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il periodo della grande paura:

tavolo la lettera di protesta firmata da tutti gli inquilini della casa dove c il deposito dei poveri infermi:
situazione attuale dicono: pu diventare dannoso per tutti,
canonico Cottolengo riceve un messaggio
esistere dov, e venire traslocato in un luogo pi
ottobre lospedaletto cessa di funzionare e le stanze della Volta Rossa restano vuote. Il Cotttolengo lunico a
rimanere tranquillo in quella situazione:
tuttavia pi difficoltosa del previsto Si direbbe che,
mille critiche e malumori proprio da parte di quelli che gli sono pi vicini
riempe le stanze del deposito di tante ragazze povere lasciate a elemosinare in giro, e fonda quello che
listituto delle ORSOLINE.
Le sue suore in quel momento non resteranno con le mani in mano:trenta giovani a cui
a lavorare, e naturalmente a vivere da brave C
immediatamente, in un luogo dove possa poi espandersi senza ostacoli
anche se non lontanissimo dalla chiesa del Corpus Domini. Finalmente il momento arriva. Siamo nellaprile del 1832:
neanche troppo tempo passato dalla chiusura del deposito:
canonico ha trovato una sistemazione che gli pare buona;una casetta,
per di pi in una zona tuttaltro che rinomata;
importa questo a un uomo che sa di portare
trasloca, in grande allegria:sembra una gita,
prossimo. Ma proprio la ragione di quella gioia
due suore che accompagnano, e il Signore malato che arriva nelle vesti di una creatura inferma. Cosi la vede il
Cottolengo, visibilmente felice, in quel 27 aprile che segna il giorno del grande ric
non fermarsi pi Le Figlie della Carit mostrano una felicit tanto genuina da stupire.
che verr un giorno in cui migliaia di persone mangeranno il pane della provvidenza,
lo ascolta madre Marianna; non passano 7 mesi e Dio la chiamer a se,
croce fecondissima il cammino del Cottolengo.

PERIODICO DELLA
Lanno 1830 e quelli che seguono segnano per la
il periodo della grande paura: si aggira per lEuropa il colera
tavolo la lettera di protesta firmata da tutti gli inquilini della casa dove c il deposito dei poveri infermi:
pu diventare dannoso per tutti, e deve essere allontanato dal centro di Torino
Cottolengo riceve un messaggio, datato 19 settembre 1831, in cui si dice che il deposito deve cessare di
aslocato in un luogo pi adatto. un colpo duro, ma legge. N
ottobre lospedaletto cessa di funzionare e le stanze della Volta Rossa restano vuote. Il Cotttolengo lunico a
rimanere tranquillo in quella situazione: Dio ha visto il cuore, tutto sar per il meglio
Si direbbe che, per loccasione, si destino contro il canonico e la sua iniziativa
mille critiche e malumori proprio da parte di quelli che gli sono pi vicini Ma il Cottolengo imperterrito e felice
riempe le stanze del deposito di tante ragazze povere lasciate a elemosinare in giro, e fonda quello che
Le sue suore in quel momento non resteranno con le mani in mano:trenta giovani a cui insegnare a leggere e scrivere,
naturalmente a vivere da brave Cristiane La ricerca di una sede nuova per il deposito comincia
a poi espandersi senza ostacoli, dunque fuori dalla citt abitata in quel
anche se non lontanissimo dalla chiesa del Corpus Domini. Finalmente il momento arriva. Siamo nellaprile del 1832:
neanche troppo tempo passato dalla chiusura del deposito: oltre Porta Palazzo,
stemazione che gli pare buona;una casetta, per la verit che non sa davvero di palazzo,
per di pi in una zona tuttaltro che rinomata; osterie si, ce ne sono, con i loro clienti di dubbia qualit.
importa questo a un uomo che sa di portare dappertutto, con la carit, la benedizione di Dio?
in grande allegria:sembra una gita, mentre si va verso una immane fatica, che non finir mai,
Ma proprio la ragione di quella gioia Ecco arrivare il primo malato: un carrettino tirato da un somarello,
e il Signore malato che arriva nelle vesti di una creatura inferma. Cosi la vede il
27 aprile che segna il giorno del grande ricominci
Le Figlie della Carit mostrano una felicit tanto genuina da stupire.
verr un giorno in cui migliaia di persone mangeranno il pane della provvidenza, e la sede un paese
non passano 7 mesi e Dio la chiamer a se, con una morte
croce fecondissima il cammino del Cottolengo.
(da Giuseppe Cottolengo di Piera Paltro.)





ANNO 3 N 8
ERIODICO DELLA PICCOLA CASA DELLA DIVINA
CON ALCUNI CONTRIBUTI DELLA CASA C
Capitolo IX Dio guida oltre
Il Servizio Civile al Cottolengo molto pi
Questa straordinaria esperienza ti permette di capire veramente
quanto sia gratificante rendersi utile per chi meno fortunato di noi.
Significa condividere momenti piacevoli e vedere quello che
regalano ogni qualvolta li facciamo sorridere. Significa inoltre vedere la
straordinaria forza con cui affrontano la vita; sono un esempio
incredibile damore e speranza. Un esperienza come questa pu
veramente cambiarti la vita perch trasform
Silvia, Daniel, Andrea, Samuele.

Lanno 1830 e quelli che seguono segnano per la storia di Torino
si aggira per lEuropa il colera Un giorno arriva sul suo
tavolo la lettera di protesta firmata da tutti gli inquilini della casa dove c il deposito dei poveri infermi: nella
e deve essere allontanato dal centro di Torino. Cos il
in cui si dice che il deposito deve cessare di
Non si discute, e con linizio di
ottobre lospedaletto cessa di funzionare e le stanze della Volta Rossa restano vuote. Il Cotttolengo lunico a
sar per il meglio La situazione si rivela
si destino contro il canonico e la sua iniziativa
tolengo imperterrito e felice
riempe le stanze del deposito di tante ragazze povere lasciate a elemosinare in giro, e fonda quello che sar
insegnare a leggere e scrivere,
La ricerca di una sede nuova per il deposito comincia
dunque fuori dalla citt abitata in quel tempo,
anche se non lontanissimo dalla chiesa del Corpus Domini. Finalmente il momento arriva. Siamo nellaprile del 1832:
nella zona di VALDOCCO il
per la verit che non sa davvero di palazzo, e
con i loro clienti di dubbia qualit. Ma che cosa
la benedizione di Dio? Cosi il 9 aprile si
che non finir mai, a servizio del
un carrettino tirato da un somarello,
e il Signore malato che arriva nelle vesti di una creatura inferma. Cosi la vede il
ominciamento. E questa volta per
Le Figlie della Carit mostrano una felicit tanto genuina da stupire. A loro il canonico predice
e la sede un paese Pi di tutte
con una morte improvvisa, segnando con una
(da Giuseppe Cottolengo di Piera Paltro.)
ANNO 3 N 8 - MAGGIO 2014
IVINA PROVVIDENZA DI PISA
COTTOLENGO DI FIRENZE
Capitolo IX Dio guida oltre
pi che una banale occupazione.
Questa straordinaria esperienza ti permette di capire veramente
quanto sia gratificante rendersi utile per chi meno fortunato di noi.
Significa condividere momenti piacevoli e vedere quello che gli ospiti
regalano ogni qualvolta li facciamo sorridere. Significa inoltre vedere la
straordinaria forza con cui affrontano la vita; sono un esempio
incredibile damore e speranza. Un esperienza come questa pu
veramente cambiarti la vita perch trasforma il tuo modo di vedere.
Silvia, Daniel, Andrea, Samuele. (Firenze)


il segreto del canto risiede tra la vibrazione
quel bel pomeriggio labbiamo vissuta davvero. Grazie al parroco dellUnit Pastorale di
che questo incontro si possa ripetere. Deo Gratias!


Gli ospiti della Piccola Casa di Pisa e
lanimatrice Fabiana desiderano
ringraziare i bambini del coro, i ragazzi
che suonavano, tutti coloro che si
prodigano per
speciale la nostra volontaria Mariarita,
che ha promosso questa iniziativa. I loro
conti, intervallati da preghiere di grande
efficacia educativa, ci hanno inondati di
gioia. Quella gioia che nelle parole dei
canti si defini
che si deve diffondere introno a noi (e i
gesti delle piccole mani lo
sottolineavano). Papa Francesco ha detto
Chiesa la casa della gioia!
che questo cantare insieme fa parte di
tutto un fervore di attivit e che i
bambini sono affiatati e convinti. Nel
biglietto che ci hanno distribuito era
scritta una frase bellissima di K.
il segreto del canto risiede tra la vibrazione della voce di chi canta e il battito del cuore di chi ascolta. E questa in
quel bel pomeriggio labbiamo vissuta davvero. Grazie al parroco dellUnit Pastorale di
che questo incontro si possa ripetere. Deo Gratias!

Sono arrivata qui il 30/4/2010. Dopo un mese, scrissi queste prime
impressioni: La porta socchiusa. Benvenuta!
profumata del giardino, con larmonia ordinata dei fiori e delle verdi
aiuole allombra degli alberi antichi. Ma forse il benvenuto che pi mi ha
commosso stato quello della cara Serafina, che la seconda volta che mi
vedeva mi aveva chiamata col mio nome, e io non sapevo chi fosse: avevo
visto di lei solo il pallore, la spossatezza, ma anche la dolcezza. Dopo ho
capito chi era: lho capito dal dolore e dal rimpianto di tutti, nella chiesa
adorna di fiori bianchi, tanti fiori, tante lac
era dunque il Cottolengo: un mondo dove ogni persona viene accettata,
curata e stimata per i suoi valori umani, alla luce dellamore di Dio.
Allora ho capito di essere arrivata a casa, dopo tante vicende dolorose
della mia vita. E la nostra chiesa, con la Madonna che apre le braccia in
un gesto materno dolce e composto, mi ha fatto vivere momenti intensi
di spiritualit cristiana. Per il mio cammino verso la conquista di una vita
vissuta nella carit, questo soggiorno di fondame
Spero di essere degna dellamicizia che il Direttore e le suore mi hanno
manifestata e mi auguro che mi resti ancora un po di energia per dare il
mio modesto e limitato contributo alla vita di questa grande famiglia. Mi
sono appena affacciata, ma quanta luce c dietro la porta socchiusa!

Gli ospiti della Piccola Casa di Pisa e
lanimatrice Fabiana desiderano
ringraziare i bambini del coro, i ragazzi
che suonavano, tutti coloro che si
odigano per prepararli, in modo
speciale la nostra volontaria Mariarita,
che ha promosso questa iniziativa. I loro
i, intervallati da preghiere di grande
efficacia educativa, ci hanno inondati di
gioia. Quella gioia che nelle parole dei
canti si definiva come una forza interiore
che si deve diffondere introno a noi (e i
gesti delle piccole mani lo
sottolineavano). Papa Francesco ha detto:
Chiesa la casa della gioia! Si sentiva
che questo cantare insieme fa parte di
tutto un fervore di attivit e che i
bambini sono affiatati e convinti. Nel
biglietto che ci hanno distribuito era
scritta una frase bellissima di K. Gibran:
della voce di chi canta e il battito del cuore di chi ascolta. E questa in
quel bel pomeriggio labbiamo vissuta davvero. Grazie al parroco dellUnit Pastorale di Riglione-Oratoio. Speriamo
(Fabiana)
Sono arrivata qui il 30/4/2010. Dopo un mese, scrissi queste prime
impressioni: La porta socchiusa. Benvenuta! Me lo diceva laria
profumata del giardino, con larmonia ordinata dei fiori e delle verdi
aiuole allombra degli alberi antichi. Ma forse il benvenuto che pi mi ha
commosso stato quello della cara Serafina, che la seconda volta che mi
hiamata col mio nome, e io non sapevo chi fosse: avevo
visto di lei solo il pallore, la spossatezza, ma anche la dolcezza. Dopo ho
capito chi era: lho capito dal dolore e dal rimpianto di tutti, nella chiesa
adorna di fiori bianchi, tanti fiori, tante lacrime e tanto amore. Questo
era dunque il Cottolengo: un mondo dove ogni persona viene accettata,
curata e stimata per i suoi valori umani, alla luce dellamore di Dio.
Allora ho capito di essere arrivata a casa, dopo tante vicende dolorose
E la nostra chiesa, con la Madonna che apre le braccia in
un gesto materno dolce e composto, mi ha fatto vivere momenti intensi
di spiritualit cristiana. Per il mio cammino verso la conquista di una vita
vissuta nella carit, questo soggiorno di fondamentale importanza.
Spero di essere degna dellamicizia che il Direttore e le suore mi hanno
manifestata e mi auguro che mi resti ancora un po di energia per dare il
mio modesto e limitato contributo alla vita di questa grande famiglia. Mi
ciata, ma quanta luce c dietro la porta socchiusa!
(Maria Luisa)
2
DOMENICA 6 APRILE: GITA A CEVOLI
CON I CAVALIERI DI MALTA
Il 6 aprile un gruppo di noi, accompagnato dal nostro
Direttore, da Suor Angela, da Claudio e da altre
persone, stato ospitato nella casa della famiglia
Bandettini a Cevoli. Estata una bella gita, e
dobbiamo ringraziare i Cavalieri di Malta di averla
organizzata. Il posto era in collina, laria era buona e
la villa stupenda, con un grande prato da cima fino in
fondo. Don Giovanni ha detto la Messa, e poi
abbiamo gustato un ricco pranzo. Nel pomeriggio c
stata una tombolata, con un premio per tutti i
partecipanti, e la sera siamo tornati a casa.
(M. Teresa





Domenica 2 Marzo: Nozze doro di Paola e Gianni alla Piccola Casa
Per la prima volta nella storia della nostra Casa, una coppia di sposi ha
scelto di festeggiare con noi questo avvenimento. Da pi di 20 anni
Paola si prodiga come volontaria per gli ospiti, impegnandosi in
particolare nel laboratorio di lavori femminili e nellallestimento delle
mostra, ma donandoci anche il suo talento, la sua allegria, la grazia
della nipotina Bianca. Durante la Santa Messa delle 10, celebrata dal
nostro Direttore, Don Giovanni, ci siamo stretti tutti intorno ai
coniugi nella chiesa addobbata con fiori bianchi e gialli e preparata
per loccasione con amore anche dalle Suore, che aveva
sullaltare una tovaglia ricamata stupendamente. La Giusi aveva
composto un pensiero che stato letto dalloperatrice Giovanna a
nome degli ospiti, dei religiosi, del personale dipendent
per ringraziare Paola e Gianni di tutto que
donano con gioia: Siate certi, diceva il Cottolengo, che Ges no
dimentica niente di quanto fate a Lui nella persona dei suoi poveri.
Lamore che da 50 anni vi lega possa continuare ancora per molto
tempo, sostenuto dallaffetto di quanti vi vogliono bene
Messa, gli sposi hanno offerto a noi e a tutti i convenuti un bel
rinfresco. Deo Gratias e auguri di cuore da tutti
(
DOMENICA 6 APRILE: GITA A CEVOLI
CON I CAVALIERI DI MALTA
Il 6 aprile un gruppo di noi, accompagnato dal nostro
da Claudio e da altre
persone, stato ospitato nella casa della famiglia
Bandettini a Cevoli. Estata una bella gita, e
dobbiamo ringraziare i Cavalieri di Malta di averla
rganizzata. Il posto era in collina, laria era buona e
la villa stupenda, con un grande prato da cima fino in
fondo. Don Giovanni ha detto la Messa, e poi
abbiamo gustato un ricco pranzo. Nel pomeriggio c
stata una tombolata, con un premio per tutti i
artecipanti, e la sera siamo tornati a casa.
M. Teresa)
LAGRIFIERA DI PONTASSERCHIO
La nostra animatrice Fabiana ha voluto organizzare
per noi una visita dellAgrifiera di Pontasserchio
ringraziamo, perch stata proprio bella. Grazie
anche a tutti quelli che ci hanno accompagnato. Il 24
aprile, nel pomeriggio, siamo partiti. Abbiamo visto
tanti animali: i maiali con i piccoli maialini, le pecore, le
mucche, il toro, i criceti, i
anche tante bestioline, come i pesci rossi. Quello che
mi piaciuto di pi stato un cavallo nero: lho
chiamato e lui venuto e si lasciato accarezzare sul
muso. Cerano anche delle piante e degli uccellini in
gabbia. E stata una bella giornata!



Domenica 2 Marzo: Nozze doro di Paola e Gianni alla Piccola Casa
Per la prima volta nella storia della nostra Casa, una coppia di sposi ha
noi questo avvenimento. Da pi di 20 anni
Paola si prodiga come volontaria per gli ospiti, impegnandosi in
particolare nel laboratorio di lavori femminili e nellallestimento delle
mostra, ma donandoci anche il suo talento, la sua allegria, la grazia
ianca. Durante la Santa Messa delle 10, celebrata dal
nostro Direttore, Don Giovanni, ci siamo stretti tutti intorno ai
coniugi nella chiesa addobbata con fiori bianchi e gialli e preparata
amore anche dalle Suore, che avevano steso
sullaltare una tovaglia ricamata stupendamente. La Giusi aveva
composto un pensiero che stato letto dalloperatrice Giovanna a
nome degli ospiti, dei religiosi, del personale dipendente, dei volontari
per ringraziare Paola e Gianni di tutto quello che da tanti anni ci
Siate certi, diceva il Cottolengo, che Ges no
dimentica niente di quanto fate a Lui nella persona dei suoi poveri.
Lamore che da 50 anni vi lega possa continuare ancora per molto
i quanti vi vogliono bene. Dopo la
Messa, gli sposi hanno offerto a noi e a tutti i convenuti un bel
ias e auguri di cuore da tutti noi.
(Gli ospiti della Piccola Casa)
LAGRIFIERA DI PONTASSERCHIO
La nostra animatrice Fabiana ha voluto organizzare
per noi una visita dellAgrifiera di Pontasserchio, e la
ringraziamo, perch stata proprio bella. Grazie
anche a tutti quelli che ci hanno accompagnato. Il 24
aprile, nel pomeriggio, siamo partiti. Abbiamo visto
tanti animali: i maiali con i piccoli maialini, le pecore, le
mucche, il toro, i criceti, i conigli nani, le rane. Cerano
anche tante bestioline, come i pesci rossi. Quello che
mi piaciuto di pi stato un cavallo nero: lho
e si lasciato accarezzare sul
muso. Cerano anche delle piante e degli uccellini in
stata una bella giornata!
(Benita)
3


missione di infermiera, con i suoi momenti di gioia ma anche di sofferenza, ringraziando quanti lhanno sostenuta, ci
hanno commossi tutti. La bella musica , a cura di Anna e dei cantori del suo coro, venuti appositamente dalla lontana
Calabria, ha animato gioiosamente la festa.










Era un tranquillo pomeriggio al Cottolengo, tutti
per
da spedire ai loro amici
mio nome
Lo scout Davide, che da un anno aiuta i nostri ospiti nellattivit al computer
ha deciso di mettere la sua passione al nostro servizio per un pomeriggio.
Come per incanto la Piccola Casa
saltimbanchi e persi
Casa in un altro mondo fatto di colori e di suoni mai visti prima. Alcuni ospiti
sono stati chiamati sul palco per collaborare con Davide suscitando lilarit di
tutti gli altri.
Uscite: Maggio/Giugno
16 Maggio: Uscita per la Festa
di S. Ubaldo.
Visita al nuovo porto di Marina di
Pisa.
Visita alla Certosa di Calci
Uscite varie in citt
28 Maggio: Compleanni
17 Giugno: S. Ranieri,
Festa di Pisa.
21 Giugno: Festa di inizio
estate.
25 Giugno: Compleanni
Luglio: Attivit in piscina
Anche questanno si festeggiato San Giuseppe Benedetto
Cottolengo, e la sua luminosa santit, sempre presente comunque
nella vita della nostra Casa, si riproposta alla nostra riflessione.
Le operatrici hanno fatto il possibile per fare scendere in chiesa
tutti gli ospiti, coadiuvate dai volontari, dalle infermiere, da
giovani del servizio civile, dalla nostra animatrice Fabiana con i
suoi collaboratori. Latmosfera era quella di una festa gioiosa,
tanto pi che si ricordavano i 50 anni di Professione della nostra
cara Suor Angela. La presenza dellarcivescovo, Mons, G
Paolo Benotto, non ha soltanto conferito solennit alla
celebrazione: il suo discorso stato veramente efficace per
illustrare linsegnamento da trarre dallopera di carit dal nostro
Santo. Le parole con cui Suor Angela ha sintetizzato la sua lun
missione di infermiera, con i suoi momenti di gioia ma anche di sofferenza, ringraziando quanti lhanno sostenuta, ci
hanno commossi tutti. La bella musica , a cura di Anna e dei cantori del suo coro, venuti appositamente dalla lontana
ato gioiosamente la festa. Deo gratias a tutti, e un augurio speciale a Suor Angela!



Pro manoscritto circolare interna
Redazione: Via Mazzini 61, 56125 Pisa
Tel. 050 23709 Fax 050 20354
Email: cottopisanews@gmail.com
www.cottolengo.org
Il Comandamento Nuovo
Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate
gli uni gli altri; come io vi ho amato, cos
amatevi anche voi gli uni gli altri.
(Dal Vangelo secondo Giovanni
Era un tranquillo pomeriggio al Cottolengo, tutti
per la Santa Pasqua, gli ospiti erano intenti a preparare dei bigliettini
da spedire ai loro amici quando all improvviso comparve
mio nome Davide.
Lo scout Davide, che da un anno aiuta i nostri ospiti nellattivit al computer
ha deciso di mettere la sua passione al nostro servizio per un pomeriggio.
Come per incanto la Piccola Casa si tramut in un vero Circo, cerano folletti,
saltimbanchi e persino equilibristi. Davide ha portato gli ospiti della Piccola
Casa in un altro mondo fatto di colori e di suoni mai visti prima. Alcuni ospiti
sono stati chiamati sul palco per collaborare con Davide suscitando lilarit di
tutti gli altri.
Anna Rosa Ricci e Francesco Silletti
: Uscita per la Festa
Visita al nuovo porto di Marina di
Anche questanno si festeggiato San Giuseppe Benedetto
, e la sua luminosa santit, sempre presente comunque
nella vita della nostra Casa, si riproposta alla nostra riflessione.
Le operatrici hanno fatto il possibile per fare scendere in chiesa
tutti gli ospiti, coadiuvate dai volontari, dalle infermiere, dai
giovani del servizio civile, dalla nostra animatrice Fabiana con i
suoi collaboratori. Latmosfera era quella di una festa gioiosa,
tanto pi che si ricordavano i 50 anni di Professione della nostra
cara Suor Angela. La presenza dellarcivescovo, Mons, Giovanni
Paolo Benotto, non ha soltanto conferito solennit alla
celebrazione: il suo discorso stato veramente efficace per
illustrare linsegnamento da trarre dallopera di carit dal nostro
Santo. Le parole con cui Suor Angela ha sintetizzato la sua lunga
missione di infermiera, con i suoi momenti di gioia ma anche di sofferenza, ringraziando quanti lhanno sostenuta, ci
hanno commossi tutti. La bella musica , a cura di Anna e dei cantori del suo coro, venuti appositamente dalla lontana
a tutti, e un augurio speciale a Suor Angela!
(Maria Luisa)
circolare interna
Redazione: Via Mazzini 61, 56125 Pisa
Fax 050 20354
cottopisanews@gmail.com
www.cottolengo.org
Il Comandamento Nuovo
Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate
gli uni gli altri; come io vi ho amato, cos
amatevi anche voi gli uni gli altri.
(Dal Vangelo secondo Giovanni 13:34)
Era un tranquillo pomeriggio al Cottolengo, tutti erano presi dai preparativi
i a preparare dei bigliettini pasquali
viso comparve un mago che disse, Il
Lo scout Davide, che da un anno aiuta i nostri ospiti nellattivit al computer
ha deciso di mettere la sua passione al nostro servizio per un pomeriggio.
tramut in un vero Circo, cerano folletti,
no equilibristi. Davide ha portato gli ospiti della Piccola
Casa in un altro mondo fatto di colori e di suoni mai visti prima. Alcuni ospiti
sono stati chiamati sul palco per collaborare con Davide suscitando lilarit di
Francesco Silletti (Firenze)
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