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casa • residenza • politiche sociali • economie informali • diritti • intercultura sociale • cultura • teatro • laboratori • corsi

giugno ‘04 Anno X


tiratura
6.000 copie

Giornale di strada di Bologna fondato dai senza fissa dimora Offerta libera Pubblicazione periodica mensile giugno 2004

Egregio Signor Sindaco...

A giugno del 1999, commentando l’esito delle elezioni comunali, molti dissero “abbiamo perso Bologna”. Per la prima volta nella storia dell’Italia
repubblicana, la città rossa per eccellenza veniva amministrata da una coalizione di centro-destra. La sinistra non sa leggere i cambiamenti sociali e inse-
gue la destra su un terreno che non gli appartiene: la sicurezza. I cittadini bolognesi insoddisfatti decidono di cambiare rotta.
Dopo cinque anni si torna in cabina. C’è una grande novità: a sfidare il sindaco in carica, Giorgio Guazzaloca è arrivata la persona che riteniamo rappre-
senti una delle maggiori novità nel panorama politico della sinistra, Sergio Cofferati. Una candidatura di spicco che accresce notevolmente l’interesse
per l’appuntamento del 12 e 13 giugno.
Piazza Grande non è insensibile a questa “curiosità”, anzi, per saperne di più ha derogato, per una volta, al suo intento fondamentale: dare voce agli ulti-
mi. Nel numero scorso abbiamo espresso il nostro punto di vista sulla città che vorremmo, partendo da quei contenuti abbiamo girato le domande ai can-
didati alla guida della città. Tutti i nove candidati (Guazzaloca e Cofferati sono i protagonisti della sfida, ma, a maggior ragione, è utile conoscere il
parere di chi è meno noto), sono stati coinvolti in una sorta di dibattito a distanza. Un’intervista collettiva, ma a modo nostro. Ad ogni candidato sono
state rivolte le stesse quattro domande. Temi differenti, con un’unica origine: il senza fissa dimora come cittadino modello, le cui esigenze possono
rispecchiare quelle di chiunque viva a Bologna. La nostra provocazione è partita, scopriamo chi e in che modo l’ha raccolta.

Oltre la Strada Carcere, l’alternativa che non c’è Mi prendo e mi porto via
Il Centro Integrato Servizi Oltre la Strada Lo scorso 14 maggio si è tenuto un conve- “Mi prendo e mi porto via” è un libro che
è attivo dal 2002, portando delle professio- gno all’interno della Casa Circondariale di analizza l’esperienza delle donne che
nalità nel lavoro di strada cerca da allora Padova. La giornata di studi è stata orga- hanno chiesto aiuto ai centri antiviolenza
di uscire dalla sperimentazione per poter nizzata dal Centro di Documentazione Due in Emilia Romagna. Alla presentazione del
veramente aiutare veramente le persone a Palazzi di Padova e dal giornale Ristretti volume le donne riflettono su violenza
camminare con le proprie gambe.
Orizzonti. domestica, cultura e rapporti di coppia
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qualsiasi richiesta di soldi al di là dell’ Offerta libera non è autorizzata


giugno duemilaquattro 1
seconda

DAL BASSO VERSO L’ALTO...

due ali grandi il Mondo


Forse oggi non ci facciamo più caso di quello che hanno fatto i Nazisti
pochi anni fa, senza dimenticarci delle atrocità che hanno avuto nei
Ali di farfalle
confronti dei Gay, degli zingari, degli Ebrei, i disadattati e tutto quello
Ali di farfalle come un arcobaleno
che era possibile condannare. Ora mi chiedo dato che ogni giorno
Come dei petali
leggo sui giornali di quei popoli come i Palestinesi e gli Ebrei mi
Che volano nel cielo
sono chiesto: quante persone devono ancora morire perchè ci
Sospinti dal vento
sia la pace? Credo che le persone siano stanche di vedere in
Ali di farfalle
Tv sempre stragi, guerre e cosi via. Non capisco come delle
Come coriandoli impazziti
persone che credono in una fede, non credano nella Pace.
Ali di farfalle
Questa è una cosa che mi fa stare male. E poi con questa
Che annunciano la primavera
guerra in Iraq: adesso si è arrivati alle torture, cose che
Come colori nella tela di un pittore
fanno accapponare la pelle. Intanto le morti e le torture esi-
Come ballerini che danzano su un prato in fiore
stono, chi sa perché ogni tanto si ricordano della diplomazia. I
politici. Dicono che sono bravi! Allora in Iraq come stanno le
cose? Per quando tempo dobbiamo sentire delle morti e dei
Ali di farfalle
prigionieri e via di seguito? Ora siamo stanchi di vedere e senti-
Son piume colorate
re di queste atrocità vogliamo la PACE! !! senza se e senza ma!
Belle e dorate
E’ ora che la diplomazia faccia qualcosa, in fondo li paghiamo noi a
Voglio esplorare
questi politici, quindi che facciano il loro dovere! No come leggo sui
Il mondo intero
cartelloni pubblicitari dove sono sempre contenti come se niente stia
Come se fosse
succedendo... dicendo (io centro) lo so che centri con quella faccia centri!
Un grande sentiero
Questi invece di aggiustare il Paese litigano per chi deve rubare di più; allora
Sentono la gioia
mi faccio i fatti miei e do un bel calcio alla politica perché se devono rappresentarmi
In ogni cuore
queste persone non so se la mia voce verrà sentita. I più calorosi auguri da ENGY
Portano la primavera

Un aiuto in più
Con tanto amore

C’entro anch’io 2004


Amici di Piazza Grande In questi mesi i nostri sostenitori hanno una possibilità in più di
questo mese ci hanno sostenuto: aiutarci a realizzare un progetto sociale al quale stiamo collabo-
rando insieme alla cooperativa sociale Apad. Dal 3 giugno fino al
Libreria naturista 10 luglio tutti i soci coop Adriatica possono infatti devolvere il
New age loro risconto (pari allo 0,7% della spesa fatta nel 2003) a favore di
alcune iniziative di solidarietà, una di queste combatte il disagio
giovanile ed è il progetto Giocabus.
Dal lun al ven (10/19)
Come si fa? Ogni socio coop ha a disposizione questo ristorno che
Via S.Alo’ 1E, Bologna
Tel/Fax 051.231930
può spendere al supermercato interamente oppure può spenderne
metà e donarne metà, si può anche finanziare due progetti devol-
vendo la metà a uno e la metà all’altro. Si ritira il relativo taglian-
do al supermercato coop di appartenenza; si sceglie il progetto e si
a Bologna, tel. 339/7832969 decide la quota da devolvere. Nei prossimi giorni troverete dei
348/8888532
via Rialto 27/2a
punti informativi presso tutte le coop. Cercate il nostro progetto e
per piercing: 347/9160536 donateci questo piccolo risparmio che può far vivere un’idea
orario: molto grande.
dal martedì al sabato 15/19.30
Lunedì e tutte le mattine su
appuntamento.

Altercoop Scarl
Cooperativa Sociale
Tutto per l’ufficio. Carta, can- C’entro anch’io è l’ini-
celleria e materiale per l’infor-
matica.
ziativa con cui la Coop Adriatica Il Nostro Progetto
promuove progetti di solidarietà
Via del Fonditore 16, Bologna. nel territorio, in collaborazione Ragazzi che viaggio…
Tel. 051.532272,Fax. 051.38750, con le associazione di volontaria- con il Giocabus!
Mail. info@altercoop.it to e cooperative sociali. Nel 2004 La coop. APAD, con l’obbiettivo
è alla sua terza edizione. A segui- di combattere il disagio giovani-
to della diffusione del bando di le, individua gruppi di adolescen-
Idraulico Mario Dercenno selezione, sono stati 334 i proget-
Viale dei Gelsi 15, ti attraverso il “Giocabus”, che
Ponticella di San Lazzaro.
ti presentati dalle organizzazioni gira per le strade di Bologna e li
Tel. 051.477685 del volontariato e cooperative convince nel apprendimento di
sociali. La giuria, presieduta da attività espressive come giocole-
Don Luigi Ciotti, ha selezionato ria, graffiti animazione teatrali,
34 progetti di ambito territoriale, commedia dell’arte, clowneria.
distribuiti nelle 14 zone soci della Partner: Associazione “Bloom
cooperativa, che accederanno ad culture teatri” e “Amici di Piazza
un contributo di 140.000 euro Grande”, coop. “la carovana”.
stanziato da Coop Adriatica, a cui Comune di Bologna.
si aggiungeranno i fondi destinati
dai soci tramite il Ristorno, quota
percentuale della spesa effettuata
in un anno.

2 giugno duemilaquattro
terza

E ancora OLTRE...
Eccoci a fare il punto della situazione su un importante progetto di intervento
sociale che coinvolge Piazza Grande insieme ad altri soggetti sociali. Abbiamo
parlato del progetto “Oltre la Strada - Centro integrato servizi” per la prima volta nel gennaio 2002 e da allora
abbiamo lavorato insieme a Nuova Sanità, Coop La Strada, il Pettirosso, Asat, e Cadiai per portare avanti
un lavoro che consideriamo, senza modestia, ambizioso ed innovativo: portare delle professionalità nel lavo-
ro di strada è l’intuizione fondamentale di questo progetto oltre ovviamente al lavoro di rete per andare verso
chi non accede ai servizi sociali. Le difficoltà sono tante: i finanziamenti si sono assottigliati di anno in anno
e la precarietà è sempre dietro l’angolo: oggi il progetto Oltre la Strada aspetta una convenzione da gennaio
e speriamo che da giugno si possa dare una seria continuità a questo progetto che per funzionare avrebbe
anzi bisogno di risorse sicure e sempre crescenti, per uscire dalla sperimentazione e crescere, dando sempre
più possibilità alle persone che intraprendono dei percorsi di inserimento di farcela sul serio.

Nell’anno 2003 il Centro Integrato Servizi integrazione con il contesto locale e ad un’at- Strada. Alcuni di essi provengono direttamente strutture di accoglienza e ai servizi alla persona
Oltre la Strada ha coinvolto 79 persone in con- tenta lettura dei bisogni espressi dalle persone da percorsi di borsa lavoro svolti all’interno del attraverso un lavoro di rete; attiva i servizi istitu-
dizioni di estrema povertà ed esclusione socia- e dei servizi offerti dal territorio. Da una parte, progetto stesso. Un esempio concreto è la sar- zionali in grado di fornire assistenza legale,
le, di cui 43 per percorsi di borse lavoro, 19 per infatti, utilizza le opportunità offerte da spazi e toria di Piazza Grande: laboratorio che è nato sanitaria, familiare; promuove percorsi formativi
un servizio di sostegno psico-sociale e per gli servizi già esistenti, nella logica dell’utilizzo più da un lungo percorso di accompagnamento, mirati anche alla riscoperta delle competenze
altri un attività di consulenza. efficace ed efficiente delle risorse disponibili in partito dalla prima accoglienza, passando per il relazionali e lavorative e percorsi di inserimento
I percorsi di borsa lavoro consistono in periodi città (laboratori, centri diurni, corsi, sportelli). sostegno del Servizio fino a rendere possibile lo lavorativo in imprese cooperative e non.
di attività lavorativa assistita in contesti protetti Dall’altra, accoglie le segnalazioni dei servizi a sviluppo delle capacità individuali, e permettere Sostegno psico-sociale Viene attivato dietro
e sono finanziati dai servizi pubblici. bassa soglia di accesso, del volontariato e delle ad una persona con forte disagio di diventare esplicita richiesta della persona nei casi in cui
Considerando che la finalità centrale del proget- realtà associative per vagliare la possibilità di tutor responsabile di un’importante attività che non c’è un servizio alle spalle o del servizio
to è il potenziamento delle risorse individuale accompagnare le persone in condizioni di disa- oggi ospita altre persone in borsa lavoro. inviante in accordo con l’utente. I colloqui indivi-
delle persone, attraverso la ri/acquisizione di gio sociale in percorsi strutturati volti alla riac- L’equipe di lavoro dunque è composta da ope- duali mirano a favorire i processi riabilitativi con
competenze socio-relazionale cognitive e lavo- quisizione delle competenze e dell’autonomia, ratori professionali e tutor appartenenti alle interventi brevi, ed a liberare i soggetti dalla
rative, è possibile evidenziare alcuni risultati in quindi all’integrazione sociale e lavorativa. diverse realtà coinvolte. L’integrazione delle passività appresa, lavorando sulle elaborazioni
questo caso non direttamente attesi. Nell’anno Inoltre, il ‘Centro Integrato Servizi’ offre la possi- diverse esperienze metodologiche da cui pro- cognitive di fronte a rischi e problemi.
2003 sono stati avviati 14 inserimenti lavorativi bilità di costruire percorsi per soggetti in carico vengono, mira ad assicurare un ampio ventaglio Rete dei servizi
(nella rete del progetto Coop La Strada, Ass. ai servizi pubblici come i SerT o i Servizi di possibilità e di percorsi al fine di arricchire la Il cuore stesso della filosofia del progetto è il
Piazza grande, Coop Fare Mondi), oltre ai per- Sociali, non pronti per inserimenti lavorativi o in qualità e la varietà dell’offerta e quindi la qualità continuo confronto con gli operatori delle strut-
corsi che sono stati funzionali ai servizi per pia- fase di cura (si pensi a persone tossicodipen- di vita dei destinatari del servizio, soprattutto ture di accoglienza, dei servizi alla persona e
nificare invii in comunità, per segnalazioni al denti che seguono terapie farmacologiche, a perché a questi è data la possibilità di essere delle organizzazioni che a vario titolo si ‘prendo-
progetto Equal Portici che si occupa in modo persone con fragilità socio-relazionali o con lun- protagonisti e soggetti attivi del loro percorso di no cura’ delle persone in condizioni di disagio a
specifico degli inserimenti lavorativi, e per pas- ghi periodi di inattività lavorativa alle spalle, reinserimento sociale. Bologna. Questa rete è importante per dare
saggi a stage/borse lavoro di pre-inserimento etc.). È proprio dal lavoro comune e dallo scambio di risposte ai bisogni non più frammentate e speci-
lavorativo; non ultimo percorsi formativi: 8 per- A chi si rivolge questi due patrimoni - esperienziali e professio- fiche alle singole patologie ma integrate e adat-
sone coinvolte nel conseguimento della patente Il progetto si pone in una posizione inter- nali- attraverso azioni di sostegno e “meticcia- te alla complessità della persona.
europea per l’uso del computer (ECDL). media tra le attività di prevenzione e aggancio to,” che è possibile avviare un percorso di I laboratori
Nell’anno 2002 il progetto è venuto in contatto (per esempio le Unità di Strada) e i luoghi del costruzione di processi di riabilitazione: il disa- La progettazione dei laboratori è tesa ad avvia-
con 72 persone ospitandone 30 di loro in borsa trattamento vero e proprio (le Comunità, le gio (vita vissuta) e i professionisti (competenza re processi di empowerment, a costruire le con-
lavoro. strutture di cura). In questo senso il progetto specifica) rappresentano un mix ottimale per la dizioni affinché soggetti deboli e, spesso, emar-
Nell’anno 2004, ‘Oltre la Strada’ intende conso- contempla la possibilità di ospitare tossicodi- realizzazione di tracce di lavoro rispondenti ai ginati acquisiscano livelli sempre superiori di
lidare l’offerta di servizi sperimentata nei due pendenti, persone affette da handicap o disturbi bisogni del disagio espresso dai destinatari del autonomia, emancipandosi da relazioni di tipo
anni precedenti, ampliare l’area degli interventi psichiatrici lievi o da disagio da povertà econo- servizio. puramente assistenziale contraddistinte da
volti all’inserimento lavorativo di persone in con- mica, culturale, cognitiva, relazionale e affettiva. Per nostra esperienza, la messa in comune dei basse responsabilità e da altrettanto basse
dizioni di pre-autonomia, impegnarsi nello svi- Si rivolge a quei soggetti che, sia per la bassa saperi (compreso quello della persona in borsa opportunità.
luppo di sinergie tra i ‘laboratori’ presenti sul ter- ricettività delle strutture di servizio di cura, che lavoro), la costruzione di un processo condiviso Tecnico artigianale: lo scopo di questo
ritorio bolognese, in primo luogo, per ampliare per propria cultura o disperazione vivono spes- di conoscenza e la rielaborazione dell’esperien- laboratorio è aiutare le persone dando loro
ed integrare la gamma di opportunità offerte so in luoghi ed in situazioni di degrado e pro- za, rappresentano la base di avvio per la strumenti per ritornare a sé stessi e agli altri
all’utenza, nell’intento di costruire percorsi fles- pongono alla città un’immagine di sé speculare costruzione di percorsi di formazione e/o di ria- attraverso un mutuo soccorso, auto- aiuto, una
sibili, differenziati ed appropriati alle caratteristi- a tale degrado, aumentando il senso di insicu- bilitazione psico-sociale e in particolare di per- transizione verso il lavoro, un accompagnamen-
che e ai bisogni della persona e, in secondo rezza dei cittadini e innalzando barriere sempre corsi di inserimento al lavoro, elemento fonda- to al precorso di integrazione, relazione con
luogo, per verificare la possibilità di costruire più alte fra le persone. mentale per la dignità e la qualità della vita di diversi mestieri che potranno poi essere avviati
comuni strumenti di lavoro e di valutazione dei Il progetto ha quindi la finalità di realizzare una persona, offrendo spazi di “protezione ami- in proprio e/o nel mercato del lavoro.
percorsi. interventi di aiuto alle persone e nello stesso chevole” verso il lavoro. Bici centro: La finalità è quella di mettere
tempo di svolgere funzioni di riduzione del Questo modello di lavoro integrato è particolar- a disposizione dei più deboli la conoscenza e
Ma cos’è il progetto Centro Integrato Servizi danno al contesto territoriale. Non si tratta né di mente indicato rispetto alle problematiche dei l’utilizzo di un mestiere artigianale quasi assen-
Oltre la Strada? un’attività terapeutica ne di un’attività assisten- soggetti che accedono al Centro Integrato te come servizio nella città, incentivare al recu-
La storia ziale, ma del tentativo di attivare le risorse indi- Servizi, che in modo trasversale presentano, al pero della manualità e applicazione.
Il “Centro Integrato Servizi. Oltre la strada” viduali delle persone in risposta ai propri biso- di la della specifiche problematiche diagnostica- Intercultura sociale: Prevede l’utilizzo
attivo dal gennaio 2002, è una sperimentazione, gni; è questo in pratica il significato del termine te dai servizi di appartenenza (SerT o Servizio della scrittura come forma di espressione di sé,
nata all’interno di un tavolo di progettazione “empowerment”: dare la possibilità all’individuo Sociale Adulti), una personalità destrutturata dai il lavoro di gruppo e l’acquisizione delle tecni-
della Lega delle Cooperative di Bologna, inizial- di controllare attivamente la propria vita, attra- lunghi periodi di vita in strada, con relativa per- che di base del giornalismo e approfondimenti
mente finanziato da contributi regionali. verso l’accesso alle risorse e l’opportunità di dita di capacità relazionali, affettive, lavorative e del giornalismo sociale, le attività espressive
Il Centro Integrato Servizi nasce dal desiderio partecipare con competenza. Inserirsi nella sociali. Oltre la Strada infatti, propone soluzioni artistiche utilizzando la pittura, la sartoria e il
comune di alcune cooperative e associazioni, società è innanzitutto una questione pratica, adeguate ai bisogni della persona, tenendo teatro che incentivano la conoscenza di sé,
impegnate nella lotta all’esclusione adulta, di significa sopratutto continuare a lavorare, paga- conto delle potenzialità individuali, attraverso delle proprie capacità espressive, la continua
superare la frammentazione degli interventi e re le tasse, un affitto, essere cittadino, questo spazi di attività, soprattutto relazionali, finalizzati messa a prova del guardarsi dentro con l’inten-
dalla volontà di connettere culture diverse attra- può essere il punto di partenza per il cambia- al benessere globale della persona. to di perseguire uno scopo non egoistico ma
verso la creazione di un progetto innovativo che mento. I servizi offerti: comune (sul palcoscenico occorre fidarsi di sé e
preveda obiettivi e sistemi di valutazione condi- L’equipe Colloqui di orientamento: mirano a comprende- degli altri e dare e ricevere sicurezza).
visi. Capitanato e gestito dalla Cooperativa La La complessità del progetto si evidenzia su re i bisogni della persona e ad individuare le Multimediale e informatico: Contempla l’atti-
Strada di Piazza Grande insieme con altre coo- diversi piani: non solo gli operatori sono portato- possibili risposte, attraverso la progettazione di vazione di momenti formativi legati all’utilizzo di
perative, Nuova Sanità, A.S.A.T., C.A.D.I.A.I., Il ri di sensibilità professionali diverse, ma lavora- percorsi individuali che accompagnino la perso- strumenti informatici, incentiva l’utilizzo di stru-
Pettirosso e l’Associazione Amici di Piazza no insieme con i tutor di laboratorio, che sono o na dall’esclusione al reinserimento sociale. menti informatici, alterna ai momenti didattici
Grande. sono stati a loro volta in maniera differente, in L’orientamento viene svolto anche grazie alla spazi di discussione di gruppo, incoraggiando i
Cosa fa condizione di estrema povertà e disagio e che collaborazione con i Servizi o le organizzazioni processi di ragionamento all’interno di esso.
Il ‘Centro Integrato Servizi’, in rete con altri sog- hanno trovato stabilità ed opportunità di auto- invianti come dormitori, centri diurni, cooperati-
getti pubblici e privati attivi nella lotta all’esclu- realizzazione all’interno dell’associazione Amici ve e associazioni impegnati nel sociale.
sione sociale, è cresciuto grazie alla sua forte di Piazza Grande e della cooperativa sociale La Accompagnamento: facilita l’accesso alle

giugno duemilaquattro 3
quarta

Egregio Signor Sindaco...


Casa, tossicodipendenza, migranti, salute di strada. Quattro temi con i quali deve confrontarsi quotidianamente chi si occupa di
disagio sociale, a Bologna e non solo. Ognuno di essi rappresenta un aspetto problematico della vita di strada. Riteniamo che chi
voglia ricoprire la massima carica istituzionale cittadina debba partire dai bisogni dei più deboli, se ha intenzione di imbastire un
tessuto sociale solidale e attento alla qualità della vita di ogni cittadino. Così come noi di Piazza Grande ci auguriamo che sia la
Bologna del futuro.
I quattro temi ritornano nelle domande che la redazione ha rivolto ai nove candidati. La scopo era ospitare un vero e proprio dibat-
tito a distanza. L’abbiamo raggiunto in parte, poichè solo quattro degli otto in lizza, hanno accolto la nostra proposta. Garantiamo
ai lettori l’assoluta imparzialità del nostro intento, per quanto i risultati potrebbero sembrare diversi.

Foto. Tonino

Egregio candidato sindaco,


3) Operando quotidianamente in strada ci siamo resi conto di come
La redazione di Piazza Grande, mensile bolognese dei senza fissa sia cambiata la composizione sociale dei senza fissa dimora. Il dato
dimora, chiede la sua collaborazione per realizzare il prossimo più evidente è l’aumento dei migranti, circa la metà del totale (in
numero, in cui si affronterà il tema delle elezioni comunali. Di segui- ogni uscita l’unità di strada incontra circa 60 persone). Riteniamo
to troverà alcune domande riguardanti l’atteggiamento che lei vorrà che un senza tetto straniero, nel maggior parte dei casi, non ha nes-
tenere, nel caso fosse chiamato a governare la nostra città, rispetto sun problema socio-psico-fisico che determina il suo disagio: l’unico
ad alcuni argomenti che ci stanno a cuore. suo problema e la condizione di immigrato nel nostro Paese. In che
Per introdurre il tema abbiamo pensato ad un assunto di partenza, modo vuole affrontare il problema dell’accoglienza e del pieno inse-
un po’ provocatorio: il senza fissa dimora è tra i soggetti meno pre- rimento sociale degli immigrati a Bologna?
senti nei discorsi pre-elettorali. Eppure, chi vive in strada può essere
considerato un modello, poiché soddisfare le sue l’esigenze di vita, 4) La mobilità. Affrontare questo tema generalmente significa occu-
significa affrontare tutti i temi più dibattuti in città. parsi del traffico urbano, della mobilità delle automobili. A noi inte-
ressa sapere quali misure pensa di introdurre per arginare l’inquina-
1) Cominciamo da quello più ovvio: il problema abitativo. La nostra mento cittadino, visto che tra i soggetti che più fanno le spese di que-
esperienze ci insegna che chi vive in strada, di questi tempi, lo fa sto problema è da includere chi è in strada 24 ore su 24. Inoltre, la
sempre meno per scelta, molto più spesso si tratta di un’amara invitiamo a intervenire anche sulla questione della mobilità delle
costrizione. Da anni ormai è opinione diffusa tra le persone che si persone, partendo dal fatto che negli ultimi mesi, con il nuovo rego-
trovano a vivere, anche temporaneamente, a Bologna, che ciò che lamento di polizia urbana, si è provato a limitare la libertà di circo-
rende meno agevole la vita sotto le Due Torri è la ricerca di un lazione in città, soprattutto ai senza dimora.
alloggio dignitoso a un prezzo accessibile. Come intende risolvere il
problema? La ringraziamo per l’attenzione concessa e confidiamo in una pronta
risposta.
2) Una delle cause che può portare una persona alla vita di strada è Cordiali saluti.
la tossicodipendenza. Guidare queste persone verso un pieno recupe-
ro della capacità di gestire se stessi, ci pare un obbiettivo importante Piazza Grande - La redazione
nel quadro delle politiche sociali. Quali crede che siano le strategie
più efficaci da mettere in atto?

4 giugno duemilaquattro
quinta

Bruno Barbieri, Lista Consumatori Codacons Franco Piro, Nuovo Partito Socialista Italiano
1 - Occorre che l'Amministrazione comu- una fase di stagnazione delle nascite e
1- La questione dei senza fissa dimora 3 - Il problema dei migranti è oggi
nale cerchi di far emergere quel sottobosco pertanto va sostenuta. Il problema vero da
di affittuari che preferiscono celarsi dietro affrontare è quello di non creare una va affrontata con un piano di sviluppo regolato da una legge che ha pregi e
mille annunci lasciati ovunque. Tale emer- discriminazione all'incontrario data da un dell’edilizia economica e popolare per difetti. Il pregio è la regolarizzazione, il
sione dovrebbe avvenire tramite un'opera atteggiamento ipocrita e ideoligizzato che la quale il Comune e la Regione debbo- difetto è che chi perde il lavoro non
di controllo del territorio e tramite misure porta a soluzioni a favore degli immigrati no provvedere con apposite risorse. Il viene aiutato a regolarizzarsi. Qui
di defiscalizzazione a favore di quei pro- che a volte penalizzano i cittadini italiani Comune deve mettere a disposizione occorre uno sforzo straordinario per
prietari immobiliari che accettano di dare che hanno i medesimi problemi di casa e
aree a basso prezzo di vendita nelle censire continuamente i casi di diffi-
in locazione a prezzi calmierati i propri di reddito degli stranieri ingenerando sen-
immobili. Esiste poi il problema legato timenti di odio e di rivalsa dando vita ad quali si costruiscono case con coopera- coltà,operare per l’integrazione lingui-
alla sempre minor partecipazione del una guerra tra poveri che è il germe vero tive a proprietà divisa e indivisa. Le stica e professionale, aumentare le
Comune agli aiuti da dare a coloro che si del razzismo. Non solo ma l'immigrato risorse possono venire dall’emissione quote prevedendo meccanismi di rego-
di buoni del tesoro comunale volti per larizzazione. Ma occorre evitare che i
metà a favorire l’acquisto con mutui comportamenti illegali siano
trentennali e per un’altra metà volti a premiati,che le sistemazioni abitative
soddisfare il fabbisogno abitativo delle favoriscano la formazione di ghetti o
fasce più deboli che possono pagare avvengano per etnie. Vanno rafforzati i
affitti bassi. E’ evidente che l’aiuto del corsi per l’insegnamento della lingua e
Comune deve trovare corrispondenza della cultura italiana e si può far ricorso
nell’impegno della persona in difficoltà a molti insegnanti in pensione che con
cui deve essere offerto una lavoro adat- modici compensi possono svolgere
to alle sue possibilità.Questo significa lezioni serali. Vanno ugualmente coin-
che nella rete dei servizi sociali del volti studenti universitari nell’insegna-
Comune va creata una unità speciale a mento part-time delle nuove tecnolo-
questi fini. Da alcuni calcoli che ho gie,offrendo loro la stessa retribuzione
fatto si può prevedere che l’affitto oggi prevista per il servizio civile. In
delle case a proprietà indivisa dovrebbe attesa di una legge europea sui diritti
contare su un quinto della remunerazio- civili vanno previste anche a Bologna
ne ottenuta . elezioni di delegati con parere consulti-
vo come si è fatto a Lecce o a
trovano a pagare canoni di locazione ele- deve prendere atto che del paese in cui 2 - Per combattere la tossicodipendenza Roma,città pur amministrate da sindaci
vati rispetto al proprio reddito che di anno ritrova a vivere deve avere rispetto delle bisogna coinvolgere ancora di più le di diverso colore politico.
in anno vede diminuire il contributo dato usanze e dei costumi nonchè delle norme
comunità di recupero, fornendo loro i L’integrazione non rappresenta il rifiuto
alle famiglie che si trovano in questa situa- in essere in Italia al pari dell'italiano che si
zione. La lista consumatori intende impe- trovasse ad immigrare all'estero. mezzi per dare qualificazione professio- della cultura dei luoghi di origine ma la
gnarsi con i propri rappresentati per risol- nale a coloro che si trovano in difficoltà mediazione con la cultura dei luoghi di
vere questi due gravi problemi. 4 - Il Codacons che appoggia la lista con-
sumatori da sempre è impegnato nella tute-
2 - Da parte nostra abbiamo dato lavoro a la della salute tramite la tutela dell'ambien-
queste persone proprio durante la campa- te da gas di scarico ed altre forme inqui-
gna di raccolta firme per le elezioni euro- nanti e in questi anni ha più incalzato e
pee e per le elezioni amministrative, giran- contestato l'atteggiamento del Comune che
do parte dei denari accantonati in questi poco ha fatto sotto questo aspetto. Per
anni a favore del sociale, accettando di quanto riguarda la mobilità urbana in
coinvolgere persone che vivevano per stra- realtà poco o nulla è stato fatto se non in
da e chiedevano un’attività lavorativa sal- queste ultime settimane dove in previsione
tuaria. Ma a parte il nostro impegno in della competizione elettorale sono compar-
questa fase appare quanto mai evidente la si vigili come funghi a tutti gli accessi al
necessità di creare situazioni e opportunità centro storico tentando l'amministrazione
anche saltuarie di lavoro per queste figure uscente in questo modo di dare un'imma-
come forma di recupero senza dare però a gine di se come di un'amministrazione che
questi soggetti l'idea che tutto gli sia dovu- si interessa al rispetto del divieto di circo-
to in quanto si trovano a doversi riprendere lazioni delle auto nel centro storico, cosa
da una situazione in cui si sono cacciati in che in realtà non è.. Per quanto riguarda il
parte a causa di proprie scelte sbagliate. La problema dei senza fissa dimora occorre
società deve tentare di aiutare chi sta ten- evitare tutti gli eccessi che potrebbero por-
tando di uscire da un percorso sbagliato tare a misure assurde come quelle prese in
senza però dimenticare che vi sono altre città come Venezia, ma al tempo stesso
figure di soggetti disagiati che hanno biso- occorre evitare il crearsi di luoghi di con- in modo da poter garantire periodi di arrivo. Offriamo troppo poco della
gno a causa di situazioni legate ad eventi centrazione di chi vive per strada in quan- prova nel lavoro presso imprese o pub- nostra cultura e della nostra civilizza-
che non dipendono da loro scelte sbagliate, to, a causa del timore delle persone anzia-
bliche amministrazioni. Superato il zione.Se dovessi indicare le priorità
ma da eventi da loro indipendenti (perdita ne e di altri soggetti deboli ad inoltrarsi a
del posto di lavoro, malattie, disagi psichi- torto o a ragione in questi luoghi per timo- momento acuto della crisi di astinenza, indicherei a Bologna quelle stesse tre
ci, ecc…) che meritano una priorità di re di atti di piccola criminalità o di essere la migliore terapia resta quella del lavo- priorità che Tony Blair ha indicato
intervento rispetto ai primi. importunati da chiede loro dei denari, ro e delle relazioni sociali e culturali all’Inghilterra:educazione, educazione,
queste aree non vengono più frequentate che ne derivano. Medici e psicologi educazione. Per la città che ha
3 - Come prima cosa occorre considerare dai cittadini trasformandosi in veri e propri vanno impiegati meglio e comunque è l’Università più antica del mondo non è
questi soggetti come utenti degli uffici ghetti. Un'area della città non frequentata
necessario aumentarne il numero nella difficile partire dalla sua capacità di
stranieri al pari di qualsiasi altro cittadino diventa anche per chi vive in strada un'area
eliminando quell'atteggiamento, spesso dove la propria disperazione trova nella pubblica amministrazione. Questo per- accoglienza culturale che l’ha fatta
utilizzato da alcuni responsabili solitudine una ulteriore ragione di degrado corso può funzionare se si conviene su bella da secoli.
dell'Ufficio Stranieri di diverse questure ( di impoverimento. un punto: la droga è una malattia e non
per la verità alcuni tra i molti), che mette una libera scelta. Il pietismo e l’indiffe-
l'immigrato in una situazione ingiustificata renza ottengono effetti dannosi.
di timore e che non permette a quest'ulti-
mo di far valere i propri diritti per timore
di ritorsioni. L'immigrazione è la principa-
le fonte di ricchezza del nostro paese in

giugno duemilaquattro 5
sesta

Egregio Signor
Sergio Cofferati Centro-Sinistra Domenico Maracino, detto Dodi, Lista Reno
4 -Occorre agire in due direzioni. La 2 - In tema di tossicodipendenza la
1- Il problema della casa sta diventando prima è quella di ripristinare un sistema di 1 - La casa è di chi la abita. La casa è Lista Reno si pone su una posizione
una vera e propria emergenza. Da troppo regole per rendere ordinata la circolazione un diritto per tutti, è per questo che antiproibizionista. La legalizzazione e
tempo siamo in assenza di una program- stradale. Ho già affermato che intendo noi della Lista Reno proponiamo per la liberalizzazione delle sostanze deve
mazione seria che coinvolga il Comune di attivare Sirio e regolamentare diversamen- esempio l'abolizione dell'Ici (tassa essere accompagnata da una reale
Bologna e tutta l’area metropolitana. In te il traffico commerciale. Poi bisogna comunale sulla casa) sulla prima casa, politica di assistenza e recupero: poli-
questi ultimi tempi la situazione si è cambiare i progetti infrastrutturali proposti perché la casa è un diritto di tutti, nes- tiche di riduzione del danno, ma anche
aggravata e rischia di diventare esplosiva dall’attuale amministrazione. Sono per suno escluso. A Bologna ci sono cen- strutture pubbliche sanitarie adeguate,
a causa dei tagli al fondo sociale per l’af-
fitto, praticati dal governo nazionale. Ho
formulato una serie di proposte nel pro-
gramma che ho presentato alla città: agire
sul patrimonio esistente per renderlo
disponibile a questo scopo, accelerando le
procedure per la riassegnazione degli
alloggi che si rendono nel tempo disponi-
bili; agire sulla leva tributaria per stimola-
re la locazione degli alloggi privati oggi
vuoti; realizzare, nell’area metropolitana,
piani di edilizia pubblica per l’affitto;
garantire anche a chi svolge lavori precari
o discontinui la possibilità di accesso al
credito agevolato.

2- In questi ultimi anni nell’amministra-


zione attuale ha prevalso l’aspetto legato
all’ordine pubblico più che quello relativo
alla prevenzione. Si sono smantellati i ser-
vizi che erano stati realizzati e pensati a
questo scopo. Ritengo che sia indispensa-
bile riattivare i servizi sociali legati al
recupero della marginalità e del disagio
coinvolgendo il ricco tessuto associativo
che ha sempre dimostrato grande genero-
sità, ma che si è trovato solo ad affrontare
questo drammatico problema.
Foto. Tonino
3- Il tema dell’accoglienza va in primo
luogo visto come una necessità per la realizzare una vera metropolitana leggera tinaia di case e strutture pubbliche operatori qualificati. Una reale possi-
nostra città. Se vogliamo mantenere i da Borgo Panigale a Mazzini con dirama- vuote che dovrebbero essere messe a bilità di recupero deve partire dalla
livelli attuali di occupazione occorrerà zione per la Fiera e Corticella, collegata al disposizione di chi ha bisogno, senza collettività e non si può lasciare un
prevedere l’arrivo di molti lavoratori e sistema ferroviario extraurbano. I livelli di troppa burocrazia e intermediazione. Il problema così grande ne' al volonta-
lavoratrici che provengono da un’altra inquinamento sono diventati intollerabili e problema della casa è una delle que- riato ne' al privato; il fenomeno del
parte dell’Italia o del mondo. Anche in minacciano la salute delle persone che stioni più gravi in città, è dal 1997 che degrado legato alla droga non va com-
questo caso il problema dell’alloggio è vivono in città. In alcune zone particolari abbiamo fatto le prime battaglie, al battuto con la repressione, i palliativi
decisivo, insieme a una politica di forma- del centro siamo di fronte a un rischio quartiere Reno, per l'assegnazione o l'ipocrisia, ma va affrontato diretta-
zione professionale che deve partire dai sanitario altissimo sul quale non si può degli alloggi popolari, contro gli sfratti mente.
luoghi di provenienza dei lavoratori, for- chiudere gli occhi e far finta di niente. Le e abbiamo costituito nel 2001 l'asso-
mazione che deve comprendere anche la decisioni vanno prese e prese tempestiva- ciazione As.I.A. (Associazione 3 - Per noi l'immigrazione non è un
conoscenza dei diritti e dei doveri di citta- mente. Inquilini e Assegnatari delle RdB). La problema. Sono le condizioni sociali
dinanza. questione abitativa si è aggravata dal discriminatorie (che noi combattiamo)
'98 quando con il decreto del Governo che lasciano le persone in strada, tanto
D'Alema vennero gettati 28.000 più chi viene da un altro paese per cer-
miliardi di lire provenienti dai fondi care lavoro in Italia. Casa e lavoro

Fare Mondi Gescal (fondo creato con le trattenute


sul lavoro dipendente) nelle casse
dell'Inps; e ha demandato alle Regioni
sono fondamentali per poter vivere e il
razzismo che pervade ancora la nostra
società rende ancora più difficili otte-
La Cooperativa Fare Mondi di legiferare in materia di case e allog- nere sia l'uno che l'altro.
affonda le radici nel percorso associativo gi. Infine quel decreto ha di fatto dato
degli aderenti all’Associazione Amici di Piazza Grande Onlus. il via alla privatizzazione degli Iacp 4 - Per quanto riguarda l'inquinamento
(Istituto Autonomo Case Popolari), cittadino proponiamo la chiusura tota-
Ritiriamo i vostri vecchi computer fino ad arrivare ad una vera svendita le del Centro storico al traffico priva-
del patrimonio pubblico. La conse- to, l'incentivazione di mezzi ecologici
e pensiamo noi al loro riutilizzo guenza pratica di tutto ciò è stato l'in- (elettrici); il potenziamento dei mezzi
nalzamento dei canoni di affitto in una pubblici che devono essere senza
Sgomberiamo il solaio, la cantina città come Bologna che è fra le più biglietto e pagati con le tasse (come
Forniamo un servizio per piccoli trasporti, pulizia care e dove la speculazione è dilagan- l'immondizia o altri servizi). I par-
stabili e piccoli lavori di manutenzione te. È giusto pagare un affitto, ma que- cheggi scambiatori devono essere
sto deve essere adeguato alle possibi- posti lontani dal centro e non in città
lità di ognuno: secondo noi non deve come quello di Piazza Otto Agosto.
Riutilizzo ecologico di carta, vetro, legno, residui metallici, residui mai superare 1/6 dello stipendio e Ogni cittadino è proprietario di un
di fibre naturali; Piccoli sgomberi di cantine, solai. Pulizie. deve essere verificato e adattato alle pezzo di città e la strada è di tutti,
Lavorazioni manuali d’assemblaggio. Assemblaggi meccanici ed proprie condizioni di vita, ad esempio quindi ognuno deve essere libero di
quando un lavoratore entra in regime spostarsi e sostare dove crede. Per cui
elettrici.
di cassa integrazione o perde il lavoro. combattiamo ogni provvedimento o
Infine anche rispetto al mercato priva- legge che limiti la libertà di circolazio-
051 342328 Fax 051 397971 to degli affitti la Lista Reno propone ne di qualunque persona, senza nessu-
faremondi@fastwebnet.it che l'amministrazione pubblica abbia na distinzione.
un ruolo di calmiere rispetto ai prezzi
faremondi@piazzagrande.it dettati dai privati.

6 giugno duemilaquattro
settima

Carcere, l’alternativa che non c’è


di Jacopo Fiorentino

Il Il 14 maggio si è tenuto un convegno all’interno della Casa Circondariale di Padova. La giornata di studi, organizzata dal
Centro di Documentazione Due Palazzi di Padova e dal giornale Ristretti Orizzonti, ha permesso un confronto tra le parti che
oggi in Italia si occupano del problema del reinserimento dei detenuti. Quello che segue è il racconto della giornata.

Padova, 14 maggio 2004 il nord est si dice che se proprio bisogna contatto le diverse anime che si occupano Tali misure devono avere una piena
finire a fare i delinquenti, è meglio farlo a di carcere, e che troppo spesso operano dignità, e questo può accadere solo tramite
Nel 1974 Norberto Bobbio commentava Padova”. A parlare è Stefania, una ragazza separate dalle altre.” uno sforzo di carattere culturale, che deve
la legge italiana secondo cui il carcere che insegna da qualche anno in un carcere partire dagli operatori che vivono e cono-
dovrebbe rieducare, e allo stesso tempo del nord Italia. “Dove insegno io l’aria è I problemi di scarsa collaborazione tra scono il carcere.”
fare da deterrente. Due cose impossibili da malsana, ci sono cattivi odori ovunque, ed le varie parti compaiono anche nell’inter-
conciliare, secondo il filosofo, perché è difficile lavorare. I detenuti non hanno la vento di Sergio Segio: “L’associazionismo Il convegno è proseguito con l’inter-
inversamente proporzionali. Per discutere possibilità di fare nulla, passano le giorna- è solitamente poco capace di collaborare. vento dell’avvocato Antonio Mumolo, che
della situazione carceraria in Italia, che te ad annoiarsi. Qui a Padova invece l’am- Questo congresso è importante perché ha presentato l’Associazione Amici di
continua ad essere altamente problemati- biente è abbastanza pulito, si fanno molte permette un confronto, ci si guarda in fac- Piazza Grande di Bologna e il progetto di
ca, e per squarciare il velo d’ipocrisia che attività. E poi c’è il giornale.” cia e ci si chiariscono le idee. Occorre fare Avvocato di Strada, e con i contributi di
ancora oggi avvolge determinati temi, il più chiarezza intorno al carcere, e chiama- altri rappresentati di realtà che si occupa-
centro di documentazione Due Palazzi di Il giornale. Ristretti Orizzonti, redatto re le cose come sono. Le misure alternati- no di carcere: tra questi Monica Vitali,
Padova ha organizzato una giornata di dalla Casa di Reclusione di Padova e ve sono una grande promessa mancata. In giudice del lavoro. Adriano Morrone, cri-
studi intitolata “Carcere, l’alternativa che dall’Istituto Penale Femminile della passato c’era una grande speranza che minologo e autore del libro “Trattamento
non c’è”. Il convegno si è tenuto il 14 Giudecca viene pubblicato ogni due mesi sembrava giustificata. Si riteneva che il penitenziario e misure alternative”. Piero
maggio all’interno della Casa dal giugno 1998. Il giornale cerca di rac- carcere potesse riuscir a reinserire le per- Serra, della Getronics S.p.A., azienda che
Circondariale di Padova. contare il carcere dall’interno, di trattare sone detenute. Oggi sono in misura alter- si è resa protagonista di un importante
le questioni più scottanti con cui i detenuti nativa 48.000 persone, ma la cifra non è progetto di lavoro destinato ai detenuti di
Il contesto. La Casa Circondariale di devono misurarsi tutti i giorni: la tutela alta come potrebbe. In questi anni il Roma. E infine Livio Ferrari, presidente
Padova è in una zona isolata della città, della salute, la formazione e l’inserimento numero dei detenuti effettivamente dete- della Conferenza Nazionale Volontariato
immersa in un verde che viene interrotto lavorativo, l’accesso all’istruzione, il rap- nuti non è stato ridotto.” Giustizia, tra gli organizzatori stessi del
solo ogni tanto da qualche capannone porto con gli operatori istituzionali e con convegno.
industriale. La struttura del carcere è l’esterno, le prospettive di chi esce dal Gli altri interventi. Tra gli altri interventi
moderna ed asciutta, e non è molto diversa carcere. di rilievo, quello di Alessandro Margara,
Impegnarsi per restare vivi.
da quella dei tanti palazzi alveare che presidente della Fondazione Michelacci, Concludiamo con le parole di Marino, uno
riempiono le periferie delle altre città ita- Il ocnvegno. La coordinatrice del giornale che da anni cerca di sviluppare una linea dei redattori di “Ristretti Orizzonti”.
liane. La differenza è che in questo posto si chiama Ornella Favaro, ed è lei a intro- di riflessione costante rivolta al supera-
“Questo avvenimento lo abbiamo prepara-
alloggiano persone che vengono private di durre il convegno: “Questa giornata è stata mento della separazione tra istituzioni to da sei mesi. Organizzare un convegno
tutto ciò che rende umani gli esseri umani: organizzata per discutere i temi inerenti ai totali e città. Margara ha parlato del biso- in prigione non è per nulla facile perché
la libertà, il lavoro, gli affetti. percorsi di reinserimento sociale e alle gno di una forte progettualità che coinvol- ovviamente ci vogliono molti permessi.
Il convegno si svolge nella palestra del risorse che il territorio offre ai carcerati ga carcere e territorio, e dell’auspicabile
Comunque ci siamo riusciti e aver coin-
carcere. Un campo di calcetto, gli attrezzi una volta scontata la pena. La legge sviluppo dei rapporti tra essi. Il detenuto volto i circa 400 partecipanti è stato un
per gli esercizi e le gradinate. E’ una pale- Simeone del 1998 doveva facilitare l’asse- ha un percorso che non considera la speci- successo. Importante - continua Marino -
stra come tante, potrebbe sembrare quella gnazione delle misure alternative al carce- ficità della sua storia, dei suoi trascorsi e
è lo scopo di questo incontro: la possibi-
di una scuola, solo che per arrivarci occor- re, ma ha funzionato poco. I detenuti delle sue capacità. Tutti i reclusi sono con-
lità di educare e di dare un futuro ai dete-
re aver superato mille cancelli e altrettanti devono poter essere formati davvero, ma fusi in una massa anonima e indistinta,
nuti. Poi c’è anche l’aspetto umano e
controlli. questo ancora non accade. Vogliamo apri- all’interno della quale non esistono diffe- sociale. Impegnare il tempo con lavori
Il carcere di Padova, nonostante tutto, re questi temi a una discussione che coin- renze. La misura alternativa al carcere non all’interno del carcere significa restare
sembra essere un’isola felice nel panora- volga un pubblico più vasto possibile. deve essere considerata un beneficio, nella
vivi”.
ma carcerario italiano. “Da ragazzi in tutto Questa giornata deve servire a mettere in società questa percezione deve mutare.

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giugno duemilaquattro 7
ottava

La sartoria di Piazza Grande, risparmio e solidarietà

Foto. La sartoria
Via Libia 69, Bologna primi lavori, infatti, sono serviti al e maglie di lana che molti cittadini rivenderli alle aziende che si occupano
gruppo teatrale, la Fraternal hanno donato all’associazione. Dalla di riciclaggio. Per far questo occorro-
A Piazza Grande si taglia, si cuce, si Compagnia: “Abbiamo cominciato sartoria sono passati direttamente in no risorse che adesso non abbiamo.
rammenda, si riparano abiti d’ogni con delle cose semplici, qualche strada, indosso a donne e uomini C’è bisogno di persone, magari in
forma e tessuto e, a richiesta, si pre- costume da Arlecchino, poi gradual- senza dimora. Spesso capita anche che borsa lavoro, che abbiano voglia di
parano costumi teatrali su misura. mente ci siamo spinte a lavori più dif- siano gli stessi homeless a rivolgersi impegnarsi soprattutto nella formazio-
Tutto questo avviene già da due anni ficili. È importante vedere sulla scena alla sartoria per “rifarsi il guaradaro- ne. Non è un lavoro difficile, ma ci
grazie all’impegno di Fiorella che ha il proprio lavoro” Il massimo sforzo è ba”. “ Tutte le volte che possiamo sod- vuole volontà”.
avuto la bella idea di aprire una sar- stato realizzare 36 costumi da odalisca disfiamo i loro bisogni, li vestiamo da
toria nei locali di via Libia. per un saggio di danza orientale. Non capo a piedi. Capita anche che qualcu- La sartoria non è solo al chiuso delle
è stato facile, ma alla fine con il rica- no avanzi delle pretese, ma io li capi- stanze del capannone, appena può si
“Come succede di solito a Piazza vato della vendita abbiamo potuto sco, quand’ero io a vivere in strada me trasferisce all’aperto con dei banchetti
Grande, nessuno mi ha imposto di fare sistemare la sartoria”. la prendevo se volevano rifilarmi dei in cui si vendono vestiti usati e si ripa-
questo lavoro, l’iniziativa è stata mia, vestiti che non mi stavano.” Non è rano quelli fallati. Era presenta al
l’associazione mi ha messo volentieri Non è solo per gli attori che Fiorella, detto che non avere casa significa non Parco Nord all’ultima Festa
a disposizione uno spazio e con l’aiuto Patty, Grazia e Francesca danno il avere gusto. dell’Unità, non manca mai in Piazza
di una volontaria la sartoria è nata”. massimo, il loro contributo è impor- Maggiore alla festa del Primo Maggio.
tante anche per l’attività del Servizio Desiderio di tutti sarebbe ingrandire “Sia quest’anno, sia l’anno scorso al
Il lavoro di Fiorella è molto prezioso mobile di sostegno, l’unità di strada di l’attività non solo di produzione, ma Primo Maggio è andata bene e con
per l’associazione, perché si integra Piazza Grande: per tutto l’inverno anche di raccolta: “ Si potrebbe mette- l’incasso abbiamo comprato una mac-
bene con molte delle sue attività. I hanno masso a posto giacche, cappotti re su una raccolta di vestiti usati e poi china taglia e cuci. L’idea sarebbe
quella di uscire spesso e fare banchetti
Sartoria nei mercatini di periferia e nelle feste
di paese. Per far conoscere a tutti
di Piazza Grande Piazza Grande, e per vendere qualcosa
ovviamente”.

Fiorella garantisce veri affari nella sua


sartoria, si può fare shopping con
Riparazioni di ogni capo d’abbigliamento
pochi euro, oppure rimettere a nuovo
vestiti che sembravano da buttare. Si
Vendita di capi usati
fa del bene alle proprie tasche, e si
aiuta un’associazione che da dieci
In Via Libia 69, Bologna
anni s’impegna nel sociale.

8 giugno duemilaquattro
nona

La storia del signor M.


di Sabrina Pittarello

Quando ho letto la mail di perché – ne converrete – gli ne voleva sapere di sotterfu-


Antonio che mi chiedeva di occhi azzurri, in tutti i libri, gi, lui il suo bel permesso di
scrivere della mia esperienza sono sempre limpidi. soggiorno l’aveva, voleva
allo sportello degli Avvocati Il signor M. l’ho incontrato conservarselo, voleva stare
di Strada, mi è preso il solito la prima volta quando face- nella sua stanza in base ad
e noto senso di panico, quel- vo l’amanuense per Silvia. un regolare contratto di affit-
lo che sempre mi avvolge A dire la verità io, che non to – che i bravi cittadini si
davanti ad una pagina bian- sono ancora avvocato, mi ostinano spesso a negare,
ca, reale o virtuale. nascondo sempre dietro senza però negarsene i van-
Mi si sono affastellate, in “l’ingrato compito” di rac- taggi economici – ottenere
caleidoscopica successione, cogliere i dati perché in que- la residenza a Bologna e tro-
le immagini dei pomeriggi sto modo posso poi ascoltare vare finalmente un lavoro in
spesi dentro il “nostro uffi- con meno perizia e distacco regola.
E ci ha raccontato.
cio” e tutti, voci, visi e mani tecnico le storie. E voleva soprattutto SAPE-
Che non stava più nella stan-
di quelli che hanno avuto Il signor M. è ucraino, ha un RE, sapere come fare a con- Piazza Grande
za, in nero, del bravo cittadi-
fiducia e sono venuti ad permesso di soggiorno, ed frontarsi con l’amministra- Giornale di strada di Bologna
no. Aveva trovato alloggio
incontrarci, a raccontarci un un curriculum vitae ricco di zione locale, dove andare a fondato dalle persone
presso il Centro Beltrame di
pezzo delle loro strade, quel- esperienza e di forza di cercare, cosa firmare, come senza fissa dimora
via Sabatucci, grazie a certe
le che – fino a che non ti ci volontà. continuare ad essere “meri- Registrato presso il Tribunale
impagabili assistenti sociali,
avventuri – sembrano tutte E’ apparso chiaro, sin dai tevole” di questo paese. di Bologna il 15/09/1995 n°6474
dove gli era stata riconosciu-
uguali, cammini impervi, suoi primi gesti, dal suo Istruzioni per l’uso.
ta pure la residenza. Proprietà:
talvolta senza orizzonti. registrare e conservare docu- Un po’ di istruzioni per Associazione Amici di Piazza Grande
Che, finalmente, aveva un
In quest’anno e mezzo di menti, indicazioni e suggeri- l’uso abbiamo provato ad
lavoro, da muratore – lui che Direttore responsabile:
facce ne ho viste tante, ma menti, il desiderio, la neces- “inventarcele” - perché per Antonino Palaia
aveva fatto il tecnico radio-
una tra tutte mi è rimasta sità di conoscere come muo- fare lo sportello non serve
logo, il camionista, l’assi- Direttore Editoriale:
impressa come immagine su versi “a modo”, all’interno solo la preparazione e la
stente agli anziani - in una Massimo Macchiavelli
una pellicola. di un percorso di legalità capacità tecnica, ma anche il
impresa edile che l’aveva
A dirla tutta non è stato il che, mi pare, il nostro stato guizzo, la fantasia, la lampa- Caporedattore:
assunto con un regolare con- Massimiliano Salvatori
viso amichevole e pieno di – preda di una medioevale e dina che ti si accende pro-
tratto.
dignitosa inquietudine, il oscurantista paura dell’altro prio mentre brancoli nel Redazione:
Quasi un miraggio -
sorriso sereno e aperto del e del diverso – non sia in buio e, improvvisamente, la
nell’Italia della “deregule-
signor M. a colpirmi, ma i grado di assicurare. soluzione ti si mostra davan- via Libia, 69 40138 Bologna
scion” - per una persona
suoi occhi azzurri, limpidi Insomma il signor M. non ti. Tel. 051 342 328
onesta e seria trovare la giu-
Tuttavia, quando il signor Fax 051 397 971
sta dimensione, di certo più
“AVVOCATO DI STRADA” M. se n’è uscito dall’ufficio,
semplice per un cammello
Associazione Amici di Piazza Grande il senso di smarrimento e di www.piazzagrande.it
attraversare la cruna di un
Tel. e Fax 051-397971 impotenza mi hanno travolto
ago.
EMAIL: avvocatodistrada@piazzagrande.it perché – solo nel paese di mail: pg@piazzagrande.it
Tra le tante storie, quella del
Fantasilandia, dove sembra-
signor M. mi piace. E mi Distribuzione: Antonino Palaia
Lo sportello di VIA LIBIA, no avere residenza le menti
piace ricordarla perché non è
è aperto di molti nostri governanti –
stata solo un miraggio, ma Abbonamenti: Salvatore Morelli
tutti i MERCOLEDI' e i VENERDI’ del mese, dalle 15 alle 17
esistono posti di lavoro e
I mercoledì per il diritto civile una di quelle piccole oasi
opportunità di reinventarsi Impaginazione:
I venerdi’ per il diritto penale che gli abitanti del deserto
per chi non è più giovanissi- Massimiliano Salvatori
Eclusi i festivi
possono indicare ai viaggia-
mo. Idea Grafica:
tori coraggiosi.
Per un po’ non ne ho saputo Ass. Amici di Piazza Grande
Allo sportello di VIA LENIN, 20 (Anche per il riparo di via
Lombardia), saremo presenti , per il mese di Aprile, nel quarto più niente.
Immagini:
GIOVEDI' del mese, dalle 19,30 alle 20,30 per il diritto civile-penale Una volta l’ho visto pedala- Le foto a pag. 4 e 6 con Tonino sono di
Escluso i festivi re su via S. Vitale. L’avrei Leonardo Tancredi e Jacopo Fiorentino
voluto fermare. Chiedergli Le altre fotografie provengono dall’ar-
Allo sportello di VIA CARRACCI, 69, saremo presenti, per i chivio di Piazza Grande.
mese di Aprile nel secondo e nel quarto giovedi del mese, della sua famiglia, quella
dalle 19 alle 20 per il diritto civile-penale che teneva vicina, in una In Redazione:
foto del suo precisissimo Massimo Macchiavelli, Massimiliano
La segreteria dell “Avvocato di strada”, in via Libia 69, è Salvatori, Leonardo Tancredi, Angelo
taccuino.
aperta dalle 9.30 fino alle 13,30 Cipriano, Jacopo Fiorentino, Salvatore
Poi, un giorno, me lo sono
Morelli, Antonio Boccuni.
É in funzione un numero attivo 24 ore su 24, 365 trovato davanti, allo sportel-
giorni all’anno, disponibile solo per le emergenze lo, credo di essere stata Hanno collaborato a questo numero:
335 6804274 ancora una volta con Silvia. Tutti gli amici del lunedì sera al
Carracci e del Centro di Via del
Gomito, Alberto Carlini, Antonio
SEDE DELLA COOPERATIVA Dercenno, Manuelita, Concetta P.,
VIA ANTONIO DI VINCENZO 26/F (BO) Graziano R., Tonino, Fiorella, Alessia
TELEFONO E FAX Acquistapace, Gigi.
051 372 223 OPPURE 051 4158 361
Chiuso in redazione il: 1.06.2004
SITO INTERNET:
www.cooplastrada.it Stampa: Nuova Cesat Firenze
E - MAIL:
info@cooplastrada.it

giugno duemilaquattro 9
decima

Mi prendo e mi porto via


di Alessia Acquistapace

“Mi prendo e mi porto via” è un libro che analizza l’esperienza delle donne che hanno chiesto aiuto ai centri antiviolenza in Emilia Romagna.
Alla presentazione del volume le donne riflettono su violenza domestica, cultura, rapporti di coppia e di potere.

Bologna, 2004 era basata la propria vita” Una difficoltà, questa di Il libro. Mi prendo e mi porto via. Le donne che
accettare la fine dell’amore, comune un po’ a tutte hanno chiesto aiuto ai centri antiviolenza in Emilia
Dicono che sia pericoloso, per le donne, girare di le donne e non solo a quelle che subiscono violenza. – Romagna, di Giuditta Creazzo, Franco Angeli edi-
notte per certe strade della città. Facciamo meglio a La cosa ha a che fare, osserva Giuditta Creazzo, con tore, Milano 2003.
starcene a casa allora? Non proprio, visto che, sta- la mancanza di un universo simbolico femminile
tistiche alla mano, le mura domestiche sono il luogo autorevole, con l’idea che una donna non esiste, non Indirizzi utili
meno sicuro per le donne. vive pienamente senza l’amore e senza un uomo
accanto. In questo senso, la relazione con l’operatri- Casa delle donne per non subire violenza. Via
ce e con il centro antiviolenza (un luogo fatto solo di dell’Oro, 3 Bologna www.women.it/casadonne Tel.
La presentazione. E’ stato presentato recentemente donne) può aiutare a riconquistare fiducia in se stes- 051-333173
a Bologna, su iniziativa del Centro di documentazio- se e nella possibilità di costruirsi una vita soddisfa-
ne delle donne, Casa delle donne per non subire vio- cente a partire da sé. Libreria delle donne via San Felice 16/A Bologna
lenza e GIUdIT – giuriste d’Italia, il libro Mi prendo w w w. w o m e n . i t / l i b r e r i a d e l l e d o n n e /
e mi porto via, che racconta l’esperienza delle donne Tel/Fax 051.271754
che hanno chiesto aiuto ai centri antiviolenza Info. La scelta di includere nel libro non solo i
dell’Emilia Romagna, cioè a gruppi di donne costi- numeri della violenza contro le donne ma anche
alcune storie di vita nasce, come spiega la curatrice, GIUdIT www.giudit.it
tuiti fin dagli anni ‘80 per sostenere psicologicamen-
te e materialmente le donne che subiscono violenza dalla volontà di dare visibilità alle sofferenze ma
anche al coraggio, l’inventiva, alla determinazio- Centro di documentazione delle donne
di qualsiasi tipo, ma anche per indagare e rendere orlando.women.it/lib/docs/presenta.htm
pubblico il fenomeno della violenza contro le donne ne delle donne, perché in fondo parte della lotta alla
da un’ottica femminista. violenza sulle donne sta anche nel rappresentarle
come soggetti capaci di reagire e non solo come vit- Amnesty international.
Spicca ma non stupisce il dato che il 79% delle time. Campanga Mai più violenza sulle donne:
donne che si sono rivolte ai centri nel corso del 2000 www.amnesty.it/campaign/maipiuviolenzasulledon-
subiva violenza da partner o da ex partner e che ne/index.php3
nell’80% dei casi gli uomini in questione non sem- Ma la violenza domestica è solo un problema Percorso didattico per le scuole sulle identità femmi-
bravano soffrire di nessuna particolare patologia: delle donne? Certamente no, e Maria Grazia Negrini nili:
non erano alcolisti, depressi o psichicamente instabi- del Centro di documentazione delle donne fa appello www.amnesty.it/edu/scuola//sisp/
li in altri aspetti della vita, e la coppia era nata all’in- agli uomini perché si uniscano “per aiutare altri
segna dell’amore e di un progetto di vita comune uomini”, perché si interroghino su cosa li spinge a
come in qualsiasi coppia “normale”. minacciare, picchiare, umiliare, ricattare, stuprare le
Le donne di Mi predo e mi porto via, inoltre, donne che dicono di amare e si pongano finalmente
avevano spesso avuto delle avvisaglie dell’aggressi- anche loro il problema di “uscire dalla violenza”.
vità del loro compagno, ma le avevano trascurate, L’assessore regionale alle politiche sociali
Gianluca Borghi, presente alla presenta- Dal mese di otto-
credendo che la gelosia fosse una naturale conse- bre 2003 è partito
guenza dell’amore o sperando di cambiare l’atteg- zione del volume, non risponde esplicita-
il servizio a domi-
giamento del proprio uomo con l’affetto, il dialogo, mente all’appello ma definisce la violenza cilio per le ripa-
la dedizione. domestica “un vero problema di salute razione di bici-
Viene allora da chiedersi se non ci sia qualcosa che pubblica” e sottolinea la necessità non clette. Se non
non va nel modo di intendere l’amore e la coppia solo che gli enti pubblici se ne occupino, potete portarle
nella nostra cultura. E’ questa, domanda che il feno- ma soprattutto che se ne parli pubblica- in officina,
meno della violenza domestica ci impone e che tutti mente e che sia riconosciuta “come con un con-
vorremmo evitare, ed è forse anche per questo che se problema politico e problema di tributo di
genere”. 5 e u r o ,
ne parla così poco. Ne è convinta Letizia Bianchi, veniamo a
docente della facoltà di Scienze dell’educazione, c a s a
intervenuta alla presentazione del libro. “Non è il L’Emilia Romagna è la regione vostra e le
matrimonio in sé, ma una certa idea del matrimonio che ha il maggior numero di centri
Tutto per la BICICLETTA ripariamo
o della convivenza – idea fatta di possessività, antiviolenza in Italia, uniti in una se si trat-
sovrapposizione di prestazione e affettività, dipen- convenzione a regione, province e
USATO ta di
denza, ricerca di protezione - che fa della compagna, comuni. “Un esempio di vera sus- RICAMBI E RESTAURO interven-
o in altri casi della figlia, la vittima più ‘appropriata’ ti ele-
sidiarietà fra enti pubblici e asso- OCCASIONI & RISPARMIO mentari (
della violenza maschile”, spiega la sociologa. ciazioni, l’opposto di quella pro- fili, freni,
posta dalle destre” dice Borghi. RIPARAZIONI IN GIORNATA l u c i ,
C’è qualcosa di distorto nel discorso pubblico “Un esperienza positiva, nono- coperto-
sulla violenza contro le donne. “Ad esempio ci si stante alcune divergenze” replica ni, came-
chiede sempre perché lei non lo lascia, ma non ci si Maria Grazia Negrini, “ma il prin- ra d’aria).
chiede mai perché lui la picchia” osserva Giuditta cipio della sussidiarietà non mi Per i casi
Creazzo, curatrice del volume. “Spesso queste donne piace”. gravi, le
cercano per anni di salvare la relazione, si aggrappa- pazienti a
no a tutti i segnali di speranza, e solo quando questa Combatti, con noi, il mercato delle bici due ruote
speranza viene meno decidono di interrompere la Alla presentazione di Mi prendo e mi rubate! Diamoci una mano a tenere saranno por-
relazione”. E prosegue: “I fattori che rendono più porto via hanno partecipato anche la tate d’urgenza
pulita la città e liberiamoci dalla in officina per
difficile questa scelta sono ad esempio la minaccia di via S. Felice e che ha iniziato que-
di violenze peggiori, la difficoltà di assumersi la
schiavitù del traffico e dalle completare il
st’anno la campagna , che la impegnerà a
responsabilità di ‘distruggere la famiglia’ di fronte ai targhe alterne! lavoro. Il nostro
livello mondiale per i prossimi due anni in
figli e alla società, i problemi economici, la sensa- numero telefonico è
difesa dei diritti umani delle donne, violati nei 333-2800909
zione di fallimento come mogli e madri e la diffi- conflitti bellici come nelle case.
coltà di accettare la fine della storia d’amore su si

10 giugno duemilaquattro
undicesima

Stage intensivo di Commedia dell’arte


Dal Lunedì 19 luglio a Domenica 31 luglio
Anche quest’anno passeremo due settimane ad Anconella (Loiano-
600 mt). Il 2°stage intensivo di Commedia dell’arte si è arricchito di
una settimana in più, il lavoro si svolgerà per otto ore al giorno, e
oltre a Massimo Macchiavelli, che condurrà il training di commedia
dell’arte, alla sera sarà possibile costruire la propria maschera in
cuoio con Tania Passarini, in più diversi ospiti esperti in varie meto-
dologie teatrali si alterneranno e ci verranno a trovare per lavorare
con noi.

-Programma-
La Commedia dell’arte-
Insegnante-Massimo Macchiavelli
Materie- Respirazione, risuonatori vocali, la pantomimica, le maschere (Arlecchino, Zanni, Capitano, Amorosi, Vecchi),
i lazzi, il lavoro sul testo, elementi di acrobatica, l’improvvsazione.
-Costuzione maschere-
Insegnante- Tania Passarini
Materie - Costruzione dei calchi, maschere neutre, le maschere della Commedia dell’arte.
Alcuni amici professionisti ci verrano a trovare e condurranno una parte del lavoro
- Vitto e alloggio -
I partecipanti saranno sisemati in una scuola nuova di zecca con bagno e docce.
Pranzo a carico della Fraternal Compagnia
l’unica cosa a carico degli allievi sarà la cena (daremo la possibilità di cucinare e la prima colazione)
- Partenza -
Partenza lunedì 19 h.10 da Via Libia 69-(Associazione Amci di Piazza Grande)
Ritorno alla sera di domenica 31 luglio.
info-Massimo Macchiavelli - 338715105, info@fraternalcompagnia.it-
Per conoscerci www.fraternalcompagnia.it

LA CITTA’ CHE VORREI


Dal mese scorso continuano ad arrivarci opinioni, sogni, idee e soprattutto tanta speranza riguardo alla Città che vorresti. Il clima elettorale ha
acceso forse qualche speranza e molti raccontano la propria città ideale perchè in democrazia la città, la politica è roba di tutti. Abbiamo chie-
sto in giro quale fosse la città ideale allo scopo di formare un insieme di voci che costituisse il nostro programma elettorale, una sorta di manife-
sto di tutti gli amici di Piazza Grande. Questa volta una voce arriva dal laboratorio di scrittura del riparo di via del Gomito. Un appuntamento
che da qualche mese mette assieme ospiti, operatori e Piazza Grande per costruire qualcosa che speriamo si sviluppi sempre più, dando vita ad
una rubrica fissa con una propria identità e un proprio carattere.

di Alberto Carlini

Mi chiamo Alberto e attualmente ho trovato ospitalità presso una struttura di pro- discutendo tra loro, e solo perché hanno qualche orecchino di troppo la cosa non è
prietà comunale, gestita da alcuni operatori sociali e puntualmente come qualsiasi per nulla gradita. Potrei citarvi una miriade di esempi, fra tutti uno che sembra
cittadino bolognese ogni giorno mi presto a vivere la realtà cittadina con i suoi piccolo e può passare inosservato: è il brutale pestaggio da parte di un commer-
pregi e difetti. Nonostante Bologna sia ai vertici nella classifica che include alcu- ciante solo per averlo leggermente infastidito con ripetute richieste di denaro, ma
ne caratteristiche fondamentali tra cui: tolleranza, investimenti nel sociale ed la cosa che più mi ha colpito è stata l’indifferenza dei passanti! Anzi: la solida-
abbia in alcuni casi un occhio di riguardo per tutte quelle persone che vivono rietà da parte di alcune persone nei confronti del commerciante, invitandolo addi-
situazioni di estremo disagio, (questo grazie anche alle molteplici associazioni di rittura a rincarare la dose di calci al malcapitato. Io vorrei che episodi del genere,
carattere umanitario sorte in questi ultimi anni) ma ha ancora molte pecche. Parlo a Bologna (come altrove) non si verificassero più.
di una classifica che è ideale, è l’opinione diffusa fra le persone come me che Ma in riferimento al titolo iniziale vorrei una città priva di PREGIUDIZI che non
hanno viaggiato per l’Italia e sono arrivati a Bologna. Vorrei che voi lettori vi sono altro che una forma vera e propria di malvagità, vorrei (ipocrisia a parte) che
interrogaste su un quesito semplice e complesso contemporaneamente, ed è il le coscienze delle persone si scuotano per finire di emettere stupide e false sen-
seguente: come ognuno di noi interpreta il concetto della libertà? Credo che a tutti tenze, ed invitare ognuno di noi ad astenersi dal giudicare se non prima di aver
sia abbastanza chiaro che la libertà di agire nel rispetto reciproco sia sacrosanta. conosciuto.
Resta però da stabilire quali siano i criteri per permettere che tutte le persone Dato che siamo in campagna elettorale colgo l’occasione per fare un invito, a
diverse tra loro convivano senza sopraffare nessuno. tutte quelle persone che non percepiscono il reale potere che ha il proprio voto.
Vivendo a Bologna mi accorgo che questi criteri vengono dettati da pochi che Votate dopo aver fatto una reale e attenta valutazione; mi sento di fare una vera
vorrebbero che Bologna sia come il salotto di casa propria e tutto ciò in nome di preghiera: votate per quel candidato che spende il proprio tempo non solo per far
un falso decoro e un falso rispetto. Quindi quando si incontrano persone che paci- fiorire l’economia e la ricchezza, ma che si dedichi alle persone, per meglio dire:
ficamente consumano una birra seduti su qualche gradino, confrontandosi e i nostri simili.

giugno duemilaquattro 11
ultima
NUMERI E INDIRIZZI UTILI A S S O C I A R S I
Associarsi a Piazza Grande è
ASCOLTO MANGIARE CURARSI una condizione di incontro tra la
società, le sue culture e le sue
necessità.
Servizio Sociale Adulti Via Sabatucci, 2 rice- Opera dei poveri delle Suore di S. Elisabetta, Poliambulatorio Biavati Strada Maggiore, 13
vimento Assistenti Sociali ed Educatori Via Nosadella 32 lun. - sab. dalle 8:30 alle 9:00 (ingresso da vicolo Alemagna 21) Tutti i giorni
Con soli 5 euro potete aderire
Professionali. Lunedì, Mercoledì, Venerdì, (colazione). dalle 17:30 alle 19:00 Bus 14-27 all’Associazione e diventare soci.
Sabato dalle 9:00 alle 13:00 Martedì e Giovedì Chiesa dei poveri, via Zamboni (colazione), tel. 051/226310,
051/226310 assistenza medica gratuita
dalle 14: alle 17:00 Bus 20 – 37 solo dom. ore 9:00 per i Senza Fissa Dimora.
Basta telefonare allo 051 342328,
tel. 051/245156 Antoniano, Via Guinizzelli, 3 ore 11:30 pran- Pronto Soccorso Sociale Quadrifoglio Via e lasciare i propri dati o fare un
Punto d’ascolto e indirizzo 1° binario stazione zo, bus 33, tel. 051/346756 Aperto a tutti Cabaletta, 5 aperta 24h/24h Struttura domicilia-
centrale dal Lunedì al Sabato 9:00 alle 12:00 e Parrocchia Cuore Immacolato, Via Mameli re a bassa soglia d’accesso per tossicodipen-
versamento sul c/c postale n.
dalle 15:00 alle 18:30. Solo con appuntamento. 5, martedì dalle 10:00 alle 12:00 e venerdì dalle denti. Si accede tramite l’unità mobile. 25736406,intestato
tel. 051/244044 15:30 alle 17:30 (sportina cibo). Bus 13, Pronto Soccorso Sociale Pettirosso Via de
Centro ascolto italiani della Caritas Via S. tel. 051/400201 Matuiani, 1 aperta 24h/24h Struttura domicilia-
all’Associazione Amici di Piazza
Caterina, 8 Lunedì, Martedì, Giovedì, Venerdì Mensa della Fraternità della Caritas Via S. re a bassa soglia d’accesso per tossicodipen- Grande, specificando: “Adesione
dalle 9:00 alle 11:30 Giovedì 14:00/16:00 Bus Caterina 8 Tutti i giorni alle 18:00 t e l . denti. Si accede tramite l’unità mobile. associazione”
20-32-33-37 tel. 051/6448186 051/6448015 (si accede attraverso il centro Sokos presso poliambulatorio Montebello Via
Primo Aiuto Dimissioni Carcere Centro G. d’ascolto italiani e il centro d’ascolto stranieri). Montebello, 6 tel. 051/2869294 1° piano
Venezian Via Solferino, 7 Venerdì mattina Parrocchia San Girolamo dell’Arcoveggio scala A Mercoledì dalle 17:00 alle 19:00
tel. 051/582443
L.I.L.A. in caso di esito positivo Via Agucchi,
Via Fioravanti 137 tutti i giorni sportina cibo
Bus 11/c tel. 051/356477
Sabato dalle 9:00 alle 11:00 (assistenza medica
gratuita per SFD e tossicodipendenti)
A B B O N A R S I
290/a Lunedì dalle 16:30 alle 20:00 Martedì al Parrocchia Santa Maria della Misericordia Alcolisti Anonimi tel. 0335/8202228 Gruppi Per abbonarvi fate un versamento
Venerdì dalle 10:30 alle 14:00 Bus 13-18-92 Piazza Porta di Castiglione, 4 Sabato alle 8:00 auto-aiuto
tel. 051/6347644 distribuzione numero per sportina genere ali- Narcotici Anonimi tel. 051/6344342 Gruppi
sul c/c postale n. 2 5 7 3 6 4 0 6 ,
Telefono Verde AIDS Per informazioni e pre- mentari dalle 9:30 alle 11:00, Bus 30-32-33 auto-aiuto intestato all'Associazione Amici
notazioni del test HIV in modo anonimo e gra- tel. 051/332755 Croce Rossa Italiana Via del Cane, 9 di Piazza Grande, specificando:
tuito. Lunedì 9.00-13.00 e 1.00-19.00 Parrocchia Santa Maria Maddalena Via tel. 051/581858 dal Lunedì al Venerdì dalle
da Martedì a Venerdì: 15.00-19.00 Zamboni, 47 Tutti i giorni dalle 9:00 alle 12:00 9:00 alle 11:00 Servizio Infermieristico su pre- "Abbonamento giornale".
Tel. 800.856080 www.telefonoaids.it e dalle 17:00 alle 19:00 alimenti da cucinare sentazione di ricetta medica. Potete anche telefonare allo 051
HELP LINE hiv/aids ANLAIDS: risponde tel. 051/244060
dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 20 su test, Parrocchia Sacro Cuore Via Matteotti, 25 da 342328 dalle 9.00 alle 13.00 alla
terapie, orientamento e ascolto. Lunedì a Venerdì dalle 9:00 alle 12:00 e dalle Redazione del giornale.
Tel. 051/4210817 15:00 alle 17:30 sportina Bus 10-11-25-27-35
Casa Delle Donne per non subire violenza tel. 051/364801 Per i privati la quota indicativa di
Via dell'Oro, 3 - 40124 Bologna, Fax 051- Parrocchia San Giuseppe lavoratore Via
VESTIRSI s o tto s c riz io n e è d i 3 1 e u r o
3399498 Tel. 051/333173 Marziale, 7 Giovedì dalle 14:30 alle 17:30
Centro di Aiuto per la Libertà dalla sportina cibo Bus 27 a b c 95-97-98 annue. Per enti, biblioteche e
Violenza Via dei Poeti, 4 Lunedì al Venerdì tel. 051/322288 associazioni 51 eur o
dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00 Centro Diurno Via del Porto, 15/c Tutti i gior- Parrocchia S. Egidio Via S. Donato, 38 da
tel. 051/2960721 Reperibilità notturna e ni dell’anno dalle 12:30 alle 18:00 (si accede lun. a sab. dalle 9:00 alle 10:00 e dalle 16:00 Per l'estero 103 eur o
festivi 333-4721541 Per Donne. attraverso il Servizio Sociale Adulti). alle 17:00 (è richiesto un piccolo contributo
Centro d’ascolto immigrati della Caritas Via tel. 051/521704 economico per i vestiti) Bus 18-20-37-93
Rialto, 7/2 Lunedì Giovedì dalle 9:00 alle Emergenza Freddo dalle 18:30 alle 19:15 tel. 051/244090
11:00 Martedì dalle 15:00 alle 17:00 Navetta Link, dalle 19:30 alle 20:15 Montagnola. Opera San Domenico Piazza San Domenico
50 I colloqui per l’accesso alle mense si svol- Opera “Sorelle dei Poveri” 5/2 Lunedì e Giovedì dalle 8:30 alle 11:00 Bus
gono martedì (ore 15-17) e venerdì (9-11) via S. Stefano 50 viene offerta la colazione alle 13-11-86 tel. 051/226170
tel. 051/235358 Stranieri 8,30 e la distribuzione di indumenti un giorno Parrocchia San Giuseppe lavoratore Via
Sportello Sociale e delle Opportunità Via del alla settimana. Marziale, 7 Giovedì dalle 14:30 alle 17:30 Bus
Porto, 15/b dal Lunedì al Sabato dalle 9:30 alle 27 a b c 95-97-98 tel. 051/322288
16:30. Tel. 051/523494 UNITA’ D’AIUTO Parrocchia Santa Maria Assunta Via Emilio
Telefono Viola (abusi in campo Psichiatrico) Lepido, 58 Martedì dalle 14:30 alle 17:30 Bus
tutti i giorni feriali dalle 19:00 alle 21:00 Distribuzione caffè, succhi, 13-86 tel. 051/405741
tel. 051/342000 biscotti, scambio siringhe, pre- Parrocchia Cuore Immacolato di Maria Via
Servizio Immigrati, profughi e nomadi Solo servativi, relazione e aggancio Mameli, 5 Mercoledì dalle 9:00 alle 11:00 (è
extracomunitari con permesso di soggiorno Via dalle 16:00 alle 17:45zona uni- richiesto un piccolo contributo economico) Bus
Drapperie, 6 Lunedì dalle 9:00 alle 13:00 versitaria dalle 18:00 alle 19:00 13 tel. 051/400201
Martedì e Giovedì dalle 15:00 alle 18:00 zona stazione (inps) dalle Parrocchia San Giuseppe Cottolengo Via
Sabato dalle 9:00 alle 13:00 tel. 051/6564611 19:15 alle 20:15 Carracci. Marzabotto, 12 tel. 051/435119 Giovedì dalle Le testate che aderiscono alla
Centro lavoratori stranieri - CGIL Bologna 16:00 alle 18:00 Bus 19-35-38 Federazione Giornali di Strada:
Via Marconi 69/d Bologna, tel. 051 6087190 Chiesa San Girolamo dell’Arcoveggio Via
Volontari di varie comunità straniere sono a DORMIRE Fioravanti, 137 Sabato dalle 16:00 alle 17:00
disposizione per parlare nella tua lingua di Bus 11/c tel. 051/356477
qualsiasi problema riguardante l’impiego, la
sanatoria, i contributi INPS ecc.
Antoniano Via Guinizelli, 3 Escluso il Martedì
dalle 9:00 alle 17:00 (è richiesto un piccolo
Fuori Binario:
S.O.S. Donna - Linea telefonica contro la vio- Casa del riposo notturno Madre Teresa di contributo economico) Bus 33 via Giano della Bella 22 - Firenze
lenza. Lun - mart - ven, h. 20/23, giov Calcutta Viale Lenin, 20 aperto dalle 19:00 tel. 051/346756 Telefono e Fax: 055 220 903
h.15.30/17.30. Segreteria sempre attiva, tel. alle 24:00 Bus 14-34-37 tel. 051/531742 Si Parrocchia San Bartolomeo Via Beverara, 88
051.434345. N° verde 80045009 accede dai servizi sociali. Mercoledì dalle 14:00 alle 18:00 Bus 11
Casa del riposo notturno Via Lombardia, 36 tel. 051/6345431
LAVARSI aperto dalle 19:00 alle 24:00 Bus 27-36 Noi sulla Strada:
tel. 051/493923 Si accede attraverso i servizi
sociali. via Cremonio 38 - Padova
Centro Beltrame (Servizio Sociale Adulti) Via Telefono e Fax: 049 687 068
Centro San Petronio Via Santa Caterina, 8 Sabatucci, 2 aperto 24h/24h Bus 20-37
Max 25 persone. UOMINI STRANIERI tel. 051/245156 Si accede dal servizio sociale
Mercoledì dalle 15:00 alle 16:00 Martedì matti- adulti.
na prenotazione UOMINI ITALIANI lunedì Casa del riposo notturno Via Carracci 69/2 ASSISTENZA Piazza Grande
dalle 15:00 alle 16:00 lunedì mattina prenota-
zione DONNE Martedì dalle 15:00 alle 16:00
aperto dalle 20:00 alle 24:00 Si accede tramite
lo Sportello sociale e delle opportunità di Via
LEGALE via Libia 69 - Bologna
Venerdì mattina su prenotazione. del Porto, 15 Telefono 051 342 328
tel 051/6448015 (distribuzione cambio inti- Opera Padre Marella Via del Lavoro, 13 dalle Fax 051 397971
9:00 alle 12:00 tel. 051/244345 Associazione amici di piazza grande
mo nuovo) Via Libia, 69 Mercoledì e Venerdì
Antoniano Via Guinizzelli, 3 dal Lunedì al L’isola che non c’è Via Dell’industria aperta
24h/24h Bus 14 Si accede dalla strada. dalle 15:00 alle 17:00
Sabato alle 12:30 Autobus 33 tel. 051/346756
Rifugio Notturno della Solidarietà Via del tel. 051-397971
Gomito, 22/2 aperto dal Lunedì al Venerdì
LAVANDERIA dalle 15:00 alle 23:00 Sabato dalle 17:00 alle Rifugio Notturno della Solidarietà Via del
Rifugio notturno della Solidarietà Via del 23:00 Domenica dalle 19:00 alle 23:00 Bus 25 Gomito, 22/2 1° e 3° Lunedì del mese dalle
Gomito, 22/2 lun. – ven. 15:00 – 18:30 (capolinea) tel. 051/324285 18:00 alle 19:30 tel. 051/324285
tel. 051/324285 Bus 25 (capolinea)
Lavanderie a gettoni Via S. Donato 4b/c; Via
Saragozza 34°/b; Viale Oriani, 12; Via Petroni,
38; Via Corticella, 90; Via Saragozza, 41

12 giugno duemilaquattro

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