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PRESENTATO IL 27/03/2006
RELAZIONE
La riforma dell'art. 117 della Costituzione ha contribuito a delineare il quadro normativo entro il quale le
Regioni possono svolgere un ruolo attivo anche in materia di spettacolo.
La sentenza n. 285 del 19 luglio del 2005 della Corte Costituzionale ha poi costituito un importante momento
nei rapporti Stato-Regioni: riconosciuta la potestà di intervento dello Stato in materia di sostegno delle attività
culturali in base ai princìpi di sussidiarietà e adeguatezza, nella citata sentenza viene rimarcata l’esigenza di
prevedere opportuni strumenti di collaborazione con il sistema delle autonomie regionali.
Con il presente progetto di legge, la Regione Lombardia si dota per la prima volta di una normativa unitaria
delle discipline dello spettacolo (musica, cinema, teatro e danza), per consentire una gestione più appropriata
delle risorse destinate a tali attività e favorire l’interazione e la collaborazione tra i soggetti.
Il punto qualificante della proposta di legge è la creazione di un Fondo Unico Regionale per lo Spettacolo
(FURS), che raccoglie tutte le risorse a disposizione del settore – compresi i trasferimenti dal FUS nazionale,
sui quali si autorizza la Regione a effettuare anticipazioni di cassa agli enti destinatari - e le ripartisce tra i
soggetti attraverso un meccanismo che coinvolge sia le autonomie territoriali sia gli operatori culturali. Nel
FURS convergono anche i contributi annuali che la Regione eroga agli enti di maggiore rilevanza (Scala,
Piccolo Teatro, Pomeriggi Musicali, Centro Teatrale Bresciano) al fine di consentire una gestione unitaria e
trasparente delle risorse. Si conferma la nuova forma di sostegno regionale introdotta d.g.r. 3 dicembre 2004, n.
19730, che ha istituito un fondo di garanzia per l'accesso al credito dei teatri convenzionati con la Regione.
Sono puntualmente definiti i soggetti che hanno accesso al FURS, rinviando a un regolamento attuativo i criteri
di ammissibilità, per i quali va anche raccolto il parere del Comitato regionale per lo Spettacolo.
Si precisano infine in modo più organico le funzioni specificamente attribuite alle Province e ai Comuni.
Articolo 1 – Finalità
2. La Regione concorre altresì, nell’ambito della Conferenza unificata di cui all’art.8 del D. Lgs. 28 agosto
1997 n. 281, a definire i requisiti della formazione degli operatori dello spettacolo.
CODICE PDL/«Numero_Atto»
Articolo 3 – Fondo Unico Regionale per lo Spettacolo
1. Per le finalità di cui al punto a) dell’art. 15 è istituito il Fondo Unico Regionale per lo Spettacolo (FURS).
2. Il FURS è composto di fondi regionali e di trasferimenti di quote del Fondo Unico per lo Spettacolo (FUS).
Nel FURS confluiscono i contributi di cui alle LL.RR. 32/1993, 10/1994, 23/1994, 9/1996.
3. La Regione è autorizzata a concedere anticipazioni di cassa a valere sui contributi assegnati dallo Stato agli
enti destinatari per l’anno in corso, subordinatamente all'assunzione da parte degli enti nei confronti della
Regione di formale impegno al rimborso delle anticipazioni erogate entro il 31 dicembre di ciascun anno.
4. La Giunta regionale, con propria deliberazione, definisce le condizioni e le modalita’ per la concessione e
l'erogazione delle anticipazioni di cassa di cui al comma 2.
5. I soggetti destinatari del FURS e delle misure di sostegno di cui ai punti b) e c) del precedente art. 13 sono:
a) teatri stabili pubblici e privati;
b) le compagnie e le cooperative di produzione di prosa e danza;
c) le fondazioni teatrali e musicali, le istituzioni concertistiche orchestrali e le istituzioni lirico
concertistiche;
d) gli enti e le associazioni promotori di festival e rassegne;
e) gli esercizi cinematografici, le fondazioni e le associazioni di cultura cinematografica;
f) gli enti e gli istituti di ricerca, di archiviazione, conservazione e documentazione teatrale, musicale,
cinematografica, audiovisiva;
g) le Province per gli obiettivi previsti dal successivo art.15 comma 2;
h) gli Enti locali singoli o associati che presentino progetti e iniziative in collaborazione con enti,
associazioni, organizzazioni operanti nel campo dello spettacolo.
6. I criteri di ammissibilità al FURS sono stabiliti con atto regolamentare, sentito il Comitato regionale per lo
Spettacolo di cui al seguente art. 17.
7. La Regione stipula con gli Enti locali e con i soggetti pubblici e privati destinatari del FURS convenzioni e
accordi di programma, di norma pluriennali.
CODICE PDL/«Numero_Atto»
Articolo 5 – Funzioni dei Comuni
1. I Comuni:
a) direttamente o in collaborazione con la Regione e le Province stipulano convenzioni e intese con i
soggetti operanti nel loro territorio sia per le attività stabili e di produzione, sia per l’utilizzo e la
riqualificazione degli spazi destinati allo spettacolo;
b) promuovono la valorizzazione delle tradizioni di spettacolo popolari, del teatro di marionette e burattini
e del teatro di strada;
c) provvedono alle funzioni amministrative previste dalla normativa nazionale relative agli spettacoli
circensi e agli spettacoli viaggianti.
1. La Giunta regionale nomina un Comitato Regionale per lo Spettacolo, composto di nove esperti in tutte le
discipline di spettacolo oggetto degli interventi dalla presente legge e da nove rappresentanti delle maggiori
associazioni di categoria.
2. Il Comitato Regionale per lo Spettacolo fornisce pareri alla Giunta e al Consiglio Regionale in merito agli
atti di programmazione e di bilancio ed alla suddivisione del FURS.
3. Il Comitato Regionale per lo Spettacolo agisce sia in forma plenaria sia per sezioni disciplinari.
1. Il Fondo Unico Regionale per lo Spettacolo è finanziato annualmente con legge di bilancio.
CODICE PDL/«Numero_Atto»