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Il karma non esiste, o quasi

di Gian Piero Abbate


www.jandjo.org
Ho scritto e detto pi volte che ci sono solo due principi che regolano
l'Universo, "causa ed efetto" e "sincronicit". Bene, con questo
documento dimostro che l'unico principio universale il secondo,
mentre causa-efetto opera solo in una visione meccanicistica che
riguarda questo mondo e la sua dualit. e piantando un chiodo mi
colpisco un dito prover! dolore e magari avr!, come conseguen"a, una
#erita, e #orse mi arra$$ier!, questo innega$ile. %a questo riguarda la
"macchina" corpo umano, e al limite la mia anima, che prover una
emo"ione che il cervello tras#ormer in rea"ione emotiva, non i miei
livelli superiori. &l principio causa-efetto una specie di ga$$ia
mentale, che opera nella materia, della quale do$$iamo li$erarci, per la
nostra tras#orma"ione, cio per quella "a"ione" che ci porta a superare
'trans( la "#orma". &l pro$lema la perce"ione del tempo che, anche
nella )isica teorica, solo una varia$ile. *ome disse +instein, il tempo
non esiste, anche se questa aferma"ione deve essere chiarita. ,a
conclusione che il principio di causa-efetto esiste ed opera, ma non
universale, e quindi non pu! essere esteso ai mondi dello spirito. -i
conseguen"a la visione difusa del .arma come l'efetto inevita$ile di
nostre a"ioni o di eredit da genitori o da nostri avi priva di
#ondamento. /iceversa pu! esistere un pensiero di un .arma, e questo
determina la nascita di un vero e proprio .arma nella nostra vita. -a
questo deriva il "quasi" compreso nel titolo. 0er capire il meccanismo
della crea"ione di un .arma che non ci dovre$$e essere, $isogna
anali""are il rapporto che c' tra "legge di attra"ione" e principio di
sincronicit.
0artiamo da quest'ultimo per veri1carne la validit in una ottica nuova e
pi estesa di quella consueta. &n premessa necessario che dica che vi
dovete aprire al concetto di "percepire", proprio perch2 dovremo
occuparci di #enomeni legati a mondi dove lo spa"io3tempo non esiste.
0ercepire deriva da "per", cio per me""o, e "capere", cio prendere o
1
capire, quindi percepire si pu! ri#erire alla materia, come percepire lo
stipendio, oppure a qualche cosa di pi vasto, che non ricade in ci! che
possiamo toccare, vedere, sentire, cio qualche cosa che oltre i nostri
strumenti di misura materiali, i 4 sensi. Un esempio5 possiamo
percepire che una persona che amiamo stia male anche a .ilometri di
distan"a, se$$ene non la possiamo n2 vedere n2 toccare. 6uesta una
perce"ione, non spiega$ile con una ra"ionalit $asata esclusivamente
sulla meccanica materiale, ma chi non ha provato un simile #enomeno7
,e perce"ioni operano sia nello spa"io3tempo che al di #uori di questo, e
questo ci causa spesso degli apparenti paradossi. 6uesti nascono dal
voler applicare gli stessi schemi di analisi in ogni evento, e non
accettare che al di #uori dello spa"io3tempo le nostre regole empiriche
non valgono. 8ei mondi superiori non vale neppure l'analisi, perch2 la
conoscen"a a quei livelli si $asa solo su processi di sintesi. 8ella mia
pro#essione se cerco di applicare gli schemi organi""ativi di una
multina"ionale a una piccola a"ienda di poche persone, vado incontro
ad evidenti paradossi. ,o stesso capita se cerco di applicare le regole e
le leggi della )isica classica quando mi occupo di particelle o di galassie.
9itengo una $enedi"ione l'aver studiato )isica, perch2 la meccanica
quantistica mi ha o$$ligato ad aprire la mente e andare oltre la #orma e
i pregiudi"i di questo mondo.
&l principio di sincronicit ancora poco noto e per niente intuitivo, e
#orse per questo stato scoperto solo da meno di cent'anni. "0u!, il
$atter d'ali di una #ar#alla in Brasile, provocare un tornado in :e;as7" #u
il titolo di una #amosa con#eren"a tenuta da +d<ard ,oren" nel =>?@,
studioso della teoria del caos. &n questo modo per! si perdono alcuni
elementi importanti del principio. &l primo proprio la sua sincronicit5 i
due eventi sono "sincroni", cio avvengono nello stesso istante, non
essendoci tra loro una rela"ione di causalit. ,a conseguen"a che
nessuno potr sta$ilire se stato il $attito che ha generato il tornado, o
se stato il tornado a provocare il $attito d'ali. &l secondo che i due
tati sono presi solo ad esempio, ma non c' alcuna rela"ione di tipo
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spa"iale nel #enomeno. *ome vedremo questo principio resta sempre
valido, a prescindere dall'esisten"a dello spa"io3tempo.
Ai.ipedia riporta la sintesi del pensiero di Bung e 0auli, premio 8o$el
per la )isica, enunciatori della sincronicit nel =>4@, in questo modo5 "&n
analogia alla causalit che agisce in dire"ione della progressione del
tempo e mette in connessione due #enomeni che accadono nello stesso
spa"io in tempi diversi, viene ipoti""ata l'esisten"a di un principio che
mette in connessione due #enomeni che accadono nello stesso tempo
ma in spa"i diversi. 0raticamente viene ipoti""ato che al 1anco del
logico svolgimento di un atto con#orme al principio in cui in tempi
diversi accadono avvenimenti provocati da una causa, ne esista un altro
in cui accadono avvenimenti nello stesso tempo ma in due spa"i diversi
perch2, essendo casuali, non sono direttamente provocati da un efetto,
corrispondendo per cui per#ettamente al principio di a-temporalit."
Cvviamente in questa de1ni"ione si #a ri#erimento ad una "casualit"
che rimanda al concetto di "caso", unico accetta$ile a livello scienti1co
a quell'epoca. Di allora questo "caso" venne legato all'idea che ci #osse
un ordine assoluto nell'Universo di tipo immuta$ile, e che gli eventi che
avvengono per caso #ossero #rutto della necessit di mantenere
impertur$ato questo ordine. Cggi anche nella scien"a si sta #acendo
strada l'idea che il caso non esiste, e che tutto vada ricondotto
all'ordine nel caos. &n 1n dei conti, si tratta solo d'invertire la seconda
parte della parola "caso"E 0ersonalmente sono convinto che nulla
avviene per caso, cosF come nulla avviene a causa di una mente
superiore che ordina la /ita. &l mio -io altro, e il li$ero ar$itrio l'ha
dato a noi sul serio, e non per 1nta. + anche se il nostro universo
limitato, come vedremo nel seguito, per! per#etto in s2, e questa
per#e"ione assoluta ci! che chiamo "ordine nel caos".
*ome detto la sincronicit non collegata al tempo, che sempre nullo
per de1ni"ione, e anche lo spa"io ininGuenteH se viene ridotto a "ero si
arriva al caso limite della necessit di un evento rispetto a se stesso.
I$$iamo un unico evento, il $attito d'ali, che non collegato a
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null'altro, ma che stato necessario per mantenere immutato l'ordine
nel caos.
&n ogni caso la sincronicit opera in tutti e J i mondi della crea"ione,
visto che se chiamiamo il nostro mondo materiale come il primo, il
secondo ha spa"io ma non ha tempo, e quelli superiori non hanno n2
spa"io n2 tempo, ma questo non in1cia la validit del principio, an"i lo
rende universale.
6uesto aspetto molto importante perch2 la cosF detta "legge di
attra"ione" secondo la quale siamo noi, nell'operare nei J mondi, che
attiriamo ci! che ci capita nella vita, sostan"ialmente legata proprio
alla sincronicit, e non alla causa-efetto, come spesso stato
erroneamente detto.
&ntroduco un concetto che dimostrer! nel seguito5 ci! che ci accade non
#rutto di nostre a"ioni passate, non un efetto di una causa generata
da noi o dai nostri avi, ma #rutto della nostra appartenen"a al tutto
attraverso la sincronicit e la legge dell'attra"ione.
Il$ert +instein ha scritto5 "Un essere umano una parte del :utto che
chiamiamo Universo, una parte limitata nello spa"io e nel tempo. +gli
sperimenta se stesso, i propri pensieri e sentimenti come qualcosa di
separato dal resto in una sorta di illusione ottica della coscien"a.
6uesta illusione una sorta di prigione che ci restringe ai nostri
desideri individuali e all'afetto per le poche persone che ci sono vicine.
I$$iamo il compito di li$erarci da questa prigione, allargando il cerchio
della compassione sino ad a$$racciare tutte le cose viventi e l'intera
natura nella sua $elle""a."
ulla $ase della teoria della relativit arrivato anche a dire che il
tempo, in termini assoluti, non esiste. Cvvero non esiste nell'universo,
ma solo nella visione lineare di un osservatore, che proprio per questo
motivo ha coniato la parola uni-verso, intesa come qualcosa che va in
un verso solo, quello del tempo che scorre. 0er!, e il caso non esiste,
universo deriva da "unus" e "vertere", cio volgersi verso l'unit, e
questo proprio quello che noi dovremmo sempre #are, usando la
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sincronicit che ci permette di essere "universo" attraverso le nostre
perce"ioni.
/eniamo quindi al principio di causa efetto. &n internet possiamo
trovare de1ni"ioni ed aferma"ioni di questo tipo5 "Cgni causa ha il suo
efetto ed ogni efetto che compare ha una propria causa che lo
determina. :utto accade in con#ormit alla legge universale. ,a sorte, il
caso, sono soltanto i nomi che per ignoran"a gli attri$uiamo. 8essuno
pu! sottrarsi alla legge universale." Una de1ni"ione pi precisa si trova
in Ai.ipedia5 "8ella storia della 1loso1a antica il concetto di causa con
quello connesso di causalit o rela"ione causale ha indicato l'esisten"a
di una condi"ione necessaria tra i #atti dell'esperien"a che vengono
interpretati come tra loro collegati da un rapporto di causa-efetto."
-a queste e altre de1ni"ioni, tutte a$$astan"a imprecise, risulta
evidente che questo principio legato sia allo spa"io che al tempo. &n
particolare se causa ed efetto #ossero contemporanei, non si potre$$e
#are questa distin"ione, e i due termini perdere$$ero di signi1cato.
Inche la necessit che esista lo spa"io perch2 il principio possa operare
vera, ma molto meno intuitiva. 0rover! a tras#ormare in un esempio,
anche se limitato, questa idea. e percuoto un gong, e questa la
considero la causa, l'efetto il suono che posso percepire. I parit di
percussione, sia l'intensit che il ritardo temporale dell'onda sonora
sono #un"ione della distan"a. e sono a$$astan"a lontano potr! vedere
la diferen"a tra l'istante dell'a"ione di percussione e la perce"ione del
suono, come avviene in un #ulmine lontano, dove vedo il lampo e solo
secondi dopo sento il tuono. :utto questo legato alle diverse velocit
di propaga"ione della luce e del suono nell'aria, che per altro assor$e
progressivamente l'energia sonora. e sono a$$astan"a lontano vedr!
solo la luce, ma non sentir! alcun suono, perch2 ormai disperso
nell'aria. &dem per il gong, vedr! la ma""a che lo percuote, ma non
sentir! il suono. Ill'estremo opposto, se potessi diventare tutt'uno con il
gong, riducendo lo spa"io a "ero, allora non sentirei alcun suono, perch2
l'efetto esiste solo al di #uori, la dove la vi$ra"ione si pu! propagare.
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6uesto solo un esempio, con tutti i limiti che comporta, ma spero di
aver reso l'idea.
&n sintesi perch2 si possa avere una causa-efetto, ci deve essere un
legame di qualche tipo, operante nello spa"io e nel tempo. %entre nella
sincronicit tutto connesso 'cum-nectere K unire insieme( e nulla
collegato 'cum-ligare K legare assieme(, in causa-efetto tutto
collegato, nulla connesso, per de1ni"ione. 0ossiamo immaginare il
legame proprio come una corda che tiene legate le due entit coinvolte
nel #enomeno, che quindi per essere col-legate devono essere separate,
e dove se do uno strappo alla corda da una parte, l'efetto si sentir
all'altro estremo dopo un tempo che dipende da quanto lunga quella
corda.
,'aver recentemente scoperto e dimostrato a livello scienti1co che
esistono dei #enomeni legati solo al tempo e non allo spa"io ha
comportato una rivolu"ione glo$ale dell'idea di "#enomeno",
storicamente legata proprio alla causalit. 8ella parte 1nale di questo
scritto utili""er! alcuni di questi #enomeni per spiegare la nostra
appartenen"a al caos, ovvero all'Uno.
Ippurato che la legge di causa-efetto necessita di spa"io-tempo, sulla
$ase dei J mondi della *a$ala vediamo dove e come pu! operare.
0rendiamo in considera"ione noi stessi e la nostra appartenen"a ai J
mondi paralleli che ci sono stati tramandati dai grandi maestri
dell'umanit. &n questo mondo opera il nostro corpo, con il cervello che
contiene idee, cio immagini mentali, #rutto di particolari "circuiti
elettro-chimici" il cui #un"ionamento ormai possiamo osservare, ad
esempio, con una :I*. Itten"ione, ho detto idee, non pensieri. ,e idee
sono materia, con1gura"ioni di energia, temporanee nella memoria a
$reve, pi sta$ili nella memoria di lungo periodo del nostro cervello,
sempre che non intervengano #attori degenerativi o traumatici. ,e idee
quindi nascono e muoiono, possono scomparire o essere cancellate con
un "lavaggio" del cervello, anche in modo arti1ciale. ,e idee viene detto
nascano dai segnali che arrivano al cervello generati attraverso i nostri
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sensi, e ancora una volta questa una visione par"iale, che degrada
l'uomo ad una macchina. Duardando il #enomeno in modo glo$ale, dal
mio punto di vista le idee nascono sempre da rea"ioni "emotive" alle
"emo"ioni". & due termini si ri#eriscono a due mondi diversi. ,a nostra
emotivit lo strumento che ha il cervello per tras#ormare le emo"ioni
in idee. ,e emo"ioni gli arrivano dall'anima, che opera nel secondo dei
mondi. Crmai dimostrato che anche l'anima, che alcuni chiamano
corpo astrale, altri corpo di luce, altri aura, un corpo 1sico, che #atto
esclusivamente di elettroni. Dli elettroni sono per noi ancora #onte di
mistero, proprio per il loro comportamento duale. ono
contemporaneamente materia e non-materia. ,'anima opera nel
secondo mondo, dove c' lo spa"io, ma non esiste il tempo. ,a nostra
anima ha un colore, che cam$ia continuamente, ha una #orma, occupa
un certo spa"io, ma al di #uori del tempo, per lei tutto presente.
0osso con#ermare tutto questo anche attraverso l'esperien"a delle
regressioni coscienti, sen"a uso d'ipnosi, che continuo a #are da anni, e
che sempre mi ricon#ermano la validit di questa asser"ione. ,e
emo"ioni sono neutre, non sono n2 positive n2 negative, ma poi il
nostro cervello, tras#ormandole in idee, le colora in un verso o nell'altro.
Beati i cinesi che hanno una unica parola per dire "opportunit" o
"pro$lema", hanno compreso molto nella loro millenaria sagge""a. %a
le emo"ioni da dove vengono7 *ertamente non dagli eventi materiali,
visto che quelle che noi chiamiamo comunemente "emo"ioni" e che
invece dovremmo chiamare "rea"ioni emotive" vengono dall'alto. ,e
emo"ioni vengono dai nostri pensieri, che sono #uori dello spa"io3tempo,
perch2 generati dal nostro "&o superiore", che opera nel ter"o mondo.
Iccenno, solo per complete""a, cha oltre i nostri pensieri ci sono gli
archetipi, $ase di ogni pensiero, e questi sono legati al nostro "pirito",
che opera nel quarto mondo. 0osso aggiungere che "&o superiore" e
"pirito" sono i termini da me usati, ma se ne possono trovare molti altri
per identi1care gli stessi concetti.
0artendo da questo quadro d'insieme, ora pi #acile capire come mai il
principio di causa-efetto sia possi$ile, per gli umani, solo attraverso
7
l'emotivit, cio il nostro cervello, la solita "mente che mente", che si
comporta come una macchina. &n efetti questo principio valido per
tutte le macchine materiali, inglo$ando nel termine materia anche le
varie #orme di energia. Inche le varie tras#orma"ioni energetiche sono
regolamentate dalla causa-efetto, ma atten"ione, solo quelle legate a
#orme di energia locali""ata, perch2 l'energia li$era solo legata alla
sincronicit.
6uesto mi porta a dire che ci! che scateniamo con le nostre a"ioni,
secondo lo schema ra"ionale $asato su causa-efetto, ovvero sulla $ase
di una nostra ra"ionalit non illuminata, una specie d'inter#eren"a
sulla per#e"ione della sincronicit e dell'universo a cui apparteniamo.
9iprendo il concetto di universo. Crmai chiaro che questo universo
non in1nito, ma limitato nello spa"io, e ha una sua #orma. 0er!
altresF chiaro che esistono in1niti universi paralleli. + s'ipoti""a che i cosF
detti "$uchi neri" altro non siano che punti di passaggio da un universo
ad un'altro. 0ossiamo immaginare il nostro universo come una cellula
del corpo umano, circondata da decine di cellule, a loro volta circondate
da centinai di cellule, e cosF via, in modo esponen"iale. ,a diferen"a
che ai limiti della pelle le nostre cellule terminano, mentre non
sappiamo se gli universi paralleli siano anch'essi limitati in numero o
noH in ogni caso sinora non emersa nessuna teoria che implichi
l'esisten"a di un limite. *redo che gli universi siano in numero in1nito, e
proprio questa condi"ione permetta la per#e"ione dell'intero sistema.
&noltre, essendo la sincronicit al di #uori dello spa"io3tempo, noi
possiamo collegarci a qualsiasi parte di un qualsiasi universo, l'unico
limite la nostra immagina"ione, intesa come capacit di #ormulare
pensieri.
8el linguaggio comune spesso si parla di "pensieri creativi", come se
potessero esistere dei pensieri non creativi, ma non cosF5 tutti i
pensieri sono creativi, e creano per loro natura. -i conseguen"a tutto
quello che ci capita nella vita #rutto dei nostri pensieri. + tutto sare$$e
per#etto se noi non inter#erissimo in questo processo, che Guisce
dall'alto verso il $asso come un 1ume che scorre sui pendii di un monte.
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&nvece di #arci goccia di questo 1ume, ci mettiamo sopra la vita, con la
nostra super$ia 'super-$ios(, costruendo delle dighe che $loccano
questo Gusso, dighe che chiamiamo "le sono le nostre idee". 0erdiamo
la connessione con la sincronicit e ci colleghiamo alla materia e alle
sue energie, che si chiamano esperien"e materiali, tradi"ioni, leggi,
dogmi, e cosF via. *osF nella nostra mente creiamo un .arma che non
esiste, e con lui quella soferen"a che ci ha #atto travisare persino il
senso della parola "sacri1cio"5 da "rendere sacro" diventato "sofrire a
causa". i, a causa, perch2 siamo caduti in pieno nella legge di causa-
efetto. 6uindi il .arma non esiste in assoluto, ma pu! esistere per la
nostra mente. *ome il tempo.
&l tempo, in termini assoluti, avre$$e senso solo come eterno presente.
%a un eterno presente signi1ca un tempo sempre eguale a "ero, perch2
se, sim$olicamente, #osse =, allora generere$$e il @, e poi il L, e cosF
via, cio ini"iere$$e a scorrere. Un tempo che resta immutato non pu!
essere che nullo, e quindi non esiste, neppure sul mondo pi elevato,
cio quello degli archetipi. &l tempo un parto della nostra mente, e non
esiste sul piano divino. ,a mancan"a di un "dio del tempo" la
condi"ione necessaria per l'esisten"a di un concetto di per#e"ione
divina. 0er contro l'idea della mancan"a di un dio del tempo cosF
terri$ile, da essere ri1utata in una visione di per#e"ione umana. %i
rendo conto che questa aferma"ione, non solo mia ma ormai di molti,
mette in crisi le teorie e gli schemi di vari pensatori e 1loso1 del
passato, ma d'altra parte mi rendo conto che era necessario un
processo di sintesi che a livello ra"ionale si reso possi$ile solo ora per
arrivare a #ormulare un simile enunciato. -i#atti sull'aferma"ione che il
tempo non esiste convergono solo i %aestri del passato, a volte
esplicitamente e a volte implicitamente, che sono arrivati a questa
conoscen"a non attraverso il sapere o l'analisi, ma attraverso
l'illumina"ione.
Ho detto prima che avrei #atto degli esempi di #enomeni 1sici del nostro
mondo che sono legati allo spa"io, ma non al tempo, e altri dove lo
spa"io3tempo, nel #enomeno, non esiste. &ni"iamo dai primi, non sulla
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$ase di teorie, ma di eviden"e sperimentali. e due particelle originate
assieme si propagano per dire"ioni opposte, e una delle due viene
deviata nel suo percorso, istantaneamente anche l'altra efettua la
stessa devia"ione. &n questo caso esiste lo spa"io, e la distan"a che
separa le particelle, ma non esiste il tempo. &l #enomeno istantaneo,
sen"a trasmissione di energia, neppure sotto #orma d'in#orma"ione. 8on
c' un segnale che venga emesso e poi ricevuto, perch2 qualsiasi tipo di
segnale necessitere$$e di una #ra"ione di tempo per propagarsi, e
questa #ra"ione crescere$$e con l'aumentare della distan"a. &nvece
questo non avviene. 6uindi la spiega"ione del #enomeno non pu!
essere data sulla $ase di una legge di causa-efetto, ovvero, in )isica, di
a"ione e rea"ione. ,a )isica quantistica spiega il tutto attraverso il
principio di sincronicit. I livello spirituale, questo corrisponde a
spiegare il #enomeno attraverso l'appartenen"a delle due particelle
all'Uno.
%a esistono eventi che si collocano addirittura al di #uori della logica
dello spa"io-tempo. e il #enomeno divenuto noto come "la centesima
scimmia" si dimostrato essere una #or"atura a livello storico, per
contro ormai si dimostrato a livello di la$oratorio che se si provoca
una muta"ione permanente in un ceppo di speci1ci $atteri, e questo
ini"ia a crescere e moltiplicarsi, quando il ceppo raggiunge una certa
numerosit, detta massa critica, tutti gli altri $atteri dello stesso tipo,
sparsi per la terra, improvvisamente, e apparentemente
inspiega$ilmente, ini"iano a mutare allo stesso modo. &n questo caso il
#enomeno al di #uori dello spa"io-tempo. Il di #uori dello spa"io perch2
la distan"a dei ceppi non coinvolta in alcun modo nel #enomeno. Il di
#uori del tempo, perch2 al raggiungimento della massa critica il
cam$iamento si presenta istantaneamente. Incora una volta non c'
trasmissione d'in#orma"ione, e l'unica spiega"ione legata al principio
di sincronicit e appartenen"a all'Uno.
8ella vita quotidiana tutti noi #acciamo esperien"a della dilata"ione o
contra"ione del tempo, quante volte vi capitato che un minuto
sem$rasse un'ora, o il viceversa. %a diMcile #are esperien"a
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dell'istantaneit degli eventi. &l tempo "ero sem$ra essere al di #uori
delle nostre capacit percettive. 0er #ortuna anche tempi molto piccoli,
al di sotto di qualche centinaio di millisecondi, non sono da noi
percepi$ili, e questo ci permette di avvicinarci all'esperien"a di un
tempo nullo. Id esempio, quanto dura un Gash di una macchina
#otogra1ca7 8on siamo in grado di dirlo, per noi un lampo, un istante.
Iltro esempio5 osserviamo una goccia d'acqua che cade e, ad esempio,
entra in un $icchiere d'acqua. Un attimo prima goccia ed acqua erano
separate, un attimo dopo sono un tutt'uno. 8on riusciremo mai a
percepire l'istante della tras#orma"ione. ,o possiamo 1lmare con un
dispositivo ad alta velocit, e poi rivedere la sequen"a dei #otogrammi e
renderci conto cosF del #enomeno reale, ma $asandoci sulla nostra
perce"ione, il tutto ci apparir come istantaneo, anche se non lo .
Ho #atto questi esempi per #ar capire che principio di sincronicit e
legge di attra"ione sono al di #uori delle nostre capacit sensoriali
meccaniche, e quindi per poterci entrare si deve andare oltre la #orma,
entrando nella s#era delle intui"ioni, delle premoni"ioni, delle sensa"ioni
e;tracorporee, dei pensieri che non sono idee. &n questo caso la
medita"ione, non essendo #uga dalla realt ma me""o di collegamento
con l'&o superiore e con lo pirito, diventa un me""o potente, anche se
molto diMcile da attuare correttamente.
Ho necessariamente tralasciato molte altre considera"ioni, per non
rendere il documento troppo lungo, e concludo con alcune aferma"ioni
$asate sulla mia conce"ione dell'ordine nel caos. :utto per#etto cosF
com', nella glo$alit. &l caos la per#e"ione assoluta nell'Uno che
unisce gl'in1niti universi. e tutti i nostri legami $ene che siano rotti,
per contro non a$$iamo $isogno di costruire unioni, l'unione esiste di
per se stessa, ci garantita dalla *rea"ione, ci dimostrata dal
principio di sincronicit, ci oferta con la legge d'attra"ione, quindi a
noi $asta entrare nell'Uno con tutto noi stessi per essere in unione,
poten"ialmente con tutto e con tutti. *on le nostre a"ioni ra"ionali,
$asate sulla legge di causa-efetto, tentiamo di alterare questa
per#e"ione, di piegarla al nostro volere. %a immaginate, noi siamo una
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minuscola entit, che appartiene ad un minuscolo pianeta di un
piccolissimo sistema solare, ai $ordi di una galassia che a sua volta
peri#erica rispetto al nostro cosmo, il quale a sua volta una parte del
nostro universo, che solo uno degli in1niti universi esistenti, e tutto
questo insieme appartiene all'Uno. *redete proprio che una nostra
a"ione possa alterare questo stupe#acente per#etto equili$rio7 *rederlo
sare$$e come ipoti""are che una singola particella impa""ita, un
neutrino potesse alterare l'equili$rio del sistema solare. &mpossi$ile.
6uindi tutto per#etto, qui e ora, nell'Uno. + di conseguen"a tutto
imper#etto, ma per#etti$ile, in questo mondo materiale.
,a )isica ci ofre almeno un caso concreto di ordine nel caos. &n un
recipiente pieno di gas, l'equili$rio permanente, nel senso che la
risultante di tutte le #or"e sempre "ero. %a se con un microscopio si
osservano le particelle di gas, queste vanno dove vogliono, si scontrano
con le altre, vengono deviate e deviano le altre, ma alla 1ne la
risultante di tutto questo caos un ordine per#etto e immuta$ile, un
equili$rio totale. I noi spetta solo scegliere tra le nostre idee o la
consapevole""a dell'essere. +ssendo coscienti che proprio la nostra
divinit, che ci dovre$$e portare alla "tras#orma"ione", ci! che ci
permette anche di convertire in dolore e soferen"e questa per#e"ione,
quando tentiamo, invano, con la nostra mente, di uscire dall'ordine del
caos.
Dian 0iero
0ordenone, N?3N>3@N=L
Aritmetica del dualismo
di Gian Piero Abbate
<<<.OandOo.org
8oi viviamo in un mondo tridimensionale, dove ogni cosa e ogni evento viene
percepito dai nostri sensi come duale.
&l dualismo insito in noi e in ci! che ci circonda, sin dalla nostra nascita.
%a un conto la realt, altro conto la sua perce"ione, altra cosa lPinterpreta"ione
che diamo a tutto questo.
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-a sempre lPinterpreta"ione data alla dualit delle cose stata legata alle prime due
opera"ioni aritmetiche che lPuomo impara, cio la somma e la sottra"ione, e
allPesisten"a degli opposti, cio dei numeri negativi.
,a logica molto semplice5 se esiste n, allora deve esistere il suo opposto -n in modo
che nQ'-n(KN
6uesta la logica che ha dominato il mondo sinPora, in ogni settore, incluso la
spiritualit.
&n particolare questa logica stata applicata nel mondo occidentale. Dli esempi
possono essere molteplici e diversi5 cosF come il $ianco e il nero sono de1niti come
opposti, altresF se esiste un R*ristoS allora deve esistere un RInticristoS.
Inche rispetto alle energie si parla di energie positive ed energie negative, con la
possi$ilit di accrescere lPenergia, sommandone pe""i tra loro, o perdere lPenergia,
sottraendola.
*osF si sviluppa il concetto del $ene e del male come opposti in lotta tra loro, e di
angeli e demoni, sino a di #atto creare un dio del $ene e un dio del male, -io e
-iavolo, anche in quelle religioni che si pro#essano monoteiste.
olo recentemente alcuni teologi hanno ini"iato a dire che in ogni caso gli Ingeli e i
-iavoli o$$ediscono entram$i a -io, ma questo non in disaccordo con la visione
degli opposti, n2 comporta il suo a$$andono, solo un piccolo passo avanti.
0er sviluppare una nuova visione $isogna introdurre ulteriori concetti.
0er! sempre restando agli opposti, da notare che lo "ero #rutto della somma di due
elementi eguali ed opposti. &n questa visione lPassoluta mancan"a del tutto #rutto di
un annientamento, di una specie di disintegra"ione dellPelemento con il suo opposto. T
il concetto di materia ed antimateria, ma lPesperien"a 1sica ci dice che la realt
diversa5 se due particelle, una di materia e una di antimateria, sPincontrano, vero
che si RannichilisconoS, cio spariscono, ma la rea"ione non nulla, an"i provoca una
radia"ione elettromagnetica, cio della luce, di energia pari alla somma delle energie
delle due particelle.
&nsomma, lPesperimento 1sico smentisce la nostra modalit interpretativa $asata sugli
opposti.
&n1ne lPin1nito matematico, in questa schemati""a"ione, non unico, ma esistono due
in1niti, uno positivo e un negativo, che si trovano agli estremi opposti.
,a tipica rappresenta"ione geometrica del tutto una retta, con un punto detto "ero, e
i numeri positivi e negativi disposti in modo contrapposto. %a questo un Runi-versoS,
e partire dallPin1nito negativo per procedere verso lPin1nito positivo non ha molto
senso e non corrisponde allPesperien"a storica, quindi la rappresenta"ione deve essere
tale da avere un unico verso pur mantenendo la dualit delle cose e certi equili$ri che
conosciamo RempiricamenteS.
Ulteriore elemento di con#usione in questa rappresenta"ione lo "ero, perch2 "ero il
risultato della somma alge$rica di qualsiasi numero con il suo opposto, per! "ero
anche il limite a cui tende lPinverso dellPin1nito, cio lim'
=
3
U
(K N. %a i due "eri hanno
signi1cati $en diversi5 il primo Ril nienteS, lPinsieme nullo dovuto allPannullamento,
mentre il secondo la rappresenta"ione dellPimmani#esto, del contrario di tutto, come
pu! essere il $uio il contrario della luce.
:utta lPevolu"ione attualmente in atto, i relativi cam$iamenti, gli stessi messaggi che
stanno arrivando a molti sensitivi, tutto ci porta a capire come questo schema sia
errato e si de$$a passare a qualche cosa di diverso, la cui portata ini"ia a dispiegarsi
solo recentemente.
Una visuali""a"ione che ho gi proposto in passato quella della medaglia che per
esistere deve avere due #acce. ,e due #acce sono inverse tra loro, inverse ma non
opposte, sono RreciprocamenteS le due #acce della medaglia. &n nessun modo
possi$ile contrapporre le due #acce, altrimenti la medaglia perde di senso. 8essuno
13
pu! sta$ilire quale sia la #accia RIS, ma semplicemente, a caso, se chiamiamo RIS una
#accia, lPaltra pu! essere RBS, ma resta valido anche il viceversa.
6uesto un modo diverso di rappresentare la stessa dualit di prima.
olo che ora le opera"ioni #ondamentali non sono pi somma e sottra"ione, ma
moltiplica"ione e divisione.
:ornando allParitmetica, i numeri inversi, o reciproci, sono quelli il cui prodotto da
lPunit.
&n pratica
=
3
n
lPinverso, il reciproco, di n.
&poti""iamo che queste siano le due #acce della medaglia. Illora in questa
rappresenta"ione non cP pi spa"io per la negativit, ma tutto sempre positivo.
%olte cose non cam$iano, ad esempio lPinverso del nero resta il $ianco, e viceversa,
ma per capirlo do$$iamo ragionarci sopra, perch2 non siamo a$ituati a questa
modalit di pensiero.
e nK4, allora il suo inverso
=
3
4
. :anto pi il numero cresce, tanto pi il suo inverso
decresce, sino ad arrivare al limite. Inche in questo caso il limite lPin1nito, ma esiste
solo un in1nito, e il suo reciproco lo "ero. %a questo un limite, anche nella nostra
realt. )inalmente otteniamo uno schema coerente con la parola RuniversoS5 tutto
procede sempre in un verso solo, a partire dal nulla ini"iale che contiene il tutto, che
non appena si mani#esta 'il cosF detto R$ig $angS( si mette in una #ase crescente di
espansione che non ha mai 1ne, ma presenta solo un limite teorico non raggiungi$ile,
detto in1nito.
+ se restiamo al sim$olo della medaglia, allora questo signi1ca che il nulla e il tutto
sono la stessa cosa, lPuno lPinverso dellPaltro, ma a questo punto la medaglia non
esiste pi perch2 entram$i sono dei RlimitiS non raggiungi$ili.
iccome preso un qualsiasi elemento, il prodotto con il suo inverso lPunit, cio 'n( ;
'
=
3
n
( K =, allora lPunione si ottiene proprio dal prodotto 'notare il termine RprodottoS,
risultato di una produ"ione( di due inversi.
Ingeli e diavoli non sono contrapposti, non si #anno la guerra, e neppure il *risto e
lPInticristo si danno $attaglia, ma semplicemente sono inversi tra loro, e necessari,
perch2 non pu! esistere una medaglia con una #accia sola. + anche perch2 la /ita e
lPevolu"ione nellPuniverso si produce attraverso la colla$ora"ione degli Rinversamente
egualiS.
e prendiamo lPinsieme dei numeri naturali '=,@,L,V( e dei loro inversi, possiamo
notare che i numeri naturali sono interi, mentre i loro inversi sono sempre decimali,
tranne che in un caso.
6uesto caso singolare proprio lPunit, perch2 lPinverso dellPunit nuovamente
lPunit.
6uando raggiungiamo lPunit, allora siamo uno con tutto e con tutti, e la medaglia
per#etta, quindi paralare di una #accia I e una #accia B non ha pi senso, nellPunit le
due #acce sono identiche e indistingui$ili.
Iltra considera"ione5 se associamo il mondo delle cose RpositiveS della vecchia
rappresenta"ione allPinsieme dei numeri naturali, e di conseguen"a il mondo delle
cose RnegativeS allPinsieme degli inversi, ci accorgiamo che se il valore di una entit
positiva cresce, il valore del suo inverso decresce.
T un nuovo concetto di equili$rio, contrario allPidea preconcetta che se il $ene cresce
allora anche il male deve crescere per $ilanciarlo. T in questo modo che possiamo #ar
RvincereS il *risto5 pi ci uniamo al suo corpo mistico, pi ,ui si espande, pi
lPInticristo tende a sparire.
0rima se il $ene aumentava, per mantenere lPequili$rio anche il male doveva
aumentare in propor"ione, essendo lPequili$rio lo "ero.
14
%a ora lPequili$rio lPuno, e se il $ene cresce il male deve decrescere, secondo la
#un"ione inversa, in modo che il prodotto sia sempre lPunit.
6uesta visione molto pi rispondente sia allPesperien"a sia alla 1sica, anche se ci
risulta poco intuitiva.
I$$iamo detto che lPinverso del $ianco il nero, e questo capi$ile se si conosce il
triangolo dei colori e le sue coordinate, e in ogni caso anche ver$almente che il $ianco
sia lPinverso del nero pu! essere un concetto intuitivo, ma se ci chiediamo cosa sia
lPinverso della luce, allora la tenta"ione sare$$e su$ito di rispondere5 Ril $uioS.
&nvece in questa rappresenta"ione solo lPinverso di una luce in1nita pu! produrre il
$uio, e quindi essendo questo un concetto limite, ancora una volta non applica$ile
alla realt. 8ormalmente lPinverso della luce ancora luce, dPintensit molto minore,
ma sempre luce.
,Pinverso del $ene il male, ma in questa rappresenta"ione il male cam$ia i suoi
connotati. &l male diventa una certa quantit di $ene, una quantit tanto pi piccola
quanto pi grande era il $ene di parten"a. +sattamente come il peccato non una
caduta, ma solo aver s$agliato la mira e non aver #atto centro.
&n ogni caso la rappresenta"ione attraverso il sim$olo della medaglia non per#etta, e
mi scuso se non ho trovato di meglio, mentre la codi1ca matematica con i numeri
naturali e i loro inversi molto pi potente, ma meno intuitiva.
%ateria e antimateria divengono due elementi che non si possono incontrare, perch2
sono due #acce inversamente eguali della realt. 0er nostra #ortuna questo incontro
non avviene #requentemente in natura, altrimenti questo universo sare$$e gi
collassato.
0er! quando questo avviene, il risultato non nullo, ma il ricongiungimento delle
due particelle nellPunit, con li$era"ione di luce, sim$olo della Rtras#orma"ioneS,
ovvero della conversione in energia della medaglia.
Cgni volta che una medaglia sparisce cP una emissione di luce. Cgni volta che un
$usco nero sparisce nasce una nuova stella.
*io il creato continua a creare, ma in questo processo tende sempre verso lPunit,
dove lPunit perenne dinamismo, e non staticit.
T la musica del creato, che non silen"io, la dan"a del creato, che non staticit.
0urtroppo spesso a$$iamo difuso una immagine di -io come di una realt statica,
per#etta e immo$ile, sempre eguale a se stessa. 6uesta immagine per! molto
limitante, e poco appropriata anche rispetto alle intui"ioni che la moderna 1sica ed
astronomia ci suggeriscono.
Una immagine di un -io creatore in continua espansione, e di conseguen"a che crea
continuamente, una immagine pi appropriata, anche se ci pu! dare #astidio perch2
mina la staticit dei dogmi e la nostra necessit di rinchiudere RdioS in uno schema.
%a questo riguarda anche noi e la scoperta di noi stessi.
,a vecchia rappresenta"ione per opposti suddivideva il mondo in $uoni e cattivi, in
perenne lotta.
,a nuova rappresenta"ione vede lPunit come elemento di separa"ione tra le due
schiere, dove lPinverso dei $uoni sono i meno $uoni.
&n questa rappresenta"ione i cattivi non hanno pi spa"io. *i sono a"ioni RmalvagieS,
ma non esistono cuori malvagi, le a"ioni possono essere cattive, ma i cattivi non
esistono. +sistono i meno $uoni, i pi de$oli, che $ilanciano i pi $uoni.
)orse per questo lPantica *a$ala e$raica non dice che il nostro cuore diviso in due
parti una $uona e una cattiva, ma dice che diviso in due parti, una $uona e una
poten"ialmente cattiva. 0oten"ialmente, perch2 la parte sinistra $uona anchPessa,
solo che RinversamenteS $uona.
15
:utto il nostro io, il nostro mondo, lPintero universo deve essere ripensato in questa
logica.
+ vedendo il tutto in una prospettiva diversa, prende corpo il concetto della
espansione.
Usiamo lPimmagine di una torta. e passiamo da una #etta grande un sesto della torta
ad una un poP pi grande, diciamo un suo quinto, ad una ancora pi grande, il suo
quarto, cio
=
3
W
,
=
3
4
,
=
3
J
e cosF via, arrivando a =, cio una torta, per poi continuare verso
J torte, e poi 4, e poi W, e cosF via, sia nella prima sequen"a che nella seconda il
processo pu! essere visto come una espansione, dove allPespansione del lato integro,
cio degli interi, corrisponde una contra"ione dei reciprochi.
0er questo motivo le due #acce della medaglia hanno sempre la stessa dimensione5 se
dico che una #accia vale 4, allPora la #accia opposta deve RcontenereS il suo reciproco,
cio
=
3
4
, ma non pu! essere grande
=
3
4
perch2 lPattri$u"ione dei valori del tutto
ar$itraria, e quindi se la #accia deve contenere
=
3
4
, allora deve poter contenere anche
4.
&noltre il concetto di espansione comporta uno spostamento della centratura.
0ensiamo rispetto a noi stessi. 8ella vecchia rappresenta"ione se espandevo la mia
Rs#era dPinGuen"aS, ad esempio, da 4 a W, allora lPopposto passava da -4 a -W, e il
centro restava sempre #ermo sullo "ero. &l raggio dPinGuen"a era passato da =N a =@.
Idesso se mi espando da 4 a W, il reciproco si sposta da
=
3
4
a

=
3
W
, e quindi anche il
centro si sposta.
*alcolare dove capita il centro non diMcile5 per 4 e
=
3
4
il centro sar
'4Q
=
3
4
(3
@
K
@W
3
=N
K@,W mentre per W e
=
3
W
sar 'WQ
=
3
W
(3
@
K
L?
3
=@
KL,NXL cio la nostra
centratura ha #atto un passo avanti.
Inche il diametro della nostra s#era dPinGuen"a cam$iato5 nel primo caso valeva '4-
=
3
4
( K
@J
3
4
KJ,X mentre ora diviene 'W-
=
3
W
(K
L4
3
W
K4,XL, cio aumentato. *ome ci
aspettavamo. &l $ello di questa rappresenta"ione, se si riesce a visuali""arla, che la
s#era cresce sempre di pi, ma anche si sposta sempre pi avanti con il suo centro,
cosa che non accadeva nel precedente modo di vedere la realt.
+ cosF di espansione in espansione, quando si arriva alla massima espansione, cio ad
essere prossimi allPin1nito, allora lPinverso tende ad annullarsi, e il tutto si ricompone
nellPunit.
In"i, nellPUnit del :utto.
I questo punto a$$iamo raggiunto il limite della nostra espansione nel mondo reale, e
per andare oltre do$$iamo cam$iare schema. T importante osservare come in questo
limite il nostro diametro tende allPin1nito cosF come la nostra centratura tende a
spostarsi verso lPin1nito, e non verso lPunit. 6uesto ci dice che essere uno con tutto e
con tutti non signi1ca essere lPunit, ma essere lPin1nito, che tutto a$$raccia e tutto
comprende. ,Punit solo lPelemento RsingolareS di questo insieme, quello che separa
glPinversi tra loro, quello che ci permette di scoprire la reciprocit.
6uindi non si tratta di essere =, ma di sperimentare lPunit essendo, simultaneamente,
il nulla e il tutto, che attraverso e gra"ie allPuno, sono reciproci tra loro.
Dian 0iero I$$ate
0ordenone, =3N>3=N
http://www.stazioneceleste.it/articoli/aritmetica_dalismo.htm
16
&ntervista
un articolo3intervista all'autore pu$$licata su il Diornale.
! n "isico che ha pro#ettato n pezzetto del sincrotrone tilizzato dal so colle#a $arlo
%&&ia al $ern di 'ine(ra per #li stdi slle particelle elementari) ripa#ati col premio
*o&el nel 1984. ! per anzianit+ di ser(izio il pi, (ecchio esperto della $ommissione
eropea incaricato di re(isionare i pro#etti di ricerca tecnolo#ica s ener#ie alternati(e)
in"ormatica e domotica) inserito #i+ 30 anni "a nel primo -sprit .-ropean strate#ic
pro#ram on research in in"ormation technolo#/0. ! n teolo#o) con tanto di diploma .110 e
lode0 conse#ito presso l12stitto di "ormazione teolo#ica e promozione mana della
diocesi di 3ordenone) persaso che nel #enoma n #iorno si rintraccer+ il colle#amento "ra
l1omo e il $reatore. ! no stdioso della ca&ala) l1antica tradizione mistico4esoterica
dell1e&raismo che) partendo dalla data di nascita di n indi(ido) 5 in #rado di sta&ilire i
*omi di 6io) cio5 le mani"estazioni dell17ltissimo nell1omo. ! n msicista e
compositore che a 'eno(a) do(15 crescito) "re8enta(a i cantatori 9a&rizio 6e 7ndr: e
2(ano 9ossati.
! molte cose 4 o "orse molte personalit+ 4 "se insieme) 'ian 3iero 7&&ate) nato a ;dine il
2 a#osto 1949) residente a 3ordenone) di(orziato) de "i#li. $apitano di ln#o corso)
di(ent< dottore in "isica nel 1974 all1;ni(ersit+ di 3ado(a. 6iscsse la sa tesi applicati(a
nell1ltima sessione di larea presiedta dal pro"essor 7ntonio %osta#ni: sa madre)
inse#nante di matematica e "isica che mor= 8ando li a(e(a 18 anni) s1era lareata nella
prima sessione con lo stesso docente. 'i+ inse#nante di tecnolo#ie per l1edilizia presso la
"acolt+ di architettra del 3olitecnico di >ilano) 7&&ate esord= in 9rili nel 1975 come
responsa&ile di la&oratorio alla ?anssi elettronica) do(e si prodce(ano tele(isori ed
elettrodomestici con i marchi @eleco) %eA e *aonis. B##i 5 direttore #enerale di CinD)
oltre che socio "ondatore di -idon Ca&) no dei primi or#anismi di ricerca pri(ati italiani
non pro"it) nato da na costola della -idon Eaires) azienda specializzata nell1intelli#enza
arti"iciale applicata all1atomazione indstriale.
7&&ate (iene spesso in(itato a tenere con"erenze in #iro per l12talia) tal(olta in case
pri(ate. ! anche n #rande stdioso di pro"ezie. $he sono innmere(oli e na pi,
an#osciosa dell1altra. $15 il (esco(o irlandese >alachia che intorno al 1140 compila la
se8ela dei ponte"ici) "ino a 6e #loria oli(ae) il penltimo sccessore di $risto .colle#ato
al nome di Fenedetto GH2) essendo(i na con#re#azione di monaci &enedettini oli(etani0)
se#ito da 3etrs romans) l1ltimo papa prima della "ine del mondo. $15 l17n#elo della
chiesa di -"eso) eremita (issto intorno al G2H secolo) che descri(e Ila #an#rena della
JerraK) cio5 il de#rado am&ientale) nel 8ale si mo(er+ a#e(olmente l17nticristo I8ando
il >ille si a##in#er+ al >illeK .do(remmo esserci0 e Isar+ comandato al sole di pian#ere)
e le lacrime del sole cadranno slla terra) e la terra di(enter+ come na #raticola sl
"ocoK. $15 il >onaco *ero) o %a#no *ero) che nel GH2 secolo azzecc< alcne date
"atidiche) da I1789 tr&ine di san#eK .la ri(olzione "rancese0 a I1914 pianra di crociK
.prima #erra mondiale0. $15 la &eata 7nna >aria Jai#i .18370 che annncia: IHerr+ sopra
la terra l1oscrit+ immensa) drer+ tre #iorni e tre nottiK. $15 sor >aria di 'es,
$roci"isso) carmelitana di 3a) che nel 1878 indica il nmero de#li scampati: I6rante i
tre #iorni di tene&ra) coloro che cammineranno per i loro sentieri di depra(azione
periranno) di modo che sopra((i(er+ soltanto la 8arta parte dell1manit+K.
>a prima) drante e dopo 8esti pro"eti di s(entra (i sono %odol"o 'eDner d17#sta
.I2l 3apa sar+ "atto pri#ioniero dai soi e la $hiesa di 6io sar+ spo#liata del so potere
temporaleK0) -lena Lalra"" .I;n 3apa "##iti(o) se#ito solamente da 8attro cardinali
17
(err+ a ri"#iarsi a $oloniaK0) e poi $aterina -mmerich) sor 9astina EowalsDa) don
'io(anni Fosco) i tre pastorelli di 9atima) >aria Haltorta) $ostanza $alle#ari) >ar#herita
@ampair) 'io(anna Ce %o/er) Heronica CeDen) 3ino $asa#rande) i sei (e##enti di
>edM#orMe) per arri(are a don @te"ano 'o&&i che nel 1989 (aticin< na Imassoneria
ecclesiasticaK le#ata al 666) il nmero della Festia citato nell17pocalisse di 'io(anni) che
Isollecita #li am&iziosi con la prospetti(a di "acili carriereN ricolma di &eni #li a""amati di
denaroN aita i soi mem&ri a prime##iare e a occpare i posti pi, importantiK.
I2n #enerale non credo alle pro"ezie) se non in termini pro&a&ilistici) mai in termini
deterministiciK) dice 7&&ate. IOo delle pro"ezie la stessa concezione che i meridionali
hanno dei sema"ori) assai pi, e(olta rispetto a 8ella che ne a&&iamo noi settentrionaliK.
Hale a direP
I3er la #ente del *ord il (erde si#ni"ica che poi passare e il rosso che de(i "ermarti. 3er
la #ente del @d si p< passare in entram&i i casi: il (erde indica na &assa pro&a&ilit+ di
incidente) il rosso na alta. Ce pro"ezie sono ipotesi di la(oro) non 5 detto che si realizzino
sempre. *e sono &en consci persino coloro che le ennciano. 3adre 3io da 3ietrelcina) per
esempio) a(e(a "issato delle date precise entro ci alcne delle se premonizioni do(e(ano
essere distrtte 8alora non si "ossero a((erate. @olo che i soi se#aci non l1hanno "atto.
3are che 3io G) prima di morire) a&&ia sssrrato: QHedo i rssi arri(are a 'eno(aR. *on 5
accadtoK.
$on i >a/a l1a&&iamo scampata &ella.
I7(e(o smentito la loro presnta pro"ezia #i+ 8alche anno "a. 3er me i se#ni non possono
mai essere dis#inti da dati misra&ili "isicamente. 2l calendario dei >a/a ha cicli minori
le#ati alla Cna e al @ole) ma il ciclo ln#o di 5.125 anni non 5 le#ato a nlla dal pnto di
(ista astronomico. 3er #isti"icare la "ine del mondo si parla(a di allineamenti "ra pianeti
che sare&&ero a((enti il 21 dicem&re 2012. @ono andato a controllare: non erano in
pro#ramma n: #li ni n: #li altri. 2dem la pro"ezia dei >a/a: l1ho cercata) ma non esiste.
Hi era solo n insieme di ta(olette i ci dise#ni pote(ano essere interpretati da 100 esperti
in 100 modi di(ersi. @e 8alcno mi dice che l1asse della Jerra si sta spostando) #li
rispondo che non 5 (ero: l1ho (eri"icato. @e in(ece mi dice che il campo ma#netico
terrestre si sta comportando in modo impre(isto) #li rispondo che ha ra#ioneK.
$he sta "acendo di strano il campo ma#netico terrestreP
I6iminisce d1intensit+) tal(olta "ino ad azzerarsi del ttto) "acendo smarrire la rotta a#li
ccelli mi#ratori e alle &alene) i 8ali non possiedono la #iro&ssola: hanno solo na
&ssola ma#netica che sta dentro la loro testa. Sesto smonta 8alsiasi ipotesi sll1ori#ine
del campo ma#netico terrestre. B##i n "isico onesto de(e riconoscere di non sapere che
cosa esso siaK.
3erch: n "isico sente il &iso#no di diplomarsi in teolo#iaP
I! la natrale e(olzione di na ricerca slle reli#ioni che ho cominciato "in da &am&ino.
>i sono reso conto che sta(o procedendo in modo n po1 naT". 7(e(o &iso#no di &asi pi,
solideK.
- perch: da &am&ino si 5 dedicato allo stdio delle reli#ioniP
ICe do na risposta da ca&alista: perch: sono n 33) il che desi#na n ponte "ra la terra e il
cielo. - il mio *ome di 6io 5 QBrdine dal caosRK.
$he cosa sono i *omi di 6ioP
I;na tradizione ca&alistica antecedente alla nascita di 'es, $risto) 8indi le#ata al
calendario e&raico) non al nostro. 2ntendendo per ca&ala n insieme di conoscenze)
ori#inarie della >esopotamia) poi di""sesi "ra #li e&rei e nel resto del mondo) che hanno
#enerato n insieme di re#ole matematicheK.
@=) ma contino a non capire che cosa siano i *omi di 6io.
I@ono 72 archetipi del #enere mano sta&iliti in &ase alla data di nascita. Jecnolo#ia) non
reli#ione. ;na tecnolo#ia dell1anima. C1ho pro(ata s mi#liaia di persone e mai ne ho
18
tro(ata na che mi dicesse: Q2o non c1entro nlla con 8esto *omeRK.
Hedo dal so crriclm che ha ricoperto cariche importanti in associazioni cattoliche
eropee e italiane.
I-ro cattolico. Bra sono cristianoK.
7llora rammenter+ che $risto a""ida la $hiesa cattolica a 3ietro.
ICa creazione della "i#ra del ponte"ice a((enne secondo i paradi#mi dell1impero romano.
>a il primo papa non " 3ietro) &ens= 'iacomo) detto il 'isto) "ratello di 'es,) posto a
capo della $hiesa di 'ersalemme dopo la croci"issione del *azareno. 9 lapidato
nell1anno 62 "ori dalle mra della $itt+ santa. @i parla di li nei Han#eli di >arco e di
>atteo) l+ do(e #li e&rei) ascoltando 'es, che predica in sina#o#a) s1interro#ano
sconcertati: Q*on 5 costi il carpentiere) il "i#lio di >aria) il "ratello di 'iacomo) di 2oses)
di 'ida e di @imonePR. Sesto perch: 'iseppe) il padre ptati(o di 'es,) prima di
sposare >aria era rimasto (edo(o: la prima mo#lie #li a(e(a dato sei "i#li) "ra i 8ali
appnto 'iacomo. Ca ci tom&a) tro(ata nel 2002 in 2sraele da 7ndr: Cemaire) epi#ra"ista
della @or&ona di 3ari#i) reca l1iscrizione QUa1aDo( &ar Uose" aDhi di UeshaR cio5
Q'iacomo "i#lio di 'iseppe) "ratello di 'es,RK.
- come cristiano in che cosa credeP
I2l (ero nemico della "ede 5 la para) perch: chi ha para non p< "idarsi. Oo &atta#liato
con me stesso) col mio scetticismo) e sono arri(ato alla conclsione che la nascita e la
morte sono soltanto na transizione. *oi non nasciamo e non moriamo mai. @iamo sempre
(i(i. $am&iamo soltanto il nostro stato di a##re#azione della materia. ! n processo "isico
e Cc >onta#nier lo ha dimostrato. 2l premio *o&el che scopr= il (irs dell17ids ha captato
a 3ari#i le onde elettroma#netiche di n 6na e le ha trasmesse (ia satellite in $ali"ornia)
do(e sono ser(ite per irradiare alcne cellle staminali) 8indi ancora pri(e di n codice
#enetico de"inito) che sono di(entate identiche alle cellle di 3ari#i) hanno assnto il
medesimo 6na. Sesto apre la porta alla creazione dei cloni a distanza e alla
teletrasmissione dell1omo nello spazio. - anche alla possi&ilit+ di ricostitire n corpo
pri(o di (ita partendo dal contento in"ormati(o delle se cellleK.
>a lei crede alla resrrezione della carneP
I@e stdiassimo la 'enesi in e&raico) capiremmo che tradcendola in #reco) in latino e
nelle di(erse lin#e) 5 stata stra(olta) adattando il contento delle "rasi che appari(ano
pri(e di lo#ica. 2l primo (ersetto nell1ori#inale a""erma: Q2n principio cre< 6io) il cielo e la
terraR. *ella tradzione c15 6io che crea il cielo e la terra. 2n realt+ il so##etto di 8ella
"rase non 5 6io. ! n so##etto sottinteso: il 6io de#li e&rei) il 6io innomina&ile)
inconosci&ile) che in principio #ener< il 6io creatore) in e&raico -lhoim) cio5 -l) coli)
Ooim) che sono. ;na parola sin#olare e anche plrale che ha "atto ammattire i teolo#i.
*on si sono accorti che la solzione del re&s 5 poche ri#he pi, a(anti: Q6io cre< l1omo a
so modelloR) non Qa sa imma#ineR come si tradce erroneamente) Qa imma#ine di 6io
lo cre<N maschio e "emmina li cre<R. 6i no(o n sin#olare che di(enta plrale. Sindi
-lhoim ci sta dicendo 8al 5 il so modello) com15 "atto Ci: n1nit+) per< maschio e
"emmina. - noi siamo n1nit+) per< maschio e "emmina. $i ha "atto #ali a @:. 3i,
semplice di cos=K.
@ta r&ando il mestiere ai preti.
IFe1) sono 7&&ateK.
Ca scam&ieranno per n (isionario.
I*o) perch: non ho (isioni. 7 parte 8ella) nitida) che non stiamo andando (erso la "ine
del mondo) ma stiamo costrendo n no(o mondo) secondo la promessa di 'es,: Q-cco)
io "accio no(e ttte le coseR. 7nche i pi, distratti si sono accorti che il modello di
s(ilppo del pianeta non re##e pi,. @tiamo andando (erso na no(a economia e na
no(a or#anizzazione sociale) se#nate da n ma##iore li&ero ar&itrio) con ttte le
conse#enze positi(e e ne#ati(e connesse. Jant15 (ero che chi detiene il potere cerca di
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controllarci in ttti i modi: milioni di telecamere) tracciamento dei celllari) controllo della
%eteK.
@trano che n teolo#o non si sia accorto del cam&iamento pi, e(idente: la rimozione di
6io dall1orizzonte dell1omo.
I6a "ori 5 stato tolto. >a dentro rimane. 2l 6io che 5 in noi resta. 3er molte persone 5
ancora cos=. >a per tanta parte dell1manit+ no) ha ra#ione leiK.
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http533<<<.ilgiornale.it3ne<s3interni3lesperto-senior-ue-deci#ra-ca$ala-e-
pro#e"ie-XXJ@=N.html
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