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Nel 1660 sembra quasi che il tempo voglia tornare sui suoi passi e che il sistema politico
inglese si awii a icaderenello stato di tensione che aveva gi attraversato venti-trent'anni
prima.
Infatti, dopo che il generale Monck lo ha riportato sul trono d'Inghiltema, Carlo
II
Stuart
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militari, norma resa ancora pi grave da un econdo TestActdel 1678, che proibisce ai
Le tensioni tra sovrano e Parlamento vengono alimentate pure dalla possibilit della
successione al lono di Giacomo II Stuart, fratello di Carlo II, che si addirittura converrito al cattolicesimo: una parte significativa dei membri del Parlamento teme - con buone
ragioni che Giacomo II, una volta diventato re, possa mettere in atto un politica ancor pi
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Parlamentarismo e assolutismo
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I timori nutriti da una parte dei parlamentari si rivelano effettivamente ben fondati;
salito al trono, Giacomo II mostra di voler attuareuna politica religiosa nettamente filocattolica, che culmina nell'emanazione di una nuova Dicbiarazione d tdulgenza (apfile
1687) che abolisce i Test Acts e le norme che limitano la partecipazione dei cattolici alla
vita pubblica del regno, Il Parlament o rifiutalaratifica del decreto e Giacomo II 1o scioglie.
La rottura di nuovo consumata, ma questa volta i maggiori leader sia whig sia tory
di comune accordo decidono di risolvere la situazione di stallo invitando a intervenire lo
stadhouder d'Olanda, Guglielmo III d'Orange, marito di Maria Stuart (1662-94), fielia
di Giacomo II (la quale tuttavia, diversamente dal padre, di confessione protestante).
Guglielmo accettal'invito e, a capo di un esercito di novemilafanti e quattromila cavalieri, prevalentemente arruolati in Germania, salpa per l'Inghilterra su una flotta & 250
navi. Ha fortuna: l'operazione si rcalizza nel novembre del 1688 e il tempo sfavorevole
non permette alla flotta inglese di intercettare quella di Guglielmo; il re di Francia, Luigi
XIV, non manda gli aiuti promessi a Giacomo IL Una volta sbarcato in Inghilterra col suo
esercito, Guglielmo viene accolto positivamente dalla popolazione, mentre numerosi capi
dell'esercito inglese disertano con i loro uomini e passano al suo fianco.
Giacomo II, allora, fugge in Francia senza combat(2 gennaio 1689). Il Parlamento considera Ia fuga
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leparoledellasbria
S?ADIIOI DER(O TAT,OLDER) Nella Repub- come un'abdicazione e offre Ia corona a Guglielmo III
blicadelleProvrnceUniteil(omandantesupremo d'Orange (16g9-I702), che l,acce*a.
dell'esercito e il depositario del diritto di nomina dei
Ilcarattereincruentodellavicendahafattodireaisuoi
cittadine.Lacarica,cheestevagiprimadellafor. apologeti che si ffattato di una <<Gloriosa Rivoluziom9z.ig1e della.Repubblica, viene riservata a mg.m- ne>, per distinguefla dalla <<sanguinosa rivoluzione>> debri della casa di Nassau-Orange: si tratta quindi di
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il mutamento dl dlnastla una
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,o"ino pruii;.i; ;i coda sanguinosa ce l'ha, Nei primi mesi del t6g9 scoppia
una repubblica.
in Irlanda un'altarivoltaantinglese. I leader della rivolta
:---.iiro Giacomo II Stuart a recarsi sulf isctra, per ten: -: - - ,ji s epararla dal Regno d'Ingh tlterca. Giaccmo trI vi
!- --.a con f intenzione non tanto di liberare l'Irlanda
- --;:lo cii riconquistare il suo regno. Ii tentativc, tutT.avta,
-,---sce : tnfattt, anche Guglielmo d'Orange sbarca sulf i: - -r al comando di un corpo di spedLzloneche il 1" luglio
25
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la battaglia del fiume Boyne, in irlanda, sono penti: se l'esercizio del cu lto cattclico e aularizzato,
ii Parlamento inglese vara subito un nuovo piano
di esproprio cjelie terre di possidenti cattolico-irlandesi, che vengono redistribuite fra protestanti
anglo-scozzesi; i lest AcTs, che vietano ai cattolici di ricoprire cariche pubbliche, vengono subito
rimessi in vigore. La tensione tra lite pi";ic>Lanti
Ci origine inglese o scozzese e irlandesi cattolici
fortissima" ia nascita di quella che - decenni pi
tardi - stata chiannata la questiene irlandese.
La rnemoria della battaglia del Boyne si consei'va
tutt'oggi: ogni anno gli orangisti, cio idiscendenti protestanti dei coioni ingiesi e scazzesi, che
vivono nell'lrlanda del Nord (l'area deli'isola ancoi"a
parte del Regno Unitc), a luglio ceiebrano la ricorrenza della battaglia vinta da Gugiielnno d'Orange
(da cui il loro nome). Le manrfestazionr sono state
spesso occasione di scontri, anche rnoito violenti,
con icattoiici irlandesi che vivono in queil'area.
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: --.ria che pi tardt rrerr chtamata ffiffisq#rrem r$mffidffie : e Guglielmo III d'Orange consolida la sua autorit
I contorni
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britannico I capitolo
Jrritti;.
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,:nere un'armata pq.rsgpale, non'aAntrollAt6 {6! lqrlqmento (1;:6"); il divieto di autorizzare processi
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a libere elezioni (1, 8'), alla piena libert di paroia ali'intiqun]e cgnvqcazione,deipailamento stesso (1, 13").
i=:cene Io stile del docur,nnt recuper,i le forme di ossequio nei confronti dell'autont monarchica
I 3 osservate nella Petizio'ie di dirittoli*1;31, coi come lrappello,,allalradjzione e alle scelte gi com: -:: dagli antenati in difesa delle libert del popolo inglese, la sostanza del docu'nento molto
^.c'rativa nel fondare'unlinedlta soluztone politi(o-costituzionale di coabitazione e cooperazione tra
--anarca e Parlaimnto, La lnga bauagfiq ingaggiata dl Parlamento contro i sovrani Stuart, alla fine,
vinta; e il segno della vittoria non tanto la cacciata di Giacomo ll quanto l'appro::roletamente
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-r,cne del Billol Rrgh.ts che edifica un'architettura CosJi,tuzionaJe- nuove;.411'int"rn56sll6 qualsr il
(1,
g6), atta
^cter, infine, che - per la prima volta nella storia delle monarchie d'Occidente - nel riconoscere
,egittimit di un r,nglrsi,fa.appells,lrdi!:itt divino, ma alla scelta, pubblicamente e formial.mente
:rarata, che e compita. dalfarlamento steso. (art.r tl)::Vro ,chle;'negliartitoli,:s6guenti' non anto.
:dzzali, si fissano [e,regole per la successione al trono, ql1e, nori,]pr:evednq,unsistematiea elezioRe
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1" Che il pretcso potcre detr}'aut*rit neale di sospcrtdere le ieggi o }'eseeuxione e3e}tr* icggi, senza il ccncffio
del llarlatxcl:to, ilXegale.
2" Che il preteso pctere regi* di clispenare *{atr}c l*ggi
o daii'esecuzimne Cetrle lcggi, corntr stnto usllrpfito ed
esercitato per i} passats, illegaie. ["..J
4" Che uffi& esazionc di denaro per ia cor*ma o al sum
regn$, in temp*
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B" Che ie cl*zioni dei rm*n:hri d*} fariamento deqr*ffi#
essere lihere.
9" Che la libeffi di i:mrctra, di Ciscussione o qii plroccdura in seno ai Parlan:emto) nffi pqi flss*re inffialciata o
messa in d,iscussicne in ffiessLrlla corte ce{ altro }"u*g* fu*r
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S34, pp" 27-29
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of Rights e la Gloriosa Rivolu zione>> segnano l'apertu ta t una nuova stagione pol Ltlca, basata sulla centralit della rappfesentan za patlamen tarc elettiva, anche se,
all'epoca, ben pochi sono dispostL a scommettere sul futuro dello <<strano>> sistema
Eawormsamtestm
Dividi il paragrafo in tre fasi cronologiche e per ciascuna
politico che stato prodotto dalle due rivo-
Il Bill
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luzioni inglesi.
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L'intera esperienza rivoluzionaria accompa gnata daun'enorme quantit di libelli, saggi, interventi teorici o militanti che riflettono sulle vicende politiche e le vogliono orientare
,.11'rn, o nell'altra direzione. r..rru dubbio una fase di grandissima libert e creativit
politica,la quale si riflette pure in alcune elaborazioni che spiccano sulle altre per complessit teorica e fotza persuasiva, e che per questo si sono conquistate un posto permanente
nel canone del pensiero politico europeo'
rivoluzioQui se ne ricorderanno tre, legate ad altrettanti momenti-chiave della lotta
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britannico I capitolo 2
e ciaih, di Thomas Hobbes (1585-1679), che la pubblica per la prima volta nel 1651.
quest'opera Hobbes conferisce dignit di verit universale a fiattispecifici della societ
:=Ja quale si trovato a vivere; osserva, infatti, che il dato fondante di una societ senza
S:ato. di una societ di natura, cio, la paura di essere sopraffatti dai propri simili, fino
..-i'estremo timore di essere uccisi. Scrive dunque Hobbes, in proposito: <<durante il tempo
-:: cui gli uomini vivono senza un potere comune che li tenga in soggezione, essi si trovano in
.:-:ela condizione che chiamata guerra e tale guerra quella di ogni uomo conro ogni altro
:cjno>>. Ma la paura che ne deriva proprio il sentimento che spinge gli uomini a cercare
:' I-ormate una istituzione di recipro ca garanzia,che
non poi altro che lo Stato. Il sistema
.:::a\-erso il quale si pu formare questa istituzione digarunziail <<contratto, attraverso il
stico
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q;ale si individui un aformadi <<rappresentanza>;col contratto gli uomini rinunciano all'e.=:cizio pieno delle loro libert (e in primo luogo alla libert di sopraffare il proprio simile)
:.egando Ia rappresenta nza ditutti auno solo (soluzione che Hobbes mosta di prediligere)
- ;nche a un'assemblea, regolata dal principio dimaggioranza.
Lo Stato-sovrano cos costituito ha il compito essenziale di farsi g*ante della stabilit
. cel]a pace; deve, cio, far cessare la guerra di tutti contro tutti, poich questo il fine
:.: i1 quale nasce. Per questo il sistema della rappresentanzadelega allo Stato il potere
.:- ,iecidere sulla giustizia, sulla tassazione, sulla propriet, che esiste solo nella mizura
in
:i 1o Stato la riconosce, la determina e la tutela con le sue leggi. Tuttavia anche lo Statoj rr,-:ano ha dei limiti, oltre i quali i suoi sudditi possono non
ubbidirgli pi: soprattu6o
: r: deve prendere decisioni che arbiffariamente mettano a repentaglio lavitadei sudditi,
::::eando le condizioni che riaccendano una guerra di tutti contro tutti.
Robert Filmer Ai sostenitori della monarchia l'impianto contrattualistico del ragio:;:rento di Hobbes or,,viamente non piace, perch fa dipendere il potere delio Stto5l i'iano (foss'anche uno Stato monarchico) da-l consenso dei sudditi e non da fonti di
i.:i:to autonome ed esterne alle loro volont individuali.
Per quesro, quando nel 1680
- ,,:n'ianno pubblicare il Pa*iarca: o lpotere nahrrale d,ei re, di Robert Filmer (1j88
.:i - -653), testo scritto probabilmente nel 1642, vi trovano una teorizzazione che sotrae
' rotere regio a ogni negoziazione, riaffermandone invece il carattere <<naturale>>,
quindi
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: -'-:lcidono, ne deriva che ciascuno nasce soggetto al suo monarca: in tal modo il potere del
da contrapporre al carattere artificiale (e quindi
:-:.r:ore) di ogni potere che derivi, invece, da un contratto.
'-;:'gssolutista compiuto con la Restau ruzioneStuart. Ma prima ancora del crollo del potere
: - --i:i. con l'abdicazione di Giacomo II, un alfto pensatore destinato a lasciare unaffaccia
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per titolo Due trattati sul goaerruo e finisce per assumere subito
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dendo delle propriet, paghino le tasse e per questo, come aveva detto lreton, siano
parte immedLata degli interessi collettivi del paese. [Jn'identificazione <<censi taria>>,
cio legata al pagamento di un certo livelIavonasastesto
Io di tasse, del corpo elettorale trova dunEvidenzia con tre colori diversi il concetto di sovranit
que nella teoria di Locke una coerente e
contenuto nelle tesi di Hobbes, Filmer e Locke.
solida giustifi cazrone.
Intanto, negli anni che seguono la <<Gloriosa Rivoluzione>>, gli assetti politico-costituzionali del regno si precisano e si stablizzano. Protagonista dell'azione politica ora il
Parlamento, i cui diritti sono stati solennemente sanciti dalBill of Rights.Ma adesso non
si tratta pi dell'organismo di rappresentanza cetuale, le cui origini risalgono al contesto
politico dell'Europa tardomedievale. Sebbene il Parlamento inglese dopo il 1689 conservi
rituali, norme e modalit di organizzazioneche sono state sperimentate gi da molti anni nel
corso della sua storia precedente (fra cui Ia struttura bicamerale, afticolatain una Camera
dei Lords, ereditaria, e in una Camera dei Comuni, elettiva), esso ora un organismo che
ambisce a svolgere un'altra funzione: rappresentare tutta la societ inglese, pur essendo
composto da un numero ristretto di pari ereditari e di deputati eletti da un corpo elettorale
egualmente molto esiguo
Questo un punto molto importante e occorre insisterci: dopo la <<Gloriosa Rivoluzione, il Parlamento si presenta, in ogni possibile occasione, come il rappresentante virtuale
di runo il popolo inglese, non solo di coloro che possiedono i seggi per diritto ereditario
o di coloro che possono votare in ragione della loro ricchezza. Si ved r ta poco in che modo questo principio
,&
si affermi e che conseguenze trascini con s: ma per
il momento basti osservare che questa pretesa di raplnghilterra
Scozia
presentanza globale, sancrta dalla vittoria del 1688-89,
rnette il Parlamento in condizione di dialogare politicamente e istitu zionalmente col sovrano da una notevole
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il re conserva
ffi Tuttavla
lavor
sott.
britannico I capitolo 2
anlicattolicacondensata nei Test 4crs. Nel 1694 Triennial Actstabilisce in tre anni la
durata di una legislatura. Nel 't 695 nonviene rinnov ato il LicensngAct, chein precedenza
regolava l'azione della censura sulle pubblicazioni: la stampa , d'otain avanti, pi libera
(salvo per quanto dguarda il reato di diffamazione a mezzo stampa, per il quale sono
ancora previste pene severe).
Poich Maia e Guglielmo III d'Orange non hanno avuto figli, nel 1701 il Parlamento
approva una norma -l'Act of Settleruenr- che impedisce a un cattolico di succedere al
trono: la norma pensata espressamente per evitare la successione di Giacomo Edoardo
Stuart (1688-1766), figlio di Giacomo II Stuart, cattolico come il padre. Per questa ragione, alla morte di Guglielmo III (17 02) Anna Stuart (17 O2-L4) , figlia di Giacomo II e
sorella di Maria (e come lei protestante), a divent arc rcgina d'Inghilterra.
Sotto il suo regno nel1707 il Parlamento approva due cruciali norme collegate (Acx of
Union) che stabiliscono l'unione di Inghilterra, Galles e Scozia in un unico regno, la Gran
Bretagna - che insieme con le terre irlandesi compone il Regno di Gran Bretagna e Irlanda
- e di conseguenzalafusione dei Parlamenti di Inghilterra e Galles, da un lato, e di quello
di Scozia, dall'altro, in un unico Parlamento unificato con sede a Londra.
Nel 1714, infine, con la morte della regina Anna, che non ha eredi, si conclude l'era
Stuart: per le disposizioni dell'Act of Settlemerut divent a te di Gran Bret agna un tedesco, Giorgio I Hannover (L7 11-27), mariro
fiavoramaxtestCI
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Tuttavia l'aspetto pi importante della vita politica britannica della prima met del
XVm
Bandite almeno ogni tre anni fino al1716, e poi ogni sette anni dopo quella data,le
elezioni si configurano come un rituale politico essenziale per dare ,p"rro." di effettiva
realt all'idea, un po' asttatta, del Padamento come organo che virtualmente rappresenta
tutto il paese.
Le elezioni sono disciplinate da una complessa congerie di norme, diverse da zona
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cioni, stanno tenendo un banchetto elettorale: due candidati, sulla sinistra del quadro, sono pressati
dai postulantr, mentre altri notabili si abbandonano alle libagioni; dalla finestra, sullo sfondo, si vede
una turnultuosa manifestazione dei sostenitori del Vecchio interesse, con Ie loro bandiere azzurre,
che lanciano dentro la -la sassi e mattoni, uno dei quali colpisce alla testa un militante del Nuovo
interesse, che stava annotando sul libro mastro i nomi degli elettori raggruppandoli sotto Ie etiehette
voti sicuri e voti incerti
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elettore per comprarne il favore; sullo sfondo, davanti all'osteria che il centro di ritrovo del <<Nuovo
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Nell'ultimo quadro f insediamento dell'eletto disturbato da una zuffa fra sostenitori degli schieramenti contrastanti.
britannico I capitolo 2
zona, chetuttavia configurano un corpo elettorale molto piccolo (grosso modo dall'17o
al2%, deltotale della popolazione), composto solo da uomini estremamente ricchi; inoltre in alcune circoscrizioni, soprattutto rurali, le elezioni non hanno nemmeno il catattere di vera competizioneperch capita spesso che a presentarsi sia un solo candidato,
espressione del pi ricco e prestigioso proprietario terriero della zona; altrove, invece, il
confronto c', di solito tra un candidato di orientamento whig e uno di inclinazione tory'
Particolarmente interessanti sono Ie elezioni, un evento pubblico, elettrizzante e festoso
come un carnevale; costituiscono, cio, un evento che al tempo stesso ha un carattere rituale
e che coinvolge grandi masse di persone, compresi coloro che non hanno
diritto di votare,
Di solito la campagnaelettorale si apre con la presen tazione dei candidati, i quali sfilano
nel collegio eletrorale che li voter in una processione pubblica, contornati da ali di folla
u..o*frg, ati d,ailoro sostenitori che esibiscono le coccarde e le bandiere coi colori del
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.uggr.rppr-ento politico per il quale il candidato si presenta; c', poi, la formale richiesta
d"i uoto, durante la quale un candidato si rivolge agli elettori e ai non elettori (donne com-
prese) in un pubblico comizio, un'occasione in cui la folla pu intedoquire con lui, a volte
un.h" .on qualche ruvrdezza (fischi, urli, qualche insulto), ma non di rado con entusiasmo
vincente il quale, per la successiva legislatura, sar l'unico rappresentante del collegio.
Inoltre le immagini di Hogarth, pur cos polemiche, trasmettono con grande evidenza
un aspetto che stato chiaramente messo in luce da recenti indagini storiografiche: le
elezioni sono dei rituali che coinvolgono attivamente grandi masse di persone; soprattutto importante la partecipazione attiva di coloro che non hanno diritto di voto, uomini
o donne che siano, i quali, nonostante la loro esclusione formale dal corpo elettorale, si
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L'dezione dr seguito descfitta una di quelle ove gesenta un sdo cahdidato- Sir:Cecil WrAy, soete.
nuto da Cnar,tm Jams Fox leader dello scierainento rdiig, eletto rief 'aftro s$.gp-diWestnrinster e,
all'epoca, ministro degliEsted del:qorerpo Ro*ngham. La candidatura unka perch l'oppostorei
I'amrniragfio Hood. prevedendo una sconfitte, si g ritlrat. C'r che devissere notdo -,e dm Mornz
stesso rimarca con grande enfmi - ta grarlde pgrtecipalone pgpotare-a!l'ele4of. a1la quqle presente una.rozza plebag{ia d! gente loTune di ragazzJni e di dortne tuttti,porrmentipiivi del dirttuo
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*'elezione si tenwtanel Covent G*rd*r?, una Largr-[]Lez,
za per il n:erc&t*, aIL'aperto" C'*a wn paleo *retto pr*prio ayan:r a77a porta di una bella chiesa, che si chiarffiffi
pure St, Faul: ma ch,e non Lreiia come 7a catt*drale"
L r editicro remporaneo,, formato salo di assi di legno
richicdaie. era stato eretto per l'occasione , Venil,a chtameio ..rire hustingsrri: ed era stato riempitr: Ci panche, di
fronte alle quali, su un lat"a dell'edificio, *ra stata p*sl.*
una stuoia, sul1a quale anava a m*tl.ersi chi si rivolgeva
agli elemori. Iell'area dayanti all'eelificio si ere riunita
un'inrnrensa rn*lrimdine di gente, la graffi parte deltra
quale sen:hr &v& apparteffietre atrLa pi i:assa classe sociale"
questa folla runtultuosa, coffiluneue, gli oratori face\-ano profandissimi inehini, c scmpre }e si rivolgev&yx*
usanCo 1'appeilatirro di gentitru*ntini>>" ir tecil Wray
e ia obbiigato a iarst avafiTt e a prometttrre a questi stessi
o.gentiiuomini che egli avrebbe lealmente svclto i sr-loi
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Alle origini del sistema rappresentativo gi si nota bene questo elemento strutturale della
rarrecipazione rituale al voto. Essa non stabilisce tanto un diritto al controllo diretto su ci
che il deputato far in Parlamento, poich egli sar libero di orientarsi, se 1o ruole. seconJo gli interessi suoi personali, o secondo quelli del collegio, o, ancora, secondo que11i del
sruppo parlamentare cui apparterr; semmai la partecipazione al voto stabilisce una solida
obbligazione legale all'obbedienza, poich fonda un processo psico-sociale che trasforma i
soggetti che scelgono i loro rappresentanti (direttamente, votando, o indirettamente, prenCendo parte airituali elettorali) in individui soggetti alle leggi; ne fa, cio, degli individui che
sono assoggettati alle leggi votate in Padamento dai loro rappresentanti: l'aver partecipato
alle elezioni, dunque, un atto che induce ad accettarcla sostanza del processo legislativo,
.:uale che sia il suo contenuto; questo il processo con cui si d vera legittimit al sistema
parlamentare.
Poich l'obbligazione nasce dalla partecipazioneemotiva a un rituale di investitura (l'elezione), necessario che essa sia sorretta, al tempo stesso, dalla messa in scena di un'animata
;ontrapposizione che chiami alla mobilitazione delle folle (aspetto molto ben evidenziato
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Hogarth) e dalla messa in scena di una concorde paaficazione, senza la quale il sistema
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