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Italia

SINTESI
LItalia una democrazia multipartitica con un Parlamento bicamerale composto dalla Camera dei deputati e dal
Senato. La Costituzione attribuisce il potere esecutivo al Consiglio dei ministri, guidato dal presidente del
consiglio. Il presidente della Repubblica, che il capo dello Stato, nomina il presidente del consiglio dopo un
giro di consultazioni con i leader di tutte le forze politiche rappresentate in Parlamento. Gli osservatori
internazionali hanno giudicato le elezioni parlamentari nazionali del 2008 libere e corrette. Le forze di sicurezza
sono sottoposte alle autorit civili.
I problemi principali sotto il profilo dei diritti umani riguardano: la lunghezza della custodia cautelare e la
detenzione delle persone interessate da questa misura nelle stesse strutture dove sono detenuti criminali
condannati con sentenza definitiva; le condizioni di vita inaccettabili nelle carceri sovraffollate e nei centri di
detenzione per immigrati clandestini; i pregiudizi sociali e alcuni casi di angherie da parte delle autorit
municipali nei confronti dei rom, che aggravano la loro condizione di emarginazione sociale e limitano le loro
possibilit di accesso allistruzione, allassistenza sanitaria, al mondo del lavoro e ad altri servizi sociali.
Fra gli altri problemi relativi ai diritti umani ci sono linefficienza del sistema giudiziario, che non sempre
garantisce una giustizia rapida, la corruzione delle amministrazioni pubbliche, le molestie e le violenze contro le
donne, lo sfruttamento sessuale ai danni dei bambini e gli atti vandalici antisemiti. Esiste il problema del traffico
di esseri umani a fini di sfruttamento sessuale e lavorativo, ma lo Stato persegue penalmente i trafficanti e
offre assistenza delle vittime. Ci sono stati anche alcuni casi di violenze contro gay e lesbiche e discriminazioni
sul luogo di lavoro basate sullorientamento sessuale.
Lo Stato persegue penalmente e punisce i funzionari pubblici che commettono reati e abusi.
Sezione 1. Rispetto dellintegrit della persona, inclusa la garanzia di non incorrere in:
a. Esecuzioni arbitrarie o illegali
Lo Stato e i suoi rappresentanti non si sono resi responsabili di nessun omicidio legato a motivazioni politiche;
nel corso dellanno, tuttavia, ci sono stati diversi casi di persone uccise dalle forze di sicurezza in circostanze
poco chiare.
Il 7 aprile il detenuto Carlo Saturno stato trovato impiccato in una cella del carcere di Bari. Saturno era stato
accusato di aggressione dopo una colluttazione con alcuni agenti di polizia penitenziaria. I medici dellospedale
pubblico che hanno esaminato il corpo hanno espresso dubbi sulle cause della morte e le autorit hanno aperto
uninchiesta.
Il 14 luglio un giudice ha disposto la proroga delle indagini sulla morte dellimmigrato marocchino Aziz Amiri,
ucciso da un colpo darma da fuoco esploso da un carabiniere durante un tentato arresto a Bergamo, nel
febbraio del 2010. Secondo quanto riportato dalla stampa, Amiri aveva cercato di sfuggire ai carabinieri che
avevano fermato la sua auto per un controllo di routine ed era rimasto ucciso da un colpo di pistola dopo aver
speronato con la sua auto una macchina dei carabinieri.
b. Sparizioni
Non ci sono stati casi di sparizioni legate a ragioni politiche.
c. Torture e altri trattamenti o punizioni crudeli, disumani o degradanti
La legge vieta pratiche di questo genere. Tuttavia, ci sono stati casi in cui le forze dellordine sono state
accusate di uso eccessivo della forza contro singoli individui, in particolari immigrati detenuti in relazione a reati
banali o nel corso di controlli dei documenti. Ci sono stati anche casi di abusi e assistenza inadeguata nei
confronti di detenuti con disabilit mentali allinterno di carceri e strutture psichiatriche (si veda la Sezione 6,
Persone con disabilit).
Il 4 marzo una donna ha accusato tre carabinieri e agenti della polizia municipale di averla stuprata il 23
febbraio, mentre si trovava in stato di fermo a Roma. La procura ha aperto uninchiesta.
Il 22 novembre la Corte di cassazione ha scagionato Gianni De Gennaro, ex capo della Polizia di Stato durante
le manifestazioni di protesta contro il vertice del G8 del 2001, accusato di aver indotto agenti di polizia a
rendere testimonianze false a proposito del comportamento delle forze dellordine nei confronti dei manifestanti.
Nel giugno 2010 la Corte di appello di Genova aveva condannato De Gennaro a 16 mesi di carcere.
Condizioni delle prigioni e delle strutture detentive
Alcune prigioni soffrono di seri problemi di sovraffollamento e vetust delle strutture. Secondo il ministero della
Giustizia, alla fine del 2011 il numero dei detenuti ammontava a 66.897, distribuiti in 206 strutture carcerare
pensate per ospitarne 45.700. Le detenute di sesso femminile (2.808 a dicembre) sono ospitate in sezioni
separate. La distribuzione disomogenea dei detenuti in certi istituti di pena ha aggravato il problema del
sovraffollamento. Al numero dei detenuti sono da aggiungere 479 detenuti minorenni (il dato del 30 giugno).
Tutti i detenuti hanno accesso allacqua potabile. Le strutture pi vecchie sono carenti dal punto di vista degli
spazi esterni o degli spazi per svolgere esercizio fisico, e alcune prigioni mancano di assistenza medica
adeguata.
Il 3 gennaio, lorganizzazione non governativa Antigone ha presentato alla procura un esposto riguardo al caso
di un minorenne, Carmelo Castro, trovato morto mentre era in carcere a Catania nel 2009. Secondo la polizia
penitenziaria Castro si suicidato, ma la famiglia e Antigone sono convinte che il rapporto sulla sua morte
presenti diverse incongruenze.
Il 14 luglio cominciato a Velletri il processo a cinque guardie carcerarie sospettate di aver sottoposto a
pestaggio un detenuto tunisino, Ismail Ltaief, che aveva denunciato alla direzione del carcere che le guardie in
questione rubavano derrate alimentari dal magazzino della prigione.
La legge non prescrive che i detenuti in attesa di giudizio vengano tenuti separati da quelli che hanno ricevuto
una condanna definitiva. Alla fine dellanno circa il 59 per cento dei detenuti era costituito da condannati con
sentenza definitiva, mentre il restante 41 per cento era costituito prevalentemente da detenuti in attesa di
giudizio.
Il 16 dicembre il Governo ha approvato un decreto che punta ad alleggerire il sovraffollamento del sistema
carcerario. Secondo la nuova legge, i detenuti in attesa di giudizio ora possono essere trattenuti in camere di
sicurezza della polizia giudiziaria per un periodo di tempo non superiore alle 48 ore, per evitare di essere
incarcerati in via temporanea insieme a detenuti gi condannati. Inoltre, i detenuti condannati per reati minori
possono scontare la pena, se inferiore a 18 mesi (o gli ultimi 18 mesi di una condanna pi lunga), agli arresti
domiciliari.
I detenuti possono ricevere visite e avere lassistenza di un avvocato, e hanno la facolt di presentare esposti
alle autorit giudiziarie, che generalmente, se le affermazioni sono credibili, aprono uninchiesta. Il Governo e le
organizzazioni non governative tengono regolarmente sotto osservazione il sistema carcerario.
Da gennaio a luglio il ministero della Giustizia ha registrato 24 casi di pestaggi, 3 denunce di violenza sessuale
e 31 casi di lesioni personali in carcere. Non ci sono dati che indicano che le donne subiscano violenze nelle
carceri in percentuale maggiore degli uomini.
Secondo un centro di ricerca indipendente, nel corso dellanno sono morti in carcere 186 detenuti, 66 dei quali
per suicidio. In un numero ridotto di casi stato sostenuto che il decesso sarbebbe da imputarsi ad abusi o
negligenze da parte delle guardie carcerarie.
L11 giugno lorganizzazione Antigone ha riferito che nella prigione di Viterbo e in altre strutture detentive i
prigionieri avevano messo in atto proteste e scioperi della fame contro il sovraffollamento e le condizioni di vita
disumane.
Il 28 luglio il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio
sanitario nazionale ha dichiarato di aver riscontrato condizioni di vita inadeguate e carenza di cure mediche
necessarie in numerosi ospedali psichiatrici giudiziari. La commissione ha ordinato ladeguamento e la chiusura
parziale di due strutture, in Toscana e in Sicilia.
Il Governo consente le visite nelle carceri e nelle strutture detentive da parte di organizzazioni indipendenti per
la difesa dei diritti umani, parlamentari e giornalisti. Diciassette Comuni, sei Province, otto Regioni e
lorganizzazione Antigone dispongono di difensori civici indipendenti che promuovono i diritti dei detenuti e
facilitano laccesso alle cure mediche e ad altri servizi. Il Governo ha nominato per ogni struttura detentiva del
Paese magistrati incaricati di proteggere i diritti dei detenuti, applicare misure per prevenire linfiltrazione della
criminalit organizzata nelle carceri ed esaminare misure alternative alla detenzione. I magistrati decidono
anche la concessione della libert sulla parola e selezionano i detenuti autorizzati a usufruire di permessi
lavorativi.
Il Comitato per la prevenzione della tortura del Consiglio dEuropa visita periodicamente le carceri e le strutture
detentive, lultima volta nel giugno del 2010. Il Governo, inoltre, garantisce ai rappresentanti dellUfficio
dellAlto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) accesso ai centri di detenzione per immigrati
clandestini, in linea con le modalit consuete dellUNHCR.
d. Arresti o detenzioni arbitrarie
La Costituzione proibisce gli arresti e le detenzioni arbitrarie e il Governo in generale ha rispettato questi divieti.
Ruolo della polizia e degli apparati di sicurezza
I ministeri dellInterno e della Difesa mantengono un controllo effettivo sui carabinieri, sulla polizia di Stato,
sulla guardia di finanza e sulle forze di polizia municipali. Le forze armate sono responsabili della sicurezza
esterna, ma hanno anche responsabilit specifiche per quanto riguarda la sicurezza interna. Lo Stato dispone di
meccanismi per individuare e punire gli abusi; anche se nel corso dellanno non c stato nessun caso di reati
impuniti riguardanti le forze di sicurezza, in certi casi il protrarsi delle indagini da parte della magistratura e
delle autorit ha ridotto lefficacia dei meccanismi previsti per indagare e sanzionare gli abusi delle forze
dellordine. Le forze dellordine si sono dimostrate efficienti nel far rispettare la legge, condurre indagini e
confiscare beni appartenenti a organizzazioni criminali, tenuto conto della quantit di risorse dedicate a questo
tipo di attivit.
Procedure di arresto e trattamento dei detenuti
Per arrestare una persona le forze dellordine hanno bisogno del mandato di un giudice, tranne quei casi in cui
sia in corso un reato o ci sia un pericolo specifico e immediato a cui far fronte. Quando le autorit arrestano una
persona senza un mandato, un giudice per le udienze preliminari deve decidere entro 24 ore se ci sono prove
sufficienti per procedere con un arresto. Il magistrato inquirente a quel punto ha 48 ore per confermare
larresto e raccomandare leventuale rinvio a giudizio. Nei casi di terrorismo le autorit possono trattenere i
sospettati per 48 ore prima di portare il caso davanti a un magistrato.
Le autorit generalmente rispettano il diritto a un rapido pronunciamento da parte di un giudice sulla legalit
della misura detentiva. La legge garantisce ai detenuti la possibilit di interpellare rapidamente e con regolarit
un avvocato di fiducia, ma le autorit nella pratica non sempre rispettano questo diritto. Il Comitato europeo
per la prevenzione della tortura ha riscontrato, in un rapporto del 2010, che in alcuni casi le forze dellordine di
fatto hanno negato a persone detenute il diritto a consultare un avvocato (diritto che pu essere esercitato solo
al momento dellarresto), intrattenendo chiacchierate informali prima di procedere formalmente allarresto.
La legge consente ai familiari dei detenuti di incontrare i loro cari. Lo Stato fornisce assistenza legale alle
persone indigenti. In circostanze eccezionali (di solito in casi di criminalit o quando c il pericolo che gli
avvocati possano cercare di manomettere le prove) il magistrato inquirente pu prendersi fino a cinque giorni
per interrogare il sospettato prima che questi abbia la possibilit di parlare con un avvocato. Alcune Ong e
organizzazioni internazionali sostengono che la legge antiterrorismo non rispetta i diritti dellimputato e in alcuni
casi ha avuto come risultato lespulsione o il rimpatrio di individui sospettati, di nazionalit straniera, in Paesi
dove c motivo di temere che possano essere perseguitati. La legge, nei casi di terrorismo, consente una
maggiore sorveglianza e d alle forze dellordine poteri pi ampi per la raccolta delle prove, ad esempio
attraverso il prelievo del DNA per lidentificazione di detenuti immigrati (vedi la sezione 2.d.).
La lunghezza della carcerazione preventiva e i tempi lunghi dei processi sono un importante motivo di
inquietudine. Durante i primi sei mesi dellanno, il 43 per cento di tutti i detenuti era in stato di carcerazione
preventiva o in attesa di sentenza definitiva. Il termine massimo di carcerazione preventiva va dai 2 ai 6 anni, a
seconda della gravit del reato. Secondo analisti indipendenti e magistrati, la lunghezza dei processi dipende
dal gran numero di procedimenti giudiziari, dalla mancanza di soluzioni stragiudiziali e dallinsufficienza e
inadeguata distribuzione di uffici e risorse, che includono la carenza di magistrati e personale giudiziario.
Ci sono stati casi di giudici accusati di collusione con la criminalit organizzata. Il 30 novembre la procura di
Milano ha chiesto larresto di Vincenzo Giglio, ex presidente della Sezione misure di prevenzione del tribunale di
Reggio Calabria, per corruzione e favoreggiamento nei confronti di una famiglia mafiosa.
Non esiste listituto della libert su cauzione; tuttavia, i giudici possono concedere la libert provvisoria ai
detenuti in attesa di giudizio. Come salvaguardia contro detenzioni ingiustificate, i detenuti possono chiedere
periodicamente ai giudici del tribunale del riesame di riesaminare il loro caso e stabilire se il proseguimento
della detenzione sia giustificato.
Le autorit possono prescrivere la carcerazione preventiva in casi estremi, se c la prova di un reato grave o se
il reato associato alla criminalit organizzata o ad atti terroristici. Tranne che in casi eccezionalissimi, la legge
proibisce la carcerazione preventiva per le donne incinte, i genitori single di bambini sotto ai tre anni di et, gli
ultrasettantenni e le persone gravemente ammalate.
e. Negazione del diritto a un processo pubblico ed equo
La Costituzione prescrive che il potere giudiziario devessere indipendente e in generale il Governo ha rispettato
lindipendenza della magistratura; tuttavia, la durata eccessiva un problema che riguarda un numero
significativo di processi.
Ci sono stati casi isolati di corruzione giudiziaria. Per esempio, il 18 gennaio, la procura di Torino ha aperto
unindagine contro il presidente del tribunale di Imperia Gianfranco Boccalatte, con laccusa di corruzione in
favore di esponenti del crimine organizzato.
Procedure processuali
La Costituzione garantisce il diritto a un processo equo e un potere giudiziario indipendente in generale fa
rispettare questo diritto. I processi sono pubblici. Le Corti di assise, che hanno competenza sui reati pi gravi,
sono composte da due magistrati di professione e da sei cittadini comuni scelti a caso fra i cittadini di et
compresa fra i 30 e i 65 anni. La legge prescrive che gli imputati possano consultare tempestivamente un
avvocato, ma nella pratica le autorit non sempre rispettano questo diritto. Gli imputati possono chiedere un
contraddittorio con i testimoni daccusa o interrogarli, e presentare testimoni e prove a loro favore. I pubblici
ministeri devono mettere le prove a disposizione degli imputati e dei loro avvocati, se questi lo richiedono. Gli
imputati godono della presunzione di innocenza e del diritto a ricorrere in appello contro le sentenze.
Istituzioni nazionali ed europee hanno criticato ripetutamente la lentezza dei processi.
I tribunali possono stabilire se esistono le condizioni per applicare la prescrizione e gli imputati che hanno
ottenuto la libert provvisoria spesso approfittano della lentezza della giustizia per ritardare i processi con
strategie dilatorie e ricorsi in appello.
Prigionieri e detenuti politici
Non ci sono sati casi di prigionieri o detenuti politici.
Decisioni dei tribunali regionali per i diritti delluomo
Le persone fisiche possono fare appello contro presunte violazioni dei diritti umani da parte dello Stato alla
Corte europea dei diritti delluomo, una volta che tutte le strade per una soluzione del caso allinterno del
sistema giudiziario italiano sono state esperite. Il Governo ha rispettato le decisioni finali della Corte europea
per i diritti delluomo.
Procedure giudiziarie civili e risarcimenti
La Costituzione garantisce un potere giudiziario e imparziale per le cause civili. I risarcimenti sono stabiliti dalla
legge. I contratti consentono e regolano gli arbitrati. Gli individui e le organizzazioni possono chiedere
risarcimenti in sede civile per le violazioni dei diritti umani.
f. Violazioni arbitrarie della privacy, dei diritti della famiglia, del domicilio o della corrispondenza
La legge proibisce questo tipo di azioni e in generale il Governo ha rispettato questi divieti nella pratica. Le
perquisizioni e la sorveglianza elettronica sono generalmente consentite solo dietro mandato giudiziario e in
circostanze ben definite. Il procuratore generale della Corte di cassazione pu autorizzare intercettazioni ai
danni di persone sospettate di terrorismo su richiesta del presidente del consiglio. Secondo osservatori
indipendenti le procure non limitano sempre luso delle intercettazioni a casi di assoluta necessit, come
richiesto dalla Corte di cassazione. Il 15 settembre la procura di Bari ha annunciato che aveva ordinato la
registrazione di oltre 100.000 telefonate in un caso che riguardava un imprenditore e altri manager privati
accusati di aver ricattato lallora presidente del consiglio Silvio Berlusconi.
Grazie alle fughe di notizie, i mezzi di informazione hanno potuto pubblicare trascrizioni di intercettazioni di
esponenti del Governo autorizzate nel quadro delle indagini in corso. A giugno i due maggiori quotidiani
nazionali, il Corriere della Sera e La Repubblica, hanno pubblicato trascrizioni di telefonate fra parlamentari e
ministri. Alcuni di questi esponenti dellesecutivo erano sotto inchiesta per corruzione e associazione a
delinquere tesa a ottenere informazioni riservate riguardanti procedimenti giudiziari.
La legge consente ai magistrati di distruggere intercettazioni illegali scoperte o confiscate dalle forze dellordine.
Sezione 2. Rispetto delle libert civili, fra cui:
a. Libert di stampa e di espressione
Stato della libert di stampa e di espressione
La Costituzione garantisce la libert di stampa e di espressione e in generale il Governo ha rispettato questi
diritti nella pratica. Una stampa indipendente, una magistratura efficiente e un sistema politico democratico
funzionante concorrono insieme ad assicurare la libert di stampa e di espressione.
Libert di stampa: lo scenario dellinformazione indipendente molto vivace ed esprime unampia variet di
opinioni. Tuttavia, il dibattito politico spesso animato da polemiche sulla faziosit dellinformazione. I due
principali partiti di opposizione e diverse organizzazioni non governative contestano leccessiva concentrazione
della propriet dei mezzi di informazione. La Fininvest, lazienda di famiglia dellex presidente del consiglio
Berlusconi, controlla la pi importante compagnia televisiva privata del Paese (la Mediaset) la maggiore casa
editrice (la Mondadori) e la maggiore societ di raccolta pubblicitaria (la Publitalia). Il fratello di Berlusconi
proprietario di uno dei pi importanti quotidiani nazionali, Il Giornale. Gli organi di informazione in Italia
tendono a riflettere il punto di vista dei proprietari, che si tratti di un partito politico o di unentit
imprenditoriale.
Violenze e vessazioni: il 19 luglio, la procura di Roma ha aperto uninchiesta sullallora presidente del consiglio
Silvio Berlusconi per abuso dufficio. Nel 2009 Berlusconi avrebbe esercitato pressioni sulla televisione pubblica,
la Rai, per far chiudere la trasmissione Annozero, un programma di informazione politica presentato da Michele
Santoro, spesso critico nei confronti dellesecutivo.
Nella sua classifica del 2011, lorganizzazione non governativa Reporter senza frontiere ha segnalato una
riduzione della libert di stampa nel Paese a causa del perdurante conflitto di interessi che porta i segni del
vecchio Governo, guidato dal magnate dei media ed ex presidente del consiglio Berlusconi.
La Federazione nazionale della stampa italiana (FNSI) ha criticato esempi di quelle che ha definito restrizioni
eccessive della libert di espressione. Il 1 febbraio le forze dellordine hanno perquisito lappartamento della
giornalista del Giornale Anna Maria Greco, che aveva scritto un articolo su un pubblico ministero di Milano.
Alcune associazioni di giornalisti hanno protestato contro questa perquisizione.
Leggi contro la diffamazione/Sicurezza nazionale: ci sono stati numerosi casi di funzionari pubblici che hanno
intentato causa a giornalisti per diffamazione. Secondo la maggior parte degli osservatori, il rischio di essere
citati in giudizio per diffamazione non ha scoraggiato i giornalisti dallinformare i cittadini riguardo ad argomenti
politicamente sensibili.
Libert di accesso a internet
Non c stato alcun caso di restrizione dellaccesso alla Rete o di controlli sulla posta elettronica o sulle chat da
parte dello Stato. Singoli individui e gruppi possono esprimere le loro opinioni attraverso la Rete, anche via
posta elettronica.
Ununit speciale di polizia sorveglia i siti Web per contrastare i reati riguardanti la pornografia infantile. Come
misura antiterrorismo, le autorit hanno introdotto lobbligo per i gestori di internet caff di dotarsi di una
licenza e lobbligo per gli utenti delle connessioni wireless di registrare i propri dati personali prima di collegarsi.
Libert di ricerca e di eventi culturali
Non c stato nessun caso di restrizione della libert di ricerca o di eventi culturali da parte del Governo.
b. Libert di riunione pacifica e di associazione
La Costituzione garantisce la libert di riunione e di associazione, e in generale il Governo ha rispettato questi
diritti nella pratica.
c. Libert di culto
Si veda il rapporto International Religious Freedom Report del Dipartimento di Stato allindirizzo
www.state.gov/j/drl/irf/rpt.
d. Libert di movimento, sfollati interni, protezione dei rifugiati e degli apolidi
La Costituzione garantisce la libert di spostarsi allinterno del Paese, di viaggiare allestero, di emigrare e
tornare in patria, e in generale il Governo ha rispettato questi diritti nella pratica. Il Governo collabora con
lUNHCR e altre organizzazioni umanitarie per garantire protezione e assistenza a rifugiati, ai richiedenti asilo,
agli apolidi e alle altre categorie assimilabili.
Protezione dei rifugiati
Accesso al diritto dasilo: la legge garantisce la concessione dellasilo o lo status di rifugiato e il Governo ha
istituito un sistema per garantire protezione ai rifugiati.
In seguito agli eventi della Primavera Araba, il flusso di immigrati che arrivano nel Paese via mare cresciuto
enormemente. Le sommosse in Tunisia hanno portato alla sospensione dellaccordo Italo-tunisino fra il mese di
gennaio e il 5 aprile; successivamente, i due Paesi hanno firmato un nuovo patto che garantisce una maggiore
sorveglianza delle frontiere e il rimpatrio delle persone che emigrano per motivi economici. Quasi tutti gli
emigranti tunisini arrivati dopo il 5 aprile sono stati espulsi. Quelli che sono arrivati prima di quella data hanno
ottenuto permessi di soggiorno temporanei.
A marzo il Governo libico ha sospeso lapplicazione del trattato di amicizia con lItalia, spingprovocaendo un
gran numero flusso di emigranti provenienti dallAfrica subsahariana che sono partitia lasciare dalla Libia via
mare, diretti principalmente verso lisola italiana di Lampedusa. La maggior parte di loro ha presentato
domanda di asilo.
Secondo il Governo, fra gennaio e settembre sono arrivati nel Paese 4.012 minorenni di nazionalit straniera,
3.739 dei quali senza un adulto che li accompagnasse. Circa 2.700 minorenni non accompagnati sono sbarcati a
Lampedusa. Quelli che sono stati presi sono stati inviati nei centri di permanenza temporanea per lesame del
loro status.
Un magistrato ha stabilisceto se gli immigrati dovevadevono essere espulsi (nei casi in cui era possibile
accertare la loro identit), obbligati a lasciare il territorio nazionale (nei casi in cui non era possibile accertare
la loro identit) o ammessi alla procedura per la domanda di asilo. Tra gennaio e luglio, il Governo ha
rimpatriato 13.700 immigrati, prevalentemente verso la Tunisia. Il ministero dellInterno, in collaborazione con
lOrganizzazione internazionale per le migrazioni, ha provveduto al ritorno degli immigrati in condizioni di
sicurezza nel loro Paese.
Il 20 gennaio erano presenti nel Paese 7.540 minorenni non accompagnati di nazionalit straniera, 1.137 dei
quali di nazionalit afghana. Il ministero dellInterno ha predisposto sezioni speciali allinterno dei centri di
permanenza temporanea per ospitare i minorenni.
Paese dorigine o di transito sicuro: lItalia aderisce al Regolamento Dublino II dellUnione Europea, che prevede
che la domanda di asilo sia trasferita al primo Stato membro in cui arrivato il richiedente asilo.
Non respingimento: il Governo garantisce protezione contro lespulsione o il rimpatrio di rifugiati in Paesi dove
rischiano di essere uccisi o imprigionati a causa della loro razza, religione, nazionalit, appartenenza a un
determinato gruppo sociale o adesione a una determinata ideologia politica.
Abusi ai danni dei rifugiati: nel corso dellanno ci sono stati diversi casi di disordini nei centri di detenzione per
immigrati. Il forte afflusso di rifugiati tunisini e africani in fuga dalla Libia tra gennaio e settembre ha aggravato
le gi scadenti condizioni di vita dei centri di permanenza temporanei, in particolare a Lampedusa.
Il 6 giugno i detenuti del centro di permanenza di Bari hanno inscenato una rivolta che culminata in un
tentativo di fuga di massa, con le sbarre di recinzione che sono state segate. I detenuti hanno ferito diversi
agenti delle forze dellordine, che hanno proceduto allarresto di 2 marocchini e 9 tunisini in relazione agli
incidenti.
Il 20 settembre i tunisini detenuti nel centro di Lampedusa hanno distrutto le strutture di accoglienza
appiccandovi il fuoco e determinando levacuazione degli immigrati trattenuti nellisola. Secondo un rapporto
dellAssemblea parlamentare del Consiglio dEuropa diffuso il 30 settembre, in seguito a una visita effettuata il
23 e 24 maggio, il Governo italiano ha trattenuto i tunisini a Lampedusa per lunghi periodi senza consentire loro
di parlare con un giudice. Il rapporto ha evidenziato anche che non erano state predisposte misure adeguate
per la separazione di minorenni e adulti e che esistevano problemi legati al sovraffollamento, alla lunghezza dei
periodi di detenzione e allinadeguatezza delle strutture igienico-sanitarie. Il rapporto si concludeva con critiche
al Governo per la lentezza con cui aveva reagito allafflusso iniziale di immigrati, richiamando lattenzione sulla
confusione e sulle condizioni di scarsa igiene che questa iniziale mancanza di iniziativa aveva provocato. Dopo
lincendio, il centro di permanenza di Lampedusa stato chiuso per riparazioni.
Accesso ai servizi di base: il Governo ha rilasciato dei permessi di soggiorno temporanei, soggetti a rinnovo
periodico da parte del ministero dellInterno. Questi permessi temporanei possono portare al rilascio di un
permesso di soggiorno permanente, anche se non lo garantiscono.
Protezione temporanea: il Governo ha offerto protezione temporanea anche a individui che forse non hanno i
requisiti per essere trattati come rifugiati. Tra gennaio e giugno 10.900 persone hanno presentato richiesta di
asilo alle autorit, contro le 5.400 dello stesso periodo del 2010. I primi quattro Paesi dorigine di 4.900
persone assistite fra gennaio e settembre erano lAfghanistan (14 per cento), la Somalia (13 per cento),
lEritrea (11 per cento) e la Nigeria (8 per cento).
Sezione 3. Rispetto dei diritti politici: il diritto dei cittadini di cambiare il proprio governo
La Costituzione garantisce ai cittadini il diritto di cambiare pacificamente il proprio Governo e i cittadini
esercitano concretamente questo diritto attraverso elezioni a scadenze periodiche, libere e corrette, a suffragio
universale.
Elezioni e partecipazione politica
Elezioni recenti: gli osservatori nazionali e internazionali, tra cui lOrganizzazione per la sicurezza e la
cooperazione in Europa (OSCE), hanno giudicato libere e corrette le elezioni parlamentari del 2008.
Partecipazione delle donne e delle minoranze: le senatrici sono 60 su 321 e le deputate 135 su 630. Nel
Consiglio dei ministri le donne ricoprono 23 incarichi. Fra i magistrati, c una percentuale di donne del 7 per
cento.
Due minoranze legalmente riconosciute possono contare su una rappresentanza in Parlamento, i francofoni
della Val d'Aosta e i germanofoni dellAlto Adige/Sdtirol, che hanno complessivamente 4 senatori e 3 deputati.
In una societ molto omogenea dal punto di vista etnico, gli immigrati rappresentano circa il 6,5 per cento della
popolazione e meno della met di loro pu essere definita come minoranza etnica o razziale. Nella Camera dei
deputati siedono due rappresentanti di gruppi di etnia diversa (di origine rispettivamente marocchina e
congolese).
Sezione 4. Corruzione dei funzionari e trasparenza dellamministrazione pubblica
La legge prevede sanzioni penali per la corruzione dei pubblici ufficiali e in generale il Governo applica queste
leggi in modo efficace. I mezzi di informazione hanno riportato numerosi casi isolati di corruzione nel corso
dellanno.
Secondo il procuratore generale della Corte dei conti, nel 2010 ci sono state 709 persone accusate di
corruzione, 183 persone accusate di peculato e 2.290 persone accusate di abuso dufficio.
Nel 2010 le sezioni regionali della Corte dei conti hanno trovato ragioni sufficienti per incriminare 227 persone
per corruzione e concussione (40 casi), abuso dufficio (17 casi), frode (95 casi), peculato (50 casi) e altri reati
(25 casi).
Qualsiasi ordinanza di arresto ai danni di un parlamentare devessere approvata dal Parlamento. Il 20 luglio la
polizia ha arrestato il parlamentare Alfonso Papa per favoreggiamento, rivelazione di segreto istruttorio e
concussione nel corso di uninchiesta su unassociazione segreta. Mentre da un lato il Parlamento ha dato il suo
consenso allarresto di Papa, un caso fortemente politicizzato, dallaltro ha respinto richieste dello stesso tipo
per altri parlamentari, fra cui il deputato Marco Milanese e il senatore Alberto Tedesco.
I parlamentari hanno lobbligo di divulgare la loro situazione patrimoniale. Il dipartimento per la Funzione
pubblica ha incoraggiato i dirigenti di tutti i ministeri ad aderire volontariamente alle linee guida per la
divulgazione della loro situazione patrimoniale. Il Servizio anticorruzione e trasparenza del dipartimento per la
Funzione pubblica lorgano di controllo del Governo contro la corruzione.
La legge garantisce ai cittadini il diritto di accedere ai documenti pubblici e di essere informati sulle procedure
amministrative. Tranne alcune eccezioni legate a problematiche di sicurezza, il Governo e gli enti locali hanno
rispettato questo diritto nella pratica, sia per i cittadini italiani che per gli stranieri e la stampa estera.
Sezione 5. Atteggiamento del Governo riguardo alle inchieste internazionali e non governative su presunte
violazioni di diritti umani
Le varie organizzazioni per i diritti umani nazionali e internazionali in generale svolgono la loro attivit senza
alcuna restrizione da parte del Governo, indagando e pubblicando quello che scoprono riguardo a casi di
violazioni dei diritti umani. I funzionari pubblici hanno un atteggiamento attento e collaborativo rispetto a questi
gruppi. LUfficio nazionale antidiscriminazioni razziali (UNAR) del ministero per le Pari opportunit assiste le
vittime di discriminazioni.
Organismi dello Stato per la difesa dei diritti umani: un Comitato interministeriale dei diritti delluomo e una
Commissione parlamentare per i diritti delluomo si concentrano su casi internazionali e su casi nazionali di alto
profilo.
Sezione 6. Discriminazioni e abusi da parte della societ e traffico di esseri umani
La legge vieta ogni discriminazione basata su razza, genere, origine etnica e idee politiche e garantisce una
certa protezione contro le discriminazioni basate su disabilit, lingua o condizione sociale. In generale il
Governo ha fatto rispettare questi divieti: persistono tuttavia alcune discriminazioni allinterno della societ nei
confronti delle donne, degli individui affetti da disabilit, degli immigrati, dei rom e delle persone omosessuali,
bisessuali e transgender.
Donne
Stupri e violenze domestiche: lo stupro, incluso lo stupro coniugale, illegale e il Governo ha fatto rispettare
con efficacia la legge. Secondo lIstituto nazionale di statistica (ISTAT) nel 2009 sono stati denunciati alle forze
dellordine 4.963 casi di stupro.
Le violenze contro le donne, comprese le violenze coniugali, restano un problema. Nel settembre del 2010,
lISTAT ha riferito che circa 10,5 milioni di donne fra i 16 e i 55 anni, ossia il 51,8 per cento di tutte le donne,
sono state vittime di violenze o molestie almeno una volta nella vita. Tra il 2008 e il 2010 3,9 milioni di donne
sono state coinvolte in casi di violenze o molestie. Su questi 3,9 milioni, nel 27 per cento dei casi si trattato di
aggressioni verbali, nel 22 per cento dei casi di stalking, nel 20 per cento dei casi di atti osceni e nel 19 per
cento dei casi di violenza fisica. Le donne che vivono nelle grandi citt sono pi a rischio: il 64,9 per cento delle
donne che vivono nelle aree urbane ha denunciato un caso di violenza o di stalking almeno una volta nella vita.
L8,5 per cento delle donne dello studio ha denunciato molestie sessuali sul luogo di lavoro. Nel 2010 le forze
dellordine hanno trasmesso alle procure 4.813 casi di violenza sessuale, in larga maggioranza ai danni di
donne. Non sono disponibili dati pi aggiornati.
Maltrattare fisicamente una donna un reato penale, anche se a farlo un familiare, e la legge prevede
lincriminazione dei responsabili e protegge lidentit delle donne coinvolte. Le forze dellordine e le autorit
giudiziarie perseguono i responsabili di violenze contro le donne, ma le vittime spesso rifiutano di sporgere
denuncia per paura, vergogna o ignoranza della legge.
Nel 2009 il dipartimento per le Pari opportunit ha istituito un numero verde per le vittime di stalking, in
aggiunta al numero verde per le vittime di violenze che cercano assistenza immediata e residenze protette
temporanee. Gli enti locali finanziano alloggi e comunit protette, di solito gestite da organizzazioni non
governative. Queste iniziative hanno accresciuto la consapevolezza dei diritti e delle tutele, e le donne sono pi
inclini a denunciare i loro persecutori. Fra met di settembre del 2010 e il 17 marzo del 2011 il numero verde
del dipartimento per le Pari opportunit ha ricevuto 11.900 telefonate. Sulle 4.500 chiamate ricevute fra il 10
gennaio e il 17 marzo del 2011, il 10 per cento erano di straniere; il 35 per cento riguardava casi di violenza
psicologica, il 25 per cento casi di violenza fisica e il 6 per cento casi di stalking. Nel 2010 la polizia ha ricevuto
5.739 denunce di stalking, nell87 per cento dei casi da parte di donne. Non sono disponibili dati pi aggiornati.
Nel 2010 lorganizzazione non governativa Telefono Rosa ha assistito 1.749 vittime di violenze, nel 40 per cento
dei casi vittime di violenze fisiche, nel 38 per cento dei casi di violenze psicologiche e nel 9 per cento dei casi di
stalking. Tra settembre e dicembre del 2010 lorganizzazione non governativa ACMID-Donna, che gestisce un
numero verde per donne musulmane vittime di abusi, ha ricevuto 1.376 telefonate, di cui 970 erano richieste di
aiuto. Fra le donne che hanno chiamato questo numero, 74 erano vittime di nozze forzate: 23 donne sono state
trasferite in comunit protette a seguito della chiamata.
Usanze tradizionali nocive: i mezzi di informazione riportano casi sporadici di delitti donore. Il 22 dicembre
un tribunale di Modena ha condannato allergastolo un pachistano, Khan Ahamad Butt, per aver ucciso la moglie
Shanaz Begum. Suo figlio, Umair, stato condannato a 20 anni di carcere per il tentato omicidio della figlia di
Butt, Nosheen Butt. Shanaz Begum aveva preso le difese della figlia contro il marito e il figlio dopo che questa
aveva rifiutato un matrimonio organizzato con un uomo pi anziano.
Il 28 gennaio una corte di appello ha condannato il quarantacinquenne marocchino El-Ketaoui Dafani
allergastolo per lomicidio della figlia diciottenne Saana Dafani, nel 2009. Luomo aveva ucciso la figlia perch
aveva una relazione con un italiano di 31 anni. Gli avvocati difensori hanno fatto ricorso in Cassazione.
Mutilazioni genitali femminili: le mutilazioni genitali femminili sono un reato che prevede una pena carceraria
fino a 10 anni. Secondo lIstituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti, che ha
assistito quasi 5.000 vittime di mutilazioni genitali femminili nellarco degli ultimi 10 anni, sono a rischio di
mutilazione altre 3.000 ragazze. Nel 2009 il ministero per le Pari opportunit ha calcolato che 35.000 donne
immigrate (1.100 delle quali dai 17 anni in gi) hanno subito mutilazioni genitali. Nella stragrande maggioranza
dei casi la mutilazione avvenuta nel Paese dorigine delle vittime. La maggior parte di queste donne vive in
Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Lazio. Una commissione del ministero per le Pari opportunit con il
compito di combattere il fenomeno ha messo in campo un programma di prevenzione che include una
campagna informativa fra gli immigrati, unanalisi dei rischi, la formazione di mediatori culturali e un numero
verde dedicato alle vittime di questa pratica.
Molestie sessuali: le molestie sessuali sono illegali e il Governo ha fatto rispettare con efficacia la legge. Un
decreto legge stabilisce che la violenza emotiva basata sulla discriminazione di genere un reato.
Diritti riproduttivi: le coppie e i singoli individui hanno il diritto di scegliere quanti figli avere, a che distanza
luno dallaltro e quando averli, e dispongono delle informazioni e degli strumenti in tal senso, senza
discriminazioni, coercizioni e violenze. Sono largamente disponibili informazioni sulla contraccezione e
unassistenza sanitaria qualificata al momento del parto e nel post partum. Donne e uomini hanno uguale
accesso ai servizi diagnostici e di cura delle malattie sessualmente trasmissibili.
Discriminazioni: la legge attribuisce alle donne gli stessi diritti degli uomini, compresi quelli previsti dal diritto di
famiglia, dal diritto ereditario, dal diritto di propriet e dal diritto processuale.
Secondo i dati dellEurostat, il divario complessivo fra I salari percepiti dagli uomini e quelli percepiti dalle
donne nel 2009 era del 5,5 per cento. Le donne rimangono sottorappresentate in molti campi, tra cui la
direzione delle aziende, limprenditoria e altre professioni. Nel 2009, il 63 per cento dei dipendenti della sanit
pubblica era costituito da donne, ma fra i dirigenti dello stesso settore le donne erano solo il 18 per cento. Nel
2010 nei consigli damministrazione delle aziende quotate sul mercato azionario le donne erano appena il 6 per
cento. Il 29 giugno il Parlamento ha approvato una legge che impone alle aziende quotate in Borsa di riservare
alle donne almeno un quinto dei posti in consiglio damministrazione entro il 2012, e almeno un terzo entro il
2015.
Il 22 dicembre il Parlamento ha approvato una legge per linnalzamento dellet pensionabile per le donne, che
metter fine alla discriminazione fra donne e uomini nel settore privato entro il 2018.
Ci sono diversi organismi dello Stato che lavorano per garantire i diritti delle donne: fra questi, il dipartimento
per le Pari opportunit e la Commissione per le pari opportunit presso la Presidenza del consiglio. Il ministero
del Lavoro e delle politiche sociali ha una commissione analoga che si occupa dei diritti delle donne e delle
discriminazioni sul luogo di lavoro. Molte organizzazioni non governative, nella maggior parte dei casi affiliate a
sindacati o partiti politici, promuovono attivamente e con efficacia i diritti delle donne.
Minori
Iscrizione allanagrafe: la cittadinanza si ottiene attraverso lo jus sanguinis (perch si figli di un cittadino o di
una cittadina italiana). Gli enti locali registrano immediatamente tutte le nascite.
Abusi ai danni di minori: nei primi sei mesi dellanno il Telefono Azzurro, unorganizzazione non governativa che
difende i diritti dei minori, ha ricevuto 882 richieste di assistenza. Di queste, il 5 per cento riguardava abusi
sessuali, il 12,5 per cento violenze fisiche e il 6 per cento violenze psicologiche. Nel 53 per cento dei casi le
vittime erano di sesso femminile; il 62 per cento delle vittime aveva meno di 10 anni.
Sfruttamento sessuale ai danni di minori: lItalia ha una legge contro la corruzione di minorenne. Let minima
per avere rapporti sessuali consensuali varia dai 13 ai 16 anni, in base al rapporto fra partner. La pena per la
pornografia minorile varia dai 6 ai 12 anni di carcere e la pena per rapporti sessuali con minori al di sotto
dellet minima dai 2 ai 10 anni di carcere. Tra gennaio e settembre ununit speciale della polizia ha passato al
vaglio 16.100 siti web: 685 persone sono state denunciate alle autorit per reati riguardanti la pornografia
minorile in Rete e 39 persone sono state arrestate. Tra gennaio e marzo, il Telefono Arcobaleno ha individuato
oltre 18.000 siti web utilizzati dai pedofili.
Nel 2010 le autorit hanno registrato 582 denunce per rapporti sessuali con minori, 380 denunce per
produzione o possesso di materiale pedopornografico e 175 denunce per minori obbligati ad assistere a rapporti
sessuali fra adulti.
Lorganizzazione non governativa Save the Children calcola che i minori rappresentano il 10 per cento degli
individui coinvolti nella prostituzione (in numeri assoluti, fra i 1.600 e i 2.000 minori). Sono rari i casi di
bambini di nazionalit italiana che si dedicano alla prostituzione per sopravvivere, ma il centro di ricerca
indipendente Parsec ha riferito che ci sono migliaia di minori immigrati dallEuropa orientale che si
prostituiscono.
Il 28 giugno le forze dellordine hanno arrestato 16 persone accusate di sfruttare sessualmente ragazze italiane
minorenni nella provincia di Cosenza. I reclutatori attiravano le vittime e poi le costringevano a prostituirsi.
Il 4 luglio le autorit hanno arrestato a Massa Carrara 11 persone accusate di reclutare ragazze romene per
costringerle a prostituirsi. I protettori delle ragazze le minacciavano e le picchiavano.
Gli adulti di etnia rom continuano a usare bambini rom di tutte le et per mandarli a mendicare, e in alcuni casi
anche per prostituirli e mandarli a rubare. Le forze dellordine non sempre intervengono per impedire la questua
forzata dei bambini rom.
Sottrazione internazionale di minori: lItalia aderisce alla convenzione dellAja del 1980 sugli aspetti civili della
sottrazione internazionale di minori.
Antisemitismo
In Italia ci sono approssimativamente 30.000 ebrei. I pregiudizi antisemiti nella societ perdurano. Singoli
individui e piccoli gruppi estremisti si sono resi responsabili di dichiarazioni e azioni antisemite, fra cui atti
vandalici e pubblicazione di materiale antisemita su internet.
A ottobre il Comitato dindagine conoscitiva sullantisemitismo della Camera dei deputati ha pubblicato un nuovo
rapporto sullantisemitismo in Italia. Il rapporto citava uno studio del 2008 del Centro di documentazione
ebraica contemporanea, che calcola che il 44 per cento degli italiani manifesta, in qualche modo,
atteggiamenti e opinioni ostili agli ebrei e che il 12 per cento professa un antisemitismo vero e proprio. Il
rapporto ha documentato anche il proliferare di siti web antisemiti e la tendenza delle critiche verso Israele a
trasformarsi in antisemitismo.
Il 27 gennaio a Stradella le autorit locali hanno scoperto scritte e simboli antisemiti su muri, strade e lapidi
della cittadina.
Secondo il Centro di documentazione ebraica contemporanea nel 2010 esistevano oltre 40 siti web antisemiti. Il
18 gennaio un sito di destra ha pubblicato un elenco di nomi di professori universitari ebrei accusati di fare
proseliti per la causa sionista. La polizia postale ha prontamente chiuso il sito. A dicembre un altro sito ha
preso di mira diversi ebrei italiani famosi pubblicando le loro foto accompagnate da messaggi di odio. Le foto
sono state tolte dopo che la comunit ebraica romana ha denunciato il fatto alle forze dellordine. Il sito
conteneva anche diverse vignette antisemite, teorie del complotto e il testo del Protocollo dei savi di Sion. La
polizia postale ha prontamente chiuso il sito.
Il ministero della Pubblica istruzione ha finanziato corsi di Formazione per insegnanti finalizzati a prevenire
lantisemitismo sui social network.
Traffico di esseri umani
Si veda il Trafficking in Persons Report del Dipartimento di Stato allindirizzo www.state.gov/j/tip.
Persone con disabilit
La legge vieta le discriminazioni contro persone affette da disabilit fisiche, sensoriali, intellettuali e mentali
nellambito del mondo del lavoro, dellistruzione, dellaccesso allassistenza sanitaria e dellerogazione di altri
servizi pubblici. Il Governo ha fatto rispettare con efficacia queste disposizioni, ma ci sono stati casi di
discriminazione da parte della societ. Lorganizzazione Antigone sostiene che nelle carceri e nelle strutture di
salute mentale gli abusi sono frequenti, puntando il dito su una serie di decessi che potrebbero essere dovuti a
inadeguata assistenza per persone con disabilit. Il 16 marzo una commissione parlamentare ha pubblicato un
rapporto su 6 ospedali psichiatrici giudiziari. La commissione ha riscontrato che molti di questi ospedali
presentavano condizioni di vita inadeguate e carenza di cure mediche necessarie. Il 27 luglio le forze dellordine
hanno chiuso 49 celle in 2 strutture psichiatriche visitate dalla commissione e il 10 marzo hanno arrestato 2
guardie carcerarie dellospedale psichiatrico di Aversa accusate di abusi sessuali ai danni di un detenuto
transessuale.
Anche se la legge prevede lobbligo di garantire laccesso agli edifici pubblici per le persone con disabilit, le
barriere meccaniche, in particolare nel trasporto pubblico, continuano a essere un problema. Molte citt
mancano delle infrastrutture necessarie (ascensori nelle stazioni della metro, stazioni funicolari e rampe sui
marciapiedi) per persone costrette su una carrozzella o con una mobilit ridotta. La responsabilit di difendere i
diritti delle persone con disabilit spetta al ministero del Lavoro e delle politiche sociali.
Un ente pubblico, lIstituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori (ISFOL), ha calcolato
che nel Paese ci sono 3 milioni di persone con disabilit, il 93 per cento delle quali vive con i familiari.
Minoranze nazionali/razziali/etniche
Non ci sono statistiche accurate sulla percentuale di rom presenti nel Paese. Alcune organizzazioni non
governative hanno calcolato che i rom concentrati ai margini delle aree urbane, nel Centro e nel Sud del Paese,
sarebbero tra i 120.000 e i 170.000, compresi i 75.000 in possesso della cittadinanza italiana.
Nel corso dellanno, i rom sono stati ripetutamente oggetto di vessazioni da parte delle autorit comunali, di
discriminazioni da parte della societ e di attacchi violenti contro i campi abusivi in cui vivono. Le esternazioni di
alcuni politici favoriscono le discriminazioni da parte delle autorit municipali e della societ ai danni della
popolazione rom, in particolare attraverso atti di violenza teppistici e attacchi individuali diretti contro i rom.
Il 10 dicembre una protesta inscenata dai residenti delle Vallette, un quartiere della periferia torinese,
degenerata quando alcuni manifestanti hanno attaccato e bruciato un campo rom appiccando il fuoco alle
roulotte e alle baracche che ospitavano circa 150 persone. La protesta era stata organizzata dopo che una
ragazza di 16 anni aveva denunciato alle forze dellordine di essere stata violentata da due rom. La ragazza
successivamente ha ritrattato le accuse, confessando di essersi inventata tutto e chiedendo pubblicamente
scusa. Lorganizzazione non governativa Amnesty International ha riferito che il giorno prima della protesta
erano stati distribuiti dei volantini che incitavano gli abitanti del quartiere a ripulire larea in cui era collocato
il campo nomade. Al corteo hanno partecipato circa 500 persone, una trentina delle quali ha preso parte al raid
contro linsediamento. Non ci sono stati feriti, perch le forza dellordine avevano evacuato la zona prima che
iniziasse la protesta.
Nel corso dellanno esponenti del Governo nazionale e delle amministrazioni locali hanno fatto commenti razzisti
contro i rom e altre minoranze. A maggio il presidente del consiglio Berlusconi ha dichiarato che Milano
rischiava di diventare una citt islamica, una zingaropoli piena di campi rom e assediata dagli stranieri. La
stampa e le organizzazioni non governative hanno riportato casi di discriminazione, in particolare per quanto
riguarda alloggi e sgomberi, espulsioni e tentativi da parte del Governo di togliere i bambini rom ai loro genitori
per proteggerli.
Secondo il rapporto del Consiglio dEuropa del 7 settembre, dopo la visita effettuata il 26 e il 27 maggio dal
commissario per i diritti umani Thomas Hammarberg, lo stato di emergenza in vigore in cinque Regioni ha
fornito le basi per la moltiplicazione degli sgomberi di rom e sinti dagli insediamenti in tutto il paese, spesso con
modalit in contrasto con il rispetto dei diritti umani. Nei campi abusivi mancano lelettricit, laccesso
allacqua e alle fognature, alloggi adeguati e disinfestazioni. Il rapporto dice che allorigine della segregazione
dei rom nei campi ci sono le politiche abitative locali e nazionali, che danno per scontato che i rom siano
nomadi e che non sono riuscite ad andare incontro ai loro bisogni. Gli sgomberi hanno un impatto negativo
sul diritto allo studio dei bambini rom.
Lorganizzazione Amnesty International ha dichiarato che a Roma, tra marzo e maggio, le autorit hanno
effettuato 154 sgomberi mirati, che hanno coinvolto 1.800 rom. Il Centro europeo per i diritti dei rom ha
dichiarato che questi sgomberi violano le leggi e i criteri previsti dalla legge nazionale che regola gli sgomberi
forzati. Il Centro ha accusato le autorit capitoline di non aver comunicato per tempo lintenzione di effettuare
questi sgomberi, di non aver offerto delle sistemazioni alternative adeguate e di aver distrutto beni personali
nel corso delle operazioni.
A novembre il Consiglio di Stato ha decretato che lo stato di emergenza andava contro la legge ed era fonte di
discriminazione. Ha dichiarato che non esistevano prove dellesistenza di un legame di causa-effetto tra la
presenza degli insediamenti rom e il sorprendente e anomalo dissesto dellordine e della sicurezza pubblica nelle
aree interessate. Nonostante la pronuncia del Consiglio di Stato, le autorit comunali hanno difeso lo stato di
emergenza, sottolineando lincompatibilit assoluta fra la condizione dei campi e la protezione dei diritti
umani.
Il 6 gennaio quattro bambini rom sono morti nel sonno per un incendio scoppiato in un campo abusivo
nellestrema periferia romana. Il sindaco Gianni Alemanno ha ribadito la sua intenzione di mettere in atto il
Piano nomadi del 2009, che prevede la chiusura dei campi abusivi e il trasferimento dei rom in insediamenti
legali.
Esponenti del Governo e amministratori locali, tra cui rappresentanti del ministero dellInterno e dellUNAR, si
sono periodicamente incontrati con i rom e i loro rappresentanti. Il 17 giugno alcuni gruppi di rom residenti a
Milano hanno formato un consiglio per facilitare il dialogo con lamministrazione locale. A luglio sono stati
segnalati allOsservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori 130 casi, 56 dei quali relativi a crimini
contro i rom; le forze dellordine hanno arrestato 11 persone e ne hanno messe sotto inchiesta altre 33.
Nel 2010 lUNAR ha ricevuto circa 1.000 chiamate sul suo numero vedere nazionale e circa 10.000 richieste sul
suo sito web. AllUNAR sono arrivate informazioni su 500 casi di discriminazione, il 28 per cento dei quali
riguardavano le condizioni di lavoro, il 20 per cento gli alloggi e il 10 per cento le discriminazioni nellerogazione
di servizi pubblici. LUNAR ha fornito assistenza legale e ha svolto un ruolo di mediazione nelle controversie.
Abusi da parte della societ, discriminazioni e atti di violenza basati sullorientamento sessuale e sullidentit di
genere
La stampa ha riportato diversi casi di violenze contro coppie di gay e di lesbiche avvenute nel corso dellanno.
Secondo unindagine condotta dallassociazione Arcigay su gay e lesbiche, pubblicata a ottobre, il 13,5 per
cento degli intervistati era stato licenziato per il proprio orientamento sessuale e il 19 per cento era stato
vittima di altre forme di discriminazioni sul lavoro.
Il 27 gennaio le forze dellordine hanno arrestato Gianluca Costantino, Stefano Merighi e Diego Fosco con
laccusa di aver picchiato selvaggiamente e violentato un omosessuale straniero a Canazei, in provincia di
Trento, nellaprile del 2010.
L11 aprile la Corte dappello di Roma ha giudicato il ministero della Difesa e quello dei Trasporti colpevoli di
discriminazione per aver revocato la patente a un omosessuale, Danilo Giuffrida (fatto avvenuto a Catania nel
2005); e ha imposto ai due dicasteri di sborsare 20.000 euro come risarcimento.
Il 27 luglio le forze dellordine hanno arrestato due agenti di polizia penitenziaria dellospedale psichiatrico
giudiziario di Aversa, con laccusa di violenza sessuale ai danni di un detenuto transessuale, avvenuta il 10
marzo (si veda Persone con disabilit).
Altri tipi di violenze o discriminazioni da parte della societ
Non ci sono stati casi di violenze o discriminazioni nei confronti di persone affette da HIV/AIDS. Sulla base dei
riscontri effettivi non sembra che vi siano discriminazioni o abusi sistematici nei confronti di tali persone.
Sezione 7. Diritti dei lavoratori
a. Libert di associazione e diritto alla contrattazione collettiva
La legge sancisce il diritto di costituire organizzazioni sindacali, di aderirvi e di svolgere attivit sindacali
allinterno dei luoghi di lavoro, senza previa autorizzazione n condizioni eccessivamente limitative. I sindacati
sono indipendenti dal Governo e dai partiti politici. La legge proibisce la costituzione di organizzazioni sindacali
allinterno delle forze armate. La legge garantisce il diritto di sciopero, ma pone delle restrizioni quando si tratta
di servizi pubblici essenziali (come trasporti, sanit, igiene pubblica), con lobbligo di fornire un preavviso
maggiore e il divieto di scioperi multipli, a pochi giorni di distanza luno dallaltro. La legge inoltre limita lo
sciopero nel trasporto pubblico, stabilendo che a indirlo siano soltanto sigle sindacali che rappresentano almeno
il cinquanta per cento della forza lavoro. I sindacati possono svolgere le loro attivit senza interferenze e la
legge sancisce il diritto allorganizzazione e alla contrattazione collettiva. LISTAT ha calcolato che nel 2010 sono
stati firmati 78 contratti collettivi nazionali, che hanno interessato 13 milioni di lavoratori, pubblici e privati. La
contrattazione di secondo livello (gli accordi collettivi a livello aziendale o territoriale) ha riguardato circa il 30
per cento dei lavoratori. La discriminazione antisindacale illegale. I lavoratori licenziati per attivit sindacali
hanno il diritto di chiedere il reintegro.
Il Governo protegge i diritti dei lavoratori e fa rispettare la legge. I lavoratori esercitano concretamente questi
diritti, formando sindacati a prendendo parte a scioperi legali. I lavoratori si organizzano e conducono
contrattazioni collettive. Non ci sono stati casi di discriminazioni.
La legge consente a unazienda di qualsiasi nazionalit in una zona franca doganale di assumere lavoratori della
sua stessa nazionalit applicando le leggi sul lavoro e i sistemi di sicurezza sociale che sono in vigore nel
proprio Paese dorigine.
b. Divieto di lavoro forzato o coatto
La legge vieta il lavoro forzato o coatto, incluso quello minorile, e il Governo ha fatto rispettare questi leggi;
tuttavia, ci sono state alcune denunce sullutilizzo di queste pratiche.
La Parsec, unorganizzazione non governativa che assiste le vittime del traffico di esseri umani e conduce
ricerche sulle tendenze di questa attivit criminale, ha stimato che circa 500 persone vittime del traffico di
esseri umani finalizzato al lavoro forzato hanno lavorato principalmente nel settore dei lavori domestici, nel
settore agricolo e nel settore dei servizi. Il lavoro forzato riguarda soprattutto i settori delledilizia e
dellagricoltura.
Secondo una ricerca condotta da esperti indipendenti, delle 291 vittime del lavoro forzato aiutate dalle
organizzazioni non governative fra il 2005 e il 2009, la maggioranza proveniva da Romania, Marocco, Egitto e
India. Circa il 71 per cento era di sesso maschile. La maggior parte delle vittime aveva lasciato volontariamente
il proprio Paese per sfuggire alla povert (il 68 per cento) e trovare un lavoro migliore (il 72 per cento). Fra le
vittime del traffico di esseri umani finalizzato al lavoro forzato, i due terzi delle donne e il 48 per cento degli
uomini ha ricevuto finte offerte di lavoro; il 25 per cento ha lavorato nelledilizia, il 17 per cento come badanti e
il 14 per cento nellagricoltura.
Si veda anche il Trafficking in Persons Report del Dipartimento di Stato allindirizzo www.state.gov/j/tip.
c. Divieto del lavoro minorile ed et lavorativa minima
Lo Stato cerca di far rispettare le leggi e le misure messe a punto per proteggere i minori dallo sfruttamento sul
lavoro; tuttavia, ci sono stati alcuni casi di lavoro minorile.
La legge proibisce di assumere minori al di sotto dei 15 anni , con alcune limitate eccezioni; per i ragazzi sotto i
18 anni e per le ragazze sotto i 21 anni ci sono delle specifiche restrizioni allimpiego in lavori rischiosi o
pericolosi per la salute. La legge in generale viene rispettata nel settore delleconomia legale, mentre pi
difficile applicarla nel settore relativamente vasto delleconomia sommersa.
Dal Nord Africa e dai Paesi asiatici entrano regolarmente e clandestinamente nel Paese lavoratori minorenni
immigrati, soprattutto fra i 15 e i 18 anni. Questi minorenni lavorano principalmente nel settore manifatturiero
e nei servizi. Gli ispettori del lavoro hanno scoperto 190 casi di minorenni che lavoravano illegalmente fra il
gennaio e lagosto del 2010.
Il 30 giugno il ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha dichiarato che erano stati identificati 5.806 minori
non accompagnati, provenienti in maggioranza da Afghanistan, Tunisia ed Egitto, che avevano i requisiti
necessari per ricevere assistenza e servizi dallo Stato.
Il Governo, le associazioni dei datori di lavoro e i sindacati collaborano regolarmente fra di loro per contrastare
il lavoro minorile. Il ministero del Lavoro e delle politiche sociali, in collaborazione con polizia e carabinieri, ha il
compito di far rispettare le leggi sul lavoro minorile, ma con risultati limitati.
d. Condizioni di lavoro accettabili
La legge non stabilisce un salario minimo; ma i contratti collettivi di lavoro negoziati dai sindacati hanno fissato
dei minimi salariali per diversi settori lavorativi. La soglia di povert ufficialmente fissata a 992 euro al mese
per una famiglia di due persone. Chi lavora nelleconomia sommersa spesso lavora per stipendi pi bassi, non
comparabili a quelli delleconomia legale. Secondo lISTAT, nel 2010 i circa tre milioni di lavoratori delleconomia
sommersa rappresentavano l11,3 per cento del totale della forza lavoro ed erano impiegati soprattutto al Sud,
nellagricoltura e nei servizi.
Per legge, la settimana lavorativa di 40 ore. Gli straordinari non possono andare oltre le due ore al giorno, per
una media di 12 ore a settimana. A meno che un contratto collettivo non disponga diversamente, la legge
stabilisce che nel settore industriale lo straordinario non possa superare le 80 ore a trimestre e le 250 ore
allanno. La legge dispone periodi di riposo di un giorno a settimana e di 11 ore al giorno. La legge prevede una
retribuzione maggiore per gli straordinari. Il Governo, con il costante stimolo dei sindacati, ha fatto rispettare
nella pratica queste norme.
La legge fissa i parametri di base per la salute e la sicurezza del lavoro e le linee guida per gli indennizzi in caso
di infortuni sul lavoro. Gli ispettori del lavoro dipendono dal Servizio sanitario nazionale e dal ministero del
Lavoro e delle politiche sociali, ma il loro numero non basta a garantire unapplicazione adeguata delle norme
di salute e sicurezza. N lo Stato n i datori di lavoro fanno rispettare queste norme nel settore delleconomia
sommersa. Secondo lIstituto nazionale per lassicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), nel 2010 ci
sono stati 980 decessi legati al lavoro.
(Traduzione di Fabio Galimberti)
LItalia una democrazia multipartitica con un Parlamento bicamerale composto dalla Camera dei deputati e dal
Senato. La Costituzione attribuisce il potere esecutivo al Consiglio dei ministri, guidato dal presidente del
consiglio. Il presidente della Repubblica, che il capo dello Stato, nomina il presidente del consiglio dopo un
giro di consultazioni con i leader di tutte le forze politiche rappresentate in Parlamento. Gli osservatori
internazionali hanno giudicato le elezioni parlamentari nazionali del 2008 libere e corrette. Le forze di sicurezza
sono sottoposte alle autorit civili.
I problemi principali sotto il profilo dei diritti umani riguardano: la lunghezza della custodia cautelare e la
detenzione delle persone interessate da questa misura nelle stesse strutture dove sono detenuti criminali
condannati con sentenza definitiva; le condizioni di vita inaccettabili nelle carceri sovraffollate e nei centri di
detenzione per immigrati clandestini; i pregiudizi sociali e alcuni casi di angherie da parte delle autorit
municipali nei confronti dei rom, che aggravano la loro condizione di emarginazione sociale e limitano le loro
possibilit di accesso allistruzione, allassistenza sanitaria, al mondo del lavoro e ad altri servizi sociali.
Fra gli altri problemi relativi ai diritti umani ci sono linefficienza del sistema giudiziario, che non sempre
garantisce una giustizia rapida, la corruzione delle amministrazioni pubbliche, le molestie e le violenze contro le
donne, lo sfruttamento sessuale ai danni dei bambini e gli atti vandalici antisemiti. Esiste il problema del traffico
di esseri umani a fini di sfruttamento sessuale e lavorativo, ma lo Stato persegue penalmente i trafficanti e
offre assistenza delle vittime. Ci sono stati anche alcuni casi di violenze contro gay e lesbiche e discriminazioni
sul luogo di lavoro basate sullorientamento sessuale.
Lo Stato persegue penalmente e punisce i funzionari pubblici che commettono reati e abusi.
Sezione 1. Rispetto dellintegrit della persona, inclusa la garanzia di non incorrere in:
a. Esecuzioni arbitrarie o illegali
Lo Stato e i suoi rappresentanti non si sono resi responsabili di nessun omicidio legato a motivazioni politiche;
nel corso dellanno, tuttavia, ci sono stati diversi casi di persone uccise dalle forze di sicurezza in circostanze
poco chiare.
Il 7 aprile il detenuto Carlo Saturno stato trovato impiccato in una cella del carcere di Bari. Saturno era stato
accusato di aggressione dopo una colluttazione con alcuni agenti di polizia penitenziaria. I medici dellospedale
pubblico che hanno esaminato il corpo hanno espresso dubbi sulle cause della morte e le autorit hanno aperto
uninchiesta.
Il 14 luglio un giudice ha disposto la proroga delle indagini sulla morte dellimmigrato marocchino Aziz Amiri,
ucciso da un colpo darma da fuoco esploso da un carabiniere durante un tentato arresto a Bergamo, nel
febbraio del 2010. Secondo quanto riportato dalla stampa, Amiri aveva cercato di sfuggire ai carabinieri che
avevano fermato la sua auto per un controllo di routine ed era rimasto ucciso da un colpo di pistola dopo aver
speronato con la sua auto una macchina dei carabinieri.
b. Sparizioni
Non ci sono stati casi di sparizioni legate a ragioni politiche.
c. Torture e altri trattamenti o punizioni crudeli, disumani o degradanti
La legge vieta pratiche di questo genere. Tuttavia, ci sono stati casi in cui le forze dellordine sono state
accusate di uso eccessivo della forza contro singoli individui, in particolari immigrati detenuti in relazione a reati
banali o nel corso di controlli dei documenti. Ci sono stati anche casi di abusi e assistenza inadeguata nei
confronti di detenuti con disabilit mentali allinterno di carceri e strutture psichiatriche (si veda la Sezione 6,
Persone con disabilit).
Il 4 marzo una donna ha accusato tre carabinieri e agenti della polizia municipale di averla stuprata il 23
febbraio, mentre si trovava in stato di fermo a Roma. La procura ha aperto uninchiesta.
Il 22 novembre la Corte di cassazione ha scagionato Gianni De Gennaro, ex capo della Polizia di Stato durante
le manifestazioni di protesta contro il vertice del G8 del 2001, accusato di aver indotto agenti di polizia a
rendere testimonianze false a proposito del comportamento delle forze dellordine nei confronti dei manifestanti.
Nel giugno 2010 la Corte di appello di Genova aveva condannato De Gennaro a 16 mesi di carcere.
Condizioni delle prigioni e delle strutture detentive
Alcune prigioni soffrono di seri problemi di sovraffollamento e vetust delle strutture. Secondo il ministero della
Giustizia, alla fine del 2011 il numero dei detenuti ammontava a 66.897, distribuiti in 206 strutture carcerare
pensate per ospitarne 45.700. Le detenute di sesso femminile (2.808 a dicembre) sono ospitate in sezioni
separate. La distribuzione disomogenea dei detenuti in certi istituti di pena ha aggravato il problema del
sovraffollamento. Al numero dei detenuti sono da aggiungere 479 detenuti minorenni (il dato del 30 giugno).
Tutti i detenuti hanno accesso allacqua potabile. Le strutture pi vecchie sono carenti dal punto di vista degli
spazi esterni o degli spazi per svolgere esercizio fisico, e alcune prigioni mancano di assistenza medica
adeguata.
Il 3 gennaio, lorganizzazione non governativa Antigone ha presentato alla procura un esposto riguardo al caso
di un minorenne, Carmelo Castro, trovato morto mentre era in carcere a Catania nel 2009. Secondo la polizia
penitenziaria Castro si suicidato, ma la famiglia e Antigone sono convinte che il rapporto sulla sua morte
presenti diverse incongruenze.
Il 14 luglio cominciato a Velletri il processo a cinque guardie carcerarie sospettate di aver sottoposto a
pestaggio un detenuto tunisino, Ismail Ltaief, che aveva denunciato alla direzione del carcere che le guardie in
questione rubavano derrate alimentari dal magazzino della prigione.
La legge non prescrive che i detenuti in attesa di giudizio vengano tenuti separati da quelli che hanno ricevuto
una condanna definitiva. Alla fine dellanno circa il 59 per cento dei detenuti era costituito da condannati con
sentenza definitiva, mentre il restante 41 per cento era costituito prevalentemente da detenuti in attesa di
giudizio.
Il 16 dicembre il Governo ha approvato un decreto che punta ad alleggerire il sovraffollamento del sistema
carcerario. Secondo la nuova legge, i detenuti in attesa di giudizio ora possono essere trattenuti in camere di
sicurezza della polizia giudiziaria per un periodo di tempo non superiore alle 48 ore, per evitare di essere
incarcerati in via temporanea insieme a detenuti gi condannati. Inoltre, i detenuti condannati per reati minori
possono scontare la pena, se inferiore a 18 mesi (o gli ultimi 18 mesi di una condanna pi lunga), agli arresti
domiciliari.
I detenuti possono ricevere visite e avere lassistenza di un avvocato, e hanno la facolt di presentare esposti
alle autorit giudiziarie, che generalmente, se le affermazioni sono credibili, aprono uninchiesta. Il Governo e le
organizzazioni non governative tengono regolarmente sotto osservazione il sistema carcerario.
Da gennaio a luglio il ministero della Giustizia ha registrato 24 casi di pestaggi, 3 denunce di violenza sessuale
e 31 casi di lesioni personali in carcere. Non ci sono dati che indicano che le donne subiscano violenze nelle
carceri in percentuale maggiore degli uomini.
Secondo un centro di ricerca indipendente, nel corso dellanno sono morti in carcere 186 detenuti, 66 dei quali
per suicidio. In un numero ridotto di casi stato sostenuto che il decesso sarbebbe da imputarsi ad abusi o
negligenze da parte delle guardie carcerarie.
L11 giugno lorganizzazione Antigone ha riferito che nella prigione di Viterbo e in altre strutture detentive i
prigionieri avevano messo in atto proteste e scioperi della fame contro il sovraffollamento e le condizioni di vita
disumane.
Il 28 luglio il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio
sanitario nazionale ha dichiarato di aver riscontrato condizioni di vita inadeguate e carenza di cure mediche
necessarie in numerosi ospedali psichiatrici giudiziari. La commissione ha ordinato ladeguamento e la chiusura
parziale di due strutture, in Toscana e in Sicilia.
Il Governo consente le visite nelle carceri e nelle strutture detentive da parte di organizzazioni indipendenti per
la difesa dei diritti umani, parlamentari e giornalisti. Diciassette Comuni, sei Province, otto Regioni e
lorganizzazione Antigone dispongono di difensori civici indipendenti che promuovono i diritti dei detenuti e
facilitano laccesso alle cure mediche e ad altri servizi. Il Governo ha nominato per ogni struttura detentiva del
Paese magistrati incaricati di proteggere i diritti dei detenuti, applicare misure per prevenire linfiltrazione della
criminalit organizzata nelle carceri ed esaminare misure alternative alla detenzione. I magistrati decidono
anche la concessione della libert sulla parola e selezionano i detenuti autorizzati a usufruire di permessi
lavorativi.
Il Comitato per la prevenzione della tortura del Consiglio dEuropa visita periodicamente le carceri e le strutture
detentive, lultima volta nel giugno del 2010. Il Governo, inoltre, garantisce ai rappresentanti dellUfficio
dellAlto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) accesso ai centri di detenzione per immigrati
clandestini, in linea con le modalit consuete dellUNHCR.
d. Arresti o detenzioni arbitrarie
La Costituzione proibisce gli arresti e le detenzioni arbitrarie e il Governo in generale ha rispettato questi divieti.
Ruolo della polizia e degli apparati di sicurezza
I ministeri dellInterno e della Difesa mantengono un controllo effettivo sui carabinieri, sulla polizia di Stato,
sulla guardia di finanza e sulle forze di polizia municipali. Le forze armate sono responsabili della sicurezza
esterna, ma hanno anche responsabilit specifiche per quanto riguarda la sicurezza interna. Lo Stato dispone di
meccanismi per individuare e punire gli abusi; anche se nel corso dellanno non c stato nessun caso di reati
impuniti riguardanti le forze di sicurezza, in certi casi il protrarsi delle indagini da parte della magistratura e
delle autorit ha ridotto lefficacia dei meccanismi previsti per indagare e sanzionare gli abusi delle forze
dellordine. Le forze dellordine si sono dimostrate efficienti nel far rispettare la legge, condurre indagini e
confiscare beni appartenenti a organizzazioni criminali, tenuto conto della quantit di risorse dedicate a questo
tipo di attivit.
Procedure di arresto e trattamento dei detenuti
Per arrestare una persona le forze dellordine hanno bisogno del mandato di un giudice, tranne quei casi in cui
sia in corso un reato o ci sia un pericolo specifico e immediato a cui far fronte. Quando le autorit arrestano una
persona senza un mandato, un giudice per le udienze preliminari deve decidere entro 24 ore se ci sono prove
sufficienti per procedere con un arresto. Il magistrato inquirente a quel punto ha 48 ore per confermare
larresto e raccomandare leventuale rinvio a giudizio. Nei casi di terrorismo le autorit possono trattenere i
sospettati per 48 ore prima di portare il caso davanti a un magistrato.
Le autorit generalmente rispettano il diritto a un rapido pronunciamento da parte di un giudice sulla legalit
della misura detentiva. La legge garantisce ai detenuti la possibilit di interpellare rapidamente e con regolarit
un avvocato di fiducia, ma le autorit nella pratica non sempre rispettano questo diritto. Il Comitato europeo
per la prevenzione della tortura ha riscontrato, in un rapporto del 2010, che in alcuni casi le forze dellordine di
fatto hanno negato a persone detenute il diritto a consultare un avvocato (diritto che pu essere esercitato solo
al momento dellarresto), intrattenendo chiacchierate informali prima di procedere formalmente allarresto.
La legge consente ai familiari dei detenuti di incontrare i loro cari. Lo Stato fornisce assistenza legale alle
persone indigenti. In circostanze eccezionali (di solito in casi di criminalit o quando c il pericolo che gli
avvocati possano cercare di manomettere le prove) il magistrato inquirente pu prendersi fino a cinque giorni
per interrogare il sospettato prima che questi abbia la possibilit di parlare con un avvocato. Alcune Ong e
organizzazioni internazionali sostengono che la legge antiterrorismo non rispetta i diritti dellimputato e in alcuni
casi ha avuto come risultato lespulsione o il rimpatrio di individui sospettati, di nazionalit straniera, in Paesi
dove c motivo di temere che possano essere perseguitati. La legge, nei casi di terrorismo, consente una
maggiore sorveglianza e d alle forze dellordine poteri pi ampi per la raccolta delle prove, ad esempio
attraverso il prelievo del DNA per lidentificazione di detenuti immigrati (vedi la sezione 2.d.).
La lunghezza della carcerazione preventiva e i tempi lunghi dei processi sono un importante motivo di
inquietudine. Durante i primi sei mesi dellanno, il 43 per cento di tutti i detenuti era in stato di carcerazione
preventiva o in attesa di sentenza definitiva. Il termine massimo di carcerazione preventiva va dai 2 ai 6 anni, a
seconda della gravit del reato. Secondo analisti indipendenti e magistrati, la lunghezza dei processi dipende
dal gran numero di procedimenti giudiziari, dalla mancanza di soluzioni stragiudiziali e dallinsufficienza e
inadeguata distribuzione di uffici e risorse, che includono la carenza di magistrati e personale giudiziario.
Ci sono stati casi di giudici accusati di collusione con la criminalit organizzata. Il 30 novembre la procura di
Milano ha chiesto larresto di Vincenzo Giglio, ex presidente della Sezione misure di prevenzione del tribunale di
Reggio Calabria, per corruzione e favoreggiamento nei confronti di una famiglia mafiosa.
Non esiste listituto della libert su cauzione; tuttavia, i giudici possono concedere la libert provvisoria ai
detenuti in attesa di giudizio. Come salvaguardia contro detenzioni ingiustificate, i detenuti possono chiedere
periodicamente ai giudici del tribunale del riesame di riesaminare il loro caso e stabilire se il proseguimento
della detenzione sia giustificato.
Le autorit possono prescrivere la carcerazione preventiva in casi estremi, se c la prova di un reato grave o se
il reato associato alla criminalit organizzata o ad atti terroristici. Tranne che in casi eccezionalissimi, la legge
proibisce la carcerazione preventiva per le donne incinte, i genitori single di bambini sotto ai tre anni di et, gli
ultrasettantenni e le persone gravemente ammalate.
e. Negazione del diritto a un processo pubblico ed equo
La Costituzione prescrive che il potere giudiziario devessere indipendente e in generale il Governo ha rispettato
lindipendenza della magistratura; tuttavia, la durata eccessiva un problema che riguarda un numero
significativo di processi.
Ci sono stati casi isolati di corruzione giudiziaria. Per esempio, il 18 gennaio, la procura di Torino ha aperto
unindagine contro il presidente del tribunale di Imperia Gianfranco Boccalatte, con laccusa di corruzione in
favore di esponenti del crimine organizzato.
Procedure processuali
La Costituzione garantisce il diritto a un processo equo e un potere giudiziario indipendente in generale fa
rispettare questo diritto. I processi sono pubblici. Le Corti di assise, che hanno competenza sui reati pi gravi,
sono composte da due magistrati di professione e da sei cittadini comuni scelti a caso fra i cittadini di et
compresa fra i 30 e i 65 anni. La legge prescrive che gli imputati possano consultare tempestivamente un
avvocato, ma nella pratica le autorit non sempre rispettano questo diritto. Gli imputati possono chiedere un
contraddittorio con i testimoni daccusa o interrogarli, e presentare testimoni e prove a loro favore. I pubblici
ministeri devono mettere le prove a disposizione degli imputati e dei loro avvocati, se questi lo richiedono. Gli
imputati godono della presunzione di innocenza e del diritto a ricorrere in appello contro le sentenze.
Istituzioni nazionali ed europee hanno criticato ripetutamente la lentezza dei processi.
I tribunali possono stabilire se esistono le condizioni per applicare la prescrizione e gli imputati che hanno
ottenuto la libert provvisoria spesso approfittano della lentezza della giustizia per ritardare i processi con
strategie dilatorie e ricorsi in appello.
Prigionieri e detenuti politici
Non ci sono sati casi di prigionieri o detenuti politici.
Decisioni dei tribunali regionali per i diritti delluomo
Le persone fisiche possono fare appello contro presunte violazioni dei diritti umani da parte dello Stato alla
Corte europea dei diritti delluomo, una volta che tutte le strade per una soluzione del caso allinterno del
sistema giudiziario italiano sono state esperite. Il Governo ha rispettato le decisioni finali della Corte europea
per i diritti delluomo.
Procedure giudiziarie civili e risarcimenti
La Costituzione garantisce un potere giudiziario e imparziale per le cause civili. I risarcimenti sono stabiliti dalla
legge. I contratti consentono e regolano gli arbitrati. Gli individui e le organizzazioni possono chiedere
risarcimenti in sede civile per le violazioni dei diritti umani.
f. Violazioni arbitrarie della privacy, dei diritti della famiglia, del domicilio o della corrispondenza
La legge proibisce questo tipo di azioni e in generale il Governo ha rispettato questi divieti nella pratica. Le
perquisizioni e la sorveglianza elettronica sono generalmente consentite solo dietro mandato giudiziario e in
circostanze ben definite. Il procuratore generale della Corte di cassazione pu autorizzare intercettazioni ai
danni di persone sospettate di terrorismo su richiesta del presidente del consiglio. Secondo osservatori
indipendenti le procure non limitano sempre luso delle intercettazioni a casi di assoluta necessit, come
richiesto dalla Corte di cassazione. Il 15 settembre la procura di Bari ha annunciato che aveva ordinato la
registrazione di oltre 100.000 telefonate in un caso che riguardava un imprenditore e altri manager privati
accusati di aver ricattato lallora presidente del consiglio Silvio Berlusconi.
Grazie alle fughe di notizie, i mezzi di informazione hanno potuto pubblicare trascrizioni di intercettazioni di
esponenti del Governo autorizzate nel quadro delle indagini in corso. A giugno i due maggiori quotidiani
nazionali, il Corriere della Sera e La Repubblica, hanno pubblicato trascrizioni di telefonate fra parlamentari e
ministri. Alcuni di questi esponenti dellesecutivo erano sotto inchiesta per corruzione e associazione a
delinquere tesa a ottenere informazioni riservate riguardanti procedimenti giudiziari.
La legge consente ai magistrati di distruggere intercettazioni illegali scoperte o confiscate dalle forze dellordine.
Sezione 2. Rispetto delle libert civili, fra cui:
a. Libert di stampa e di espressione
Stato della libert di stampa e di espressione
La Costituzione garantisce la libert di stampa e di espressione e in generale il Governo ha rispettato questi
diritti nella pratica. Una stampa indipendente, una magistratura efficiente e un sistema politico democratico
funzionante concorrono insieme ad assicurare la libert di stampa e di espressione.
Libert di stampa: lo scenario dellinformazione indipendente molto vivace ed esprime unampia variet di
opinioni. Tuttavia, il dibattito politico spesso animato da polemiche sulla faziosit dellinformazione. I due
principali partiti di opposizione e diverse organizzazioni non governative contestano leccessiva concentrazione
della propriet dei mezzi di informazione. La Fininvest, lazienda di famiglia dellex presidente del consiglio
Berlusconi, controlla la pi importante compagnia televisiva privata del Paese (la Mediaset) la maggiore casa
editrice (la Mondadori) e la maggiore societ di raccolta pubblicitaria (la Publitalia). Il fratello di Berlusconi
proprietario di uno dei pi importanti quotidiani nazionali, Il Giornale. Gli organi di informazione in Italia
tendono a riflettere il punto di vista dei proprietari, che si tratti di un partito politico o di unentit
imprenditoriale.
Violenze e vessazioni: il 19 luglio, la procura di Roma ha aperto uninchiesta sullallora presidente del consiglio
Silvio Berlusconi per abuso dufficio. Nel 2009 Berlusconi avrebbe esercitato pressioni sulla televisione pubblica,
la Rai, per far chiudere la trasmissione Annozero, un programma di informazione politica presentato da Michele
Santoro, spesso critico nei confronti dellesecutivo.
Nella sua classifica del 2011, lorganizzazione non governativa Reporter senza frontiere ha segnalato una
riduzione della libert di stampa nel Paese a causa del perdurante conflitto di interessi che porta i segni del
vecchio Governo, guidato dal magnate dei media ed ex presidente del consiglio Berlusconi.
La Federazione nazionale della stampa italiana (FNSI) ha criticato esempi di quelle che ha definito restrizioni
eccessive della libert di espressione. Il 1 febbraio le forze dellordine hanno perquisito lappartamento della
giornalista del Giornale Anna Maria Greco, che aveva scritto un articolo su un pubblico ministero di Milano.
Alcune associazioni di giornalisti hanno protestato contro questa perquisizione.
Leggi contro la diffamazione/Sicurezza nazionale: ci sono stati numerosi casi di funzionari pubblici che hanno
intentato causa a giornalisti per diffamazione. Secondo la maggior parte degli osservatori, il rischio di essere
citati in giudizio per diffamazione non ha scoraggiato i giornalisti dallinformare i cittadini riguardo ad argomenti
politicamente sensibili.
Libert di accesso a internet
Non c stato alcun caso di restrizione dellaccesso alla Rete o di controlli sulla posta elettronica o sulle chat da
parte dello Stato. Singoli individui e gruppi possono esprimere le loro opinioni attraverso la Rete, anche via
posta elettronica.
Ununit speciale di polizia sorveglia i siti Web per contrastare i reati riguardanti la pornografia infantile. Come
misura antiterrorismo, le autorit hanno introdotto lobbligo per i gestori di internet caff di dotarsi di una
licenza e lobbligo per gli utenti delle connessioni wireless di registrare i propri dati personali prima di collegarsi.
Libert di ricerca e di eventi culturali
Non c stato nessun caso di restrizione della libert di ricerca o di eventi culturali da parte del Governo.
b. Libert di riunione pacifica e di associazione
La Costituzione garantisce la libert di riunione e di associazione, e in generale il Governo ha rispettato questi
diritti nella pratica.
c. Libert di culto
Si veda il rapporto International Religious Freedom Report del Dipartimento di Stato allindirizzo
www.state.gov/j/drl/irf/rpt.
d. Libert di movimento, sfollati interni, protezione dei rifugiati e degli apolidi
La Costituzione garantisce la libert di spostarsi allinterno del Paese, di viaggiare allestero, di emigrare e
tornare in patria, e in generale il Governo ha rispettato questi diritti nella pratica. Il Governo collabora con
lUNHCR e altre organizzazioni umanitarie per garantire protezione e assistenza a rifugiati, ai richiedenti asilo,
agli apolidi e alle altre categorie assimilabili.
Protezione dei rifugiati
Accesso al diritto dasilo: la legge garantisce la concessione dellasilo o lo status di rifugiato e il Governo ha
istituito un sistema per garantire protezione ai rifugiati.
In seguito agli eventi della Primavera Araba, il flusso di immigrati che arrivano nel Paese via mare cresciuto
enormemente. Le sommosse in Tunisia hanno portato alla sospensione dellaccordo Italo-tunisino fra il mese di
gennaio e il 5 aprile; successivamente, i due Paesi hanno firmato un nuovo patto che garantisce una maggiore
sorveglianza delle frontiere e il rimpatrio delle persone che emigrano per motivi economici. Quasi tutti gli
emigranti tunisini arrivati dopo il 5 aprile sono stati espulsi. Quelli che sono arrivati prima di quella data hanno
ottenuto permessi di soggiorno temporanei.
A marzo il Governo libico ha sospeso lapplicazione del trattato di amicizia con lItalia, spingprovocaendo un
gran numero flusso di emigranti provenienti dallAfrica subsahariana che sono partitia lasciare dalla Libia via
mare, diretti principalmente verso lisola italiana di Lampedusa. La maggior parte di loro ha presentato
domanda di asilo.
Secondo il Governo, fra gennaio e settembre sono arrivati nel Paese 4.012 minorenni di nazionalit straniera,
3.739 dei quali senza un adulto che li accompagnasse. Circa 2.700 minorenni non accompagnati sono sbarcati a
Lampedusa. Quelli che sono stati presi sono stati inviati nei centri di permanenza temporanea per lesame del
loro status.
Un magistrato ha stabilisceto se gli immigrati dovevadevono essere espulsi (nei casi in cui era possibile
accertare la loro identit), obbligati a lasciare il territorio nazionale (nei casi in cui non era possibile accertare
la loro identit) o ammessi alla procedura per la domanda di asilo. Tra gennaio e luglio, il Governo ha
rimpatriato 13.700 immigrati, prevalentemente verso la Tunisia. Il ministero dellInterno, in collaborazione con
lOrganizzazione internazionale per le migrazioni, ha provveduto al ritorno degli immigrati in condizioni di
sicurezza nel loro Paese.
Il 20 gennaio erano presenti nel Paese 7.540 minorenni non accompagnati di nazionalit straniera, 1.137 dei
quali di nazionalit afghana. Il ministero dellInterno ha predisposto sezioni speciali allinterno dei centri di
permanenza temporanea per ospitare i minorenni.
Paese dorigine o di transito sicuro: lItalia aderisce al Regolamento Dublino II dellUnione Europea, che prevede
che la domanda di asilo sia trasferita al primo Stato membro in cui arrivato il richiedente asilo.
Non respingimento: il Governo garantisce protezione contro lespulsione o il rimpatrio di rifugiati in Paesi dove
rischiano di essere uccisi o imprigionati a causa della loro razza, religione, nazionalit, appartenenza a un
determinato gruppo sociale o adesione a una determinata ideologia politica.
Abusi ai danni dei rifugiati: nel corso dellanno ci sono stati diversi casi di disordini nei centri di detenzione per
immigrati. Il forte afflusso di rifugiati tunisini e africani in fuga dalla Libia tra gennaio e settembre ha aggravato
le gi scadenti condizioni di vita dei centri di permanenza temporanei, in particolare a Lampedusa.
Il 6 giugno i detenuti del centro di permanenza di Bari hanno inscenato una rivolta che culminata in un
tentativo di fuga di massa, con le sbarre di recinzione che sono state segate. I detenuti hanno ferito diversi
agenti delle forze dellordine, che hanno proceduto allarresto di 2 marocchini e 9 tunisini in relazione agli
incidenti.
Il 20 settembre i tunisini detenuti nel centro di Lampedusa hanno distrutto le strutture di accoglienza
appiccandovi il fuoco e determinando levacuazione degli immigrati trattenuti nellisola. Secondo un rapporto
dellAssemblea parlamentare del Consiglio dEuropa diffuso il 30 settembre, in seguito a una visita effettuata il
23 e 24 maggio, il Governo italiano ha trattenuto i tunisini a Lampedusa per lunghi periodi senza consentire loro
di parlare con un giudice. Il rapporto ha evidenziato anche che non erano state predisposte misure adeguate
per la separazione di minorenni e adulti e che esistevano problemi legati al sovraffollamento, alla lunghezza dei
periodi di detenzione e allinadeguatezza delle strutture igienico-sanitarie. Il rapporto si concludeva con critiche
al Governo per la lentezza con cui aveva reagito allafflusso iniziale di immigrati, richiamando lattenzione sulla
confusione e sulle condizioni di scarsa igiene che questa iniziale mancanza di iniziativa aveva provocato. Dopo
lincendio, il centro di permanenza di Lampedusa stato chiuso per riparazioni.
Accesso ai servizi di base: il Governo ha rilasciato dei permessi di soggiorno temporanei, soggetti a rinnovo
periodico da parte del ministero dellInterno. Questi permessi temporanei possono portare al rilascio di un
permesso di soggiorno permanente, anche se non lo garantiscono.
Protezione temporanea: il Governo ha offerto protezione temporanea anche a individui che forse non hanno i
requisiti per essere trattati come rifugiati. Tra gennaio e giugno 10.900 persone hanno presentato richiesta di
asilo alle autorit, contro le 5.400 dello stesso periodo del 2010. I primi quattro Paesi dorigine di 4.900
persone assistite fra gennaio e settembre erano lAfghanistan (14 per cento), la Somalia (13 per cento),
lEritrea (11 per cento) e la Nigeria (8 per cento).
Sezione 3. Rispetto dei diritti politici: il diritto dei cittadini di cambiare il proprio governo
La Costituzione garantisce ai cittadini il diritto di cambiare pacificamente il proprio Governo e i cittadini
esercitano concretamente questo diritto attraverso elezioni a scadenze periodiche, libere e corrette, a suffragio
universale.
Elezioni e partecipazione politica
Elezioni recenti: gli osservatori nazionali e internazionali, tra cui lOrganizzazione per la sicurezza e la
cooperazione in Europa (OSCE), hanno giudicato libere e corrette le elezioni parlamentari del 2008.
Partecipazione delle donne e delle minoranze: le senatrici sono 60 su 321 e le deputate 135 su 630. Nel
Consiglio dei ministri le donne ricoprono 23 incarichi. Fra i magistrati, c una percentuale di donne del 7 per
cento.
Due minoranze legalmente riconosciute possono contare su una rappresentanza in Parlamento, i francofoni
della Val d'Aosta e i germanofoni dellAlto Adige/Sdtirol, che hanno complessivamente 4 senatori e 3 deputati.
In una societ molto omogenea dal punto di vista etnico, gli immigrati rappresentano circa il 6,5 per cento della
popolazione e meno della met di loro pu essere definita come minoranza etnica o razziale. Nella Camera dei
deputati siedono due rappresentanti di gruppi di etnia diversa (di origine rispettivamente marocchina e
congolese).
Sezione 4. Corruzione dei funzionari e trasparenza dellamministrazione pubblica
La legge prevede sanzioni penali per la corruzione dei pubblici ufficiali e in generale il Governo applica queste
leggi in modo efficace. I mezzi di informazione hanno riportato numerosi casi isolati di corruzione nel corso
dellanno.
Secondo il procuratore generale della Corte dei conti, nel 2010 ci sono state 709 persone accusate di
corruzione, 183 persone accusate di peculato e 2.290 persone accusate di abuso dufficio.
Nel 2010 le sezioni regionali della Corte dei conti hanno trovato ragioni sufficienti per incriminare 227 persone
per corruzione e concussione (40 casi), abuso dufficio (17 casi), frode (95 casi), peculato (50 casi) e altri reati
(25 casi).
Qualsiasi ordinanza di arresto ai danni di un parlamentare devessere approvata dal Parlamento. Il 20 luglio la
polizia ha arrestato il parlamentare Alfonso Papa per favoreggiamento, rivelazione di segreto istruttorio e
concussione nel corso di uninchiesta su unassociazione segreta. Mentre da un lato il Parlamento ha dato il suo
consenso allarresto di Papa, un caso fortemente politicizzato, dallaltro ha respinto richieste dello stesso tipo
per altri parlamentari, fra cui il deputato Marco Milanese e il senatore Alberto Tedesco.
I parlamentari hanno lobbligo di divulgare la loro situazione patrimoniale. Il dipartimento per la Funzione
pubblica ha incoraggiato i dirigenti di tutti i ministeri ad aderire volontariamente alle linee guida per la
divulgazione della loro situazione patrimoniale. Il Servizio anticorruzione e trasparenza del dipartimento per la
Funzione pubblica lorgano di controllo del Governo contro la corruzione.
La legge garantisce ai cittadini il diritto di accedere ai documenti pubblici e di essere informati sulle procedure
amministrative. Tranne alcune eccezioni legate a problematiche di sicurezza, il Governo e gli enti locali hanno
rispettato questo diritto nella pratica, sia per i cittadini italiani che per gli stranieri e la stampa estera.
Sezione 5. Atteggiamento del Governo riguardo alle inchieste internazionali e non governative su presunte
violazioni di diritti umani
Le varie organizzazioni per i diritti umani nazionali e internazionali in generale svolgono la loro attivit senza
alcuna restrizione da parte del Governo, indagando e pubblicando quello che scoprono riguardo a casi di
violazioni dei diritti umani. I funzionari pubblici hanno un atteggiamento attento e collaborativo rispetto a questi
gruppi. LUfficio nazionale antidiscriminazioni razziali (UNAR) del ministero per le Pari opportunit assiste le
vittime di discriminazioni.
Organismi dello Stato per la difesa dei diritti umani: un Comitato interministeriale dei diritti delluomo e una
Commissione parlamentare per i diritti delluomo si concentrano su casi internazionali e su casi nazionali di alto
profilo.
Sezione 6. Discriminazioni e abusi da parte della societ e traffico di esseri umani
La legge vieta ogni discriminazione basata su razza, genere, origine etnica e idee politiche e garantisce una
certa protezione contro le discriminazioni basate su disabilit, lingua o condizione sociale. In generale il
Governo ha fatto rispettare questi divieti: persistono tuttavia alcune discriminazioni allinterno della societ nei
confronti delle donne, degli individui affetti da disabilit, degli immigrati, dei rom e delle persone omosessuali,
bisessuali e transgender.
Donne
Stupri e violenze domestiche: lo stupro, incluso lo stupro coniugale, illegale e il Governo ha fatto rispettare
con efficacia la legge. Secondo lIstituto nazionale di statistica (ISTAT) nel 2009 sono stati denunciati alle forze
dellordine 4.963 casi di stupro.
Le violenze contro le donne, comprese le violenze coniugali, restano un problema. Nel settembre del 2010,
lISTAT ha riferito che circa 10,5 milioni di donne fra i 16 e i 55 anni, ossia il 51,8 per cento di tutte le donne,
sono state vittime di violenze o molestie almeno una volta nella vita. Tra il 2008 e il 2010 3,9 milioni di donne
sono state coinvolte in casi di violenze o molestie. Su questi 3,9 milioni, nel 27 per cento dei casi si trattato di
aggressioni verbali, nel 22 per cento dei casi di stalking, nel 20 per cento dei casi di atti osceni e nel 19 per
cento dei casi di violenza fisica. Le donne che vivono nelle grandi citt sono pi a rischio: il 64,9 per cento delle
donne che vivono nelle aree urbane ha denunciato un caso di violenza o di stalking almeno una volta nella vita.
L8,5 per cento delle donne dello studio ha denunciato molestie sessuali sul luogo di lavoro. Nel 2010 le forze
dellordine hanno trasmesso alle procure 4.813 casi di violenza sessuale, in larga maggioranza ai danni di
donne. Non sono disponibili dati pi aggiornati.
Maltrattare fisicamente una donna un reato penale, anche se a farlo un familiare, e la legge prevede
lincriminazione dei responsabili e protegge lidentit delle donne coinvolte. Le forze dellordine e le autorit
giudiziarie perseguono i responsabili di violenze contro le donne, ma le vittime spesso rifiutano di sporgere
denuncia per paura, vergogna o ignoranza della legge.
Nel 2009 il dipartimento per le Pari opportunit ha istituito un numero verde per le vittime di stalking, in
aggiunta al numero verde per le vittime di violenze che cercano assistenza immediata e residenze protette
temporanee. Gli enti locali finanziano alloggi e comunit protette, di solito gestite da organizzazioni non
governative. Queste iniziative hanno accresciuto la consapevolezza dei diritti e delle tutele, e le donne sono pi
inclini a denunciare i loro persecutori. Fra met di settembre del 2010 e il 17 marzo del 2011 il numero verde
del dipartimento per le Pari opportunit ha ricevuto 11.900 telefonate. Sulle 4.500 chiamate ricevute fra il 10
gennaio e il 17 marzo del 2011, il 10 per cento erano di straniere; il 35 per cento riguardava casi di violenza
psicologica, il 25 per cento casi di violenza fisica e il 6 per cento casi di stalking. Nel 2010 la polizia ha ricevuto
5.739 denunce di stalking, nell87 per cento dei casi da parte di donne. Non sono disponibili dati pi aggiornati.
Nel 2010 lorganizzazione non governativa Telefono Rosa ha assistito 1.749 vittime di violenze, nel 40 per cento
dei casi vittime di violenze fisiche, nel 38 per cento dei casi di violenze psicologiche e nel 9 per cento dei casi di
stalking. Tra settembre e dicembre del 2010 lorganizzazione non governativa ACMID-Donna, che gestisce un
numero verde per donne musulmane vittime di abusi, ha ricevuto 1.376 telefonate, di cui 970 erano richieste di
aiuto. Fra le donne che hanno chiamato questo numero, 74 erano vittime di nozze forzate: 23 donne sono state
trasferite in comunit protette a seguito della chiamata.
Usanze tradizionali nocive: i mezzi di informazione riportano casi sporadici di delitti donore. Il 22 dicembre
un tribunale di Modena ha condannato allergastolo un pachistano, Khan Ahamad Butt, per aver ucciso la moglie
Shanaz Begum. Suo figlio, Umair, stato condannato a 20 anni di carcere per il tentato omicidio della figlia di
Butt, Nosheen Butt. Shanaz Begum aveva preso le difese della figlia contro il marito e il figlio dopo che questa
aveva rifiutato un matrimonio organizzato con un uomo pi anziano.
Il 28 gennaio una corte di appello ha condannato il quarantacinquenne marocchino El-Ketaoui Dafani
allergastolo per lomicidio della figlia diciottenne Saana Dafani, nel 2009. Luomo aveva ucciso la figlia perch
aveva una relazione con un italiano di 31 anni. Gli avvocati difensori hanno fatto ricorso in Cassazione.
Mutilazioni genitali femminili: le mutilazioni genitali femminili sono un reato che prevede una pena carceraria
fino a 10 anni. Secondo lIstituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti, che ha
assistito quasi 5.000 vittime di mutilazioni genitali femminili nellarco degli ultimi 10 anni, sono a rischio di
mutilazione altre 3.000 ragazze. Nel 2009 il ministero per le Pari opportunit ha calcolato che 35.000 donne
immigrate (1.100 delle quali dai 17 anni in gi) hanno subito mutilazioni genitali. Nella stragrande maggioranza
dei casi la mutilazione avvenuta nel Paese dorigine delle vittime. La maggior parte di queste donne vive in
Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Lazio. Una commissione del ministero per le Pari opportunit con il
compito di combattere il fenomeno ha messo in campo un programma di prevenzione che include una
campagna informativa fra gli immigrati, unanalisi dei rischi, la formazione di mediatori culturali e un numero
verde dedicato alle vittime di questa pratica.
Molestie sessuali: le molestie sessuali sono illegali e il Governo ha fatto rispettare con efficacia la legge. Un
decreto legge stabilisce che la violenza emotiva basata sulla discriminazione di genere un reato.
Diritti riproduttivi: le coppie e i singoli individui hanno il diritto di scegliere quanti figli avere, a che distanza
luno dallaltro e quando averli, e dispongono delle informazioni e degli strumenti in tal senso, senza
discriminazioni, coercizioni e violenze. Sono largamente disponibili informazioni sulla contraccezione e
unassistenza sanitaria qualificata al momento del parto e nel post partum. Donne e uomini hanno uguale
accesso ai servizi diagnostici e di cura delle malattie sessualmente trasmissibili.
Discriminazioni: la legge attribuisce alle donne gli stessi diritti degli uomini, compresi quelli previsti dal diritto di
famiglia, dal diritto ereditario, dal diritto di propriet e dal diritto processuale.
Secondo i dati dellEurostat, il divario complessivo fra I salari percepiti dagli uomini e quelli percepiti dalle
donne nel 2009 era del 5,5 per cento. Le donne rimangono sottorappresentate in molti campi, tra cui la
direzione delle aziende, limprenditoria e altre professioni. Nel 2009, il 63 per cento dei dipendenti della sanit
pubblica era costituito da donne, ma fra i dirigenti dello stesso settore le donne erano solo il 18 per cento. Nel
2010 nei consigli damministrazione delle aziende quotate sul mercato azionario le donne erano appena il 6 per
cento. Il 29 giugno il Parlamento ha approvato una legge che impone alle aziende quotate in Borsa di riservare
alle donne almeno un quinto dei posti in consiglio damministrazione entro il 2012, e almeno un terzo entro il
2015.
Il 22 dicembre il Parlamento ha approvato una legge per linnalzamento dellet pensionabile per le donne, che
metter fine alla discriminazione fra donne e uomini nel settore privato entro il 2018.
Ci sono diversi organismi dello Stato che lavorano per garantire i diritti delle donne: fra questi, il dipartimento
per le Pari opportunit e la Commissione per le pari opportunit presso la Presidenza del consiglio. Il ministero
del Lavoro e delle politiche sociali ha una commissione analoga che si occupa dei diritti delle donne e delle
discriminazioni sul luogo di lavoro. Molte organizzazioni non governative, nella maggior parte dei casi affiliate a
sindacati o partiti politici, promuovono attivamente e con efficacia i diritti delle donne.
Minori
Iscrizione allanagrafe: la cittadinanza si ottiene attraverso lo jus sanguinis (perch si figli di un cittadino o di
una cittadina italiana). Gli enti locali registrano immediatamente tutte le nascite.
Abusi ai danni di minori: nei primi sei mesi dellanno il Telefono Azzurro, unorganizzazione non governativa che
difende i diritti dei minori, ha ricevuto 882 richieste di assistenza. Di queste, il 5 per cento riguardava abusi
sessuali, il 12,5 per cento violenze fisiche e il 6 per cento violenze psicologiche. Nel 53 per cento dei casi le
vittime erano di sesso femminile; il 62 per cento delle vittime aveva meno di 10 anni.
Sfruttamento sessuale ai danni di minori: lItalia ha una legge contro la corruzione di minorenne. Let minima
per avere rapporti sessuali consensuali varia dai 13 ai 16 anni, in base al rapporto fra partner. La pena per la
pornografia minorile varia dai 6 ai 12 anni di carcere e la pena per rapporti sessuali con minori al di sotto
dellet minima dai 2 ai 10 anni di carcere. Tra gennaio e settembre ununit speciale della polizia ha passato al
vaglio 16.100 siti web: 685 persone sono state denunciate alle autorit per reati riguardanti la pornografia
minorile in Rete e 39 persone sono state arrestate. Tra gennaio e marzo, il Telefono Arcobaleno ha individuato
oltre 18.000 siti web utilizzati dai pedofili.
Nel 2010 le autorit hanno registrato 582 denunce per rapporti sessuali con minori, 380 denunce per
produzione o possesso di materiale pedopornografico e 175 denunce per minori obbligati ad assistere a rapporti
sessuali fra adulti.
Lorganizzazione non governativa Save the Children calcola che i minori rappresentano il 10 per cento degli
individui coinvolti nella prostituzione (in numeri assoluti, fra i 1.600 e i 2.000 minori). Sono rari i casi di
bambini di nazionalit italiana che si dedicano alla prostituzione per sopravvivere, ma il centro di ricerca
indipendente Parsec ha riferito che ci sono migliaia di minori immigrati dallEuropa orientale che si
prostituiscono.
Il 28 giugno le forze dellordine hanno arrestato 16 persone accusate di sfruttare sessualmente ragazze italiane
minorenni nella provincia di Cosenza. I reclutatori attiravano le vittime e poi le costringevano a prostituirsi.
Il 4 luglio le autorit hanno arrestato a Massa Carrara 11 persone accusate di reclutare ragazze romene per
costringerle a prostituirsi. I protettori delle ragazze le minacciavano e le picchiavano.
Gli adulti di etnia rom continuano a usare bambini rom di tutte le et per mandarli a mendicare, e in alcuni casi
anche per prostituirli e mandarli a rubare. Le forze dellordine non sempre intervengono per impedire la questua
forzata dei bambini rom.
Sottrazione internazionale di minori: lItalia aderisce alla convenzione dellAja del 1980 sugli aspetti civili della
sottrazione internazionale di minori.
Antisemitismo
In Italia ci sono approssimativamente 30.000 ebrei. I pregiudizi antisemiti nella societ perdurano. Singoli
individui e piccoli gruppi estremisti si sono resi responsabili di dichiarazioni e azioni antisemite, fra cui atti
vandalici e pubblicazione di materiale antisemita su internet.
A ottobre il Comitato dindagine conoscitiva sullantisemitismo della Camera dei deputati ha pubblicato un nuovo
rapporto sullantisemitismo in Italia. Il rapporto citava uno studio del 2008 del Centro di documentazione
ebraica contemporanea, che calcola che il 44 per cento degli italiani manifesta, in qualche modo,
atteggiamenti e opinioni ostili agli ebrei e che il 12 per cento professa un antisemitismo vero e proprio. Il
rapporto ha documentato anche il proliferare di siti web antisemiti e la tendenza delle critiche verso Israele a
trasformarsi in antisemitismo.
Il 27 gennaio a Stradella le autorit locali hanno scoperto scritte e simboli antisemiti su muri, strade e lapidi
della cittadina.
Secondo il Centro di documentazione ebraica contemporanea nel 2010 esistevano oltre 40 siti web antisemiti. Il
18 gennaio un sito di destra ha pubblicato un elenco di nomi di professori universitari ebrei accusati di fare
proseliti per la causa sionista. La polizia postale ha prontamente chiuso il sito. A dicembre un altro sito ha
preso di mira diversi ebrei italiani famosi pubblicando le loro foto accompagnate da messaggi di odio. Le foto
sono state tolte dopo che la comunit ebraica romana ha denunciato il fatto alle forze dellordine. Il sito
conteneva anche diverse vignette antisemite, teorie del complotto e il testo del Protocollo dei savi di Sion. La
polizia postale ha prontamente chiuso il sito.
Il ministero della Pubblica istruzione ha finanziato corsi di Formazione per insegnanti finalizzati a prevenire
lantisemitismo sui social network.
Traffico di esseri umani
Si veda il Trafficking in Persons Report del Dipartimento di Stato allindirizzo www.state.gov/j/tip.
Persone con disabilit
La legge vieta le discriminazioni contro persone affette da disabilit fisiche, sensoriali, intellettuali e mentali
nellambito del mondo del lavoro, dellistruzione, dellaccesso allassistenza sanitaria e dellerogazione di altri
servizi pubblici. Il Governo ha fatto rispettare con efficacia queste disposizioni, ma ci sono stati casi di
discriminazione da parte della societ. Lorganizzazione Antigone sostiene che nelle carceri e nelle strutture di
salute mentale gli abusi sono frequenti, puntando il dito su una serie di decessi che potrebbero essere dovuti a
inadeguata assistenza per persone con disabilit. Il 16 marzo una commissione parlamentare ha pubblicato un
rapporto su 6 ospedali psichiatrici giudiziari. La commissione ha riscontrato che molti di questi ospedali
presentavano condizioni di vita inadeguate e carenza di cure mediche necessarie. Il 27 luglio le forze dellordine
hanno chiuso 49 celle in 2 strutture psichiatriche visitate dalla commissione e il 10 marzo hanno arrestato 2
guardie carcerarie dellospedale psichiatrico di Aversa accusate di abusi sessuali ai danni di un detenuto
transessuale.
Anche se la legge prevede lobbligo di garantire laccesso agli edifici pubblici per le persone con disabilit, le
barriere meccaniche, in particolare nel trasporto pubblico, continuano a essere un problema. Molte citt
mancano delle infrastrutture necessarie (ascensori nelle stazioni della metro, stazioni funicolari e rampe sui
marciapiedi) per persone costrette su una carrozzella o con una mobilit ridotta. La responsabilit di difendere i
diritti delle persone con disabilit spetta al ministero del Lavoro e delle politiche sociali.
Un ente pubblico, lIstituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori (ISFOL), ha calcolato
che nel Paese ci sono 3 milioni di persone con disabilit, il 93 per cento delle quali vive con i familiari.
Minoranze nazionali/razziali/etniche
Non ci sono statistiche accurate sulla percentuale di rom presenti nel Paese. Alcune organizzazioni non
governative hanno calcolato che i rom concentrati ai margini delle aree urbane, nel Centro e nel Sud del Paese,
sarebbero tra i 120.000 e i 170.000, compresi i 75.000 in possesso della cittadinanza italiana.
Nel corso dellanno, i rom sono stati ripetutamente oggetto di vessazioni da parte delle autorit comunali, di
discriminazioni da parte della societ e di attacchi violenti contro i campi abusivi in cui vivono. Le esternazioni di
alcuni politici favoriscono le discriminazioni da parte delle autorit municipali e della societ ai danni della
popolazione rom, in particolare attraverso atti di violenza teppistici e attacchi individuali diretti contro i rom.
Il 10 dicembre una protesta inscenata dai residenti delle Vallette, un quartiere della periferia torinese,
degenerata quando alcuni manifestanti hanno attaccato e bruciato un campo rom appiccando il fuoco alle
roulotte e alle baracche che ospitavano circa 150 persone. La protesta era stata organizzata dopo che una
ragazza di 16 anni aveva denunciato alle forze dellordine di essere stata violentata da due rom. La ragazza
successivamente ha ritrattato le accuse, confessando di essersi inventata tutto e chiedendo pubblicamente
scusa. Lorganizzazione non governativa Amnesty International ha riferito che il giorno prima della protesta
erano stati distribuiti dei volantini che incitavano gli abitanti del quartiere a ripulire larea in cui era collocato
il campo nomade. Al corteo hanno partecipato circa 500 persone, una trentina delle quali ha preso parte al raid
contro linsediamento. Non ci sono stati feriti, perch le forza dellordine avevano evacuato la zona prima che
iniziasse la protesta.
Nel corso dellanno esponenti del Governo nazionale e delle amministrazioni locali hanno fatto commenti razzisti
contro i rom e altre minoranze. A maggio il presidente del consiglio Berlusconi ha dichiarato che Milano
rischiava di diventare una citt islamica, una zingaropoli piena di campi rom e assediata dagli stranieri. La
stampa e le organizzazioni non governative hanno riportato casi di discriminazione, in particolare per quanto
riguarda alloggi e sgomberi, espulsioni e tentativi da parte del Governo di togliere i bambini rom ai loro genitori
per proteggerli.
Secondo il rapporto del Consiglio dEuropa del 7 settembre, dopo la visita effettuata il 26 e il 27 maggio dal
commissario per i diritti umani Thomas Hammarberg, lo stato di emergenza in vigore in cinque Regioni ha
fornito le basi per la moltiplicazione degli sgomberi di rom e sinti dagli insediamenti in tutto il paese, spesso con
modalit in contrasto con il rispetto dei diritti umani. Nei campi abusivi mancano lelettricit, laccesso
allacqua e alle fognature, alloggi adeguati e disinfestazioni. Il rapporto dice che allorigine della segregazione
dei rom nei campi ci sono le politiche abitative locali e nazionali, che danno per scontato che i rom siano
nomadi e che non sono riuscite ad andare incontro ai loro bisogni. Gli sgomberi hanno un impatto negativo
sul diritto allo studio dei bambini rom.
Lorganizzazione Amnesty International ha dichiarato che a Roma, tra marzo e maggio, le autorit hanno
effettuato 154 sgomberi mirati, che hanno coinvolto 1.800 rom. Il Centro europeo per i diritti dei rom ha
dichiarato che questi sgomberi violano le leggi e i criteri previsti dalla legge nazionale che regola gli sgomberi
forzati. Il Centro ha accusato le autorit capitoline di non aver comunicato per tempo lintenzione di effettuare
questi sgomberi, di non aver offerto delle sistemazioni alternative adeguate e di aver distrutto beni personali
nel corso delle operazioni.
A novembre il Consiglio di Stato ha decretato che lo stato di emergenza andava contro la legge ed era fonte di
discriminazione. Ha dichiarato che non esistevano prove dellesistenza di un legame di causa-effetto tra la
presenza degli insediamenti rom e il sorprendente e anomalo dissesto dellordine e della sicurezza pubblica nelle
aree interessate. Nonostante la pronuncia del Consiglio di Stato, le autorit comunali hanno difeso lo stato di
emergenza, sottolineando lincompatibilit assoluta fra la condizione dei campi e la protezione dei diritti
umani.
Il 6 gennaio quattro bambini rom sono morti nel sonno per un incendio scoppiato in un campo abusivo
nellestrema periferia romana. Il sindaco Gianni Alemanno ha ribadito la sua intenzione di mettere in atto il
Piano nomadi del 2009, che prevede la chiusura dei campi abusivi e il trasferimento dei rom in insediamenti
legali.
Esponenti del Governo e amministratori locali, tra cui rappresentanti del ministero dellInterno e dellUNAR, si
sono periodicamente incontrati con i rom e i loro rappresentanti. Il 17 giugno alcuni gruppi di rom residenti a
Milano hanno formato un consiglio per facilitare il dialogo con lamministrazione locale. A luglio sono stati
segnalati allOsservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori 130 casi, 56 dei quali relativi a crimini
contro i rom; le forze dellordine hanno arrestato 11 persone e ne hanno messe sotto inchiesta altre 33.
Nel 2010 lUNAR ha ricevuto circa 1.000 chiamate sul suo numero vedere nazionale e circa 10.000 richieste sul
suo sito web. AllUNAR sono arrivate informazioni su 500 casi di discriminazione, il 28 per cento dei quali
riguardavano le condizioni di lavoro, il 20 per cento gli alloggi e il 10 per cento le discriminazioni nellerogazione
di servizi pubblici. LUNAR ha fornito assistenza legale e ha svolto un ruolo di mediazione nelle controversie.
Abusi da parte della societ, discriminazioni e atti di violenza basati sullorientamento sessuale e sullidentit di
genere
La stampa ha riportato diversi casi di violenze contro coppie di gay e di lesbiche avvenute nel corso dellanno.
Secondo unindagine condotta dallassociazione Arcigay su gay e lesbiche, pubblicata a ottobre, il 13,5 per
cento degli intervistati era stato licenziato per il proprio orientamento sessuale e il 19 per cento era stato
vittima di altre forme di discriminazioni sul lavoro.
Il 27 gennaio le forze dellordine hanno arrestato Gianluca Costantino, Stefano Merighi e Diego Fosco con
laccusa di aver picchiato selvaggiamente e violentato un omosessuale straniero a Canazei, in provincia di
Trento, nellaprile del 2010.
L11 aprile la Corte dappello di Roma ha giudicato il ministero della Difesa e quello dei Trasporti colpevoli di
discriminazione per aver revocato la patente a un omosessuale, Danilo Giuffrida (fatto avvenuto a Catania nel
2005); e ha imposto ai due dicasteri di sborsare 20.000 euro come risarcimento.
Il 27 luglio le forze dellordine hanno arrestato due agenti di polizia penitenziaria dellospedale psichiatrico
giudiziario di Aversa, con laccusa di violenza sessuale ai danni di un detenuto transessuale, avvenuta il 10
marzo (si veda Persone con disabilit).
Altri tipi di violenze o discriminazioni da parte della societ
Non ci sono stati casi di violenze o discriminazioni nei confronti di persone affette da HIV/AIDS. Sulla base dei
riscontri effettivi non sembra che vi siano discriminazioni o abusi sistematici nei confronti di tali persone.
Sezione 7. Diritti dei lavoratori
a. Libert di associazione e diritto alla contrattazione collettiva
La legge sancisce il diritto di costituire organizzazioni sindacali, di aderirvi e di svolgere attivit sindacali
allinterno dei luoghi di lavoro, senza previa autorizzazione n condizioni eccessivamente limitative. I sindacati
sono indipendenti dal Governo e dai partiti politici. La legge proibisce la costituzione di organizzazioni sindacali
allinterno delle forze armate. La legge garantisce il diritto di sciopero, ma pone delle restrizioni quando si tratta
di servizi pubblici essenziali (come trasporti, sanit, igiene pubblica), con lobbligo di fornire un preavviso
maggiore e il divieto di scioperi multipli, a pochi giorni di distanza luno dallaltro. La legge inoltre limita lo
sciopero nel trasporto pubblico, stabilendo che a indirlo siano soltanto sigle sindacali che rappresentano almeno
il cinquanta per cento della forza lavoro. I sindacati possono svolgere le loro attivit senza interferenze e la
legge sancisce il diritto allorganizzazione e alla contrattazione collettiva. LISTAT ha calcolato che nel 2010 sono
stati firmati 78 contratti collettivi nazionali, che hanno interessato 13 milioni di lavoratori, pubblici e privati. La
contrattazione di secondo livello (gli accordi collettivi a livello aziendale o territoriale) ha riguardato circa il 30
per cento dei lavoratori. La discriminazione antisindacale illegale. I lavoratori licenziati per attivit sindacali
hanno il diritto di chiedere il reintegro.
Il Governo protegge i diritti dei lavoratori e fa rispettare la legge. I lavoratori esercitano concretamente questi
diritti, formando sindacati a prendendo parte a scioperi legali. I lavoratori si organizzano e conducono
contrattazioni collettive. Non ci sono stati casi di discriminazioni.
La legge consente a unazienda di qualsiasi nazionalit in una zona franca doganale di assumere lavoratori della
sua stessa nazionalit applicando le leggi sul lavoro e i sistemi di sicurezza sociale che sono in vigore nel
proprio Paese dorigine.
b. Divieto di lavoro forzato o coatto
La legge vieta il lavoro forzato o coatto, incluso quello minorile, e il Governo ha fatto rispettare questi leggi;
tuttavia, ci sono state alcune denunce sullutilizzo di queste pratiche.
La Parsec, unorganizzazione non governativa che assiste le vittime del traffico di esseri umani e conduce
ricerche sulle tendenze di questa attivit criminale, ha stimato che circa 500 persone vittime del traffico di
esseri umani finalizzato al lavoro forzato hanno lavorato principalmente nel settore dei lavori domestici, nel
settore agricolo e nel settore dei servizi. Il lavoro forzato riguarda soprattutto i settori delledilizia e
dellagricoltura.
Secondo una ricerca condotta da esperti indipendenti, delle 291 vittime del lavoro forzato aiutate dalle
organizzazioni non governative fra il 2005 e il 2009, la maggioranza proveniva da Romania, Marocco, Egitto e
India. Circa il 71 per cento era di sesso maschile. La maggior parte delle vittime aveva lasciato volontariamente
il proprio Paese per sfuggire alla povert (il 68 per cento) e trovare un lavoro migliore (il 72 per cento). Fra le
vittime del traffico di esseri umani finalizzato al lavoro forzato, i due terzi delle donne e il 48 per cento degli
uomini ha ricevuto finte offerte di lavoro; il 25 per cento ha lavorato nelledilizia, il 17 per cento come badanti e
il 14 per cento nellagricoltura.
Si veda anche il Trafficking in Persons Report del Dipartimento di Stato allindirizzo www.state.gov/j/tip.
c. Divieto del lavoro minorile ed et lavorativa minima
Lo Stato cerca di far rispettare le leggi e le misure messe a punto per proteggere i minori dallo sfruttamento sul
lavoro; tuttavia, ci sono stati alcuni casi di lavoro minorile.
La legge proibisce di assumere minori al di sotto dei 15 anni , con alcune limitate eccezioni; per i ragazzi sotto i
18 anni e per le ragazze sotto i 21 anni ci sono delle specifiche restrizioni allimpiego in lavori rischiosi o
pericolosi per la salute. La legge in generale viene rispettata nel settore delleconomia legale, mentre pi
difficile applicarla nel settore relativamente vasto delleconomia sommersa.
Dal Nord Africa e dai Paesi asiatici entrano regolarmente e clandestinamente nel Paese lavoratori minorenni
immigrati, soprattutto fra i 15 e i 18 anni. Questi minorenni lavorano principalmente nel settore manifatturiero
e nei servizi. Gli ispettori del lavoro hanno scoperto 190 casi di minorenni che lavoravano illegalmente fra il
gennaio e lagosto del 2010.
Il 30 giugno il ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha dichiarato che erano stati identificati 5.806 minori
non accompagnati, provenienti in maggioranza da Afghanistan, Tunisia ed Egitto, che avevano i requisiti
necessari per ricevere assistenza e servizi dallo Stato.
Il Governo, le associazioni dei datori di lavoro e i sindacati collaborano regolarmente fra di loro per contrastare
il lavoro minorile. Il ministero del Lavoro e delle politiche sociali, in collaborazione con polizia e carabinieri, ha il
compito di far rispettare le leggi sul lavoro minorile, ma con risultati limitati.
d. Condizioni di lavoro accettabili
La legge non stabilisce un salario minimo; ma i contratti collettivi di lavoro negoziati dai sindacati hanno fissato
dei minimi salariali per diversi settori lavorativi. La soglia di povert ufficialmente fissata a 992 euro al mese
per una famiglia di due persone. Chi lavora nelleconomia sommersa spesso lavora per stipendi pi bassi, non
comparabili a quelli delleconomia legale. Secondo lISTAT, nel 2010 i circa tre milioni di lavoratori delleconomia
sommersa rappresentavano l11,3 per cento del totale della forza lavoro ed erano impiegati soprattutto al Sud,
nellagricoltura e nei servizi.
Per legge, la settimana lavorativa di 40 ore. Gli straordinari non possono andare oltre le due ore al giorno, per
una media di 12 ore a settimana. A meno che un contratto collettivo non disponga diversamente, la legge
stabilisce che nel settore industriale lo straordinario non possa superare le 80 ore a trimestre e le 250 ore
allanno. La legge dispone periodi di riposo di un giorno a settimana e di 11 ore al giorno. La legge prevede una
retribuzione maggiore per gli straordinari. Il Governo, con il costante stimolo dei sindacati, ha fatto rispettare
nella pratica queste norme.
La legge fissa i parametri di base per la salute e la sicurezza del lavoro e le linee guida per gli indennizzi in caso
di infortuni sul lavoro. Gli ispettori del lavoro dipendono dal Servizio sanitario nazionale e dal ministero del
Lavoro e delle politiche sociali, ma il loro numero non basta a garantire unapplicazione adeguata delle norme
di salute e sicurezza. N lo Stato n i datori di lavoro fanno rispettare queste norme nel settore delleconomia
sommersa. Secondo lIstituto nazionale per lassicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), nel 2010 ci
sono stati 980 decessi legati al lavoro.

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