titolo
La valutazione LCA degli impatti
ambientali potenziali
lungo larco di vita
potenzial
INCIPIT
ambientale: minor impatto sul territorio, preservazione delle risorse non rinnovabili;
2.
sociale: qualit della vita ( lavoro, abitazione, salute); utilizzo di tecnologie non nocive e di
materiali salubri; condizioni di benessere degli utenti ;
3.
America che in Europa, stato sviluppato il processo dellAnalisi del Ciclo di Vita, acronimo
americano LCA (Life Cycle Assessment), con cui eseguire la valutazione degli impatti energetici ed
ambientali potenziali di un prodotto nellarco di tutto il ciclo di vita. La metodologia, divenuta
scientifica grazie allo sforzo messo in atto dalla ricerca applicata della comunit internazionale,
sempre pi interessante per lo sviluppo raggiunto dalle banche dati dei materiali e dei prodotti,
oggi disponibili gratuitamente su internet per molti di essi ed ormai organizzati in sistemi di
raccolta conformi alle norme UNI EN ISO 14040.
2.0 LCA
E definita come la valutazione dei carichi energetici, dei materiali/prodotti usati e dei
potenziali impatti ambientali associati alla produzione di un prodotto/processo/attivit lungo
lintero ciclo della sua vita, comprendente lestrazione ed il trasporto delle materie prime, la
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tomba). La valutazione degli impatti ambientali potenziali estesa al tempo di vita di un prodotto/
processo/attivit si propone come strumento di supporto alle decisioni consapevoli dellalta
direzione nei sistemi di gestione e alle strategie di marketing, di vendita e di informazione degli
utenti finali (etichettatura ecologica, p.e. ECOLABEL).
Il suo uso ha permesso nel passato di confrontare opzioni diverse di progettazione durante
la fase di sviluppo del prodotto (sensitivit), di identificare i problemi ambientali pi rilevanti nel
ciclo di vita di una produzione e/o di prodotti concorrenti, di selezionare i fornitori in una logica di
gestione verde della catena di approvvigionamento e di orientare anche le scelte di siti di impianti
di produzione ed il tipo di relativa organizzazione aziendale, permettendo anche di quantificare
effetti potenziali dl mercato.
Sistemi di gestione ambientale quali EMAS e ISO 14001 e le relazioni di sostenibilit
ambientale utilizzano informazioni provenienti da studi di LCA.
Aspetto negativo del processo il suo costo, dati lo stadio di nicchia del suo sviluppo ancora
non diffuso e la strada di ricerca ancora da percorrere, certo non affrontabile da una struttura
industriale privata frammentata e piccola come litaliana e
pubblici, che sarebbero dovuti per limportanza della ricaduta dei benefici sociali ed ambientali
pubblici( protezione e sostenibilit ambientali del pianeta e sviluppo sociale).
3.0 Caso delledilizia
Poich le gestioni invernale ed estiva degli edifici in Europa concorrono alla produzione delle
emissioni antropiche di anidride carbonica e dunque alle modifiche del clima per effetto serra, per
circa il 40% del totale ( quando si includano le quote per la produzione dei materiali da costruzione
e per le attivit ad esse necessarie), luso della LCA che le riduce strumento operativo da far
entrare nella pratica della progettazione sostenibile, rispondente ad una programmazione
istituzionale del territorio.
LUnione europea, in linea con quanto sopra, ha promosso ledificio di qualit ambientale
che aggiunge alle certificazioni obbligatorie di efficienza energetica la valutazione volontaria LCA
per tener in conto cos non solo degli aspetti energetici relativi alla realizzazione, gestione e
demolizione delledificio, ma anche delle risorse connesse (consumi e qualit delle acque
superficiali, materiali da costruzione, componenti delledificio, trasporti, produzione di rifiuti solidi
e liquidi, emissioni ed uso permanente dei suoli).
Considerando il peso del settore edilizio in termini dimpatto ambientale, lapproccio
europeo risulta un appello alla protezione dei cicli biologici naturali. E pertanto auspicabile che si
arrivi alluso obbligatorio della LCA.
La LCA utilizzata nella progettazione di un edificio nelle fasi di:
1. analisi e scelta dei materiali;( permette di confrontare materiali da costruzione,
prodotti, componenti tecnologici delledificio e sistemi di edificio di diverso impatto
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bibliogr. (14)
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FIG. 2 Analisi dellinventario - schema a blocchi. (base UNI EN ISO 14040, 2006)bibliogr. (14)
3.1 Dettagli operativi del processo LCA ( UNI EN ISO 14040 )
3.1.1 Dati di input e output
Per ogni singolo processo sono considerati Input le materie prime, parti di prodotto
riciclato, vettori energetici etc.; sono invece Output le emissioni in aria, acqua, terra, i rifiuti
e i sotto-prodotti. Negli input provenienti dalla tecnosfera va inclusa nei calcoli la loro storia
ambientale (flussi indiretti a monte). Per i rifiuti devono invece essere inclusi i processi di
trattamento e smaltimento successivi. La somma totale degli input e output la base per la
valutazione degli impatti potenziali ambientali del prodotto/processo: le singole risorse
utilizzate e le emissioni vengono aggregate secondo le categorie dimpatto scelte, illustrate
nella FIG. 3
3.1.2 Valutazione degli impatti
La valutazione degli impatti condotta sulla base dei flussi di energia e materia di ogni
sostanza. Nel classificarla in accordo con il suo impatto ambientale potenziale specifico, la
sostanza poi aggregata alle altre sostanze influenti per costituire la categoria di impatto che
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scelta delle categorie di impatto (in totale n 8), degli indicatori per ogni categoria e
dei modelli di caratterizzazione;
attribuzione dei dati di flusso alle categorie di impatto (per esempio, le emissioni di
anidride carbonica (effetto serra) sono assegnate alla categoria Cambiamenti
Climatici; se una sostanza contribuisce a pi categorie tenuta in conto in tutte le
categorie);
calcolo degli indicatori di categoria. Le norme prevedono tabelle che pesano ogni
sostanza assegnandole un coefficiente per chilogrammo di sostanza che tiene
conto dellimportanza del suo contributo allimpatto potenziale per la categoria; il
coefficiente per unit di peso della sostanza, moltiplicato per il flusso in peso della
sostanza, d il contributo della sostanza allindicatore. Il valore dellindicatore di
categoria la somma dei contributi di ciascuna sostanza presente nel flusso in
esame.
FIG. 3 - Schema di ciclo di vita di un prodotto con i flussi relativi agli scarti (in blu), alle
risorse (in
verde) e alle emissioni (in grigio), seguiti dalla valutazione degli impatti
2014)
3.1.3 Valutazione dei risultati
I risultati devono essere valutati attraverso un controllo completo della loro
completezza e consistenza e attraverso unanalisi di sensitivit operata sui processi/fasi
di vita individuati come critici.
poi valutata la misura delle incertezze, causate ad esempio dalla stima dei dati
mancanti. Il controllo di consistenza deve assicurare che la procedura adottata sia
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4.0 Applicazioni
4.1 Applicazione N1 Vale la pena progettare secondo ledilizia verde( greenhouse) ?
Diminuzione dei consumi denergia primaria e delle emissioni di CO2 nelledilizia verde.
Nuovo complesso scolastico di 891 m2 .
(1)
superiori nella fase di costruzione a causa dei materiali usati (in particolare materiali
in fondazione, in copertura, strutture metalliche e celle solari);
4.1.2
I numeri
stato di fatto:
Massa iniziale delledificio, t:
2.052
Materiali di ristrutturazione
(nel corso della vita),
88
t
2.140
m2
891
calcolati
PEC (consumo di energia primaria globale), GWh
8,1
45,4
in fase desercizio
53,5
1,1
di cui:
100,0
GWP(potenziale di riscaldamento globale), t CO2
EQ
1160
di cui:
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% 49,6
in fase desercizio,
% 48,9
1,5
100,0
Se si normalizza il consumo di energia primaria (PEC), possono confrontarsi i valori
calcolati con quelli delledilizia convenzionale della letteratura americana
12
Risulta:
PEC
edilizia convenzionale
in fase di costruzione,
in fase di esercizio,
vita assunta, a
MWh/m2
kWh/m2
.a
4,1 (rif.2008)
1,07 3,34
50
50
In FIG. 4 riportata la percentuale dei contributi dei materiali incorporati nelledificio alle
categorie dimpatto indicate in ascisse
In FIG. 5 riportata la distribuzione delle categorie dimpatto potenziale ambientale nelle
fasi di produzione, esercizio e dismissione
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(2)
Si voluta verificare lefficacia del miglioramento ambientale nel corso della vita
delledificio nZEB, essendo questo il modello di edilizia previsto dalla Direttiva Europea
2010/31/EU EPBD recast.
Allo scopo stata effettuata la valutazione LCA che ha permesso di quantificare gli
impatti ambientali potenziali ed i costi di diverse soluzioni progettuali, tenendo conto della
manutenzione lungo tutto il ciclo di vita delledificio.
Quadro normativo: Technical Committee 350 del CEN e Banca dati ECOINVENT9.
4.2.1 Stato di fatto:
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lattonerie: in rame;
10
Fase di produzione: sono indicati gli impatti potenziali generati dai materiali da
costruzione e le categorie d impatto generato( tabella 1).
Si notino le percentuali sullimpatto della fase dei diversi componenti:
impianti: 12%;
fase duso: accanto alle fasi di pre-uso (produzione, trasporto e costruzione) sono
indicate le categorie dimpatto potenziale della fase duso, rispetto allimpatto
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nellarco di vita significa tener conto solo di circa 1/3 del consumo totale denergia
primaria fossile: infatti il solo EPC
OPERATIVO
LCA
66,5 kwh/m2.a
Questo significa che escludere alcune fasi dalla LCA comporta una variazione nei
Impatto
Consumo
Categoria
Categori
Categoria
Catego
Categor
materiali
potenziale
Energia
GWP
POCP
ria
ia
nella
Primaria
(Global
ODP
(Photochemi
AP
EP
produzion
fossile
Warming
(Ozone
cal
(Air
(Enviro
(EPC) nella
Potential)
Depletio
Oxidation)
Pollutio
mental
dei
produzion
nella
n)
n)
Protecti
materiali
produzion
da
dei
e dei
costruzion
materiali
materiali
GJ
on
CO2eq
%
Strutture
50
45.800
5.000
41
Finiture
15
13.700
960
Impianti
12
11.500
660
Murature +
13
12.000
580+500
12+9
3.000
neg
Isolanti
5.000
250
serramenti
1.000
neg
100
92.200
8.100
44
portanti
21
27
18
11
intonaci
Impermeabilizz
anti
totale
5
2
Superficie
utile &
accessoria, m2
Vita complesso,
8.000
100
a
Consumo
31,7
specifico
kWh/m2 a
1 t/m2
denergia
fossile
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Impatto
Consu
Consumi
Categ.
Categ.
Cate
Categ.
potenzia
mo
(EPC)
GWP,
ODP
AP
le
(EPC)
POCP
sul
globale
GJ
% sul totale
sul
totale
% sul
%
totale
sul
total
e
Produzione
Trasporto
49
7
$Cantiere
56
54
61
46
36
30
41
65
(cantiere)
Totale Pre-uso
fase operativa
31
Totale Uso
41
EPC/GWP
69.200
4.500 t
globale in 100
Pari a
5,6 kg/m2a
anni
24 kWh/m2a
CO2eq
CO2eq
fase
duso
EPC/QWP
193.200
globale in 100
66,5 kWh/m2
15.200 t
CO2eq
19 kg/m2 a
a
TABELLA 2 - LCA Impatti potenziali Fase duso (gestione) CREDIT Michele Paleari, Monica
Lavagna
La FIG. 6 riporta la distribuzione delle incidenze delle fasi del ciclo di vita sulle categorie
di impatto potenziale ambientale .
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FIG. 6 - Distribuzione delle incidenze delle fasi del ciclo di vita sulle categorie dimpatto
ambientale potenziale(2) CREDIT Michele Paleari, Monica Lavagna
4.2.3 Conclusioni
Lanalisi LCA di verifica di quanto siano verdi gli edifici residenziali nearly-Zero
Energy (nZEB) secondo Direttiva Europea 2010/31/EU (EPBD recast) evidenzia alcuni
aspetti non di secondo ordine:
1.
del ciclo di vita e non solo quelli prodotti in fase operativa essendo tali impatti il 31%
del globale;
2.
3.
confrontabili per metratura con quelle utili(abitabili), perch non riscaldate, ma fonti
dimpatti ambientali principalmente nelle fasi di produzione, costruzione e fine vita.
4.
lincremento
consistente
dellimpiantistica
finalizzata
alla
gestione
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manutenzione
costosa
che,
se
omessa,
causa
il
peggioramento
dellinvestimento (da fatture). Nel ciclo di vita il peso economico delle manutenzioni
circa il 20% del costo totale; limpatto ambientale il 10% dellimpatto globale nel
ciclo di vita.
6.
limpatto ambientale a carico del settore della costruzioni risulta parziale poich
esclude numerosi aspetti influenti.
4.3 Applicazione n. 3: quali alternative scegliere in caso di riqualificazione?
Progetto di riqualificazione: valutazione delle prestazioni ecosostenibili con il metodo LCA
Edificio residenziale di edilizia popolare di grandi dimensioni - Quartiere Begato, Stradone
S. Agostino 37, Genova
11
E stata eseguita unanalisi LCA sulla base del progetto delledificio esistente per
individuare quali alternative del progetto di riqualificazione scegliere e con quali materiali e
prodotti realizzarle. Precisamente lanalisi risponde alle seguenti domande:
1. demolizione e ricostruzione o riqualificazione ?
2. nella riqualificazione, quali le alternative costruttive e quali gli elementi costruttivi
ottimali dai punti di vista del costo e dellimpatto potenziale ambientale globale? Le
alternative coinvolte hanno riguardato la scelta di isolamenti, verniciature esterne
termoisolanti, facciate ( ventilate e ventilanti), sostituzione serramenti.
4.3.1 Lo stato di fatto.
Il quartiere periferico di Begato stato realizzato a Genova tra il 1975 e il 1986, per
un totale di quasi tremila alloggi. Sono scelti due alloggi pilota, la cui planimetria
mostrata in fig. 7
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facciate: rivestite con pannelli metallici prefabbricati isolati con lana di roccia;
Classe
Stato di fatto
Progetto di riqualificazione
EPe,inv
Classe
[kWh/m2anno]
[kWh/m2anno]
48
29
III (media)
14
II (buona)
Tabella 3 - Confronto tra la classificazione energetica dell'involucro (R. Liguria) tra lo stato di fatto
e il progetto di riqualificazione(11). CREDIT Renata Morbiducci, Clara Vite
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dati primari provenienti dalle banche dati, incluse nel software, Ecoinvent ed
ELCD;
delle stratigrafie nei singoli materiali con laiuto degli elaborati progettuali
originali, di sopralluoghi e di prove distruttive.
Sono stati confrontati due cicli di vita delledificio, suddividendoli in due intervalli di
tempo di vita utile (Figura 8):
t2: dalla riqualificazione fino alla conclusione della vita utile, assunta per
ledificio riqualificato di 100 anni (2012 2086), per ledificio non
riqualificato di 50 anni (2012 2036).
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Figura 9. Analisi LCA per fasi del ciclo di vita degli alloggi pilota:(a) stato di fatto (vita
50 anni);(b) progetto di riqualificazione (vita utile 100
utile
anni)(11)
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kg
LCA
LCA
EPi,inv
Costo in
(%)
totali
Assemblaggio
Assemblaggio
guadagnato
Euro
(%)
Eco-Indicator
EPS 2000
(%)
(%)
99 (H)
Isolamento
(%)
(%)
21
28
10
10
21
10
15
15
17
19
11
14
22
25
52
18
31
40
68
64
20
39
(Nord)
Verniciatura
(Sud)
Facciata
ventilante./ventilata.
(Ovest )
Sostituzione
serramenti
(Ovest )
Serra solare
(Est )
Tabella 4 - Valori percentuali di influenza di ogni alternativa nei diversi ambiti considerati(11)
CREDIT Renata Morbiducci, Clara Vite
Il risultato permette
influisca negli ambiti considerati e di poter cos scegliere consapevolmente quale sia
lintervento ottimale da effettuare (Tabella 4).
Cos per esempio, si rileva che lisolamento delle facciate esterne tramite
verniciatura termoisolante aumenta dell1% il quantitativo dei materiali impiegati e del 2%
gli impatti ambientali prodotti, ma diminuisce lEPi,inv. del 10%.
5.0 Banche Dati
Lapplicazione della metodologia LCA richiede la disponibilit di grande quantit di dati, la
cui aderenza alla realt determinante per laccuratezza dei risultati.
Usualmente i dati sono distinti in primari (se specifici del prodotto/servizio del quale sta
conducendosi la LCA) e secondari (se relativi a prodotti o processi analoghi). Per la realizzazione di
studi di LCA necessario fare ricorso, in assenza di dati primari, a dati secondari di varia natura,
provenienti da centri di ricerca, societ private, enti pubblici e organizzazioni industriali non
sempre coerenti fra loro.
5.1 La situazione
In Europa la piattaforma della banca dati la LCA Resources Directory, lanciata nel luglio del
2012 e poi aggiornata per poter interconnettersi con la rete internazionale ILCD Data Network.
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the Paul Scherrer Institute (PSI), the Swiss Federal Laboratories for Materials Testing and Research
(Empa), and the Swiss Federal Research Station Agroscope Reckenholz-Tnikon (ART, affidabile ed
integrata nella ELCD.9
In Italia lANPA ha realizzato nel 2000 la banca dati I-LCA relativa e/o adattata alla realt
italiana, primo esempio di banca dati nazionale pubblica. E per superata per non essere
conforme alle ISO e attualmente non pi consultabile.
lISPRA allinizio del 2008 ha avviato una nuova banca dati nazionale. Attualmente sono
disponibili 53 banche dati di settore dellIstituto, gratuite, disponibili on-line, in continuo
ampliamento e inserite allinterno del network europeo6.
LENEA ha promosso e coordinato uniniziativa La rete italiana LCA8 - finalizzata a favorire
la diffusione della metodologia LCA attraverso la creazione di un network per lo scambio di
informazioni, di metodologie e di buone pratiche sullo stato dellarte. Non si ancora raggiunto
uno stadio operativo.
Esistono infine diversi dati non standardizzati e non validati di materiali raccolti da
universit, gruppi di lavoro e associazioni.
La REGIONE MARCHE ed ITACA nellottica della politica del green procurement e della
promozione della sostenibilit nelledilizia hanno finanziato nellAprile 2008 un progetto biennale
finalizzato alla definizione di una banca dati di materiali e prodotti per ledilizia, strutturata
secondo la logica LCA. Scopo del progetto di:
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Svantaggi
volontaria;
interessante per lUnione Europea ( che ha disponibilit di finanziamenti per
universit ed enti di ricerca), ma poco oggi per lItalia, a causa del suo tessuto
industriale frammentato, di piccole e piccolissime dimensioni e per la recessione in
atto;
comportare
RIFERIMENTI
(1) Krogmann, U., et al., Life Cycle Assessment of New Jersey Meadowlands Commission's Center for Environmental &
Scientific Education OCT 2008, Rutgers Edward J. Bloustein School of Planning & Public Policy: New Jersey.
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BIBLIOGRAFIA
(1) La metodologia dellanalisi del ciclo di vita (Life Cycle Assessment) - Silvano Falocco Ecosistemi
s.r. l.
http://www.ordineingegnerics.it/spaw2/uploads/files/Bioedilizia/2_3.pdf
http://lct.jrc.ec.europa.eu/index_jrc
(3) Analisi del Ciclo di Vita. I costi nascosti delle grandi opere inutili - Sergio Ulgiati, Universit
degli Studi Parthenope, Napoli http://www.presidioeuropa.net/11-12-2010/guests/Ulgiati/slideshow.pdf
(4) IEA Annex 31, Energy-Related Environmental Impact of Buildings - LCA methods for buildings.
(5) Universita degli Studi di Perugia - Facolt di Ingegneria, Dipartimento di Ingegneria
Industriale - Il contributo dellanalisi del ciclo di vita (LCA) alla progettazione di edifici sostenibili,
ing. Giorgio Baldinelli.
(6) EUP Dir (2005) Direttiva quadro 2005/32/CE (EuP) Definizione di specifiche per lecodesign e per la certificazione di prodotti con elevati consumi energetici.
(7) European Commission, JRC-IES: Ispra, Italy. (2010) ILCD Handbook: General guide for life
Cycle assessment provisions and action steps http://lct.jrc.ec.europa.eu/pdf-directory/ILCD-HandbookGeneral-guide-for-LCA-PROVISIONS-online-12March2010.pdf
(8) European Commission, JRC-IES: Ispra, Italy. (2010) ILCD Handbook: Reviewer
Qualification for Life Cycle Inventory data sets. (Idem)
(9) European Commission, JRC-IES: Ispra, Italy. (2010) ILCD Handbook: Specific guide for
Life Cycle Inventory (LCI) data sets
http://lct.jrc.ec.europa.eu/pdf-directory/ILCD-Handbook-Specificguide-for-LCI-online-12March2010.pdf
(10) European Commission, JRC-IES: Ispra, Italy. (2010) ILCD Handbook: Framework and
requirements for Life Cycle Impact Assessment (LCIA) models and indicators
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autotrazione-
Buonamici
http://www.enea.it/it/Ricerca_sviluppo/documenti/ricerca-di-sistema-elettrico/risparmio-di-energia-elettricanei-trasporti/rds-70.pdf
(12) Convenzione CISA - Dipartimento di Ingegneria Chimica, Mineraria e delle Tecnologie
Ambientali - Applicazione di una metodologia LCA (Life Cycle Assessment) per una valutazione
costi/benefici di carattere ambientale nellimpiego di biomasse per la produzione energetica
nellAppennino tosco emiliano
http://www.centrocisa.it/ricerche/archivioB/allegati/MEB_LCA.pdf
(13) EURESP - Le migliori pratiche per lapplicazione di Etichette Ambientali e analisi LCA alle PMI
http://www.eurespplus.net/sites/default/files/uploads/GUIDA_EcoEtichette_LCA_Materiali%26Componenti_Costruzioni_EURE
SP_2012 .pdf
(14) UNI EN ISO 14040, Environmental Management - Life Cycle Assessment - Principles and
Framework, ISO 14040:2006(E), International Organization for Standardization, 2006, Geneve,
Switzerland.
(15) UNI EN ISO 14044:2006 Requirements and guidelines (ISO, 2006b)
(16) AIA Guide to Building Life Cycle
(17) http://tesi.cab.unipd.it/26840/1/TESI_Andrea_Fedele.pdf
APPENDICE
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