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Lezione 38 del 9/06/2014 SCIUTO

MISURE DI VELOCITA:
Esistono sistemi pi o meno invasivi ma oggi si utilizzano soprattutto quelli poco invasivi, ad
esempio si realizza un marker sullalbero e si rileva otticamente il passaggio del marker. Vediamo
ora i principali strumenti.
CONTAGIRI CON BASE DEI TEMPI - MECCANICI
Questo sistema, ormai obsoleto, utilizzabile se si ha accesso ad un estremo dellalbero di cui si
vuole misurare la velocit di rotazione.

Si realizza al centro dellestremo dellalbero (albero verticale in figura) un cosiddetto testimone, un


forellino, sul quale posso puntare un elemento che per attrito viene posto in rotazione dallalbero.
Questo elemento trasferisce la rotazione ad un ingranaggio tramite una vite senza fine e quindi
man mano che la vite si avvita la rotellina del contagiri comincia a girare. Ogni giro dellalbero la
vite senza fine avanza di un passo e la rotellina gira di una certa quantit andando a spostare un
indice graduato. In questo modo con un sistema semplicissimo sto contando i giri ma non posso
ancora sapere la velocit dellalbero. Il passaggio da compiere quindi stabilire una base dei tempi
in modo da sapere quanti giri faccio in un certo intervallo di tempo ed avere quindi una velocit
angolare media. Per fare ci si pu utilizzare un giunto che mette in connessione lelemento che
trasferisce il moto di rotazione dellalbero alla vite senza fine. Questo giunto viene innestato
allistante t0 e disinnestato dopo un certo intervallo di tempo t, quindi il numero di giri indicato
dalla rotellina sar relativo allintervallo di tempo t. Quindi dividendo il n di giri per il t abbiamo
la velocit media dellalbero.

Perch si realizza il testimone (il forellino)? Per assicurare il centraggio dello strumento poich
altrimenti si avrebbe uno strisciamento e si consumerebbe rapidamente lelementino da mettere
in rotazione.
Se non ho accesso allestremo dellalbero posso utilizzare una ruotina R (tratteggiata in figura)
sulla parte laterale dellalbero. Ovviamente in questo caso devo considerare il rapporto di
trasmissione tra raggio della ruotina e dellalbero.

CONTAGIRI CON MISURA ISTANTANEA DELLA VELOCITA DI ROTAZIONE - MECCANICI


In questo caso si rileva la velocit di rotazione misurando leffetto della forza centrifuga su
elementi di massa nota. La forza centrifuga FC=m2r. Se io conosco precisamente qual leffetto
che essa produce e conosco la massa posso risalire ad . Consideriamo ad esempio il
parallelogramma di Watt:
Questo meccanismo era molto utilizzato per i
controlli di regolazione nelle macchine.
Quando lalberino ruota mette in rotazione le
masse (note) che si posizioneranno ad una
certa altezza, individuata da un certo angolo di
equilibrio, raggiunta quando la coppia dovuta
alla forza centrifuga eguaglia quella dovuta alla
forza peso. Correlando il movimento di un
meccanismo alla variazione di quota o
allangolo di inclinazione si possono azionare
delle regolazioni legate alla velocit di
rotazione
(usato
anche
in
campo
automobilistico).
Questo sistema mi d informazioni sulla velocit istantanea, anche se in realt si deve considerare
linerzia che determina un ritardo nel posizionamento delle masse alla quota corretta.
Un sistema che si utilizza per la misura, basato sullo stesso principio, quello mostrato nella figura
seguente. Si caletta su un alberino solidale allalbero che gira un disco toroidale collegato ad una
molla. Ad albero fermo il disco ha una certa posizione di riposo; quando lalbero ruota sul disco
agisce una forza centrifuga che tende a farlo ruotare nello stesso modo delle masse nel
parallelogramma di Watt. Infatti, come visibile in figura ( una sezione), le porzioni di disco a
destra e a sinistra sono soggetti alla forza centrifuga (in realt anche il resto del disco ma le
componenti entranti nel foglio e uscenti dal foglio sono uguali e di segno opposto e si annullano
poich sono poste alla stessa quota). Man mano che lalbero gira quindi il disco tende ad andare in
posizione orizzontale. Se il disco non libero ma c la molla la coppia dovuta alla forza centrifuga
viene contrastata da quella dovuta alla forza della molla. Allequilibrio:

Dove kc e km sono costanti e i la velocit


angolare incognita. Ma quando il sistema
ruota come faccio ad andare a vedere
langolo? Posso utilizzare un piattello che
scorre sullalbero fissato ad un estremo del
disco e che quindi si alzer e abbasser in
base alla velocit di rotazione e si possono
mettere delle tacche sullalberino per
conoscerne precisamente laltezza e quindi
conosco la velocit angolare. Ovviamente la
scala non lineare e la massa del piattello considerata trascurabile.
Questi sistemi sono ovviamente arcaici ed oggi non pi utilizzati nelle misure ma ci fanno capire
come poter collegare il trasduttore primario. Si noti comunque che il parallelogramma di Watt
ancora oggi utilizzato per alcune regolazioni delle macchine poich i sistemi meccanici sono
caratterizzati da grande affidabilit data la loro relativa semplicit e per molte applicazioni sono
preferibili.

CONTAGIRI IN ALTERNATA
Come posso correlare la velocit angolare ad una grandezza elettrica? Posso ricavare la velocit
angolare attraverso una misura di tensione (ad esempio motore asincrono) generata dallalbero
che gira. Approfondimento dalla slide: (Sciuto non lha spiegato)

CONTAGIRI IN CONTINUA
Sarebbe la dinamo delle biciclette, in pratica un generatore in corrente continua.
Approfondimento dalla slide: (Sciuto non lha spiegato)

STROBOSCOPIO
Si utilizza una luce intermittente e metto un marker (un segno o un adesivo) sullalbero. Quando
riesco a vedere il marker fermo la frequenza di accensione della luce la stessa di quella di
funzionamento del motore e dalla frequenza si ricava la velocit di rotazione. Lo stroboscopio (non
dobbiamo sapere il funzionamento) da una certa forma donda di frequenza nota determina
unonda quadra, poi con un circuito integratore si hanno una serie di picchi che poi vengono
raddrizzati e quando arriva il picco di tensione si determina una scarica effettuata tramite la
lampada al quarzo.

CONTAGIRI MAGNETICO
Questo sistema permette di trasferire linformazione sulla velocit di rotazione senza contatto. Si
connette allalbero una coppia polare, durante la rotazione ci saranno delle variazioni del flusso
magnetico. Se faccio ruotare la coppia polare allinterno di un piattello di materiale conduttore in
questo nasceranno una serie di correnti parassite che a loro volta produrranno dei campi
magnetici. Questi campi magnetici interagiscono col magnete che gira (la coppia polare). Si noti
che il piattello folle rispetto alla coppia polare mentre solidale ad un secondo alberino
collegato ad un indice. Leffetto complessivo che piano piano il magnete che gira tende a portare
in rotazione il piattello nel verso opposto alla sua rotazione. Il piattello si mette in rotazione poich
agisce una coppia, che risulta proporzionale alla velocit di rotazione.

I passaggi sarebbero (non spiegati):

La forza agente nel piattello dovuta alle correnti indotte vale F=B*i*L con verso opposto al
movimento. (B=induzione magnete, i=corrente, L=lunghezza del tratto interessato dalle linee
di forza)
Questa forza genera una coppia C=F*b = B*i*L*b
La f.e.m. indotta nel piattello e=B*L*v dove v la velocit periferica del magnete
permanente

La corrente ad essa associata

Sostituendo nellespressione della coppia:

con resistivit del piattello

Possiamo allora posizionare una coppia resistente ad esempio con una molla allequilibrio la
coppia resistente della molla eguaglia quella agente sul piattello. La coppia della molla

proporzionale allangolo poich Cr=k* e quindi allequilibrio la velocit angolare posta in


relazione allangolo e quindi dellinclinazione della lancetta.
Potrei anche collegare il sistema ad un potenziometro angolare e quindi invece di guardare
guarderei la tensione in uscita e da quella mi posso ricavare la .

MISURE DI VELOCITA DI FLUIDI


La quantit che ci interessa in realt la portata Q ma poich Q=v*S misuriamo la velocit.
Dobbiamo innanzitutto andare a vedere cosa accade in una corrente a pelo libero. Consideriamo
lequazione di Bernoulli:

Ovviamente nella realt bisgona utilizzare dei coefficienti correttivi. Consideriamo un flusso a pelo
libero e inserisco un tubo ad L con la presa del tubo in direzione della vena fluida. Il fluido quindi
entra nel tubo e si ferma ad una certa quota. In 1 c sia il contributo della pressione statica che
quello cinetico, in 2 la p statica e la quantit
gh che sommate daranno quella totale
poich il fluido fermo (se si fermato a una
certa altezza da quel momento nel tubo tutto
il fluido fermo). Eguagliando la p totale in 1
e in 2 si ha quindi si ha che

per trovare v basta misurare h (si


semplificano le p statiche perch uguali).
Questi sistemi venivano utilizzati nelle barche
per misurare la velocit.
Questo strumento di tipo quadratico poich da h
conosco v2 e quindi landamento del tpo mostrato in
figura. Si noti che in corrispondenza dello 0 la tangente
orizzontale quindi lo strumento misura male in
prossimit di valori bassi della velocit.
Sempre facendo riferimento a fluidi incompressibili, in
ambito meccanico ci interessano di pi i tubi chiusi.
Per misurare la pressione statica occorre trovare una
presa statica, ossia dove la componente dinamica nulla
(tangente al flusso), per non misurare tutta la p totale.
Lidea quindi quella di misurare la p totale arrestando
quindi il fluido (presa dinamica) e se conosicamo la p statica abbiamo:

In questo modo realizzo un manometro differenziale (il tubo ad U) che mi d proprio la


differenza di pressione che voglio relazionata allaltezza h della colonnina di fluido manometrico.
Con questo sistema misuro la velocit nel punto della presa dinamica, in questo caso la mezzeria,
che per non la velocit media del tubo. Per utilizzare comunque questo dato dovrei andare a
tarare lo strumento per relazionare la velocit misurata alla portata effettivamente elaborata. A
seconda di quali tubi realizzo per la misura la normativa impone le maggiorazioni rappresentate in
figura (le percentuali si riferiscono al valore rilevato).

TUBO DI PITOT
Anche qui dobbiamo ricavare una misura di
pressione totale e una di pressione statica
per ricavare la velocit. Per la misura di
pressione totale non ci sono grossi problemi,
metto la presa dinamica ad esempio in
prossimit della punta dellaereo e ho la
misura. La realizzazione della presa statica
pi complessa poich si creano delle zone di
depressione e sovrappressione a causa
dellimpatto del fluido sulla superficie
frontale che non si muove pi quindi parallelo alla superficie.

Sulla punta ho la sovrapressione massima, il punto di ristagno. La teoria ci dice che la zona di
pressione statica a circa 48 rispetto allasse e in quel punto il flusso perfettamente tangente al
corpo (punti A e B). Ma non posso valutare in questi punti la pressione statica poich se non
individuo il punto preciso commetto un grande errore poich il valore varia molto in quellintorno.
Possiamo andare a misurare il coefficiente di pressione

che ci fa capire

landamento della pressione in funzione della velocit. Se Kp=1, in condizioni ideali, si ha larresto
della vena fluida e la differenza che voglio proprio uguale a v 2. Man mano che ci si avvicina al
naso, alla punta, il Kp tende a 1. In figura possibile osservare landamento di Kp dovuto al tubo di
Pitot (curva b), e si vede che tende a valori molto piccoli di depressione man mano che ci si
allontana dalla presa dinamica (verso destra). Inoltre il sistema sorretto da uno stelo, unasta, e
anche in corrispondenza dello stelo c larresto della vena fluida. In figura, curva a,
rappresentato il Kp dovuto allo stelo e si vede come in prossimit di esso valga 1 mentre
allontanadosi dallo stelo (verso sinistra) il valore tende ad un piccolo valore di sovrappressione.
Nei punti in cui ci sono sia la curva a che la b la pressione praticamente quella statica poich si
sommano due quantit molto piccole di segno opposto. E proprio qui che andremo a posizionare
la presa statica, e anche se sbagliamo il punto di poco non cambia praticamente nulla poich le
curve sono praticamente orizzontali. La presa statica viene quindi posizionata ad una distanza di
5,8,10 diametri dalla punta del dispositivo. In realt la presa statica non un solo foro ma una
serie di forellini in prossimit nella stessa sezione (una specie di corona circolare) in modo che la
parte superiore compensi quella inferiore in caso di disassamento. Il condotto interno quindi
trasferisce la pressione totale e quello esterno la pressione statica.

Si connettono i due condotti ad un manometro ad U


e faccio la misura del p e quindi in funzione
dellaltezza della colonnina di fluido ho la velocit del
fluido con la legge:

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