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O amici, che la grande città che scende fin giù al biondo Akragas
Abitate lassù sull’alto centro, in opere buone occupati,
venerandi ancoraggi stranieri, di cattiveria inesperti,
salve, ……………………………………………………………….
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Liceo Classico Empedocle
92100 AGRIGENTO
Il nostro passato
Per quel che si apprende dall' Annuario ( 1923/24) del Regio Liceo Ginnasio Empedocle di Girgenti, anno I,
1925 un decreto prodittatoriale del 17.10.1860, emanato dal municipio di Girgenti, promosse
l’istituzione di un Regio Ginnasio.
All'inizio dell'anno scolastico 1861/1862 fu aperto il Ginnasio, sotto la direzione del Canonico prof
Gaetano Gallo, in una parte dei locali del Seminario.
Nell'anno scolastico 1862/63 fu istituito il Liceo, che si trasferì nel 1865 in un'ala del convento di San
Francesco, all'uopo riattata.
Inizialmente dedicato a Domenico Scinà, fisico e storico palermitano, l'istituto, nel 1901, fu nominato ad
Empedocle, filosofo agrigentino.
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Dove siamo
Sede centrale
92100 Agrigento
www.liceoempedocle.it
AGPC010001@istruzione.it
sede staccata
92100 Agrigento
Telef. e F ax 0922610416
www.liceoempedocle.it
AGPC010001@istruzione.it
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Contatti ed orari
e-mail AGPC010001@istruzione.it
Preside: preside@liceoempedocle.it
DSGA: dsga@liceoempedocle.it
DGSA: dsga@liceoempedocle.it
segreteria: segreteria@liceoempedocle.it
segreteria: segreteria@liceoempedocle.it
webmaster: webmaster@liceoempedocle.it
responsabili sito: dibenedetto@liceoempedocle.it
Telefoni e fax sede centrale 092220335
lembo@liceoempedocle.it
fax sede centrale 092220237
sede ginnasio tel/fax 0922610416
ORARIO ricevimento
da lunedì a sabato
ogni giorno:
alunni cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni
e durante l’intervallo
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SEDE CENTRALE
L’ ufficio di vicepresidenza riceve tutti i giorni dalle ore 8.10 alle ore 11.05.
Per ritirare il libretto delle giustificazioni rivolgersi presso l’ufficio alunni al Sg. Bellavia.
Per i permessi di uscita anticipata rivolgersi al prof. Conti o all’ufficio di vicepresidenza.
SEDE STACCATA
L’ ufficio di vicepresidenza riceve tutti i giorni dalle ore 8.10 alle ore 11.05.
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ORARIO scolastico
8.10/ 9.10 I ora
9.10/10.10 II ora
11.20/12.10 IV ora
12.10/13.10 V ora
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Il territorio:
la nostra risorsa esterna
L’ambiente circostante offre elementi attraverso cui potenziare ed organizzare la normale attività
didattica curricolare e le attività extracurricolari.
Risorse naturali
Il territorio su cui agisce il Liceo Empedocle è eterogeneo dal punto di vista ambientale ed offre
il parco archeologico della “Valle dei Templi”;
zone collinari, brevi pianure, grandi estensioni coltivate ad oliveti, mandorleti e vigneti;
Sant’Angelo e le grotte; Aragona e la Maccalube;
aree protette , aree termali, aree di pesca, aree montane.
Risorse economico-sociali
Terziario
commercio
agricoltura
pesca
artigianato
turismo
Risorse istituzionali
La programmazione di tutte le attività prevede convenzioni, intese, accordi di programma con:
Comuni limitrofi;
Comune di Agrigento; Assessorato BBCC e assessorato alla cultura
Provincia regionale di Agrigento; Assessorato BBCC e assessorato alla cultura
CSA di Agrigento;
Università degli Studi di Palermo;
ASL della Provincia, Ufficio di Educazione alla salute, il Sert, Il consultorio Familiare; l’ufficio di
sociologia;
Regione: Assessorato BBCC e assessorato alla cultura.
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Risorse interne
Risorse umane e professionali
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Dirigente scolastico
In caso di assenza o di impedimento del titolare, il Provveditore agli studi nomina un capo di istituto
incaricato sulla base di apposite graduatorie.
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FUNZIONI STRUMENTALI
A partire dall’a.s. 2009/2010 il Collegio ha individuato le seguenti figure, in numero di cinque, che corrispondano
agli ambiti di seguito elencati:
Documentazione e
( coordinatore del circolazione dei materiali
POF) prodotti.
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OBIETTIVI E RISULTATI
FUNZIONI E COMPITI COMPETENZE
AREA ATTESI
Coordinamento dei lavori Progettuali.
della Relazionali.
Rilevazione dei bisogni Commissione Organizzativo gestionale.
Esperienze relative
Creazione di una “Mappa Analisi e verifica dei all'area della funzione
delle opportunità del bisogni obiettivo.
territorio Creazione di una Diffusione e Tecnico specialistiche
“Mappa delle opportunità socializzazione di iniziative
del territorio culturali extracurriculari
Raccordo costante con il
3 DS, DSGA, Consiglio di Diffusione e
VIAGGI Istituto, consigli di classe socilializzazione di
Raccordo con gli Enti e le proposte di visite
( coordinatore delle agenzie interessate culturali/viaggi di
iniziative “extra Predisposizione del Piano istruzione
moenia” ) 1. delle attività
extrascolastiche
( partecipazione a
convegni e/o
manifestazioni culturali)
2. delle visite e/o viaggi di
istruzione
Gestione delle fasi di
realizzazione di ciascuna
iniziativa
della didattica e
dell’orientamento Coordinamento delle 4..ex I.D.E.I.
attività di sostegno e
recupero
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Compiti del Collegio dei Docenti sono definiti dal D .L. vo 297/94 e
successive integrazioni . E’ l' organo sovrano nell'organizzazione didattica
nelle deliberazioni rientranti nell'autonomia.
Il Collegio è convocato dal Dirigente Scolastico o, su richiesta, da 1/3 dei
docenti, con almeno 5 giorni di preavviso. La comunicazione scritta,
controfirmata dai docenti, contiene la data della riunione, l'orario di inizio e
l'O.d.G. Tutte le delibere approvate dovranno essere rese operative dai
Consigli di Classe e dai singoli docenti.
All'interno del Collegio Docenti, sono individuate le Funzioni Strumentali all'insegnamento.
Delibera
la suddivisione dell’anno scolastico in scansioni temporali;
il funzionamento didattico della scuola;
l’adozione dei libri di testo;
Programma
La stesura del POF;
I periodi di esonero per la partecipazione a corsi di aggiornamento e formazione;
Elegge
il comitato di valutazione;
i propri rappresentanti al consiglio d’istituto;
Identifica
le competenze, le funzioni e i compiti, i risultati attesi e il numero delle funzioni strumentali;
Elabora il Piano dell’Offerta Formativa;
Approva e/o respinge
gli accordi con altre scuole e/o istituzioni pubbliche e/o private;
i programmi di sperimentazione didattiche;
Valuta
periodicamente, ogni qualvolta si ritiene opportuno, l’andamento dell’azione didattica;
i risultati delle sperimentazioni;
Promuove
iniziative di aggiornamento;
Provvede
all’adozione dei libri di testo;
alla scelta dei supporti didattici;
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Coordinatori di area
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Consigli di classe
E’ il nucleo di base della programmazione didattica e della vita della
classe
E’ composto da tutti i docenti della classe, due rappresentanti dei genitori e
due rappresentanti degli studenti;è presieduto dal dirigente scolastico o dal
coordinatore di classe delegato.
Consiglio di classe.
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RESPONSABILI
SICUREZZA
Fumo
Docenti referenti
1. Legalità
2. Pari opportunità
3. Cooperazione FAI
4. Cooperazione Società “Dante Alighieri”
5. Cooperazione “Giornale in classe”
6. Attività sportiva
7. Patentino
Svolgono attività di coordinamento di tutte le attività inerenti la propria sfera di azione.
Commissioni
Commissione elettorale
Commissione “POF”
Commissione “Istruttoria e regolamenti”
Commissione “Aggiornamento”
Commissione “Valutazione”
Commissione “Sito web”
Commissione “Badge”
Commissione “Viaggi”
Commissione “Orientamento in entrata”
Commissione “Orientamento in uscita”
Commissione “Sostegno e recupero”
Commissione “Eccellenza”
Comitato di valutazione
Il comitato provvede alla valutazione del servizio dei docenti che ne facciano richiesta ed esprime un parere
obbligatorio sul periodo di prova dei docenti.
E’ composto dal Dirigente scolastico, che lo presiede, da 4 membri effettivi e da 2 membri supplenti
Il Consiglio d’Istituto
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1. elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento della scuola;
2. delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo
3. stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico.
4. adotta il regolamento interno
5. stabilisce l'acquisto, il rinnovo e la conservazione di tutti i beni necessari alla vita della scuola
6. decide in merito alla partecipazione dell'istituto ad attività culturali, sportive e ricreative, nonché allo svolgimento
di iniziative assistenziali.
Fatte salve le competenze del collegio dei docenti e dei consigli di classe, ha potere deliberante sull'organizzazione e la
programmazione della vita e dell'attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio, per quanto riguarda i
compiti e le funzioni che l'autonomia scolastica attribuisce alle singole scuole. In particolare adotta il Piano
dell'offerta formativa elaborato dal collegio dei docenti.
Inoltre il consiglio di istituto indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all'assegnazione dei singoli
docenti, e al coordinamento organizzativo dei consigli di classe; esprime parere sull'andamento generale, didattico ed
amministrativo, dell'istituto, stabilisce i criteri per l'espletamento dei servizi amministrativi ed es ercita le competenze
in materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici.
La giunta esecutiva
Genitore - alunno - docente - ATA
La Giunta esecutiva prepara i lavori del consiglio di istituto, fermo restando il diritto di iniziativa del consiglio stesso, e
cura l'esecuzione delle relative delibere.
Come previsto dal Decreto Interministeriale n. 44 dell'1 febbraio 2001, art.2, comma 3, entro il 31 ottobre ha il
compito di proporre al Consiglio di istituto il programma delle attività finanziarie della istituzione scolastica,
accompagnato da un'apposita relazione e dal parere di regolarità contabile del Collegio dei revisori
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Gestione Risorse:
Gestione Patrimonio
AREA
FUNZIONI Compiti
SERVIZI
Informazioni utenza interna ed esterna;
Iscrizione alunni;
Gestione registro matricolare e relativo cambio annuale dei
fascicoli singoli alunni da archiviare; Supporto consigli di classe;
Tenuta fascicoli documenti degli alunni;
Tasse scolastiche;
Gestione statistiche varie ;
Gestione
Gestione pagelle,tenuta registro perpetuo diplomi, tabelloni-
Alunni
Didattica scrutini;
Alunni Gestione e procedure per sussidi;
Certificazioni varie e tenuta registri;
Esoneri educazione fisica;
Collaborazione docenti per monitoraggio relativo agli alunni
(obbligo scolastico e obbligo formativo); Gestione documentale
per esami di Stato, di qualifica e idoneità;
Predisposizione: Tabulati-Registri-ecc. per Esami di Stato
Accesso sistema Informatico INTRANET –SIDI –INTERNET
Servizio di Consulenza ed Informazione Utenza;
Gestione Assenze alunni;
Comunicazione Assenze Alunni alla famiglia ;
Richiesta e Trasmissione documenti alunni;
Gestione corrispondenza con le famiglie
Alunni Gestione …………………………………………………………………………
beni patrimoniali Registrazione Inventario Libri biblioteca docenti;
Alunni
Registrazione Libri di Facile Consumo per Alunni;
Patrimonio
Certificati alunni
…………………………………………………………………………
Gestione denunce furti e smarrimento.
Accesso sistema informatico.
…………………………………………………………………………
Servizio di Consulenza ed Informazione Utenza;
Richiesta e trasmissione documenti Docenti;
Assunzioni in servizio;
Protocollo;
Gestione circolari interne;
Nomine Docenti di Coordinatori e Segretari;
inserimento nel SlDI;
Amm.ne del Trasferimenti; Assegnazioni provvisorie; Utilizzazioni; Registro e
Personale
personale Compilazione certificati di servizio e vari; Pratiche pensioni;
Comunicazione Scioperi Docenti - A.T.A.;
Visite fiscali;
Compilazione Stato personale “ Anagrafe”;
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Assistente Tecnico
Orario di servizio
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attrezzature dei laboratori e reparti cui egli è assegnato, tranne quelle che richiedono competenze
tecniche non previste nel proprio profilo professionale.
Nei periodi di sospensione dell'attività didattica, l’Assistente tecnico viene utilizzato in attività di
manutenzione delle apparecchiature dei laboratori e/o potrà partecipare a iniziative di aggiornamento
programmate.
Nell'elaborazione dell'orario di utilizzo didattico dei singoli laboratori, si è tenuto conto delle necessità
e dei problemi relativi al funzionamento dei labo ratori stessi.
Ex art. 113
Gestione Audiovisivi
Gestione Museo di scienze
Gestione biblioteca
Gestione informatica
Servizi generali
SERVIZI E COMPITI DEI COLLABORATORI SCOLASTICI
Copertura dell'attività didattica: 07,30 - 13.30 dal lunedì al sabato- dalle 8.00 -alle 14,00 nei giorni
stabiliti per l’attività della lingua Inglese e durante le esigenze didattiche.
Provvedere all’apertura e chiusura, all’inizio e termine del servizio, delle aule del piano;
Collaborare con la Direzione, con i docenti e i colleghi, per la sorveglianza degli allievi durante i cambi ora e
intervalli;
Collaborare che tutto il personale/allievi si attenga alle norme relative all’antinfortunistica (L.626/divi eto di
fumo);
Sorvegliare gli allievi presenti nell’area perimetrale di ogni piano assegnato;
Controllare che non vengano arrecati danni vandalici al patrimonio;
Provvedere alla pulizia di aule/laboratori/scale/vetri servizi utilizzando le apposite attrezz ature, a norma con
la L. 626, e con corretto utilizzo dei prodotti igienici.
Nell’espletamento dei predetti compiti dovrà osservare le seguenti istruzioni operative:
Orario di servizio
L'orario di servizio dei collaboratori scolastici, per la sede centrale, si articola nei seguenti turni individuali
(art. 51 del C.C.N.L. 29/11/2007):
Dalle 7.30 alle 13,30 Tutto il personale Escluse due unità che effettuano il servizio con orario
flessibile a turnazione per i giorni stabiliti per le attività della lingua Inglese e per esigenze didattiche dalle
ore 8.00 alle ore 14.00. Sede Staccata. L'orario di servizio dei collaboratori scolastici per la sede staccata
di Via Diodoro Siculo si articola nei seguenti turni individuali (art. 51 del C.C.N.L. 29/11/2007); Entrata ore
7,30 - uscita ore 13,30
Il personale, nell'espletamento del lavoro assegnato, è tenuto al controllo e alla custodia dei locali
scolastici.
COLLABORATORI SCOLASTICO
Istruzioni operative.
Con riferimento al piano delle attività predisposto per l’anno scolastico 2009-2010 e in relazione alle
disposizioni contenute nel contratto integrativo relativo all’organizzazione del lavoro del personale ATA
stipulato in data 29/11/2007 le viene affidato l’incarico di curare le seguenti attività e connessi
adempimenti:
Provvedere all’apertura e chiusura, all’inizio e termine del servizio, delle aule del piano;
Collaborare con la Direzione, con i docenti e i colleghi, per la sorveglianza degli allievi durante i
cambi ora e intervalli;
Collaborare che tutto il personale/allievi si attenga alle norme relative all’antinfortunistica
(L.626/divieto di fumo);
Sorvegliare gli allievi presenti nell’area perimetrale di ogni piano assegnato;
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Risorse strutturali
Risorse strumentali
Presso la sede centrale sono disponibili alcune aule speciali, quali l laboratori di fisica, scienze, biologia,
un'aula multimediale, una ricca biblioteca , una aula video con relativa videoteca, una palestra coperta, un’
aula magna.
Presso la sezione staccata sono disponibili proiettore per diapositive, lettore CD, riproduttore musicassette,
un televisore con videoregistratore, una biblioteca.
I laboratori
l laboratori vantano antiche tradizioni e sono un valido aiuto didattico in
quanto introducono gli allievi all’uso operativo degli strumenti di lavoro nella
pratica della fisica sperimentale, delle scienze e della chimica. Hanno il grande
pregio di fornire agli alunni adeguati riscontri sperimentali per gli argomenti
teorici studiati durante l’anno scolastico.
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percorrendo il lungo corridoio “della Gloria” con pareti a volta, passando per una grande porta su cui stava scritto “Ad
virtutem litterae, virtus ad gloriam accedit”. Durante i bombardamenti alleati del ’43 i reperti del museo finiscono
sotto le macerie. Ciò che resta viene trasferito nelle varie sedi che nel frattempo il Liceo occupa. Alla fine della guerra
si costruisce il nuovo Liceo Classico “Empedocle”, ma per il museo di storia naturale non vengono previsti spazi
adeguati e i reperti, scampati ai bombardamenti, ai saccheggi e al tempo, vengono divisi tra i vari laboratori o trovano
sistemazione lungo i corridoi. Negli anni ottanta, si decide di ricostruire il museo nei locali della casa del custode in
cui vengono raccolti tutti i reperti e gli animali restaurati dal tassidermista agrigentino Augello.
Oggi il Museo Naturalistico del Liceo classico Empedocle è nuovamente fruibile e le sue
collezioni, seppur ridimensionate, rivestono un’enorme importanza scientifica e
storica.
I reperti presenti interessano varie branche delle scienze naturali: la
paleontologia, la zoologia, l’entomologia, la botanica, la geologia.
Tra i minerali sono presenti vanno segnalati splendidi cristalli di gesso e zolfo
formatisi circa sei milioni di anni fa, nel periodo Messiniano (Miocene).
Una difesa di Elephas mnaidriensis, elefante nano vissuto in Sicilia circa 200.000
anni fa rappresenta un reperto fossile di straordinario pregio.
La parte del museo, dedicata alla Zoologia, comprende 27 animali tassidermizzati, 24
pesci essiccati, 62 animali in soluzione, 18 uccelli tassidermizzati, 7 scheletri (pesci, rane e tartarughe).
Un rarissimo esemplare di tapiro dalla gualdrappa o tapiro della Malesia e un
ornitorinco, endemico dell’Australia orientale spiccano tra gli animali
tassidermizzati
I pesci essiccati costituiscono un importantissimo patrimonio storico-scientifico.
Essi sono stati realizzati ai primi del ’900 grazie ad un metodo in uso in quel
periodo a Palermo, oggi non più noto .
Sala informatica
La sala informatica, nata circa una
decina di anni fa, è in grado di fornire
un ambiente integrato per lezioni
linguistiche e multimediali ed informatiche
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Risorse consolidate
Attivazione della sperimentazione del diritto, da oltre sei anni, in tutto il Liceo.
Attività laboratoriali pomeridiane consolidate presso la sede centrale ;
Attuazione di diverse attività di ampliamento dell’offerta formativa: Educazione alla salute, Attività BBCC, corsi
integrativi extracurricolari.
Risorse finanziarie
Il bilancio comprende
1. fondi ministeriali per il funzionamento amministrativo e didattico
2. fondi provinciali per il funzionamento amministrativo e didattico
3. fondi strutturali europei
4. fondi ministeriali, regionali, provinciali e comunali per la realizzazione di progetti finalizzati
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Finalità generali
Obiettivi metadisciplinari
Percorsi didattici delle discipline
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Finalità educative
Promuovere
a. la formazione dell’uomo e del cittadino, assicurando uguaglianza di opportunità educative nello spirito
dell’art. 3 della Costituzione.
b. coscienza europea
c. dialogo multiculturale per una società multietnica
2. Attivare l’acquisizione di una conoscenza critica autonoma
3. Potenziare le capacità di riflessione e di giudizio attraverso l'acquisizione di contenuti culturali criticamente
elaborati
4. Favorire
a. o sviluppo armonico della personalità dei giovani.
b. l’utilizzazione dei linguaggi multimediali
5. Sollecitare e valorizzare le diversificate e originali risorse individuali
Obiettivi metadisciplinari
Sviluppare le capacità di
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MATERIA IV V I II III
Religione 1 1 1 1 1
Storia 2 2 3 3 3
Geografia 2 2 = = =
Filosofia = = 3 3 3
Matematica 2 2 3 2 2
Fisica = = = 2 3
Diritto ed Economia 2 2 2 2 2
Storia dell’arte = = 1 1 2
Educazione fisica 2 2 2 2 2
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Religione
Finalità educative
Obiettivi specifici
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Finalità educative
1. Intervenire perché gli alunni comprendano in modo corretto il fatto religioso cogliendo le valenze
essenziali storiche e socio-culturali.
2.Fare in modo che gli alunni siano capaci di svolgere una attenta lettura della realtà in cui vivono,
operando anche scelte responsabili per la loro crescita umana e per quella della comunità in cui sono
inseriti.
3. Fare scoprire come l’esperienza religiosa viene incontro ad esperienze di verità e di ricerca sul senso della
vita e contribuisce alla formazione della coscienza morale.
Obiettivi specifici
1. Saper dare ragione delle proprie scelte religiose, superando pregiudizi ed emotività.
2. Individuare i problemi fondamentali dell’ esistenza umana con le rispettive domande di senso e le
risposte delle religioni e del cristianesimo in particolare.
3. Saper leggere ed interpretare alcuni documenti del magistero della chiesa.
4. Identificare le caratteristiche autenticamente umane e porle a confronto con i princi pi etici cristiani.
BIENNIO TRIENNIO
Si privilegerà una esposizione dei contenuti in Si privilegerà una esposizione dei contenuti in
forma propositiva globale, con attenzione alle forma propositiva globale, con attenzione alle
problematiche esistenziali. problematiche esistenziali.
Viene proposta anzitutto la conoscenza di: Viene proposta anzitutto la conoscenza di:
le più profonde domande sul senso della vita in le più profonde domande sul senso della vita in
prospettiva religiosa, le molteplici e varie prospettiva religiosa, le molteplici e varie
manifestazioni dell'esperienza religiosa, gli elementi manifestazioni dell'esperienza religiosa, gli elementi
fondamentali che la qualificano e la rilevanza del fondamentali che la qualificano e la rilevanza del
fatto religioso cattolico nella cultura italiana; fatto religioso cattolico nella cultura italiana;
trovano spazio in questo senso le attenzioni trovano spazio in questo senso le attenzioni
particolari al rapporto con la classicità e alla storia particolari al rapporto con la classicità e alla storia
locale. Le grandi linee della storia biblica e l'origine locale. Le grandi linee della storia biblica e l'origine
della religione cristiana. La conoscenza delle fonti della religione cristiana. La conoscenza delle fonti
essenziali, particolarmente della Bibbia. La figura di essenziali, particolarmente della Bibbia. La figura di
Gesù Cristo: la sua vicenda storica, il messaggio e Gesù Cristo: la sua vicenda storica, il messaggio e
l'opera, il mistero. La sua importanza e il suo l'opera, il mistero. La sua importanza e il suo
significato come fonte di ispirazione esistenziale, significato come fonte di ispirazione esistenziale,
storica e culturale. storica e culturale.
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si privilegerà l'analisi e l'interpretazione delle tematiche, con attenzione al confronto culturale e alle
problematiche sociali.
Gli alunni dovranno aver acquisito una conoscenza oggettiva e sistematica dei contenuti essenziali del
cattolicesimo, delle grandi linee del suo sviluppo storico e delle sue espressioni più significative .
Dovranno essere abilitati ad accostare in maniera corretta ed adeguata la Bibbia e i documenti principali
della tradizione cristiana; a conoscere le molteplici forme del linguaggio religioso.
Saranno avviati a maturare capacità di confronto tra il cattolicesimo, le altre confessioni cristiane, le altre
religioni e i vari sistemi di significato; a comprendere e rispettare le diverse posizioni che le persone
assumono in materia etica e religiosa.
In tal modo gli alunni potranno passare gradualmente dal piano delle conoscenze a quello delle
consapevolezze e dell'approfondimento dei principi e dei valori del cattolicesimo in ordine alla loro
incidenza sulla cultura e sulla vita individuale e comunitaria. Saranno così capaci di meglio riconoscere il
ruolo del cristianesimo nella crescita civile della società italiana e mondiale.
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Finalità educative
Obiettivi specifici
IV Ginnasio
V Ginnasio
Verifiche e valutazione
Accoglienza
Sostegno e recupero
Orientamento e riorientamento
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Finalità educative
1. Acquisizione della consapevolezza della valenza “sociale” del mezzo linguistico, insostituibile al fine di
estrinsecare il proprio mondo interiore e di correlarsi produttivamente con il territorio
2. Acquisizione della coscienza dei processi comunicativi e del funzionamento del sistema linguistico.
3. Promozione, attraverso la lettura e l’analisi dei testi delle capacità interpretative e creative.
4. Acquisizione dell’ abitudine alla lettura come valido strumento di interpretazione della realtà e dei
contenuti essenziali per un concreto e fattivo confronto con essa.
5. Acquisizione della capacità di orientare l’attenzione su argomenti, scopi e situazioni negli scambi
comunicativi, verbali e non verbali;
Acquisizione di competenze utilizzabili presso altri saperi.
Obiettivi specifici
1. Padronanza dello strumento di comunicazione linguistica, considerato nelle sue dimensioni
fondamentali e nei suoi vari aspetti ( Ascoltare, parlare, leggere, scrivere)
2. Capacità di produrre testi, scritti ed orali, strutturati organicamente con chiarezza e correttezza formale
e coerenza logica.
3. Acquisizione della capacità di lettura e di comprensione e analisi dei testi e dei messaggi letterari,
scientifici, informativi.....................................
Promozione di un interesse più specifico per i testi letterari
Verifiche e valutazione
1. Verranno effettuate almeno due prove di verifica in classe variamente strutturate per l’italiano,
compatibilmente con il regolare svolgersi dell’attività didattica, per ciascun trimestre.
2. Ciascun insegnante si riserva la possibilità di valutare, in sede di scrutinio trimestrale o finale eventuali
prove scritte svolte a casa ( ricerche, relazioni, raccolta dati .........................)
3. Si prevedono almeno due verifiche orali per fase, mediante colloqui, tendenti ad accertare le
conoscenze acquisite, la padronanza e la ricchezza lessicale, le capacità rielaborative dei materiali
acquisiti. Ciascun alunno, al di là delle verifiche temporanee su argomenti parziali o specifici l’alunno
dovrà possedere una visione organica del lavoro svolto.
4. Potranno essere utilizzati come momenti di verifica ed elementi di valutazioni autonomi anche
occasionali interventi degli alunni al dialogo educativo.
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Accoglienza
Acquisizione formale dei prerequisiti cognitivi e relazionali.
Esplicitazione delle finalità del Liceo Classico
Stimoli a dinamiche di gruppo per favorire socializzazione e formazione del gruppo classe.
Formalizzazione di un patto di lavoro all’interno della classe.
Frequenti dialoghi guidati per motivare o rimotivare.
Sostegno
Pause didattiche in itinere.
Pronto soccorso didattico.
Invito alla lettura di testi emotivamente coinvolgenti la sfera affettiva o cognitiva dell’alunno.
Laboratorio di scrittura.
Recupero
A livello cognitivo:
Interventi di recupero individualizzati in itinere.
Pronto soccorso didattico.
Interventi sul metodo di studio.
A livello affettivo – relazionale:
Interventi personali (o con l’aiuto di esperti) sulla rimotivazione allo studio
Orientamento e riorientamento
L’osservazione condotta nel corso delle lezioni consentirà di effettuare eventuali iniziati ve di
riorientamento. Gli esiti dell’osservazione, infatti, forniranno elementi utili alla ricerca di soluzioni da parte
dei c.d.c., con il coinvolgimento anche delle famiglie. Buon punto di partenza sarà il dialogo guidato ad
evidenziare tenenze, attitudini affettive, hobby, interessi degli alunni, l’uso della tecnica dl brain-storming,
del game didattico, nonché la ripartizione di semplici compiti e/o responsabilità all’interno della classe.
L’orientamento mirerà a scoprire la propria vocazione, sia nel campo dell’istruzione che nel campo
professionale.
2. Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e
letterario.
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Latino - Greco
Finalità educative
1. Creazione delle basi indispensabili per una conoscenza approfondita e consapevole delle lingue classiche
nel loro sviluppo.
2. Sviluppo delle capacità espressive, logiche ed interpretative.
3. Acquisizione della consapevolezza che lo studio delle lingue classiche è strumento essenziale per la
conoscenza delle culture antiche.
4. Sviluppo delle capacità di cogliere, attraverso la lettura e l’analisi dei testi, i motivi ideali che ispirarono
quelle civiltà ed hanno contribuito alla formazione della nostra, in un rapporto di continuità.
5. Coscienza del patrimonio comune alle lingue indoeuropee per una coscienza della comune matrice
europea.
Obiettivi specifici
1. Acquisizione dei prerequisiti necessari allo studio delle lingue classiche.
2. Conoscenza delle forme e delle strutture linguistiche.
3. Acquisizione di una tecnica linguistica di decodificazione e ricodificazione
Verifiche e valutazione
Verranno approntate almeno due prove di verifica in classe variamente strutturate, compatibilmente con il regolare
svolgersi dell’attività didattica, per il latino e il greco, ogni trimestre.
Le conoscenze acquisite da parte degli alunni saranno accertate mediante colloqui che si svolgeranno in tempi
compatibilmente ravvicinati in relazione al lavoro svolto.
Al di la delle verifiche temporanee su argomenti parziali e specifici, l’alunno dovrà possedere, anche se per linee
essenziali, una visione organica del programma svolto.
Potranno essere utilizzati come momenti di verifica ed elementi di valutazioni autonomi occasionali interventi degli
alunni nel dialogo educativo.
Accoglienza
Acquisizione formale dei prerequisiti cognitivi e relazionali.
Esplicitazione delle finalità del Liceo Classico
Stimoli a dinamiche di gruppo per favorire socializzazione e formazione del gruppo classe.
Formalizzazione di un patto di lavoro all’interno della classe.
Frequenti dialoghi guidati per motivare o rimotivare.
Sostegno
Pause didattiche in itinere.
Pronto soccorso didattico.
Invito alla lettura di miti e leggende del mondo greco-romano e di classici in traduzione.
Laboratorio di traduzione.
Recupero
A livello cognitivo
Interventi di recupero individualizzati in itinere.
Pronto soccorso didattico.
Interventi sul metodo di studio.
A livello affettivo – relazionale:
Interventi personali ( o con l’aiuto di esperti) sulla rimotivazione allo studio
Orientamento e ri-orintamento
L’osservazione condotta nel corso delle lezioni consentirà di effettuare eventuali iniziative di ri-orientamento. Gli esiti
dell’osservazione, infatti, forniranno elementi utili alla ricerca di soluzioni da parte dei C.d.C. , con il coinvolgimento
anche delle famiglie. Buon punto di partenza sarà il dialogo guidato ad evidenziare tenenze, attitudini affettive, hobby,
interessi degli alunni, l’uso della tecnica dl brain-storming, del game didattico, nonché la ripartizione di semplici
compiti e/o responsabilità all’interno della classe.
L’orientamento mirerà a scoprire la propria vocazione, sia nel campo dell’istruzione che nel campo professionale.
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V ginnasio
Storia
Finalità
1. Comprensione del cambiamento e della diversità
dei tempi storici in una dimensione diacronica
attraverso il confronto fra epoche e in una
dimensione sincronica attraverso il confronto fra
aree geografiche e culturali.
2. Acquisizione di un metodo rigoroso di indagine
a partire da fonti e da testimonianze
3. Maturare la sensibilizzazione ai valori della
diversità
Obiettivi specifici
1. Consapevolezza della complessità dei fatti storici
e dei fattori che li determinano.
2. Individuazione dei caratteri distintivi di un “sistema” di cui vanno colti gli aspetti politici, economici,
sociali e culturali e anche le loro reciproche relazioni.
3. Conoscenza e confronto delle caratteristiche peculiari delle civiltà dei popoli antichi.
4. Acquisizione del linguaggio tecnico specifico che permetta una chiara comprensione dei testi storici.
IV GINNASIO V GINNASIO
La preistoria. La storia e la civiltà di Roma (apogeo dell’impero,
Le civiltà del Mediterraneo nell’età del bronzo e del crisi del III sec. d.C., età tardoantica).
ferro. La civiltà cristiana e l’alto medioevo.
La storia e la civiltà greca (medioevo ellenico, età Il monachesimo e il potere temporale della chiesa in
classica, ellenismo). Occidente.
L’Italia preromana. La civiltà islamica e la sua diffusione.
La storia e la civiltà di Roma (origini, età L’impero carolingio.
repubblicana, espansione nel Mediterraneo, impero Il sistema feudale (politica, economia, società).
fino al III sec. d.C.). La rinascita dell’Occidente nell’XI sec..
La lotta per le investiture.
Le crociate.
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Verifiche e valutazione
1. Si prevedono per la prima fase dell’anno scolastico due verifiche orali, per la seconda almeno tre.
2. I docenti si riservano la possibilità di utilizzare prove scritte variamente strutturare, nei modi e nei tempi esplicitati
nel proprio piano di lavoro, anche per la storia.
Accoglienza
Acquisizione formale dei prerequisiti cognitivi e relazionali.
Esplicitazione delle finalità del Liceo Classico
Stimoli a dinamiche di gruppo per favorire socializzazione e formazione del gruppo classe.
Formalizzazione di un patto di lavoro all’interno della classe.
Frequenti dialoghi guidati per motivare o rimotivare.
Sostegno
Pause didattiche in itinere.
Pronto soccorso didattico.
Invito alla lettura di fonti storiche in traduzione, e/o documenti, anche materiali. Visione di videocassette a carattere
archeologico.
Lettura e/o scrittura di carte storico/geografiche
GAME: far storia con INTERNET
Laboratorio per la creazione di ipertesti ( anche e solo cartacei)
Recupero
A livello cognitivo :
Interventi di recupero individualizzati in itinere.
Pronto soccorso didattico.
Interventi sul metodo di studio.
A livello affettivo – relazionale:
Interventi personali ( o con l’aiuto di esperti) sulla rimotivazione allo studio
Orientamento e ri-orientamento
L’osservazione condotta nel corso delle lezioni consentirà di effettuare eventuali
iniziative di riorientamento. Gli esiti dell’osservazione, infatti, forniranno elementi
utili alla ricerca di soluzioni da parte dei C.d.C., con il coinvolgimento anche delle
famiglie. Buon punto di partenza sarà il dialogo guidato ad evidenziare tenenze,
attitudini affettive, hobby, interessi degli alunni, l’uso della tecnica dl brain-
storming, del game didattico, nonché la ripartizione di semplici compiti e/o
responsabilità all’interno della classe.
L’orientamento mirerà a scoprire la propria vocazione, sia nel campo
dell’istruzione che nel campo professionale.
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Geografia
Finalità educative
1. Riconoscimento delle caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo
del proprio territorio.
2. Acquisizione di una chiara dimensione spaziale.
3. Educazione ai principi di pace, solidarietà e tolleranza tra popoli di realtà geo-politiche diverse
Obiettivi specifici
1. Conoscenza delle strutture economiche, sociali, politiche e culturali; comprensione dei loro rapporti con il
territorio.
2. Acquisizione di un linguaggio specifico della disciplina.
3. Acquisizione della capacità di lettura delle carte geografiche e rappresentazioni grafiche.
Verifiche e valutazione
1. Si prevedono per la prima fase dell’anno scolastico due verifiche orali, per la seconda almeno tre.
2. I docenti si riservano la possibilità di utilizzare prove scritte.
3. variamente strutturare, nei modi e nei tempi esplicitati nella propria programmazione individuale.
Accoglienza
Acquisizione formale dei prerequisiti cognitivi e relazionali.
Esplicitazione delle finalità del Liceo Classico.
Stimoli a dinamiche di gruppo per favorire socializzazione e formazione del gruppo classe.
Formalizzazione di un patto di lavoro all’interno della classe.
Frequenti dialoghi guidati per motivare o rimotivare.
Sostegno
Pause didattiche in itinere.
Recupero
A livello cognitivo:
Interventi di recupero individualizzati in itinere.
Pronto soccorso didattico.
Interventi sul metodo di studio.
A livello affettivo – relazionale:
Interventi personali (o con l’aiuto di esperti) sulla rimotivazione allo studio
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Orientamento e riorientamento
L’osservazione condotta nel corso delle lezioni consentirà di effettuare eventuali iniziative di riorientamento. Gli esiti
dell’osservazione, infatti, forniranno elementi utili alla ricerca di soluzioni da parte dei C. d. C., con il coinvolgimento
anche delle famiglie. Buon punto di partenza sarà il dialogo guidato ad evidenziare tenenze, attitudini affettive, hobby,
interessi degli alunni, l’uso della tecnica dl brain-storming, del game didattico, nonché la ripartizione di semplici
compiti e/o responsabilità all’interno della classe.
L’orientamento mirerà a scoprire la propria vocazione, sia nel campo dell’istruzione che nel campo professionale.
Lettere triennio
Finalità educative
Obiettivi specifici
I Liceo
II Liceo
III Liceo
Verifiche e valutazione
ITALIANO
Finalità educative
Consapevolezza della specificità e complessità del fenomeno letterario, come espressione della civiltà di un Paese e
come forma di conoscenza del reale anche attraverso le vie del simbolico e dell’ immaginario.
Conoscenza diretta dei testi sicuramente rappresentativi del patrimonio letterario italiano ed europeo.
Padronanza del mezzo linguistico nella ricezione e nelle produzioni orali e scritte.
Affinamento del gusto critico
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Liceo Classico Empedocle
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Verifiche e valutazione
Per ogni trimestre verranno approntate prove di verifica scritte e orali, compatibilmente
con il regolare svolgersi dell’attività didattica.
Sono previste, per trimestre, almeno due verifiche orali e due scritte.
La valutazione sarà operata attraverso la formulazione di un giudizio numerico che
tenga conto, almeno, dei seguenti elementi:
a. Conoscenza dei dati e comprensione del testo
b. Capacità di argomentare e rielaborare in forma personale
c. Capacità di controllo della forma linguistica.
Le prove scritte saranno dotate di schede di valutazione come allegato.
Le conoscenze acquisite da parte degli alunni saranno accertate mediante colloqui che
si svolgeranno in tempi compatibilmente ravvicinati in relazione al lavoro svolto.
Al di là delle verifiche temporanee su argomenti parziali e specifici, l’alunno dovrà
possedere, anche se per linee essenziali, una visione organica del programma svolto.
Potranno essere utilizzati come momenti di verifica ed elementi di valutazione autonomi
occasionali interventi degli alunni nel dialogo educativo.
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Latino e Greco
Finalità educative
Ampliamento dell'orizzonte storico, che rapporti la civiltà europea ai suoi fondamenti linguistici e culturali;
Diretto accesso alla letteratura e ai testi collocati in un preciso contesto storico culturale e in una tradizione
di forme letterarie, che trasformate, sopravvivono nelle letterature moderne;
Sviluppo di una più matura coscienza critica e civica, che dia ai giovani la possibilità di rapportarsi al la realtà
in cui vivono con atteggiamenti di piena comprensione, che ne favoriscano l’ inserimento al suo interno.
Obiettivi specifici:
Capacità
Memorizzazione - Riconoscimento Induzione - Deduzione
Rielaborazione guidata di dati e conoscenze.
Capacità di pensare per problemi in modo critico e con curiosità intellettuale
Epesegetiche e traduttive, di interpretazione dei testi scritti , anche per coglierne l'originalità e il
valore sul piano storico e letterario, i tratti specifici della personalità dell' autore .
Competenze
Analizzare un testo individuando i nessi morfologici e sintattici che permettono di ricostruirne la struttura.
Comprendere un testo anche senza l'ausilio dei dizionari.
Decodifica del testo latino e ricodifica in lingua italiano in una forma coerente e coesa.
Collocare nel loro contesto storico e culturale gli autori più significativi del periodo studiato e le loro opere.
Individuare i rapporti tra testi e autori diversi.
Cogliere e apprezzare i valori stilistici e estetici delle opere studiate.
Acquisire le caratteristiche organizzative, articolatorie e critiche dei testi relativi ai vari generi letterari
Conoscenze latino
Quadro storico letterario
delle origini della
letteratura latina. Livio
Plauto e/o Terenzio:
Potenziamento della Andronico, Nevio, Ennio. circa 80 versi
morfologia. Plauto, Terenzio
Catullo : circa 10 carmi
I Liceo Sintassi dei casi . La poesia neoterica: Catullo Cesare e/o Sallustio:
La storiografia: Cesare, circa 10 capitoli
Sallustio
Cicerone ( epistolario)
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Conoscenze greco
Potenziamento morfologia Omero: circa 100 versi
nominale e verbale Lirici greci: scelta
I Liceo Ultimare lo studio del significativa dei
sistema verbale frammenti
Verifiche e valutazione
1. Per ogni trimestre verranno approntate due prove di verifica, compatibilmente con il regolare svolgersi
dell’attività didattica.
2. Sono previste, per ogni trimestre, almeno due verifiche orali.
La valutazione dell’elaborato scritto sarà operata attraverso la formulazione di un giudizio che tenga conto,
almeno, dei seguenti elementi:
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Competenza morfosintattica
pertinenza e proprietà lessicale ed ortografica
comprensione del testo determinata da coerenza logica nella decodifica e ricodifica di un brano
dalla lingua classica alla lingua italiana
3. Le conoscenze acquisite da parte degli alunni saranno accertate mediante colloqui che si svolgeranno in tempi
compatibilmente ravvicinati in relazione al lavoro svolto.
4. Al di la delle verifiche temporanee su argomenti parziali e specifici, l’alunno dovrà possedere, anche se per linee
essenziali, una visione organica del programma svolto.
5. Potranno essere utilizzati come momenti di verifica ed elementi di valutazione autonomi occasionali
interventi degli alunni nel dialogo educativo.
Iniziative progettuali
I docenti convergono sulla opportunità che gli alunni partecipino ad iniziative culturali attinenti al latino e/o al greco
anche esterne alla scuola o a certamina specifici opportunamente vagliati attraverso la elaborazione di progetti
opportunamente predisposti.
Tutto ciò senza arrecare ostacolo alcuno allo svolgimento dei programmi curricolari.
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LINGUA STRANIERA
INGLESE
Finalità educative:
Obiettivi specifici :
Competenze
Capacità/Abilità
Conoscenze
Inglese (biennio)
Funzioni linguistiche
Verifiche e valutazione:
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Finalità educative:
1. Acquisizione di una formazione umana, sociale e multiculturale.
2. Acquisizione delle competenze comunicative in una lingua straniera per facilitare la mediazione e
la comprensione delle altre culture.
3. Acquisizione di competenze di base per i principali scopi comunicativi ed operativi.
Obiettivi specifici :
Competenze Capacità/Abilità Conoscenze
Comprendere i punti Lessico di base su
Utilizzare una lingua straniera principali di messaggi, sia argomenti di vita
per i principali scopi scritti che orali, brevi quotidiana, sociale e
comunicativi ed operativi. lettere, istruzioni, professionale
pubblicità, annunci
semplici e chiari su Uso del dizionario
argomenti di interesse bilingue
personale, quotidiano, Uso di Internet
sociale o professionale. Lavoro in coppia e/o
piccolo gruppo
Comprendere brevi testi
di tipo antologico-
letterario Coesione e coerenza del
testo
Ricercare informazioni
all’interno dei testi di Regole grammaticali
breve estensione di fondamentali
interesse personale,
quotidiano, sociale o
professionale. Pronuncia ed intonazione
corrette e comprensibili
Produrre semplici testi di un repertorio di parole
scritti e orali , dapprima e frasi memorizzate di
di tipo informativo poi uso comune
descrittivo , riguardanti
esperienze ed eventi Semplici modalità di
relativi all’ambito scrittura: messaggi brevi,
personale e sociale. lettera informale, email,
brevi resoconti
Utilizzare in modo
adeguato le strutture Struttura essenziale del
morfosintattiche. testo funzionale
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quotidiano sociale o
professionale.
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Verifiche e valutazione:
Comprensione della Comprensione della Interazione orale Produzione della lingua
lingua orale lingua scritta scritta
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oggetti, usando
lessico e strutture
morfosintattiche
note con
pronuncia corretta
e comprensibile
Le prove di valutazione possono essere sia suddivise per abilità o di tipo integrato.
Le prove scritte saranno almeno due per trimestre.
Le prove orali saranno periodiche.
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Finalità educative
Obiettivi specifici
Nuclei essenziali del programma e scansione temporale
I Liceo
II Liceo
III Liceo
Verifiche e valutazione
Sostegno e recupero
Profilo delle competenze al termine del triennio
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Storia
Capacità
Ricostruire la complessità del fatto storico attraverso l’individuazione di interconnessioni, di rapporti tra
particolare e generale, tra soggetti e contesti.
1. Consolidare l’attitudine a problematizzare, a formulare domande, ad interpretare, a dilatare il campo
delle prospettive, ad inserire in scala diacronica le conoscenze acquisite in altri campi disciplinari.
2. Scoprire la dimensione storica del presente.
3. Acquisire consapevolezza che la efficacia di intervento nel presente è connessa alla capacità di
problematizzare il passato
Competenze
Adoperare concetti e termini storici in rapporto agli specifici contesti storico - culturali.
1. Padroneggiare gli strumenti concettuali approntati dalla storiografia quali, ad esempio: rivoluzione,
restaurazione, decadenza, progresso, tendenza, conflitto, trasformazione, transizione, crisi.
2. Ripercorrere le interazioni tra i soggetti singoli e collettivi, gli intrecci politici, sociali, culturali, religiosi ed
ambientali.
3. Possedere gli elementi fondamentali che danno conto della complessità dell’epoca studiata e saperli
interpretare criticamente.
4. Acquisire una corretta metodologia dell’indagine storica.
Conoscenze
La presente programmazione non esclude la possibilità, anzi l’opportunità di programmare ed operare
scelte in relazione alle programmazioni dei singoli consigli di classe e delle esigenze e/o interessi emergenti
nelle singole classi.
L’autunno del Medio Evo e la crisi del ‘300; L’Italia politica tra il ‘300 e il
I Trimestre
‘400; Umanesimo e Rinascimento; Le scoperte geografiche
Concetto di modernità e sua complessità; L’Europa nel conflitto franco-
I Liceo II Trimestre
asburgico; Riforma Protestante e Cattolica
L’età di Filippo II; La guerra dei trent’anni. Il Seicento: Assolutismo in
III Trimestre
Francia e liberalismo in Inghilterra
I Trimestre L’Europa del ‘700; l’Illuminismo, le riforme e le rivoluzioni
L’età napoleonica; Romanticismo e restaurazione in Europa ed in Italia; il
II Trimestre
pensiero politico in Italia nell’età del Risorgimento; il ’48 in Europa
II Liceo
La rivoluzione industriale e movimento operaio nel XIX secolo;
III Trimestre l’unificazione nazionale in Italia ed in Germania; i governi della Destra e
della Sinistra; dal Liberismo al protezionismo; l’età dell’imperialismo
L’età giolittiana e la crisi dello stato liberale; la prima guerra mondiale e la
I Trimestre
rivoluzione bolscevica
III Liceo II Trimestre I grandi totalitarismi e le democrazie
La seconda guerra mondiale; il dopoguerra, la politica dei blocchi, la
III Trimestre
guerra fredda; la decolonizzazione; l’Italia repubblicana
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Liceo Classico Empedocle
92100 AGRIGENTO
Verifiche e valutazione
I docenti, avendo preso atto del fatto che si devono comunicare alla famiglie i risultati dei processi cognitivi
e formativi degli alunni e della necessità di regolare in itinere le programmazione, procederanno con
verifiche frequenti; a tal fine si utilizzeranno, oltre alle verifiche per colloquio, altri strumenti quali:
1. osservazioni sistematiche
2. dialogo continuo
3. interventi personali degli alunni.
Non si esclude, inoltre, qualora il docente lo ritenga opportuno, la possibilità di integrare la valutazione con
prove scritte e/o questionari, anche in funzione della preparazione alla terza prova scritta dell’esame di
stato.
Le verifiche verranno effettuate tenendo conto degli obiettivi formativi e cognitivi programmati.
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Liceo Classico Empedocle
92100 AGRIGENTO
Competenze:
1. Acquisire il linguaggio e le categorie della tradizione filosofica nella consapevolezza della essenzialità del
lessico e delle problematiche filosofiche.
2. Rapportarsi a brani di classici filosofici al fine di enucleare le idee centrali dei vari filosofi e riassumere le
tesi fondamentali.
3. Individuare analogie e differenze, oltre che tra i singoli filosofi anche tra le varie scuole e i diversi campi
disciplinari.
4. Confrontare e contestualizzare le differenti risposte date dai diversi filosofi allo stesso problema.
Conoscenze:
La presente programmazione non esclude la possibilità, anzi l’opportunità di programmare ed operare
scelte in relazione alle programmazioni dei singoli consigli di classe e delle esigenze e/o interessi emergenti
nelle singole classi.
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92100 AGRIGENTO
Verifiche e valutazione
I docenti, avendo preso atto del fatto che si devono comunicare alla famiglie i risultati dei processi cognitivi
e formativi degli alunni e della necessità di regolare in itinere le programmazione, procederanno con
verifiche frequenti; a tal fine si utilizzeranno, oltre alle interrogazioni tradizionali, altri strumenti quali:
1. osservazioni sistematiche
2. dialogo continuo
3. interventi personali degli alunni.
Non si esclude, inoltre, qualora il docente lo ritenga opportuno, la possibilità di integrare la valutazione con
prove scritte e/o questionari, anche in funzione della preparazione alla terza prova scritta dell’esame di
stato.
Le verifiche verranno effettuate tenendo conto degli obiettivi formativi e cognitivi programmati.
Iniziative progettuali
I docenti convergono sulla opportunità che gli alunni
partecipino ad iniziative culturali attinenti la storia
e/o la filosofia anche esterne alla scuola o a
certamina specifici opportunamente vagliati
attraverso la elaborazione di progetti
opportunamente predisposti.
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Matematica e Fisica
Capacità
Conoscenze
Competenze
IV Ginnasio
V Ginnasio
I Liceo
II Liceo
III Liceo
Verifiche e valutazione
Accoglienza
Sostegno e recupero
Orientamento e ri-orientamento
Fisica
Coord. prof. G. Sicurello
Segretario prof. M. Gaglio
Capacità
Conoscenze
Competenze
II Liceo
III Liceo
Verifiche e valutazione
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Matematica - biennio
Competenze
1. Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico
2. Confrontare ed analizzare figure geometriche
3. Analizzare dati ed interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi con l’ausilio di
rappresentazioni grafiche.
Capacità
Classe quarta
1. Comprendere il significato logico-operativo di numeri appartenenti ai diversi sistemi numerici.
2. Comprendere il significato di operazione nei diversi insiemi.
3. Risolvere brevi espressioni nei diversi insiemi numerici.
4. Risolvere sequenze di operazioni e problemi sostituendo alle variabili letterali i valori numerici,
5. Riconoscere i principali enti, figure e luoghi geometrici e descriverli con linguaggio appropriato
6. Individuare le proprietà essenziali delle figure e riconoscerle in situazioni concrete.
7. Comprendere i principali passaggi logici di una dimostrazione.
Classe quinta
1. Risolvere semplici problemi diretti ed inversi
2. Risolvere equazioni di primo grado e sistemi di equazioni di 1° grado e verificare la correttezza dei
procedimenti utilizzati.
3. Acquisire un maggiore rigore logico al fine di migliorare le capacità espressive riguardo i concetti
acquisiti.
4. Fornire conoscenze teoriche e competenze operative proprie della disciplina, utilizzabili in ambiti
diversi del sapere.
5. Individuare le proprietà essenziali delle figure e riconoscerle in situazioni concrete.
Conoscenze
IV ginnasio V ginnasio
Algebra: Algebra:
* dai numeri relativi con sviluppo delle * scomposizione in fattori primi di un
proprietà formali ed operazioni relative polinomio
* monomi e polinomi ed operazioni relative; * frazioni algebriche
divisione con la regola di Ruffini. * equazioni e disequazioni di I° grado.
espressioni algebriche.
Geometria: Geometria:
* enti fondamentali e significato dei quadrilateri e parallelogrammi
termini:assioma,teorema,definizione. * circonferenza e cerchio
* Uguaglianza tra figure piane * poligoni iscritti e circoscritti
* rette perpendicolari e rette parallele * equivalenza tra figure piane
* teoremi di Euclide e Pitagora
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Matematica - liceo
Competenze
1. Confrontare ed analizzare figure
geometriche
2. Analizzare dati ed interpretarli
sviluppando deduzioni e
ragionamenti sugli stessi con
l’ausilio di rappresentazioni grafiche.
3. Individuare le strategie appropriate
per la soluzione di problemi
Capacità
1. Dedurre regole di calcolo per la
risoluzione di quesiti di algebra
2. Operare con gli angoli e con le funzioni
goniometriche;
3. Risolvere specifici problemi con applicazioni della trigonometria;
4. Collegare argomenti di algebra ad argomenti di geometria analitica;
5. Esporre con maggiore rigore e linguaggio appropriato definizioni,proprietà e teoremi studiati.
6. Sviluppo delle capacità di astrazione.
Conoscenze
I Liceo II Liceo III Liceo
Aritmetica generale: Algebra: Trigonometria piana
radicali aritmetici e generalità sui sistemi di equazioni di grado Goniometria; funzioni
radicali algebrici. superiore al 2°; goniometriche; relazioni tra archi
equazioni esponenziali e associati; equazioni
Algebra: logaritmiche; cenni sulle goniometriche; risoluzioni dei
sistemi lineari; equazioni e progressioni aritmetiche e triangoli rettangoli e dei tria ngoli
disequazioni di II° grado intere e geometriche. qualunque; applicazioni alla
fratte; trigonometria per la risoluzione di
sistemi di equazioni e Geometria analitica: qualche problema.
disequazioni di II° grado .Sistemi il piano cartesiano;
simmetrici. rappresentazione di una Geometria solida:
funzione; studio della retta; equivalenza tra solidi; il principio
Geometria piana: studio della parabola e della di Cavalieri; volumi dei solidi
grandezze e loro misura; cenni sui circonferenza. studiati.
numeri irrazionali; rapporti e
proporzioni tra grandezze; Geometria dello spazio:
teorema di Talete ed applicazioni; rette e piani nello spazio;
la similitudine; triangoli e poligoni perpendicolarità e parrallelismo
simili. nello spazio; diedri e poliedri;
cenni sulla rettificazione della solidi di rotazione.
circonferenza e quadratura del
cerchio
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Liceo Classico Empedocle
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Verifiche e valutazione
Le verifiche tendono a valorizzare, quantificare e valutare il lavoro svolto al fine di analizzare in itinere
strategie e metodologie da adottare.
Sarà privilegiato il colloquio attraverso il quale si evidenzieranno le attitudini e la preparazione di ogni
alunno .
N.B.
ciascun docente, qualora lo riterrà opportuno, potrà ricorrere, nell’ambito della propria programmazione,
anche a prove di verifica diverse dalla tradizionale interrogazione
( controllo del lavoro svolto a casa, verifiche scritte, test, esercizi da eseguire in classe.......).
Accoglienza
Richiami sulle nozioni di aritmetica e geometria per consolidare e/o migliorare quanto già noto all’alunno.
Sostegno
Per tutta la classe: sosta didattica per rivisitare e/o approfondire gli argomenti sui quali si sono evidenziati
problemi di apprendimento.
Per singoli alunni: percorso didattico personalizzato che preveda la ripetizione dell’argomento, lo
svolgimento di particolari esercizi di “allenamento”; la partecipazione a lavori di gruppo per stimolare
l’emulazione dei compagni più pronti.
Recupero
In presenza di particolari difficoltà ritenute non superabili in ore curricolari, saranno approntati degli
interventi di recupero con apposita programmazione.
Orientamento e riorientamento
Considerato che la matematica è di base per qualunque tipi di scuola, sarà posto l’accento sul programma
del biennio.
FISICA
Competenze
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà
naturale ed artificiale
Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle
trasformazioni energetiche.
Capacità
Acquisizione organica e puntuale dei contenuti propri della disciplina
senza trascurare il corretto uso del linguaggio specifico.
esporre con linguaggio corretto e sintetico;
analizzare e sintetizzare situazioni diverse;
vagliare i fatti alla ricerca di un riscontro alle proprie ipotesi
interpretative;
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Conoscenze
I LICEO II LICEO
* concetto di misura e strumenti di misurazione * termologia e termodinamica
* meccanica dei solidi e dei fluidi * elettromagnetismo
* lineamenti di acustica e di ottica * esperienze di laboratorio
* esperienze di laboratorio
Verifiche e valutazione
Le verifiche, frequenti quanto possibile, tendono a valorizzare, quantificare e valutare il lavoro svolto al fine di
analizzare in itinere strategie e metodologie adottare.
Sarà privilegiato il colloquio attraverso il quale si evidenzieranno le attitudini e la preparazione di ogni alunno nonché
le capacità a:
* cogliere l’essenza della domanda o ordinare logicamente la risposta
* utilizzare opportuni riferimenti culturali
* operare analisi e sintesi
* usare un linguaggio scelto e sicuro.
N.B. ciascun docente, qualora lo riterrà opportuno, potrà ricorrere, nell’ambito della propria programmazione, anche
a prove di verifica diverse dalla tradizionale interrogazione ( controllo del lavoro svolto a casa, questionari, test,
esercizi da eseguire in classe.......) che, se attuate, verranno debitamente formalizzate.
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Scienze naturali,
chimica
e geografia
Finalità educative
Obiettivi specifici
Nuclei essenziali del programma
Prove di verifiche e valutazione
Accoglienza, sostegno, recupero
Orientamento e ri-orientamento
Profilo delle competenze al termine del triennio
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Finalità educative
1. Arricchimento delle competenze logico-linguistiche e potenziamento della capacità di analisi e di
sintesi.
2. Incremento dell'opportuna correlazione tra “fare " e “pensare".
3. Crescita culturale complessiva mediante lo studio dell'apporto delle scienze sperimentali all’
evoluzione delle conoscenze umane e allo sviluppo della società moderna.
4. Comprensione della connotazione storico-critica dei fondamentali nuclei concettuali delle scienze
naturali.
5. Acquisizione di specifici strumenti di interpretazione e di orientamento nella realtà quotidiana e nel
mondo circostante.
6. Comprensione del complesso significato dell'osservazione,degli esperimenti e dei procedimenti di
classificazione e di generalizzazione come approccio epistemologico alla conoscenza scientifica.
7. Consapevolezza di come la scienza, nonostante abbia un carattere di “verità relativa", costituisca
comunque lo strumento fondamentale per la conoscenza del mondo fisico da parte dell'uomo.
8. Consapevolezza dell'azione dell'uomo come agente modificatore dell'ambiente naturale e della
propedeucità di una corretta conoscenza delle tematiche ambientali per l'effettuazione di scelte
responsabili nella gestione del territorio.
Obiettivi operativi
Conoscenza della sostanziale unitarietà dei viventi pur nella loro diversità.
I. Comprensione delle attività metaboliche e delle strutture fisiologiche dei viventi alla luce della
biologia molecolare e del processo evolutivo.
II. Interpretazione dinamica delle trasformazioni chimico-fisiche e delle teorie che ne sono alla base.
III. Studio del pianeta Terra come sistema complesso in equilibrio dinamico, parte del Sistema Solare
e dell'Universo.
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adeguatamente finalizzate sulla base della reale conoscenza delle classi. Tali prove scritte potranno
essere articolate nelle forme ritenute più opportune: relazioni, risoluzione di problemi, questionari di
diverso tipo, realizzazione di grafici. Nella preparazione e nell'esecuzione delle prove scritte e scritto -
grafiche si terrà conto della necessità di abituare gli alunni - in particolare delle terze classi - allo
svolgimento della terza prova scritta degli di stato.
Nelle prove di verifica, per la valutazione, si terrà conto dei seguenti parametri:
1. Grado di conoscenza e di assimilazione degli argomenti svolti.
2. Capacità espositive.
3. Padronanza di un linguaggio specifico.
4. Disponibilità all'uso di conoscenze pregresse in nuovi contesti cognitivi.
5. Acquisizione di capacità di analisi, sintesi e di rielaborazione personale.
6. Autonomia operativa conseguita e capacità pratiche mostrate nell'uso di materiali didattici di
laboratorio.
Accoglienza
Acquisizione dei prerequisiti cognitivi e relazionali
Esplicitazione delle finalità del triennio del liceo classico
Ricognizione dei laboratori e delle aule speciali della scuola
Stimoli a dinamiche di gruppo per favorire la socializzazione all’interno ed all’esterno del gruppo classe
Sostegno
Pronto soccorso didattico
Corsi (eventuali) integrativi
Invito alla lettura di pubblicazioni scientifiche
Uso per gruppi ristretti dei laboratori didattici
Recupero
Corsi di recupero in itinere
Pronto soccorso didattico
Interventi sul metodo di studio
Interventi personalizzati per la rimotivazione allo studio
Orientamento e ri-orientamento
L’osservazione nel corso del primo anno consentirà di effettuare eventuali iniziative di ri-orientamento.
Nell’ultimo anno di corso iniziative ed incontri ( in collaborazione con le Università ed altri Enti esterni alla scuola) per
l’orientamento nella scelta degli studi universitari e/o per l’orientamento in campo professionale
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Storia dell’arte
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CONOSCENZE.
Il curricolo di storia dell’arte prevede l’acquisizione di conoscenze e contenuti basici e fondamentali, da
mettere a frutto anche negli anni successivi, per la fortuna critica che movimenti e momenti quali la
classicità greca e romana hanno avuto nel corso di molti secoli per la civiltà occidentale. Accanto ad una
introduzione ad un corretto approccio all’opera d’arte si favoriranno momenti di scoperta e conoscenza dei
linguaggi figurativi, degli scopi e fini che le opere d’arte furono chiamate a soddisfare, nella loro concezione
e nel loro uso. Si sottolineerà sempre il valore sociale c he l’arte e l’opera degli artisti hanno avuto nello
sviluppo della società umana, considerando anche il côté tecnico della produzione artistica.
COMPETENZE.
Saper effettuare nello studio rigoroso dell’opera d’arte gli opportuni collegamenti con altre discipline. Saper
risalire alle fonti dell’espressione artistico – figurativa (fonti religiose, mitologiche, celebrative, scientifiche).
Saper cogliere le implicazioni che fattori quali la tradizione, la disponibilità di materie prime, gli scambi fra i
popoli e le civiltà hanno prodotto nella storia del fare artistico.
ABILITA’.
Effettuare, col sicuro dominio di un linguaggio sempre semplice, piano, accessibile, non banale, un’analisi
matura e consapevole dei manufatti artistici, delle correnti, dei movimenti. Adoperare in modo corretto ed
adeguato il linguaggio artistico. Riconoscere scambi, influenze, debiti, innovazioni e reazioni che sempre
hanno caratterizzato la vicenda dell’arte. Saper distinguere il campo della rappresentazio ne dal campo della
realtà (un quadro è un manufatto, che rappresenta una scena, un racconto, un avvenimento). Riconoscere i
segni e le eredità che il transito delle diverse civiltà (greca, romana, araba, bizantina, romanica, etc.) hanno
impresso nella realtà territoriali locali e regionali.
Obiettivi specifici
Si perseguiranno i seguenti obiettivi di apprendimento:
1. Analizzare, riconoscere e comprendere le caratteristiche tecniche, l’iconologia, l’iconografia e gli altri
contenuti degli oggetti artistici.
2. Comprendere le generalità delle relazioni tra le opere e tra queste e il contesto; individuare la
problematica attributiva, della committenza, della fortuna critica e di pubblico, ecc.
3. Individuare e riconoscere il rapporto tra l’opera e gli altri ambiti culturali.
4. Esprimere giudizi non necessariamente personali, attraverso un linguaggio specifico.
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Verifiche e valutazione
Tenendo nella dovuta considerazione l’esiguo monte ore del curricolo di storia dell’arte, e
considerando il momento della valutazione un importante strumento di verifica soprattutto dell’efficacia
dell’azione didattica, saranno effettuati, a discrezione del singolo docente momenti di verifica secondo
tipologie diversificate (colloqui e/o verifiche scritte) in un clima di serenità e per consentire soprattutto agli
studenti di misurare i propri progressi.
Sostegno e recupero
In attesa di indicazioni più specifiche da parte del Ministero della Pubblica Istruzione, la scuola non
mancherà di fornire agli allievi che ne avranno bisogno, opportune e adeguate occasioni di recupero di
debiti pregressi e lacune emerse in itinere, sotto forme diverse, da concordare coi docenti, nell'ambito di
una azione didattica complessiva. Se gli organi collegiali e i consigli di classe ne ravviseranno la necessità,
potranno dare mandato ai docenti di predisporre azioni di recupero individualizzate o per gruppi in forma
di corsi di recupero.
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Diritto ed economia
Finalità educative
Obiettivi specifici
Nuclei essenziali del programma
IV Ginnasio
V Ginnasio
I Liceo
II Liceo
III Liceo
Verifiche e valutazione
Profilo delle competenze al termine del biennio
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Finalità Educative
-Far acquisire a tutti i giovani i saperi essenziali per un consapevole esercizio dei diritti della cittadinanza;
-Stimolare e favorire la partecipazione degli studenti alla vita della scuola sia nelle forme istituzionali ,sia in
quelle associative e sostenere l’operatività della consulta provinciale degli studenti;
-Formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie siano
esse nazionali –europea mondiali;
-Realizzare strategie educative e didattiche che tengano conto della singolarità di ogni persona,della sua
articolata identità, delle sue capacità e delle sue fragilità
nelle varie fasi di sviluppo e di formazione,ponendo lo studente al centro della funzione educativa.
Obiettivi Specifici
-Comprendere la realtà sociale attraverso la conoscenza dei principali aspetti giuridici ed economici dei
rapporti sociali e delle regole che li organizzano;
-Organizzare il proprio apprendimento,individuando,scegliendo ed utizzando varie fonti e varie modalità di
informazione e di formazione .
-Acquisire competenze dell’uso del linguaggio giuridico ed economico;
-Essere consapevole della dimensione storica della norma giuridica e delle teorie economiche per capire le
costanti e gli elementi di relatività e di dipendenza rispetto al contesto socio-culturale in cui si è inseriti;
-Interagire in gruppo,comprendendo i diversi punti di vista ,contribuendo all’apprendimento comune nel
riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri;
-Sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale ;
-Affrontare situazioni problematiche individuando le fonti ,raccogliendo e valutando i dati ,proponendo
soluzioni;
-Individuare collegamenti e relazioni,cogliendo analogie e differenze.
Abilità/Capacità e Conoscenze
Lo studente alla fine del corso di studi deve essere in grado di:
-Comprendere le caratteristiche fondamentali dei principi e delle regole della Costituzione Italiana;
-Individuare le caratteristiche essenziali della norma giuridica e comprenderle a partire dalle propri
esperienze e dal contesto scolastico;
-Identificare i diversi modelli Istituzionali e di organizzazione sociale e le principali relazioni tra persona –
famiglia-società –Stato;
-Riconoscere le funzioni di base dello Stato ,delle Regioni e degli Enti locali ed essere in grado di rivolgersi
,per le proprie necessità,ai principali servizi da essi erogati;
-Identificare il ruolo delle Istituzioni Europee e dei principali organismi di cooperazione internazionale e
riconoscere le opportunità alla persona,alla scuola e agli ambiti territoriali di appartenenza;
-Riconoscere le caratteristiche principali del mercato del lavoro e le opportunità lavorative offerte dal
territorio;
-Riconoscere i principali settori in cui sono organizzate le attività economiche del proprio territorio.
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Verifiche e valutazione
Verifica formativa:
Verrà fatta con colloqui individuali e collettive o con prove oggettive (test strutturati e semistrutturati)
Verifica sommativa:
Si utilizzeranno soprattutto i colloqui individuali tenendo conto non solo dei risultati dell’apprendimento
ma anche dell’impegno, della partecipazione al dialogo educativo-didattico avendo riguardo ai livelli di
partenza ,alle capacità e alla abilità di ogni singolo alunno.
Strumento di lavoro: il libro di testo; Costituzione e Codice Civile.
Triennio
Nuclei essenziali del programma
I liceo II liceo III liceo
Diritto Civile Diritto Pubblico Economia Politica nella storia
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Le principali tematiche
macroeconomiche.
L’intervento dello Stato in
economia.la storia economica
italiana .
Sistemi economici comparati.
Verifiche e valutazione
Verifica formativa:
Verrà fatta con colloqui individuali e collettive o con prove oggettive (test strutturati e semistrutturati)
Verifica sommativa:
Si utilizzeranno soprattutto i colloqui individuali tenendo conto non solo dei risultati dell’apprendimento
ma anche dell’impegno, della partecipazione al dialogo educativo-didattico avendo riguardo ai livelli di
partenza ,alle capacità e alla abilità di ogni singolo alunno.
Strumento di lavoro: il libro di testo; Costituzione e Codice Civile.
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Educazione fisica
Coor. prof.ssa Anna Maria Palumbo
Segretaria, prof.ssa S. Bennardo
Finalità educative
Obiettivi specifici
Nuclei essenziali del programma
Verifiche e valutazione
Attività integrativa
Attività sportiva pomeridiana
Attvità teatrali e di spettacolo
Profilo delle competenze al termine degli studi
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FINALITà EDUCATIVE
1. Contribuire allo sviluppo integrale della personalità.
2. Favorire l’armonico sviluppo dell’adolescente ,agendo in forma privilegiata sull’area corporea e
motoria,tramite il miglioramento delle qualità fisiche e neuro-muscolari.
3. Aiutare l’alunno nella crescita auxologica e renderlo cosciente delle proprie possibilità ginnico -sportive.
4. Sviluppare spirito di socializzazione.
5. Fornire informazioni fondamentali sulla tutela della salute e sulla prevenzione degli infortuni, unitamente
alla conoscenza delle norme indispensabili di pronto soccorso insieme ad elementi principali di
traumatologia.
Obiettivi specifici
1. Potenziamento fisiologico.
2. Miglioramento delle funzioni cardio-respiratorie e neuro muscolari.
3. Affinamento degli automatismi.
4. Rielaborazione degli schemi motori di base.
5. Consolidamento del carattere, sviluppo della socialità e senso civico.
6. Conoscenza e pratica dell’attività sportiva.
Verifiche e valutazione
L’insegnante di Educazione Fisica ,durante il lavoro, dovrà tenere presenti i seguenti dati particolari:
1. riferimenti auxologici relativi all’età media degli alunni.
2. esigenze particolari riferiti anche dalla realtà socioeconomica di provenienza.
3. grado di preparazione psico-fisica già acquisita nonché i risultati già ottenuti da:
1. attività a carico naturale
2. esercizi con gli attrezzi.
3. interval-training e circuit-training.
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Attività integrativa
Attività sportiva pomeridiana
Attvità teatrali e di spettacolo
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Piano Integrato
DOCENTI
Obiettivo: D Accrescere la diffusione, l’accesso e l’uso della società dell’informazione nella scuola
Azione: D 1 Interventi formativi rivolti ai docenti e al personale della scuola, sulle nuove tecnologie della
comunicazione
Patente ECDL
Poseidon
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CORSI DI RECUPERO
ORIENTAMENTO
Attività
PROGETTUALITà Curricolare
extra-curricolare
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Corsi di recupero
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Orientamento
IN ENTRATA
IN USCITA
ORIENTAMENTO IN ENTRATA
Promozione
del l’immagine del Liceo sul territorio in continuità con le scuole medie
dei luoghi del nostro liceo
della conoscenza dell’Offerta formativa
degli studi classici
dei regolamenti
dei nostri lavori
dell’analisi delle scelte post-liceali
ORIENTAMENTO IN USCITA
Analisi delle opportunità professionali
Preso di contatto con le agenzie universitarie di orientamento
“Lettura” delle Offerte Formative delle varie Università
Presa di contatto con gli ordini professionali
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Valutazione Istituto
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TABELLA A
(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323)
CREDITO SCOLASTICO
Candidati interni
Media dei voti Credito scolastico (Punti)
I anno II anno III anno
M=6 3-4 3-4 4-5
6<M≤7 4-5 4-5 5-6
7<M≤8 5-6 5-6 6-7
8 < M ≤ 10 6-8 6-8 7-9
CREDITO FORMATIVO
Il Collegio dei Docenti delibera di attribuire il punteggio di 0,10 agli alunni che nel corrente anno
scolastico abbiano partecipato ad una delle seguenti attività,debitamente certificate:
- certamina
- olimpiadi di matematica
- olimpiadi del patrimonio
- corsi Pon
- trinity-cambricge
- patente ecdl
- attività sportiva (offerta dall’istituto)
- progetti interni in collaborazione con enti.
Il punteggio così attribuito , sommato alla media dei voti, potrà contribuire a determinare, secondo un
criterio aggiuntivo, individuato dal Consiglio di classe, il credito scolastico esclusivamente nel’ambito dalla
banda di oscillazione. Il punteggio assegnato ai credito formativi non potrà, in nessun caso, determinare il
passaggio alla fascia di media di voti successiva riportata dallo studente.
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I genitori, gli studenti, i docenti , il personale ATA saranno invitati a rispondere a un questionario teso ad
individuare
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Tempo scuola
Deliberato
dal Collegio Docenti in data ………4/09/2009 ……………….………………………………………..
Approvato
Rapporti scuola-famiglia
Udienze individuali settimanali dal 19/10/2009 Secondo calendario affisso
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Scrutini
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I nostri alunni
( anno scolastico 2009/2010) alla data del 31.10.2009
1° 2° 3° 4° 5° TOTALI
n° classi 7 7 7 8 8 37
M F M F M F M F M F M F
96
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97
Liceo Classico Empedocle
92100 AGRIGENTO
Ufficio di Presidenza
Dirigente scolastico
Prof. Carmelo Vetro Collaboratori con esonero parziale
Prof.ssa Giovanna Riolo
Prof.ssa Milena Siracusa collaboratori
Ginnasio Prof. Marcello Landri
liceo Prof.ssa Vincenza Adamo
Prof. Salvtore Conti
Funzioni Strumentali
Responsabili
GINNASIO LICEO
Prof.ssa G. Riolo
SICUREZZA
Prof. M. Landri
Prof.ssa V. Adamo
Fumo Prof.ssa Parello
Prof.ssa AM Palumbo
98
Liceo Classico Empedocle
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Coordinatori dipartimenti
Aree disciplinari Coordinatori
Religione Salvatore Conti
Lettere biennio Concettina Munda
Lettere triennio Nicoletta Averna
Storia e filosofia Calogero Sciortino
Matematica e Fisica Giuseppe Sicurello
Scienze …………….. Salvatore Taglialavoro
Lingua straniera Jaana Simpanen
Diritto ed Economia Lucia Carmela Ingorgia
Storia dell’arte Angela Mangione
Educazione Fisica Anna Maria Palumbo
99
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Consigli di classe
100
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101
Liceo Classico Empedocle
92100 AGRIGENTO
Comitato di valutazione
Prof.ssa Nicoletta Averna
Pro. Giuseppe Burgio
Prof.ssa Maria Eballi
Prof. Salvatore Taglialavoro
Prof.ssa Antonella Burgio
Prof.ssa Giovanna Riolo
Docenti referenti
Macroarea tematica Docente referente
Educazione ambientale prof. Calogero Mallia
Legalità prof.ssa Lucia Carmela Ingorgia
Cooperazione FAI prof.ssa Milena Siracusa
prof.ssa Angela Iovino
Cooperazione Società “Dante Alighieri” prof.ssa Milena Siracusa
prof.ssa Gilda Pennica
Cooperazione “Giornale in classe” prof.ssa AM Casà
Testo “on line” prof.ssa Vincenza Adamo
Trinity Prof. Antonino Mangione
Centro Sportivo Studentesco prof.ssa Anna Maria Palumbo
Patentino prof.ssa Anna Maria Palumbo
102
Liceo Classico Empedocle
92100 AGRIGENTO
Mangione
Consiglio di Istituto
1. V. Adamo
2. E. Cuffaro
3. F. Patti
4. D. Policardi
Componente docente
5. C. Carbone
6. F. Catalano
7. S. Scicolone
8. M. Siracusa
Dirigente Scolastico
Componente di diritto
Prof. C. Vetro
Presidente Sig. Maria Rosa Bellomo
Vicepresidente Sig. A. Vetro
1. MR. Bellomo
2. V. Tarallo
Componente genitori
3. A. Vetro
4. M.S. Rizzo
1. Caci
Componente ATA 2. C. Greco
1. CARLISI Krizia
2. RIZZO Z. Riccardo
Componente alunni
3. CHIANETTA G. Giulio
4. VINCIGUERRA Santo
Giunta esecutiva
Presidente DS, prof. Carmelo Vetro
Segretario DSGA, sig.ra Nadia Marini
genitore Sig.ra Vidalina Tarallo
docente Prof.ssa Milena Siracusa
Ata Sig.ra Pietro caci
Alunno …………………………………………………………
103
Liceo Classico Empedocle
92100 AGRIGENTO
Servizi di Segreteria
Ex art. 113
Gestione Audiovisivi - prof.ssa Farulla Serafina
Gestione Biblioteca - prof.ssa Tortrici Giovanna
Gestione Museo di Scienze naturali: sig.ra Maddalena Argento
Gestione Aula informatica sede staccata: sig,ra Vidalina Tarallo
Servizi generali
Collaboratori scolastici
104
Liceo Classico Empedocle
92100 AGRIGENTO
Progetto d’istituto
Progetti curriculari
Lettura S. Scicolone A. Gueli
Legalità ed ambiente L. Ingorgia L. Ingorgia
Ambiente ///////////////// C. Mallia
Quotidiano in classe ///////////////// AM Casà
Testo on-line ///////////////// IV. Adamo
Laboratorio di lettere
classiche S. Sturiale A. Lembo
concorso di scrittura
Progetti eccellenza creativa G. Parello /////////////////
Olimpiadi della
Matematica ///////////////// M. Eballi
Olimpiadi del
Patrimonio ///////////////// F. Catalano
Certamen Bruniano ///////////////// G. Bonomo
Collaborazioni Trinity Mangione
FAI M. Siracusa A. Iovino
Dante Alighieri M. Siracusa G. Pennica
Museo Archeologico G. Parello /////////////////
Ente Parco ///////////////// G. Pennica
ASL/Ufficio di
educazione alla salute ///////////////// C. Mallia
Centro Sportivo
Studentesco. AM Palumbo AM Palumbo
Patentino AM Palumbo AM Palumbo
Sicurezza S. Bennardo S. Bennardo
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Liceo Classico Empedocle
92100 AGRIGENTO
Obiettivi
Sviluppare l'abilità della lettura attraverso un percorso guidato: "La condizione della donna in. Sicilia".
Acquisire un metodo di lettura autonomo.
Acquisire capacità di analisi e giudizio critico rispetto al genere narrativo.
Risultati attesi
Suscitare il piacere della lettura.
2. Promuovere il dibattito: dal testo scritto all'autore.
Durata
Anno scolastico 2009/10
Risorse umane
Docenti di lettere del triennio su disponibilità.
Beni e servizi
Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione:
Aula Magna
Materiale multimediale
Specificare gli acquisti da effettuare:
Libri
Agrigento …………………….. I docenti responsabili del Progetto
107
Liceo Classico Empedocle
92100 AGRIGENTO
6. Beni e servizi
Sussidi didattici
Filmati
Articoli tratti da quotidiani e riviste
Documenti, saggi, libri, materiale iconografico e musicale
Siti web
Spazi didattici
Aule scolastiche
Aula conferenze
Laboratorio di informatica/multimediale
Biblioteca scolastica – Biblioteca Comunale
Territorio
Agrigento …………………….. Le docenti responsabili del Progetto
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Liceo Classico Empedocle
92100 AGRIGENTO
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Liceo Classico Empedocle
92100 AGRIGENTO
1.3 Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua:
Intero anno scolastico
Correzione e coordinazione articoli.
Indagine “EURISCO”
Eventuale partecipazione a concorsi
Anno scolastico: 20098/2010
1.4 Risorse umane
Indicare i profili di riferimenti dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare.
Docenti interni: Casà Anna Maria, ………………………………..
Assistenti amministrativi………………………………..……….………
Assistenti tecnici:……………………………………………………………..
Collaboratori scolastici:……………………………………………………
1.5 Beni e servizi
Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione
Armadio
Raccoglitore ad anelli e schede plastificate
Carpette cartonate per realizzare archivio
Possibilità di produrre fotocopie per l’indagine “EURISCO”
Prodotto finale …………………………………………………………………………………..
110
Liceo Classico Empedocle
92100 AGRIGENTO
1.4 Durata
2009/2010
Prof……Antonietta Lembo
111
Liceo Classico Empedocle
92100 AGRIGENTO
1.10Durata
Gennaio – febbraio 2010
1.11Risorse umane
2 Docenti coordinatori
3 Docenti commissione esaminatrice
1.12Beni e servizi
Acquisto libri premio.
Prof……………………..
112
Liceo Classico Empedocle
92100 AGRIGENTO
4. Risultati attesi
a. Migliorare le abilità intuitive e deduttive
b. Abituare gli alunni ad operare scelte veloci nell’affrontare situazioni problematiche
5. Durata
Il progetto è articolato in cinque fasi.La durata dipende dalla classifica degli alunni nella fase provinciale che si
svolgerà come consuetudine nel mese di febbraio, presso il liceo scientifico “Leonardo”.
6. Risorse umane
Al progetto partecipano gli alunni del ginnasio e del liceo che hanno attitudine per la matematica.
Collaborano per la vigilanza durante la gara il prof. Carbone e il prof. Gaglio, quest’ultimo collabora anche per la
correzione degli elaborati.
7. Beni e servizi
Per lo svolgimento della gara vengono utilizzate due aule nella sede del liceo ed una nella sede del ginnasio e
l’occorrente cartaceo.
Agrigento Il docente responsabile del Progetto
Prof.ssa Maria Eballi
113
Liceo Classico Empedocle
92100 AGRIGENTO
Lezioni frontali
Visite guidate sul territorio
Elaborazione di percorsi tematici in gruppi secondo una adeguata scansione e suddivisione
storico-geografica dei contenuti
Destinatari alunni della scuola
3. Durata
Anno scolastico 2009/10
4. Risorse umane
Docenti interni: prof.. F. Catalano e docenti disponibili
Assistenti amministrativi
Assistenti tecnici
Collaboratori scolastici
5. Beni e servizi
Materiale di cancelleria, aula di informatica, riviste d’arte, sussidi visivi, testi disponibili in biblioteca
Prodotto finale: partecipazione degli allievi alla competizione Nazionale “Olimpiadi del patrimonio”
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4. RISULTATI ATTESI
Guidare i candidati concorrenti e ottimizzare la partecipazione degli stessi al concorso fornendo opportuni
supporti didattici.
4 Metodologie
Lezione frontale, lavoro d’equipe, prova di selezione
Il corso si servirà dei mezzi ordinari messi a disposizione dalla scuola (locali, strutture, laboratori informatici)
5 Destinatari
Insegnanti di Storia e Filosofia di tutti i corsi. Alunni della classi II e III che intendano impegnarsi nella selezione per
la partecipazione al concorso internazionale
7 Durata
Dicembre 2009
8 Risorse umane
Docenti interni: proff. G. Bonomo, Professori di storia e filosofia di tutti i corsi
Assistenti amministrativi
Collaboratori scolastici
DSGA
1.1 Beni e servizi
IX Certamen Internazionale Bruniano
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Progetto Patentino
1. Responsabile del progetto: prof.ssa Anna Maria Palumbo
2. Obiettivi
a. diventare idonei alla guida del ciclomotore;
b. educazione alla legalità;
c. educazione alla convivenza civile e al rispetto degli altri;
d. educazione al rispetto dell’ambiente;
3. Risultati attesi
- conseguimento del certificato di idoneità alla guida del ciclomotore.
4. Durata
La durata del corso sarà di 20 ore per corso.
5. Risorse umane
prof.ssa Bennardo Santa
6. Beni e servizi
Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione
Materiale audio-visivo;
Proiettore di immagini;
Testi di educazione stradale
Specificar gli acquisti da effettuare.
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9. Risultati attesi
Il primo percorso prevede la conoscenza della strada e della circolazione stradale educando il corpo e la mente ad
esprimersi con un linguaggio “ non verbale” che fa automatizzare le regole e i comportamenti fino a cercare una vera
coscienza degli spazi in cui l’uomo si deve muovere nel rispetto della propria persona e della comunità.
Il secondo percorso propone una riflessione sui temi connessi alla cultura della sicurezza.
10. Durata
Gennaio/aprile
11. Risorse umane
prof.ssa Bennardo Santa
12. Beni e servizi
Saranno coinvolti i docenti di Religione, Italiano, Lingue Straniere, Diritto, Educazione Fisica, per un totale di 8
ore per classe.
L’attività sarà svolta in orario curriculare.
Inoltre sarà organizzato qualche incontro con esperti esterni di associazioni ed enti pubblici per un ulteriore
approfondimento delle tematiche.
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COLLABORIAMO CON
FAI-FONDO PER L’AMBIENTE ITALIANO
1.6 Responsabile del progetto
Indicare il responsabile del progetto: prof.ssa M. Siracusa, A. Iovino
1.7 Obiettivi
Approfondire a scuola gli aspetti storici, artistici e paesaggistici del Bene aperto per l’occasione;
coinvolgere i futuri cittadini nell’opera di protezione e tutela svolta dal Fai nell’interesse di tutta
la società.
1.8 Risultati attesi
Sensibilizzazione e formazione dei cittadini nei confronti della tutela di paesaggio e ambiente
1.9 Durata
ottobre 2009/ maggio 2010
Giornata Fai di Primavera,2010
1.10 Risorse umane
Referente : prof.ssa M.Siracusa.
Docenti interni da individuare su disponibilità; alunni su disponibilità
Assistente tecnico
1.11 Beni e servizi
Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione
Contatti con la Delegazione di Agrigento e con i referenti delle altre scuole / incontri programmatici
tra i docenti coinvolti/ preparazione della scheda con la descrizione e le informazioni / ricerca
iconografica / preparazione supporto cartaceo/assembla mento del materiale per un prodotto
finale/ prove del percorso sul posto( in orario extracurricolare).
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PALLAVOLO:
Esercizi di perfezionamento tecnico-tattico del palleggio, del bagher, della battuta e della schiacciata per
migliorare il movimento generale e il gesto tecnico in particolare.
Test di valutazione intermedia sulle capacità acquisite.
Test di valutazione finale.
PALLACANESTRO:
Esercizi di perfezionamento tecnico-tattico del palleggio, passaggio, tiro e degli schemi di gioco (attacco e
difesa);
Test di valutazione intermedia sulle capacità acquisite.
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GINNASTICA ARTISTICA
a) esercizi di preparazione generale a corpo libero al suolo di tipo preacrobatico: la capovolta avanti e
indietro; la verticale; la ruota; la rondata.
Agli attrezzi: la trave;
Esercizi di equilibrio: giri, saltelli, salti, andature e posizioni di equilibrio.
Il volteggio a cavallo: esercizi per la presa di contatto con l’attrezzo, esercizi per la battuta in pedana,
esercizi per il volteggio framezzo; esercizi per il volteggio divaricato.
Progressioni a corpo libero con l’ausilio della musica.
Valutazione finale.
GINNASTICA AEROBICA
La lezione di aerobica a basso impatto (low impact) della durata di un’ora circa, può essere strutturata
in questo modo:
a) riscaldamento generale (10’-15’)
< esercizi di mobilizzazione generale
< combinazioni di movimenti ritmici, blandi, capaci di attivare la funzione cardiorespiratoria e i
maggiori gruppi muscolari;
< esercizi di stretching degli arti superiori e inferiori.
b) fase aerobica (30’-40’)
< riscaldamento aerobico (5’)
< fase aerobica propriamente detta (20’-30’)
< defaticamento aerobico (5’-10’)
c) potenziamento muscolare (10’-20’)
< esercizi in posizione eretta
< decubito supino, prono, laterale
< quadrupedia
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TENNIS-TAVOLO
Nel corso di tennis tavolo si mirerà al miglioramento della coordinazione in riferimento ai tiri
fondamentali quali: la spinta di rovescio, la spinta di diritto, il drive di diritto e il drive di rovescio; e la
velocità che è la condizione indispensabile per arrivare in tempo a ribattere la pallina.
Incontri tra gli alunni del corso.
CALCIO A CINQUE
Il lavoro didattico che si imposterà mirerà a porre le basi per formare un discreto controllo di pa lla con
entrambi i piedi e anticipare lo svolgimento dell’azione per poter effettuare tiri e passaggi di prima
intenzione. La lezione si svolgerà proponendo tutti quegli esercizi che riguarderanno i fondamentali
come: il palleggio, il passaggio, il tiro, il controllo di palla, gli esercizi preparatori alla difesa (vedi
pressing). Quando gli/le alunni/e raggiungeranno una sufficiente conoscenza del regolamento e
saranno in grado di applicare i fondamentali di base, gran parte delle ore dovranno essere dedic ate al
gioco con vere e proprie partite.
Torneo d’istituto.
MODALITA’ ORGANIZZATIVE
I corsi si realizzeranno negli spazi del nostro istituto: le due palestre esterne con due campi di pallavolo ed
uno di pallacanestro ( non regolamentare) e la palestra coperta della sede centrale. I docenti, inoltre,
potranno usufruire anche della palestra della scuola media “Garibaldi”, un giorno alla settimana. Si
terranno durante le ore pomeridiane a partire dalle ore 15,00 e avranno un calendario ben preciso, che
sarà stilato e messo in visione, ad uso degli alunni, nella bacheca della scuola.
Il nostro istituto ha un discreto arredo sportivo che consentirà ai docenti di poter organizzare il lavoro
didattico al meglio. Ogni docente terrà quattro corsi suddivisi tra le varie discipline sportive.
ATTIVITA’ PARTICOLARI
Si effettueranno alla fine dei corsi momenti di partecipazione attiva alla pratica sportiva, con competizioni
agonistiche all’interno dell’istituto e con la presenza degli stessi alle manifestazioni sportive studentesche
(campionati sportivi studenteschi) nei vari livelli territoriali. Si certificherà il lavoro svolto dagli alunni con
degli attestati che ne valuteranno le competenze, alla fine della frequenza scolastica.
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ALUNNI
ECDL
English in progress 1
English in progress 2
English in progress 3
A scuola di giornalismo
Antiqua nova
DOCENTI
Obiettivo: D Accrescere la diffusione, l’accesso e l’uso della società dell’informazione nella scuola
Azione: D 1 Interventi formativi rivolti ai docenti e al personale della scuola, sulle nuove tecnologie della
comunicazione
Patente ECDL
Poseidon
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Regolamento di istituto
Statuto delle studentesse e degli studenti
Regolamento di disciplina
REGOLAMENTI INFRASTRUTTURE
Regolamento biblioteca
Regolamento aula di fisica e scienze
Regolamento aula di informatica
Regolamento palestra
Regolamento CSS
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a) Ritardi.
Gli alunni sono tenuti a rispettare l’orario di inizio e di conclusione delle lezioni. Non sono consentiti ritardi.
Possono essere concessi permessi di entrate posticipate e di uscite anticipate per i seguenti motivi:
-accertato ritardo dei mezzi pubblici di trasporto;
-analisi e visite mediche;
-attività sportive;
- comprovati motivi di famiglia.
Gli alunni ritardatari a causa dei mezzi pubblici di trasporto potranno essere ammessi alle lezioni della
prima ora entro le ore 8.30 e, dopo tale limite, alla seconda ora. Gli insegnanti, giusta autorizzazione della
Dirigenza scolastica, dovranno annotare il ritardo sul registro di classe.
Saranno consentite entrate posticipate fino ad un massimo di cinque; oltre tale limite i genitori dovranno
giustificare tale irregolarità.
Le entrate posticipate per analisi e visite mediche devono essere adeguatamente documentate.
b)Uscite.
Le famiglie sono tenute a collaborare affinché l’attività didattica non sia interrotta se non per inevitabili,
seri e gravi motivi.
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Le uscite anticipate devono essere richieste alla Dirigenza scolastica da un genitore o dagli stessi alunni, se
maggiorenni. Della autorizzazione all’ uscita sarà fatta annotazione sul registro di classe. Gli studenti
minorenni saranno ammessi all’ uscita solo se prelevati da un genitore che sollevi in tal modo la scuola da
ogni responsabilità.
Ove la necessità di uscita anticipata si verifichi per sopravvenuto malessere, deve essere informata
tempestivamente la famiglia e, in caso di impossibilità di comunicazione, si provvederà al trasporto in
ospedale dell’alunno accompagnato dal personale docente o ausiliario della scuola.
Per improvvisa assenza dei docenti o per qualsiasi altro caso per cui è impossibile garantire il regolare
svolgimento delle lezioni, gli alunni possono essere congedati solo se è stata
sottoscritta preventiva liberatoria da parte dei genitori.
c)Permessi.
Le richieste di permesso di uscita momentanea dalla classe, durante le ore di lezione, saranno concesse a
discrezione dei docenti dell’ora.
b) Divieto di fumo.
E’ assolutamente vietato fumare in tutti i locali della scuola come aule, palestra, corridoi, sala dei
professori, biblioteca, laboratori, uffici di dirigenza, uffici di segreteria, archivio, museo, vani destinati a
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deposito sussidi e attrezzature, spazi riservati al personale ausiliario, atrio, scale, bag ni. E’ consentito
solamente nei terrazzi.
In tutti i piani degli edifici ed in vari punti di essi sono esposti i cartelli di divieto di fumo, riportanti
l’indicazione della norma, delle sanzioni che dovranno essere comminate e dei soggetti a cui spetta il
controllo, la vigilanza e la irrogazione delle sanzioni stesse (L.16 gennaio 2003,n.3).
a) Le assemblee di classe si svolgeranno durante l’orario delle lezioni, secondo la normativa vigente
(D.L.297/94 art5). Il modulo con la data di convocazione e l’ordine del giorno dell’assemblea studentesca,
sottoscritto dai docenti delle ore interessate, deve essere presentato all’ufficio del Dirigente scolastico,
almeno cinque giorni prima.
In caso di disordini, l’insegnante dell’ora può revocare l’assemblea e ripristinare il normale svolgimento
delle lezioni.
L'Assemblea di Classe non può essere tenuta sempre nello stesso giorno della settimana durante l'anno
scolastico, né si possono utilizzare sempre le stesse materie in orario.
Non possono svolgersi assemblee nei trenta giorni che precedono la data ufficiale del termine delle lezioni.
Alla Assemblea di Classe o di Istituto possono assistere, oltre al Dirigente scolastico e a un suo delegato, gli
insegnanti che lo desiderano. Resta comunque l’obbligo dell’insegnante dell’ora di garantire la disciplina
durante l’assemblea e di garantire l’integrità del patrimonio della scuola.
b) Le assemblee di Istituto
Vige la normativa prevista dal D.L.297/94 artt. 8-10.
L'Assemblea di Istituto, per il proprio funzionamento, deve darsi un regolamento che sarà inviato in visione
al Consiglio di Istituto.
L'Assemblea di Istituto è convocata su richiesta della maggioranza del Comitato Studentesco di Istituto, su
richiesta del 10% degli studenti o dei rappresentanti degli studenti in Consiglio di Istituto.
La convocazione e l'Ordine del Giorno dell'Assemblea devono essere preventivamente presentati al
Dirigente scolastico, con preavviso non inferiore ai 5 giorni.
Il Comitato Studentesco, se costituito, ovvero il Presidente eletto dalla Assemblea, garantisce l'esercizio
democratico dei diritti dei partecipanti. Il Dirige nte scolastico ha il potere di intervenire nel caso di
violazione del regolamento o in caso di constatata impossibilità di ordinato svolgimento dell'Assemblea.
Alla Assemblea d'Istituto partecipano oltre ai docenti dell’ora anche gli Insegnanti delegati da l Dirigente
scolastico.
Alle Assemblee di Istituto, svolte durante l'orario delle lezioni, può essere richiesta la partecipazione di
esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici, indicati dagli studenti unitamente agli argomenti
da inserire nell'ordine del giorno. Detta partecipazione deve essere autorizzata dal Dirigente scolastico e la
richiesta deve essere fatta con congruo anticipo.
A richiesta degli studenti, le ore destinate alle Assemblee possono essere utilizzate per lo svolgimento di
attività di ricerca , per seminari o lavori di gruppo.
E’ fatta salva la possibilità di regolamentare le assemblee con appositi accordi con la componente
studentesca, e, al di fuori dell’orario delle lezioni, di organizzare gruppi di studio e di promuovere attività
integrative di carattere culturale e ricreativo.
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a) Nessuna persona estranea e comunque non fornita di autorizzazione rilasciata dal Dirigente Scolastico o
suo delegato può entrare nell'edificio scolastico dove si svolgono le attività didattiche.
Il Dirigente scolastico designa tra il personale di ogni plesso i componenti del Servizio di
Prevenzione/Protezione dell'Istituto che, secondo il D. Lgs626/94, deve
- individuare le situazioni di possibile rischio/pericolo sia all'interno dell'edificio sia nell'area di
pertinenza/utilizzo esterna e segnalarle al Dirigente Scolastico;
- collaborare alla stesura del Documento Valutazione Rischi;
- predisporre ed affiggere all'albo il piano per l'uscita in caso di emergenza ed attuare/verificare tutti gli
adempimenti ad esso collegati;
- collocare vicino al telefono i numeri telefonici per il pronto intervento;
- verificare che i dispositivi antincendio siano soggetti ai previsti controlli;
- curare che le uscite di emergenza siano sempre sgombre e funzionanti. Eventuali chiavi, pur collocate in
modo non accessibile agli alunni, devono essere di presa immediata;
- accertarsi che materiali/sistemi necessari per le uscite di emergenza siano sempre a disposizione degli
addetti;
- coordinare annualmente due esercitazioni di simulata uscita in emergenza (di norma, all'inizio dell'anno
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scolastico e in primavera);
- tenere i necessari contatti con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione dell'Istituto.
b) Gli insegnanti devono vigilare e prestare la massima attenzione in ogni momento della giornata
scolastica e durante ogni tipo di attività (didattica, accoglienza, ricreativa ..), perché venga previsto ed
eliminato ogni possibile rischio. In particolare devono:
- rispettare rigorosamente l'orario di assunzione del servizio;
- controllare scrupolosamente la classe/sezione sia negli spazi chiusi sia in quelli aperti;
- applicare le modalità di plesso per accoglienza/uscita/gestione delle pause nella didattica/cambio docenti;
- programmare/condurre le attività in modo che sia effettivamente possibile un reale controllo ed un
tempestivo intervento;
- valutare la compatibilità delle attività che si propongono con tempi/spazi/ambiente;
- porre attenzione alla disposizione degli arredi e all'idoneità degli attrezzi;
- non consentire l'uso di palle/palloni in vicinanza di vetri/lampioni o in altre situazioni a rischio;
- porre attenzione a strumenti/materiali (sassi, legni, liquidi…) che possono rendere pericolose attività che
di per se stesse non presentano rischi particolari;
- richiedere agli alunni l'assoluto rispetto delle regole di comportamento.
c) Il personale collaboratore, oltre a quanto previsto nelle altre parti del presente regolamento, in relazione
alla sicurezza, deve:
- svolgere mansioni di sorveglianza degli alunni in occasione di momentanea assenza degli insegnanti;
- tenere chiuse e controllate le uscite;
- controllare la stabilità degli arredi;
- tenere chiuso l'armadietto del pronto soccorso;
- custodire i materiali per la pulizia in spazio chiuso, con le chiavi collocate in luogo non accessibile agli
alunni;
- pulire e disinfettare scrupolosamente i servizi igienici;
- tenere asciutti i pavimenti.
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Deve comunque essere garantita, possibilmente, la presenza di almeno un Docente della materia attinente
alla finalità del Viaggio o della Visita per ogni classe che si reca in Viaggio. Può essere consentita anche la
partecipazione dei genitori degli alunni, senza aggravio per il bilancio.
L'insegnante accompagnatore dovrà curare la distribuzione e la raccolta dei moduli per il consenso dei
genitori, sia per gli alunni minorenni che per i maggiorenni.
Gli organizzatori dei Viaggi d'istruzione e delle Visite guidate dovranno presentare con congruo anticipo in
segreteria:
Autorizzazione dei genitori e dichiarazione di disponibilità ad accompagnare la classe.
Tutti indistintamente i partecipanti al viaggio devono essere assicurati. I Docenti e l'altro personale
designato ad accompagnare gli Alunni, sono soggetti , anche nei Viaggi dove svolgono servizio di
accompagnatori, alle responsabilità di cui all'art. 2047 del C.C. con integrazione di cui all'art. 61 della Legge
n. 312 del 11/07/80.
I Docenti accompagnatori, entro dieci giorni dalla conclusione del Viaggio o Visita dov ranno presentare al
Capo d'Istituto una relazione scritta mettendo in evidenza la rispondenza del Viaggio alle finalità previste
inizialmente, nonché gli eventuali inconvenienti verificatisi e la qualità del servizio fornito dall'Agenzia o
dalla Ditta di trasporto.
Art. 13 Vista la normativa sulla riservatezza, DL.vo196/3 e sulla trasparenza, L.241/90, a garanzia di una
efficace gestione dell’autonomia di questo istituto il Regolamento è stato redatto dalla Commissione
composta dalle proff.sse Adamo Enza, Policardi Domenica e dagli alunni rappresentanti d’Istituto ed
approvato dal Consiglio d’Istituto, giusto D.L.297/94 art 10.
Art 14 Per quanto non previsto nel presente regolamento, si fa rinvio alla normativa vigente
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Aggiornato secondo quanto previsto dal DPR 21.11.2007, n. 235 (in GU 18 dicembre 2007, n. 293)
Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno
1998, n. 249, concernente lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria
Art. 1
(Vita della comunità scolastica)
Art. 2
(Diritti)
1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi,
anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola
persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche
attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente
scelti e di realizzare iniziative autonome.
2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla
riservatezza.
3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola.
4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti scolastici e
i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti un dialogo
costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici,
di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo
studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di
autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio
rendimento.
5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola gli studenti della
scuola secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione
mediante una consultazione. Analogamente negli stessi casi e con le stesse modalità po ssono essere
consultati gli studenti della scuola media o i loro genitori.
6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta
tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività
didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e modalità che
tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.
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7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale
appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e
cultura e alla realizzazione di attività interculturali.
8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:
a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo -didattico di qualità;
b) offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente assunte
dagli studenti e dalle loro associazioni;
c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il
recupero della dispersione scolastica;
d) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con
handicap;
e) la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica;
f) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.
9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione e di assemblea
degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto.
10. I regolamenti delle singole istituzioni
garantiscono e disciplinano l'esercizio del diritto di associazione all'interno della scuola secondaria
superiore, del diritto degli studenti singoli e associati a svolgere iniziative all'interno della scuola, nonché
l'utilizzo di locali da parte degli studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole
favoriscono inoltre la continuità del legame con gli ex studenti e con le loro associazioni.
Art. 3
(Doveri)
1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di
studio.
2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della
scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi.
3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un
comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art.1.
4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal regolamento
interno dell’istituto.
5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a
comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.
6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura
come importante fattore di qualità della vita della scuola.
Art. 4
(Disciplina)
1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comporta-menti che configurano
mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al corretto svolgimento dei rapporti
all'interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli
organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati.
2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di
responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché al recupero
dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità
scolastica.
3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza
essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al
comportamento può influire sulla valutazione del profitto.
4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la l ibera espressione di
opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.
5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio di
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gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della
situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso
derivano. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della c omunità
scolastica.
6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono adottati
dal consiglio di classe. Le sanzioni che comportano l'allontanamento superiore a quindici giorni e quelle che
implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di
studi sono adottate dal consiglio di istituto.
7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso
di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni.
8. Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni deve essere previsto un rapporto con lo
studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. Nei periodi di
allontanamento superiori ai quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove necessario, anche con i
servizi sociali e l'autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di recupero educativo che miri
all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica.
9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati
commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l'incolumità
delle persone. In tale caso, in deroga al limite generale previsto dal comma 7, la durata dell'allontanamento
è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica, per qua nto
possibile, il disposto del comma 8.
9-bis. Con riferimento alle fattispecie di cui al comma 9, nei casi di recidiva, di atti di violenza grave, o
comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano
esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante
l'anno scolastico, la sanzione è costituita dall'allontanamento dalla comunità scolastica con l'esclusione
dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno
gravi, dal solo allontanamento fino al termine dell'anno scolastico.
9-ter. Le sanzioni disciplinari di cui al comma 6 e seguenti possono essere irrogate soltanto previa verifica
della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si desuma che l'infrazione disciplinare sia stata
effettivamente commessa da parte dello studente incolpato.
10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o
dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è
consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola.
11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla
commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.".
Art. 5
(Impugnazioni)
1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro quindici
giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola,
istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un
rappresentante eletto dagli studenti nella scuola secondaria superiore e dai genitori nella scuola media, che
decide nel termine di dieci giorni. Tale organo, di norma, è composto da un docente designato dal consiglio
di istituto e, nella scuola secondaria superiore, da un rappresentante eletto dagli studenti e da un
rappresentante eletto dai genitori, ovvero, nella scuola secondaria di primo grado da due rappresentanti
eletti dai genitori, ed è presieduto dal dirigente scolastico.
2. L'organo di garanzia di cui al comma 1 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria
superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito
all'applicazione del presente regolamento.
3. Il Direttore dell'ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato, decide in via definitiva sui
reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le
violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione è assunta
previo parere vincolante di un organo di garanzia regionale composto per la scuola secondaria superiore da
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due studenti designati dal coordinamento regionale delle consulte provinciali degli studenti, da tre docenti
e da un genitore designati nell'ambito della comunità scolastica regionale, e presieduto dal Direttore
dell'ufficio scolastico regionale o da un suo delegato. Per la scuola media in luogo degli studenti sono
designati altri due genitori.
4. L'organo di garanzia regionale, nel verificare la corretta applicazione della normativa e dei regolamenti,
svolge la sua attività istruttoria esclusivamente sulla base dell'esame della documentazione acquisita o di
eventuali memorie scritte prodotte da chi propone il reclamo o dall'Amministrazione.
5. Il parere di cui al comma 4 è reso entro il termine perentorio di trenta giorni. In caso di decorrenza del
termine senza che sia stato comunicato il parere, o senza che l'organo di cui al comma 3 abbia
rappresentato esigenze istruttorie, il direttore dell'ufficio scolastico regionale può decidere
indipendentemente dall'acquisizione del parere. Si applica il disposto di cui all'articolo 16, comma 4, della
legge 7 agosto 1990, n. 241.
6. Ciascun ufficio scolastico regionale individua, con apposito atto, le modalità più idonee di designazione
delle componenti dei docenti e dei genitori all'interno dell'organo di garanzia regionale al fine di garantire
un funzionamento costante ed efficiente dello stesso.
7. L'organo di garanzia di cui al comma 3 resta in carica per due a nni scolastici.".
Art. 5-bis
(Patto educativo di corresponsabilità).
1. Contestualmente all'iscrizione alla singola istituzione scolastica, è richiesta la sottoscrizione da parte dei
genitori e degli studenti di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera
dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie.
2. I singoli regolamenti di istituto disciplinano le procedure di sottoscrizione nonché di elaborazione e
revisione condivisa, del patto di cui al comma 1.
3. Nell'ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche, ciascuna istituzione scolastica
pone in essere le iniziative più idonee per le opportune attività di accoglienza dei nuovi studenti, per la
presentazione e la condivisione dello statuto delle studentesse e degli studenti, del piano dell'offerta
formativa, dei regolamenti di istituto e del patto educativo di corresponsabilità.
Art. 6
(Disposizioni finali)
1. I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi previsti dalle disposizioni vigenti in materia sono adottati o
modificati previa consultazione degli studenti .
2. Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni singola istituzione scolastica è fornita
copia agli studenti all'atto dell'iscrizione.
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Art.1- Gli alunni sono tenuti al rispetto dei doveri scolastici ed a comportarsi in modo da non offendere la
disciplina, il decoro proprio ed altrui, le norme morali, sia a scuola che fuori, in occasione di attività
didattiche, di visite di studio, di stage e di viaggi di istruzione.
Art.2- Agli alunni che mancano ai doveri scolastici o che tengano un comportamento scorretto o che
arrechino danni al patrimonio della scuola sono inflitte, secondo la gravità della mancanza, le seguenti
sanzioni disciplinari:
a) ammonizione privata o in classe, con eventuale accompagnamento dei genitori (o di chi ne fa le
veci);
b) allontanamento dalla lezione per una o più ore, con l’obbligo di presenza in Istituto e di
svolgimento di eventuali attività collaterali indicate nel provvedimento di irrogazione della
sanzione;
c) Allontanamento dalle lezioni per un periodo non inferiore a tre giorni e non superiore a cinque
giorni;
d) Allontanamento dalle lezioni per un periodo non inferiore a sei giorni e non superiore a quindici
giorni.
La riammissione in classe è subordinata all’accompagnamento dei genitori (o di chi ne fa le veci) in caso di
allontanamento dalle lezioni per un periodo non inferiore ad un giorno.
Art.3- Le sanzioni di cui alle lettere a) e b) dell’art. 2 sono inflitte per mancanza ai doveri scolastici, per
negligenza abituale e, quindi, meramente a titolo esemplificativo per:
1) inosservanza dell’orario scolastico, salva la fruizione di permesso in entrata;
2) assenze non giustificate entro il terzo giorno successivo al rientro in classe;
3) utilizzo delle strutture, dei macchinari e dei sussidi scolastici in modo non conforme all’uso cui
sono destinati;
4) comportamenti non consoni allo statua di studente e, comunque, non compresi tra quelli
superiormente indicati.
Le sanzioni di cui all’art. 2 lettere a) e b) sono inflitte per fatti che turbino il regolare andamento della
scuola, ivi comprese le assenze di massa di una classe o di tutto l’Istituto; le sanzioni di cui alle lettere a) e
b) dell’art. 2, all’uopo, possono cumularsi con le restanti sanzioni.
Per assenza di massa si intende quella di almeno il 76% dei componenti della classe o dell’ Istituto.
Le sanzioni di cui all’art. 2 lettere c) e d) sono inflitte per:
1) offesa all’onore della dignità propria ed altrui;
2) attentato, anche nelle forme di minaccia, alla integrità fisica degli studenti, del personale docente
e non docente;
3) danneggiamento delle strutture, dei macchinari e dei sussidi scolastici;
4) offesa alle istituzioni.
Per i suddetti comportamenti possono infliggersi, in via alternativa cumulativa, anche le sanzioni di cui
all’art. 2 lettera b).
Art.4- Le assenze di massa non possono essere singolarmente giustificate mediante l’apposita compilazione
del “libretto di giustificazione” ma devono giustificarsi esclusivamente con almeno la presenza di un
genitore (o di chi ne fa le veci) dello studente.
I rispetti8vi genitori sono ricevuti dal Dirigente Scolastico o dal Docente della prima ora di lezione, il quale
provvede ad annotare tale attività sul registro di classe.
In sede delle irrogazioni delle sanzioni deve tenersi conto del comportamento anche successivo
all’infrazione.
In caso di recidiva della medesima infrazione può essere inflitta la sanzione di grado superiore.
A tal fine il docente coordinatore darà immediatamente comunicazione alla famiglia tramite lettera o
telefonata.
Resta di competenza degli appositi Organi Collegiali (Consiglio di classe e Collegio de3i docenti), nell’ipotesi
di lunghi periodi di sospensione dell’attività didattica che rendano precario il percorso formativo, valutare
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l’opportunità di effettuare eventuali visite, vi8aggi d’ istruzione, nonché attività alternative delle lezioni
regolari.
Art.6- Le sanzioni di cui all’art. 2 possono essere pronunciate anche per mancanze commesse durante la
sessione di esami.
In tal caso esse sono inflitte dalla Commissione Esaminatrice e sono applicabili anche ai Candidati esterni.
Art.7- L’allievo al qual è stata contestata una infrazione deve essere inviato ad esporre le proprie ragioni.
Tali giustificazioni possono essere presentate per iscritto nell’ipotesi di sanzioni disciplinari di competenza
del Consiglio di classe.
L’allievo ha facoltà di produrre prove, ivi compresa la prova testimoniale.
Il procedimento disciplinare relativo all’irrogazione delle sanzioni di cui all’art. 2 lettere c) e d), consta di
due fasi:una istruttoria e una di deliberazione. Nella fase istruttoria si definisce la proposta – l’allievo
espone le proprie ragioni corredate da eventuali prove. La data di riunione del Consiglio di classe, deve
essere, all’uopo, comunicata allo studente.
Terminata la fase istruttoria, il Consiglio di classe provvede immediatamente (nella medesima seduta) alla
votazione della deliberazione.
Art.8- Il Dirigente Scolastico, nell’ipotesi di comportamenti passibili delle sanzioni di cui all’art. 2, lettere c) e
d), può disporre la sospensione cautelare dello studente dalle lezioni sino alla data di riunione del Consiglio
di classe.
La convocazione del Consiglio di classe, in tale caso, deve essere contestuale all’emissione del
Provvedimento di cui al precedente comma.
Art.9- Tutti i provvedimenti di irrogazione delle sanzioni devono annotarsi sul registro di classe e devono
essere comunicati agli studenti.
I provvedimenti di allontanamento dalle lezioni, anche di un solo giorno, sono altresì, comunicati
integralmente alla famiglia.
Il provvedimento di irrogazione delle sanzioni di cui all’art. 2, lettere a) e b) è comunicato allo studente
mediante l’annotazione sul registro di classe.
Art.10- Allo studente può essere chiesto di convertire le sanzioni inflitte, in particolare quelle irrogate per
danni arrecati al patrimonio della scuola, in attività svolte in favore della comunità scolastica e da svolgersi,
tuttavia, in ossequio alla normativa vigente in materia di sicurezza.
La conversione della sanzione è disposta dallo9 stesso organo competente ad irrogare la sanzione
principale.
Art.11- Ai sensi dell’art. 5 comma 2 – D. P. R. n°249/98, viene istituito l’organo di Garanzia interno,
composto dal Dirigente Scolastico, o da un Suo delegato, da n° 2 Docenti, da n° 1 rappresentante dei
genitori e da 1 rappresentante degli alunni, scelti all’interno dei membri del Consiglio d’Istituto.
L’incarico ha durata annuale, rinnovabile per una sola volta.
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Art.12- Per l’irrogazione delle sanzioni di cui all’art. 2 lettere c) e d) e per i relativi ricorsi si applicano le
disposizioni di cui all’art. 328, comma 2 e 4, del D. L . 16.2.1994. n° 297.
Contro le sanzioni disciplinari dell’art. 2, lettere a) e b), è ammesso ricorso9 da parte degli studenti, entro
quindici giorni dalla comunicazione della loro posizione, all’organo di garanzia interno di cui al suddetto art.
11.
L’organo di garanzia interno decide, su richiesta degli studenti o di chiunque vi abbia interesse, anche sui
conflitti che sorgano all’interno della scuola in merito dell’applicazione del presente regolamento
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ART 3 La biblioteca ha un responsabile, che, a inizio d'anno, predispone un piano di lavoro, concordato con il
Dirigente scolastico. Il bibliotecario potrà avvalersi della collaborazione di docenti, di personale ATA, di
studenti per lo svolgimento delle attività previste; al fine di rendere più stabile e allargato il servizio della
biblioteca si potrà costituire una "commissione biblioteca"
ART4 In base alla natura dei testi e materiali, ai fini del prestito, la biblioteca si distingue in due settori:
a) un gruppo di materiali della biblioteca, compresi i materiali audiovisivi e multimediali, fruibile solo
all'interno della scuola, in forma di consultazione personale o uso didattico ,in biblioteca o nelle aule, come i
Dizionari, le Enciclopedie, i Codici, le Opere di Consultazione e le Opere in più volumi;
b) una serie di testi e materiali messi a disposizione per il prestito.
ART 5 Il prestito rivolto agli studenti , docenti e non docenti della scuola, è regolato nel modo seguente:
a) si accede al prestito nei tempi previsti dall'orario definito a inizio d'anno e affisso sulla porta della biblioteca,
b) si accede al prestito tramite la richiesta al bibliotecario o a un suo collaboratore,
c) il prestito va segnato sull'apposito registro cartaceo con l'indicazione chiara della persona, la classe di
appartenenza (se studente o genitore dello studente frequentante), il ruolo (se docente o ATA),
d) di norma la durata del prestito è di 30 giorni, rinnovabile dall'interessato,
e) è previsto il prestito estivo verso studenti iscritti alla classe successiva.
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ART 8 La biblioteca è luogo aperto all'attività didattica per classe o gruppo di studenti. In tal senso è necess ario
prenotarne l'uso in base all'orario definito ogni anno ed esposto. Nel caso in cui l'attività didattica preveda un
uso di numerosi materiali e volumi per consultazione e ricerca, occorre concordare con il bibliotecario le
modalità di assistenza nella ricerca documentaria e nella distribuzione dei materiali. Se l'attività è promossa
da un docente della scuola, l'attività potrà essere svolta in forma autonoma e il docente sarà garante dell'uso
dei materiali. Se l'attività di ricerca è svolta liberamente dagli studenti, l'accesso è regolato dal bibliotecario o
da uno dei suoi collaboratori, che se ne fa garante. La biblioteca, in quanto struttura a servizio
dell'aggiornamento docenti e del personale, può ospitare incontri di studio e dibattito aperti a in segnanti di
altre scuole.
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Art. 1 – Utenti
L’uso dei sistemi informatici è consentito:
- Ai docenti della scuola
- Agli studenti iscritti
Art. 5 - Stampe
L'utente che ha necessità di stampare informa preventivamente il docente, il quale autorizza l'operazione.
Art. 6 In aula sono consentite le seguenti attività:
Attività didattica programmata:
corsi e gruppi di lavoro coordinati da un docente/responsabile (il calendario dovrà essere esposto a
cura del docente responsabile).
Attività libere dei docenti e degli studenti iscritti:
videoscrittura e utilizzo di software installato finalizzati a un progetto di ricerca specifico e/o alla
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Art. 7 – Divieti
Nell'Aula è vietato: mangiare o bere; fumare; parlare ad alta voce o comunque causare rumori.
E' vietato utilizzare postazioni di lavoro diverse da quelle dichiarate nel registro.
E' vietato modificare le impostazioni hardware del computer, le impostazioni di Windows, le impostazioni
di tutte le applicazioni installate, nonché Spostare le macchine (case, schermi, stampanti, scanner), tavoli e
sedie dalla loro collocazione originale, nonché staccare cavi di alimentazione o di connessione di rete. In
generale occorre avere la massima cura delle apparecchiature e degli arredi.
E' vietata la disinstallazione delle applicazioni esistenti o di qualsiasi altro file (ad eccezione dei file con dati
personali).
E' vietata l'installazione di qualsiasi applicazione senza la preventiva approvazione degli Amministratori
dell'Aula.
Appropriarsi dei programmi residenti sui dischi che non siano di pubblico dominio (freeware o shareware),
o cancellarli o comunque fare operazioni che ne alterino lo stato (occultamento, spo stamento, etc.).
Attenzione
Periodicamente e senza alcun preavviso, l’Amministratore dell'Aula potrà provvedere al rispristino della
funzionalità dei PC. Ciò comporta la cancellazione di tutti i dati eventualmente salvati sui PC. Si consiglia di
salvare i dati personali su floppy disk.
Non si assume alcuna responsabilità per la perdita o cancellazione di dati personali.
La mancata osservanza del presente regolamento potrà comportare la temporanea o definitiva
sospensione dell’utilizzo delle apparecchiature. Eventuali responsabilità per danni alle persone e ai beni
saranno perseguiti a norma di legge e segnalati alle autorità scolastiche.
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Il responsabile di laboratorio concorda con i docenti interessati i tempi di utilizzo da parte delle classi e con
il Dirigente Scolastico le modalità ed i criteri per l'utilizzo del laboratorio in attività extrascolastiche.
In caso di danni, manomissioni, furti alle attrezzature o ai locali il responsabile del laboratorio o il docente
di turno, sono tenuti ad interrompere le attività se le condizioni di sicurezza lo richiedono e a segnalare la
situazione tempestivamente in Dirigenza per l'immediato ripristino delle condizioni di efficienza e al fine di
individuare eventuali responsabili.
L'orario di utilizzo dei laboratori e aule speciali sarà affisso a cura dei responsabili.
ART 2 Le responsabilità inerenti all'uso dei laboratori e delle aule speciali, sia per quanto riguarda la fase di
preparazione delle attività sia per quella di realizzazione delle stesse con gli allievi, competono
all'insegnante nei limiti della sua funzione di sorveglianza ed assistenza agli alunni.
I laboratori e le aule speciali devono essere lasciate in perfetto ordine. Al fine di un sicuro controllo del
materiale, l'insegnante prenderà nota della postazione e degli strumenti assegnati allo studente o al gruppo
di studenti.
Gli insegnanti dovranno accertare il corretto uso e mantenimento delle apparecchiature da parte degli
allievi, dando istruzioni chiare e dettagliate.
L'insegnante avrà cura, all'inizio ed alla fine di ogni lezione, di verificare l'integrità di ogni singola postazione
e di ogni singolo strumento utilizzato. L'insegnante, qualora alla fine della lezione dovesse rilevare danni
che non erano presenti all'inizio, è tenuto a darne tempestiva comunicazione al Dirigente Scolastico.
ART 3 I docenti hanno il compito di usare le apparecchiature e gli impianti nel rispetto delle norme di
sicurezza previste dalla normativa vigente e richiamata in modo specifico in appositi elenchi esposti in ogni
singolo laboratorio.
Essi controllano, inoltre, che tali norme comportamentali siano rispettate dagli alunni, proponendo sanzioni
disciplinari nei confronti degli inadempienti.
Nel caso vengono riscontrate condizioni dì pericolo deve essere disattivato l'impianto difettoso e data
immediata comunicazione al Dirigente scolastico e al RSPP. Vanno comunque segnalate all’addetto
dell’Ufficio tecnico, situazioni di anomalia che pur non rappresentando condizione di immediato pericolo,
ne possono essere il presupposto.
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2- I docenti di Educazione Fisica sono coinvolti nelle attività del C.S.S. curando la programmazione didattica
e l’organizzazione del servizio stesso.
3- I soggetti fruitori del servizio e delle proposte didattiche extracurriculari sono tutti gli alunni dell’Istituto
4- Vengono ammessi al C.S.S., tutti gli alunni che ne hanno fatto richiesta ,con il modulo di adesione,
firmato dai genitori e in possesso di una certificazione medica che attesta l’idoneità alla pratica sportiva
non agonistica.
5-Gli alunni partecipano alle attività del C.S.S. secondo un calendario stilato dai docenti in cui verranno
indicati il luogo , i giorni e gli orari dei corsi diramato sul sito della scuola, nelle bacheche e affisso in
palestra.
6- Rispetto degli orari da parte dei componenti il C.S.S. ( docenti e alunni ). Si procederà con una tempestiva
comunicazione da parte degli stessi, nel caso di una eventuale o temporanea sospensione dell’attività del
corso.
7- Gli alunni per potere avere diritto alla certificazione delle competenze e ai crediti formativi non devono
superare il 20% delle assenze sul totale delle ore del corso.
8- Gli alunni per poter presenziare alle rappresentative d’Istituto che partecipano ai Giochi Sportivi
Studenteschi, e ai tornei scolastici della Scuola e alle manifestazioni della Consulta Studentesca dovranno
frequentare i corsi del C.S.S.
9- In riferimento alle finalità educative che il C.S.S. si prefigge di raggiungere, gli alunni dovranno
mantenere un comportamento adeguato, corretto e rispettoso nei riguardi dell’ambiente in cui si trovano.
10- La frequenza e la partecipazione ai corsi del C.S.S. verranno monitorate su appositi registri che i docenti
avranno cura di tenere costantemente aggiornati.
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Regolamento
Consiglio
D’Istituto
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art. 1
1. La prima seduta del Consiglio d'Istituto è convocata dal Dirigente Scolastico entro quindici giorni dalla
nomina degli eletti, esclusivamente per l'elezione del Presidente del Consiglio d'Istituto, della Giunta
Esecutiva del Consiglio ed, eventualmente, del vicepresidente del consiglio di istituto.
art. 2
1. Il Presidente è eletto, come previsto dall'art. 5 del D.P.R. n 416/74, mediante votazione segreta, tra i
membri del Consiglio d'Istituto rappresentanti dei genitori.
2. All'elezione partecipano tutte le componenti del Consiglio d'Istituto. .
3. L'elezione del Presidente ha luogo a maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio. Qualora la prima
abbia avuto esito negativo, dalla seconda votazione in poi è suffICiente la maggioranza relativa dei votanti.
In caso di parità di voti, la votazione deve essere ripetuta fino al raggiungimento della maggioranza dei voti
in favore di uno degli elegendi.
arto 3
1. Il Consiglio può decidere di eleggere un Vice Presidente. .
2. " Vice Presidente assume, in assenza del Presidente, tutte le attribuzioni previste dall'articolo 4 del
presente regolamento.
3. Anche il Vice Presidente deve essere eletto, mediante votazione segreta, tra i membri del Consiglio
d'Istituto rappresentanti dei genitori.
4. Per l'elezione del Vice Presidente si usano le stesse modalità previste dall'articolo 2 del presente
regolamento per l'elezione del Presidente.
5. Qualora il Presidente cessasse dalla carica, si dovrà procedere a nuova elezione, in quanto il Vice
Presidente non vi subentra di diritto.
6. In caso di mancata elezione di un Vice Presidente e di assenza del Presidente, le sue attribuzioni sono
esercitate dal Consigliere più anziano.
art. 4
Il Presidente assicura il regolare funzionamento del consiglio e svolge tutte le necessarie iniziative per
favorire una gestione democratica della scuola e nella piena realizzazione dei compiti del Consiglio.
In particolare:
a) convoca il Consiglio, presiede la riunione, ne dirige i lavori, introduce nell'ordine gli argomenti iscritti,
concede la parola ai Consiglieri e sorveglia la verbalizzazione che viene effettuata dal Segretario del
Consiglio. .
b) affida le funzioni di segretario;
c) prende e mantiene i contatti con i presidenti del Consiglio di altri istituti del medesimo distretto.
art. 5
1. La designazione del segretario del Consiglio è di competenza specifica e personale del Presidente. Questi
può, tenuto conto della periodicità delle seduta, della gravosità o meno dell’incarico, designare il Segretario
per l’intera durata del Consiglio o per periodi più brevi o, addirittura, per ogni singola seduta.
art. 6
1. La designazione dei membri della Giunta Esecutiva avviene a maggioranza relativa dei votanti. In caso di
parità di voti, la votazione deve essere ripetuta fino al raggiungimento della maggioranza dei voti in favore
di uno degli elegendi.
2. La Giunta Esecutiva, è convocata dal Dirigente Scolastico con l'indicazione dell’o.d.g., essa
a) prepara i lavori de1 Consiglio d'Istituto, fermo restando il diritto d'iniziativa del Consiglio stesso;
.
b) al fine di consentire a ciascun componente del Consiglio la preventiVa informazione sugli
argomenti iscritti- all'o.d.g., tramite la Segreteria, in accordo con il Presidente del Consiglio,
predispone su ciascun argomento che ritiene rilevante il testo dei documenti contenenti le
proposte di deliberazione e vi allega i documenti illustrativi; rimane facoltà di ogni singolo
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art. 7
1. Il Consiglio dura in carica tre anni relativamente alla componente genitori e docente, un anno
relativamente alla componente studentesca.
2. Il Consiglio può essere sciolto dal Dirigente del Centro Scolastico Amministrativo di Agrigento:
a) nel caso in cui tutti i membri elettivi del Consiglio si dimettano o perdano i requisiti;
b) in caso di persistenti e gravi irregolarità o di mancato funzionamento del Consiglio.
art. 8
1. Si fa ricorso alle elezioni suppletive nel corso della normale durata del Consiglio:
a) per la surrogazione di membri - per qualsiasi motivo cessati - nel caso di esaurimento della lista di
provenienza;
b) nell'ipotesi in cui la mancanza di una o più componenti comporti un'ulteriore alterazione strutturale del
Consiglio;
c) nel caso di dimissioni di tutti i membri elettivi del Consiglio.
2. Le elezioni suppletive devono essere indette dal Dirigente Scolastico entro 15 giorni dalla formalizzazione
della circostanza che le ha rese necessarie.
3. I membri subentrati cessano dalla carica allo scadere della legislatura durante la quale sono stati eletti.
art. 9
1. Finché non è insediato il nuovo Consiglio sono prorogati i poteri del precedente.
2. I rappresentanti dei genitori e degli studenti, purché non abbiano perso i requisiti di eleggibilità (ed in tal
caso sono surrogati), continuano a far parte del Consiglio, fino all'insediamento dei nuovi eletti.
arto 10
1. I Consiglieri che nel corso della legislatura perdono i requisiti per essere eletti in Consiglio vengono
sostituiti dai primi non eletti delle rispettive liste, ancora in possesso dei requisiti necessari per far parte del
Consiglio. In caso di esaurimento delle liste si procede alle elezioni suppletive di cui all'articolo 8.
2. I Consiglieri che non partecipano, senza giustificati motivi, a tre sedute consecutive del Consiglio
decadono dalla carica e vengono surrogati con le modalità di cui al comma precedente.
3. Il Consiglio deve prendere atto della decadenza di un Consigliere nella seduta successiva al determinarsi
della causa che la origina mediante delibera immediatamente esecutiva. 1l Consiglio deve altresì
individuare il. candidato che. deve subentrare ed accertare il possesso dei requisiti; spetta invece al
Dirigente Scolastico emettere l'atto formale di nomina.
4. Le dimissioni possono essere presentate dal Consigliere appena eletto o dal Consigliere che, nel corso del
mandato, non intenda più far parte del Consiglio. Le dimissioni devono essere presentate per iscritto; la
forma orale è ammessa solamente nel caso in cui vengano date dinanzi al Consiglio e, quindi, messe a
verbale. Le dimissioni diventano efficaci solo al momento della loro accettazione, mediante deli bera del
Consiglio. 1\ Consiglio può accettare o respingere le dimissioni; ha il dovere di accettarle se tale è la volontà
irrevocabile del Consigliere dimissionario. Il Consigliere dimissionario e surrogato non fa più parte della lista
e non può, quindi, riassumere la carica di consigliere.
arto 11
1. L'intervento alle sedute del Consiglio di persone estranee, ossia di persone che non solo non facciano
parte del Consiglio, ma che non abbiano alcun titolo per presenziarvi, costituisce vizio di composizione
dell'organo e inficia tutti gli atti dallo stesso organo deliberati. L'illegittimità della deliberazione sussiste
anche nel caso in cui gli estranei non abbiano partecipato al voto.
2. Il Consiglio può chiedere ad esperti di intervenire alle sue sedute. La partecipazione deve essere
approvata mediante delibera, pena l'illegittimità di cui al comma precedente. La presenza di esperti deve
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essere limitata all'espressione del loro parere e la discussione e la votazione devono avvenire senza la loro
presenza.
3. Le delibere adottate in seduta di' Consiglio, ritenute irregolari, se non viziate da nu1lità, sono annullabili,
se impugnate entro il termine previsto dalla legge.
art. 12
1. Salvo quanto previsto dall'articolo 1, la convocazione del Consiglio, spetta e sclusivamente al Presidente
del Consiglio o ad un altro membro del Consiglio da lui delegato.
2.I Presidente del Consiglio è tenuto a disporre la convocazione del consiglio su richiesta del Presidente
della Giunta Esecutiva ovvero della maggioranza dei componenti del consiglio steso. La convocazione,
contenente l'O.d.G. , deve avvenire entro sei giorni successivi alla richiesta e deve essere, altresì, resa nota
a tutta la scuola mediante comunicazione all'albo.
3. Il Presidente ha l'obbligo giuridico di indire la convocazione del Consiglio quando viene richiesto da un
terzo dei Consiglieri. Rimane, invece, a sua discrezione la facoltà di convocare il Consiglio quando la
richiesta provenga da meno di un terzo dei Consiglieri. La richiesta di convocazione - sottoscritta dagli
interessati - deve essere rivolta al Presidente del Consiglio e deve indicare gli argomenti di cui si chiede la
trattazione.
4. L'atto di convocazione:
a) deve essere emanato dal Presidente del Consiglio o da un altro membro del Consiglio da lui delegato;
b) deve avere" forma scritta;
c) deve contenere l'ordine del giorno degli argomenti da discutere, indicati in modo preciso anche se
sintetico. .
d) deve indicare se trattasi di seduta straordinaria;
e) deve indicare il giorno, l’ora e il luogo della riunione;
f) deve essere notificato a tutti i consiglieri ed esposto all'albo della scuola entro cinque giorni prima della
seduta ordinaria ed entro tre giorni prima della seduta straordinaria; .
g) deve essere recapitato nelle mani dei Consiglieri o di loro delegati, per posta "raccomandata A.R." o
"raccomandata consegnata a mano", cinque giorni prima della seduta;
4. I Consiglieri, o i loro delegati, se trattasi di "raccomandata consegnata a mano", all'atto di ricezione della
convocazione del Consiglio firmano un apposito foglio, indicando il giorno di ricezione.
5. L'omessa comunicazione di convocazione, anche ad uno solo dei membri del Consiglio, comporta
l'illegittimità della seduta e delle deliberazioni assunte.
art. 13
1. L'O.d.G. della convocazione è formulato dal Presidente e deve contenere gli argomenti
proposti dallo stesso, dai singoli consiglieri e dal presidente della Giunta Esecutiva. In caso di urgenza
l'O.d.G. può essere integrato anche il giorno precedente alla notificazione della convocazione ai Consiglieri.
2. La seduta deve trattare gli argomenti secondo l'ordine con il quale sono stati iscritti all'ordine del giorno;
tuttavia il Consiglio, con votazione a maggior:anza assoluta, può decidere anche un diverso ordine di
trattazione. L'ordine del giorno è vincolante, pertanto il Consiglio non può discutere di argomenti diversi
da quelli iscritti.
4. I lavori del Consiglio sono preparati dalla Giunta Esecutiva
5. "Presidente, o i singoli Consiglieri, nel corso della seduta di Consiglio, con votazione a
maggioranza assoluta, possono proporre argomenti da iscrivere all'ordine del giorno per la discussione. Tali
argomenti se necessitano di un provvedimento deliberativo per l'approvazione saranno rimandati alla
seduta successiva.
art. 14
Entro i termini fissati dall'OM il Dirigente scolastico predispone il Programma Annuale e il Direttore
Amministrativo il Conto Consuntivo per sottoporli al Consiglio di Istituto per l'approvazione.
Copia di detto programma Annuale, come quella del Conto Consuntivo, deve essere consegnata ad ogni
membro del Consiglio di regola con 10 giorni di anticipo sulla data della riunione.
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art. 15
1. La seduta e la riunione dei membri del Consiglio si svolge ininterrottamente in un solo giorno, può essere
sospesa per un periodo non superiore alle 48 (quarantotto) ore.
2. La Giunta Esecutiva, al momento della predisposizione dell'ordine del giorno e dei lavori, può chiamare a
partecipare alla seduta del Consiglio, a titolo consultivo, esperti che debbano intervenire a proposito di un
preciso argomento all'ordine del giorno. La presenza di esperti è regolata dall'articolo 1.1 del vigente
regolamento. .
3. Alle sedute del Consiglio d'Istituto possono assistere, in conformità all'art. 8 della Legge n. 748 dell'
11/10/77, gli elettori delle componenti rappresentate nel Consiglio stesso. L'accertamento del titolo di
elettore avviene mediante dichiarazione verbale di un Consigliere che viene raccolta dal Segretario del
Consiglio e allegata al verbale.
4. La seduta è valida se è presente la metà più uno dei componenti in carica. Il quorum richiesto per la
validità della seduta deve sussistere per tutta la durata della stessa. Ogni Consigliere ha diritto, in qualsiasi
momento, di chiedere che si proceda alla verifica del numero legale. In mancanza del numero legale, il
Presidente, accertata formalmente la mancanza del quorum richiesto, scioglie la seduta.
art. 16
1. La seduta deve trattare solo le materie che siano state poste all'ordine del giorno. Le cosiddette "Varie ed
eventuali", dichiarate all'inizio della seduta, possono riguardare esclusivamente materie per le quali non è
necessaria votazione.
2. Ogni Consigliere ha diritto di intervenire al massimo due volte, per non più di cinque minuti ogni volta, su
un argomento all'ordine del giorno. Il Presidente, a sua discrezione, può concedere maggior tempo al
Consigliere che ne faccia richiesta.
3. I documenti che vengono esaminati nella seduta devono essere allegati alla convocazione, pena
l'impossibilità di discutere dell'argomento,
4. Se, nel corso della seduta, vengono presentate proposte di delibera, mozioni o risoluzioni su un
argomento iscritto all'ordine del giorno, il Presidente può sospendere la seduta per consentire l'esame delle
proposte presentate: è obbligato se richiesto da un terzo dei presenti.
art. 17
1. Terminata la discussione, il Presidente dichiara aperta la votazione.
2. In fase di votazione, possono aver luogo le dichiarazioni di voto, con le quali i Consiglieri possono esporre
i motivi per i quali voteranno a favore o contro la proposta o i motivi per i quali si asterranno. Ogni
consigliere ha a disposizione cinque minuti per le dichiarazioni di voto.
3. La votazione può avvenire:
a) per alzata di mano;
b) per appello nominale, con registrazione dei nomi; c) per scheda segreta.
4. La votazione per scheda segreta è obbligatoria quando si faccia questione di persone. In caso di
votazione per scheda segreta, il Presidente nomina due scrutatori perché lo assistano nelle operazioni di
voto. Sono nulle le votazioni per scheda segreta effettuate senza scrutatori.
5. Ogni Consigliere ha diritto a chiedere la votazione per appello nominale, con registrazione dei nomi.
6. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi, salvo che
disposizioni speciali prevedano diversamente. Gli astenuti concorrono alla formazione del numero legale,
ma non alla maggioranza di cui al primo periodo. In caso di parità prevale il voto del Presidente. In caso di
parità in votazione per scheda segreta, la votazione è ripetuta sino al conseguimento della maggioranza
assoluta dei presenti.
7. Terminata la votazione, il Presidente annuncia il risultato della stessa, comunicando se, quanto costituiva
oggetto della votazione, è stato approvato o respinto.
art. 18
Il verbale è un atto che deve dare conto esatto ed obiettivo di quanto si è svolto nel corso della seduta;
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esso è coperto dalla cosiddetta " fede privilegiata" di cui all'articolo 2700 del Codice Civile e pertanto fa
fede fino a querela di falso, presentata all'Autorità Giudiziaria.
1. Il verbale è compilato dal Segretario del Consiglio su apposito registro a pagine numerate.
2. Il verbale, in quanto atto giuridico, deve essere compilato esclusivamente da Consiglieri in possesso della
capacità giuridica di cui all'articolo 2 del Codice Civile, ovverosia da Consiglieri maggiorenni.
3. Il verbale deve dare conto della legalità della seduta, indicando data, ora e luogo della riunione, chi
assume la presidenza e chi svolge le funzioni di segretario, l'avvenuta verifica del numero legale dei
presenti, i nominativi con relativa qualifica, dei presenti e degli assenti, questi ultimi se giustificati o meno.
Il verbale deve quindi riportare un riassunto della discussione e i risultati delle votazioni. Il verbale deve
essere sottoscritto dal Presidente e dal Segretario.
4. La "minuta" del verbale deve essere conservata fino all'approvazione del medesimo.
5. I Consiglieri possono produrre il testo delle loro dichiarazioni o dettarle direttamente al Segretario.
6. Il verbale deve essere letto e approvato, con le eventuali rettifiche, all'inizio della seduta successiva alla
seduta alla quale si riferisce.
Il Segretario deve inviare una copia del verbale provvisorio ai
Consiglieri, per permettere loro di formulare le correzioni che
intendono presentare in occasione dell'approvazione dello stesso.
Tale copia non può essere assolutamente diffusa
art. 19
1. Sono pubblicati all'albo della scuola copia conforme di tutte le delibere e la convocazione del Consiglio.
Non sono pubblicati all'albo i verbali delle sedute.
2. Tutti gli atti del Consiglio devono essere tenuti, a cura del Direttore dei Servizi Generali
ed Amministrativi, a disposizione dei membri del Consiglio.
3. Hanno diritto ad accedere agli atti ed ad averne copia il personale docente e ATA, gli studenti e i genitori
degli studenti. Non sono pubblici gli atti concernenti singole persone,
salvo che l'interessato disponga diversamente.
4. Coloro ,che non rientrano nelle categorie di cui al comma precedente, possono avere accesso agli atti
esclusivamente se in possesso di un interesse giuridicamente rilevante da tutelare, ai sensi della legge 7
agosto 1990, n. 241.
art. 20
AI fine di meglio esercitare il diritto di iniziativa spettante al Consiglio, questo ha facoltà, in tutte le materie
rientranti nelle attribuzioni, di compiere, istituendo apposite commissioni, le opportune attività conoscitiva
richiedendo ai vari organi scolastici le notizie e i dati che necessitano. Riferiranno al Consiglio con apposite
relazioni, sulla scorta dei dati acquisiti potranno formulare anche proposte da inserire nel Programma
annuale.
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Quanto comunicato
nel presente documento è
suscettibile di variazioni per
esigenze tecniche o
amministrative.
approvato
Prot. Albo n° 74
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