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Lalluminio uno dei materiali non ferrosi maggiormente utilizzato e le sue applicazioni sono dovute

a tre importanti caratteristiche o qualit:


1. Basso peso
specifico, 2. lta resistenza alla
corrosione !. "levata conduci#ilit elettrica e termica, La resistenza dellalluminio agli attacchi di svariati agenti
chimici dovuta alla sua propriet di formare in superficie, una leggera ma strettamente unita coltre
di ossido che pu$ preservare la superficie da ogni altra azione chimica. %n effetti, l&alluminio si ossida
a contatto con l&aria e si ricopre di una sottile pellicola di allumina, dura e resistente fino a 2'''(.
La maggiore resistenza agli agenti chimici la si riscontra nellalluminio puro, mentre le svariate leghe
ottenute con ingredienti tipo manganese, magnesio, cromo o manganese e silicio, riducono
leggermente questa resistenza, ma nel contempo ne aumentano la resistenza meccanica.
)ccorre dire su#ito che la saldatura a resistenza dell&alluminio e delle sue leghe, presenta delle
notevoli difficolt e questo dovuto al fatto che questo materiale possiede:
*na conduci#ilit elettrica eccellente. %nfatti se diamo un valore alla conduci#ilit elettrica del
rame elettrolitico puro uguale a 1'', l&alluminio puro al ++,+,- presenta un valore del ./- mentre il
ferro non ha che una conduci#ilit elettrica appena superiore al 1,,/-
*na ridotta resistenza elettrica di contatto fra le superfici dei pezzi, se 0decapati.
1
*na grande conduci#ilit termica che rende difficile il riscaldamento localizzato necessario
alla saldatura, anche se il suo punto di fusione2 /'' 3 ,/'(4 e di rammollimento 22''( 56''(4
nettamente inferiore quello del ferro 2 16/'(4. Le calorie hanno una tendenza a diffondersi nella
massa a mano a mano che si producono. 7er ovviare a questinconveniente sar quindi necessario
saldare con dei tempi molto #revi e quindi con delle potenze elevate ed, a questo punto, ricordiamo
che la densit approssimativa vista al pag.13// : 7er lalluminio puro: 8 9 6'''36/'' per mm
2
per
1 periodo 7er le sue leghe: 8 9 !'''36''' per mm
2
per 1 periodo
ltre importanti considerazioni sono da
farsi:
*na superficie dalluminio lasciata
all&aria si ricopre di una pellicola di
allumina 2l
2
)
2
4 :uesta coltre dossido si
forma molto rapidamente allinizio, poi in
seguito la pellicola gi formata protegge la
superficie contro lossidazione e quindi
questa pellicola aumenta di spessore.
:uesta patina isolante fonde a 2'''
(
e si oppone al passaggio di corrente ed, essendo la sua. formazione estremamente rapida ,
o##liga una veloce esecuzione della saldatura immediatamente dopo l&operazione di
decapaggio.
La produzione della pellicola dllumina, come detto in precedenza, un processo che inizia molto
velocemente, per questo motivo, quasi impossi#ile saldare su dei particolari perfettamente puliti, in
quanto, dopo poche ore dal decapaggio, si sta gi formando la coltre dallumina, che infinitamente
sottile e sovente discontinua e che provoca delle variazioni della resistenza di contatto, che in certi
casi sullalluminio puro ; possono variare con un rapporto da 1 a 2'
)ccorre quindi scegliere con accuratezza il sistema di decapaggio ma, soprattutto, organizzarsi
al fine di poter eseguire la saldatura sui particolari immediatamente dopo loperazione di pulizia
o, almeno entro le 6< ore successive. :ualora queste tempistiche non siano possi#ili, occorre
avere cura di proteggere le superfici decapate con pellicole grasse, e poi 0lavarle= prima
delloperazione di saldatura.
La presenza di tracce d&ossido sulla superficie di contatto degli elettrodi presenta inoltre,
linconveniente di permettere alle particelle dallumina di incollarsi ed accumularsi sulle punte
deteriorandole e quindi rendendo necessario un rifacimento delle superfici dopo poche saldature 22' ;
!' massimo4. %n presenza di elettrodi fortemente ricoperti dal predetto deposito di metallo, durante il
passaggio della corrente, si potranno notare delle vere e proprie esplosioni con proiezioni di materiale
fuso con il grosso rischio di ritrovarsi con le lamiere perforate da parte a parte e con gli elettrodi
completamente rovinati
La saldatura dellalluminio e delle sue leghe pu$ avvenire solo utilizzando dei materiali puliti. %n
questo caso per$ la resistenza di contatto molto #assa, il che contri#uisce ad aumentare
notevolmente la potenza elettrica richiesta.
7er rimediare a questinconveniente, si ha sovente la#itudine di ridurre lo sforzo di
compressione degli elettrodi. :uesta riduzione aumenta la resistenza di contatto e permette di
saldare con delle intensit pi> de#oli %l metodo, assai generalizzato, presenta tuttavia due gravi
inconvenienti: a4Lincrostazione degli elettrodi aumenta rapidamente quando la pressione
diminuisce. ?iventa quindi necessario pulirli molto pi> frequentemente. #4Le reazioni elastiche
dei pezzi da saldare, rischiano di provocare delle differenze importanti sulla pressione effettiva e
di conseguenza si possono riscontrare delle grosse irregolarit sulla saldatura. Le forcelle di
tolleranza della temperatura necessaria alla saldatura essendo, quindi, molto strette
necessiteranno di un controllo molto preciso della corrente utilizzata, mentre, in certe condizioni,
si pu$ anche notare, una grossa recristallizzazione che denoter una certa fragilit del giunto.
La resistenza meccanica di certe leghe leggere ottenuta per incrudimento. La fusione del nocciolo
di saldatura altera le qualit del materiale e le caratteristiche di #ase dello stesso possono andare
perdute.
@i possono notare inoltre delle corrosioni intergranulari nella zona di passaggio corrente che
avviluppa il nocciolo di saldatura.
Le leghe leggere hanno tendenza a su#ire uno scorrimento plastico quando raggiungono la
temperatura di saldatura. :uando gli elettrodi non riescono a seguire velocemente la riduzione dello
spessore che ne risulta, avverr

un cattivo contatto degli elettrodi sul particolare, perci


$
si noter

un

usura proi#itiva delle estremit

degli elettrodi. "

quindi necessario per ridurre quest

inconveniente utilizzare solo organi di pressione a de#ole inerzia.


SALDATURA A PUNTI
:uando si vuole ottenere ottime saldature e, in special modo, saldature costanti ed affida#ili
indispensa#ile che le operazioni di saldatura a resistenza dellalluminio e delle sue leghe siano
effettuate dopo un primo trattamento delle superfici. )gni tipo di impurit, sia meccanica che
chimica, presente sulla superficie dei materiali da saldare, verr incorporato nel nocciolo creando
inclusioni o porosit di fusione e, di conseguenza, minando la resistenza del giunto, mentre sulle
superfici esterne le impurit sincolleranno agli elettrodi, riducendone la durata e, nel contempo
rovinando gli aspetti esteriori delle superfici con tracce eccessive, profondi segni ed infossamenti, ed
altre imperfezioni. % trattamenti superficiali che, in generale vengono consigliati sono:
Sgrassatura
" indispensa#ile affinchA la successiva operazione di decapaggio avvenga regolarmente.
Decapaggio
:uestoperazione pu$ essere eseguita seguendo due procedure:
1 ?ecapaggio meccanico "ffettuato con tela smeriglio. )##ligher una conseguente
asportazione dei residui di polvere a#rasiva poichA, costituendo essi un isolante, possono impedire il
regolare passaggio di corrente.
2 ?ecapaggio chimico " il metodo adottato su tutti i procedimenti di alta produzione. "sistono
differenti formule per il decapaggio chimico, applica#ili secondo i risultati che si vogliono ottenere.
Essiccazione od Asciugatura
?opo il decapaggio chimico, indispensa#ile lavare il materiale con molta acqua ed, in seguito,
essiccarlo rapidamente.
Marcatura
?ato che la saldatura deve essere effettuata entro un tempo che non deve essere superiore ai !
giorni , preferi#ile marcare la data dellavvenuto decapaggio.
Ingrassaggio
@e i materiali non possono essere saldati entro i tre giorni, diventa indispensa#ile proteggere le
superfici decapate con una pellicola di grasso. %n seguito, sar necessario eliminare detta
pellicola immediatamente prima della saldatura.
@e si pu$ affermare che loperazione di decapaggio delle superfici una operazione da farsi per
tutti i differenti tipi di leghe leggere, si deve ricordare che gli altri parametri di saldatura dovranno
essere adeguati alla composizione ed allo spessore del materiale che sar oggetto
delloperazione di saldatura
PARAMETRI DI SALDATURA
Elettrodi
Lintensit di saldatura, si detto, veramente importante nella saldatura a punti delle leghe
leggere e, di conseguenza, sono molto importanti gli elettrodi in quanto essi devono sopportare
queste intensit che necessariamente sono molto elevate. Bli elettrodi ideali per la saldatura
devono avere le seguenti propriet: *nelevata conduci#ilit elettrica e termica
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S.p.A Divisione
saldatura
*na #uona resistenza alla deformazione
*na #assa tendenza a legarsi con il materiale che deve essere saldato
a4 Lega adatta 7rendendo, innanzi tutto, in considerazione il materiale con il quale costruire le
punte, i migliori risultati si sono ottenuti con elettrodi costruiti con rame elettrolitico od argento ma,
essendo le propriet elettriche e
termiche, dei due metalli citati, uguali fra di loro, largento non stato considerato, dato il suo
elevato prezzo. %l rame, perci$, considerato il metallo ideale se non si tiene conto che a causa
della sua mallea#ilit e duttilit, o##liga a ricondizionare le punte, troppo frequentemente. Con
prove pratiche si , quindi, determinato che la lega migliore che riunisce in concreto i tre attri#uti
richiesti la lega Dame;Cadmio.
#4 Eorma della punta @i utilizzano,
normalmente, due forme di punte:
Eig. /'a Eig./'#
Punta troncoconica (fig50a)
Fella saldatura degli acciai, la punta troncoconica, richiedeva un angolo di 12'(, mentre nel caso
della saldatura di leghe leggere preferi#ile utilizzare un angolo pi> ampio: da 16'( a 1/'( e con un
raccordo della faccia attiva al cono di circa !(. %n modo che questo smusso eviti sensi#ilmente, lo
schiacciamento dellestremit. La faccia attiva deve essere perfettamente lucida e questa pulizia pu$
essere effettuata sia con lime a taglio molto fine, sia con 0carta seppia=
Punta semisferica (Fig. 50b)
:uesta forma di elettrodo viene generalmente utilizzata nel processo di saldatura che contempla un
tempo di forgiatura. ?urante questo tempo la punta arrotondata, che si ormai raffreddata, penetra
nel materiale saldato e procura un incrudimento del nocciolo di saldatura. %noltre laumento della
superficie, dovuto alla forma semisferica, limita durante lapplicazione della forza di forgiatura, la
penetrazione della stessa nella superficie della lamiera, rendendo laspetto della saldatura
accetta#ile sotto al punto di vista estetico. *n raggio di curvatura troppo ampio rende inutile leffetto
di incrudimento del punto durante la forgiatura, un raggio troppo ridotto rende lazione di
penetrazione della punta eccessiva.
La ta#ella sottostante 2fig./14pu
$
dare un valore corretto delle dimensioni da tenere
@aldatura di due
spessori uguali mm
d Eig./'a
mm
D Eig.
/'# mm
',/ G ',/ ! <'
',< G ',< 6,1 1''
1 G 1 6,+ 112
1,/ G 1,/ .,+ 1/'
2 G 2 <,1 2/'
2,/ G 2,/ +,2 2/'
! G ! 11 !''
Eig./1
La forma ed il diametro della punta si determinano, quindi, in funzione degli spessori e del tipo di lega
che si dovr saldare. ##iamo ritenuto interessante riportare qui di seguito 2 illustrazioni, tratte dal
D"@%@HFC" I"L?%FB JF*L edito dalla DIJ, che chiariscono in modo molto interessante
gli effetti della forma della punta durante la saldatura a resistenza delle leghe leggere.
@ulla Eig./2 possi#ile osservare, chiaramente, la formazione del nocciolo a seguito della differente
conformazione dellelettrodo
. ?ue materiali simili duguale spessore: il profilo della punta ha la stessa geometria. %l nocciolo
di saldatura ha una medesima penetrazione nel materiale.
B. ?ue materiali dissimili duguale spessore: il profilo della punta ha la stessa geometria. %l
nocciolo di saldatura ha una penetrazione disuguale nel materiale.
C. @pessori differenti di materiali simili, con uguale profilo della punta. La penetrazione del
nocciolo disuguale ed maggiore nella lamiera pi> spessa. (Confrontare con 52D)
D. @pessori differenti di materiali simili. La punta dellelettrodo di forma sferica sulla lamiera
sottile e piatta su quella pi> spessa. La penetrazione del nocciolo proporzionale sui due spessori.
(Confrontare con 52E.)
". @pessori differenti di materiali simili. La punta dellelettrodo di forma sferica sulla lamiera
spessa e piatta su quella pi> sottile. La penetrazione del nocciolo disuguale in quanto si sono
invertite le geometrie dellelettrodo #asate sullo spessore della lamiera di contatto.
@ulla fig. /! osserviamo:
. La figura presenta una soddisfacente applicazione degli elettrodi ma, nel contempo, presenta
anche uneccessiva penetrazione delle punte sulle lamiere e questo, pu$ essere dovuto ad una forza
applicata troppo forte, ad una esagerata quantit di corrente, ad un tempo troppo lungo oppure a una
com#inazione dei ! parametri. :uesteccessiva penetrazione pu$, anche, essere causa di espulsioni di
materiale incandescente e di conseguenza ad una ridotta resistenza del punto.
B. *n profilo di punta creato con un raggio troppo ridotto accentua ed aggrava i risultati del punto
C. % due elettrodi, mal allineati, creeranno profonde incisioni o segni irregolari sulla superficie delle
lamiere. ?a quanto sopra esposto, appaiono evidenti le grosse difficolt che sincontrano nella
saldatura delle leghe leggere. % metodi di saldatura ed i tre parametri fondamentali 5 Tempo
Intensit! di corrente e "orza applicata 5 variano, di conseguenza, sia in funzione del tipo di
materiale trattato, sia in funzione del sistema di saldatura che sar adottato. Felle pagine seguenti,
cercheremo di dare alcuni esempi di regolazioni al fine di poter fornire una #ase di partenza per la
ricerca dei parametri idonei al lavoro che si dovr eseguire.
1. Saldatura su maccine alimentate in corrente alternata monofase
" possi#ile saldare lalluminio e le sue leghe con puntatrici alimentate in corrente alternata
monofase. % tempi di saldatura dovranno essere molto #revi e, dato le alte correnti che saranno
necessarie per loperazione, consiglia#ile utilizzare gli @lope Control, al fine di evitare
lapplicazione di queste alte correnti quando la resistenza di contatto ancora troppo elevata. La
ta#ella sottostante 2fig./64 un chiaro esempio di opera#ilit su alcuni spessori per ottenere
saldature di qualit 0commerciale=,
@u determinati particolari, il punto cosiddetto 0commerciale= non considerato idoneo ad una alta :ualit per cui
occorrer operare con saldatrici di maggior potenza, con sequenze di saldatura pi> complesse simili a quelle
indicate sulla Ha#ella in fig.//.
Eig.// La sequenza sar
quindi:
LE##ENDA
K % tempi di @L)7";*7 2salita progressiva della corrente4
Eig./.
Bli elettrodi Eig. /, saranno di forma semisferica ed il
loro raggio indicato sulla ta#ella di regolazione.
dovranno rappresentare circa 13! 5 L del tempo di
saldatura.
KK % tempi di @L)7";?)IF 2discesa progressiva della
corrente4 dovranno rappresentare circa 13/ 5 M del
tempo di post;riscaldamento.
$$$ La corrente di post%
riscaldamento corrisponder! a
circa la met! della corrente di
saldatura.
7er la saldatura di leghe che non hanno la tendenza ad
incrudirsi, il post;riscaldamento non necessario. La
forza da applicare, come si potr notare,
a##astanza alta, il che richiede lutilizzo di
correnti relativamente alte.
Eig./,
Carpaneto & C.
S.p.A Divisione
saldatura
2. Saldatura su maccine alimentate in corrente trifase.
Confrontando le due ta#elle di regolazione, evidente che, gli alti valori di intensit richiesti per
lottenimento di punti di ottima qualit, hanno, praticamente, reso sempre meno utilizza#ili le saldatrici
ad alimentazione monofase, e questo per lalta richiesta di corrente sulle linee di alimentazione.
7er ridurre questa alta richiesta di corrente sulla rete di alimentazione, nel passato si sono utilizzate
macchina ad accumulazione di energia e macchine con una #atteria di condensatori che alimentano il
trasformatore di saldatura. % risultati ottenuti non sono stati particolarmente #uoni ed, attualmente, la
saldatura delle leghe leggere viene effettuata con macchine ad alimentazione polifase diretta. La
corrente di alimentazione viene inviata direttamente su tre trasformatori monofasi oppure su uno
speciale trasformatore alimentato sul primario in corrente trifase. La corrente trasformata sul
secondario in monofase, raddrizzata per mezzo di @CD, ed inviata direttamente sul circuito
secondario per lutilizzo in saldatura.
Heoricamente, lassor#imento della corrente su ognuna delle ! fasi sempre molto importante, ma
viene equili#rato sulle ! fasiN inoltre , dato che il fattore di potenza di una macchina polifase molto
pi> alto di una monofase, i OP richiesti sono inferiori. ltra prerogativa del sistema trifase di poter
ottenere un parziale controllo sulla salita della corrente, cosa che su una macchina monofase pu$
essere effettuata solo con lo @L)7" C)FHD)L.
!. Saldatura con maccine alimentate in corrente trifase a media fre!uen"a.
Le ultime innovazioni tecnologiche hanno introdotto, nel campo della saldatura a resistenza
dellalluminio, la tecnologia della Jedia Erequenza 2JE?C4. Lutilizzazione di generatori ad %nverter e
dei relativi trasformatori trifasi con elevazione della frequenza da /' a 1''' Qz, ha permesso di
ottenere ulteriori vantaggi nella saldatura delle leghe leggere. @i infatti detto che, lottima
conduci#ilit elettrica e termica delle leghe leggere richiede lutilizzazione di correnti alte, erogate per
un tempo molto #reve e, se si riesamina la curva di calore otteni#ile con un sistema ad
%nverter2 pag.2,4, si pu$ facilmente comprendere i vantaggi di una tecnologia che pu$ erogare una
corrente molto sta#ile con una rampa di calore ad andamento costante, cali#rata in modo molto
preciso 2millisecondi4
SALDATURA A PR&IE'I&NE
@aldare a proiezione le leghe leggere sconsigliato in quanto, vista la relativa resistenza meccanica
delle stesse, le #ugne ottenute per stampaggio su lamiere in alluminio, sprofondere##ero sotto la
spinta della forza applicata prima del passaggio di corrente.
%n casi di assoluta necessit si possono utilizzare proiezioni 0piene= ottenute per coniatura. :ueste
applicazioni sono, in effetti, molto rare e poco utilizzate.
SALDATURA A RULLI
La saldatura a rulli delle leghe leggere difficile, ma non impossi#ile.
Palgono, praticamente, tutte le raccomandazioni fatte per la saldatura a
punti.
%n via molto indicativa, riportiamo qui di seguito una ta#ella 2fig./<4 sulla quale sono riportati alcuni
valori relativi alla saldatura a rulli delle Leghe leggere. Come per tutte le ta#elle di regolazione i dati
riportati dovranno essere integrati con quelli accertati in concreto in fase di programmazione
macchina. La ricerca delle nuove regolazioni dovr essere, particolarmente indirizzata con la verifica
della tenuta stagna del giunto e, di conseguenza, al numero di saldature da effettuarsi sul cordone di
saldatura che si desidera ottenere.
Carpaneto & C.
S.p.A Divisione
saldatura
SALDATURA A RULLI su MA(()INE M&N&"ASI
@pes
sore
lamie
ra
mm.
0,2
5
0,5
1
1,2
2 3
F.
punti
per
cm.
9 8
6 5
4 3
Hempi caldi
ms. Pelocit
saldatura
m*min. minimi
maR 1 1/ !'
',+ 1/ 6/ ',<
6/ <' ',, 6/
+' ',. +' 1/'
',6 1./ !''
Eorza
applic
ata
daN
1+/
26/
!/'
!+'
/''
.1/
Corrent
e di
saldatu
ra A.
1+./''
26.'''
!2'''
!..'''
61.'''
6/.'''
Saldatura a tenta stagna su Leg+e Leggere
N&TA (ome ultima annotazione ,orremmo ricordare c+e esistono molti e s,ariati tipi di leg+e
leggere. Ancora una ,olta si rammenta c+e i di--erenti componenti di dette leg+e possono -ar
,ariare di molto le regolazioni da adottare perci. si con-erma la necessit! di utilizzare i dati
consigliati ed esposti nelle ta/elle con accortezza risettandoli in /ase ai risultati delle pro,e
c+e do,ranno essere o//ligatoriamente eseguite prima di procedere alla la,orazione
Caratteristiche fisico-chimiche
del
RAME0 "lemento metallico di sim#olo (u
Metallo rosso 1 mallea/ile e duttile Ele,ata conduci/ilit!
elettrica e termica Temperatura di -usione % inizio 23435 %
ricotto 6335 Densit! a 735 4.8 Resistenza meccanica ricotto
73 9g*mm7
incrudito :3 9g*mm7
%l rame puro e le sue leghe sono molto usati nellindustria e questampia utilizzazione dovuta,
principalmente, alla sua alta conduci#ilit elettrica e termica, nonchA alla sua ottima resistenza alla
corrosione.
7er una chiara e sintetica classificazione del rame e delle sue leghe, #ene attenersi alla
suddivisione stilata dalla DIJ. " una classificazione che ci permetter di orientarci, con
chiarezza, nella ricerca dei parametri pi> affida#ili da utilizzarsi durante le operazioni di saldatura a
resistenza. Con questa classificazione il rame e le sue leghe vengono suddivisi in / gruppi o
categorie.
Bruppo 1: )ig+ (opper 2 Dame raffinato4
Bruppo 2 Leg+e Rame% 'inco 2)ttoni4
Bruppo ! Leg+e Rame 1Stagno 2Bronzi4
Bruppo 6 Leg+e Rame ; Nic+el
Bruppo / Altre Leg+e
Gruppo 1
RAME
%l rame considerato in questo gruppo un metallo raffinato e parzialmente disossidato fino ad
ottenere una purezza del ++, 2-.
%n questa categoria si trova.
-Rame disossidato. " un rame trattato con agenti disossidanti quali il fosforo. " puro al ++,+- La
disossidazione rende il rame adatto per essere usato in particolari che operano ad alte temperature e per
renderne pi> agevole la fa##ricazione. :uestintervento rende, anche, pi> facili le operazioni di saldatura,
ma diminuisce la conduci#ilit del metallo.
-Rame arsenicato Contiene circa uno ',!/'- di arsenico che un altro additivo per alte
temperature -Rame*argento 5 laggiunta di argento permette di ottenere del rame disossidato, senza
ridurne la conduci#ilitN ne aumenta contemporaneamente la temperatura di rammollimento.
-Rame 1piom/o " una lega #inaria che tuttavia non viene inclusa nel gruppo delle leghe, in quanto il
contenuto di rame del ++-. :uestaggiunta di piom#o aumenta le propriet di lavorazione,
riducendone, per$, la duttilit e la mallea#ilit.
Come indicato nelle pagine precedenti, lalta conduci#ilit elettrica unita alla ridotta resistenza,
rendono i particolari in rame, praticamente, non saldabili a resistenza, se non utilizzando dei speciali
accorgimenti tecnici.
7ossiamo quindi affermare che lamiere in rame di spessore superiore a 1 mm, potranno essere
congiunti in modo efficace sono utilizzando la tecnica della
Saldo/rasatura
ossia, interponendo fra i pezzi uno strato di pasta o lamina #rasante.
%n tutti quei casi dove la conformazione dei pezzi permetter lutilizzo della saldatura a resistenza, la
metodologia da seguire sar la seguente:
Saldatura a
punti
%l principale accorgimento quello di ricorrere ad un trasferimento di resistenza di contatto, usando
elettrodi in materiale refrattario 2Hungsteno o Joli#deno4. %n questo modo la resistenza maggiore,
dovuta al contatto di questi materiali refrattari ad alta resistenza, viene trasferita dal contatto delle
superfici interne dei pezzi da saldare al contatto fra le punte degli elettrodi e le superfici esterne dei
particolari. %l trasferimento del calore avverr, quindi, dall&esterno verso linterno con la conseguenza
che, il nocciolo fuso, rispetto a quello dei metalli ferrosi, avr un diametro inferiore ma uno spessore
pi> importante con un infossamento dell&elettrodo pi> marcato.
% tempi di realizzazione e la quantit di corrente da utilizzarsi, con quest&accorgimento, devono
essere tuttavia molto precisi e #revi poichA a saldatura avvenuta si nota che, il limite della zona fusa
si confonde quasi con la superficie di contatto degli elettrodi. %n effetti, in questo caso, le calorie
utilizzate per la fusione del metallo, sono create partendo dalla zona esterna del giunto. 7oichA nel
rame la temperatura di fusione 21<''(C4 molto prossima alla temperatura di e#ollizione 21+<1(C4
ci si ritrova di fronte al grosso rischio S di esplosioniS del nocciolo durante la fase finale della
saldatura, con la conseguenza di distruggere o rovinare in modo determinante il particolare trattato.
Lutilizzo di elettrodi con punta in tungsteno 2I4 o Joli#deno 2Jo4, unitamente a delle precise
regolazioni di corrente e di tempo permetteranno quindi, di saldare lamierini fino a ',< ;1 mm di
spessore. @uperando questi spessori non si possono garantire risultati validi e costanti.
Disultati ottimi si ottengono, altrimenti, nella saldatura di fili, trecciole o lamine fra di loro, o su dei
supporti costituiti da altri metalli 2escluso lalluminio4. @ono queste le applicazioni che, negli ultimi
anni, hanno portato la saldatura a punti del rame ad un grande sviluppo ed a moltissime applicazioni
nel campo dell&industria dei componenti elettrici ed elettronici. %n questo campo, lutilizzazione
sempre pi> vasta di macchine automatiche, ha spinto la ricerca nel campo della saldatura a punti di
fili e trecciole e questo allo scopo sia di ridurre di molto i tempi dassem#laggio degli elementi, sia di
evitare la vecchia tecnologia della saldatura a stagno, lenta nellopera#ilit e dannosa alla salute
degli operatori.
##iamo gi riferito che luso di elettrodi in rame impossi#ilitato dal fatto che, in ogni caso, la
resistenza intrinseca delle punte sempre maggiore della resistenza delle parti da saldare e, di
conseguenza, si ricorsi allaccorgimento di utilizzare punte di elettrodo in materiali ad alta
resistivit come tungsteno e moli#deno La loro elevata resistenza crea il calore necessario per la
fusione del rame senza il rischio di incollarsi alle punte. Era i due materiali utilizzati, il tungsteno d
migliori risultati di riscaldamento e di durata, ma occorre tenere presente che questo materiale non
attaccato dagli utensili per questo in molte occasioni si preferisce utilizzare il moli#deno. )ccorre,
tuttavia, tenere presente che, i due materiali predetti, reagiscono al calore di saldatura modificando,
dopo un certo numero di punti, la loro resistenza elettrica. " quindi noto il fenomeno per cui
utilizzando elettrodi nuovi, quindi con resistenza intrinseca pi> elevata, le regolazioni in precedenza
sta#ilite rischiano di produrre punti di saldatura di scarsa tenuta.
Carpaneto & C.
S.p.A Divisione
saldatura
7er mantenere costante la qualit delle saldature occorrer quindi:
*tilizzare elettrodi in rame con inglo#ato un inserto in materiale refrattario Henere le
dimensioni dellinserto al minimo indispensa#ile
7rocedere ad un preriscaldamento delle punte nuove
*tilizzare, eventualmente, dei controlli di saldatura che permettano una riduzione progressiva
della corrente di saldatura, proporzionata alla riduzione della resistenza intrinseca della punta.
*tilizzare dei controlli di saldatura che possano lavorare in energia costante, con un
feed#acO che mantenga sotto esame i due valori di corrente e di voltaggio, modificandoli, quando
necessario, al fine di mantenere costante il valore delle calorie erogate.
:uale esempio di regolazioni da assegnare ad una puntatrice che deve saldare una trecciola in
rame di sezione da 2,6 mm
2
su di un supporto sempre in rame di spessore da ',< mm, si possono
dare i seguenti parametri:
"lettrodi: in rame con inserto in tungsteno
Eorza sulle punte: !' daF
%ntensit di saldatura: / O
Hempi di saldatura: 2 periodi
:ualora la stessa trecciola dovesse essere saldata su un supporto in ottone, occorrere##e variare
alcuni parametri:
"lettrodo sulla trecciola: in rame con inserto in tungsteno
"lettrodo sul supporto: %n lega Cu;Cr;Tr
Eorza sulle punte: 6' daF
%ntensit di saldatura: / O
Hempi di saldatura: ! periodi
Saldatura a
proiezione
@aldare a proiezione il rame sconsigliato, data la relativa resistenza meccanica di questo
materiale. Le #ugne ottenute per stampaggio sprofondere##ero prima del passaggio di corrente
sotto lazione della forza applicata. La saldatura a proiezione non quindi possi#ile. :ualche volta si
utilizzano #ugne prestampate al fine di concentrare meglio la corrente, ma loperazione di saldatura
dovr essere gestita con la stessa procedura della saldatura a punti.
Saldatura a
rulli
?ecisamente la saldatura a rulli impossi#ile sempre a causa dellalta conduci#ilit termica ed
elettrica del materiale.
Fegli ultimi anni, le moltissime applicazioni nel campo dell&industria dei componenti elettrici hanno
portato la saldatura a punti del rame ad un grande sviluppo ed a creare un specifico settore di
applicazioni che viene genericamente denominato
:uesta particolare e, soprattutto, interessante pro#lematica di saldatura si sviluppata non solo nella
saldatura di fili e trecciole, ma sta fornendo interessanti applicazioni nella saldatura a punti di fili
isolati sen"a as#orta"ione #re$enti$a dell%isolamento.
Principi
generali
La saldatura di fili isolati fra di loro o con elementi di raccordo o supporto, molto utilizzata nella
produzione di componenti per apparecchiature elettricheN effettuarla con laiuto della saldatura a
resistenza, richiede, imperativamente, che lo strato isolante venga eliminato in qualche modo
2meccanico, chimico, termico4 onde permettere il passaggio della corrente di saldatura e quindi la
fusione del filo sul supporto.
@ia lasportazione meccanica del rivestimento 2es. con mole o sa##iatura4 sia lasportazione chimica
2es. con solventi4 comportano, tuttavia, un allungamento del tempo di lavorazione, creano difficolt
per effettuare questasportazione, oltre ad un rischio di intaccare la superficie del filo riducendone la
sezione. @i sono quindi cercate soluzioni che permettessero di eliminare lisolamento e procedere alla
saldatura nello stesso istante, in modo da poter presentare vantaggi risolutivi, particolarmente,
quando la produzione richiede procedure veloci eseguite con sistemi automatici.
% vari procedimenti, messi a punto ed applicati con risultati soddisfacenti, hanno lo scopo di eliminare
tutta la coltre isolante sulla circonferenza del filo, ovviamente su una lunghezza limitata ed, in
particolare modo, in un #revissimo tempo prima del passaggio della corrente di saldatura.
7rima di procedere allo studio dei vari metodi #ene esaminare #revemente i materiali che dovranno
essere impiegati e trattati.
Materiali trattati e loro
dimensioni
La necessit di collegare conduttori isolati fra di loro o con elementi di raccordo, ottenendo una
#uona resistenza meccanica e mantenendo l&ottima conduci#ilit elettrica e resistenza termica, si ha
soprattutto nella produzione di #o#ine di ogni tipo 2#o#ine per rel, trasformatori, indotti motori,
statori, ecc.4 dove necessario fissare i capi del filo utilizzato per la #o#inatura ,con i relativi terminali
e connessioni. %n genere, i materiali da congiungere fra di loro, sono #uoni conduttori, come rame,
ottone, #ronzo o nicOel.
1) Fili
?i regola sono in rame 2Cu4, ed il loro diametro varia da ','6 a 1,2 mm. Fella misura in cui i fili degli
avvolgimenti devono essere saldati fra di loro o sugli elementi di raccordo, anchessi in rame,
opportuno utilizzare rame disossidato 2"Cu4. % fili isolati in leghe adatte per semiconduttori, tipo in
nichelcromo 2Fi3Cr4, ferro;cromato 2Ee3Cr4 ed alluminio 2l4, si possono saldare solo in casi
eccezionali
7er la saldatura a resistenza si possono utilizzare dei fili con isolamenti ottenuti con smalti Ssalda#iliS
2poliuretano4 od isolamenti che possono essere sciolti con il riscaldamento provocato dalla
saldatura .
"

molto pi
>
difficile la saldatura quando ci si trova di fronte ad isolamenti non salda#ili, vernici a doppia
immersione o vernici speciali, formate da materiali isolanti che sottoposti al calore di fusione creano
scorie car#onizzate o incrostanti il punto di giunzione. "ffettuare un primo test d

infiamma#ilit

, pu
$
essere molto interessante per scoprire immediatamente la reale fatti#ilit

dell

operazione. @ono sicuramente da scartare gli strati isolanti resistenti ad alte temperature 27HE",
8aptom4, gli avvolgimenti in fi#re naturali 2cotone4, le ricoperture completamente isolanti in 7PC o
gomma. )vviamente in questi casi

necessario eliminare l&isolamento con mezzi meccanici o chimici ed in seguito operare con il metodo
tradizionale.
2 Elementi di
raccordo
7er elementi di raccordo, si intendono quelle parti che possono fornire ai fili sia un punto di appoggio,
sia un punto di collegamento e contatto con altri componenti come: interruttori, faston, zoccolature
ecc. L&elemento di raccordo deve quindi essere adattato al SpartnerS e al procedimento di giunzione
dal punto di vista del materiale, del trattamento superficiale, e delle dimensioni e forme.
7er saldare fili in "cu sono adatti componenti in #ronzo e ottone, in certi casi possi#ile utilizzare
elementi di raccordo anche di "Cu o acciaio non legato. Lo spessore del raccordo pu$ quindi essere
scelto, per fili sottili 2es. ',6 mm4 da ',! a ',/ mm, e per fili con diametro maggiore, fino a ',< a 1
mm di spessore. *na stagnatura della superficie del supporto , che pu$ andare da / ; 2' Um, in
ogni caso vantaggiosa anche se, pu$ creare difficolt dal punto di vista pulizia della superficie di
contatto elettrodi 2deposito di stagno4. %l luogo dove eseguire il punto di saldatura, deve essere
facilmente agi#ile per semplificare il passaggio delle punte degli elettrodi.
!
Elettrodi
Come indicato nella prima parte di questo studio, gli elettrodi utilizzati a contatto con il rame, sono
generalmente in materiale refrattario, ossia Hungsteno 2I4 o Joli#deno 2Jo4, od eventualmente, in
leghe contenenti anche percentuali di Dame 2Cu4, mentre gli elettrodi utilizzati a contatto con supporti
in )ttone, Bronzo, FicOel, Eerro ramato, ed altri sono, in generale, in lega di Dame con aggiunte di
Cromo, Tirconio, Berillio, Co#alto, al fine di aumentarne la durezza all&usura, mantenendo la relativa
conduci#ilit elettrica molto vicina, come valore, al Dame.
Era il Hungsteno ed il Joli#deno, la scelta #asata unicamente sulle differenze di durezza che i due
materiali presentano. %n effetti, essendo simile la loro resistenza elettrica, la scelta dovuta al fatto
che il Joli#deno lavora#ile meccanicamente con utensili di normale, utilizzo 2torni, fresatrici, trapani
ecc.4 mentre il Hungsteno pu$ essere solo lavorato con rettificatrici.
"
Procedimenti
%n pratica si utilizzano / procedimenti:
1. L&elemento di raccordo o di supporto da collegare deve avere una forma che permette
l&inserimento del filo isolato, in una posizione ininfluente al passaggio della corrente di saldatura.
2.L&elemento di raccordo o di supporto deve avere una forma che permette linglo#amento a caldo
2Qot @tacOing4 del filo isolato, racchiudendolo in una parte fusa dell&elemento di raccordo
!.%l filo isolato viene messo a contatto con elettrodi preriscaldati per mezzo di impulsi di corrente 2Hermod4
o con un sistema ad induzione, in modo da fondere lisolamento
6.Con forme particolari delettrodi che superino lisolamento.
/.Con asportazione meccanica della superficie isolata
.
:uesto sistema viene qui citato in quando utilizzato nei casi di fili con

superiori ad 1,2 mm. o co


n
isolamento non asporta#ile con il calore
.
Con fili di diametro inferiore questo procedimento presenta tempi di realizzazione antieconomici
.
?opo aver proceduto allasportazione dellisolamento, il filo messo a contatto con lelemento di
supporto, per mezzo dell&elettrodo superiore della puntatrice, quindi la saldatura pu$ essere
effettuata come nella normale puntatura di componenti puliti.
% due particolari vengono pressati fra di loro con una forza predeterminata e la corrente di saldatura
pu$ passare con una intensit e tempo preimpostati con un corretto e preciso settaggio della
macchina.
:ui di seguito, vengono riportati alcuni esempi di conformazioni particolari adatte alla risoluzione di
pro#lematiche relative alla saldatura di fili isolati.
2.2 Puntatura con supporto pro,,isto di un gancio
:uesto metodo molto adatto allautomazione del processo ma, la zona di saldatura deve essere
agi#ile da due lati. @ullelemento di raccordo viene creato, in genere al momento della formatura
dellelemento, un gancio che in seguito verr ripiegato a forma di *2 fig. /+4. Fellocchiello cosV
formato viene inserita lestremit del filo, che, qualora presentasse le caratteristiche di un filo
terminale, dovr essere avvolto su se stesso per ottenerne il #loccaggio durante la movimentazione
del particolare. Bli elettrodi sono ovviamente sistemati in modo da racchiudere il filo isolato fra le
due parti del raccordo. La corrente di saldatura passer fra queste due parti 2in pratica in corto
circuito4. %l calore creato servir, durante il primo impulso, a fondere ed eliminare l&isolamento del filo
e, con il secondo impulso, a chiudere e compattare tutto il giunto.
Eig. /+ 7untatura di un filo
isolato con supporto dotato
di gancio
%l procedimento adatto per una vasta gamma d&utilizzazioni, come ad esempio: #o#ine per rel,
piccoli trasformatori, ecc. La potenza della macchina da utilizzare sar determinata dal diametro dei
fili e dallo spessore del supporto su cui detti fili dovranno essere congiunti. %n tutti i casi si consiglia
l&utilizzo di una apparecchiatura di comando e controllo sulla puntatrice, che permetta la saldatura con
2 impulsi di potenza differenziata. %n questo caso, gli elettrodi non toccano direttamente il filo, e la
regolazione della macchina, deve essere proporzionale allo spessore ed al tipo di materiale con cui
formato il supporto, passando in secondo ordine, il diametro del filo. Formalmente lelettrodo
superiore costituito da un inserto di materiale refrattario, Hungsteno 2I4 al fine di ridurre al minimo
le fermate di produzione per la ravvivatura della punta.
*tilizzando macchine di saldatura ad azionamento pneumatico, possi#ile inserire la stazione di
saldatura sul complessivo della macchina #o#inatrice, in modo da poter effettuare le due operazioni
automaticamente, risparmiando il tempo di gestione e spostamento dei particolari da #o#inatrice a
saldatrice.
Carpaneto & C.
S.p.A Divisione
saldatura
2.7 (ompattatura a caldo su collettore dotato di gancio.
La zona di saldatura agi#ile da un solo lato 2fig..'4. %n questa configurazione si opera con una
testina in Sdoppio puntoS con discesa verticale e contemporanea dei 2 elettrodi
%n questo caso corretto utilizzare un
elettrodo in rame3cromo per ottenere il
contatto di 0massa=, mentre per lelettrodo a
contatto con il gancio, si usa un inserto in
Hungsteno, sia per ottenere una lunga durata
del profilo della punta, ma anche per
aumentare la resistenza di contatto e creare
calorie in modo pi> #ilanciato
Eig..'
2.: Puntatura con supporto a -essura
La zona di saldatura agi#ile da due lati. Lestremit del filo viene inserita in una fessura o tacca,
ottenuta per fresatura o stampaggio, sul corpo del supporto. @otto la pressione degli elettrodi e con il
passaggio della corrente, i #ordi della fessura saranno pressati insieme racchiudendo il filo 2fig. .14.
%l supporto, in genere ottone, deve avere uno spessore congruo 2da ',/ a ',< mm4 e avere,
preferi#ilmente, una superficie stagnata.
Lo stesso tipo di giunzione pu$ essere effettuato anche con componenti in acciaio e rame ma, in
questo caso, la fessura deve essere pi> larga di qualche centimetro e pi> profonda rispetto allo
spessore del filo
Come precedentemente accennato, lestremit del filo viene dapprima avvolta con alcuni giri intorno
al raccordo 2per evitarne lo svolgimento4 e, quindi, inserita nella tacca. l momento della saldatura,
le pareti della fessura si fondono, lisolamento evapora ed il filo viene inglo#ato nel materiale di
#ase.
@econdo la cadenza di produzione, il procedimento pu$ essere eseguito su una piccola macchina
con comando a pedale, sulla quale si ottiene un punto ogni discesa della testa, oppure su macchine
automatiche o semiautomatiche dove, se necessario, con una doppia testa si possono ottenere due
giunzioni contemporanee. Con tali metodi possi#ile ottenere cadenze fino a 1''' ; !'''
giunzioni3h.
2.6 (ompattatura a caldo su collettore a -essura
La zona di saldatura agi#ile da un solo lato 2fig..24 @ulla testina a Sdoppio puntoS lelettrodo di
contatto o di 0massa= in lega di rame;cromo ed situato vicino allelettrodo di saldatura, che
normalmente ha un inserto in tungsteno 2I4.
@ul collettore

stata creata una fessura in cui sono inserite le estremit

del filo dell&avvolgimento


.
:ualora fosse necessario evitare la fuoriuscita dei fili durante le operazioni di manipolazioni, il
#ordo della fessura pu$ essere leggermente serrato meccanicamente. Le procedure 1.2 e 1.6 sono
usate nella produzione in serie di piccoli motori su impianti di saldatura meccanizzati o automatici.
Fella fa##ricazione dei collettori sia di forma 0 a gancio= che 0 a fessura=, lutilizzo di elettrodi di
compattatura in tungsteno ha consigliato luso di controlli di saldatura che possano lavorare con un
0feed#acO= in "nergia Costante e con programmi di saldatura istantaneamente applica#ili, se
necessario, su ciascuna fase di compattatura dello stesso rotore.
Eig. .2
%n effetti, lutilizzo delettrodi in materiale
refrattario 2I o Jo4 produce una sensi#ile
variazione della resistenza di contatto, mano a
mano, che il Hungsteno o Joli#deno si
scaldano.
"cco il motivo per cui, nellesempio in fig. .2 vengono indicati 2 valori di calore: CL)D" 1 per i
primi tre inglo#amenti e CL)D" 2 per i successivi, essendo ormai, entrato in temperatura
lelettrodo in materiale refrattario.
% sensori di voltaggio permettono al feed#acO del controllo di procedere al mantenimento costante
dellenergia 2 I 9 R %4 che si ritiene valida per il raggiungimento della migliore qualit.
2.< Puntatura con elemento aggiunti,o tu/olare
:uesto metodo utilizzato principalmente per la giunzione fra di loro di fili oppure quando non sia
possi#ile utilizzare i metodi in cui si prevede il 0 gancio= o la 0 fessura=. La soluzione di avvalersi di
un elemento aggiuntivo che faccia da crogiolo alla fusione degli isolamenti e, conseguentemente,
permetta la giunzione di due fili isolati.
La zona di saldatura deve essere agi#ile da due lati. % fili isolati da congiungere vengono inseriti in
un elemento aggiuntivo a forma di manicotto metallico 2ad es. sezioni di tu#o4 2figg..! 5 .! a4.
7er questa applicazione si possono anche utilizzare dei rivetti cavi o dei capocorda.
Eig..!
La saldatura avviene come nella normale puntatura. Lelemento aggiuntivo viene inserito fra i due
elettrodi ed il calore eliminer l&isolamento dei fili, permettendo il loro congiungimento allinterno del
manicotto fuso.
Eig..!a
:uesto procedimento particolarmente usato per
collegamenti su #o#ine magnetiche, testine di
registrazione, avvolgimenti di statore, trasmettitori
ecc.
2.= Puntatura con elemento aggiunti,o aperto
Fellimpossi#ilit di utilizzare manicotti di collegamento, causa limpossi#ilit davere terminali di filo
li#eri, lelemento aggiuntivo utilizzato aperto su di un lato. 7u$ essere realizzato come elemento da
stampaggio oppure ci si pu$ servire di sezioni di nastro 2fig. .64. %n questo modo possi#ile eseguire
la giunzione anche operando su #o#inatrici automatiche, per collegare le estremit delle #o#ine di
statore. La fascetta pu$ essere in Cu stagnato o acciaio ramato. %l procedimento del tutto simile a
quello illustrato al punto 1./
Eig..6
:.> Puntatura a doppio impulso% sistema ?Termod?
" il primo caso di saldatura di fili isolati su supporto, senza inglo#amento
del filo La zona di saldatura agi#ile da due lati.
@ull

elettrodo a contatto con il filo isolato, si trova un secondo elettrodo, anche esso collegato
elettricamente con la parte inferiore del supporto.2fig../4.
"ig. =<
%n questo modo, si viene ad avere un elettrodo superiore alimentato da una delle due fasi del
trasformatore di saldatura, mentre l&altra fase verr portata al secondo elettrodo superiore e,
contemporaneamente anche all&elettrodo inferiore. Con il primo impulso di corrente, che attraverser
i due elettrodi superiori, si otterr il riscaldamento della punta superiore. l raggiungimento di
unadeguata temperatura, lisolamento sulla superficie del filo fonde e, a causa della trasmissione
termica nel filo, anche nel lato inferiore si li#erer dell&isolamento. desso la resistenza di contatto
nel punto di saldatura molto inferiore di quella del circuito secondario e, pertanto, la corrente di
saldatura sar portata a scorrere attraverso il circuito 5 elettrodo superiore ed elettrodo inferiore 5 e
quindi attraverso i particolari per operare la saldatura.
" molto importante poter effettuare con il controllo, due impulsi consecutivi, di diversa intensit di
corrente e di tempoN il primo impulso deve essere appena sufficiente per eliminare lisolamento dalla
sezione di filo dove si vuole effettuare la saldatura, il secondo impulso di corrente, dovr fornire il
calore necessario per saldare fra di loro i materiali di #ase.
%l procedimento adatto per fili di vari diametri come ad es. #o#ine, rel, piccoli motori, interruttori,
trasformatori ecc.
@i possono saldare fili "Cu da ',2 a 1,2 mm di diametro
2.4 Puntatura con elettrodo @ congiunto @ "ig.==
" una variazione al punto 1., per utilizzare questa tecnologia sui punti accessi#ili da un solo lato,
ad esempio saldatura di fili su piastre conduttrici. " comunque utilizza#ile sui punti accessi#ili dai
due lati.
Lelettrodo che tocca il filo viene sezionato al centro, nel senso della lunghezza, e fra le due parti
viene inserita una lamina di materiale isolante. llestremit inferiore, in pratica quella che sar a
contatto con il filo da saldare, sar inserita una pastiglia di materiale refrattario 2I o Jo4.
lle due sezioni dellelettrodo collegato il circuito di erogazione della corrente di saldatura. @e si
agisce con la tecnica del doppio punto, accanto allelettrodo di saldatura verr applicato un secondo
elettrodo di contatto, che tocca la superficie di saldatura. @e si agisce con la tecnica standard, il
secondo elettrodo si trover nella parte inferiore del giunto. %n entram#i i casi, il secondo elettrodo
sar collegato ad una delle due fasi del circuito di corrente, tramite un teleruttore di potenza.
Eig...
Con questa applicazione, data la necessit di
utilizzare tempi molto #revi, diventa indispensa#ile,
lavorare in corrente continua con la tecnica
dellIn,erter
Con il primo impulso di corrente da 2 a ! ms. la pastiglia di materiale sinterizzato viene riscaldata a
1'''(C. %l suo calore si trasmette immediatamente al filo ottenendo la fusione dellisolamento. quel
momento il filo nudo, si trova a contatto con il supporto, in condizione da essere immediatamente
saldato: Con lazionamento del teleruttore di potenza, si devia il circuito di corrente, portando la
seconda fase sulla superficie del supporto. Con un secondo impulso da ! a 6 ms. si ottiene la
saldatura desiderata.
:ualora non si volesse utilizzare il teleruttore di potenza, gli stessi risultati potre##ero essere
raggiunti con lapplicazione di due trasformatori: uno per il riscaldamento della pastiglia e laltro per
la saldatura.
2.8 Puntatura con elettrodo scanalato
" uno dei metodi esegui#ili con attrezzature molto semplici e, in genere per elementi di contatto
agi#ili sui due lati. La sua semplicit , tuttavia, fonte di incostanza di risultati, in quanto necessita di
un posizionamento accurato, nonchA di un perfetto profilo dellelettrodo a contatto del filo
La superficie anteriore dellelettrodo di saldatura dispone di una scanalatura prismatica, in cui viene
posizionata lestremit del filo.
La profondit, di questa scanalatura, tale per cui le punte dellelettrodo toccano anche la parte
superiore del supporto e questo per poter far passare la corrente allinizio delloperazione, quando
lisolamento del filo non permette ancora la fusione dello stesso
Eig..,
l momento del passaggio della corrente, come accennato pi> sopra, il calore creato con il
contatto delle punte dellelettrodo e la #ase del supporto, scioglie lisolamento e con un
secondo impulso di corrente, si pu$ effettuare la saldatura.
@i usa nella produzione di rel

con avvolgimenti molto sottili e maschere stagnate in rame o ottone e, principalmente, su macchine
singole con comando a pedale, per controllare costantemente il posizionamento del complessivo.
2.23 Puntatura con elettrodo a riscaldamento costante
Con questa tecnologia, si cercato di ovviare ai vari dispositivi precedentemente illustrati, che
avevano lo scopo di riscaldare il filo isolato per eliminare lisolamento.
%n generale questa tecnologia viene applicata sulle saldature di particolari agi#ili sui due lati.
Lelettrodo di saldatura , in pratica, avvolto in un sistema termico. :uesto sistema permette di
mantenere costantemente, lelettrodo, a una temperatura idonea alla fusione dellisolante, e di
conseguenza con un valore opportunamente regola#ile. %n questo caso necessario creare un
circuito di raffreddamento per le restanti parti della macchina, in modo da evitare un riscaldamento
anomalo delle stesse.
)perando in queste condizioni, lapplicazione dellelettrodo a temperatura, provoca la fusione
dellisolamento, ed quindi possi#ile effettuare il normale ciclo di saldatura.
causa del tempo richiesto per eliminare lisolamento, 2periodo che dipende dallo spessore e resistenza
termica dei pezzi4 preferi#ile mettere a contatto lelettrodo di riscaldamento qualche decimo di secondo,
antecedentemente, allapplicazione delleffettiva pressione di saldatura.
# Saldatrici e Controlli
relati$i
Fella saldatura dei fili con isolamento, in genere si devono collegare materiali che per le loro
caratteristiche fisiche 2conduci#ilit elettrica e termica, temperatura di fusione, durezza4, per la loro
compati#ilit metallurgica 2unione di metalli diversi4 e per le loro configurazioni dimensionali 2#reve
distanza della saldatura dal #ordo del pezzo da raccordare o di componenti termosensi#ili4, rendono
loperazione di saldatura molto complessa e di difficile gestione.
Le possi#ilit di ottenimento di risultati validi e soprattutto affida#ili e ripetitivi, richiedono attrezzature
tecnologicamente perfette, capaci di fornire dati certi e costantemente controllati in tempo reale.
7er esaminare il comportamento delle Leghe di rame, si deve riprendere in esame la classificazione
di cui alla pag..2.
#ruppo 7 Leg+e Rame% 'inco &TT&NE
%l termine generale di &TT&NE sta ad indicare leghe di rame e di zinco, e nelle quali il contenuto di
rame di almeno il /+-, e lo zinco pu$ essere legato con altri componenti quali lo stagno od il
piom#o. )ccorre dire anche che, in qualche caso, le leghe di rame 3zinco passano sotto il nome di
Bronzi.
#ruppo : Leg+e Rame% Stagno AR&N'I
%l termine generale di AR&N'& sta ad indicare leghe di rame e di stagno. )ccorre tuttavia tenere
presente che una lega di solo rame e stagno molto raraN in genere a questa unione #inaria vengono
aggiunti altri componenti quali -os-oro zinco piom/o ed altri ancora a seconda dellutilizzo che la lega
deve avere. %n questo gruppo vengono distinte ! grandi famiglie: -Aronzi -os-orosi: %l nome
comunemente dato alla lega di rame%stagno dove gli ossidi sono stati
eliminati con laggiunta di -os-oro. %l contenuto di stagno varia dal 6 al 1'-N pi> alto il contenuto di
stagno, pi> alta la resistenza e la tenacit della lega. -Aronzi -os-orosi con piom/o: in questa lega
entrano in eguale misura il piom/o lo zinco ed il -os-oro. " una lega utilizzata principalmente per la
fa##ricazione di viterie e piste di cuscinetti. -Aronzi speciali: %n questa lega sono inclusi i composti di
Bronzo;alluminio e Bronzo;cadmio. @ono erroneamente chiamati #ronzi in quanto non contengono
stagno.
#ruppo 6 Leg+e Rame 1 NicBel
%n questo gruppo vengono distinte 2 grandi famiglie
-(upro%nicBel: sono leghe in cui al rame viene aggiunto dal 1/ al !'-di nicBel. @ono altamente
duttili e mallea#ili e molto resistenti alla corrosione, caratteristiche che le rendono idonee a
numerose applicazioni, che vanno dalla costruzione di tu#i e piastre per condensatori fino alla
costruzione di scam#iatori di calore.
-NicBel%Argento: " una lega, la cui composizione varia con un contenuto di nicBel dal / al !'-
e zinco sempre dal / al !' -, con aggiunta, qualche volta, di piom/o per migliorane la duttilit.
#ruppo < Altre Leg+e %n questo gruppo segnaliamo le leghe al Silicio ed al Aerillio. Le leghe al
silicio, utilizzato per disossidare il rame 2Cu9+.;+<,2/- ; @i9!;1,/- ; Jn 91;',2/-4, hanno grandi
caratteristiche di anticorrosione e sono assolutamente, quelle che si prestano meglio alla saldatura
a resistenza. Le leghe al Aerillio trovano grande applicazione nellindustria elettrica. Contengono
in genere il 2;2,2/- di #erillio con un ',2/;',/- di nicOel. 7ossono essere stampate a freddo e
su#ire anche trattamenti a caldo senza ridurre le loro propriet di durezza e conduci#ilit. 7er
queste caratteristiche, sono utilizzate anche per la costruzione di componenti portacorrente applicati
sulle saldatrici a resistenza
Saldatura a
punti
Fella saldatura a resistenza delle leg+e di rame, ancora una volta entrano in gioco due dati
significativi che sono: la resistenza elettrica e la conduci#ilit termica del materiale che si sta
saldando e, soprattutto, occorrer tenere calcolo non solo della conduci#ilit elettrica intrinseca del
materiale ma, anche, della resistenza di contatto del giunto.
La resistenza elettrica e la conduci#ilit intrinseca del materiale sono le #asi da cui partire per
regolare i parametri di saldatura e, di conseguenza, sono i dati pi> importanti da conoscere per
ottenere #uone saldatureN la resistenza di contatto , per$, quel dato che permetter di mantenere la
costanza nella qualit. prima vista , sem#rere##e che la non perfetta pulizia delle superfici di
contatto sulle leghe di rame 2che in generale possiedono una #assa resistenza elettrica ed una alta
conduci#ilit termica4, aumenti la resistenza del giunto e di conseguenza faciliti la formazione delle
calorie necessarie alla formazione del nocciolo, ma la costanza dei risultati che si vogliono ottenere
richiede tassativamente che la superfici di contatto siano sempre pulite e disossidate, in modo che,
trovate le regolazioni precise ed idonee, esse possano essere mantenute nel tempo.
7ossiamo, quindi, #revemente riassumere:
a4 La salda#ilit delle leghe di rame e, di conseguenza, la quantit di corrente di saldatura da
utilizzare inversamente proporzionale alla loro resistenza elettrica e conduci#ilit termica.
#4 La forza applicata agli elettrodi dovr essere inferiore a quellutilizzata per le leghe ferrose
mentre, nel caso degli ottoni, sar dello stesso valore di quella applicata per la saldatura dell&acciaio
dolce cat. .
@i potranno evidenziare, con macrografie, delle interpenetrazioni a livello molecolare di natura
differente, ma il risultato di prova allo strappo evidenzier un nocciolo di saldatura normale. La
reazione dei cilindri di pressione dovr possedere delle caratteristiche dinamiche molto valide, il che
significa un utilizzo di cilindri pneumatici a #assa inerzia 2fast;folloW4.
%l tempo di saldatura deve essere molto #reve 2inferiore a quello per le leghe ferrose4.
La corrente di saldatura, data la alta resistenza elettrica, sar proporzionalmente aumentata, fino a
due o tre volte quella applicata per le leghe ferrose.
Le punte degli elettrodi dovranno avere preferi#ilmente una forma semisferica al fine di ridurre, per
quanto possi#ile, linfossamento della punta con conseguente riduzione della resistenza meccanica.
%n molti casi le leghe di rame sono salda#ili con lacciaio a condizione che lo stesso sia
perfettamente decapato.
Saldatura a
proiezione
La saldatura a proiezione sconsiglia#ile in quanto, la relativa resistenza meccanica del materiale,
permette un deterioramento della geometria della #ugna stampata durante lapplicazione della forza
agli elettrodi.
Ci$ nonostante, lutilizzo di #ugne consigliato quando la superficie su cui ottenere il punto si
saldatura molto piccola e, di conseguenza, il diametro della punta necessitere##e unarea di
contatto molto limitata 2con alto infossamento e veloce usura4.%n questo caso le proiezioni
concentreranno la corrente necessaria pur utilizzando elettrodi con punta piana

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