Percorrere a piedi il centro storico di Pordenone si-
gnica immergersi in unatmosfera di altri tempi,
dove leleganza dei palazzi e dei porticati, si accom- pagna alla poesia degli affreschi che, come le pagine di un libro, sembrano voler raccontare la storia della citt. Le linee uide e armoniche di quella che fu la Contrada Maggiore racchiudono tesori inestimabili e conducono alla scoperta di angoli nascosti quanto suggestivi: chiese, piazze, un ex convento, un chio- stro, le vecchia mura di cinta, strette vie dal sapore medievale lungo le quali vennero costruite le princi- pali residenze nobiliari. Per conoscere Pordenone bisogna necessariamente partire dal ume Noncello, e precisamente dal ponte di Adamo ed Eva, che su di esso si affaccia. Circondati da uno scenario naturalistico di straordi- naria bellezza e lasciandosi alle spalle la Chiesa della SS. Trinit, che ancora oggi conserva i segni delle tra- giche alluvioni di un passato non poi cos lontano, ci si incammina verso Piazza S. Marco dove, tuttad un tratto, si respira aria di venezianit. Larea costitu il primo insediamento abitativo da cui si accedeva diret- tamente alle due torri della maestosa Porta Furlana, demolita nel 1837, con il ponte levatoio sulla roggia e il restello di chiusura al ponte di pietra sul ume. Accanto allentrata si eleva la storica dimora di Gio- vanni Antonio De Sacchis, detto Il Pordenone (1483- 1539), massimo pittore friulano del Rinascimento. Alcuni edici della piazzetta recano tracce di deco- razioni ad affresco, e su una facciata dellisolato mu- nicipale spicca lo scudo dAustria, contrassegno un tempo consueto delle propriet demaniali. Il Palazzo Comunale Edicio simbolo del centro storico di Pordenone, co- struito tra il 1291 ed il 1395, completamente in lateri- zio, sorge sulla parte pi alta del promontorio che si affaccia sulle acque del ume Noncello. Al centro sporge lavancorpo innalzato nel secondo 500 in quattro corpi: larco dingresso sormontato dallo stemma civico, il balcone accessibile dalla sala, lorologio astronomico-lunare e il coronamento con lo spioncino delle fasi lunari. Sulla cima le statue dei due mori bianchi battono ogni ora la campana civica, fra i due curiosi pinnacoli che si elevano ai lati. Abbazia di Sesto al Reghena Zoppola Castello di Caneva Pordenone, Piazza XX Settembre Sacile Pordenonelegge C O M E E D O V E Progettazione e realizzazione Five Zone Udine _ Cartograa Tarabocchia _ Stampa: La Tipograca - Basaldella _ Edizione in lingua italiana stampata nel mese di gennaio 2011 Testi a cura dellInfopoint Pordenone _ Fotograe: Archivio Turismo FVG _ E. e S. Ciol, E. Fabris, G. Pignat, D. Rommel, A. Romor, E. Tubaro. Il pass per scoprire il AGENZIA TURISMOFVG Sede operativa: piazza Manin, 10 localit Passariano - 33033 Codroipo (Ud) tel +39 0432 815111 / fax +39 0432 815199 / info@turismo.fvg.it INFOPOINT TURISMOFVG di Pordenone piazza XX Settembre, 11/B - 33170 Pordenone tel +39 0434 520381 / fax +39 0434 241608 info.pordenone@turismo.fvg.it INFOPOINT TURISMOFVG di Piancavallo via Collalto, 1 - 33081 Piancavallo-Aviano (Pn) tel +39 0434 655191 / fax +39 0434 655354 info.piancavallo@turismo.fvg.it (Apertura stagionale da dicembre a marzo e da giugno a settembre) In automobile Autostrade A4 Torino - Trieste A23 Palmanova - Udine - Tarvisio A28 Portogruaro - Conegliano In aereo Aeroporto Regionale Trieste 40 km da Trieste e Udine 15 km da Gorizia 80 km da Pordenone www.aeroporto.fvg.it In treno www.trenitalia.it Call Center 89.20.21 COME ARRIVARE INFORMAZIONI TURISTICHE zione si nota che le parti superiori appaiono rifatte: larco a tutto se- sto potrebbe aver cos mascherato la tipica nestra gotica impostata ad arco polilobato. Sulla facciata del piccolo edicio originale ap- pare lo stemma con i colori della casa dominante (Austria), stes- si colori che connotano anche lo stemma della citt. E uno dei ra- rissimi edici che portano ancora lantica numerazione cosiddetta alla veneziana o per parrocchia: si legge nel sottarco di sinistra il numero 405. Palazzo De Rubeis - Rosittis civ .17 Dei due palazzi di origine medieva- le, poi riuniti, risulta di particolare interesse il primo, elevato di un piano e modicato nel sottoporti- co, con tre arcate dell 800 ad arco ribassato. Sul riquadro del 600 incassato al primo piano corre il cordone in cotto del marcapiano, che in origine segnava la sotto- gronda. Il decoro in arcatelle pen- sili sormontato da volute vegetali con proli policromi, ed espone fra le colonne un estroso bestiario di animali fantastici alternati a efgi umane. Il paramento pittorico si- mula una tappezzeria a motivi ge- ometrici con rombi, racemi e gira- li, mentre sotto la nestra centrale gura un ignoto stemma barocco. Casa Bernardi - civ 15 La costruzione si compone di due edici del primo 400, sopraelevati alla ne 800 di un piano, ciascu- no con arco di sottoportico a tutto sesto. Le facciate sono scandite da quattro assi di nestre rese rettangolari, ma in quella di sini- stra loriginale curvatura traspare dalle cornici decorate. Riemerse dopo i restauri del 2004. Riappa- iono riquadri e affreschi policromi trecenteschi, nella stesura su con- sistente rivestimento del muro in cotto. A sinistra un lacerto serba una punta di scudo araldico por- porino, forse dello stemma civico, e sullaltra si rivede il familiare fa- sciato dellAustria. Casa Simoni - civ. 10 Palazzetto gi di propriet dema- niale, per il vistoso contrassegno dello stemma civico tra le due ne- stre gotiche della facciata, piccola ma ben proporzionata. Loriginaria struttura trecentesca era forma- ta da due piani, e nella fronte del primo erano inserite due monofore dagli archi trilobati. La facciata ha conservato le semplici decorazioni a nti mattoni, delimitate nel sotto- gronda da due fasce a motivi ore- ali e con frutta. Attraversando Piaz- zetta Cavour ci si immette in Corso Garibaldi, dove, a partire dal 1600, quando la citt murata non fu pi sufciente per contenere il conti- nuo sviluppo di Pordenone, comin- ciarono a sorgere i novi edici abita- tivi. Attraversando Piazzetta Cavour ci si immette in Corso Garibaldi, dove, a partire dal 1600, quando la citt murata non fu pi sufciente per contenere il continuo sviluppo di Pordenone, cominciarono a sor- gere i novi edici abitativi. Palazzo Pera I restauri conclusi nel 2004 hanno accertato che ledicio nel tempo ha inglobato una serie di preesi- stenze a partire dalla ne del 400. La facciata ha restituito lacerti de- corativi ad affresco, alcuni di nti mattoni, coevi alla parete pi an- tica della costruzione che si innal- zava su due piani. Palazzo Sbrojavacca Assieme al Palazzo Pera, sopra descritto, oggi adibito a sede dell Amministrazione Provinciale di Pordenone. Anche qui il restauro ha restituito tracce di antichi affreschi, da at- tribuire a Gianfranco da Tolmezzo: cornici e decori oreali con volti e vestiture nelledicio rinascimen- tale pi basso, databile a ne Quat- trocento, al quale gli interventi del 700 hanno conferito laspetto attuale, anche negli spazi interni, secondo il mutare dei gusti. Pordenone Itinerario alla scoperta dei due corsi e dei loro palazzi LELEGANZA DI UNATMOSFERA DALTRI TEMPI P O R D E N O N E M a p p a t u r i s t i c a e g u i d a a l l a c i t t e a l c u n i t r a i b o r g h i p i b e l l i d e l l a s u a p r o v i n c i a Una citt e il suo ume, un rapporto indissolubile che ha reso Pordenone ci che oggi appare agli occhi del turista: una realt ancora molto legata al suo passato testimoniato dai palazzi, dagli affreschi, dai monumenti del suggestivo centro storico, ma pronta anche ad accogliere le sde del presente e del futuro, alla continua ricerca di un equilibrio in cui tutto e tutti possano trovare il proprio spazio. La storia di Pordenone (lantica Portus Naonis) infatti ancora oggi legata al Noncello, silenzioso corso dacqua che per secoli stato navigabile determinando lo sviluppo economico della citt e contribuendo a creare una peculiare propensione allinnovazione, allo scambio e al confronto. Dinamismo e creativit si manifestano per esempio nellarchitettura, nella produzione artistica, musicale e letteraria, nonch in tutti quegli eventi di respiro internazionale come Pordenonelegge.it e le Giornate del Cinema Muto, che hanno reso Pordenone una realt culturale ricca e originale nel panorama italiano. Visitare Pordenone e la sua provincia permette di vivere esperienze molto diverse tra loro, dove storia, arte, natura ed enogastronomia sincontrano per offrire a ciascuno il proprio personalissimo, indimenticabile viaggio. Pordenone: guida alla citt UNA CITT E IL SUO FIUME Azienda Ospedaliera Santa Maria degli Angeli via Montereale, 24 tel +39 0434 399111 Pronto Soccorso: 118 Azienda Trasporti Automobilistici Provinciali (A.T.A.P.) via Oberdan, 82 c/o stazione ferroviaria tel +39 0434 224444 Numero Verde 800 101040 AuditoriumProvinciale Concordia via Interna, 1 tel +39 0434 231366 Biblioteca piazza XX Settembre tel +39 0434 392970 Comune di Pordenone Corso Vittorio Emanuele II, 64 tel +39 0434 392111 Carabinieri Pronto intervento: 112 via del Carabiniere, 2 tel +39 0434 360131-2 Ente Autonomo Fiera viale Treviso, 1 tel +39 0434 232111 GSM- Gestione Servizi Mobilit tel +39 0434 209098 Palazzo Ricchieri - civ. 51 (XIV sec) Sede del Museo Civico dArte, si colloca accanto al Municipio e al Duomo Concattedrale di San Marco. Sia al primo sia al secon- do piano nobile, le sale laterali a sudest hanno restituito frammenti abbastanza vasti di pitture murali di periodo gotico, che costituivano pi cicli decorativi, ove prevalgono rappresentazioni di allegorie pro- fane o di scene di battaglie e duelli. Si pu ritenere che in origine ledi- cio fosse costituito dalla sola porzione di destra che, isolata, formava una tozza torre a base quadrata. Da essa la costruzione si ampli sia in orizzontale sia in altezza, innalzandosi sopra il pia- no terra, di due piani nobili, oltre al solaio che si estende tuttora sopra lintero palazzo. Palazzo Gregoris - Bassani civ. 46 (XVIII sec) La facciata di tre piani con due assi di nestre e sottotetto ag- giunto, davanzali e cornici in pie- tra modanata. Il porticato gotico ha due arcate, colonna centrale con capitello e pilastri ai lati. Su due ordini le decorazioni, a nta tappezzeria damascata di forte cromatismo. Sui riquadri di colon- ne ai lati ben tre fregi fungono da marcapiano con maschere, delni, sirene, tritoni e ippogri. Al centro campeggia, annodata al chiodo da un nastro, larme Gregoris con le iniziali di Francesco. Palazzo Gregoris - civ. 44 (XVII sec.) Alcuni brani daffresco e i resti di una nestra attestano lorigine trecentesca del primitivo edicio. Lattuale palazzo costituisce uno splendido esempio dellarchi- tettura veneziana di terraferma. Balconi, ampie nestre, archi e mascheroni connotano la facciata, sormontata dal grande stemma lapideo di famiglia, con sottostante cartiglio dedicatorio. Attraverso la calle aperta sotto il palazzo (Vicolo delle Mura) dal corso si raggiunge ci che rimane delle antiche mura della citt, ridotte a moncherini dalle autorit francesi al seguito di Napoleone. Nel 1499 avevano contribuito a salvare la citt dalle invasioni turche. Il vicolo esce ver- so gli attuali Giardini Pubblici, nei pressi della scomparsa porta detta dei Cappuccini. Casa Vianello detta anche Palazzo dei Capitani (XV sec) (Palazzo Varmo - Pomo) - civ. 45 Il palazzo si eleva su tre piani, ol- tre al sottotetto, con sottoportico di tre archi. Le dimensioni di quel- lo di sinistra, pi largo degli altri, fanno ritenere che ledicio sia laccorpamento di due unit abi- tative. La composta impostazione architettonica dellattuale facciata, uniformata e trattata a marmorino nel corso del Settecento, nascon- deva sottostanti decorazioni ad affresco riferibili al Quattrocento. Difcile la spiegazione dei tanti stemmi sulla facciata, in origine almeno sette, a giudicare dalle tracce e dalle proporzioni. Palazzo del Secolo XIV - civ. 25 Ledicio costituito da due corpi: la tipica costruzione gotica trecen- tesca di sinistra fu inglobata nella struttura del seicento che elev lintero complesso agli attuali tre piani, oltre al sottotetto. Anche gli archi del portico sottostante ri- sultano impostati in due momenti diversi. La porzione pi storica in origine era rinita a nti mattoni affrescati: le due nestre erano contornate da semplici policromie geometriche: lo stile sembrerebbe romanico. Ad unattenta osserva- Itinerario alla scoperta dei due corsi e dei loro palazzi Corso Vittorio Emanuele e Corso Garibaldi ALLA SCOPERTA DEI DUE CORSI E DEI LORO PALAZZI Dallantico palazzo del Comune comincia Corso Vittorio Emanue- le II, lantica contrada Maggiore, il cui percorso risulta irregolare essendo stato realizzato in modo empirico dai suoi primi abitanti seguendo il tradizionale tracciato comune della zona, da sud ver- so nord, parallelamente ai piccoli corsi dacqua di risorgiva che ali- mentano il vicino ume Noncel- lo. Qui sono stati costruiti i primi edici della citt, intorno al 1000 d.C., in parte ricostruiti in seguito ai diversi incendi che distrussero molte case della Pordenone anti- ca. Numerosi i palazzi di notevole interesse artistico ed architettoni- co che si incontrano camminando lungo il Corso: A23 A28 A4 A4 Regione Friuli Venezia Giulia Europa Italia Aquileia AUSTRIA AUSTRIA SLOVENIA SLOVENIA SLOVENIA VENEZIA TREVISO Arta Terme Grado Tolmezzo Gemona del Friuli Cividale del Friuli San Daniele del Friuli Tarvisio PORDENONE UDINE Aeroporto FVG Ronchi dei Legonari Palmanova GORIZIA Lignano Sabbiadoro Regione Friuli Venezia Giulia TRIESTE Piancavallo Informagiovani piazzetta San Marco tel +39 0434 392533 Museo Civico dArte corso Vittorio Emanuele II, 51 tel +39 0434 392312 Museo Civico di Storia Naturale Silvia Zenari via della Motta, 16 tel +39 0434 392950 Museo Diocesano dArte Sacra via Revedole, 1 tel +39 0434 524340 Museo Archeologico Friuli Occidentale Castello di Torre di Pordenone via Vittorio Veneto, 19 tel +39 0434 541412 / fax +39 0434 541433 Palazzetto dello Sport via Fratelli Rosselli, 3 tel +39 0434 361332 PARCO - Galleria Arte Moderna e Contemporanea A. Pizzinato viale Dante, 33 tel +39 0434 523780 www.artemodernapordenone.it PARCO 2 - Spazi Espositivi via Bertossi, 9 / tel +39 0434 392916 Piscina Comunale viale Treviso, 12 tel +39 0434 572384 Polizia municipale via Oderzo, 9 / tel +39 0434 392811 Posta Centrale via Santa Caterina, 8/10 tel +39 0434 222111 Taxi piazza XX Settembre tel +39 0434 520240 viale Mazzini, 82 (stazione FS) tel +39 0434 521460 Servizio RadioTaxi tel +39 0434 368020 Teatro Comunale Giuseppe Verdi viale Martelli, 2 tel +39 0434 247624 Call center 899 5000 55 Questura di Pordenone via Fontane tel +39 0434 238111 fax +39 0434 23877 Science Centre Immaginario Scientico via Vittorio Veneto, 31 Localit Torre tel +39 040 224424 info@immaginarioscientico.it www.immaginarioscientico.it URP Provincia di Pordenone largo San Giorgio, 12 tel +39 0434 231278 NUMERI UTILI NUMERI UTILI NUMERI UTILI Rinascimento. Il castello di Torre pi antico di quello di Pordenone, e le sue fondamenta risalgono al periodo romano, quando il ume Noncello era navigabile no alla vicina villa del periodo augusteo di cui oggi rimane visitabile il sito archeologico, sulla riva sinistra del ume e dalla quale proven- gono le pitture murali dellepoca esposte nel museo. Nel sito sono chiaramente visibili anche i resti di quello che doveva essere il vecchio magazzino. Alla villa si pu accedere dal percorso perdonale realizzato nelladiacente parco, una vasta area di interesse naturalistico at- traversata dalle acque limpide del vecchio corso del ume Noncello. Immaginario Scientico Museo delle scienze interattivo e multimediale via Vittorio Veneto, 31 33170 Torre di Pordenone tel +39 040 224424 info@immaginarioscientico.it www.immaginarioscientico.it Fedele alla sua impostazione di museo della scienza di nuova ge- nerazione, il museo racconta la scienza e la tecnologia attraverso luso di impostazioni interattive, per giocare con fenomeni natura- li ed esplorarne le leggi; propone spettacolari mostre tematiche multimediali dedicate ai pi sva- riati temi della scienze, della natu- ra e dellambiente e offre un ricco programma di attivit didattiche e ludo-didattiche che invitano gio- vani e meno giovani a un gioco di curiosit, sperimentazione e com- prensione di fenomeni naturali e contenuti scientici. Teatro Comunale Giuseppe Verdi vialeMartelli, 2- tel +390434247624 www.comunalegiuseppeverdi.it Sorge sulle ceneri del Cinema Teatro Verdi, chiuso il 30 giugno 1999 e successivamente demo- lito. Struttura dotata di una sala principale con una capienza di 936 posti, suddivisi tra la platea e tre gallerie; di un ridotto con 148 posti, che offre possibilit di utilizzo per concerti, spettacoli di prosa, conferenze, convegni e pro- iezioni dessai e di una sala prove, con 99 posti, attrezzata anche per spettacoli con la partecipazione del pubblico. Biblioteca Civica piazza XX Settembre tel +39 0434 392970 www.comune.pordenone.it/biblioteca Con il trasferimento nella nuova sede ubicata nella centralissima Piazza XX Settembre, nelledicio dellex Convento dei Domenica- ni, ricco di storia e di indiscutibile fascino architettonico, la nuova bi- blioteca multimediale si presenta come una moderna cittadella del sapere, attenta alle esigenze della contemporaneit, e al tempo stes- so radicata nelle sue tradizioni e nel territorio di cui espressione. Oltre al ricco archivio di libri e rivi- ste, alle sezioni musicale, ragazzi e fumetto, a varie banche dati e servizi on-line, tra cui quello che permette di accedere alledizione giornaliera di oltre 700 quotidiani pubblicati in pi di 70 paesi e in 38 lingue diverse e a numerose postazioni Internet, la biblioteca anche sede di iniziative di varia na- tura: concertini musicali, spetta- coli teatrali, letture e tutto ci che pu contribuire ad un ulteriore, prezioso arricchimento culturale. Museo Civico dArte Corso Vittorio Emanuele II, 51 tel +39 0434 392312 www.comune.pordenone.it/museoarte Il museo, che ha avuto origine dal lascito del pittore pordenonese Michelangelo Grigoletti (1801-70), custodisce numerose opere legate alla produzione del territorio friu- lano. Le pi importanti sono quel- le di Giovanni Antonio de Sacchis, detto il Pordenone (1483/84-1539), considerato il maggiore pittore friulano di tutti i tempi: su tutte imperdibili la grande pala con San Gottardo fra i Santi Sebastiano e Rocco (1525-26) e le portelle del- la fonte battesimale del Duomo, con Storie del Battista (1534 ca). Di particolare rilievo la cospicua raccolta di sculture lignee, con opere dal XII al XVII secolo, tra le pi ricche del Friuli Venezia Giulia, fra cui si segnala il maestoso Al- tare dei Battuti da Valeriano (1509) intagliato e dipinto da Giovanni di Domenico da Tolmezzo. In alcune sale del primo e del secondo pia- no sono conservate vaste superci affrescate risalenti alla ne del XIV sec., rafguranti Storie di Tristano ed Isotta, scene allegoriche e un episodio tratto dal ciclo carolingio. Il Duomo di S. Marco ha depositato nel Museo dArte il suo tesoro, co- stituito da diversi reliquiari antichi, tra cui veri capolavori di oreceria gotica e rinascimentale. Parco Pordenone Arte Contemporanea Parco Galvani, viale Dante 33 tel +39 0434 523780 www.artemodernapordenone.it info@artemodernapordenone.it La nuova Galleria darte moder- na e contemporanea, intitolata al grande artista del 900 Armando Pizzinato, occupa una supercie di circa 2.000 mq suddivisi in due diverse aree espositive. La prima, circondata da un am- pio parco, nasce dallintegrazione di una storica villa veneta e di un nuovo edicio ad essa collegato composto di quattro grandi sale espositive e di una serie di loca- li adibiti a servizi museali, tra cui una sala conferenze con 100 posti a sedere. I due edici sono colle- gati esternamente tramite una terrazza-piazza che si affaccia su un suggestivo laghetto di risorgiva. Questo primo complesso trova una propria estensione negli spazi espostivi di via Bertossi, progetta- ti dallarchitetto tedesco Thomas Herzog e collocati in un edico storico del centro cittadino (PAR- Conosciuta come Citt delle Col- tellerie, Maniago ha il suo mo- numento principale nel Duomo di carattere tardo gotico friulano, intitolato a San Mauro martire, co- struito nel 1488 (ma con interventi, allinterno, del XVI secolo, soprat- tutto nella cappella laterale). Da vedere anche la grande piazza sulla quale si affacciano il Palazzo dAttimis Maniago, che conserva uno splendido giardino allitalia- na presente gi nel 700, la Log- gia Pubblica a tre grandi arcate, la fontana dellOttocento, simbolo della cittadina. Interessanti anche le rovine del Castello, di cui si pos- sono vedere tratti di mura, delle cinte e dei corpi che costituivano il complesso, nonch lannessa Cap- pella di S. Giacomo, del XIII secolo. Nelledicio ex Filanda ha ora sede la Biblioteca Comunale, mentre il Museo dellArte Fabbrile e delle Coltellerie stato pregevolmente allestito al CO.RI.CA.MA. (primo esempio di fabbrica di coltelli con produzione in serie risalente ai primi del 900). Il Museo diviso in tre sezioni: la prima illustra il percorso storico della lavorazione degli oggetti da taglio, dal battiferro, alle botteghe artigiane, no allindustria con- temporanea; la seconda dedica- ta ai materiali utilizzati per lame e manici, mentre la terza propone un percorso tra le funzioni e le for- me del coltello ed afni. Cresciuta intorno allantico castel- lo, Spilimbergo una delle citt artisticamente e culturalmente pi importanti del Friuli Venezia Giulia. Visse un periodo di grande splendore tra Medioevo e Rinasci- mento e ne restano testimonian- za le forticazioni, le chiese ric- che dopere darte ed i numerosi palazzi nobiliari, molti dei quali conservano ancora le facciate af- frescate. Il castello veniva antica- mente chiamato girone per la sua forma circolare. Nel complesso degli edici costruiti ad anello at- torno al cortile interno spicca per le belle trifore gotiche e rinasci- mentali, per i rafnati particolari in pietra e per gli affreschi che si estendono lungo tutta la super- cie muraria, il quattrocentesco palazzo dipinto con affreschi del Bellunello e balconcini in pietra del Pilacorte. Il Duomo di S. Maria Maggiore uno dei pi importanti edici gotici friulani, al cui interno presente un ciclo di affreschi del trecento con storie del Vecchio e del Nuovo Testamento e un organo del Cinquecento di grande valo- re. Nel 1922 viene fondata a Spi- limbergo la Scuola Mosaicisti del Friuli Venezia Giulia: nei laboratori di mosaico e di terrazzo, martel- line, ceppi e taglioli ancora oggi scandiscono il tempo di un lavo- ro di lontana memoria, quello del mosaicista e del terrazziere. La scuola, rinomata in tutto il mon- do per le tecniche di lavorazione allavanguardia, presenta al suo interno un Museo dellarte musiva dove possibile ammirare ed ac- quistare alcune delle opere realiz- zate dagli allievi. Nelle vicinanze, a Provesano di San Giorgio della Richinvelda, si trova la Chiesa di San Leonardo, al cui interno ben conservato un importante ciclo di affreschi ese- guiti nel 1496 da G. da Tolmezzo. San Vito si presenta come una graziosa ed elegante cittadina di impronta medievale riconoscibile nel castello (ricco in affreschi di epoca e fattura diverse, decora- zioni quattrocentesche e settecen- tesche, rafgurazioni di stemmi nobiliari sanvitesi e friulani e due dolci volti di guerrieri risalenti al primo ventennio), nel fossato an- cora in vista e nelle tre torri Rai- monda, Scaramuccia e Grimana, testimonianza di epoca comunale. I palazzi presentano architettu- re degne di attenzione: cos, ad esempio, il Palazzo Altan Rota, residenza municipale, con ampio giardino di interesse naturalisti- co, la barchessa nord del palazzo, intelligentemente ristrutturata, sede del Museo Provinciale della Vita Contadina; Palazzo Fancello con affreschi del Bellunello. Tra i monumenti religiosi vanno ricor- dati: il Duomo, dedicato ai Ss. Vito, Modesto e Crescenzia, una vera e propria galleria darte per ricchez- za di tele ed affreschi; la Chiesa di S. Maria dei Battuti, un gioiello del Rinascimento Friulano al cui interno sono presenti numerosi affreschi di Pomponio Amalteo (1505-1588); la Chiesa dellAnnun- ciata, con un ciclo di affreschi della seconda met del Trecento e, sulla facciata esterna, una delle pi an- tiche rappresentazioni del santo protettore della citt. Il Teatro Comunale un piccolo gioiello architettonico, di gusto ve- neziano, intitolato al compositore sanvitese Giangiacomo Arrigoni. Borghi e citt della provincia di Pordenone 01 Maniago 04 Spilimbergo 06 San Vito al Tagliamento Borghi e citt della provincia di Pordenone Borghi e citt della provincia di Pordenone Borghi e citt della provincia di Pordenone Borghi e citt della provincia di Pordenone Nel comune di Brugnera sorge lelegante Villa Varda, tipico esem- pio di villa veneta circondata da un ampio parco che si estende lungo il corso del ume Livenza, segna- to da viali alberati, aiuole e prati, originale interpretazione del parco romantico allinglese. Attorno ai giardinetti vi sono alberi ad alto fusto, che digradano verso boschetti con piante tipiche della bassa pianura friulana, permet- tendo allocchio del visitatore di spaziare e cogliere i piacevoli ef- fetti paesaggistici. Il parco di Villa Varda presenta, inoltre, signicativi elementi ar- chitettonici: laranciera, una serra costruita nel primo Novecento e restaurata dallarchitetto Rupolo; la cappella seicentesca; la ghiac- ciaia, nella cui parte interrata ve- nivano accumulati neve e ghiaccio per la conservazione degli alimen- ti; un piccolo mausoleo che racco- glie le spoglie dei Morpurgo, pro- prietari di Villa Varda no al 1943. Questi edici, insieme ad altri de- stinati alle attivit agricole, avvolti in un unico spazio connettivo co- stituito dal verde del parco, sono stati costruiti in epoche diverse e consentono, lungo il percorso di visita, piacevoli soste e riessioni sulla storia e sulla natura. Ci che da subito chiaro, visitan- do Sacile, il suo rapporto indisso- lubile con il ume che lattraversa: la Livenza. In parecchi angoli citta- dini si respira ancora una forte ve- nezianit (che le merit il titolo di Giardino della Serenissima) fatta di un equilibrato rapporto fra terra ed acqua e di eleganti strutture, spesso in stile lagunare. Nume- rosissimi infatti i palazzi cinque- centeschi che rendono Sacile citt rinascimentale per eccellenza: la Loggia Comunale, il Palazzo Carli, il Palazzo Ettoreo e soprattutto il Palazzo Ragazzoni Flangini Biglia, costruito nel XVI sec. per la glo- ria di Giacomo Ragazzoni, poten- tissimo mercante veneziano che ospit nella sua dimora Papi, Re, e Imperatori. Il successo del fon- datore celebrato nel salone degli imperatori da un ciclo di affreschi del Montemezzano (scuola del Ve- ronese). Oltre al Duomo di San Nicol, al cui interno sono custoditi i capo- lavori pittorici di Pino Casarini, da visitare sono la Chiesetta del- la Madonna della Piet, affacciata sul ume Livenza e quella di San Gregorio, oggi sede di mostre e at- tivit culturali. Immersa nel passato e nelle sue tradizioni, Polcenigo sorprende per lintreccio di bellezze artisti- che e di elementi naturalistici le- gati ai corsi dacqua. Di indiscutibile fascino sono le sorgenti del Gorgazzo, acque dal colore cristallino che scaturiscono da una cavit carsica, rese ancora suggestive dai giochi di luce che ltrano dalle rocce. Non lontano, in una zona di estre- mo interesse naturalistico e pae- saggistico, si possono ammirare le ampie e scenograche sorgenti del ume Livenza che, pur aforando a poche decine di metri sul livello del mare, danno origine ad un cor- so dacqua di notevole portata. In tale scenario sorge la Chiesa della SS. Trinit, costruita tra il Trecento e il Cinquecento, che ospita al suo interno un maestoso altare ligneo del seicento con unedicola di Do- menico da Tolmezzo (del 1496), un pregevole coro ligneo, varie pale daltare e numerosi affreschi. Su una supercie di circa 65 ettari si estende inoltre il Parco Rurale Europark di San Floriano, unico esempio di parco naturale e rurale esistente in Italia, una riserva gui- data e didattica sia per la ora che per la fauna locale, alla cui som- mit sorge una chiesa anteceden- te lanno 1000, con allinterno una pregevole serie di affreschi. Cordovado un antico borgo me- dievale che presenta un nucleo storico ben conservato: il castello, larea dellantica pieve di S. Andrea e la zona del secentesco Santua- rio della Madonna e convento dei padri domenicani, che collegano il borgo pi antico, situato in area forticata, al Borgo Nuovo sorto in epoca rinascimentale. Del castello possibile ammirare lambito esterno costituito dal fos- sato, dalle mura, dai ponti in mu- ratura e dalle due caratteristiche torri portaie. Questo piccolo angolo di pianura friulana, al conne con Sesto al Reghena, vede la famosa fontana di Venchiaredo far riaforare le sensazioni ed emozioni evocate dagli scritti di Ippolito Nievo in Le confessioni di un italiano. Cordo- vado fa parte del Club I Borghi pi Belli dItalia. 08 Cordovado 09 Brugnera 10 Sacile 11 Polcenigo Parco uviale del Noncello Il Noncello, tipico corsi dacqua da risorgiva, attraversato dal ponte di Adamo ed Eva, che ha sostitu- ito quello settecentesco di Barto- lomeo Feracina, noto costruttore veneto dellepoca, e deriva il suo nome popolare dalle statue poste su alti pilastri di pietra, che in re- alt rappresentano Giove e Giuno- ne ed erano state omaggiate alla citt di Pordenone dal luogotenen- te veneto di Udine. Costruito nel 1920 come levatoio, per far passare le barche da tra- sporto verso il nuovo porto ipotiz- zato poco a monte e mai termina- to, lattuale ponte un buon punto di osservazione degli elementi dellarea del Parco uviale: quan- do lacqua limpida possibile in- dividuarne la fauna ittica. Sulla riva destra del ume si svi- luppa la strada rivierasca detta appunto riviera del Pordenone, con pista ciclabile ed ampio mar- ciapiede, da cui ci si pu affaccia- re per osservare la tipica avifauna acquatica della zona costituita da tuffetti, germani reali, folaghe, gallinelle dacqua, aironi e cormo- rani. La ricca vegetazione incorni- cia le rive del Noncello, creando una bella oasi verde di cui godere soprattutto nei mesi estivi. Parco Querini-Valdevit Si estende di fronte alla stazio- ne ferroviaria, che faceva parte dellomonima villa neogotica, de- molita agli inizi degli anni Settanta, e che oggi si presenta con caratte- ristiche che si ispirano ai giardini inglesi, mantenendo i dislivelli del terreno e alternando aree a prato ed altre alberate e con allinterno un piccolo specchio dacqua. Parco Galvani Realizzato su unarea privata in viale Dante, ha aspetto regolare e ricorda quello dei giardini delle ville venete con allinterno un la- ghetto. Il parco ingloba, nella par- te meridionale, la residenza della famiglia Galvani: Villa Galvani, da- tabile alla ne del Settecento, il cui corpo pi antico sicuramente la parte centrale, a pianta quadrata con il salone tradizionale di disim- pegno e la scala di accesso ai piani superiori. La villa oggi sede di mostre di arte moderna. Parco di Villa Carinzia E realizzato a margine del coto- nicio di cui faceva parte, in via- le Martelli, nella seconda met dell800, al cui interno era stata edicata una villa per alloggiare servizi accessori della fabbrica e oggi sede di vari ufci e servizi della Provincia di Pordenone. Seminario Vescovile La pi grande area di verde pub- blico costituita dalle vaste bas- sure del Seminario Vescovile una trentina di ettari, a cui si accede da via Revedole, attraversati da diversi canaletti di risorgiva e de- limitati dal vecchio corso del Non- cello, dove poter godere in piena tranquillit delle diverse specie di avifauna acquatica. Parco S. Valentino Da ricordare per una piacevole passeggiata Parco San Valentino, al cui interno sorge un esempio di archeologia industriale cittadina, lex Cartiera Galvani, e impreziosi- to da un laghetto e dai piccoli corsi dacqua che lattraversano. Parchi Musei e Teatri Musei e Teatri Musei e Teatri CO 2). Due strutture sicamente disgiunte ma integrate che contri- buiscono ad unofferta museale e culturale varia ed articolata. Le collezioni civiche di PARCO (a cui si aggiungono le mostre tem- poranee) propongono un vero in- ventario storico del Novecento italiano che spazia delle opere dei friulani Zigaina, Pizzinato ed Afro, a quelle di Savinio, De Pisis, Cam- pigli, Gattuso, Cagli, Sironi. Agli autori italiani si afancano inoltre alcune opere grache di prota- gonisti assoluti dellarte europea dello scorso secolo, come Picasso, Braque, Chagall, Delvaux. Museo Civico di Storia Naturale via della Motta, 16 tel +39 0434 392950 www.comune.pordenone.it/museostorianaturale Intitolato a Silvia Zenari, la pi il- lustre naturalista pordenonese, stato fondato nel 1970 ed si- tuato nel cinquecentesco Palazzo Amalteo, in Piazza della Motta. Il patrimonio museale comprende signicative collezioni naturali- stiche (tra cui la raccolta di oltre 10.000 campioni di minerali, la collezione di fossili corredata dalla ricostruzione in grandezza reale di un mammut e la famosa colle- zione ottocentesca di uccelli). La sezione dedicata alla tecnologia comprende centinaia di strumenti scientici antichi ed unimportante collezione di modelli navali di varie epoche, tra cui quelli tradizionali di navigazione uviale. La sala del planetario didattico permette di simulare il moto degli astri nella volta celeste. Museo Diocesano di Arte Sacra via Revedole, 1 tel +39 0434 524340 Posto su una collinetta poco lon- tana dal ume Noncello in un edi- cio moderno e funzionale, stato inaugurato nel 1995. La raccolta presenta le sezioni ti- piche degli altri musei diocesani, come affreschi staccati, sculture in pietra e lignee, dipinti su tela e tavola, oreceria e argenteria sa- cra, disegni e stampe, manufatti tessili ed ex voto. Non mancano pezzi di assoluto rilievo: vanno almeno menzionati laffresco con Madonna col Bam- bino e i Santi Leonardo e Giovanni Battista (1507), di Gianfrancesco da Tolmezzo, di eccezionale raf- natezza graca; la Croce astile in argento dorato, opera di Giacomo de Grandi da Noale (1548), la li- gnea e policroma Madonna col Bambino di Giovanni Martini; il Volto di Cristo in marmo di Orazio Marinali e lAnnunciazione e Ado- razione dellEucarestia del grande maestro Francesco Guardi. Vicinissimo al Museo si trova il Centro diocesano che, articolato in vari volumi corrispondenti a diver- se funzioni, rappresenta uninte- ressante creazione dellarchitetto Othmar Barth. Museo Archeologico del Friuli Occidentale via Vittorio Veneto, 19 tel +39 0434 541412 Localit Torre www.comune.pordenone.it/museoarcheologico Allestito presso il castello di Torre, recentemente restaurato, il museo custodisce nelle sue sale i nume- rosi reperti raccolti dallultimo esponente della famiglia residente nel maniero, il conte Giuseppe di Ragogna, durante la sua attivit di archeologo. I reperti proven- gono da tutto il Friuli occidentale e ricostruiscono una vasta pano- ramica storica, dalla preistoria al Piccolo borgo medievale di origine romana, Valvasone conserva tutto il suo fascino grazie allantico cen- tro storico: case porticate e abita- zioni medioevali e rinascimentali si susseguono lungo viuzze tra calli, meridiane, pozzi e un bellis- simo mulino ad acqua del 400 con ruota. Il monumento pi importante il castello, circondato dal fos- sato e dallantica cinta muraria. Allinterno del Duomo possibile ammirare in tutta la sua impo- nente bellezza lunico organo del 500 veneziano esistente in Italia, tuttoggi in funzione. Valvasone fa parte del Club I Borghi pi Belli dItalia. Citt famosa per la produzione del vino e per aver dato i natali a Pier Paolo Pasolini, una delle gure pi importanti del panorama culturale del Novecento italiano. In quella che fu la casa materna ha oggi sede il Centro Studi Pier Pao- lo Pasolini al cui interno allestita una mostra tematica permanente con foto di famiglia inedite, dipinti friulani, manifesti politici del 1949, una preziosa e consistente raccol- ta di manoscritti del periodo friu- lano, nonch un ricco patrimonio cartaceo e una tta corrisponden- za epistolare di Pier Paolo con gli amici e i parenti. Da non dimenticare il Teatro Co- munale Pier Paolo Pasolini, in cui trova realizzazione un ampio ventaglio di attivit culturali, tra cui proiezioni cinematograche, concerti, mostre e convegni. 02 Valvasone 03 Sequals 05 Casarsa Della Delizia PORDENONE E SUOI DINTORNI Caneva si presenta come un terri- torio articolato e vario: la incorni- ciano dolci colline ricche di vigneti ed uliveti ed un altipiano, quello del Cansiglio, ricco di specie bota- niche della zona. Lintero comune costellato di ag- graziate residenze signorili edi- cate o restaurate tra lOttocento e i primi del Novecento. Oltre il conne orientale con Pol- cenigo, in una zona umida di gran- de interesse naturalistico sulle sponde del ume Livenza, si trova limportante sito archeologico del Pal di Livenza, dove nel Neolitico sorgeva un villaggio su palatte o boniche, probabilmente unico al mondo in ambiente uviale la- custre. 12 Caneva ed il Cansiglio Di origini romane, il suo nome deriva, oltre che dal ume Reghe- na, anche dalla sua dislocazione allaltezza della sesta pietra mi- liare lungo la via che partiva da Aquileia e conduceva i viaggiatori verso nord. Verso il VII secolo venne costruita labbazia benedettina di S. Maria in Sylvis, resa prestigiosa n dallini- zio dalle donazioni di Carlo Magno. Nel corso dei secoli labbazia ha subito modiche strutturali, oggi rimangono il robusto torrione dingresso, unico superstite delle sette torri di difesa erette nella seconda met del X sec.; il campa- nile, gi torre di vedetta; la cancel- leria con ampia facciata dal sapore romanico, la residenza abbaziale e la casa canonica. Allinterno si alternano materiali ed opere del periodo romano, alto- medioevale e gotico. Nella cripta sono conservate lUrna di S. Ana- stasia (VIII sec.) con motivi geome- trici fortemente incisi e chiaroscu- rati secondo una rafnata tecnica delle maestranze cividalesi, un Ve- sperbild o Piet della prima met del XV secolo di produzione au- striaca e un Annunciazione degli ultimi anni del Duecento. 07 Sesto Al Reghena Il paese di Sequals conosciuto oltre che per le vicende sportive del suo Campione del Mondo di Pugilato, Primo Carnera detto il Gigante Buono (1906 1967), an- che per la lavorazione del terrazzo e del mosaico. Chiese, Musei Civici e il Teatro Duomo-Cattedrale di S. Marco, eretto a partire dal XIII secolo, as- sunse nel corso del Trecento for- me romanico-gotiche, ancora oggi pienamente apprezzabili allester- no, soprattutto nella parte absi- dale. La facciata esterna, rimasta incompleta, si presenta con quat- tro grandi semicolonne in pietra, residuo di un intervento ottocente- sco di Francesco Lazzari; al centro c il grande portale del 1511 dello scultore Giovanni Antonio Pila- corte, sui cui stipiti sono scolpiti, in bassorilievo simboli dei segni zodiacali, mentre nella lunetta superiore posta una pregevole statua del Cristo. Linterno serba manufatti di pregio della sua sto- ria secolare: tre opere del Duomo sono del famoso pittore Giovanni Antonio de Sacchis detto il Por- denone. Si tratta della pala della Misericordia, posta nella prima cappella sulla destra, degli affre- sci di S. Rocco e di S. Erasmo su un pilastro ottagonale, risalente ai primi decenni del Cinquecento, e della Pala di S. Marco, sullaltare maggiore. Ai lati dellaltare si tro- va, sulla destra, la Cappella absi- dale di S. Nicol, il protettore della confraternita dei naviganti uviali di Pordenone, mentre, sulla si- nistra, la Cappella Absidale di S. Agostino contenente una Penteco- ste di Gianfrancesco da Tolmezzo (1500 ca). La cappella della fami- glia Montereale Mantica, presso il pilastro di destra, si presenta mol- to ricca e interamente affrescata dal Calderari con le Storie della Vergine del Cristo, delle met del Cinquecento. Da segnalare sullo sfondo della Cena in Emmaus af- frescata sulla parete sinistra, la descrizione dei tre viandanti che fanno il loro ingresso in una citt che non difcile riconoscere in Pordenone. Sullaltare trova po- sto la Pala di Pomponio Amalteo con la Fuga in Egitto, posteriore agli affreschi di una decina danni. Pregevoli bassorilievi presentano alcune delle grandi lastre tombali spostate e murate allesterno nel corso del rifacimento della pavi- mentazione del Duomo. Il Campanile, costruito comple- tamente in mattoni a vista, con le eleganti trifore e gli archetti pen- sili in cotto, considerato uno dei pi belli dItalia per le sue carat- teristiche romanico-gotiche. Alto quasi 80 metri, con la sua maesto- sa e nel contempo agile ed elegan- te struttura si staglia sul territorio con tale imponenza da essere visi- bile per molto chilometri. Chiese, Musei Civici e il Teatro Chiesa della SS. Trinit (XVI sec) Situata oltre il ponte di Adamo ed Eva, al di l del ume Noncel- lo, proprio fuori dellantica porta Furlana che si affacciava sul u- me e sul porto uviale, la chiesa, costruita interamente in matto- ni di cotto, a pianta ottagonale allesterno e circolare allinterno. Labside interamente rivestita di affreschi del Calderari (1540 - 45 ca) mentre la pala dellaltare mag- giore stata eseguita nel 1611 da Gaspare Nervesa. Il portale dingresso conserva tre tacche incise in occasione di al- trettante devastanti alluvioni. Chiesa di S. Maria degli Angeli o del Cristo Eretta nel 1309 dalla Confrater- nita dei Battuti quale cappella dellospedale, negli anni ha subi- to vari rimaneggiamenti, notevoli quelli del Settecento e dopo la Se- conda Guerra Mondiale. Di grande importanza il portale maggiore, della Scuola del Pilacorte (1510), gli interessanti lacerti di affreschi trecenteschi tra cui Il Cristo della Domenica, sulla parete sinistra, con simboli dei mestieri da abban- donare nel giorno dedicato a ono- rare il Signore, ed un grande cro- cisso in legno, con fondale dipinto con paesaggio veneto-ammingo. Chiesa del Beato Odorico (Viale Della Libert) recente archi- tettura di Mario Botta, inaugurata nel 1991. La chiesa presenta uninteressan- te particolarit architettonica: la parte superiore caratterizzata dallemergere di un tronco di cono, che segnala anche allesterno il luogo dellaltare e dellassemblea; dalla vetrata che lo chiude, piove la luce che irradia linterno. Chiesa di S. Giorgio Martire Ingrandita nel 1625 e totalmente rifatta su progetto di G.B. Bassi tra la ne dellOttocento e linizio del Novecento, ha il singolare campa- nile a forma di colonna dorica in pietra bianca scannellata, sovra- stata da una gigantesca statua di S. Giorgio. Contiene una tela attribuita a Ga- sparo Narvesa con S. Giorgio che uccide il drago (secolo XVII). RILASSARSI NEL VERDE E SULLE RIVE DEL FIUME ll patrimonio artistico-culturale della citt di Pordenone trova espressione nelle numerose chiese, nei musei civici e nel teatro comunale. 01 02 04 05 07 08 09 11 10 06 03 12 PUNTI DI INFORMAZIONE E DI ACCOGLIENZA TURISTICA INFOPOINT TURISMOFVG PORDENONE piazza XX Settembre, 11/B tel +39 0434 520381/ fax +39 0434 241608 INFOPOINT TURISMOFVG PIANCAVALLO via Collalto, 1 - 33081 Piancavallo (Pn) tel +39 0434 655191 / fax +39 0434 655354 IAT - BARCIS piazza V. Emanuele II, 5 tel +39 0427 76300 / fax +39 0427 764735 IAT - MANIAGO via Maestri del Lavoro, 1 tel +39 0427 709063 fax +39 0427 707200 IAT - SACILE viale Zancanaro, 4 tel +39 0434 737057 fax +39 0434 737925 IAT - SAN VITO AL TAGLIAMENTO piazza del Popolo tel e fax +39 0434 80251 cell +39 331 8224411 IAT - SESTO AL REGHENA piazza Castello, 5 tel e fax +39 0434 699701 IAT - SPILIMBERGO via Dante Alighieri, 31 tel e fax +39 0427 2274 cell +39 329 6297148 IAT - TOPPO DI TRAVESIO via Verdi , 98 c/o Palazzo dei Conti Toppo Wassermann tel e fax +39 0427 90073 IAT - TRAMONTI DI SOPRA via Roma, 1 tel +39 0427 869412 IAT - VALVASONE piazza Libert, 1 tel e fax +39 0434 898898