Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
MISURE DI VELOCITA:
Esistono sistemi pi o meno invasivi ma oggi si utilizzano soprattutto quelli poco invasivi, ad
esempio si realizza un marker sullalbero e si rileva otticamente il passaggio del marker. Vediamo
ora i principali strumenti.
CONTAGIRI CON BASE DEI TEMPI - MECCANICI
Questo sistema, ormai obsoleto, utilizzabile se si ha accesso ad un estremo dellalbero di cui si
vuole misurare la velocit di rotazione.
Perch si realizza il testimone (il forellino)? Per assicurare il centraggio dello strumento poich
altrimenti si avrebbe uno strisciamento e si consumerebbe rapidamente lelementino da mettere
in rotazione.
Se non ho accesso allestremo dellalbero posso utilizzare una ruotina R (tratteggiata in figura)
sulla parte laterale dellalbero. Ovviamente in questo caso devo considerare il rapporto di
trasmissione tra raggio della ruotina e dellalbero.
CONTAGIRI IN ALTERNATA
Come posso correlare la velocit angolare ad una grandezza elettrica? Posso ricavare la velocit
angolare attraverso una misura di tensione (ad esempio motore asincrono) generata dallalbero
che gira. Approfondimento dalla slide: (Sciuto non lha spiegato)
CONTAGIRI IN CONTINUA
Sarebbe la dinamo delle biciclette, in pratica un generatore in corrente continua.
Approfondimento dalla slide: (Sciuto non lha spiegato)
STROBOSCOPIO
Si utilizza una luce intermittente e metto un marker (un segno o un adesivo) sullalbero. Quando
riesco a vedere il marker fermo la frequenza di accensione della luce la stessa di quella di
funzionamento del motore e dalla frequenza si ricava la velocit di rotazione. Lo stroboscopio (non
dobbiamo sapere il funzionamento) da una certa forma donda di frequenza nota determina
unonda quadra, poi con un circuito integratore si hanno una serie di picchi che poi vengono
raddrizzati e quando arriva il picco di tensione si determina una scarica effettuata tramite la
lampada al quarzo.
CONTAGIRI MAGNETICO
Questo sistema permette di trasferire linformazione sulla velocit di rotazione senza contatto. Si
connette allalbero una coppia polare, durante la rotazione ci saranno delle variazioni del flusso
magnetico. Se faccio ruotare la coppia polare allinterno di un piattello di materiale conduttore in
questo nasceranno una serie di correnti parassite che a loro volta produrranno dei campi
magnetici. Questi campi magnetici interagiscono col magnete che gira (la coppia polare). Si noti
che il piattello folle rispetto alla coppia polare mentre solidale ad un secondo alberino
collegato ad un indice. Leffetto complessivo che piano piano il magnete che gira tende a portare
in rotazione il piattello nel verso opposto alla sua rotazione. Il piattello si mette in rotazione poich
agisce una coppia, che risulta proporzionale alla velocit di rotazione.
La forza agente nel piattello dovuta alle correnti indotte vale F=B*i*L con verso opposto al
movimento. (B=induzione magnete, i=corrente, L=lunghezza del tratto interessato dalle linee
di forza)
Questa forza genera una coppia C=F*b = B*i*L*b
La f.e.m. indotta nel piattello e=B*L*v dove v la velocit periferica del magnete
permanente
Possiamo allora posizionare una coppia resistente ad esempio con una molla allequilibrio la
coppia resistente della molla eguaglia quella agente sul piattello. La coppia della molla
Ovviamente nella realt bisgona utilizzare dei coefficienti correttivi. Consideriamo un flusso a pelo
libero e inserisco un tubo ad L con la presa del tubo in direzione della vena fluida. Il fluido quindi
entra nel tubo e si ferma ad una certa quota. In 1 c sia il contributo della pressione statica che
quello cinetico, in 2 la p statica e la quantit
gh che sommate daranno quella totale
poich il fluido fermo (se si fermato a una
certa altezza da quel momento nel tubo tutto
il fluido fermo). Eguagliando la p totale in 1
e in 2 si ha quindi si ha che
TUBO DI PITOT
Anche qui dobbiamo ricavare una misura di
pressione totale e una di pressione statica
per ricavare la velocit. Per la misura di
pressione totale non ci sono grossi problemi,
metto la presa dinamica ad esempio in
prossimit della punta dellaereo e ho la
misura. La realizzazione della presa statica
pi complessa poich si creano delle zone di
depressione e sovrappressione a causa
dellimpatto del fluido sulla superficie
frontale che non si muove pi quindi parallelo alla superficie.
Sulla punta ho la sovrapressione massima, il punto di ristagno. La teoria ci dice che la zona di
pressione statica a circa 48 rispetto allasse e in quel punto il flusso perfettamente tangente al
corpo (punti A e B). Ma non posso valutare in questi punti la pressione statica poich se non
individuo il punto preciso commetto un grande errore poich il valore varia molto in quellintorno.
Possiamo andare a misurare il coefficiente di pressione
che ci fa capire
landamento della pressione in funzione della velocit. Se Kp=1, in condizioni ideali, si ha larresto
della vena fluida e la differenza che voglio proprio uguale a v 2. Man mano che ci si avvicina al
naso, alla punta, il Kp tende a 1. In figura possibile osservare landamento di Kp dovuto al tubo di
Pitot (curva b), e si vede che tende a valori molto piccoli di depressione man mano che ci si
allontana dalla presa dinamica (verso destra). Inoltre il sistema sorretto da uno stelo, unasta, e
anche in corrispondenza dello stelo c larresto della vena fluida. In figura, curva a,
rappresentato il Kp dovuto allo stelo e si vede come in prossimit di esso valga 1 mentre
allontanadosi dallo stelo (verso sinistra) il valore tende ad un piccolo valore di sovrappressione.
Nei punti in cui ci sono sia la curva a che la b la pressione praticamente quella statica poich si
sommano due quantit molto piccole di segno opposto. E proprio qui che andremo a posizionare
la presa statica, e anche se sbagliamo il punto di poco non cambia praticamente nulla poich le
curve sono praticamente orizzontali. La presa statica viene quindi posizionata ad una distanza di
5,8,10 diametri dalla punta del dispositivo. In realt la presa statica non un solo foro ma una
serie di forellini in prossimit nella stessa sezione (una specie di corona circolare) in modo che la
parte superiore compensi quella inferiore in caso di disassamento. Il condotto interno quindi
trasferisce la pressione totale e quello esterno la pressione statica.