reiter, quel Cavaliere Azzurro protagonista degli esordi di Kandinsky e che diverr anche un fortunato almanacco artistico. Seguir a
breve Lo spirituale nellarte, trascrizione del pensiero e della dottrina di
Kandinsky sullarte astratta.
Con lo scoppio della guerra Kandinsky costretto a tornare in Russia, momento in cui torner a una
fugace figurazione e in cui conoscer la futura moglie Nina. Nel 1922
accetta il prestigioso invito del Bauhaus di Gropius e si trasferisce a
Dessau come insegnante. Dopo la
chiusura nazista di questa prestigiosa scuola, Kandinsky decide di recarsi a Parigi, sua ultima meta e citt allora pervasa dalle grandi novit
del cubismo e del surrealismo, corrente questultima, che influenzer
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una sequenza di uomini e qualche
donna disposti su pi file a occupare tutta la scena.
A questa tela Pellizza lavor incessantemente dal 1898 al 1901,
quando scelse di intitolarla Il Quarto
stato. La tela divenuta dunque il
simbolo della fiducia che il cammino
di lavoratori avrebbe portato ad un
Ragnar Kjartansson The Visitors a cura di Andrea Lissoni e Heike Munder. La mostra riaprir gioved 5 dicembre. prorogata fino al
5 gennaio 2014.
Dieter Roth Bjrn Roth - Islands a
cura di Vicente Todol Fino al 9 febbraio 2014
HANGAR BICOCCA via Chiese 2
Orari: Lun-mar-merc: chiuso Gioven-sab-dom: 11-23 Entrata gratuita
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di settecento modelli in gesso, pitture, vetrate, oreficerie, arazzi e modelli architettonici che spaziano dal
XV secolo alla contemporaneit.
E lallestimento colpisce e coinvolge
gi dalle prime sale. Ci si trova circondati, spiati e osservati da statue
di santi e cherubini, da apostoli, da
monumentali gargoyles - doccioni,
tutti appesi a diversi livelli attraverso
un sistema di sostegni metallici e di
attaccaglie a vista, di mensole e
supporti metallici che fanno sentire
losservatore piccolo ma allo stesso
tempo prossimo allopera, permettendo una visione altrimenti impossibile di ci che stato sul tetto del
Duomo per tanti secoli.
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Si poi conquistati dalla bellezza di
opere come il Crocifisso di Ariberto
e il calice in avorio di san Carlo; si
possono vedere a pochi centimetri
di distanze le meravigliose guglie in
marmo di Candoglia, e una sala altamente scenografica espone le vetrate del 400 e 500, alcune su disegno dellArcimboldo, sopraffini
esempi di grazia e potenza espressiva su vetro.
C anche il Cerano con uno dei
Quadroni dedicati a San Carlo,
compagno di quelli pi famosi esposti in Duomo; c un Tintoretto ritrovato in fortunate circostanze, durante la Seconda Guerra mondiale, nella sagrestia del Duomo. Attraverso
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tale di oltre 150 opere darte, tra dipinti, serigrafie, sculture e fotografie.
La mostra, curata da Francesco
Bonami e dallo stesso Peter Brant,
sar unoccasione interessante per
approfondire la figura, a torto ritenuta spesso solo superficiale e frivola,
di Andy Warhol, artista invece ben
pi complesso e tormentato. Peter
Brant, magnate americano, fu intimo
amico di Warhol, e ad appena
ventanni inizi a comprare i lavori
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quistata da Brant e dalla sua casa
editrice dopo la morte dellamico,
avvenuta nel 1987 in seguito ad
unoperazione chirurgica finita male.
La mostra presenta capolavori assoluti, che caratterizzano la collezione Brant come una delle pi importanti e significative a livello internazionale rispetto alla produzione
warholiana. Attraverso un percorso
cronologico si potr ricostruire a tutto tondo la figura di Warhol, partendo dai suoi inizi come grafico e
pubblicitario, famoso gi allepoca
per rivoluzionari e particolarissimi
disegni di calzature femminili e per il
suo atteggiamento irriverente.
La pubblicit per era solo linizio.
Warhol voleva far parte dellelite artistica, ecco perch si rivolse sempre pi allarte e al mondo pop, ovvero a quel substrato culturale che
coinvolgeva tutti gli americani, dal
Presidente alluomo comune. Il suo
universo si popola di lattine di zuppa, di Coca-Cola, di scatole di detersivo Brillo; dalle sue tele si affacciano Liz, Marilyn, Elvis, Jackie e
tanti altri divi osannati dallAmerica,
e che per ebbero anche, quasi
Warhol fosse stato un profeta, fini
tragiche o destini infelici. Come a
dire, lapparenza, nonostante i colori
e i sorrisi smaglianti, inganna.
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LIBRI
questa rubrica a cura di Marilena Poletti Pasero
rubriche@arcipelagomilano.org
Sandra Aragona
La moglie dell'ambasciatore
Sperling & Kupfer, 2012
pp. 356, euro18,90
Mercoled 29 gennaio, ore 18,15, il
testo verr presentato a Palazzo
Sormani, sala del Grechetto, via F.
Sforza 7, Milano. con l'ambasciatore
Anna delle Croce di Dojola, Enrica
Roddolo, Carlo Rossella,Elena Velensise, a cura di Unione Lettori Italiani Milano
Senza scomodare Les Abassades
del 1951 di. Peyrefitte e la sua spietata derisione del mondo diplomatico, Sandra Aragona, nata in Inghilterra , ci vuole offrire, invece, con il
suo romanzo, uno spaccato lieve,
arguto, brillante, a volte tagliente,
della vita scintillante delle numerose
ambasciate da lei frequentate come
padrona di casa, in quanto lei stessa moglie dell'ambasciatore. Una
fictional autobiography di una autrice con una forte vena narrativa, improntata ad un humour sempre vigile e diffuso tra le righe, in un continuo scambio tra la vita di pubbliche
relazioni internazionali e la vita quotidiana di una sposa e madre, con
due figlie cosmopolite, studentesse
presso le varie scuole francesi nel
mondo, alle prese altres con una
madre inglese e una suocera siciliana, da gestire entrambe a migliaia
di kilometri. E una spy story a sfondo amoroso in agguato, ma bypassata dalla protagonista con nonchalance.
Sandra Aragona autrice anche di
un e-book dal titolo High Society And how to Survive It, scritto con
uno pseudonimo, quando ancora il
marito era in carriera, e lo stesso
testo qui proposto frutto di traduzione, in attesa di essere pubblicato
in Inghilterra. Collabora anche per
Diva International e per GlobalNewsBox.com.
La storia narrata in prima persona,
ripercorre le vicende intercorse durante i cinque e pi traslochi a seguito del consorte diplomatico in Nigeria, a Bruxelles presso la Nato, a
Mosca, e finalmente alla Corte di S.
Giacomo nella amata Inghilterra,
CINEMA
questa rubrica a cura di Anonimi Milanesi
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SIPARIO
questa rubrica a cura di E. Aldrovandi e D.Muscianisi
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Teatro oggi le interviste ai protagonisti
Riproponiamo le interviste che Emanuele Aldrovandi sta conducendo per ArcipelagoMilano: un ritratto
della regia e drammaturgia contemporanee visto dagli occhi dei prota-
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Carmelo Rifici
Fausto Russo Alesi
Roberto Rustioni
Tatiana Olear
Ferdinando Bruni
Massimo Navone
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