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Percorrere a piedi il centro storico di Pordenone si-

gnica immergersi in unatmosfera di altri tempi,


dove leleganza dei palazzi e dei porticati, si accom-
pagna alla poesia degli affreschi che, come le pagine
di un libro, sembrano voler raccontare la storia della
citt. Le linee uide e armoniche di quella che fu la
Contrada Maggiore racchiudono tesori inestimabili
e conducono alla scoperta di angoli nascosti quanto
suggestivi: chiese, piazze, un ex convento, un chio-
stro, le vecchia mura di cinta, strette vie dal sapore
medievale lungo le quali vennero costruite le princi-
pali residenze nobiliari.
Per conoscere Pordenone bisogna necessariamente
partire dal ume Noncello, e precisamente dal ponte
di Adamo ed Eva, che su di esso si affaccia.
Circondati da uno scenario naturalistico di straordi-
naria bellezza e lasciandosi alle spalle la Chiesa della
SS. Trinit, che ancora oggi conserva i segni delle tra-
giche alluvioni di un passato non poi cos lontano, ci
si incammina verso Piazza S. Marco dove, tuttad un
tratto, si respira aria di venezianit. Larea costitu il
primo insediamento abitativo da cui si accedeva diret-
tamente alle due torri della maestosa Porta Furlana,
demolita nel 1837, con il ponte levatoio sulla roggia e
il restello di chiusura al ponte di pietra sul ume.
Accanto allentrata si eleva la storica dimora di Gio-
vanni Antonio De Sacchis, detto Il Pordenone (1483-
1539), massimo pittore friulano del Rinascimento.
Alcuni edici della piazzetta recano tracce di deco-
razioni ad affresco, e su una facciata dellisolato mu-
nicipale spicca lo scudo dAustria, contrassegno un
tempo consueto delle propriet demaniali.
Il Palazzo Comunale
Edicio simbolo del centro storico di Pordenone, co-
struito tra il 1291 ed il 1395, completamente in lateri-
zio, sorge sulla parte pi alta del promontorio che si
affaccia sulle acque del ume Noncello.
Al centro sporge lavancorpo innalzato nel secondo
500 in quattro corpi: larco dingresso sormontato
dallo stemma civico, il balcone accessibile dalla sala,
lorologio astronomico-lunare e il coronamento con
lo spioncino delle fasi lunari. Sulla cima le statue dei
due mori bianchi battono ogni ora la campana civica,
fra i due curiosi pinnacoli che si elevano ai lati.
Abbazia di Sesto al Reghena Zoppola Castello di Caneva
Pordenone, Piazza XX Settembre Sacile Pordenonelegge
C
O
M
E
E
D
O
V
E
Progettazione e realizzazione Five Zone Udine _ Cartograa Tarabocchia _ Stampa: La Tipograca - Basaldella _ Edizione in lingua italiana stampata nel mese di gennaio 2011
Testi a cura dellInfopoint Pordenone _ Fotograe: Archivio Turismo FVG _ E. e S. Ciol, E. Fabris, G. Pignat, D. Rommel, A. Romor, E. Tubaro.
Il pass per scoprire il
AGENZIA TURISMOFVG
Sede operativa: piazza Manin, 10
localit Passariano - 33033 Codroipo (Ud)
tel +39 0432 815111 / fax +39 0432 815199 / info@turismo.fvg.it
INFOPOINT TURISMOFVG di Pordenone
piazza XX Settembre, 11/B - 33170 Pordenone
tel +39 0434 520381 / fax +39 0434 241608
info.pordenone@turismo.fvg.it
INFOPOINT TURISMOFVG di Piancavallo
via Collalto, 1 - 33081 Piancavallo-Aviano (Pn)
tel +39 0434 655191 / fax +39 0434 655354
info.piancavallo@turismo.fvg.it
(Apertura stagionale da dicembre a marzo e da giugno a settembre)
In automobile
Autostrade
A4 Torino - Trieste
A23 Palmanova - Udine - Tarvisio
A28 Portogruaro - Conegliano
In aereo
Aeroporto Regionale Trieste
40 km da Trieste e Udine
15 km da Gorizia
80 km da Pordenone
www.aeroporto.fvg.it
In treno
www.trenitalia.it
Call Center 89.20.21
COME ARRIVARE
INFORMAZIONI TURISTICHE
zione si nota che le parti superiori
appaiono rifatte: larco a tutto se-
sto potrebbe aver cos mascherato
la tipica nestra gotica impostata
ad arco polilobato. Sulla facciata
del piccolo edicio originale ap-
pare lo stemma con i colori della
casa dominante (Austria), stes-
si colori che connotano anche lo
stemma della citt. E uno dei ra-
rissimi edici che portano ancora
lantica numerazione cosiddetta
alla veneziana o per parrocchia:
si legge nel sottarco di sinistra il
numero 405.
Palazzo De Rubeis - Rosittis
civ .17
Dei due palazzi di origine medieva-
le, poi riuniti, risulta di particolare
interesse il primo, elevato di un
piano e modicato nel sottoporti-
co, con tre arcate dell 800 ad arco
ribassato. Sul riquadro del 600
incassato al primo piano corre il
cordone in cotto del marcapiano,
che in origine segnava la sotto-
gronda. Il decoro in arcatelle pen-
sili sormontato da volute vegetali
con proli policromi, ed espone fra
le colonne un estroso bestiario di
animali fantastici alternati a efgi
umane. Il paramento pittorico si-
mula una tappezzeria a motivi ge-
ometrici con rombi, racemi e gira-
li, mentre sotto la nestra centrale
gura un ignoto stemma barocco.
Casa Bernardi - civ 15
La costruzione si compone di due
edici del primo 400, sopraelevati
alla ne 800 di un piano, ciascu-
no con arco di sottoportico a tutto
sesto. Le facciate sono scandite
da quattro assi di nestre rese
rettangolari, ma in quella di sini-
stra loriginale curvatura traspare
dalle cornici decorate. Riemerse
dopo i restauri del 2004. Riappa-
iono riquadri e affreschi policromi
trecenteschi, nella stesura su con-
sistente rivestimento del muro in
cotto. A sinistra un lacerto serba
una punta di scudo araldico por-
porino, forse dello stemma civico,
e sullaltra si rivede il familiare fa-
sciato dellAustria.
Casa Simoni - civ. 10
Palazzetto gi di propriet dema-
niale, per il vistoso contrassegno
dello stemma civico tra le due ne-
stre gotiche della facciata, piccola
ma ben proporzionata. Loriginaria
struttura trecentesca era forma-
ta da due piani, e nella fronte del
primo erano inserite due monofore
dagli archi trilobati. La facciata ha
conservato le semplici decorazioni
a nti mattoni, delimitate nel sotto-
gronda da due fasce a motivi ore-
ali e con frutta. Attraversando Piaz-
zetta Cavour ci si immette in Corso
Garibaldi, dove, a partire dal 1600,
quando la citt murata non fu pi
sufciente per contenere il conti-
nuo sviluppo di Pordenone, comin-
ciarono a sorgere i novi edici abita-
tivi. Attraversando Piazzetta Cavour
ci si immette in Corso Garibaldi,
dove, a partire dal 1600, quando la
citt murata non fu pi sufciente
per contenere il continuo sviluppo
di Pordenone, cominciarono a sor-
gere i novi edici abitativi.
Palazzo Pera
I restauri conclusi nel 2004 hanno
accertato che ledicio nel tempo
ha inglobato una serie di preesi-
stenze a partire dalla ne del 400.
La facciata ha restituito lacerti de-
corativi ad affresco, alcuni di nti
mattoni, coevi alla parete pi an-
tica della costruzione che si innal-
zava su due piani.
Palazzo Sbrojavacca
Assieme al Palazzo Pera, sopra
descritto, oggi adibito a sede
dell Amministrazione Provinciale
di Pordenone.
Anche qui il restauro ha restituito
tracce di antichi affreschi, da at-
tribuire a Gianfranco da Tolmezzo:
cornici e decori oreali con volti e
vestiture nelledicio rinascimen-
tale pi basso, databile a ne Quat-
trocento, al quale gli interventi
del 700 hanno conferito laspetto
attuale, anche negli spazi interni,
secondo il mutare dei gusti.
Pordenone
Itinerario alla scoperta dei due corsi e dei loro palazzi
LELEGANZA DI UNATMOSFERA
DALTRI TEMPI
P O R D E N O N E
M a p p a t u r i s t i c a e g u i d a a l l a c i t t
e a l c u n i t r a i b o r g h i p i b e l l i d e l l a s u a p r o v i n c i a
Una citt e il suo ume, un rapporto indissolubile che ha reso Pordenone ci che oggi appare agli occhi
del turista: una realt ancora molto legata al suo passato testimoniato dai palazzi, dagli affreschi,
dai monumenti del suggestivo centro storico, ma pronta anche ad accogliere le sde del presente
e del futuro, alla continua ricerca di un equilibrio in cui tutto e tutti possano trovare il proprio spazio.
La storia di Pordenone (lantica Portus Naonis) infatti ancora oggi legata al Noncello, silenzioso corso
dacqua che per secoli stato navigabile determinando lo sviluppo economico della citt e contribuendo
a creare una peculiare propensione allinnovazione, allo scambio e al confronto.
Dinamismo e creativit si manifestano per esempio nellarchitettura, nella produzione artistica,
musicale e letteraria, nonch in tutti quegli eventi di respiro internazionale come Pordenonelegge.it
e le Giornate del Cinema Muto, che hanno reso Pordenone una realt culturale ricca e originale
nel panorama italiano. Visitare Pordenone e la sua provincia permette di vivere esperienze molto diverse
tra loro, dove storia, arte, natura ed enogastronomia sincontrano per offrire a ciascuno il proprio
personalissimo, indimenticabile viaggio.
Pordenone: guida alla citt
UNA CITT E IL SUO FIUME
Azienda Ospedaliera
Santa Maria degli Angeli
via Montereale, 24
tel +39 0434 399111
Pronto Soccorso: 118
Azienda Trasporti Automobilistici
Provinciali (A.T.A.P.)
via Oberdan, 82 c/o stazione ferroviaria
tel +39 0434 224444
Numero Verde 800 101040
AuditoriumProvinciale Concordia
via Interna, 1
tel +39 0434 231366
Biblioteca
piazza XX Settembre
tel +39 0434 392970
Comune di Pordenone
Corso Vittorio Emanuele II, 64
tel +39 0434 392111
Carabinieri
Pronto intervento: 112
via del Carabiniere, 2
tel +39 0434 360131-2
Ente Autonomo Fiera
viale Treviso, 1
tel +39 0434 232111
GSM- Gestione Servizi Mobilit
tel +39 0434 209098
Palazzo Ricchieri - civ. 51 (XIV sec)
Sede del Museo Civico dArte, si
colloca accanto al Municipio e
al Duomo Concattedrale di San
Marco. Sia al primo sia al secon-
do piano nobile, le sale laterali a
sudest hanno restituito frammenti
abbastanza vasti di pitture murali
di periodo gotico, che costituivano
pi cicli decorativi, ove prevalgono
rappresentazioni di allegorie pro-
fane o di scene di battaglie e duelli.
Si pu ritenere che in origine ledi-
cio fosse costituito dalla sola
porzione di destra che, isolata,
formava una tozza torre a base
quadrata. Da essa la costruzione
si ampli sia in orizzontale sia in
altezza, innalzandosi sopra il pia-
no terra, di due piani nobili, oltre
al solaio che si estende tuttora
sopra lintero palazzo.
Palazzo Gregoris - Bassani
civ. 46 (XVIII sec)
La facciata di tre piani con due
assi di nestre e sottotetto ag-
giunto, davanzali e cornici in pie-
tra modanata. Il porticato gotico
ha due arcate, colonna centrale
con capitello e pilastri ai lati. Su
due ordini le decorazioni, a nta
tappezzeria damascata di forte
cromatismo. Sui riquadri di colon-
ne ai lati ben tre fregi fungono da
marcapiano con maschere, delni,
sirene, tritoni e ippogri. Al centro
campeggia, annodata al chiodo da
un nastro, larme Gregoris con le
iniziali di Francesco.
Palazzo Gregoris - civ. 44 (XVII sec.)
Alcuni brani daffresco e i resti di
una nestra attestano lorigine
trecentesca del primitivo edicio.
Lattuale palazzo costituisce uno
splendido esempio dellarchi-
tettura veneziana di terraferma.
Balconi, ampie nestre, archi e
mascheroni connotano la facciata,
sormontata dal grande stemma
lapideo di famiglia, con sottostante
cartiglio dedicatorio. Attraverso la
calle aperta sotto il palazzo (Vicolo
delle Mura) dal corso si raggiunge
ci che rimane delle antiche mura
della citt, ridotte a moncherini
dalle autorit francesi al seguito
di Napoleone. Nel 1499 avevano
contribuito a salvare la citt dalle
invasioni turche. Il vicolo esce ver-
so gli attuali Giardini Pubblici, nei
pressi della scomparsa porta detta
dei Cappuccini.
Casa Vianello
detta anche Palazzo dei Capitani
(XV sec) (Palazzo Varmo - Pomo) -
civ. 45
Il palazzo si eleva su tre piani, ol-
tre al sottotetto, con sottoportico
di tre archi. Le dimensioni di quel-
lo di sinistra, pi largo degli altri,
fanno ritenere che ledicio sia
laccorpamento di due unit abi-
tative. La composta impostazione
architettonica dellattuale facciata,
uniformata e trattata a marmorino
nel corso del Settecento, nascon-
deva sottostanti decorazioni ad
affresco riferibili al Quattrocento.
Difcile la spiegazione dei tanti
stemmi sulla facciata, in origine
almeno sette, a giudicare dalle
tracce e dalle proporzioni.
Palazzo del Secolo XIV - civ. 25
Ledicio costituito da due corpi:
la tipica costruzione gotica trecen-
tesca di sinistra fu inglobata nella
struttura del seicento che elev
lintero complesso agli attuali tre
piani, oltre al sottotetto. Anche gli
archi del portico sottostante ri-
sultano impostati in due momenti
diversi. La porzione pi storica in
origine era rinita a nti mattoni
affrescati: le due nestre erano
contornate da semplici policromie
geometriche: lo stile sembrerebbe
romanico. Ad unattenta osserva-
Itinerario alla scoperta dei due corsi e dei loro palazzi
Corso Vittorio
Emanuele
e Corso
Garibaldi
ALLA SCOPERTA DEI DUE CORSI
E DEI LORO PALAZZI
Dallantico palazzo del Comune
comincia Corso Vittorio Emanue-
le II, lantica contrada Maggiore,
il cui percorso risulta irregolare
essendo stato realizzato in modo
empirico dai suoi primi abitanti
seguendo il tradizionale tracciato
comune della zona, da sud ver-
so nord, parallelamente ai piccoli
corsi dacqua di risorgiva che ali-
mentano il vicino ume Noncel-
lo. Qui sono stati costruiti i primi
edici della citt, intorno al 1000
d.C., in parte ricostruiti in seguito
ai diversi incendi che distrussero
molte case della Pordenone anti-
ca. Numerosi i palazzi di notevole
interesse artistico ed architettoni-
co che si incontrano camminando
lungo il Corso:
A23
A28
A4
A4
Regione
Friuli Venezia Giulia
Europa
Italia
Aquileia
AUSTRIA
AUSTRIA
SLOVENIA
SLOVENIA
SLOVENIA
VENEZIA
TREVISO
Arta Terme
Grado
Tolmezzo
Gemona
del Friuli
Cividale
del Friuli
San Daniele
del Friuli
Tarvisio
PORDENONE
UDINE
Aeroporto FVG
Ronchi dei Legonari
Palmanova GORIZIA
Lignano
Sabbiadoro
Regione Friuli Venezia Giulia
TRIESTE
Piancavallo
Informagiovani
piazzetta San Marco
tel +39 0434 392533
Museo Civico dArte
corso Vittorio Emanuele II, 51
tel +39 0434 392312
Museo Civico di Storia Naturale
Silvia Zenari
via della Motta, 16
tel +39 0434 392950
Museo Diocesano dArte Sacra
via Revedole, 1
tel +39 0434 524340
Museo Archeologico Friuli Occidentale
Castello di Torre di Pordenone
via Vittorio Veneto, 19
tel +39 0434 541412 / fax +39 0434 541433
Palazzetto dello Sport
via Fratelli Rosselli, 3
tel +39 0434 361332
PARCO - Galleria Arte Moderna
e Contemporanea A. Pizzinato
viale Dante, 33
tel +39 0434 523780
www.artemodernapordenone.it
PARCO 2 - Spazi Espositivi
via Bertossi, 9 / tel +39 0434 392916
Piscina Comunale
viale Treviso, 12
tel +39 0434 572384
Polizia municipale
via Oderzo, 9 / tel +39 0434 392811
Posta Centrale
via Santa Caterina, 8/10
tel +39 0434 222111
Taxi
piazza XX Settembre
tel +39 0434 520240
viale Mazzini, 82 (stazione FS)
tel +39 0434 521460
Servizio RadioTaxi
tel +39 0434 368020
Teatro Comunale Giuseppe Verdi
viale Martelli, 2
tel +39 0434 247624
Call center 899 5000 55
Questura di Pordenone
via Fontane
tel +39 0434 238111
fax +39 0434 23877
Science Centre
Immaginario Scientico
via Vittorio Veneto, 31
Localit Torre
tel +39 040 224424
info@immaginarioscientico.it
www.immaginarioscientico.it
URP Provincia di Pordenone
largo San Giorgio, 12
tel +39 0434 231278
NUMERI UTILI NUMERI UTILI NUMERI UTILI
Rinascimento. Il castello di Torre
pi antico di quello di Pordenone,
e le sue fondamenta risalgono al
periodo romano, quando il ume
Noncello era navigabile no alla
vicina villa del periodo augusteo di
cui oggi rimane visitabile il sito
archeologico, sulla riva sinistra
del ume e dalla quale proven-
gono le pitture murali dellepoca
esposte nel museo.
Nel sito sono chiaramente visibili
anche i resti di quello che doveva
essere il vecchio magazzino.
Alla villa si pu accedere dal
percorso perdonale realizzato
nelladiacente parco, una vasta
area di interesse naturalistico at-
traversata dalle acque limpide del
vecchio corso del ume Noncello.
Immaginario Scientico
Museo delle scienze interattivo
e multimediale
via Vittorio Veneto, 31
33170 Torre di Pordenone
tel +39 040 224424
info@immaginarioscientico.it
www.immaginarioscientico.it
Fedele alla sua impostazione di
museo della scienza di nuova ge-
nerazione, il museo racconta la
scienza e la tecnologia attraverso
luso di impostazioni interattive,
per giocare con fenomeni natura-
li ed esplorarne le leggi; propone
spettacolari mostre tematiche
multimediali dedicate ai pi sva-
riati temi della scienze, della natu-
ra e dellambiente e offre un ricco
programma di attivit didattiche e
ludo-didattiche che invitano gio-
vani e meno giovani a un gioco di
curiosit, sperimentazione e com-
prensione di fenomeni naturali e
contenuti scientici.
Teatro Comunale Giuseppe Verdi
vialeMartelli, 2- tel +390434247624
www.comunalegiuseppeverdi.it
Sorge sulle ceneri del Cinema
Teatro Verdi, chiuso il 30 giugno
1999 e successivamente demo-
lito. Struttura dotata di una sala
principale con una capienza di
936 posti, suddivisi tra la platea
e tre gallerie; di un ridotto con
148 posti, che offre possibilit di
utilizzo per concerti, spettacoli di
prosa, conferenze, convegni e pro-
iezioni dessai e di una sala prove,
con 99 posti, attrezzata anche per
spettacoli con la partecipazione
del pubblico.
Biblioteca Civica
piazza XX Settembre
tel +39 0434 392970
www.comune.pordenone.it/biblioteca
Con il trasferimento nella nuova
sede ubicata nella centralissima
Piazza XX Settembre, nelledicio
dellex Convento dei Domenica-
ni, ricco di storia e di indiscutibile
fascino architettonico, la nuova bi-
blioteca multimediale si presenta
come una moderna cittadella del
sapere, attenta alle esigenze della
contemporaneit, e al tempo stes-
so radicata nelle sue tradizioni e
nel territorio di cui espressione.
Oltre al ricco archivio di libri e rivi-
ste, alle sezioni musicale, ragazzi
e fumetto, a varie banche dati e
servizi on-line, tra cui quello che
permette di accedere alledizione
giornaliera di oltre 700 quotidiani
pubblicati in pi di 70 paesi e in
38 lingue diverse e a numerose
postazioni Internet, la biblioteca
anche sede di iniziative di varia na-
tura: concertini musicali, spetta-
coli teatrali, letture e tutto ci che
pu contribuire ad un ulteriore,
prezioso arricchimento culturale.
Museo Civico dArte
Corso Vittorio Emanuele II, 51
tel +39 0434 392312
www.comune.pordenone.it/museoarte
Il museo, che ha avuto origine dal
lascito del pittore pordenonese
Michelangelo Grigoletti (1801-70),
custodisce numerose opere legate
alla produzione del territorio friu-
lano. Le pi importanti sono quel-
le di Giovanni Antonio de Sacchis,
detto il Pordenone (1483/84-1539),
considerato il maggiore pittore
friulano di tutti i tempi: su tutte
imperdibili la grande pala con San
Gottardo fra i Santi Sebastiano e
Rocco (1525-26) e le portelle del-
la fonte battesimale del Duomo,
con Storie del Battista (1534 ca).
Di particolare rilievo la cospicua
raccolta di sculture lignee, con
opere dal XII al XVII secolo, tra le
pi ricche del Friuli Venezia Giulia,
fra cui si segnala il maestoso Al-
tare dei Battuti da Valeriano (1509)
intagliato e dipinto da Giovanni di
Domenico da Tolmezzo. In alcune
sale del primo e del secondo pia-
no sono conservate vaste superci
affrescate risalenti alla ne del XIV
sec., rafguranti Storie di Tristano
ed Isotta, scene allegoriche e un
episodio tratto dal ciclo carolingio.
Il Duomo di S. Marco ha depositato
nel Museo dArte il suo tesoro, co-
stituito da diversi reliquiari antichi,
tra cui veri capolavori di oreceria
gotica e rinascimentale.
Parco Pordenone
Arte Contemporanea
Parco Galvani,
viale Dante 33
tel +39 0434 523780
www.artemodernapordenone.it
info@artemodernapordenone.it
La nuova Galleria darte moder-
na e contemporanea, intitolata al
grande artista del 900 Armando
Pizzinato, occupa una supercie
di circa 2.000 mq suddivisi in due
diverse aree espositive.
La prima, circondata da un am-
pio parco, nasce dallintegrazione
di una storica villa veneta e di un
nuovo edicio ad essa collegato
composto di quattro grandi sale
espositive e di una serie di loca-
li adibiti a servizi museali, tra cui
una sala conferenze con 100 posti
a sedere. I due edici sono colle-
gati esternamente tramite una
terrazza-piazza che si affaccia su
un suggestivo laghetto di risorgiva.
Questo primo complesso trova
una propria estensione negli spazi
espostivi di via Bertossi, progetta-
ti dallarchitetto tedesco Thomas
Herzog e collocati in un edico
storico del centro cittadino (PAR-
Conosciuta come Citt delle Col-
tellerie, Maniago ha il suo mo-
numento principale nel Duomo
di carattere tardo gotico friulano,
intitolato a San Mauro martire, co-
struito nel 1488 (ma con interventi,
allinterno, del XVI secolo, soprat-
tutto nella cappella laterale).
Da vedere anche la grande piazza
sulla quale si affacciano il Palazzo
dAttimis Maniago, che conserva
uno splendido giardino allitalia-
na presente gi nel 700, la Log-
gia Pubblica a tre grandi arcate,
la fontana dellOttocento, simbolo
della cittadina. Interessanti anche
le rovine del Castello, di cui si pos-
sono vedere tratti di mura, delle
cinte e dei corpi che costituivano il
complesso, nonch lannessa Cap-
pella di S. Giacomo, del XIII secolo.
Nelledicio ex Filanda ha ora sede
la Biblioteca Comunale, mentre il
Museo dellArte Fabbrile e delle
Coltellerie stato pregevolmente
allestito al CO.RI.CA.MA. (primo
esempio di fabbrica di coltelli con
produzione in serie risalente ai
primi del 900).
Il Museo diviso in tre sezioni: la
prima illustra il percorso storico
della lavorazione degli oggetti da
taglio, dal battiferro, alle botteghe
artigiane, no allindustria con-
temporanea; la seconda dedica-
ta ai materiali utilizzati per lame
e manici, mentre la terza propone
un percorso tra le funzioni e le for-
me del coltello ed afni.
Cresciuta intorno allantico castel-
lo, Spilimbergo una delle citt
artisticamente e culturalmente
pi importanti del Friuli Venezia
Giulia. Visse un periodo di grande
splendore tra Medioevo e Rinasci-
mento e ne restano testimonian-
za le forticazioni, le chiese ric-
che dopere darte ed i numerosi
palazzi nobiliari, molti dei quali
conservano ancora le facciate af-
frescate. Il castello veniva antica-
mente chiamato girone per la sua
forma circolare. Nel complesso
degli edici costruiti ad anello at-
torno al cortile interno spicca per
le belle trifore gotiche e rinasci-
mentali, per i rafnati particolari
in pietra e per gli affreschi che si
estendono lungo tutta la super-
cie muraria, il quattrocentesco
palazzo dipinto con affreschi del
Bellunello e balconcini in pietra
del Pilacorte. Il Duomo di S. Maria
Maggiore uno dei pi importanti
edici gotici friulani, al cui interno
presente un ciclo di affreschi del
trecento con storie del Vecchio e
del Nuovo Testamento e un organo
del Cinquecento di grande valo-
re. Nel 1922 viene fondata a Spi-
limbergo la Scuola Mosaicisti del
Friuli Venezia Giulia: nei laboratori
di mosaico e di terrazzo, martel-
line, ceppi e taglioli ancora oggi
scandiscono il tempo di un lavo-
ro di lontana memoria, quello del
mosaicista e del terrazziere. La
scuola, rinomata in tutto il mon-
do per le tecniche di lavorazione
allavanguardia, presenta al suo
interno un Museo dellarte musiva
dove possibile ammirare ed ac-
quistare alcune delle opere realiz-
zate dagli allievi.
Nelle vicinanze, a Provesano di
San Giorgio della Richinvelda, si
trova la Chiesa di San Leonardo,
al cui interno ben conservato un
importante ciclo di affreschi ese-
guiti nel 1496 da G. da Tolmezzo.
San Vito si presenta come una
graziosa ed elegante cittadina di
impronta medievale riconoscibile
nel castello (ricco in affreschi di
epoca e fattura diverse, decora-
zioni quattrocentesche e settecen-
tesche, rafgurazioni di stemmi
nobiliari sanvitesi e friulani e due
dolci volti di guerrieri risalenti al
primo ventennio), nel fossato an-
cora in vista e nelle tre torri Rai-
monda, Scaramuccia e Grimana,
testimonianza di epoca comunale.
I palazzi presentano architettu-
re degne di attenzione: cos, ad
esempio, il Palazzo Altan Rota,
residenza municipale, con ampio
giardino di interesse naturalisti-
co, la barchessa nord del palazzo,
intelligentemente ristrutturata,
sede del Museo Provinciale della
Vita Contadina; Palazzo Fancello
con affreschi del Bellunello. Tra i
monumenti religiosi vanno ricor-
dati: il Duomo, dedicato ai Ss. Vito,
Modesto e Crescenzia, una vera e
propria galleria darte per ricchez-
za di tele ed affreschi; la Chiesa
di S. Maria dei Battuti, un gioiello
del Rinascimento Friulano al cui
interno sono presenti numerosi
affreschi di Pomponio Amalteo
(1505-1588); la Chiesa dellAnnun-
ciata, con un ciclo di affreschi della
seconda met del Trecento e, sulla
facciata esterna, una delle pi an-
tiche rappresentazioni del santo
protettore della citt.
Il Teatro Comunale un piccolo
gioiello architettonico, di gusto ve-
neziano, intitolato al compositore
sanvitese Giangiacomo Arrigoni.
Borghi e
citt della
provincia
di Pordenone
01 Maniago
04 Spilimbergo
06 San Vito al Tagliamento
Borghi e citt della provincia di Pordenone
Borghi e citt della provincia di Pordenone
Borghi e citt della provincia di Pordenone Borghi e citt della provincia di Pordenone
Nel comune di Brugnera sorge
lelegante Villa Varda, tipico esem-
pio di villa veneta circondata da un
ampio parco che si estende lungo
il corso del ume Livenza, segna-
to da viali alberati, aiuole e prati,
originale interpretazione del parco
romantico allinglese.
Attorno ai giardinetti vi sono alberi
ad alto fusto, che digradano verso
boschetti con piante tipiche della
bassa pianura friulana, permet-
tendo allocchio del visitatore di
spaziare e cogliere i piacevoli ef-
fetti paesaggistici.
Il parco di Villa Varda presenta,
inoltre, signicativi elementi ar-
chitettonici: laranciera, una serra
costruita nel primo Novecento e
restaurata dallarchitetto Rupolo;
la cappella seicentesca; la ghiac-
ciaia, nella cui parte interrata ve-
nivano accumulati neve e ghiaccio
per la conservazione degli alimen-
ti; un piccolo mausoleo che racco-
glie le spoglie dei Morpurgo, pro-
prietari di Villa Varda no al 1943.
Questi edici, insieme ad altri de-
stinati alle attivit agricole, avvolti
in un unico spazio connettivo co-
stituito dal verde del parco, sono
stati costruiti in epoche diverse e
consentono, lungo il percorso di
visita, piacevoli soste e riessioni
sulla storia e sulla natura.
Ci che da subito chiaro, visitan-
do Sacile, il suo rapporto indisso-
lubile con il ume che lattraversa:
la Livenza. In parecchi angoli citta-
dini si respira ancora una forte ve-
nezianit (che le merit il titolo di
Giardino della Serenissima) fatta
di un equilibrato rapporto fra terra
ed acqua e di eleganti strutture,
spesso in stile lagunare. Nume-
rosissimi infatti i palazzi cinque-
centeschi che rendono Sacile citt
rinascimentale per eccellenza: la
Loggia Comunale, il Palazzo Carli,
il Palazzo Ettoreo e soprattutto il
Palazzo Ragazzoni Flangini Biglia,
costruito nel XVI sec. per la glo-
ria di Giacomo Ragazzoni, poten-
tissimo mercante veneziano che
ospit nella sua dimora Papi, Re,
e Imperatori. Il successo del fon-
datore celebrato nel salone degli
imperatori da un ciclo di affreschi
del Montemezzano (scuola del Ve-
ronese).
Oltre al Duomo di San Nicol, al
cui interno sono custoditi i capo-
lavori pittorici di Pino Casarini,
da visitare sono la Chiesetta del-
la Madonna della Piet, affacciata
sul ume Livenza e quella di San
Gregorio, oggi sede di mostre e at-
tivit culturali.
Immersa nel passato e nelle sue
tradizioni, Polcenigo sorprende
per lintreccio di bellezze artisti-
che e di elementi naturalistici le-
gati ai corsi dacqua.
Di indiscutibile fascino sono le
sorgenti del Gorgazzo, acque dal
colore cristallino che scaturiscono
da una cavit carsica, rese ancora
suggestive dai giochi di luce che
ltrano dalle rocce.
Non lontano, in una zona di estre-
mo interesse naturalistico e pae-
saggistico, si possono ammirare le
ampie e scenograche sorgenti del
ume Livenza che, pur aforando
a poche decine di metri sul livello
del mare, danno origine ad un cor-
so dacqua di notevole portata. In
tale scenario sorge la Chiesa della
SS. Trinit, costruita tra il Trecento
e il Cinquecento, che ospita al suo
interno un maestoso altare ligneo
del seicento con unedicola di Do-
menico da Tolmezzo (del 1496), un
pregevole coro ligneo, varie pale
daltare e numerosi affreschi.
Su una supercie di circa 65 ettari
si estende inoltre il Parco Rurale
Europark di San Floriano, unico
esempio di parco naturale e rurale
esistente in Italia, una riserva gui-
data e didattica sia per la ora che
per la fauna locale, alla cui som-
mit sorge una chiesa anteceden-
te lanno 1000, con allinterno una
pregevole serie di affreschi.
Cordovado un antico borgo me-
dievale che presenta un nucleo
storico ben conservato: il castello,
larea dellantica pieve di S. Andrea
e la zona del secentesco Santua-
rio della Madonna e convento dei
padri domenicani, che collegano
il borgo pi antico, situato in area
forticata, al Borgo Nuovo sorto
in epoca rinascimentale.
Del castello possibile ammirare
lambito esterno costituito dal fos-
sato, dalle mura, dai ponti in mu-
ratura e dalle due caratteristiche
torri portaie.
Questo piccolo angolo di pianura
friulana, al conne con Sesto al
Reghena, vede la famosa fontana
di Venchiaredo far riaforare le
sensazioni ed emozioni evocate
dagli scritti di Ippolito Nievo in Le
confessioni di un italiano. Cordo-
vado fa parte del Club I Borghi pi
Belli dItalia.
08 Cordovado
09 Brugnera
10 Sacile
11 Polcenigo
Parco uviale del Noncello
Il Noncello, tipico corsi dacqua da
risorgiva, attraversato dal ponte
di Adamo ed Eva, che ha sostitu-
ito quello settecentesco di Barto-
lomeo Feracina, noto costruttore
veneto dellepoca, e deriva il suo
nome popolare dalle statue poste
su alti pilastri di pietra, che in re-
alt rappresentano Giove e Giuno-
ne ed erano state omaggiate alla
citt di Pordenone dal luogotenen-
te veneto di Udine.
Costruito nel 1920 come levatoio,
per far passare le barche da tra-
sporto verso il nuovo porto ipotiz-
zato poco a monte e mai termina-
to, lattuale ponte un buon punto
di osservazione degli elementi
dellarea del Parco uviale: quan-
do lacqua limpida possibile in-
dividuarne la fauna ittica.
Sulla riva destra del ume si svi-
luppa la strada rivierasca detta
appunto riviera del Pordenone,
con pista ciclabile ed ampio mar-
ciapiede, da cui ci si pu affaccia-
re per osservare la tipica avifauna
acquatica della zona costituita da
tuffetti, germani reali, folaghe,
gallinelle dacqua, aironi e cormo-
rani. La ricca vegetazione incorni-
cia le rive del Noncello, creando
una bella oasi verde di cui godere
soprattutto nei mesi estivi.
Parco Querini-Valdevit
Si estende di fronte alla stazio-
ne ferroviaria, che faceva parte
dellomonima villa neogotica, de-
molita agli inizi degli anni Settanta,
e che oggi si presenta con caratte-
ristiche che si ispirano ai giardini
inglesi, mantenendo i dislivelli del
terreno e alternando aree a prato
ed altre alberate e con allinterno
un piccolo specchio dacqua.
Parco Galvani
Realizzato su unarea privata in
viale Dante, ha aspetto regolare
e ricorda quello dei giardini delle
ville venete con allinterno un la-
ghetto. Il parco ingloba, nella par-
te meridionale, la residenza della
famiglia Galvani: Villa Galvani, da-
tabile alla ne del Settecento, il cui
corpo pi antico sicuramente la
parte centrale, a pianta quadrata
con il salone tradizionale di disim-
pegno e la scala di accesso ai piani
superiori.
La villa oggi sede di mostre di
arte moderna.
Parco di Villa Carinzia
E realizzato a margine del coto-
nicio di cui faceva parte, in via-
le Martelli, nella seconda met
dell800, al cui interno era stata
edicata una villa per alloggiare
servizi accessori della fabbrica
e oggi sede di vari ufci e servizi
della Provincia di Pordenone.
Seminario Vescovile
La pi grande area di verde pub-
blico costituita dalle vaste bas-
sure del Seminario Vescovile una
trentina di ettari, a cui si accede
da via Revedole, attraversati da
diversi canaletti di risorgiva e de-
limitati dal vecchio corso del Non-
cello, dove poter godere in piena
tranquillit delle diverse specie di
avifauna acquatica.
Parco S. Valentino
Da ricordare per una piacevole
passeggiata Parco San Valentino,
al cui interno sorge un esempio di
archeologia industriale cittadina,
lex Cartiera Galvani, e impreziosi-
to da un laghetto e dai piccoli corsi
dacqua che lattraversano.
Parchi
Musei
e Teatri
Musei e Teatri Musei e Teatri
CO 2). Due strutture sicamente
disgiunte ma integrate che contri-
buiscono ad unofferta museale e
culturale varia ed articolata.
Le collezioni civiche di PARCO (a
cui si aggiungono le mostre tem-
poranee) propongono un vero in-
ventario storico del Novecento
italiano che spazia delle opere dei
friulani Zigaina, Pizzinato ed Afro,
a quelle di Savinio, De Pisis, Cam-
pigli, Gattuso, Cagli, Sironi. Agli
autori italiani si afancano inoltre
alcune opere grache di prota-
gonisti assoluti dellarte europea
dello scorso secolo, come Picasso,
Braque, Chagall, Delvaux.
Museo Civico
di Storia Naturale
via della Motta, 16
tel +39 0434 392950
www.comune.pordenone.it/museostorianaturale
Intitolato a Silvia Zenari, la pi il-
lustre naturalista pordenonese,
stato fondato nel 1970 ed si-
tuato nel cinquecentesco Palazzo
Amalteo, in Piazza della Motta. Il
patrimonio museale comprende
signicative collezioni naturali-
stiche (tra cui la raccolta di oltre
10.000 campioni di minerali, la
collezione di fossili corredata dalla
ricostruzione in grandezza reale
di un mammut e la famosa colle-
zione ottocentesca di uccelli). La
sezione dedicata alla tecnologia
comprende centinaia di strumenti
scientici antichi ed unimportante
collezione di modelli navali di varie
epoche, tra cui quelli tradizionali
di navigazione uviale. La sala del
planetario didattico permette di
simulare il moto degli astri nella
volta celeste.
Museo Diocesano di Arte Sacra
via Revedole, 1
tel +39 0434 524340
Posto su una collinetta poco lon-
tana dal ume Noncello in un edi-
cio moderno e funzionale, stato
inaugurato nel 1995.
La raccolta presenta le sezioni ti-
piche degli altri musei diocesani,
come affreschi staccati, sculture
in pietra e lignee, dipinti su tela e
tavola, oreceria e argenteria sa-
cra, disegni e stampe, manufatti
tessili ed ex voto.
Non mancano pezzi di assoluto
rilievo: vanno almeno menzionati
laffresco con Madonna col Bam-
bino e i Santi Leonardo e Giovanni
Battista (1507), di Gianfrancesco
da Tolmezzo, di eccezionale raf-
natezza graca; la Croce astile in
argento dorato, opera di Giacomo
de Grandi da Noale (1548), la li-
gnea e policroma Madonna col
Bambino di Giovanni Martini; il
Volto di Cristo in marmo di Orazio
Marinali e lAnnunciazione e Ado-
razione dellEucarestia del grande
maestro Francesco Guardi.
Vicinissimo al Museo si trova il
Centro diocesano che, articolato in
vari volumi corrispondenti a diver-
se funzioni, rappresenta uninte-
ressante creazione dellarchitetto
Othmar Barth.
Museo Archeologico
del Friuli Occidentale
via Vittorio Veneto, 19
tel +39 0434 541412
Localit Torre
www.comune.pordenone.it/museoarcheologico
Allestito presso il castello di Torre,
recentemente restaurato, il museo
custodisce nelle sue sale i nume-
rosi reperti raccolti dallultimo
esponente della famiglia residente
nel maniero, il conte Giuseppe di
Ragogna, durante la sua attivit
di archeologo. I reperti proven-
gono da tutto il Friuli occidentale
e ricostruiscono una vasta pano-
ramica storica, dalla preistoria al
Piccolo borgo medievale di origine
romana, Valvasone conserva tutto
il suo fascino grazie allantico cen-
tro storico: case porticate e abita-
zioni medioevali e rinascimentali
si susseguono lungo viuzze tra
calli, meridiane, pozzi e un bellis-
simo mulino ad acqua del 400 con
ruota.
Il monumento pi importante
il castello, circondato dal fos-
sato e dallantica cinta muraria.
Allinterno del Duomo possibile
ammirare in tutta la sua impo-
nente bellezza lunico organo del
500 veneziano esistente in Italia,
tuttoggi in funzione. Valvasone fa
parte del Club I Borghi pi Belli
dItalia.
Citt famosa per la produzione del
vino e per aver dato i natali a Pier
Paolo Pasolini, una delle gure pi
importanti del panorama culturale
del Novecento italiano.
In quella che fu la casa materna ha
oggi sede il Centro Studi Pier Pao-
lo Pasolini al cui interno allestita
una mostra tematica permanente
con foto di famiglia inedite, dipinti
friulani, manifesti politici del 1949,
una preziosa e consistente raccol-
ta di manoscritti del periodo friu-
lano, nonch un ricco patrimonio
cartaceo e una tta corrisponden-
za epistolare di Pier Paolo con gli
amici e i parenti.
Da non dimenticare il Teatro Co-
munale Pier Paolo Pasolini, in
cui trova realizzazione un ampio
ventaglio di attivit culturali, tra
cui proiezioni cinematograche,
concerti, mostre e convegni.
02 Valvasone
03 Sequals
05 Casarsa Della Delizia
PORDENONE E SUOI DINTORNI
Caneva si presenta come un terri-
torio articolato e vario: la incorni-
ciano dolci colline ricche di vigneti
ed uliveti ed un altipiano, quello
del Cansiglio, ricco di specie bota-
niche della zona.
Lintero comune costellato di ag-
graziate residenze signorili edi-
cate o restaurate tra lOttocento e i
primi del Novecento.
Oltre il conne orientale con Pol-
cenigo, in una zona umida di gran-
de interesse naturalistico sulle
sponde del ume Livenza, si trova
limportante sito archeologico del
Pal di Livenza, dove nel Neolitico
sorgeva un villaggio su palatte o
boniche, probabilmente unico al
mondo in ambiente uviale la-
custre.
12 Caneva ed il Cansiglio
Di origini romane, il suo nome
deriva, oltre che dal ume Reghe-
na, anche dalla sua dislocazione
allaltezza della sesta pietra mi-
liare lungo la via che partiva da
Aquileia e conduceva i viaggiatori
verso nord.
Verso il VII secolo venne costruita
labbazia benedettina di S. Maria in
Sylvis, resa prestigiosa n dallini-
zio dalle donazioni di Carlo Magno.
Nel corso dei secoli labbazia ha
subito modiche strutturali, oggi
rimangono il robusto torrione
dingresso, unico superstite delle
sette torri di difesa erette nella
seconda met del X sec.; il campa-
nile, gi torre di vedetta; la cancel-
leria con ampia facciata dal sapore
romanico, la residenza abbaziale e
la casa canonica.
Allinterno si alternano materiali
ed opere del periodo romano, alto-
medioevale e gotico. Nella cripta
sono conservate lUrna di S. Ana-
stasia (VIII sec.) con motivi geome-
trici fortemente incisi e chiaroscu-
rati secondo una rafnata tecnica
delle maestranze cividalesi, un Ve-
sperbild o Piet della prima met
del XV secolo di produzione au-
striaca e un Annunciazione degli
ultimi anni del Duecento.
07 Sesto Al Reghena
Il paese di Sequals conosciuto
oltre che per le vicende sportive
del suo Campione del Mondo di
Pugilato, Primo Carnera detto il
Gigante Buono (1906 1967), an-
che per la lavorazione del terrazzo
e del mosaico.
Chiese,
Musei Civici
e il Teatro
Duomo-Cattedrale di S. Marco,
eretto a partire dal XIII secolo, as-
sunse nel corso del Trecento for-
me romanico-gotiche, ancora oggi
pienamente apprezzabili allester-
no, soprattutto nella parte absi-
dale. La facciata esterna, rimasta
incompleta, si presenta con quat-
tro grandi semicolonne in pietra,
residuo di un intervento ottocente-
sco di Francesco Lazzari; al centro
c il grande portale del 1511 dello
scultore Giovanni Antonio Pila-
corte, sui cui stipiti sono scolpiti,
in bassorilievo simboli dei segni
zodiacali, mentre nella lunetta
superiore posta una pregevole
statua del Cristo. Linterno serba
manufatti di pregio della sua sto-
ria secolare: tre opere del Duomo
sono del famoso pittore Giovanni
Antonio de Sacchis detto il Por-
denone. Si tratta della pala della
Misericordia, posta nella prima
cappella sulla destra, degli affre-
sci di S. Rocco e di S. Erasmo su
un pilastro ottagonale, risalente ai
primi decenni del Cinquecento, e
della Pala di S. Marco, sullaltare
maggiore. Ai lati dellaltare si tro-
va, sulla destra, la Cappella absi-
dale di S. Nicol, il protettore della
confraternita dei naviganti uviali
di Pordenone, mentre, sulla si-
nistra, la Cappella Absidale di S.
Agostino contenente una Penteco-
ste di Gianfrancesco da Tolmezzo
(1500 ca). La cappella della fami-
glia Montereale Mantica, presso il
pilastro di destra, si presenta mol-
to ricca e interamente affrescata
dal Calderari con le Storie della
Vergine del Cristo, delle met del
Cinquecento. Da segnalare sullo
sfondo della Cena in Emmaus af-
frescata sulla parete sinistra, la
descrizione dei tre viandanti che
fanno il loro ingresso in una citt
che non difcile riconoscere in
Pordenone. Sullaltare trova po-
sto la Pala di Pomponio Amalteo
con la Fuga in Egitto, posteriore
agli affreschi di una decina danni.
Pregevoli bassorilievi presentano
alcune delle grandi lastre tombali
spostate e murate allesterno nel
corso del rifacimento della pavi-
mentazione del Duomo.
Il Campanile, costruito comple-
tamente in mattoni a vista, con le
eleganti trifore e gli archetti pen-
sili in cotto, considerato uno dei
pi belli dItalia per le sue carat-
teristiche romanico-gotiche. Alto
quasi 80 metri, con la sua maesto-
sa e nel contempo agile ed elegan-
te struttura si staglia sul territorio
con tale imponenza da essere visi-
bile per molto chilometri.
Chiese, Musei Civici e il Teatro
Chiesa della SS. Trinit (XVI sec)
Situata oltre il ponte di Adamo
ed Eva, al di l del ume Noncel-
lo, proprio fuori dellantica porta
Furlana che si affacciava sul u-
me e sul porto uviale, la chiesa,
costruita interamente in matto-
ni di cotto, a pianta ottagonale
allesterno e circolare allinterno.
Labside interamente rivestita di
affreschi del Calderari (1540 - 45
ca) mentre la pala dellaltare mag-
giore stata eseguita nel 1611 da
Gaspare Nervesa.
Il portale dingresso conserva tre
tacche incise in occasione di al-
trettante devastanti alluvioni.
Chiesa di S. Maria degli Angeli
o del Cristo
Eretta nel 1309 dalla Confrater-
nita dei Battuti quale cappella
dellospedale, negli anni ha subi-
to vari rimaneggiamenti, notevoli
quelli del Settecento e dopo la Se-
conda Guerra Mondiale. Di grande
importanza il portale maggiore,
della Scuola del Pilacorte (1510),
gli interessanti lacerti di affreschi
trecenteschi tra cui Il Cristo della
Domenica, sulla parete sinistra,
con simboli dei mestieri da abban-
donare nel giorno dedicato a ono-
rare il Signore, ed un grande cro-
cisso in legno, con fondale dipinto
con paesaggio veneto-ammingo.
Chiesa del Beato Odorico
(Viale Della Libert) recente archi-
tettura di Mario Botta, inaugurata
nel 1991.
La chiesa presenta uninteressan-
te particolarit architettonica: la
parte superiore caratterizzata
dallemergere di un tronco di cono,
che segnala anche allesterno il
luogo dellaltare e dellassemblea;
dalla vetrata che lo chiude, piove la
luce che irradia linterno.
Chiesa di S. Giorgio Martire
Ingrandita nel 1625 e totalmente
rifatta su progetto di G.B. Bassi tra
la ne dellOttocento e linizio del
Novecento, ha il singolare campa-
nile a forma di colonna dorica in
pietra bianca scannellata, sovra-
stata da una gigantesca statua di
S. Giorgio.
Contiene una tela attribuita a Ga-
sparo Narvesa con S. Giorgio che
uccide il drago (secolo XVII).
RILASSARSI NEL VERDE
E SULLE RIVE DEL FIUME
ll patrimonio artistico-culturale della citt di Pordenone trova espressione nelle numerose
chiese, nei musei civici e nel teatro comunale.
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PUNTI DI INFORMAZIONE
E DI ACCOGLIENZA TURISTICA
INFOPOINT TURISMOFVG
PORDENONE
piazza XX Settembre, 11/B
tel +39 0434 520381/ fax +39 0434 241608
INFOPOINT TURISMOFVG
PIANCAVALLO
via Collalto, 1 - 33081 Piancavallo (Pn)
tel +39 0434 655191 / fax +39 0434 655354
IAT - BARCIS
piazza V. Emanuele II, 5
tel +39 0427 76300 / fax +39 0427 764735
IAT - MANIAGO
via Maestri del Lavoro, 1
tel +39 0427 709063
fax +39 0427 707200
IAT - SACILE
viale Zancanaro, 4
tel +39 0434 737057
fax +39 0434 737925
IAT - SAN VITO AL TAGLIAMENTO
piazza del Popolo
tel e fax +39 0434 80251
cell +39 331 8224411
IAT - SESTO AL REGHENA
piazza Castello, 5
tel e fax +39 0434 699701
IAT - SPILIMBERGO
via Dante Alighieri, 31
tel e fax +39 0427 2274
cell +39 329 6297148
IAT - TOPPO DI TRAVESIO
via Verdi , 98 c/o
Palazzo dei Conti Toppo Wassermann
tel e fax +39 0427 90073
IAT - TRAMONTI DI SOPRA
via Roma, 1
tel +39 0427 869412
IAT - VALVASONE
piazza Libert, 1
tel e fax +39 0434 898898

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