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IL VADEMECUM DI EDILPORTALE

PROGETTARE E COSTRUIRE
IL COMFORT ABITATIVO:
DALLEFFICIENZA ENERGETICA
ALLACTIVE HOUSE
Active House, la casa che produce pi di quello che consuma
Gli edifici ad altissime prestazioni energetiche
La Normativa comunitaria, nazionale e regionale
in collaborazione con

Per la redazione del presente Vademecum abbiamo consultato:


activehouse.info
zephir.ph
protezionecivile.gov.it
ingv.it/it
camera.it
reluis.it
it.wikipedia.org
eucentre.it
anidis.it
cti2000.it
itaca.org

agenziacasaclima.it
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sono presenti su:
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Il presente Vademecum frutto di una elaborazione curata dalla redazione di Edilportale.com in collaborazione con Velux Italia.
Aggiornato al 25 Febbraio 2014.
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SOMMARIO

pagina

0_Introduzione

06

0.1_Il recupero e la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio:

06

gli scenari per il prossimo futuro


0.2_Efficienza energetica, qualit dellabitare, comfort abitativo, Active House

07

1_Active House, la casa che produce pi di quello che consuma

08

1.1_Il Radar Active House

09

1.2_Gli elementi dellActive House

10

1.2.1_Comfort

10

1.2.2_Energia

11

1.2.3_Ambiente

13

1.2.4_Parametri qualitativi

15

1.3_Casi Studio

16

VELUXlab

16

Home for Life

18

CarbonLight Homes

19

2_Gli edifici ad altissime prestazioni energetiche

22

2.1_La normativa europea: la direttiva 2010/31/CE

23

2.2_La normativa italiana in materia di certificazione energetica degli edifici

24

2.2.1_La normativa nazionale

24

Certificatore energetico, i requisiti e le procedure per diventarlo

2.2.2_La normativa regionale

Il Vademecum scaricabile online allindirizzo tour.edilportale.com

28
30

0_INTRODUZIONE
Nuovi condomini, uffici, quartieri, intere parti di citt: una fiorente attivit edilizia
ha caratterizzato lItalia negli ultimi decenni del 900. Lindustria delle costruzioni
ha realizzato milioni di metri cubi di case, uffici, edifici pubblici, che hanno
modificato per sempre il paesaggio del nostro Paese.
In anni pi recenti questo ciclo si interrotto: le nuove edificazioni si sono
progressivamente ridotte, lasciando spazio ad un patrimonio edilizio
in via di obsolescenza, che necessita di interventi di ristrutturazione e
microristrutturazione, manutenzione e riqualificazione energetica. Interventi che
nei prossimi anni saranno sempre pi strategici per il settore delle costruzioni.

0.1_Il recupero
e la riqualificazione
energetica del
patrimonio edilizio:
gli scenari per
il prossimo futuro

Secondo i dati del CRESME (Centro Ricerche Economiche Sociali di Mercato per
lEdilizia e il Territorio)*, nel 2013 il valore della produzione dellintero settore
delle costruzioni stato pari a 173,5 miliardi di euro; di questa cifra, la spesa per
interventi di manutenzione e recupero ammonta a 115,1 miliardi di euro, pari al
66,4% dellintero fatturato delledilizia. Sulla base del valore stimato nel 2013, dal
2006, anno di picco del ciclo immobiliare del primo decennio degli anni 2000, il
peso del recupero nel mercato delle costruzioni cresciuto dell11%.
La crescita dellattivit di recupero il risultato di due dinamiche contrastanti:
la pesante riduzione degli investimenti nelle nuove costruzioni, passati dal
44,3% del valore della produzione al 29,3%, e in termini assoluti, a valori correnti,
da 85 miliardi di euro a meno di 51; la crescita del rinnovo (manutenzione
straordinaria e ordinaria), che ha visto il valore della produzione passare, a
valori correnti, dai 106,5 miliardi di euro del 2006 ai 115,1 del 2013.
La crescita del valore della produzione del mercato del recupero stata
sostenuta anche dalle agevolazioni fiscali destinate alla ristrutturazione edilizia
e alla riqualificazione energetica degli immobili.
Dei 115,1 miliardi di euro stimati nel mercato del recupero nel 2013, 45
miliardi di euro sono da attribuire, secondo le stime del CRESME, a interventi
di manutenzione straordinaria sul patrimonio residenziale. I dati su questo
tipo di interventi mostrano, negli anni 2000, una stabilizzazione, nella fase di
massima produzione della nuova costruzione, e hanno un ruolo molto importante
nellattenuazione della crisi del mercato.
Secondo varie indagini dirette svolte dal CRESME nel 2012, gli interventi di
recupero effettuati fra il 2002 e il 2011 hanno coinvolto il 58,6% delle abitazioni
esistenti. In sostanza negli anni 90 sono state ristrutturate, considerando il valore
medio, circa 1,2 milioni di abitazioni allanno, mentre negli anni 2000, secondo le
indagini svolte, si trattato di circa 1,8 milioni di abitazioni su base annua.
Molteplici sono i fattori che incidono sugli investimenti nel recupero, nellattuale
fase e negli scenari futuri:
- la vetust del patrimonio edilizio e lobsolescenza delle sue componenti;
- gli interventi di personalizzazione delle abitazioni acquistate;
- ladeguamento alle normative europee in alcuni settori (impianti elettrici,
di riscaldamento, ecc...) e levoluzione della domanda di efficientamento
energetico;
- la crescita della componente impiantistica negli edifici;
- le misure fiscali incentivanti.

6 | Introduzione

*Il recupero
e la riqualificazione energetica del
patrimonio edilizio: una stima dellimpatto delle misure di incentivazione
- Camera dei Deputati, Cresme,
26 novembre 2013.

Con riferimento alla vetust, va ricordato che il 63,8% degli edifici residenziali
in Italia stato costruito prima del 1971: circa 7,2 milioni di edifici avevano, nel
2001, pi di 30 anni. Questo vuol dire che nel 2011 questi edifici hanno superato i
40 anni di vita.
Dai dati emersi, in ordine allevoluzione degli andamenti che interessano il
mercato della riqualificazione e alla consistenza e allo stato dello stock edilizio,
presumibile che il rinnovo e la manutenzione del patrimonio abitativo italiano
saranno strategici nel settore delle costruzioni anche nei prossimi anni.

0.2_Efficienza
energetica, qualit
dellabitare,
comfort abitativo,
Active House

Il settore del rinnovo edilizio si rapidamente evoluto: la semplice


ristrutturazione ha lasciato spazio ai concetti di riqualificazione energetica,
comfort abitativo, benessere degli abitanti, mettendo luomo al centro di una
casa che riprende il concetto della macchina per abitare di Le Corbusier.
Una casa confortevole si realizza con una corretta progettazione dellinvolucro
e degli impianti, per ottenere il massimo del risultato in termini comfort termico,
isolamento acustico, illuminazione e ventilazione naturale, efficienza energetica.
Questi principi sono stati sistematizzati e tradotti in protocolli di progettazione,
come lo standard PassivHaus messo a punto alla fine degli anni 80 da Bo
Adamson dellUniversit di Lund in Svezia e Wolfgang Feist dellInstitut fr
Umwelt und Wohnen in Germania.
Una Passivhaus un edificio che rispetta sei punti fondamentali:
1. ottima protezione termica di tutti gli elementi costruttivi dellinvolucro,
dal pavimento alle pareti esterne, al tetto;
2. finestre e porte-finestre con tripli vetri basso-emissivi con un elevato valore
di fattore solare g e telai molto ben coibentati;
3. esecuzione a regola darte della protezione termica fino ai minimi dettagli
con riduzione al minimo dei ponti termici;
4. tenuta allaria degli elementi costruttivi esterni, verificata mediante test
di pressione Blower Door;
5. ventilazione controllata con recupero di calore, particolarmente
efficiente per evitare dispersioni di calore;
6. controllo degli apporti solari passivi, attraverso unaccurata progettazione
delle superfici finestrate, eventualmente differenziate per ogni lato
delledificio, garantendo al contempo lassenza di surriscaldamento estivo.
Lattenzione per lefficienza energetica ha contribuito a sviluppare il concetto di
comfort abitativo, secondo un approccio che ha messo labitante sempre pi al
centro del processo progettuale e costruttivo. nato cos il concept dellActive
House, un edificio che rende pi sana e confortevole la vita dei suoi abitanti, senza
impattare negativamente sul clima e sullambiente.

Introduzione | 7

1_ ACTIVE HOUSE, LA CASA CHE PRODUCE PI


DI QUELLO CHE CONSUMA
LActive House un concept basato su un approccio equilibrato e olistico alla
progettazione degli edifici e alle loro prestazioni e che si prefigge di diventare il
paradigma delledilizia del futuro.
LActive House Alliance.

Sviluppata dallActive House Alliance - associazione no-profit che promuove la


costruzione di edifici in grado di combinare lefficienza energetica con la salute e il
comfort abitativo dei suoi abitanti - lActive House un edificio valutato sulla base
dellinterazione tra consumo energetico, condizioni climatiche indoor ed impatto
sullambiente.

Active House:
il rapporto tra consumo
energetico, condizioni
climatiche indoor ed
impatto sullambiente.

LActive House Alliance si propone di definire un quadro di regole per la progettazione


e la riqualificazione degli edifici, che contribuisca a migliorare la salute e il
benessere degli abitanti, concentrandosi sullambiente interno ed esterno e
sulluso di energie rinnovabili. UnActive House valutata sulla base del rapporto tra
consumo energetico, condizioni climatiche indoor ed impatto sullambiente.

Ambiente
Una casa attiva
interagisce
positivamente con
lambiente, attraverso
un rapporto ottimale
con il contesto locale,
luso mirato di risorse e
un impatto ambientale
neutro per tutto il suo
ciclo di vita.

8 | Active House, la casa che produce pi di quello che consuma

Comfort
Una Active House crea
condizioni pi sane
e confortevoli per gli
abitanti, garantendo
un abbondante apporto
di luce e ventilazione
naturale. I materiali
utilizzati hanno un
impatto neutro sul
comfort e sul clima
interno.

Energia
Una Active House
ad alta efficienza
energetica. Tutta
lenergia necessaria
fornita da fonti
energetiche rinnovabili
integrate nelledificio o
proveniente dal sistema
energetico collettivo
locale e in rete.

1.1_Il Radar
Active House

Active House il risultato di sforzi per integrare attivamente i tre principi


fondamentali di Comfort, Energia e Ambiente nella progettazione e costruzione di
un edificio. Il Radar Active House mostra il livello di raggiungimento di ciascuno
dei tre principi.
Lintegrazione di ogni principio descrive il livello di activity delledificio. Affinch
un edificio sia considerato una Active House, il raggiungimento degli obiettivi pu
essere quantificato in quattro livelli, in cui 1 il livello pi alto e 4 il pi basso.
Il requisito di raggiungimento per una Active House include tutti i parametri e
raccomanda il livello pi basso per ciascuno di essi.

Il Radar Active House


mostra il livello di
raggiungimento dei tre
principi fondamentali
di Comfort, Energia
e Ambiente nella
progettazione
e costruzione di
un edificio.

Il Radar Active House mostra come tutti i parametri e gli obiettivi allinterno di
ogni principio siano dipendenti luno dallaltro. Se i parametri allinterno di ogni
principio sono migliori o uguali al livello pi basso di raggiungimento, ledificio pu
definirsi una Active House. Nel caso di una riprogettazione di unabitazione o un
complesso residenziale, lidea di base quella di selezionare esigenze individuali e
requisiti di raggiungimento per ogni parametro.
Il Radar Active House un ottimo strumento per la visualizzazione del livello
raggiunto dalledificio ed i valori calcolati. Quando ledificio abitato, il Radar pu
anche essere uno strumento utile per monitorare, valutare e migliorare ledificio.
Come strumento di comunicazione, pu fornire chiarezza sul motivo per cui
lintegrazione dei parametri importante per la creazione di Active Houses.

COMFORT

Good

1.2 Thermal
environment

1.1 Day light

1.3 Indoor air


quality

Better
2.1 Energy
demand

3.2 Freshwater
consumption

2.2 Energy
supply

3.1 Environmental
load

EN
E
RG
Y

Best

NT
ME
N
IRO
V
EN

3.3 Sustainable
construction

2.3 Primary energy


performance

Active House, la casa che produce pi di quello che consuma | 9

1.2_ Gli elementi


dellActive House
1.2.1_ Comfort

Una Active House un edificio che beneficia di abbondante luce e ventilazione


naturale, migliorando cos il comfort interno. Ci significa anche che lambiente
termico di alta qualit.
Noi trascorriamo il 90% del nostro tempo in ambienti chiusi, pertanto la
qualit del clima interno ha un notevole impatto sulla nostra salute. Un buon
clima interno una caratteristica fondamentale per unActive House e deve
quindi essere parte integrante del progetto per garantire buone condizioni
di illuminazione, un ambiente termico ottimale e una buona qualit della
ventilazione. Per ottenere queste caratteristiche, vanno considerati specifici
parametri.
Al fine di valutare il clima interno di un edificio, si utilizzano i quattro obiettivi
indicati nel Radar Active House. Architetti e ingegneri possono utilizzare questo
strumento per creare gli obiettivi specifici per il proprio progetto.

LUCE NATURALE

Una Active House offre una illuminazione diurna ottimale. Unilluminazione


adeguata e un apporto di luce diurna ben progettato offrono una serie di benefici
per la salute delle persone. Alti livelli di luce naturale e una buona visuale verso
lesterno influenzano positivamente lumore delle persone e il benessere. La
necessit di illuminazione artificiale durante il giorno deve essere ridotta al
minimo, anche per ridurre il consumo complessivo di energia per lilluminazione.

Metodo di valutazione

La quantit di luce in una stanza viene valutata utilizzando i livelli medi del fattore
di luce su un piano di lavoro orizzontale (altezza tavola ca. 0,8 m). I fattori di luce
diurna sono calcolati con un programma validato di simulazione della luce. Ogni
fattore ponderato per ottenere un fattore medio di luce diurna per ogni camera.
Il calcolo dovrebbe anche prendere in considerazione edifici vicini. La valutazione
comprende la zona living e le zone di attivit (salotto, aree di lavoro, sala da
pranzo, cucina, camera da letto o stanza dei bambini). La camera con il fattore
di luce diurna che ottiene il punteggio pi basso diventa il riferimento per tutto
ledificio.

AMBIENTE TERMICO

Una Active House offre un ambiente termico ottimale. Un ambiente termicamente


piacevole essenziale per una casa confortevole. Un adeguato comfort termico,
sia in estate che in inverno, migliora lumore, aumenta le prestazioni e, in alcuni
casi (ad esempio in case per anziani), previene e allevia le malattie. In una
Active House si deve ridurre al minimo il surriscaldamento estivo e ottimizzare
la temperatura interna in inverno, senza luso di energia non necessaria. Se
possibile, utilizzando soluzioni semplici, efficienti e di facile manutenzione.
Non ci sono requisiti per la temperatura massima in inverno (periodo di
riscaldamento) e la temperatura minima in estate (periodo di raffreddamento), in
quanto questi sono legati al comportamento degli utenti delledificio. Si tratta di
una deroga alla EN15251.

Metodo di valutazione

Per oggettivare il rischio di surriscaldamento, si utilizza uno strumento di


simulazione termica dinamica per determinare i valori orari di temperatura
operativa interna a livello locale (ad esempio nei salotti, cucine e camere da
letto). In abitazioni senza sistemi di raffreddamento meccanici (come aria
condizionata centralizzata), nei mesi estivi si rispettano limiti di temperatura
adattivi. Ci significa che la massima temperatura interna accettabile legata
al clima esterno: i limiti salgono durante i periodi pi caldi. I requisiti devono
essere soddisfatti per un minimo del 95% del tempo in cui ledificio occupato.
La camera con il punteggio pi basso determina il punteggio complessivo per il
singolo parametro.

10 | Active House, la casa che produce pi di quello che consuma

QUALIT DELLARIA
INTERNA

Una buona qualit dellaria interna previene le irritazioni delle mucose, lasma e
le allergie, pu contribuire a prevenire alcune malattie cardiovascolari e consente
di evitare problemi di odori, influendo positivamente sul benessere globale degli
occupanti delledificio.
Una Active House dovrebbe fornire unaria di buona qualit agli abitanti,
riducendo al minimo luso di energia per la ventilazione. Questo significa
che la ventilazione naturale dovrebbe utilizzare, se possibile, i sistemi ibridi
(combinazione di ventilazione naturale e meccanica), che forniscono le migliori
prestazioni energetiche.
Lumidit incide poco sulla sensazione termica e sulla qualit dellaria percepita
negli ambienti della casa, ma a lungo termine unalta umidit indoor causer
la proliferazione di microbi. Una Active House deve garantire buoni livelli
di umidit interna. Per evitare problemi di muffa, deve essere garantita una
sufficiente estrazione dellumidit nelle camere in cui se ne produce di pi (come
cucine, bagni e servizi igienici). La portata minima del ricambio daria in queste
stanze umide deve essere garantita, come richiesto dalle norme nazionali
per le costruzioni, e i sistemi di scarico devono assicurare che il valore limite
giornaliero dellumidit relativa in ambienti umidi come bagni sia inferiore al 80%.

Metodo di valutazione

Il ricambio daria pu essere valutato attraverso lesame delle concentrazioni


di CO2 nelle stanze in cui si soggiorna. La CO2 un buon indicatore della
quantit di bio-effluenti inquinanti emessi nellaria dalle persone. I valori orari
di concentrazione di CO2 dovrebbero essere determinati con uno strumento
di simulazione dinamica, secondo i tassi di occupazione (ad esempio su due
persone in una camera da letto matrimoniale) e la produzione media di CO2 a
persona. I requisiti devono essere soddisfatti per un minimo del 95% del tempo di
occupazione della casa. I requisiti minimi richiesti dai codici nazionali dovrebbero
essere sempre rispettati.

1.2.2_ Energia

Una Active House ad alta efficienza energetica. Tutta lenergia necessaria


fornita da fonti energetiche rinnovabili integrate nelledificio o proveniente
dal sistema energetico collettivo locale e in rete. A livello globale, il consumo
energetico degli edifici rappresenta il 40% di tutti i consumi di energia.
Considerando il consumo totale di energia durante tutto il ciclo di vita di un
edificio, la prestazione energetica e la fornitura di energia sono temi importanti
per i cambiamenti climatici, la sicurezza degli approvvigionamenti e la riduzione
del consumo globale di energia.
La progettazione, lorientamento e i materiali di una Active House sono ottimizzati
per utilizzare meno energia possibile e impiegare fonti rinnovabili.
La progettazione di una Active House basata sulla triade energetica, un
approccio in tre fasi per la progettazione sostenibile:
1. ridurre al minimo il fabbisogno energetico delledificio, utilizzando soluzioni
di efficienza energetica e misure architettoniche, come lorientamento,
la composizione e la forma delledificio.
2. soddisfare il fabbisogno energetico residuo il pi possibile da fonti
energetiche rinnovabili e senza emissioni di CO2.
3. il fabbisogno energetico residuo deve essere soddisfatta utilizzando
combustibili fossili attraverso processi di conversione energetica
ad alta efficienza.

Active House, la casa che produce pi di quello che consuma | 11

Il concetto di triade
energetica:
lenergia pi sostenibile
lenergia risparmiata.

Use fossil fuelsefficiently.


Produce
and use fossil energy
as efficiently as possible.

Use sustainable energy sources.

Use sustainable sources of energy


instead of finite fossil fuels.

Reduce
the energy
demand

Reduce the demand for energy by avoiding waste and


implementing energy-saving measures.

FABBISOGNO
ENERGETICO

In una Active House, il fabbisogno energetico calcolato includendo tutta


lenergia necessaria per la costruzione (compreso il riscaldamento, il
riscaldamento dellacqua, la ventilazione, laria condizionata comprensiva di
raffreddamento, gli impianti tecnici e lilluminazione). Le nuove costruzioni in
genere hanno un basso fabbisogno energetico, mentre gli edifici ristrutturati
hanno una domanda maggiore. In fase di progettazione importante concentrarsi
sulla minimizzazione delluso di energia e sulla dispersione termica.
fondamentale adottare un approccio olistico per luso dellenergia. Questo
significa, per esempio, che una Active House deve essere ottimizzata per il
massimo utilizzo di soluzioni che utilizzino meno energia possibile. Tali soluzioni
potrebbero essere lapporto solare gratuito, la luce e la ventilazione naturale
ecc. Questo approccio importante anche per il raffreddamento delledificio.
Lombreggiatura delle facciate e lesposizione delle finestre vanno progettate
tenendo conto dellombreggiatura estiva permanente o dellombreggiatura
dinamica, e va previsto un isolamento intelligente delle facciate vetrate. La
definizione della superficie riscaldata deve seguire le norme nazionali.

Metodo di valutazione

Il fabbisogno energetico annuale comprende la domanda di energia per il


riscaldamento, il riscaldamento dellacqua, ventilazione, aria condizionata
compresa di raffreddamento, impianti tecnici e di energia elettrica per
lilluminazione. Il fabbisogno energetico annuale segue la metodologia di calcolo
nazionale. Il calcolo della superficie riscaldata deve seguire il metodo nazionale.
I requisiti per i singoli prodotti ed elementi della costruzione (resistenze termiche
minime, ponti termici massimi e tenuta allaria) devono rispettare i requisiti
minimi stabiliti dalle normative nazionali.

APPROVVIGIONAMENTO
ENERGETICO

Lobiettivo di una Active House quello di garantire che la fornitura di energia


si basi su fonti rinnovabili e CO2 neutral in conformit con la classificazione di
prestazione energetica prescelta. Non ci sono requisiti specifici su dove e come
si produca lenergia rinnovabile. Si deve, tuttavia, essere certi che lenergia
provenga da fonti rinnovabili.

Metodo di valutazione

Lapprovvigionamento energetico annuo da fonti rinnovabili e da fonti di energia


priva di CO2 calcolato e diviso in diverse fonti (solare termico, pompe di calore,
biomasse, fotovoltaico, eolico, ecc). La definizione di fonti energetiche rinnovabili
segue la direttiva UE sulla promozione delluso dellenergia da fonti rinnovabili
(2009/28/CE del 23 aprile 2009). Le prestazioni della singola fonte rinnovabile
devono rispettare i requisiti della legislazione nazionale o, in alternativa, quelli
della direttiva 2009/28/CE. Lenergia rinnovabile pu essere prodotta nelledificio,
sul sito, o provenire da un sistema energetico locale, dalla rete elettrica o pu
essere un mix di queste fonti.

PRESTAZIONE
ENERGETICA PRIMARIA

Il consumo annuo di energia primaria si basa su dati nazionali. Il calcolo deve


comprendere il fabbisogno energetico per la costruzione e la fornitura di energia
da fonti rinnovabili.

12 | Active House, la casa che produce pi di quello che consuma

Metodo di valutazione

Il rendimento energetico primario = (energia utilizzata - fornitura di energia


rinnovabile) x fattori di energia primaria nazionali.
Il fabbisogno energetico e lenergia prodotta da fonti rinnovabili devono essere
monitorate su base annua. Dispositivi di misura devono essere utilizzati per tutti i
tipi di produzione di energia/consumo a livello di edificio.
La valutazione annuale delle prestazioni energetico deve specificare la fornitura:
- delle singole fonti di energia rinnovabili integrate nelledificio;
- dellenergia prodotta dal sistema energetico locale e la quota di energia
rinnovabile, nonch le emissioni di CO2 del sistema energetico locale.

1.2.3_ Ambiente

Una Active House deve avere un impatto sullambiente, il pi positivo possibile.


In fase di progettazione di una Active House occorre prendere in considerazione
luso dei materiali da costruzione e delle risorse, nonch le tecniche costruttive
locali e il comportamento dentro e intorno agli edifici, nonch le tradizioni,
il clima e lecologia. Questo importante quando si lavora per migliorare le
relazioni delledificio con il contesto culturale ed ecologico del sito.
I parametri chiave da considerare allinterno di risorse e le emissioni sono:
- consumo di risorse energetiche non rinnovabili,
- carichi ambientali da emissioni nellaria, nel suolo e nellacqua,
- consumo di acqua dolce.
Quando si valutano le prestazioni di una Active House, importante considerare
il consumo di risorse energetiche e le emissioni in aria, il suolo e lacqua,
attraverso una valutazione del ciclo di vita in conformit della serie EN 15643
sulla costruzione sostenibile o alla norma ISO 14040.
Il ciclo di vita delledificio considerato nelle seguenti fasi:
- Produzione di materiali edili,
- Processi di costruzione,
- Funzionamento della costruzione e manutenzione della costruzione
edilizia e tessuto,
- Fine vita dei materiali da costruzione,
- Processi di trasporto e del sito possono essere omesse.
Almeno tutte le pi importanti componenti per ledilizia devono essere
considerati, e cio:
- Pareti esterne, tetti, solai, fondazioni, finestre e porte,
- Pareti interne, pavimenti e soffitti,
- Le principali componenti tecnici (generatori di calore, ecc).
La durata di vita stimata di un edificio deve essere conforme alle norme locali.
Una Active House ha come riferimento una vita di 50 anni. La vita utile stimata
di tutti i componenti per ledilizia dovrebbe essere conforme agli standard e alle
esperienze locali. La Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD) e i dati medi
provenienti da fonti pubbliche o di strumenti software possono essere utilizzati a
condizione che siano applicabili al paese o alla regione.
Occorre valutare le seguenti categorie di impatto:
Consumo di risorse:
- consumo di energia primaria (non rinnovabile)
- consumo di energia primaria (rinnovabile)

Active House, la casa che produce pi di quello che consuma | 13

Categorie di impatto (emissioni):


- potenziale di riscaldamento globale (GWP)
- potenziale di riduzione dellozono (ODP)
- potenziale di creazione fotochimica di ozono (POCP)
- potenziale di Acidificazione (AP)
- potenziale di Eutrofizzazione (EP)
- altre categorie di impatto.
CARICHI AMBIENTALI

Il processo di costruzione di un nuovo edificio provoca varie emissioni nellaria,


nel suolo e in acqua, che hanno impatti diversi sullambiente. Quando si
costruisce una Active House importante condurre un Life Cycle Assessment,
per conoscere e valutare il diverso impatto di queste emissioni, che possono
avere gravi effetti ambientali.
Essi sono:
Energia primaria (PE) la quantit totale di energia primaria direttamente prelevata dalla fonte
idrosfera, atmosfera, geosfera o energia senza alcun cambiamento di origine antropica, ivi
comprese le risorse non rinnovabili e rinnovabili. Lenergia primaria espressa in Joule Mega
(MJ) e come potere calorifico netto.
Potenziale di riscaldamento globale (GWP) laccumulo di cosiddetti gas serra nella troposfera
causa un aumento della riflessione della radiazione infrarossa superficie terrestre. Di
conseguenza, la temperatura sulla superficie terrestre aumenta. Questo fenomeno indicato
come effetto serra, la salute umana, gli ecosistemi e la societ in generale. Il Global potenziali
gruppi di riscaldamento insieme ai gas in relazione allimpatto del solo biossido di carbonio (CO 2).
Potenziale di distruzione dellozono (ODP) lozono (O 3) presente nella stratosfera (10-50 km di
altezza) e assorbe la radiazione UV solare. Tuttavia, le emissioni umane assottigliano lo strato di
ozono stratosferico poich alcuni gas, come idrocarburi alogenati, lavorano come catalizzatori di
ozono degradando lossigeno. Cos la penetrazione della radiazione UV-B aumentata, con effetti
potenzialmente nocivi per la salute umana e per gli ecosistemi.
Potenziale di creazione fotochimica di ozono (POCP) una maggiore concentrazione di ozono nella
troposfera (0-15 km di quota), il cosiddetto smog estivo, tossico per gli esseri umani e pu anche
causare danni alla vegetazione e ai materiali. Quando esposto alla radiazione solare, lossido di
azoto e gli idrocarburi formano ozono troposferico secondo processi chimici complessi. Questo
processo si chiama creazione di ossidanti fotochimici. Gli ossidi di azoto e gli idrocarburi vengono
prodotti durante la combustione parziale. Questultimo anche creato utilizzando benzina o
solventi. Il potenziale di formazione di ozono legata allimpatto di etilene (C 2 H4).
Potenziale di acidificazione (AP) lacidificazione del suolo e dellacqua il risultato della
conversione delle sostanze inquinanti presenti nellaria in acidi. I principali inquinanti acidificanti
sono lanidride solforosa (SO 2), ossidi di azoto (NO x) e loro acidi (H 2 SO 4 e HNO 3). Questi gas
sono generati durante i processi di combustione nelle centrali elettriche ed edifici industriali,
nelle case e dalle automobili. Lacidificazione ha una vasta gamma di effetti su vegetazione, suolo,
acque sotterranee, acque superficiali, organismi, ecosistemi e materiali da costruzione, come ad
esempio la distruzione delle foreste e le piogge acide.
Eutrofizzazione (EP) leutrofizzazione leccessiva fertilizzazione, cio la concentrazione
di sostanze nutritive e larricchimento di nutrienti in un ecosistema, che pu causare un
cambiamento indesiderato nella composizione delle specie e nella produzione elevata di
biomassa. I nutrienti principali sono lazoto (N) e il fosforo (P). Queste sostanze sono contenute
nei fertilizzanti, negli ossidi di azoto prodotti dai motori a combustione interna, nelle acque reflue,
nei rifiuti industriali. Le piante in terreni eccessivamente concimati si indeboliscono e hanno
una minore resistenza alle influenze ambientali. Negli ecosistemi acquatici, laumento della
produzione di biomassa pu ridurre i livelli di ossigeno, provocando la morte dei pesci e la morte
biologica dellacqua.

14 | Active House, la casa che produce pi di quello che consuma

CONSUMO
DI ACQUA DOLCE

Le riserve mondiali di acqua dolce si stanno riducendo; quindi sta diventando


sempre pi importante prendere in considerazione il consumo di acqua - e il
suo trattamento - nel corso della vita di una Active House. Per esempio, quando
si risparmia acqua dolce, si producono meno acque reflue; quindi entrambe
le questioni sono importanti. Il consumo di acqua dolce pu essere ridotto
installando dispositivi per il risparmio idrico, usando le acque grigie e piovane per
i WC e il giardinaggio, e utilizzando superfici facili da pulire.

COSTRUIRE
SOSTENIBILE

Quando si progetta una Active House importante valutare il contenuto di


materiale riciclato. Il contenuto di materiale riciclato viene valutato in peso e deve
prendere in considerazione 80% del peso della costruzione. Comprende riciclo
pre-consumer, interno e post-consumo. Lapprovvigionamento responsabile
comporta lobbligo di usare approvvigionamenti certificati, sia direttamente,
come il PEFC e FSC per lapprovvigionamento di legno, sia attraverso fornitori
certificati EMS per gli altri materiali.

1.2.4_ Parametri
qualitativi

Per concludere, utile schematizzare i parametri qualitativi di una Active House.


possibile organizzare in tabelle tutti temi importanti da considerare quando si
progetta una Active House. Questi temi sono spesso orientato al processo, alcuni
forniscono indicazioni su come raggiungere i livelli di prestazione descritti nella
parte quantitativa, alcuni forniscono indicazioni su come ottenere un approccio
pi olistico (biodiversit, cultura e ambiente locale).
Qui di seguito si riporta un esempio relativo al tema FABBISOGNO ENERGETICO:
PARAMETER

CRITERIA

ARGUMENTS/ANSWER

Demand on
individual products
and construction
elements

Have the chosen products


and construction solution
been evaluated from
a cost-effective, life
cost perspective and
maintenance view?

All main solutions


(roof, wall, foundation and
windows) have been calculated
from a cost-effective
perspective within the
individual solutions lifetime.

YES/NO
YES

An evaluation of maintenance
of techinical solutions will be
carried out.
Architectural
design solutions

Have architectural
design solutions been
used to reach a holistic
approach of the building
and to reach a low energy
demand?

During the design phase,


alternative design solutions
have been modelled in
BIM and the predicted
performance of energy, indoor
comfort and environment has
been evaluated. The results
were used to adjust and
optimise the architectural
design solution.

YES

Demand on
individual
appliances

Have the best energy


performing solutions for
appliances been chosen?

All white goods are minimum


class A+ and all installed/
in-built lamps are LED and
evaluated for light quality.

YES

Active House, la casa che produce pi di quello che consuma | 15

1.3_ Casi Studio


VELUXlab
Milano, Italia
Fine lavori:
2011
Progetto architettonico:
ATelier2
Progetto ingegneristico:
Marco Imperadori,
Mario Motta, Gianpaolo
Cugola
Promotore:
VELUX Italia Spa Politecnico di Milano

VELUXlab il primo edificio a energia quasi zero italiano in un campus universitario.


Si trova nel Campus Bovisa del Politecnico di Milano ed un nuovo laboratorio di ricerca.
levoluzione del prototipo di casa per il clima mediterraneo Atika, progettato da
JACantalejo e A.Ronda da ACXT / IDOM studio per Velux. stato inaugurato a Bilbao (2007)
e poi trasferito a Roma prima (2008) e a Milano pi tardi (2009). Successivamente Velux
ha deciso di donarlo al Politecnico di Milano, per farne o un nuovo centro di ricerca per
lUniversit.

Caso Studio 1_VELUXlab. Milano, Italia


La ristrutturazione stata seguita dallo studio Atelier2 e da esperti del Politecnico, il
progetto stato coordinato dalla Prof.ssa Manuela Grecchi e dal Prof. Marco Imperadori.
Esternamente si presenta come un normale edificio intonacato bianco, ma il risultato
di una complessa analisi del clima e delle necessit delledificio stesso. Per migliorarne
le prestazioni energetiche, infatti, stato analizzato in situazione dinamica, per
rappresentare al meglio le reali condizioni di lavoro del laboratorio. Grazie al software
TRNSYS, infatti, stato possibile indagare la reale risposta delledificio alle sollecitazioni
climatiche e, quindi, calibrare la progettazione e le strategie di costruzione per ottenere
risultati ottimali.
La struttura quella originale di Atika, ma per la costruzione sono stati utilizzati nuovi
materiali e lisolamento stato realizzato secondo i risultati della simulazione, al fine di
adattare al clima linvolucro e ledificio stesso. I materiali impiegati sono tutti innovativi,
riciclati o riciclabili.
Ad esempio, a causa del continuo smontaggio e rimontaggio, le facciate non erano
pi perfettamente verticali, cos stata aggiunta sulle vecchie facciate una nuova
sottostruttura metallica, necessaria per regolare le facciate stesse e il loro rivestimento.
Questo nuovo spazio (tra il vecchio e il nuovo rivestimento) stato riempito con materiali
isolanti in polvere ricavati dai rifiuti di altre lavorazioni. Pannelli in fibra di vetro riciclati
sono stati utilizzati per il rivestimento e sono stati aggiunti nuovi isolanti. Il soffitto
fatto con pannelli di gesso e zeolite che purificano laria e aiutano a mantenere salubri
gli interni. Il comfort interno laspetto che pi di tutti ha guidato la progettazione del
laboratorio: lisolamento rende linvolucro a tenuta daria e molto performante nel
mantenere stabile la temperatura; il soffitto e i rivestimenti contribuiscono alla pulizia
dellaria, mantenendo latmosfera sana e sicura per gli occupanti.
La forma stessa ottimizzata per la stagione calda ed reattiva agli stress meteorologici:
il tetto aiuta la ventilazione naturale e massimizza gli apporti solari in inverno e
lombreggiamento in estate. Il fabbisogno energetico del solo involucro edilizio,
esclusi i servizi e incluso il contributo delle fonti rinnovabili, pari a 9,8 kWh/m3a
16 | Active House, la casa che produce pi di quello che consuma

per il riscaldamento. Ledificio stato progettato per rispondere immediatamente ai


cambiamenti climatici e per raggiungere naturalmente il comfort interno per gli utenti,
solo in condizioni climatiche estreme ha bisogno del sistema meccanico di climatizzazione
e ventilazione.
dotato di HAVC con recupero di energia (90%) , pompa di calore aria-acqua (7kWhp) e
3 pannelli solari con una caldaia di 160 litri, che soddisfano lintero fabbisogno di acqua
calda. La domanda finale di energia di soli 3,82 kWh/m2a, rendendo VELUXlab un centro
di ricerca molto intelligente e active. Nel primo progetto non cera un sistema fotovoltaico
per coprire la domanda elettrica, ma con laiuto finanziario di Velux, ledificio ora dotato
di un sistema fotovoltaico da 2 kWp, che copre tutto il fabbisogno e rende VELUXlab
perfettamente rispondente a tutte le specifiche dellActive House.
Il Politecnico di Milano sta studiando un nuovo ed innovativo sistema per lautomazione
delle finestre, al fine di ottimizzare ancora di pi il comportamento naturale delledificio
stesso. VELUXlab uno dei primissimi esempi di edilizia attiva a Milano ed un centro di
ricerca, ma anche un oggetto di studio per i dottorandi impegnati in studi sullefficienza
energetica e sullinnovazione in edilizia. Per esempio, gli studi sulla ventilazione ibrida:
grazie a VELUXlab sar possibile analizzare il comportamento e il contributo di questo
sistema allefficienza energetica degli edifici. La ventilazione ibrida un concetto nuovo
ed innovativo, materia delle pi recenti ricerche sullefficienza e sul risparmio energetico:
si basa sullidea di ventilazione naturale integrata con quella meccanica solo quando
necessario, grazie ad un sistema di calcolo automatico che confronta gli agenti atmosferici
esterni con il clima interno e, se necessario, chiede aiuto al sistema di ventilazione
meccanica. Questo possibile grazie ad un sistema molto avanzato di controllo wireless,
progettato appositamente per questo edificio dal Dipartimento di Elettronica del
Politecnico di Milano. Il sistema di monitoraggio molto importante perch fornisce tutti i
dati sul comportamento delledificio e, grazie ad esso, sar possibile comprendere meglio
le esigenze e le caratteristiche di una Active House in un clima mediterraneo.

Caso Studio 1_VELUXlab. Milano, Italia

Active House, la casa che produce pi di quello che consuma | 17

Home for life

Home for Life si ispira alla casa tradizionale danese ad un piano e mezzo con
tetto a doppia falda. Questo tipo di casa ha una superficie relativamente piccola
con molte possibili varianti.

Lystrup, Danimarca
Fine lavori:
aprile 2009
Progetto architettonico:
AARTA/ S
Progetto ingegneristico:
Esbensen Rdgivende
Ingenirer
Promotore:
VELFAC & VELUX

Caso Studio 2_Home for Life. Lystrup, Danimarca

ENERGIA

Home for Life produce pi energia di quanta ne consuma. Con un surplus di energia
di 9 kWh/m2/anno, alla casa servono circa 40 anni per generare la stessa quantit di
energia utilizzata per produrre i materiali con cui stata costruita. A quel punto, la casa
avr restituito alla natura pi di quanto consumato. Una pompa di calore solare e 7 m2
di collettori solari generano energia per il riscaldamento e acqua calda, mentre 50 m2 di
celle solari producono pi energia elettrica rispetto ai consumi domestici.

CLIMA INDOOR

I sensori che registrano il calore, i livelli di CO2 e lumidit in tutte le camere e una
stazione meteo esterna sono combinati con un sistema di controllo intelligente per
garantire che la casa si adatti alle esigenze della famiglia per un clima interno sano,
confortevole. Meccanismi automatici di apertura delle finestre consentono lentrata di
aria fresca, mentre i sensori spengono le luci quando si lascia la stanza. Questi fattori si
combinano per creare una casa con un basso livello di consumo energetico.

AMBIENTE

Le aperture delle finestre sono situate in modo da far entrare la luce del giorno da almeno
due angolazioni in ogni spazio abitativo. La superficie finestrata delledificio il 40% della
superficie totale del pavimento - due volte larea di una casa tradizionale. Le aperture
illuminano le stanze, ottimizzano il flusso di aria fresca e generano esperienze spaziali
allinterno e allesterno. Quando la casa viene riscaldata, met del calore necessario
viene fornito direttamente dalla luce solare che entra attraverso le finestre. Tutte le
camere hanno accesso diretto verso lesterno.
Con il suo design, lorientamento e i materiali, Home for Life ottimizzata per utilizzare
meno energia possibile e sfruttare fonti di energia rinnovabile. La casa interagisce con la
fornitura locale di energia. Copre tutti i fabbisogni energetici principalmente attraverso
la raccolta di energia solare e la sua conversione in calore ed elettricit attraverso una
combinazione di soluzioni naturali e tecnologia avanzata - rendendo la casa di CO2 neutral.

18 | Active House, la casa che produce pi di quello che consuma

2.1
2.2

4.3

2.3

4.2

3.1

4.1

3.2

3.4
3.3

2.1 Annual energy performance


2.2 Energy demand
2.3 Energy supply
3.1 Light and view out
3.2 Thermal environment
3.3 Indoor air quality
3.4 Noise and acoustic
4.1 Consumption of non-renewable
energy resources
4.2 Environmental impact from
emissions to air, soil and water
4.3 Fresh water consumption and waste
water treatment

Caso Studio 2_Home for Life. Lystrup, Danimarca

CarbonLight Homes

Le CarbonLight Homes forniscono spazi di vita sani e luminosi, promuovendo nel


contempo lefficienza energetica e il rispetto dellambiente.

Kettering, Regno Unito


(Gran Bretagna)
Fine lavori:
agosto 2011
Progetto architettonico:
HTA Architects
Progetto ingegneristico:
Clancy Consulting, HTA
Architects, Esbensen
Consulting Engineers
A/S
Promotore:
Willmott Dixon Housing
Ltd

Caso Studio 3_CarbonLight Homes. Kattering, regno Unito (Gran Bretagna)

ENERGIA

Lobiettivo primario era quello di raggiungere un livello elevato secondo il Codice per
le Abitazioni Sostenibili senza luso del fotovoltaico o della ventilazione meccanica con
recupero di calore. Si deciso di utilizzare radiatori a bassa temperatura alimentati da un
serbatoio di buffer che viene riscaldato utilizzando una combinazione di collettori solari
termici e una pompa di calore ad aria.
Linvolucro edilizio altamente coibentato con un valore U pari a 0,11 W/m C per tutte
le pareti, il pavimento e il tetto; a tenuta daria per ottenere una permeabilit allaria
attraverso la struttura inferiore a 3m / h.m ad una pressione di 50 Pascal ( 50N / mq ).
Tripli vetri alle finestre sul lato pi freddo (orientamento Est) forniscono una migliore
protezione termica e finestre con doppi vetri sul lato caldo (orientamento West) sfruttano

Active House, la casa che produce pi di quello che consuma | 19

gli apporti solari. Lalta percentuale di superficie vetrata studiata per fruire degli apporti
solari della luce naturale. Lacqua calda e il riscaldamento sono forniti da collettori solari
termici, pompe di calore ad aria e ventilazione meccanica con recupero di calore.
Un sistema di ventilazione naturale (con recupero di calore) funziona tutto lanno e con
supporto meccanico durante il periodo di riscaldamento. In tutti gli ambienti vi sono
lampade a risparmio energetico e automazioni per finestre e tapparelle per ridurre gli
apporti solari, prevenire labbagliamento e ridurre i livelli interni di CO2.
Le strategie descritte hanno permesso di ottenere una riduzione del 70% delle emissioni
di CO2 in loco, con il restante 30% delle emissioni compensato con una soluzione
ammissibile concordata con lufficio del governo locale. La sfida aggiuntiva era di
costruire secondo un orientamento est /ovest per dimostrare che non necessaria
unarea esposta a sud per raggiungere una soluzione ottimale.

CLIMA INDOOR

Le case sono progettate secondo i principi dellActive House, sono destinate ad essere
vere e proprie case per persone reali, mettendo gli abitanti al centro del processo di
progettazione. Le CarbonLight Homes hanno sfidato le norme sui requisiti di spazio e
sono circa il 30% pi grandi della dimensione media di una casa tradizionale per 3 o 4
persone nel Regno Unito.
Il fattore di luce diurna maggiore del 5% della media in tutti gli ambienti, per migliorare
la salute e il benessere e ridurre /eliminare la dipendenza dallilluminazione artificiale
per le attivit quotidiane. Ci contribuisce a definire il carattere degli edifici e crea una
casa immersa nella luce e a contatto con le stagioni.
Lutilizzo della ventilazione naturale di gran lunga il modo pi sano per ventilare una
casa ed gratis! Il sistema di gestione delledificio WindowMaster monitora le temperature,
la CO2 e la luce allinterno delle abitazioni e regola automaticamente lapertura delle
finestre e delle tapparelle per soddisfare i livelli richiesti di comfort interno. I pavimenti
in legno in tutta la casa impediscono agli agenti inquinanti di rimanere intrappolati nelle
finiture e riduce lincidenza di allergie.
Lautomazione delle CarbonLight Homes stata progettata per fare un uso intelligente
della natura, con alti livelli di luce diurna e di aria fresca.

AMBIENTE
2.1

La vista del cielo dallinterno delle case contribuisce al benessere. Inoltre, la forma delle
case crea un giardino a grande schermo, in cui la visione del cielo dallesterno aumentata
grazie alla pendenza del tetto principale, che scende fino al livello del giardino.

2.2

4.3

2.3

4.2

3.1

4.1

3.2

3.4
3.3

2.1 Annual energy performance


2.2 Energy demand
2.3 Energy supply
3.1 Light and view out
3.2 Thermal environment
3.3 Indoor air quality
3.4 Noise and acoustic
4.1 Consumption of non-renewable
energy resources
4.2 Environmental impact from
emissions to air, soil and water
4.3 Fresh water consumption and waste
water treatment

Attraverso lattento posizionamento delle finestre e lopen space, le case sono state
progettate per riconnettere la vita moderna con i ritmi e i modelli della natura. Il giardino
viene interpretato come unestensione della casa e non solo come spazio esterno,
contribuendo in tal modo al nostro desiderio di portare lesterno allinterno.
Ogni casa ha un serbatoio di 3500 litri per la raccolta dellacqua piovana sotto il giardino
retrostante, alimentato dai tetti delle case, che fornir acqua per gli scarichi igienici, per
le lavatrici e per il sistema antincendio.
Le strade anteriori utilizzano pavimentazioni permeabili che permettono allacqua
piovana di filtrare attraverso il terreno ed essere convogliata nel fosso adiacente, che si
connette a un canale locale.
Lufficio di governo locale considera questo progetto una soluzione di riferimento per
tutte le nuove abitazioni del territorio locale, nel quale prevista la costruzione di 5.500
case nei prossimi 10 anni. La chiave rendere il progetto il pi flessibile possibile, per
accogliere le varie scelte di stile di vita che le persone fanno al giorno doggi.

20 | Active House, la casa che produce pi di quello che consuma

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Pi

luce naturale

Pi

comfort interno

Meno

energia utilizzata

Prestazioni ottimali, grazie allinserimento


di materiale isolante e legno termotrattato
nel telaio.

2_ GLI EDIFICI AD ALTISSIME


PRESTAZIONI ENERGETICHE
Questo capitolo si
propone di illustrare i
contenuti della Direttiva
2010/31/CE e di fornire
un quadro aggiornato
della normativa
nazionale e regionale
vigente in materia di
prestazioni energetiche
degli edifici.
Vuole essere uno
strumento per capire
lo stato dellarte della
legislazione italiana e
lo scenario che lUnione
Europea ci prospetta di
qui al 2020.

Costruire Edifici a Energia Quasi Zero lobiettivo che lUnione Europea


si posta per il 2020. Saranno edifici ad altissima prestazione energetica,
nei quali il fabbisogno energetico molto basso o quasi nullo verr coperto
in misura molto significativa da energia da fonti rinnovabili. Per raggiungere
questo obiettivo, ma anche per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici
esistenti, stata emanata la Direttiva comunitaria 2010/31/CE che, dal 1 febbraio
2012, ha sostituito la 2002/91/CE.
In attuazione della Direttiva 2002/91/CE, in Italia sono stati emanati: il Decreto
Legislativo 192/2005 sul rendimento energetico in edilizia, modificato dal
Decreto Legislativo 311/2006, le metodologie di calcolo e i requisiti minimi
per la prestazione energetica degli edifici e le Linee guida nazionali per
la certificazione energetica.
Anche diverse Regioni hanno regolato la materia nel proprio territorio, varando
leggi molto avanzate o introducendo una certificazione volontaria
della sostenibilit degli edifici.
Con lentrata in vigore della Direttiva 2010/31/CE, tutti gli Stati membri della UE
stanno aggiornando la propria legislazione nazionale e regionale per recepire i
contenuti della nuova disciplina comunitaria. LItalia lo ha fatto con il DL 4 giugno
2013, n. 63, convertito nella Legge 3 agosto 2013, n. 90.
Edilportale segue da sempre le tematiche connesse alla progettazione e
al risparmio energetico in edilizia, informando puntualmente i progettisti
sulla legislazione e sulle soluzioni tecnologiche proposte dal mercato per il
raggiungimento degli obiettivi posti dalla normativa.

Costruire sostenibile
possibile ma...

Ma non solo. Al termine delle edizioni 2011 e 2012 del Tour di convegni Edifici
a Energia Quasi Zero stato redatto il primo Rapporto sulla conoscenza e
la consapevolezza degli operatori delledilizia, basato sulle risposte fornite
dalle 9.180 persone che hanno partecipato allindagine, su un totale di 22.000
partecipanti ai 27 convegni.

Primo Rapporto sulla conoscenza


e la consapevolezza degli
operatori delledilizia
(http://www.edilportale.com/
normativa/_13334.html)

Dallo studio emerso che pi di un terzo dei partecipanti (il 38%) non conosce
la Direttiva 2010/31/CE. La percentuale di chi sa di cosa si tratta quindi il 62%,
che sale al 70% nel caso dei soli progettisti, si attesta al 62,7% tra le imprese e al
62,3% per i tecnici e funzionari della P.A.
Quanto ai materiali pi adatti a costruire Edifici a Energia Quasi Zero, il 94,1%
dei rispondenti ha indicato il legno, il 92,9% il laterizio, il 91,1% il calcestruzzo e
l86,7% lacciaio. Oltre i due terzi dei rispondenti (68,7%) ha indicato nei materiali
di tipo nuovo il fattore a cui prestare la maggiore attenzione: sono fondamentali
gli impianti di riscaldamento per 42,5% degli interpellati, di raffreddamento per il
35,4%, il cappotto isolante per il 28%.
Durante il Tour la certificazione degli edifici stata uno degli aspetti pi critici e
criticati dagli operatori. stata spesso affermata linutilit della certificazione
energetica e la scarsa affidabilit di quanto certificato. , inoltre, emersa una
scarsa conoscenza della maggior parte degli operatori dei pi importanti sistemi
di validazione prestazionale, come Itaca e Leed.

22 | Gli edifici ad altissime prestazioni energetiche

2.1_ La normativa
europea:
la direttiva
2010/31/CE

La Direttiva Europea 2010/31/CE del 19 maggio 2010 sulla prestazione


energetica nelledilizia stata pubblicata sulla Gazzetta Europea del 18 giugno
2010 ed entrata in vigore l8 luglio 2010. Dal 1 febbraio 2012 ha sostituito
la Direttiva 2002/91/CE.
LItalia sta mettendo a punto la normativa nazionale di recepimento.
La Direttiva 2010/31/CE promuove il miglioramento della prestazione energetica
degli edifici, tenendo conto delle condizioni locali e climatiche e dellefficacia
sotto il profilo dei costi, e delinea il quadro comune generale per il calcolo della
prestazione energetica degli edifici al quale gli Stati membri dovranno adeguarsi.

La metodologia di calcolo della prestazione energetica degli edifici dovr


essere determinata sulla base delle caratteristiche termiche delledificio e
delle sue divisioni interne (capacit termica, isolamento, riscaldamento passivo,
elementi di raffrescamento, ponti termici), degli impianti di riscaldamento, di
produzione di acqua calda, di condizionamento, di illuminazione, e sulla base
dellorientamento delledificio, dei sistemi solari passivi e di protezione solare,
ecc.
La direttiva stabilisce che i requisiti minimi della prestazione energetica
(che i singoli Stati fisseranno e aggiorneranno ogni cinque anni) dovranno
essere applicati agli edifici di nuova costruzione, esistenti e ristrutturati, e agli
elementi dellinvolucro edilizio e dei sistemi tecnici importanti per la prestazione
energetica.

Edifici di nuova costruzione: prima dellinizio dei lavori deve essere valutata
la fattibilit tecnica, ambientale ed economica di sistemi alternativi ad alta
efficienza, se disponibili, tra cui: sistemi di fornitura energetica decentrati basati
su fonti rinnovabili; cogenerazione; teleriscaldamento o teleraffrescamento;
pompe di calore.

Edifici esistenti sottoposti a ristrutturazioni importanti: devono migliorare


la propria prestazione energetica, al fine di soddisfare i requisiti minimi; nella
ristrutturazione devono essere valutati sistemi alternativi ad alto rendimento.
Potranno essere esclusi: gli edifici tutelati; gli edifici adibiti al culto; i fabbricati
temporanei, i siti industriali, le officine, gli edifici agricoli; gli edifici residenziali
utilizzati meno di 4 mesi allanno; i fabbricati indipendenti sotto i 50 m2.

Gli Stati dovranno stabilire requisiti minimi relativi agli elementi dellinvolucro
edilizio e ai sistemi tecnici per ledilizia (impianti di riscaldamento, sistemi di
produzione di acqua calda, impianti di condizionamento daria, grandi impianti
di ventilazione), al fine di ottimizzarne i consumi, e potranno promuovere
lintroduzione di sistemi di misurazione intelligenti.
La Direttiva 2010/31/CE prevede che vengano redatti piani nazionali destinati ad
aumentare il numero di Edifici a Energia Quasi Zero, cio di edifici ad altissima
prestazione energetica, in cui il fabbisogno energetico molto basso o quasi nullo
sia coperto in misura molto significativa da energia da fonti rinnovabili, compresa
quella prodotta in loco o nelle vicinanze.
Entro il 31 dicembre 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere
edifici a energia quasi zero. Per gli edifici pubblici questa scadenza anticipata
al 31 dicembre 2018.

Gli Stati membri dovranno istituire un sistema di certificazione energetica degli


edifici. Lattestato di prestazione energetica (APE) comprender la prestazione
energetica di un edificio e i valori di riferimento, quali i requisiti minimi di
prestazione energetica. Lattestato, di validit massima 10 anni, potr contenere

Gli edifici ad altissime prestazioni energetiche | 23

Direttiva Europea 19/05/2010


n. 2010/31/CE Direttiva del
Parlamento europeo e del
Consiglio, del 19 maggio 2010,
sulla prestazione energetica
nelledilizia
* http://www.edilportale.com/
normativa/_11573.html

informazioni supplementari e raccomandazioni per il miglioramento efficace o


ottimale in funzione dei costi della prestazione energetica.

Lattestato di prestazione energetica dovr essere rilasciato: per gli edifici o le


unit immobiliari costruiti, venduti o locati; per gli edifici in cui una porzione di
oltre 500 m2 occupata da enti pubblici e frequentata dal pubblico. Dopo cinque
anni dallentrata in vigore della direttiva, la soglia di 500 m2 sar abbassata a 250
m2. Non obbligatorio rilasciare lattestato qualora sia gi disponibile e valido
un certificato rilasciato conformemente alla Direttiva 2002/91/CE.

In caso di costruzione, vendita o locazione, lattestato di prestazione energetica


dovr essere mostrato al potenziale acquirente o nuovo locatario e consegnato
alla stipula del contratto.

Direttiva Europea 16/12/2002


n. 2002/91/CE Direttiva del
Parlamento europeo e del
Consiglio, del 16 dicembre 2002
sul rendimento energetico
nelledilizia, abrogata dal
1febbraio 2012.
* http:// www.edilportale.com/
normativa/_6164.html
abrogata dal 1 febbraio 2012

In caso di vendita o locazione di un edificio prima della sua costruzione, gli


Stati potranno disporre che il venditore fornisca una valutazione della futura
prestazione energetica delledificio; in tal caso, lattestato di prestazione
energetica deve essere rilasciato entro la fine della costruzione.

2.2_ la normativa
italiana in materia
di certificazione
energetica degli
edifici

La situazione normativa italiana caratterizzata da un quadro


legislativo nazionale ancora incompleto, cui si affiancano Regioni
contraddistinte da leggi ed esperienze molto avanzate ed altre
ancora poco sensibili al tema delledilizia sostenibile.

2.2.1_ la normativa
nazionale

In Italia le prime disposizioni in materia di certificazione energetica degli edifici


sono state emanate con la Legge 9 gennaio 1991, n. 10, volta a favorire luso
razionale dellenergia, lo sviluppo delle fonti rinnovabili e la riduzione dei
consumi di energia nei processi produttivi.

Legge dello Stato 09/01/1991 n.


10 Norme per lattuazione del Piano
energetico nazionale in materia di uso
nazionale dellenergia, di risparmio
energetico e di sviluppo delle fonti
rinnovabili di energia (http://www.
edilportale.com/normativa/_1441.html)

In caso di offerta in vendita o in locazione di edifici o unit immobiliari dotati


di un attestato di prestazione energetica, lindicatore di prestazione energetica
dovr essere riportato in tutti gli annunci commerciali. Negli edifici pubblici,
lattestato di prestazione energetica dovr essere esposto al pubblico.

La direttiva disciplina, infine, le ispezioni degli impianti di riscaldamento degli


edifici dotati di caldaie con una potenza superiore a 20 kW e degli impianti di
condizionamento daria con potenza superiore a 12 kW.

La certificazione della prestazione energetica degli edifici e lispezione degli


impianti di riscaldamento e condizionamento daria dovranno essere effettuate
in maniera indipendente da esperti qualificati e/o accreditati, operanti in
qualit di lavoratori autonomi o come dipendenti di enti pubblici o di imprese
private. Laccreditamento degli esperti sar effettuato tenendo conto della loro
competenza. Anche i sistemi di controllo per i certificati di prestazione energetica
e i rapporti di ispezione degli impianti dovranno essere indipendenti.

Nel 2005 stato avviato il recepimento della Direttiva 2002/91/CE relativa al


rendimento energetico nelledilizia (abrogata dalla nuova 2010/31/CE), che ha
introdotto nellUnione europea la certificazione energetica degli edifici, quale
strumento per sensibilizzare i cittadini sugli aspetti energetici degli immobili in
fase di compravendita.

24 | Gli edifici ad altissime prestazioni energetiche

Decreto Legislativo 19/08/2005 n.


192 Attuazione della direttiva 2002/91/
CE relativa al rendimento energetico
nelledilizia (http://www.edilportale.
com/normativa/_8988.html)

Decreto Legislativo 29/12/2006


n. 311 Disposizioni correttive ed
integrative al decreto legislativo 19
agosto 2005, n. 192 (http://www.
edilportale.com/normativa/_9986.html)

Decreto del Presidente della


Repubblica 02/04/2009 n.
59 Regolamento di attuazione
dellarticolo 4, comma 1, lettere a) e b),
del decreto legislativo 19 agosto 2005,
n. 192 (http://www.edilportale.com/
normativa/_10876.html)

Decreto Ministeriale 26/06/2009


Linee guida nazionali per la
certificazione energetica degli
edifici (http://www.edilportale.com/
normativa/_11103.html)

Decreto Legislativo 30/05/2008 n.


115 Attuazione della direttiva 2006/32/
CE relativa allefficienza degli usi
finali dellenergia e i servizi energetici
e abrogazione della direttiva 93/76/
CEE (http://www.edilportale.com/
normativa/_10447.html)

Direttiva Europea 05/04/2006


n. 2006/32/CE Efficienza degli usi
finali dellenergia e i servizi energetici
e abrogazione della direttiva 93/76/CEE
del Consiglio (http://www.edilportale.
com/normativa/_9538.html)

Decreto Legislativo 03/03/2011


n. 28 Attuazione della direttiva
2009/28/CE sulla promozione delluso
dellenergia da fonti rinnovabili, recante
modifica e successiva abrogazione
delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/
CE (http://www.edilportale.com/
normativa/_11738.html)

Direttiva Europea 23/04/2009


n. 2009/28/CE Direttiva del
Parlamento Europeo e del Consiglio
sulla promozione delluso dellenergia
da fonti rinnovabili, recante modifica e
successiva abrogazione delle direttive
2001/77/CE e 2003/30/CE (http://www.
edilportale.com/normativa/_11058.
html)

Decreto Ministeriale 22/11/2012


Modifiche al DM 26 giugno 2009 in
materia di certificazione energetica
degli edifici
(http://www.edilportale.com/
normativa/_13064.html)

Decreto del Presidente della


Repubblica 16/04/2013 n. 74
Regolamento recante definizione dei
criteri generali in materia di esercizio,
conduzione, controllo, manutenzione
e ispezione degli impianti termici per
la climatizzazione invernale ed estiva
degli edifici e per la preparazione
dellacqua calda per usi igienici
sanitari, a norma dellarticolo 4, comma
1, lettere a) e c), del decreto legislativo

Il primo provvedimento di recepimento della Direttiva 2002/91/CE stato il Dlgs


19 agosto 2005, n. 192, che ha fissato le condizioni e le modalit per migliorare
le prestazioni energetiche degli edifici e ha stabilito i criteri generali per la
certificazione energetica, prevedendo lobbligo per gli edifici di nuova costruzione
di dotarsi di un Attestato di Certificazione Energetica - ACE (ora Attestato di
Prestazione Energetica - APE, ex DL 63/2013).
LAttestato ha una validit massima di 10 anni dal rilascio, deve essere aggiornato
ad ogni intervento di ristrutturazione che modifichi le prestazioni energetiche
delledificio e deve riportare i dati relativi allefficienza energetica delledificio e
suggerimenti per il miglioramento della prestazione energetica.
Il Dlgs 192/2005 stato modificato e integrato con il Dlgs 29 dicembre 2006, n.
311 che ha anche esteso gradualmente lobbligo della certificazione energetica a
tutti gli edifici preesistenti allentrata in vigore del Dlgs 192/2005 (8 ottobre 2005),
qualora immessi sul mercato in vendita o locazione.
Dal 1 gennaio 2007, lAttestato di Certificazione/Prestazione Energetica
diventato necessario per fruire di incentivi e agevolazioni fiscali destinati al
miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici.
Ai decreti legislativi 192/2005 e 311/2006 sono seguiti tre decreti attuativi:
- un Regolamento con le metodologie di calcolo e i requisiti minimi per la
prestazione energetica degli edifici e degli impianti termici, in attuazione
dellarticolo 4, comma 1, lettere a) e b), del Dlgs 192/2005. Tale Regolamento
stato emanato con il Dpr 2 aprile 2009, n. 59.
- le Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici, in
attuazione dellarticolo 6, comma 9 e dellarticolo 5, comma 1 del Dlgs 192/2005.
Le Linee guida sono state emanate con il DM del 26 giugno 2009. A seguito
di una procedura di infrazione dellUnione Europea, il DM 22 novembre 2012
non consente pi ai proprietari di edifici energivori di autocertificare la classe
energetica G.
- un Regolamento che fissi i criteri di accreditamento degli esperti e degli
organismi a cui affidare la certificazione energetica degli edifici e le ispezioni
degli impianti di climatizzazione, in attuazione della lettera c) dellarticolo 4
comma 1, del Dlgs 192/2005. Tali Regolamenti sono stati emanati con il Dpr 16
aprile 2013, n. 75 e con il Dpr 16 aprile 2013, n. 74.
Con il Dlgs 3 marzo 2011, n. 28, che recepisce la Direttiva 2009/28/CE sulla
promozione delle energie rinnovabili, stato introdotto lobbligo di inserire nei
contratti di compravendita o di locazione una clausola con la quale lacquirente o
il conduttore dichiarano di aver ricevuto le informazioni relative alla certificazione
energetica.
Lo stesso Dlgs 28/2011 ha previsto che, dal 1 gennaio 2012, gli annunci
commerciali di vendita di edifici o di singole unit immobiliari riportino lindice di
prestazione energetica contenuto nellattestato di certificazione energetica.
Con il DL 4 giugno 2013, n. 63, convertito nella Legge 3 agosto 2013, n. 90, lItalia
ha recepito la Direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nelledilizia. Il
Decreto Legge modifica il Dlgs 192/2005, introducendo lAttestato di Prestazione
Energetica (APE) in luogo dellAttestato di Certificazione Energetica (ACE) quale
documento comprovante la prestazione energetica di un edificio.
Per la redazione dellAPE si dovranno applicare metodi e criteri di calcolo
riguardanti le caratteristiche termiche delledificio, degli impianti di
climatizzazione e di produzione di acqua calda.

Gli edifici ad altissime prestazioni energetiche | 25

19 agosto 2005, n. 192


(http://www.edilportale.com/
normativa/_13973.html) in sostituz

Decreto del Presidente della


Repubblica 16/04/2013 n. 75
Regolamento recante disciplina dei
criteri di accreditamento per assicurare
la qualificazione e lindipendenza degli
esperti e degli organismi a cui affidare
la certificazione energetica degli
edifici, a norma dellarticolo 4, comma
1, lettera c), del decreto legislativo
19 agosto 2005, n. 192 (http://www.
edilportale.com/normativa/_13967.
html)

Decreto Legge 04/06/2013,


n. 63 Disposizioni urgenti per il
recepimento della Direttiva 2010/31/UE
del Parlamento europeo e del Consiglio
del 19 maggio 2010, sulla prestazione
energetica nelledilizia per la
definizione delle procedure dinfrazione
avviate dalla Commissione europea,
nonche altre disposizioni in materia
di coesione sociale (http://www.
edilportale.com/normativa/_14440.
html)

A partire dal 31 dicembre 2018 tutti gli edifici pubblici di nuova costruzione
dovranno essere Edifici a Energia Quasi Zero (EEQZ); tale disposizione sar
estesa a tutte le nuove costruzioni dal 1 gennaio 2021.
Il rilascio dellAPE da parte di tecnici accreditati dobbligo nel caso di nuova
costruzione di edifici o unit immobiliari. LAPE ha una validit massima di
10 anni e deve essere aggiornato in caso di modifica della classe energetica
dellimmobile.
In caso di vendita e di nuova locazione di immobili, lAPE deve essere allegato ai
contratti entro 45 giorni dalla stipula, pena una multa da 3mila a 18mila euro.
LAPE non invece richiesto nelle cessioni di immobili a titolo gratuito (modifiche
introdotte dal Decreto Destinazione Italia - Legge n. 9 del 21 febbraio 2014).
Il DL 63/2013 prevede lemanazione di decreti ministeriali che aggiorneranno
la disciplina tecnica della certificazione energetica con nuovi metodi di calcolo,
abrogando il Dpr 59/2009, e modificando le attuali Linee guida nazionali (DM 26
giugno 2009).

Legge dello Stato 03/08/2013,


n. 90 Conversione in legge, con
modificazioni, del decreto-legge 4
giugno 2013, n. 63, recante disposizioni
urgenti per il recepimento della
Direttiva 2010/31/UE del Parlamento
europeo e del Consiglio del 19 maggio
2010, sulla prestazione energetica
nelledilizia per la definizione delle
procedure dinfrazione avviate dalla
Commissione europea, nonch altre
disposizioni in materia di coesione
sociale
(http://www.edilportale.com/
normativa/_14521.html)

Circolare 07/08/2013, n. 16416


Chiarimenti in merito allapplicazione
delle disposizioni di cui al decreto legge
4 giugno 2013, n.63 come convertito,
con modificazioni, dalla legge 3 agosto
2013, n. 90, in materia di attestazione
della prestazione energetica degli
edifici. (http://www.edilportale.com/
normativa/_14769.html)

Decreto Legge 23/12/2013 n.


145 Interventi urgenti per lo sviluppo
economico e per lavvio del piano
Destinazione Italia (http://www.
edilportale.com/normativa/_15118.
html)

Legge dello Stato 21/02/2014 n. 9


Conversione in legge, con
modificazioni, del decreto-legge
23 dicembre 2013, n. 145, recante
interventi urgenti di avvio del piano
Destinazione Italia
http://www.edilportale.com/
normativa/_15188.html

26 | Gli edifici ad altissime prestazioni energetiche

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non distruttive su calcestruzzo

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Gli edifici ad altissime prestazioni energetiche

| 27

I requisiti e le procedure per diventare certificatore energetico degli edifici


(ai sensi del Dpr 75/2013 e del Decreto Destinazione Italia)
Lattivit di certificatore energetico disciplinata dal Dpr
16 aprile 2013, n. 75, entrato in vigore il 12 luglio 2013, che
ha fissato i requisiti professionali dei soggetti abilitati alla
certificazione energetica degli edifici e quindi al rilascio
dellAttestato di Prestazione Energetica (APE).

Qualora il tecnico non sia competente in tutti i campi sopra


citati, pu operare in collaborazione con un altro tecnico
abilitato in modo che il gruppo costituito copra tutti gli
ambiti professionali per i quali richiesta la competenza.
Si costituisce cos un gruppo di certificatori energetici.

La certificazione energetica degli edifici di competenza


esclusiva di un tecnico abilitato che pu operare come
libero professionista o associato, o alle dipendenze di:

In alternativa, il tecnico pu decidere di frequentare uno


specifico corso di formazione della durata minima di 80
ore sulla certificazione energetica degli edifici al termine
del quale, dopo il superamento di un esame finale, diventa
certificatore energetico.

- enti pubblici e organismi di diritto pubblico che


operano nel settore dellenergia e delledilizia;
- organismi pubblici e privati dispezione nel settore
delle costruzioni edili, delle opere di ingegneria
civile e di impiantistica, accreditati presso
lorganismo nazionale o un suo equivalente europeo;
- societ di servizi energetici (Esco).
Possono svolgere lattivit di certificatore energetico
i laureati in ingegneria, architettura, agraria, scienze
forestali, pianificazione territoriale urbanistica e
ambientale, chimica industriale, oppure i possessori
di diploma di perito industriale, geometra, perito
agrario, aeronautica, energia nucleare, metallurgia,
navalmeccanica, metalmeccanica.
I tecnici devono essere iscritti ad un Ordine o Collegio
professionale e abilitati alla progettazione di edifici
ed impianti asserviti agli edifici stessi, nellambito
delle specifiche competenze a esso attribuite
dalla legislazione vigente.

Il corso di formazione obbligatorio, invece, per tutti


i tecnici non abilitati alla progettazione di edifici ed
impianti e per quelli in possesso di lauree e diplomi tecnici
diversi dai precedenti (es. laurea in fisica e scienze della
natura, oppure diplomi in grafica o telecomunicazioni,
ecc). Al termine del corso, anche queste figure
professionali diventeranno certificatori energetici.
Il certificatore energetico dovr assicurare indipendenza
e imparzialit di giudizio dichiarando nellAPE il non
coinvolgimento diretto o indiretto nel processo di
progettazione e realizzazione delledificio da certificare.
Il certificatore energetico non potr essere n un coniuge
n un parente fino al quarto grado del committente.

Guarda lo schema nella pagina accanto e verifica se


possiedi i requisiti di un certificatore energetico >>>

Pagina accanto: SCHEMA REQUISITI E PROCEDURE PER DIVENTARE CERTIFICATORE ENERGETICO


Elaborazione realizzata dalla redazione di Edilportale.com sulla base del Regolamento sui requisiti professionali dei certificatori
energetici degli edifici (Dpr n. 75 del 16 aprile 2013) e del Decreto Destinazione Italia. Si declina da ogni responsabilit per eventuali
errori o inesattezze in essa contenuti.

28 | Gli edifici ad altissime prestazioni energetiche

LAUREE
(Lauree Magistrali di cui al DM 16/03/2007 e Classi di Lauree Specialistiche di cui al DM
28 novembre 2000)
Classe
LM-4 e 4/S
LM-22 e 27/S
LM-23 e 28/S
LM-24
LM-26
LM-28 e 31/S
LM-30 e 33/S
LM-31 e 34/S
LM-33 e 36/S
LM-35 e 38/S
LM-53 e 61/S
LM-20 e 25/S
LM-21 e 26/S
LM-25 e 29/S
LM-27 e 30/S
LM-29 e 32/S
LM-32 e 35/S
LM-34 e 37/S
LM-48 e 54/S
LM-71
LM-69 e 77/S
LM-73
74/S

Denominazione
architettura, ingegneria edile
ingegneria edile-architettura
ingegneria chimica
ingegneria civile
ingegneria dei sistemi edilizi
ingegneria della sicurezza
ingegneria elettrica
ingegneria energetica e nucleare
ingegneria gestionale
ingegneria meccanica
ingegneria per lambiente e il territorio
scienza e ingegneria dei materiali
ingegneria aerospaziale e astronautica
ingegneria biomedica
ingegneria dellautomazione
ingegneria delle telecomunicazioni
ingegneria elettronica
ingegneria informatica
ingegneria navale
pianificazione territoriale, urbanistica e ambientale
scienze e tecnologie della chimica industriale
scienze e tecnologie agrarie
scienze e tecnologie forestali ed ambientali
scienze e gestione delle risorse rurali e forestali

Iscrizione al relativo
ORDINE O COLLEGIO
PROFESSIONALE

Parziale
competenza nella
progettazione
di edifici e impianti
asserviti agli edifici

Competenza
nella progettazione
di edifici e impianti
asserviti agli edifici

CERTIFICATORE
ENERGETICO

LAUREE TRIENNALI
(Lauree di cui al DM 16/03/2007 e Classi di Lauree di cui al DM 04/08/2000)
Classe
L-7 e 8
L-9 e 10
4
L-17
L-23
L-25
20

Denominazione
ingegneria civile e ambientale
ingegneria industriale
scienze dellarchitettura e dellingegneria edile
scienze dellarchitettura
scienze e tecniche delledilizia
scienze e tecnologie agrarie e forestali
scienze e tecnologie agrarie, agroalimentari e forestali

DIPLOMI TECNICI
(Diplomi di istruzione tecnica di cui al Dpr 88/2010 e Diplomi di cui al Dpr 1222/1961)
Classe
C1
C3
C8
C9
-

Denominazione
meccanica, meccatronica ed energia
elettronica ed elettrotecnica
agraria, agroalimentare e agroindustria (o perito agrario)
costruzioni, ambiente e territorio (o geometra)
perito industriale con specializzazione in edilizia, elettrotecnica,
meccanica, termotecnica, aeronautica, energia nucleare, metallurgia,
navalmeccanica, metalmeccanica

collaborazione
con altro tecnico
abilitato
GRUPPO DI
CERTIFICATORI
ENERGETICI

LAUREE
(Lauree Magistrali di cui al DM 16/03/2007 e Classi di Lauree Specialistiche di cui al DM 28
novembre 2000)
Classe
LM-17 e 20/S
LM-40 e 45/S
LM-44 e 50/S
LM-54 e 62/S
LM-60 e 68/S
LM-74 e 86/S
LM-75 e 82/S
LM-79 e 85/S

Denominazione
fisica
matematica
modellistica matematico-fisica per lingegneria
scienze chimiche
scienze della natura
scienze e tecnologie geologiche
scienze e tecnologie per lambiente e il territorio
scienze geofisiche

LAUREE TRIENNALI
(Lauree di cui al DM 16/03/2007 e Classi di Lauree di cui al DM 04/08/2000)
Classe
L-8 e 9
L-30 e 25
L-21
7
L-27 e 21
L-32 e 27
L-34
L-35 e 32
16

Denominazione
ingegneria dellinformazione
scienze e tecnologie fisiche
scienze della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale
urbanistica e scienze della pianificazione territoriale e ambientale
scienze e tecnologie chimiche
scienze e tecnologie per lambiente e la natura
scienze geologiche
scienze matematiche
scienze della terra

DIPLOMI TECNICI
(Diplomi di istruzione tecnica di cui al Dpr 88/2010 e Diplomi di cui al Dpr 1222/1961)
Indirizzo
C2
C3
C4
C5
C6
C7

Denominazione
trasporti e logistica
elettronica ed elettrotecnica
informatica e telecomunicazioni
grafica e comunicazione
chimica, materiali e biotecnologie
sistema moda

CORSO DI
FORMAZIONE
DELLA DURATA
MINIMA DI 80 ORE

CERTIFICATORE
ENERGETICO

Gli edifici ad altissime prestazioni energetiche | 29

2.2.2_ la normativa
regionale

Il panorama normativo regionale piuttosto variegato: si va da esperienze


pionieristiche, come lo standard CasaClima della Provincia di Bolzano, a leggi che
rendono obbligatoria la certificazione energetica degli edifici; da leggi regionali
che introducono procedure volontarie di certificazione a realt totalmente
sprovviste di una propria normativa.
Nelle Regioni e Province autonome che non hanno ancora adottato propri
provvedimenti in attuazione della Direttiva 2010/31/CE, e fino allentrata in
vigore della normativa regionale, si applica la normativa nazionale in materia di
certificazione energetica degli edifici.

ABRUZZO

La Regione Abruzzo non ha ancora legiferato in


materia di certificazione energetica degli edifici.
Si applica quindi la normativa nazionale.

BASILICATA

La Regione Basilicata si dotata nel 2006 di un


sistema di valutazione delle prestazioni energetiche
degli edifici, il Protocollo Sintetico Basilicata,
aggiornato nel 2010.
Con la Legge Finanziaria 2008, la Regione
ha emanato proprie norme per il miglioramento
delle prestazioni energetiche degli edifici esistenti
e di quelli di nuova costruzione. Sono stati stabiliti
i criteri e i parametri per la certificazione energetica
degli edifici, anche con riferimento ai materiali
utilizzati e agli impianti di riscaldamento e di
climatizzazione. La legge non ancora pienamente
applicabile perch priva dei provvedimenti di
attuazione. Nel frattempo, si applica la normativa
nazionale.
Delibera 14 aprile 2010, n. 695 DGR 724 15/05/2006 Sistema di
valutazione energetico-ambientale degli edifici. Approvazione Protocollo
Sintetico. Approvazione aggiornamento 2009
(http://www.edilportale.com/normativa/_11888.html)
Legge regionale 24 dicembre 2008, n. 31 Disposizioni per la formazione
del Bilancio di previsione annuale e pluriennale della Regione Basilicata Legge Finanziaria 2009
(http://www.edilportale.com/normativa/_10853.html)
Legge regionale 28 dicembre 2007, n. 28 Disposizioni per la formazione
del Bilancio di Previsione Annuale e Pluriennale della Regione Basilicata
Legge Finanziaria 2008
(http://www.edilportale.com/normativa/_10429.html)
Delibera 15 maggio 2006, n. 724 Sistema di valutazione energeticoambientale degli edifici. Approvazione Protocollo Sintetico
(http://www.edilportale.com/normativa/_11889.html)

BOLZANO PROVINCIA AUTONOMA

La Provincia di Bolzano stata la prima, nel 1997,


a dotarsi di una legge in materia di certificazione
energetica degli edifici. Nel 2004 stato introdotto
lo standard CasaClima/KlimHaus. Con un apposito
sistema di calcolo possibile calcolare il fabbisogno
energetico delledificio; in base al consumo di

30 | Gli edifici ad altissime prestazioni energetiche

energia viene assegnata la categoria: CasaClima


Oro, CasaClima A, CasaClima B, fino a CasaClima R
per le ristrutturazioni. Nel giugno 2012 la Provincia
di Bolzano ha attuato la Direttiva 2010/31/UE
stabilendo che dal 1 gennaio 2017 i nuovi edifici
dovranno essere almeno in classe CasaClima A.
Decreto Presidenziale 4 aprile 2013, n. 9 Prestazione energetica
nelledilizia - norma transitoria.
(http://www.edilportale.com/normativa/_14259.html)
Delibera Giunta Provinciale 4 marzo 2013 n. 362 Attuazione della
direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19
maggio 2010 sulla prestazione energetica nelledilizia e revoca della
delibera n. 939 del 25 giugno 2012. (http://www.edilportale.com/
normativa/_14100.html)
Delibera Giunta Provinciale 25 giugno 2012 n. 939 Prestazione
energetica nelledilizia - Attuazione della direttiva 2010/31/UE del
Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010 sulla prestazione
energetica nelledilizia (Revocata con successiva Dgr 362/2013)
(http://www.edilportale.com/normativa/_12756.html)
Decreto Presidenziale 29 settembre 2004, n. 34 Regolamento di
esecuzione della legge urbanistica in materia di risparmio energetico
(abrogato con il Decreto 9/2013).
(http://www.edilportale.com/normativa/_9942.html)
Legge regionale 11 agosto 1997, n. 13 Legge urbanistica provinciale
(http://www.edilportale.com/normativa/_9943.html)

CALABRIA

La Regione Calabria ha emanato nel novembre 2011


le proprie norme per labitare sostenibile. La legge
fissa i principi della sostenibilit in edilizia a partire
dalla pianificazione urbanistica. Lo strumento
di attuazione la certificazione della sostenibilit
basata sul Protocollo ITACA.
La legge definisce il sistema di certificazione
e le procedure di certificazione e di accreditamento
dei certificatori.
introdotta una integrazione volontaria alla
certificazione energetica obbligatoria prevista
dal Dlgs 192/2005. allesame un disegno di legge
che introduce lobbligo di certificazione energetica
per le nuove costruzioni, le ristrutturazioni, le
compravendite e le locazioni.
Progetto di legge n. 349 del 15 giugno 2012 Misure per la certificazione
energetica degli edifici
(http://www.edilportale.com/normativa/_12620.html)
Legge regionale 4 novembre 2011, n. 41 Norme per labitare sostenibile
(http://www.edilportale.com/normativa/_12024.html)

CAMPANIA

La Regione Campania non ha ancora legiferato in


materia di certificazione energetica degli edifici.
Si applica quindi la normativa nazionale. Sono state
emanate, invece, le linee guida per la valutazione
della sostenibilit energetica e ambientale degli
edifici, basate sul Protocollo ITACA sintetico 2009,
che si applicano limitatamente alla progettazione e
realizzazione degli interventi edilizi previsti dal Piano
Casa.
Delibera 12 aprile 2011, n. 145 Approvazione delle Linee guida per la
valutazione della sostenibilit energetico-ambientale degli edifici in
attuazione della L.R. n. 1/2011 di modifica della L.R. n. 19/2009. Protocollo
ITACA - Campania sintetico
(http://www.edilportale.com/normativa/_11895.html)
Legge regionale 28 dicembre 2009, n.19 Misure urgenti per il rilancio
economico, per la riqualificazione del patrimonio esistente, per la
prevenzione del rilascio sismico e per la semplificazione amministrativa
(http://www.edilportale.com/normativa/_11049.html)

privati. La certificazione VEA obbligatoria dal 31


ottobre 2011 nel caso di interventi edilizi,
e dal 1 gennaio 2012 per le compravendite e le
locazioni. Nellottobre 2011 stato approvato il
nuovo Protocollo VEA che sostituisce quello del
2009. Dal 1 ottobre 2012 attivo il Portale per
linvio delle certificazioni energetiche e VEA e delle
autodichiarazioni in classe G.
Delibera 27 ottobre 2011, n. 2055 Approvazione del protocollo VEA ed
entrata in vigore delle nuove schede
(http://www.edilportale.com/normativa/_12134.html)
Delibera 24 settembre 2009, n. 2117 Regolamento recante le procedure
per la certificazione VEA di sostenibilit energetico ambientale degli
edifici
(http://www.edilportale.com/normativa/_11915.html)
Legge regionale 18 agosto 2005, n.23 Disposizioni in materia di edilizia
sostenibile
(http://www.edilportale.com/normativa/_8944.html)

LAZIO
EMILIA ROMAGNA

Con un percorso legislativo iniziato nel 2008,


la Regione Emilia Romagna ha adottato le norme per
la certificazione energetica degli edifici, definendo
prestazioni minime, metodologia
di calcolo e modalit per il rilascio dellAttestato di
Certificazione Energetica. La normativa regionale
rafforza i requisiti prestazionali fissati dal legislatore
nazionale, in particolare per quanto riguarda il
comportamento energetico degli edifici in regime
estivoe il ruolo delle fonti rinnovabili per la
copertura dei consumi di energia primaria.
Delibera 24 giugno 2013, n.832 Modifica degli Allegati 1 e 15 della
delibera dellAssemblea legislativa del 4 marzo 2008 n. 156 - Parte
seconda - Allegati. (http://www.edilportale.com/normativa/_14663.html)
Delibera 26 settembre 2011, n.1366 Proposta di modifica della Parte
Seconda - Allegati - della delibera dellAssemblea Legislativa n.
156/2008 (http://www.edilportale.com/normativa/_12015.html)
Delibera 20 settembre 2010, n.1362 Modifiche agli allegati di cui alla
parte seconda della Delibera di Assemblea legislativa n.156/2008 (
http://www.edilportale.com/normativa/_11665.html)
Delibera 6 ottobre 2009, n. 255 Modifica alla deliberazione
dellAssemblea legislativa n. 156/2008
(http://www.edilportale.com/normativa/_11914.html)
Delibera 21 settembre 2009, n. 1390 Modifica agli allegati tecnici della
Deliberazione dellAssemblea Legislativa n.156/2008
(http://www.edilportale.com/normativa/_11913.html)
Delibera 4 marzo 2008, n. 156 Atto di indirizzo e coordinamento sui
requisiti di rendimento energetico e sulle procedure di certificazione
energetica degli edifici
(http://www.edilportale.com/normativa/_10439.html)

FRIULI VENEZIA GIULIA


Con la legge regionale 23/2005 in materia
di edilizia sostenibile, la Regione Friuli Venezia Giulia
ha istituito il Protocollo VEA, un sistema
di Valutazione della qualit Energetica e Ambientale
degli edifici, che costituisce il criterio applicativo
necessario ai fini della certificazione energetica
e ambientale sia per gli edifici pubblici che per quelli

Nel 2008 la Regione Lazio ha emanato norme


sullarchitettura sostenibile e la bioedilizia.
Successivamente stato messo a punto il
regolamento attuativo della legge, che introduce
il sistema per la certificazione volontaria di
sostenibilit energetico-ambientale degli edifici,
basato sul Protocollo ITACA; essa non sostituisce
quella energetica ma ne utilizza le risultanze in
sede di valutazione delle prestazioni ambientali
delledificio.
Regolamento 23 marzo 2012, n. 125 Sistema per la certificazione di
sostenibilit energetico-ambientale degli interventi di bioedilizia e
per laccreditamento dei soggetti abilitati al rilascio del certificato di
sostenibilit energetico-ambientale.
(http://www.edilportale.com/normativa/_12258.html)
Delibera 5 marzo 2010, n. 133 Adozione del Protocollo ITACA Regione
Lazio Residenziale e del Protocollo ITACA Regione Lazio non
Residenziale, ai sensi della Lr 6 27 maggio 2008, Capo III, art. 7, c. 4
(http://www.edilportale.com/normativa/_11496.html)
Delibera 7 agosto 2009, n. 634 Approvazione dei criteri relativi al
Protocollo regionale sulla bioedilizia di cui allart. 7 della legge regionale
7 giugno 2008, n.6 e definizione successivi adempimenti
(http://www.edilportale.com/normativa/_11340.html)
Legge regionale 27 maggio 2008, n. 6 Disposizioni regionali in materia di
architettura sostenibile e bioedilizia
(http://www.edilportale.com/normativa/_10541.html)

LIGURIA

Con la Legge regionale 22/2007, la Regione


Liguria ha adottato le norme per la certificazione
energetica degli edifici, definendo i requisiti minimi
del rendimento, la metodologia di calcolo delle
prestazioni energetiche integrate degli edifici e le
modalit per il rilascio dellAttestato di Certificazione
Energetica. Nel luglio 2012 la Liguria ha attuato la
Direttiva 2010/31/UE stabilendo che la progettazione
e la realizzazione di nuovi edifici e le ristrutturazioni
di edifici esistenti devono contenere i consumi di
energia. Nel novembre 2012 ha aggiornato i criteri
per il contenimento dei consumi, la metodologia
di calcolo della prestazione energetica, i requisiti
Gli edifici ad altissime prestazioni energetiche | 31

minimi e le modalit
per la redazione e il rilascio dellattestato
di prestazione energetica.
Regolamento 13 novembre 2012, n. 6 Regolamento di attuazione
dellarticolo 29 della legge regionale 29 maggio 2007 n. 22, cos come
modificata dalla legge regionale 30 luglio 2012, n. 23 recante: Norme in
materia di energia
(http://www.edilportale.com/normativa/_13538.html)
Legge regionale 30 luglio 2012, n. 23 Modifiche alla legge regionale
29 maggio 2007, n. 22 (Norme in materia di energia) in attuazione della
Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19
maggio 2010, relativa alla prestazione energetica nelledilizia
(http://www.edilportale.com/normativa/_12969.html)
Legge regionale 29 maggio 2007, n. 22 Norme in materia di energia
(http://www.edilportale.com/normativa/_10167.html)

LOMBARDIA

La Lombardia stata la prima Regione a rendere


obbligatoria la certificazione energetica degli edifici
sul proprio territorio. La disciplina in materia
contenuta nella Legge regionale 24/2006 e nella
Delibera di Giunta 8/5018 del 2007 e s.m.i., che
definisce i requisiti di prestazione energetica degli
edifici e degli impianti, la procedura di certificazione
e laccreditamento dei soggetti abilitati al rilascio
dellattestato di certificazione energetica.
Delibera 10 gennaio 2014 n. X/1216 Aggiornamento della disciplina
regionale per lefficienza e la certificazione energetica degli edifici
(http://www.edilportale.com/normativa/_15171.html)
Delibera 21 novembre 2012, n. IX/4416 Certificazione energetica degli
edifici: modifiche ed integrazioni alle disposizioni allegate alla Dgr 8745
del 22/12/2008 e alla Dgr 2555 del 24/11/2011
(http://www.edilportale.com/normativa/_13524.html)
Circolare 26 giugno 2012, n. 3 Precisazioni relative alle disposizioni
per lefficienza energetica in edilizia, approvate con d.g.r. 8745/2008,
con riferimento al recupero abitativo dei sottotetti e della certificazione
energetica in presenza di unit immobiliari con pi destinazioni duso
(http://www.edilportale.com/normativa/_12695.html)
Legge Regionale 13 marzo 2012, n. 4 Norme per la valorizzazione del
patrimonio edilizio esistente ealtre disposizioni in materia urbanisticoedilizia (http://www.edilportale.com/normativa/_12101.html)
Decreto 9 gennaio 2012, n. 33 Attuazione dei criteri approvati con d.g.r.
2554/2011 per laccertamento delle infrazioni e lirrogazione delle
sanzioni di competenza regionale, previste dallart. 27 della l.r. 24/2006,
in merito alla certificazione energetica degli edifici
(http://www.edilportale.com/normativa/_12495.html)
Delibera 31 maggio 2011, n. IX/1811 Approvazione nuovo modello di
attestato di certificazione energetica degli edifici
(http://www.edilportale.com/normativa/_11931.html)
Delibera 22 dicembre 2008, n. 8745 Determinazione in merito alle
disposizioni per lefficienza energetica in edilizia e per la certificazione
energetica degli edifici
(http://www.edilportale.com/normativa/_10786.html)
Delibera 31 ottobre 2007, n. 8/5773 Certificazione energetica degli edifici
- Modifiche ed integrazioni alla d.g.r. n. 5018/2007
(http://www.edilportale.com/normativa/_10350.html)
Delibera 26 giugno 2007, n. 8/5018 Determinazioni inerenti la
certificazione energetica degli edifici
(http://www.edilportale.com/normativa/_10204.html)
Legge regionale 11 dicembre 2006, n. 24 Norme per la prevenzione
e riduzione delle emissioni in atmosfera a tutela della salute e
dellambiente
(http://www.edilportale.com/normativa/_9919.html)

MARCHE

Con la Legge regionale 14/2008, la Regione


Marche ha dettato norme per ledilizia sostenibile
32 | Gli edifici ad altissime prestazioni energetiche

e ha introdotto la certificazione della sostenibilit


energetico-ambientale degli edifici. La certificazione
basata sul Protocollo ITACA, ha natura volontaria e
ricomprende la certificazione energetica degli edifici
disciplinata dalla normativa nazionale. In seguito,
la Regione ha introdotto il sistema di certificazione
ITACAMARCHE con il quale ha definito le procedure
per la formazione e laccreditamento dei certificatori.
Delibera 19 marzo 2013, n. 382 Disposizioni di attuazione in materia di
certificazione energetica degli edifici nella Regione Marche e istituzione
del Registro Regionale degli Attestati di Certificazione Energetica
(http://www.edilportale.com/normativa/_14339.html)
Delibera 19 dicembre 2011, n. 1689 Sistema e procedure per la
certificazione energetica e ambientale degli edifici, criteri e procedure
per formazione e accreditamento dei soggetti abilitati al rilascio della
certificazione
(http://www.edilportale.com/normativa/_12135.html)
Legge regionale 17 giugno 2008, n. 14 Norme per ledilizia sostenibile
(http://www.edilportale.com/normativa/_10591.html)

MOLISE

Con la Legge regionale 23/2005, la Regione


Molise ha dettato norme per la promozione dello
sviluppo sostenibile e delleco qualit architettonica
nelledilizia residenziale pubblica e privata.
La Regione non ha ancora legiferato
in materia di certificazione energetica
degli edifici.Si applica quindi la normativa nazionale.
Legge regionale 27 maggio 2005 n. 23 Norme quadro per la promozione
delleco qualit nelledilizia residenziale pubblica e privata
(http://www.edilportale.com/normativa/_8834.html)

PIEMONTE

Con la Legge regionale 13/2007, la Regione Piemonte


ha adottato le norme per la certificazione energetica
degli edifici definendo le prestazioni minime, la
metodologia di calcolo, i criteri e le modalit per il
rilascio dellAttestato di Certificazione Energetica e
le sanzioni per i certificatori. Con due Delibere del
2009, sono state emanate le disposizioni attuative
della legge 13/2007.
Con la Delibera di Giunta n. 17-7073 del 4 febbraio
2014, stata aggiornata la disciplina sulla
certificazione energetica in materia di attestati e
accreditamento certificatori.
Delibera 4 febbraio 2014 n. 17-7073 Adeguamento in materia di
certificazione energetica alle disposizioni di cui al decreto legge 63/2013
convertito dalla legge 90/2013 e al d.p.r. 75/2013 (http://www.edilportale.
com/normativa/_15209.html)
Legge regionale 4 maggio 2012, n. 5 Legge finanziaria per lanno 2012
(http://www.edilportale.com/normativa/_14790.html)
Delibera 20 ottobre 2009, n. 1-12374 Legge regionale 28 maggio 2007
n. 13. Modifiche ai Paragrafi 3.2., 4.1, 4.2, 4.4 e 5.1. dellAllegato alla
deliberazione della Giunta regionale 4 agosto 2009, n. 43-11965 in materia
di certificazione energetica degli edifici
(http://www.edilportale.com/normativa/_11277.html)
Determinazione 1 ottobre 2009 n. 446 Approvazione aspetti metodologici
e operativi in materia di certificazione energetica (http://www.
edilportale.com/normativa/_11234.html)

Delibera 4 agosto 2009, n. 43-11965 Legge regionale 28 maggio 2007,


n. 13 Disposizioni in materia di rendimento energetico nelledilizia.
Disposizioni attuative in materia di certificazione energetica degli edifici ai
sensi dellarticolo 21, comma 1, lettere d), e) ed f)
(http://www.edilportale.com/normativa/_11171.html)
Legge regionale 28 maggio 2007, n. 13 Disposizioni in materia di
rendimento energetico nelledilizia
(http://www.edilportale.com/normativa/_10155.html)

PUGLIA

Nel 2008 la Regione Puglia ha emanato norme


per labitare sostenibile. La legge introduce
la certificazione della sostenibilit, procedura
volontaria che ricomprende la certificazione
energetica degli edifici disciplinata dalla normativa
nazionale. Il metodo per la valutazione della
sostenibilit si basa sul Protocollo ITACA. La
Regione ha introdotto lobbligo di dotare di Attestato
di Certificazione Energetica gli edifici nuovi e
quelli ristrutturati. Le regole per la formazione e
laccreditamento dei certificatori della sostenibilit
degli edifici sono state definite nel dicembre 2012.
Delibera 16 luglio 2013, n. 1324 Proroga della fase transitoria
dellattuazione del sistema di formazione e di accreditamento dei soggetti
abilitati al rilascio dei certificati di sostenibilit degli edifici ai sensi della
LR 13/2008 (http://www.edilportale.com/normativa/_14779.html)
Delibera 14 dicembre 2012, n. 2751 Attuazione del sistema di formazione
e di accreditamento dei soggetti abilitati al rilascio dei certificati di
sostenibilit degli edifici ai sensi della LR 13/2008
(http://www.edilportale.com/normativa/_13663.html)
Delibera 16 gennaio 2013, n. 3 Sistema di valutazione del livello di
sostenibilit ambientale degli edifici in attuazione della Legge Regionale
Norme per labitare sostenibile (art. 10, L.R. 13/2008). Revoca della
DGR 2251/2012 e nuova approvazione del Protocollo ITACA PUGLIA 2011
- RESIDENZIALE -. Approvazione delle linee guida allautovalutazione e
del software di calcolo.
(http://www.edilportale.com/normativa/_14001.html)
Legge regionale 10 giugno 2008, n. 13 Norme per labitare sostenibile
(http://www.edilportale.com/normativa/_10404.html)

SARDEGNA

allesame un disegno di legge finalizzato


a migliorare la prestazione energetica degli edifici,
in attuazione della Direttiva 2010/31/UE.
Il disegno di legge disciplina la certificazione
energetica e istituisce un sistema informativo
regionale per la certificazione energetica
e per gli impianti termici, il catasto energetico
degli edifici e il catasto degli impianti termici.

Proposta di legge n. 406 del 19/07/2012 Legge europea regionale 2011


(http://www.edilportale.com/normativa/_12822.html)

SICILIA
Con il Decreto dirigenziale 3 marzo 2011, la
Regione Sicilia ha disposto che, in attesa di
una norma regionale specifica, in materia di
certificazione energetica degli edifici si applica la
normativa nazionale, anche per quanto riguarda
laccreditamento dei soggetti abilitati alla
certificazione.

Decreto Assessorato Energia e Servizi di Pubblica Utilit 3 marzo 2011


Disposizioni in materia di certificazione energetica degli edifici nel
territorio della Regione Siciliana
(http://www.edilportale.com/normativa/_11876.html)

TOSCANA

Con la Legge regionale 39/2005 la Regione Toscana


ha adottato le norme per la certificazione energetica
degli edifici, mentre con la Delibera di Giunta
218/2006, sono state emanate le Linee guida per la
valutazione della qualit energetica e ambientale
degli edifici. Successivamente, la Legge regionale
71/2009 ha introdotto un sistema di certificazione
energetica per gli edifici e ha definito i requisiti
minimi di prestazione energetica, la metodologia
di calcolo e le modalit per il rilascio dellAttestato
di Certificazione Energetica. Le norme attuative sono
state emanate con il Decreto 17/R del 2010.

Decreto Presidente Giunta Regionale 25 febbraio 2010, n. 17/R


Regolamento di attuazione dellarticolo 23 sexies della legge regionale
24 febbraio 2005, n.39 (Disposizioni in materia di energia) Disciplina
della certificazione energetica degli edifici. Attestato di certificazione
energetica (http://www.edilportale.com/normativa/_11434.html)
Legge regionale 23 novembre 2009, n. 71 Modifiche alla legge regionale
24 febbraio 2005, n. 39 (Disposizioni in materia di energia)
(http://www.edilportale.com/normativa/_11352.html)

TRENTO PROVINCIA AUTONOMA

Con la Legge provinciale 1/2008, la Provincia


autonoma di Trento ha legiferato in materia
di certificazione energetica e ambientale
degli edifici. Il successivo Decreto 11-13/Leg
del 2009 ha disciplinato i requisiti minimi di
prestazioneenergetica, le modalit di certificazione
energetica e le modalit per il rilascio dellAttestato
di Certificazione Energetica. Con la Delibera
2446/2009, sono stati approvati i criteri di
riconoscimento degli Organismi incaricati di abilitare
i certificatori. Dal 14 luglio 2010 la certificazione
energetica obbligatoria per le domande di
concessione edilizia, per le denunce di inizio attivit
e per le richieste di accertamento della conformit
urbanistica.
Delibera 17 giugno 2010, n. 1429 Applicazione dellobbligo di
certificazione energetica
(http://www.edilportale.com/normativa/_11588.html)
Delibera 16 ottobre 2009, n. 2446 Approvazione delle prime misure
attuative del decreto del Presidente della Provincia 13 luglio 2009, n. 1113/Leg (http://www.edilportale.com/normativa/_11429.html)
Decreto 13 luglio 2009, n. 11-13/Leg Disposizioni regolamentari in
materia di edilizia sostenibile in attuazione del titolo IV della legge
provinciale 4 marzo 2008, n. 1
(http://www.edilportale.com/normativa/_11426.html)
Legge provinciale 4 marzo 2008, n. 1 Pianificazione urbanistica e
governo del territorio (http://www.edilportale.com/normativa/_10370.
html)

Gli edifici ad altissime prestazioni energetiche | 33

UMBRIA

La Regione Umbria non ha adottato una propria


disciplina in materia di certificazione energetica
degli edifici, pertanto si applica la normativa
nazionale. Tuttavia, con la Legge 17/2008, la Regione
ha emanato norme in materia di sostenibilit
ambientale degli interventi urbanistici ed edilizi
e ha introdotto la certificazione di sostenibilit
ambientale, facoltativa per gli edifici privati
e obbligatoria per Ater ed edifici pubblici.
La Delibera 581/2009 ha introdotto il Disciplinare
tecnico per la valutazione delle caratteristiche
di sostenibilit ambientale degli edifici che
indica le procedure, i tempi e le modalit per il
conseguimento del Certificato di Sostenibilit
Ambientale, rilasciato dallARPA. Con la Delibera
1002/2013 stato definito il percorso formativo per
diventare certificatore energetico.
Delibera 16 settembre 2013 n. 1002 Repertorio degli standard di
percorso formativo: inserimento standard di percorso formativo
Aggiornamento installatore e manutentore di tecnologie
energetiche alimentate da fonti rinnovabili e standard di percorso
formativo Certificatore energetico (http://www.edilportale.com/
normativa/_14873.html)
Delibera 20 febbraio 2013, n. 130 Modifica e aggiornamento del
Disciplinare Tecnico per la valutazione della sostenibilit ambientale
degli edifici di cui allart. 4 della legge regionale n. 17/2008 - Destinazione
duso Residenziale. (http://www.edilportale.com/normativa/_14111.
html)
Delibera 6 febbraio 2012, n. 112 D.Lgs. 192/2005 - Art. 6 Certificazione
energetica degliedifici, commi 2-ter e 2-quater. Contratti e annunci
commerciali di compravendita: informazioni e documentazione in materia
di certificazione energetica.
(http://www.edilportale.com/normativa/_12175.html)
Delibera 27 aprile 2009, n. 581 Approvazione del disciplinare tecnico per
la valutazione della sostenibilit ambientale degli edifici di cui allarticolo
4 della Lr 17/2008 Norme in materia di sostenibilit ambientale degli
interventi urbanistici ed edilizi
(http://www.edilportale.com/normativa/_11041.html)
Legge regionale 18 novembre 2008, n. 17 Norme in materia di edilizia
sostenibile degli interventi urbanistici ed edilizi
(http://www.edilportale.com/normativa/_10445.html)

Legge regionale 1 agosto 2012, n. 26 Disposizioni regionali in materia


di pianificazione energetica, di promozione dellefficienza energetica e di
sviluppo delle fonti rinnovabili
(http://www.edilportale.com/normativa/_12926.html)
Delibera 6 maggio 2011, n. 1062 Approvazione del sistema di
certificazione energetica regionale (Beauclimat)
(http://www.edilportale.com/normativa/_11921.html)
Delibera 23 dicembre 2010, n. 3629 Approvazione di ulteriori definizioni
integrative dellAllegato A della DGR 3014/2009, degli indicatori climatici,
delle metodologie per la determinazione delle prestazioni energetiche
degli edifici (http://www.edilportale.com/normativa/_11811.html)
Delibera 30 ottobre 2009, n. 3014 Prestazione energetica degli edifici e
delle prescrizioni previsti, rispettivamente, dagli articoli 2, 6 e 15, commi
1 e 2, della legge regionale 18 aprile 2008, n. 21 (Disposizioni in materia di
rendimento energetico nelledilizia)
(http://www.edilportale.com/normativa/_11812.html)
Legge regionale 2 marzo 2010, n. 8 Modificazioni alla legge regionale
18 aprile 2008, n. 21 (Disposizioni in materia di rendimento energetico
nelledilizia) (http://www.edilportale.com/normativa/_11425.html)
Legge regionale 18 aprile 2008, n. 21 Disposizioni in materia di
rendimento energetico nelledilizia (http://www.edilportale.com/
normativa/_10498.html)

VENETO

Con la Legge finanziaria regionale 3/2013, il Veneto


ha posto le basi per la normativa regionale in
materia di certificazione energetica degli edifici.
Modificando la Legge regionale 4/2007 per ledilizia
sostenibile, si demanda alla Giunta la redazione
di un regolamento che definisca la procedura di
certificazione di sostenibilit energetico-ambientale
degli edifici. Nellattesa, si applica la normativa
nazionale.
Legge regionale 5 aprile 2013, n. 3 Legge finanziaria regionale per
lesercizio 2013 (http://www.edilportale.com/normativa/_14243.html)
Delibera 17 aprile 2012, n. 659 Nuove disposizioni per la contestuale
produzione e trasmissione telematica degli Attestati di Certificazione
Energetica D.M. 26 giugno 2009 Linee Guida per la Certificazione
Energetica degli Edifici. Abolizione dellinvio dellAutodichiarazione
Classe G. (http://www.edilportale.com/normativa/_12865.html)

VALLE DAOSTA

Con la Legge regionale 21/2008, la Valle dAosta


ha dettato disposizioni in materia di rendimento
energetico nelledilizia. La Legge disciplina i requisiti
di prestazione energetica degli edifici e i criteri
di accreditamento dei certificatori. Modifiche alla
disciplina sono state apportate con la Legge 8/2010
che ha introdotto un contrassegno di qualit per
imprese e installatori. Le vigenti metodologie per
la determinazione delle prestazioni energetiche
degli edifici sono contenute nella Delibera 3629/2010.
La Delibera 1062/2011 ha introdotto il sistema di
certificazione energetica regionale Beauclimat, in
vigore dal 20 luglio 2011. Ad agosto 2012 la Regione ha
riorganizzato le agevolazioni per le nuove costruzioni,
collegandole alla certificazione energetica. Dal 29
agosto 2012, in Valle dAosta non pi consentita
lautodichiarazione in classe energetica G.

34 | Gli edifici ad altissime prestazioni energetiche

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