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PERCH VOTARE NO AL REFERENDUM

DEL 25 E 26 GIUGNO
NON UN REFERENDUM COME GLI ALTRI
Il 25 e 26 giugno il popolo italiano sar chiamato alle urne per lo svolgimento del Referendum
costituzionale. In ogni societ, la scelta sulla Costituzione una scelta politica suprema nella
quale si mette in gioco il destino e lidentit stessa di un popolo organizzato in comunit politica. Il
referendum che si svolger nel giugno del 2!!6 un referendum istituzionale, paragona"ile
soltanto a quello del 2 giugno #$%6 nel quale il popolo fu chiamato a scegliere fra &onarchia e
Repu""lica. 'a controriforma della Costituzione, approvata dalla maggioranza di centro(destra nel
novem"re del 2!!5, non riscrive soltanto lintera II parte, ma pregiudica limpianto della
Costituzione italiana nel suo complesso. 'a )devolution* soltanto un aspetto. 'a riforma cam"ia
completamente la forma di governo e mette in discussione anche i diritti fondamentali dei
cittadini.
LA DEVOLUTION
+i ridefiniscono i poteri delle Regioni, pregiudicando i diritti sociali pi, importanti per ciascuno di
noi -il diritto alla salute ed il diritto allistruzione. e mettendo a repentaglio lunit sociale e politica
del /aese. 0ttri"uire alle Regioni la competenza legislativa esclusiva in materia di assistenza ed
organizzazione sanitaria e istruzione significa, rispettivamente, demolire il +ervizio +anitario
1azionale e far perdere il carattere universale dellistruzione. 2utto dipender concretamente dalla
capacit finanziaria di ciascuna Regione. +ignifica che avremo venti +ervizi +anitari e differenti
modelli di organizzazione scolastica. Ci3 comporter una violazione del principio di uguaglianza e
a farne le spese saranno soprattutto i cittadini del +ud. Il diritto alla salute verr fortemente
messo in discussione e quindi di conseguenza avremo ospedali pi, scadenti, liste di attesa sempre
pi, lunghe, oneri e costi delle cure sempre pi, alti. Il diritto allistruzione verr stravolto, tutto
sar gestito sulla "ase di valutazione ed esigenze localistiche, con differenti standard qualitativi,
differenti regole di accesso e di fruizione delle prestazioni erogate.
Come se non "astasse la )devolution* attri"uisce alla Regioni la competenza esclusiva in materia
di polizia amministrativa regionale e locale. 4uesto significa non solo competenza a regolare le
funzioni amministrative di polizia, ma soprattutto la competenza ad istituire dei nuovi )corpi
armati*, ed a disciplinarne larmamento e le funzioni.
'istituzione di corpi armati regionali comporter degli ulteriori costi che graveranno su ogni
cittadino italiano.
UNA FORMA DI GOVERNO CONTRO LA DEMOCRAZIA
'a forma di 5overno il cuore di ogni ordinamento democratico. 'a riforma costituzionale imposta
dal Centro(destra opera un vero e proprio trapianto di cuore, sostituendo la forma di governo della
Costituzione del #$%6, "asata sulla centralit del /arlamento e sullequili"rio dei poteri, con una
altra forma, inusitata, costruita sulla prevalenza del /remier sul 5overno e sulle 0ssem"lee
/arlamentari. 7na forma di governo che non esiste in nessun altro ordinamento di democrazia
occidentale, ma che il nostro /aese ha gi conosciuto nellepoca fascista.
In questo nuovo ordinamento vengono concentrati nella mani del Capo del 5overno tutti i poteri
sottratti al /arlamento, al /residente della Repu""lica ed allo stesso 5overno.
Il /rimo &inistro nello specifico avre""e il potere di nomina e revoca dei ministri, di sciogliere la
Camera dei 8eputati, di togliere la competenza legislativa al +enato 9ederale e trasferirla alla
Camera dei 8eputati, qualora il +enato dovesse "occiare leggi che gli stanno particolarmente a
cuore. Il /residente della Repu""lica perdere""e il potere di scelta del /rimo &inistro, non
potre""e pi, impedire al 5overno e al /remier di presentare disegni di legge o decreti
incostituzionali e infine perdere""e qualsiasi potere di risoluzione delle crisi politiche.
Il /arlamento -Camera dei 8eputati. viene trasformato in un organo esecutivo degli ordini del
/rimo &inistro assunti in forma di legge. I /arlamentari sare""ero divisi in due corpi separati,
tanto che ai deputati dellopposizione verre""e impedito di esercitare il diritto di voto rispetto alla
scelte fondamentali di indirizzo politico.
/er effetto di queste modifiche, il volto della democrazia italiana sare""e profondamente sfigurato.
Il ricorso alle elezioni non servir pi, al popolo italiano per eleggere i propri rappresentanti, ma
sar soltanto funzionale ad investire un Capo politico, il quale avre""e poteri pressoch: assoluti.
; vero che viene ridotto il numero dei deputati -che nel 2!#6 passer da 6<! a 5#6., ma = una
volta che i parlamentari non possono pi, esercitare li"eramente la loro funzione di rappresentanti
del popolo italiano -cio di rappresentare i "isogni, gli interessi e le aspirazioni degli elettori., il
loro numero fin troppo elevato.
Con questa nuova forma di 5overno vengono demolite tutte le garanzie apprestate dalla
Costituzione italiana per evitare ogni forma di dittatura della maggioranza. /ersino la Corte
Costituzionale, che rappresenta lultima garanzia contro il pericolo di a"usi della maggioranza a
danno dei diritti dei cittadini italiani, viene manipolata. &odificando la sua composizione -con
laumento della componente di derivazione politico(parlamentare., la Corte viene politicizzata ed
attratta, nel lungo periodo, nellor"ita dellinfluenza del /rimo &inistro.
Con questa riforma il nostro paese esce fuori dal sentiero della democrazia e viene nuovamente
spinto nellavventura = che a""iamo gi percorso nel nostro passato ( di un ordinamento fondato
sulla )dittatura elettiva* del /rimo &inistro.
UN NUOVO ORDINAMENTO CHE TRAVOLGE I DIRITTI FONDAMENTALI DEI CITTADINI.
I promotori della riforma della Costituzione ci hanno assicurato che le nuove regole costituzionali
non avre""ero modificato la I /arte della Costituzione, cio che non avre""ero pregiudicato i diritti
e le li"ert che la Costituzione italiana garantisce a tutti i cittadini.
4uesto non assolutamente vero>
I diritti e le li"ert non esistono in natura? possono essere attuati, riconosciuti, garantiti e
sviluppati soltanto attraverso il funzionamento delle istituzioni e dei pu""lici poteri. /er esistere,
pertanto, hanno "isogno di un ordinamento democratico, di un assetto dei pu""lici poteri che,
attraverso meccanismi istituzionali adeguati, dia concretezza, protezione e tutela ai diritti ed alle
li"ert.
0ttraverso la modifica della forma di 5overno risultano pregiudicati ed inde"oliti sia i diritti a
contenuto sociale, sia i diritti a contenuto eminentemente politico, vale a dire i diritti di li"ert.
I diritti sociali, come per esempio la dignit del lavoro, ed i diritti di li"ert nel contesto di un
ordinamento si sviluppano e si attuano attraverso la legislazione ordinaria. 0nche "eni pu""lici
fondamentali per il popolo italiano, come il ripudio della guerra -affermato dallart. ## della
Costituzione., trovano la loro garanzia nei meccanismi della democrazia.
I diritti e le li"ert solennemente sanciti dalla prima parte della Costituzione, hanno ricevuto
solidit grazie agli istituti attraverso i quali stata organizzata la rappresentanza e sono stati
divisi i poteri. +pogliati di tali istituti i diritti e le li"ert appassiscono, cessano di essere garantiti a
tutti e perdono il vincolo dellinviola"ilit.
'a riforma costituzionale voluta dalla destra ci spoglia del patrimonio di diritti e di li"ert e ci
sottrae quel patrimonio di "eni pu""lici repu""licani che i costituenti ci hanno lasciato in eredit a
garanzia della li"ert, della dignit, della felicit e della vita stessa di ciascuno di noi e delle future
generazioni.
Il Referendum lultima occasione per salvare i "eni pu""lici e le li"ert che i costituenti hanno
prescritto per il popolo italiano, facendo tesoro delle esperienze di lotta contro il nazifascismo. 'a
scelta che siamo chiamati a compiere cruciale per il destino del nostro /aese. @ggi, come allora,
necessario ritrovare lo stesso spirito, la stessa coscienza di un dovere civile da adempiere?
sconfiggere il progetto di demolizione della Costituzione, votando 1@ al referendum per ricostruire
il primato della convivenza civile orientata al perseguimento del "ene comune.

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