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L'autonomia normativa degli Enti previdenziali privatizzati

L'iscrizione agli enti previdenziali dei liberi professionisti legata, di norma, al concorso di due
presupposti che sono l'iscrizione all'Albo professionale e l'esercizio della professione. Ricorrendo i
presupposti di legge, insorge l'obbligo di iscrizione a carico del professionista che deve presentare
specifica domanda all'ente previdenziale.
In difetto di presentazione dell'istanza di iscrizione, salva l'applicazione di specifiche sanzioni,
viene generalmente prevista la possibilit di disporre l'iscrizione d'ufficio da parte dell'ente
previdenziale interessato.
Non tutti gli enti previdenziali libero professionali hanno, per, concretamente esercitato la facolt
di disporre iscrizioni d'ufficio, essendo doverosa una preliminare attenta verifica sulla ricorrenza dei
presupposti di legge, anche in considerazione delle gravi conseguenze sul piano finanziario per il
professionista che si vede sovente recapitare richieste d'arretrati contributivi e sanzioni
particolarmente onerose.
!uttavia, accade sovente che gli enti previdenziali libero professionali dispongano l'iscrizione
d'ufficio esclusivamente sulla base di dati formali come l'apertura della partita Iva e l'iscrizione
all'Albo professionale, senza controllare accuratamente ed in concreto se, al dato formale,
s'affianchi l'esercizio in concreto della professione alla cui tutela previdenziale tali enti sono
preposti.
A fronte dell'inevitabile contenzioso che la prassi dell'iscrizione d'ufficio ha determinato e tuttora
determina, il presente contributo inteso a fare luce sugli orientamenti della giurisprudenza di
legittimit in termini di riparto dell'onere della prova ed in tema d'interpretazione della nozione
d'attivit professionale rilevante ai fini dell'insorgenza dell'obbligo di iscrizione all'ente di
previdenza.
!ale ricostruzione prende spunto dall'ordinamento previdenziale dell'Inarcassa in "uanto la
richiamata giurisprudenza si formata in controversie che hanno riguardato tale ente ed in "uanto
l'Inarcassa ha, per l'appunto, disposto numerose iscrizioni d'ufficio che hanno originato un cospicuo
contenzioso ma agevolmente estensibile ad altri ordinamenti previdenziali libero professionali
che, parimenti, prevedano la facolt dell'iscrizione d'ufficio e l'esercizio professionale "uale
presupposto dell'insorgenza dell'obbligo di iscrizione.
#assando all'esame delle norme di riferimento nell'ambito del sistema previdenziale dell'Inarcassa,
l$art. % dello &tatuto prevede che' (liscrizione ad INARCASSA obbligatoria per tutti gli ingegneri
e gli architetti che esercitano la libera professione con carattere di continuit e ad essi
esclusivamente riservata) e, analogamente, l$art. *+ della L. n. ,-+./+ prevede che' (Liscrizione
alla Cassa obbligatoria per tutti gli ingegneri e gli architetti che esercitano la libera professione
con carattere di continuit).
Nell$interpretare le richiamate disposizioni di legge la &uprema 0orte di 0assazione ha avuto modo
di rilevare come l$attivit professionale, il cui svolgimento determina l$insorgenza dell$obbligo di
iscrizione all$ente di previdenza, sia esclusivamente "uella riservata e, cio, "uella di cui agli artt.
1+ e 1* del r.d. *2 ottobre +.*1 n. *12%, a mente dei "uali' (sono di spettanza della professione di
ingegnere il progetto! la condotta e la stima dei lavori per estrarre! trasformare ed utilizzare i
materiali direttamente od indirettamente occorrenti per le costruzioni e per le industrie! dei lavori
relativi alle vie ed ai mezzi di trasporto! di deflusso e di comunicazione! alle costruzioni di ogni
specie! alle macchine ed agli impianti industriali! nonch" in generale alle applicazioni della fisica!
i rilievi geometrici e le operazioni di estimo#le opere di edilizia civile! nonch" i rilievi geometrici e
le operazioni di estimo ad esse relative) 3si veda in tal senso 0ass. 0iv. &ez. Lav. n. 24,/-*5516.
&econdo la &uprema 0orte concorrono argomenti di natura letterale e sistematica ad escludere che
l$obbligo di iscrizione a Inarcassa sia estensibile ad ingegneri che non esercitino l$attivit
professionale riservata.
&ul piano letterale, 0ass. 0iv. n. 24,/-*551 ha sottolineato come il primo comma dell$art. *+ della
L. n. ,-+./+, nel porre l$obbligo di iscrizione alla 0assa per tutti gli ingegneri e architetti che
esercitano la libera professione con carattere di continuit, ha inteso indicare, con l$articolo
determinativo, esattamente la professione di ingegnere e architetto e non "ualsiasi libera
professione, per il che avrebbe usato l$articolo indeterminativo.
0ass. 0iv. n. 24,/-*551 ha, inoltre, osservato come lo stesso comma 1 dell$art. *+ della L. n. ,-/+,
nell$escludere la possibilit di iscrizione alla 0assa per gli ingegneri e per gli architetti che siano
iscritti a forme di previdenza obbligatorie in dipendenza di un rapporto di lavoro subordinato o
comun"ue di altra attivit esercitata, offra una chiara conferma della distinzione, ai fini
dell$insorgenza dell$obbligo di iscrizione, tra le attivit di ingegneri e architetti e "ualsiasi altra
professione.
7a, in generale, ha osservato la &uprema 0orte, l$intera Legge 2 gennaio +./+, n. , che' (come
recita il suo stesso $itolo %Norme in materia di previdenza per gli ingegneri e gli architetti& ha per
oggetto esclusivamente la previdenza di coloro che esercitano tali libere professioni)3cos8,
testualmente, 0ass. 0iv. &ez. Lav. n. 24,/-*5516.
La &uprema 0orte ha, peraltro, pi9 volte chiarito come non assuma alcun rilievo, ai fini
dell$insorgenza dell$obbligo di iscrizione alla 0assa di previdenza, la circostanza che le conoscenze
ingegneristiche, al pari di ogni altra forma di sapere, possano influire sull$attivit in concreto svolta
dall$ingegnere stesso 3in tal senso si veda la gi menzionata 0ass. 0iv. &ez. Lav. n. 24,/-*551
nonch: gi 0ass. 0iv. &ez. Lav. n. +++14-*554 contra, tuttavia, si veda 0ass. 0iv. &ez. Lav. n.
*5,%5-*554 secondo cui ' (il parametro dellassoggettamento alla contribuzione la connessione
fra lattivit %da cui il reddito deriva& e le conoscenze professionali! ed in tal modo la base
culturale su cui lattivit stessa si svolge) 6.
#eraltro, gi la 0orte 0ost., con la sentenza n. 45* del +* novembre +..+, aveva chiarito, con
riferimento all$assoggettabilit a contributo integrativo del volume d$affari I.;.A. degli avvocati,
che tale volume d$affari era da intendersi riferito esclusivamente all$esercizio professionale' (e
'uesto non pu( che essere costituito dallattivit forense! dovendosi escludere senzaltro#'uelle
altre attivit che! pur non essendo incompatibili! non hanno nulla in comune con lesercizio della
professione legale).
&otto il diverso ma connesso profilo del riparto dell'onus probandi! poi, 0ass. 0iv. &ez. Lav. n.
+++14-*554 ha, peraltro, ulteriormente precisato che grava proprio sull$Inarcassa l$onere di provare
l$oggettiva riconducibilit all$esercizio della professione di ingegnere di "uelle attivit per le "uali
pretende l$assoggettamento a contribuzione e la sussistenza di un obbligo di iscrizione.
A ben vedere il principio espresso da 0ass n. +++14-54 appare una diretta espressione del generale
criterio di riparto civilistico di cui all'art. *,.% c.c. in "uanto la facolt, riconosciuta agli enti
previdenziali libero professionali, di disporre iscrizioni d'ufficio riposa sulla ricorrenza di
presupposti di legge di cui, ove tali enti intendano concretamente esercitare la suddetta facolt,
dovranno fornire prova in sede giudiziale.
Le richiamate pronunce hanno, dun"ue, abbracciato una nozione sostanzialistica dell'esercizio
professionale a mente della "uale soltanto il concreto esercizio della professione pu determinare
l'insorgenza del diritto < obbligo di iscrizione all'ente di previdenza.
!ale linea interpretativa sostanzialistica stata, peraltro, seguita dalla &uprema 0orte anche in
fattispecie opposta nella "uale l'Inarcassa, argomentando dall'iscrizione del professionista a diverso
ente di previdenza 3si trattava, nella specie di 0assa =eometri6, riteneva di escludere il diritto
all'iscrizione del professionista stesso sulla scorta del comma 1 dell$art. *+ della L. n. , del +./+
che prevede l$esclusione dall$iscrizione alla 0assa degli ingegneri ed architetti iscritti a forme di
previdenza obbligatoria in dipendenza di un rapporto di lavoro subordinato o comun"ue di altra
attivit esercitata.
In tale fattispecie, la &uprema 0orte ha chiarito che solo l'iscrizione a diverso ente di previdenza cui
s'accompagni il concreto esercizio di diversa attivit lavorativa pu escludere il diritto all'iscrizione
a Inarcassa e non gi il mero fatto dell'iscrizione a diverso ente previdenziale 3cfr. 0ass. 0iv. &ez.
Lav. n. +2/.-*55,6.
#R>;I?>N@A &A0IAL> < #RAB>&&IANI IN!>LL>!!CALI
Cass. civ. Sez. lavoro, 11-06-2004, n. 1114
Batto ?iritto #.D.7.
Svolgimento del processo
0on la sentenza ora denunciata, la 0orte d'appello di 7ilano confermava la sentenza del #retore
della stessa sede in data +. maggio +..., che aveva dichiarato non dovuti, alla 0assa nazionale di
previdenza ed assistenza per gli ingegneri ed architetti liberi professionisti < INAR0A&&A, i
contributi integrativi 3portati da cartella esattoriale6 < su compensi percepiti da =iuseppe Eifulco,
iscritto alla stessa 0assa, a titolo di compenso per la FcaricaF di presidente di consiglio
d'amministrazione di societ < essenzialmente in base al rilievo che, alla contribuzione integrativa
pretesa, sono soggetti 3a norma dell'art) *+ legge n) , del *-.*, come si legge dopo la sentenza n.
45*-.+ della 0orte costituzionale, pronunciata con riferimento alla disposizione < Fpressoch
identicaF < dell'art. ++, +G comma, legge n) /0, del *-.+, in tema di previdenza forense6 soltanto Fi
redditi derivanti dall'attivit professionaleF 3siccome ribadito, parimenti in tema di previdenza
forense, da 0ass. n. ,*. del +..26, mentre non possono considerarsi tali i compensi, percepiti dal
Eifulco < ancorch il medesimo presiedesse il consiglio di amministrazione di societ operante nel
settore impiantistico ed ingegneristico < in "uanto i consigli di amministrazione si occupano di
Fstrategie aziendaliF e non gi di Fcompiti operativiF < che Fpotrebbero eventualmente rientrare in
una pi9 ampia nozione di attivit libero<professionale ed essere "uindi assoggettabili a
contribuzione integrativaF 3del resto, il caso, preso in esame da 0ass. n. ,*. del +..2, cit.,
riguardava i compensi, percepiti da Funo dei pi9 noti ed esperti avvocati in materia societariaF, per
la FpresenzaF nel consiglio di amministrazione della Fmaggiore industria automobilistica del paeseF6
< e, peraltro, risulta in conferente, da un lato, il richiamo ai Fprincipi di autofinanziamento della
0assa e di solidariet internaF < in "uanto Fpresuppongono la natura libero<professionale del
redditoF < e, dall'altro, va disatteso l'argomento della asserita Fintangibilit della "ualificazioneF dei
compensi in "uestione come redditi da attivit professionale < nella dichiarazione dei redditi del
Eifulco < mentre non si FattaglianoF, alla Ffattispecie da decidereF, n l'invocato Fart. 4. ?#R n. %+%
del +./,F nF relativo dubbio di costituzionalit 3...6 per il caso in cui si ritenesse il reddito in
"uestione non assoggettabile a contribuzione integrativaF.
Avverso la sentenza d'appello, la 0assa nazionale di previdenza ed assistenza per gli ingegneri ed
architetti liberi professionisti < INAR0A&&A propone ricorso per 0assazione, affidato a tre motivi.
L'intimato =iuseppe Eifulco resiste con controricorso.
>ntrambe le parti hanno presentato memoria.
!otivi della decisione
+. 0on il primo motivo di ricorso < denunciando violazione e falsa applicazione di norme di diritto
3art. /, ., +5 e +, legge 2 gennaio +..+, n. ,, art. 4. 12R 33 dicembre *-., n) -*0 ed, in subordine,
illegittimit costituzionale di "uest'ultima disposizione, in relazione agli articoli 4! 4, e 4. cost)6,
nonch vizio di motivazione 3art) 4,+! n) 4 e /! c)p)c)6 < la 0assa nazionale di previdenza ed
assistenza per gli ingegneri ed architetti liberi professionisti < INAR0A&&A censura la sentenza
impugnata < per avere negato la soggezione, a contributi integrativi, dei corrispettivi percepiti da
ingegnere iscritto alla 0assa 3ed attuale intimato6 in "ualit di presidente del consiglio di
amministrazione di societ di ingegneria ed impiantistica < sebbene le disposizioni invocate
inducessero ad opposta decisione, sotto profili diversi, "uali'
< Fla partecipazione al consiglio d'amministrazione della A!>0 s.r.l., dato il tipo di attivit svolta,
richiedeva la spendita, da parte dell'ingegnere Eifulco, del medesimo patrimonio di conoscenze
legato all'esercizio della professioneFH
< sono "ualificati di lavoro autonomo, ai fini delle imposte sul reddito 3art) 5- 12R 33 dicembre
*-., n) -*0H cit.6 anche i Fredditi derivanti dagli uffici di amministratore, sindaco o revisore di
societ 3...6F, con la conseguenza che la decisione impugnata pone la "uestione di costituzionalit
prospettata.
0on il secondo motivo < denunciando violazione e falsa applicazione di norme di diritto 3art. +5 e
+, legge 2 gennaio +..+, n. ,, art. 4. 12R 33 dicembre *-., n) -*0! art) 3 ss. decreto legislativo
4* dicembre *--3! n) /5,6, nonch vizio di motivazione 3art) 4,+! n) 4 e /! c)p)c)6 < la 0assa
ricorrente censura la sentenza impugnata < per avere negato la soggezione, a contributi integrativi,
dei corrispettivi percepiti da ingegnere iscritto alla 0assa 3ed attuale intimato6 in "ualit di
presidente del consiglio di amministrazione di societ di ingegneria ed impiantistica < sebbene
inducesse ad opposta decisione l'inserimento dei redditi, di cui si discute, nella sezione < relativa ai
Fredditi derivanti dall'esercizio di arti o professioni < della dichiarazione dei redditi, a fini tributari,
dell'attuale ricorrente.
0on il terzo motivo < denunciando violazione e falsa applicazione di norme di diritto 3art) 35!
comma *! legge ** marzo *-/4, n, /%6, nonch vizio di motivazione 3art) 4,+! n) 4 e /! c)p)c)6 < la
0assa ricorrente censura la sentenza impugnata < per avere negato la soggezione, a contributi
integrativi, dei corrispettivi percepiti da ingegnere iscritto alla 0assa 3ed attuale intimato6 in "ualit
di presidente del consiglio di amministrazione di societ di ingegneria ed impiantistica < senza
motivare n Fl'affermazione 3...6 a tenor della "uale i compensi in contestazione sarebbero sfuggiti
alla contribuzione e in favore di INAR0A&&A in "uanto connessi a compiti non operativiF, n il f
rigetto della "uestione di legittimit costituzionale prospettata 3dell'art. 4.6 12R 33 dicembre *-.,
n) -*0, in relazione agli articoli 2, 2, e 2/ cos8, cit.6.
Il ricorso non fondato.
*. >' ben vero, infatti, che gli iscritti agli albi di ingegnere e di architetto devono applicare una
maggiorazione percentuale < cio il contributo integrativo, di cui si discute < su Ftutti i corrispettivi
rientranti nel volume annuale di affari ai fini dell'I;AF 3ai sensi dell'articolo +5 legge 2 gennaio
+..+, n. ,, Norme in materia di previdenza per gli ingegneri e gli architetti6.
!uttavia la base di calcolo dello stesso contributo integrativo risulta, significativamente,
ridimensionata < rispetto all'ampia previsione legislativa 3Ftutti i corrispettivi rientranti nel volume
annuale di affari ai fini dell'I;AF6 <dalla interpretazione adeguatrice, che ne da la 0orte
costituzionale 3nella sentenza n. 45* del +..+6.
0on riferimento a disposizione 3art) **! comma *! legge 3+ settembre *-.+! n) /0,, Riforma del
sistema previdenziale forense6 < esplicitamente riconosciuta Fanaloga, se non totalmente
coincidenteF, tuttavia, rispetto a "uella da applicare alla dedotta fattispecie 3articolo +5 legge 2
gennaio +..+, n. ,, cit.6 < la 0orte ritiene, infatti, che l'identica previsione 3Ftutti i corrispettivi
rientranti nel volume annuale di affari ai fini dell'I;AF, appunto6 < parimenti volta a definire il
reddito imponibile a fini contributivi < Fdeve essere interpretata, conformemente allart) 4 cost, nel
senso che il volume annuale d'affari ai Bini dell'I;A va riferito e collegato allo specifico esercizio
della 0 professione 3in "uel caso6 forense, dovendosi escludere "uelle altre attivit che, pur non
essendo incompatibili, non hanno nulla in comune con l'esercizio della professioneF, stabilendo,
contestualmente, che Fcompete al giudice investito della causa verificare in concreto, sulla scorta
degli enunciati criteri, la legittimit della singola posta di credito vantata dall'ente di previdenza nei
confronti del professionista.F. 2. Alla luce della prospettata interpretazione adeguatrice della 0orte
costituzionale < condivisa dalla giurisprudenza successiva di "uesta 0orte 3vedine, per tutte, le
sentenze n. ,*.-.2, %2/4-.,, *.+5-.., parimenti riferite alla previdenza forense6 < soltanto i
Fcorrispettivi riferiti e collegati allo specifico esercizio della professioneF < tra "uelli Frientranti nel
volume annuale di affari ai fini dell'I;AF < devono essere, "uindi, assoggettati a contributo
integrativo.
&peculare risulta, poi, la contestuale esclusione esplicita < dalla base di calcolo dello stesso
contributo < di "uei corrispettivi, che < pur rientrando Fnel volume annuale di affari ai fini dell'I;AF
< compensano, tuttavia, F"uelle altre attivit che, pur non essendo incompatibili, non hanno nulla in
comune con l'esercizio della professioneF.
#ertanto &oggettiva riconducibilit, all'esercizio della professione 3di ingegnere, per "uel che "ui
interessa, o di architetto6, dell'attivit in concreto svolta < ancorch "uesta non sia riservata, per
legge, alla professione medesima < ad includerne i compensi tra i corrispettivi, che < per "uanto si
detto < concorrono ad integrare la base di calcolo del contributo integrativo 3di cui all'articolo +5
legge 2 gennaio +..+, n. ,, cit.6.
Duel che rileva, tuttavia, l'attivit < in concreto svolta dall'ingegnere < a prescindere, cio, dal
ruolo nel "uale l'attivit stessa sia stata svolta.
#er "uel che "ui interessa, ad esempio, la funzione di organo di societ 3anche6 di capitali
3presidente o componente del consiglio d'amministrazione, amministratore delegato od altro6 <
ancorch, da sola, non consenta la maturazione del diritto a prestazioni a carico della 0assa 3vedi
0ass. n. 25,4-*55+6, n imponga la soggezione del compenso relativo al contributo I soggettivo 3di
cui all'articolo . della stessa legge n) , del *-.*, cit.6, che G grava sul Freddito professionale nettoF,
per cos8 dire, in senso stretto 3sul J "uale, vedi, per tutte, 0ass. n. +1/+,-*5556 < tuttavia non
esclude, di per s, la soggezione < a contributo integrativo, appunto < dei corrispettivi, erogati a detti
organi, ove la 0assa offra la prova < della "uale onerata 3ai sensi dellart) 3,-0 c)c)6 < che ne
risultino compensate attivit degli stessi organi, riconducigli, obiettivamente, all'esercizio della
professione.
In particolare, riconducibile, in ogni caso, all'esercizio della professione, la partecipazione
dell'ingegnere < in "ualsiasi ruolo < ad una societ di ingegneria 3di cui all'articolo *0! comma .!
legge *+-6-5, come modificato dall'articolo , legge n) 5*/6-. e dall'articolo 0 legge n) *,,63++3H
sul punto, vedi 0ass. n. +5/%*-.., riferita, tuttavia, a fattispecie precedente all'entrata in vigore della
legge n) *+- del *--56, in "uanto si tratta dell'esercizio in forma societaria < in deroga al divieto
relativo 3di cui all'art) 3 della legge 34 novembre *-4-! n) *.*/6, che continua a trovare
applicazione ad altre professioni 3vedi, per tutte, 0ass., sez. un., n. +//2/-*5526 < di attivit,
comun"ue, riconducibili all'esercizio della professione di ingegnere.
Allo stesso fine, non rileva, invece, la circostanza che la competenza professionale dell'ingegnere
possa influire < al pari di ogni altro sapere, che concorra ad integrarne il patrimonio culturale < su
3"ualsiasi6 attivit in concreto svolta dell'ingegnere stesso, in "uanto tale circostanza risulta,
all'evidenza, affatto inidonea ad assolvere la funzione selettiva prospettata.
4.Alla luce dei principi di diritto enunciati, la sentenza impugnata non merita le censure che le
vengono mosse dalla 0assa ricorrente < per avere negato la soggezione, a contributo integrativo, dei
corrispettivi percepiti da ingegnere iscritto alla 0assa 3ed attuale resistente6, in "ualit di presidente
del consiglio di amministrazione di una societ di ingegneria ed impiantistica < in "uanto la
ricorrente neanche denuncia di avere offerto la prova < della "uale era onerata, per "uanto si detto
< che detti corrispettivi fossero diretti, < a compensare attivit < obiettivamente riconducibili,
appunto, alla professione di ingegnere < svolte dall'attuale resistente nell'esercizio 3o, comun"ue, in
costanza6 di dette funzioni di presidente del consiglio di amministrazione di societ.
Nel difetto di una deduzione siffatta, la 0assa ricorrente finisce col contrapporre <
inammissibilmente < una propria valutazione all'accertamento di fatto negativo < prospettato dalla
sentenza impugnata, in coerenza con i principi di diritto enunciati < circa l'obiettiva riconducibilit,
all'esercizio della professione di ingegnere appunto, della stessa funzione di presidente del consiglio
di amministrazione di societ, svolta dall'attuale resistente.
1. Invero la denuncia di un vizio di motivazione, nella sentenza impugnata con ricorso per
0assazione 3ai sensi dellart) 4,+! n) /! c)p)c)6, non conferisce al giudice di legittimit il potere di
riesaminare autonomamente il merito della intera vicenda processuale sottoposta al suo vaglio,
bens8 soltanto "uello di controllare, sotto il profilo della correttezza giuridica e della coerenza
logico <formale, le argomentazioni < svolte dal giudice del merito, al "uale spetta in via esclusiva
l'accertamento dei fatti, all'esito della insindacabile selezione e valutazione della fonti del proprio
convincimento < con la conseguenza che il vizio di motivazione deve emergere < secondo
l'orientamento 3ora6 consolidato della giurisprudenza di "uesta 0orte 3vedine, per tutte, le sentenze
n. +2541-.% delle sezioni unite e n. ++.2,, ++.+/, %,21, ,%12, 11.1-*552, 2+,+-*55*, 4,,%-*55+,
+4/1/, .%+,, 4.+,-*555, /2/2-.. delle sezioni semplici6 < dall'esame del ragionamento svolto dal
giudice di merito, "uale risulta dalla sentenza impugnata, e pu ritenersi sussistente solo "uando, in
"uel ragionamento, sia rinvenibile traccia evidente del mancato 3o insufficiente6 esame di punti
decisivi della controversia, prospettati dalle parti o rilevabili d'ufficio, ovvero "uando esista
insanabile contrasto tra le argomentazioni complessivamente adottate, tale da non consentire
l'identificazione del procedimento logico<giuridico posto a base della decisione, mentre non rileva
la mera divergenza tra valore e significato, attribuiti dallo stesso giudice di merito agli elementi da
lui vagliati, ed il valore e significato diversi che, agli stessi elementi, siano attribuiti dal ricorrente
ed, in genere, dalle parti.
In altri termini, il controllo di logicit del giudizio di fatto < consentito ai giudice di legittimit
3dallart) 4,+ n) / c)p)c)6 < non e"uivale alla revisione del Fragionamento decisorioF, ossia
dell'opzione che ha condotto il giudice del merito ad una determinata soluzione della "uestione
esaminata' invero una revisione siffatta si risolverebbe, sostanzialmente, in una nuova formulazione
del giudizio di fatto, riservato al giudice del merito, e risulterebbe affatto estranea alla funzione
assegnata dall'ordinamento al giudice di legittimit.
Lungi dal denunciare un vizio siffatto, la ricorrente si limita, tuttavia, a prospettare
inammissibilmente < per "uanto si detto < una valutatone alternativa o, comun"ue, diversa dei
medesimi fatti.
,.#eraltro, nella presente controversia < avente per oggetto l'inclusione dei corrispettivi, di cui si
discute, nella base di calcolo del contributo integrativo 3di cui all'art 3di cui all'articolo +5 legge 2
gennaio +..+, n. ,, cit.6 < all'evidenza non pu trovare applicazione la disposizione 3ari 4. 12R 33
dicembre *-.,! n) -*06 < che reca la definizione dei redditi di lavoro autonomo, includendovi "uelli
derivanti sia dall'esercizio di professioni che dagli uffici di amministratore, sindaco o revisore di
societ, al fine affatto diverso delle imposte sui redditi < con la conseguenza che risultano
manifestamente irrilevanti, da un lato, la "ualificazione di detti corrispettivi che, allo stesso fine,
sarebbe stata data dall'attuale resistente nella propria dichiarazione dei redditi < che, comun"ue, ha
funzione tipicamente ed esclusivamente fiscale 3vedi, per tutte, 0ass, n. ++.12-.1, *,4*-.5,
11,+-/., %2/.-/%6 < e, dall'altro, la prospettata "uestione di legittimit costituzionale della stessa
disposizione tributaria 3art) 5- 12R 33 dicembre *-.,! n) -*0, cit.6.
!anto basta per rigettare il ricorso.
%. Il ricorso, pertanto, deve essere rigettato.
&ussistono giusti motivi 3art) -3 c)p)c)6, tuttavia, per compensare integralmente tra le parti le spese
del presente giudizio di 0assazione.
".#.!.
La 0orte rigetta il ricorsoH 0ompensa integralmente tra le parti le spese del presente giudizio di
0assazione.
0os8 deciso in Roma, il +4 gennaio *554.
?epositato in 0ancelleria il ++ giugno *554
Nella relazione eK art. 2/5 bis cod. proc. civ., si evidenziata l'infondatezza dell'istanza per
regolamento di competenza, e sono stati richiamati alcuni precedenti di "uesta 0orte, secondo cui
lart) 555 cod) proc) civ), si interpreta nel senso che la competenza a conoscere dell'obbligazione a
carico di un lavoratore autonomo, concernente il pagamento i contributi assicurativi e previdenziali,
si radica non gi presso la sede dell'ente gestore dell'assicurazione, ma presso il !ribunale del luogo
dove l'assicurato < che in "uesto caso attore in opposizione < ha la residenza 3v. fra le altre 0ass. *1
novembre *552 n. +/5+2, 0ass. ** giugno *554 n. ++,4,, 0ass. . novembre *554 n. *+2+%, 0ass.
+* giugno *55, n. +21.4, 0ass. +% aprile *55% n. .++26

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