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Antica Geometria Britannica

di Stefano Senesi
tratto dal sito ALCHEMICA
Stefano Senesi
ANTICA GEOMETRIA BRITANNICA
[ Tratto da Nigel Pennick - Magia, Simboli e Segreti dei Luoghi Sacri - Hermes Ed. 1984 Roma ]

Dedico questo estratto alla figura del misconosciuto Wilhelm Teudt (1860-1942). Studioso delle linee
sincroniche, nonch personaggio di rilievo della divisione SS Ahnenerbe fino al suo definitivo
allontanamento nel 1939. Le sue indagini archeo-astronomiche a quanto sembra, andarono a scontrarsi
con la scienza ufficiale che non credeva nel concetto di energie sottili e vie sacre. Come altri suoi
colleghi contemporanei (Otto Rahn, Hermann Wirth ecc.) fu messo in disparte. Non si conoscono le cause
reali e forse mai si sapranno. Resta comunque il fatto che le sue osservazioni relative ai legami fra
astronomia e archeologia sono tuttora valide (!). Nellattesa di entrare in possesso e rendere pubblica la
sua opera Germanische Heiligtmer pubblicata nel 1929, colgo loccasione per elogiare il lavoro di tutti gli
appassionati che, a causa della loro falsa fede, non sono stati presi considerazione dalla critica del
momento. La verit cessa di essere tale quando ad essa crede pi di un individuo.
Ora, Firenze 12/04 S.S.
***
Le strutture sacre e culturali precristiane possono essere comprese solo adottando il punto di vista degli
antichi. Per loro ogni cosa di questo mondo era legata con il divino. Ogni pensiero e azione umani erano
subordinati alle influenze energetiche delle forze divine onnipotenti. La loro filosofia e la loro sapienza
culminava nella consapevolezza che cosi sopra, cosi sotto, e nel tentativo di portare tutte le loro attivit e
ambizioni in armonia con la natura superiore, la Volont Divina.
JOSEF HEINSCH
Dispersi in tutte le Isole Britanniche e nell'Europa settentrionale vi sono gli ultimi resti di una cultura da
lungo tempo scomparsa: le pietre erette. Rudi memorie di un'epoca quasi inimmaginabilmente distante, i
megaliti europei ancora sopravvivono in vasto numero. Sebbene forse la maggior parte di essi sia
scomparsa nei 3.000-5.000 anni dalla loro erezione, diversi siti sono ancora quasi virtualmente intatti.
Alcuni di questi megaliti sono solitari e grezzi; altri sono disposti in complesse conformazioni. Altri ancora
sono stati decorati e presentano incisioni sia figurative sia astratte.
Alcune delle pi arcaiche ed enigmatiche di queste incisioni a noi pervenute sono i segni a forma di coppa o
di anello che si possono trovare su megaliti o meno comunemente su rupi naturali. Per diverse centinaia di
anni esse sono state la fonte di leggende, l'oggetto di venerazione da parte del superstizioso e l'argomento
di commento e di speculazioni per cultori di antichit locali.
Molti dotti commentatori hanno osato avanzare delle tesi circa la loro funzione e il loro significato, tuttavia
esse continuano a rimanere un mistero insoluto nella ricerca preistorica.
Il loro disegno diverso, raramente ripetuto, ma posto sulla pietra senza alcun ordine evidente. I segni a
forma di coppia e di anello consistono in piccole depressioni concave nella roccia, soprattutto circolari, ma

talvolta anche di forma ovale. Spesso queste coppe sono circondate da anelli concentrici, che sono
talvolta eccentrici o addirittura aperti. Essi variano di numero e possono essere associati con linee radiali
che attraversano gli anelli e talvolta legano il sistema coppe-anelli a un altro su una diversa parte della
superficie della roccia. Le spirali sono rare, come pure le incisioni a forma di scala a pioli. In Irlanda disegni
simili a stelle o a ruote del sole con linee radianti sono comuni e trovano un parallelo in alcuni dei
geroglifici nell'antica scrittura rupestre scandinava, nota come hllristningar, che precedette i caratteri
runici. Sebbene tali petroglifi siano presenti in Europa e in Asia, le variazioni locali sono spesso sufficienti a
distinguere i segni di una localit da quelli di un'altra. Numerose congetture sono state proposte circa il
significato dei segni a forma di coppa e di anello. Gli autori li hanno considerati come marcatori tribali di
territorio, come carte di villaggi preistorici con i loro sentieri, come alberi genealogici, come una sorta di
scrittura ancora non decifrata, come canali per il sangue sacrificale, come carte delle posizioni di altri
megaliti, o come case decorate per i defunti.
Uno dei pochi studi sistematici sul significato di questi segni incomprensibili fu condotto da uno studioso
scozzese di antichit, Ludovic MacLellan Mann, un ricercatore dalla mente indipendente la cui opera oggi
poco nota. Nel 1915, egli pubblic Archaic Sculpturings (Sculture arcaiche) in cui raccolse i risultati di vari
anni di ricerche sulle antiche incisioni rupestri. Dopo lunga analisi, MacLellan Mann era giunto alla
conclusione che i segni a forma di coppa e di anello fossero parte di un sistema coerente. In Archaic
Sculpturings egli scriveva:
Alcuni anni fa... cominciai a esaminare molte dozzine di gruppi di questi segni, e con mia grande sorpresa
scoprii che, invece di essere disposti casualmente, tali segni erano stati fatti in modo assai preciso,
matematico e geometrico... Sebbene queste incisioni presentino dei tipi marcatamente differenti, esse
sono state eseguite tutte con la stessa idea e in base allo stesso sistema. Ho osservato che possono essere
tracciate delle linee rette attraverso alcune parti essenziali, come lungo le spesso diritte gronde, o
attraverso il centro di tre o pi coppe o serie di anelli aperti. Una volta tracciate queste linee, esse
convergono e s'incontrano precisamente in un punto focale comune, ben al di fuori dell'area delle
sculture... Intorno a ciascuno di questi fuochi, si trover disposta una serie di zone concentriche, in molte
delle quali si adattano le parti principali o essenziali dell'incisione, con tale accuratezza e frequenza da
indicare l'intervento di un qualche fattore diverso dal caso, l'incidente o la coincidenza.
L'analisi di Mann della geometria sottostante, da lui scoperta nei segni a forma di coppa e di anello, fu
interpretata in termini astronomici. Vi erano due centri principali che determinavano i segni mediante le
zone radiali e concentriche da essi generate. Un centro, secondo MacLellan Mann, era spesso attraversato
da una linea che rappresentava precisamente la direzione nord-sud, mentre attraverso l'altro centro
correva una linea nord-sud spostata di 2-4 gradi rispetto alla precedente. Cos, due sistemi complementari
di linee si adattavano alle parti salienti delle incisioni. L'uno era legato al nord terrestre, il polo reale del
pianeta terra, mentre l'altro era determinato dalla posizione della stella polare o nord magnetico
dell'epoca. MacLellan Mann riteneva che la sua griglia radiale, entro la quale erano disposte le incisioni,
fosse un sistema di riferimento che mostrava le posizioni dei corpi celesti in determinati momenti
dell'anno. Marcatori astronomici di tale genere sono stati riscontrati in ogni continente. Risalendo a pi di
30.000 anni fa, essi sono il prodotto di societ preletterate ma non indifferenti all'astronomia.
I fatti dell'astronomia furono lentamente accumulati attraverso secoli di osservazione diretta e di
registrazione, che non dovevano comportare necessariamente l'uso della scrittura cosi quale ci nota. Si
poteva giungere ai segreti della geometria per tentativi ed errori e con l'opportunit dell'osservazione delle
stelle. Dopo avere sviluppato un calendario, e quindi avere registrato l'attivit celeste, il clero primitivo, che
organizzava tali materie, aveva bisogno di un qualche metodo per determinare il tempo preciso dell'anno
per l'esecuzione dei suoi riti e delle sue cerimonie.
La necessit fondamentale di determinare il momento preciso per la celebrazione di riti magici o religiosi

dimostrata attualmente dai rituali della trib nordamericana degli Hopi. In certi periodi dell'anno, i
sacerdoti e i membri delle societ religiose discendono nei loro Kiva (sacrari sotterranei) e osservano le
stelle attraverso l'entrata verticale. Vari canti e gesti appropriati vengono eseguiti nel tempo impiegato
dalle costellazioni importanti per passare sopra al loro capo. La durata dell'intera cerimonia cosi
determinata dal passaggio delle stelle. In questo modo, i riti vengono armonizzati dalla diretta osservazione
con le condizioni astronomiche e astrologiche prevalenti.
Qualcosa di simile deve essere stata la motivazione di quanti costruirono gli osservatori megalitici in
Europa. Il solo modo in cui essi potevano ottenere tale scopo era la costruzione di punti di osservazione
che misuravano e definivano precisamente il passaggio del tempo. Questa necessit port alla scoperta che
i cicli del sorgere e del calare del sole, della luna e delle stelle non sono tutti soggetti a semplici leggi.
Questo graduale risveglio della comprensione viene rispecchiato nei resti della cultura megalitica in
Britannia, dove l'archeologia ha mostrato che gli osservatori di pietra e di legno venivano ricostruiti a
intervalli. Ogni ricostruzione di osservatori sempre pi complessi e accurati andava di pari passo con
l'invenzione e l'impiego di geometrie sempre pi complicate. Una considerevole conoscenza ed esperienza
fu necessaria per la progettazione e la costruzione di una impresa cos vasta come Stonehenge. Il
reperimento del luogo esatto per l'osservazione dei fenomeni celesti e l'erezione in esso di grandi pietre
erette che segnavano precisamente il passaggio dei corpi celesti, si fondavano eminentemente su una
scienza accurata della geometria applicata.
MacLellan Mann scopr che questa era davvero esistita. La sottostante geometria da lui scoperta nei segni a
forma di coppa e di anello poteva essere riscontrata anche su scala pi vasta. L'architetto del tardo
neolitico, scriveva MacLellan Mann in Archaic Sculpturings, quando tracciava, per esempio, il piano dei
tumuli di Caithness, possedeva lo stesso concetto curioso. Ho elaborato attentamente questo piano ed
esso mostra esattamente come le incisioni sulla pietra, l'arco del cerchio rappresentato dalle strutture
laterali, e la curva di una ellisse a ciascuna estremit del monumento... i tumuli apparentemente isolati, i
gruppi di pietre erette luna molto distante dall'altra e le serie di incisioni rupestri ben distaccate fra di loro,
possono tutti formare un solo disegno ampiamente diffuso.
Nel 1937, durante degli scavi per la sabbia a Knappers, a sette miglia dalla citt di Glasgow, furono scoperti
i resti delle fondamenta di un antico tempio di legno. Essi furono portati all'attenzione di MacLellan Mann,
il quale li analizz insieme alla connessa palizzata a forma di serpentina e scopri che il loro disegno era
paragonabile su scala maggiore ai segni a forma di coppa e di anello da lui studiati.
In The Druid's Tempie near Glasgow (II tempio dei druidi presso Glasgow), pubblicato nel 1937, MacLellan
Mann scriveva: La delimitazione dell'intera area sistematica e precisa. Interpretando le dimensioni
lineari e angolari in periodi astronomici ricorrenti, ogni figura serpentina pu essere identificata, dalla
lunghezza della sua linea mediale, con l'uno o l'altro dei corpi celesti, il Sole, la Luna e i cinque pianeti, o
con lo spirito maligno dell'Anno dell'Eclisse. Le varie palizzate circolari dovrebbero rappresentare i
principali periodi astronomici come il ciclo luni-solare di 19 anni o il Ciclo di Saros di 18 anni e 10 giorni e
mezzo, al termine del quale possono verificarsi delle eclissi.
Il Tempio dei Druidi aveva bisogno di ulteriori conferme, ma l'avvento della seconda guerra mondiale
imped la sua conservazione. Ai tempi di MacLellan Mann, a causa della mancanza di risorse, accurate
indagini e analisi di antiche strutture venivano scarsamente condotte. Fino agli studi del professor Thom,
che lo coinvolsero personalmente nell'esame accurato di centinaia di siti megalitici nelle Isole Britanniche e
in Bretagna, idee come quelle espresse da MacLellan Mann potevano essere disprezzate come fantasie da
una mente conservatrice. Le forme eccentriche evidenti nella maggior parte dei cerchi di pietre venivano
comunemente attribuite all'incompetenza dei loro costruttori, che erano immaginati, dagli scienziati di
epoca vittoriana, come selvaggi di scarso intelletto, di poco superiori alle scimmie. Il buon senso, per, ci

dice che i tecnici che potevano trasportare grandi pietre per considerevoli distanze (per esempio da
Mynydd Preseli nel Galles fino a Stonehenge), avrebbero trovato facile tracciare un cerchio perfetto. Per,
le geometrie necessarie per costruire osservatori per lo studio e la documentazione dei fenomeni variabili
del cielo sono molto pi complesse di quelle risolte con un semplice cerchio, quindi vennero utilizzate
forme ben pi complicate.
Il professor Thom dimostr in modo conclusivo che i grandi sistemi megalitici dell'antica Britannia e anche i
circoli minori di pietre che punteggiano le brughiere e le parti disabitate del paese, sono stati tracciati con
sorprendente precisione. Questa precisa geometria comprendeva l'uso di triangoli rettangoli integrali
(triangoli pitagorici) disegnati in base a una misura molto costante, di 2,72 piedi, che Thom denomin la
iarda megalitica (MY: megalithic yard).
I cerchi di pietre eccentrici, ben lungi dall'essere la prova della mancanza di tecnica dei loro costruttori,
erano in realt edificati in base a regole precise, fondate sui triangoli integrali. I cerchi di Tipo 1 di Thom
sono in realt anelli ovali, fondati su due triangoli rettangoli con lati posti in rapporto di 3:4:5, e addossati
l'uno all'altro. Un altro cerchio comune, il Tipo 2, anch'esso fondato su triangoli rettangoli 3:4:5, ma
questa volta posti con l'ipotenusa in comune. Altre disposizioni pi complesse, secondo Thom, furono
prodotte con altri triangoli rettangoli integrali, con lati in rapporto di 5 : 12 : 13 o 8 : 15 : 17. Stonehenge
un complesso amalgama di cerchi e di ellissi perfetti ed anch'esso analizzabile in termini di geometria
convenzionale.
Le ricerche di MacLellan Mann e in seguito le scoperte complementari di Thom sulle linee di mira dalle
pietre circolari all'orizzonte o ad altri marcatori a scopo di osservazione e di registrazione celeste, mostrano
il seguente stadio di sviluppo dal microcosmico al macrocosmco. All'inizio di questo secolo, Boyle
Somerville e Sir Norman Lockyer avevano notato tali allineamenti, ma, fino agli studi esaurienti di Thom, le
loro osservazioni erano rimaste almeno ipotetiche. Lockyer meglio noto per la sua opera su Stonehenge,
il distretto in seguito studiato dalla scuola tedesca di ricerca geomantica. Durante le sue indagini, egli scopri
che la ben nota linea del sorgere del sole nel solstizio d'estate che segnata a Stonehenge dalla famosa
Heelstone, era in realt solo una piccola parte di un pi esteso allineamento di antichi siti. Esaminando dal
centro del cerchio il viale che segna la posizione del sorgere del sole nel giorno pi lungo dell'anno, Lockyer
not che esso era allineato con l'antico sito di Sidbury Hill. Se estesa nella direzione opposta, tale linea si
allineava con Grovely Castle e Castle Ditches, altri due antichi siti. Questo allineamento era stato
precedentemente notato dal colonnello Johnstone, allora direttore generale della Ordnance Survey. La
linea era stata impiegata in una migliore indagine del distretto, che aveva portato a un incremento nella
precisione delle mappe della Ordnance Survey.
Lockyer scopr che la sezione fra Grovely Castle e Stonehenge, che ha una lunghezza di quasi sei miglia
esatte, formava un lato d un triangolo equilatero il cui vertice si trovava sul luogo dell'antica citt di Old
Sarum. Old Sarum si trova sull'allineamento Stonehenge-Old Sarum-Cattedrale di Salisbury-Clearbury RingFrankenbury. Cos, la planimetria d Stonehenge, la cui geometria fu tracciata secondo fattori celesti,
integrata con la geometria del paesaggio artificiale del paese, in concordanza con la posizione di altri
antichi siti, definendo la loro collocazione ed essendo a sua volta da essi definita.
Stonehenge combina diverse geometrie in un solo schema magnifico e magistrale. Correlato sia ai
fenomeni celesti sia al paesaggio circostante, esso situato come punto chiave geomantico rispetto alla
complessiva geometria dell'Inghilterra meridionale. inoltre collocato su alcune importanti linee, inclusa
quella che corre dalla torre della chiesa di San Michele e che sorge su Glastonbury Tor.
Questa linea, che da Glastonbury Tor attraverso San Michele, Gare Hill, Maiden Bradley Priory, Stonehenge

e Shere Church arriva a un tumulo a Deerleap Wood presso Dorking nel Surrey, , come la linea solstiziale
di Stonehenge, una estensione del lato di una figura geometrica di vaste dimensioni. In questo caso,
l'estensione del lato di un decagono che lega fra loro punti geomantici vitali.
La geometria stessa di Stonehenge, fondata sull'asse solstiziale, mostra una tendenza verso una sestuplice
divisione. Questo stato notato fin dai tempi di Inigo Jones (1652) e ha destato commenti in mistici come
John Wood, Hermon Gaylord Wood e John Michell. La scoperta fatta da Lockyer di un triangolo equilatero
con lati di sei miglia lega la microcosmica geometria sacra sestuplice con quella macrocosmica del
paesaggio.
Lockyer, comunque, fu solo uno di una lunga serie di ricercatori che hanno studiato gli allineamenti di
antichi siti. Fra il 1870 e il 1872, un esperto di strade romane di nome William Henry Black rese pubblica
una sorprendente teoria. Egli aveva seguito suoi studi per cinquant'anni prima di annunciare i suoi risultati
a un pubblico sorpreso e incredulo. Black afferm di avere scoperto nientemeno che un intero sistema di
grandi linee geometriche, radiali e poligonali, che attraversavano l'intera Britannia e proseguivano oltre.
Esse legavano in modo preciso i vari punti principali del paesaggio, perfino i marcatori di confine delle
contee.
Un tale concetto non era mai stato reso noto in precedenza. A parte un riferimento in un oscuro libro
occultistico pubblicato nel 1846 circa una linea di antiche opere nel Wiltshtre, non si era mai accennato
neppure agli allineamenti.
Black mori nel 1872, ma nessun seguace elabor o conferm i suoi risultati. Egli, per, non fu privo di
influenza. Il suo pi importante discorso sulle grandi linee geometriche fu tenuto a Hereford nel 1870
durante una ricerca sul campo della British Archaeological Association. L'incontro in cui Black parl era
presieduto da un notabile locale, il dottor Bull del Woolhope Naturalists' Club. Negli anni seguenti alla
morte di Black, Bull menzion pubblicamente in diverse occasioni la sua opera. A uno di tali incontri era
presente un mugnaio locale e pioniere della fotografia con interessi per le antichit: Alfred Watkins.
Cinquant'anni dopo il discorso di Black a Hereford, Watkins annunci di aver fatto una straordinaria
scoperta: l'allineamento di antichi siti, cui egli diede il nome di ley (termine che indica delle fasce di
terreno erboso). Watkins, come Black e altri prima di lui, aveva scoperto che antichi cumuli di terra,
marcatori di confine, chiese e altri tipi di monumenti erano disposti in linee rette. Con i suoi libri, <i<=""
i="">(Antichi tracciati britannici), The Old Straight Track (L'antica traccia diritta) e Archaic Tracks Around
Cambridge (Tracciati arcaici intorno a Cambridge), Watkins divenne il pi noto esponente dell'allineamento
dei siti, il padre dei cacciatori di ley, come i suoi seguaci sono conosciuti. A differenza di Black, il quale
affermava che le sue grandi linee geometriche erano i resti di una antica mappatura, Watkins sosteneva
che i suoi allineamenti erano quanto restava di una antica rete di tracciati. Watkins rimase solo alla
superficie degli allineamenti orientati e non tocc affatto le relazioni dei centri radiali con la geometria.
Questo strano, in quanto Watkins aveva certamente sentito parlare di Black e doveva avere conosciuto
l'opera di MacLellan Mann, il quale aveva fatto riferimento a pietre... in esatte relazioni geometriche.
Comunque sia, Watkins dedic il resto della sua vita a divulgare le sue idee sugli allineamenti. Sebbene egli
sta morto nel 1935, solo negli ultimi quindici anni la sua opera divenuta nota e alcuni studi approfonditi s
sono basati su di essa, particolarmente quelli di Paul Devereux e di Ian Thomson, che hanno confermato
molti dei suoi dati.
Watkins e la sua scuola ignorarono in gran parte l'opera di Lockyer, che ebbe un impatto molto maggiore in
Germania che nel suo paese nativo. Poco dopo la pubblicazione del suo libro Stonehenge and Other British
Storie Monuments Astronomically Considered (Stonehenge e altri monumenti inglesi di pietra considerati
astronomicamente; 1909), un topografo tedesco di nome Albrecht pubblic una discussione sul significato
astronomico di Stonehenge sul periodico Das Weltall (L'universo). La sua fonte iniziale era Lockyer. Poco
dopo, Albrechl fu ucciso, nella Grande Guerra, ma nel 1920 padre Leugering lesse il suo lavoro e cominci a

cercare sistemi simili nella sua nativa Westphalia.


La Germania sconfitta degli Anni Venti era un terreno fertile per sentimenti rivoluzionari e sciovinistici, e gli
studiosi della geografia sacra, come veniva chiamata, trovarono una loro collocazione. Josef Heinsch,
collaboratore di Leugering oltre che legale e progettista regionale, scopr degli allineamenti simili a
Stonehenge in tutta la Germania. Nelle sue ricerche, egli studi sia la geografia sacra sia il suo aspetto
microcosmico, la geometria sacra, e dimostr che sono due aspetti della stessa disciplina geomantica.</i

Germanische Heiligtmer
Il principale campione dell'antica cultura germanica fu Wilhelm Teudt, che doveva divenire la figura
principale della scienza della geometria del paesaggio. Nel suo libro fondamentale Germanische
Heiligtumer (Antichi santuari germanici), pubblicato nel 1922, egli annunci la sua scoperta di allineamenti,
da lui denominati heilige linien (linee sante). Egli rilev che questi erano tracciati in relazione a fenomeni
astronomici. Nella Foresta di Teutoburgo, il cuore mistico della Germania, sito di tante leggende e imprese
eroiche, Teudt studi l'orientamento dei tumuli irregolarmente esagonali di Hans Gierke a Oesterholz.
Questi tumuli erano situati intorno a un casino di caccia del XVII secolo, eppure Teudt sostenne che erano i
resti di un antico osservatorio astronomico. L'orientamento dei tumuli fu controllato da astronomi
professionisti e si scopr che erano allineati secondo diverse importanti caratteristiche astronomiche nella
loro posizione nell'anno 1800 a.C. Heinsch cerc di dissentire, affermando che le forme dei tumuli, sebbene
antiche, erano determinate in base a una semplice geometria sacra.
Gli heilige linien di Teudt, che legavano siti significativi, sebbene di carattere eminentemente astronomico,
erano concettualmente simili alle linee geometriche di Black e ai ley di Watkins. In ogni antico terrapieno di
una certa importanza, Teudt scopr che vi era almeno un marcatore di orientamento nella forma di una
cosiddetta torre di guardia lungo l'asse nord-sud o est-ovest. Le linee collegavano luoghi sacri in
significative relazioni geometriche, correlate a loro volta a fenomeni astronomici.

La geometria del paesaggio intorno alla cattedrale di Xanfen, in Germania.


Josef Heinsch scopr che il mosaico trovato nel pavimento di essa era orientato,
contenendoli, secondo i moduli della disposizione delle chiese nel distretto.
Verso la fine degli Anni Trenta, l'opera di Teudt e dei suoi colleghi era stata accolta da certi nazisti, cos che
il sostegno ufficiale aveva permesso ai ricercatori di produrre un vasto corpus di materiale sulla geometria
del paesaggio. Josef Heinsch scopr un ampio sistema interconnesso di allineamenti e di figure geometriche
con distanze e angoli significativi che copriva larghi territori intorno al Regno. Come i precedenti ricercatori
geomantici, egli rilev che la geometria del paesaggio era spesso una versione su scala molto maggiore
della geometria dei singoli luoghi, costituendo cosi un legame fisico fra microcosmo e macrocosmo.
Heinsch consider questa sua scoperta come un quasi indistruttibile tempio sacro della natura,

rappresentato dal continuum della geometria sacra dei cerchi di pietra e dei templi insieme alla struttura
del paesaggio e del territorio.
Con la distruzione della Germania nazista, le ricerche geomantiche tedesche cessarono dei tutto. L'opera di
Teudt e dei suoi seguaci fu completamente dimenticata finch i ricercatori geomantici inglesi la
riscoprirono verso la fine degli Anni Settanta. Gran parte dei lavori di Heinsch e dei suoi colleghi stata
ormai pubblicata in traduzione inglese e si rivelata come la fonte di alcuni dei dati pi particolareggiati e
convincenti finora raccolti. Una nuova generazione di studiosi sta ora studiando la geometria del paesaggio.
Nel suo libro City of Revelation (Citt di rivelazione), John Michell sostenne l'esistenza di una figura
geometrica su vasta scala presente nella Britannia meridionale. I tre antichi cori perpetui celti di Llantwit
Major, dell'abbazia di Glaslonbury e di Stonehenge, vengono a costituire tre vertici di un decagono regolare
di proporzioni maestose. Un quarto vertice situato a Goring-on-Thames dove un importante tempio
pagano era anticamente situato sulla congiunzione di diversi importanti tracciati. Il centro di questo vasto
decagono nel piccolo villaggio di Whiteleaved Oak, dove le antiche contee di Hereford, Gloucester e
Worcester venivano a incontrarsi. Questo decagono correlato per le angolazioni e le distanze ad altri
importanti centri geomantici della Gran Bretagna e a questo proposito sono in corso diverse ricerche.
I ricercatori da Blach a Michell hanno scoperto i moduli incisi quasi in modo indelebile sul paesaggio. Le
linee che attraversano il territorio sono evidentemente antiche come i cerchi di pietra, eppure chiese
cristiane e dimore di campagna molto pi moderne possono essere inserite quasi invariabilmente in tale
schema. Tutte queste scoperte, sia a livello delle incisioni rupestri e dei cerchi sia rispetto al pi ampio
territorio del paese, indicano l'esistenza di una precedente civilt, ormai del tutto scomparsa, in possesso
di una tecnologia spirituale geometrica ancora insuperata. La sua importanza indicata dalla
sopravvivenza delle sue conoscenze nelle scuole misteriche del tardo Medioevo.
Possiamo cosi tracciare una progressione in cui le prime incisioni sulla roccia, di antichit immemorabile,
condussero, con l'ausilio dell'astronomia, alla costruzione di complessi e sofisticati osservatori di pietra, a
loro volta legati fra loro in una matrice geometrica ancora pi complessa. Per imposizione della religione
cristiana, questi siti furono spesso trasformati in chiese. Per, l'orientamento e la posizione vennero
conservati e la geometria dell'edificio fu correlata direttamente alla struttura precedente. Il professor Lyle
Borst ha dimostrato nel suo libro Megalithic Software (Schemi megalitici) che i moduli geometrici alla base
delle cappelle pi orientali delle cattedrali di Wells, di Lincoln, di Canterbury, di Gloucester, di Winchester e
di altri luoghi, sono derivate dalla geometria megalitica evidenziata da Thom e quindi indicano la
precedente esistenza, in tali posti, di cerchi di pietre. Nel caso di tali cattedrali romaniche e gotiche, i
geometri hanno sintetizzato l'antica geometria megalitica con il massonico ad triangulum e ad quadratum.
La geometria dei cieli, tradotta in pietra, fu nuovamente trasformata al servizio di altre divinit, eppure
rimane ancora oggi riconoscibile per quanti sanno che cosa cercare.

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