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Istituzioni di diritto privato


Dal libro di Francesco Galgano
Riassunto

IL DIRITTO PRIVATO
Capitolo primo

Il diritto un sistema di regole per la soluzione di conflitti fra gli uomini.
La funzione del diritto di proibire luso della violenza per la soluzione dei conflitti e quindi
di risolvere i conflitti con lapplicazione di regole predeterminate. Queste regole
compongono un sistema: ciascuna concorre ad assolvere una funzione complessiva, che
di adeguare i rapporti fra gli uomini ad un dato modello di ordinata convivenza e di
realizzare un equilibrio generale.
Questi sistemi di regole mutano nel tempo o si variano nello spazio.

Per ordinare una societ occorre che, ad una superiore autorit, sia riconosciuta la
preliminare funzione di creare regole e che, ad unaltra autorit, sia attribuita la funzione di
applicare quelle regole. Nella societ in cui viviamo ci sono tre autorit che creano diritto:
lo Stato, la Comunit Europea e Regioni, Province. Il diritto esercitato dallautorit
giudiziaria e dalla Corte di Giustizia.
In altre societ vige il sistema di common law: le pronunce dei giudici, oltre che risolvere il
caso, vincolano i giudici che saranno chiamati a risolvere casi simili. Cos lautorit
giudiziaria crea essa stessa il diritto.
Ciascuna regola di diritto solo un frammento di un sistema unitario, e lunit del sistema
comporta che essa deve essere applicata in modo coordinato con ogni altra regola di
codici e delle tante altre leggi vigenti.

Il diritto vige perch accettato, se non da tutti, dalla maggior parte di coloro che vi sono
sottoposti: la sua legittimazione, da un punto di vista sostanziale, non lautorit, ma il
consenso.


Lunit elementare del sistema del diritto la norma giuridica; il sistema nel suo
complesso, ossia linsieme delle norme che lo compongono, prende il nome di
ordinamento giuridico. Per indicare pi norme si suole parlare di istituto.
Ciascuna norma consiste in un comando o precetto, formulato in termini generali ed
astratti; il testo delle leggi diviso in articoli, numerati in ordine progressivo, suddivisi in
commi.
Il discorso delle norme giuridiche un discorso in funzione precettiva in quanto
prescrivono un dato comportamento.
Sono precetti generali perch non si rivolgono a singole persone, ma ad una serie di
persone. Sono precetti astratti perch non riguardano fatti concreti, ma una serie ipotetica
di fatti.

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Sono regole precostituite, infatti, sono create prima dellinsorgere; la preCostituzione ha la
funzione di assicurare uniformit e corrisponde al principio della certezza (i singoli devono
sapere in anticipo quali sono comportamenti leciti e quali illeciti).
La sentenza un comando individuale e concreto.
Il grado di generalit e di astrattezza delle norme pu essere pi o meno elevato. Il pi alto
grado raggiunto dalle norme che si rivolgono a chiunque o che si riferiscono a qualunque
fatto.
Sono le norme dette di diritto comune o generale che prendono in considerazione
specifiche condizioni. Sono invece di diritto speciale, quelle con limitato grado di generalit
ed astrattezza (delimitano la serie di soggetti cui si rivolgono o dei fatti cui si riferiscono).


Il diritto privato o diritto comune applicabile tanto nei rapporti fra soggetti privati quanto
nei rapporti ai quali partecipa lo Stato o altro ente pubblico.
Il diritto privato caratterizza lintero settore dellattivit economica, infatti, si rivela come il
diritto meglio adeguato allo svolgimento di attivit imprenditoriali.
Il diritto pubblico riguarda solo i rapporti ai quali partecipa lo Stato o altro ente pubblico.
Riguarda quei rapporti ai quali lo Stato o altri enti pubblici partecipano quali enti dotati di
sovranit.
Il diritto pubblico regola lorganizzazione dello Stato e i rapporti autoritativi, cio basati
sullesercizio dei poteri sovrani.
Il diritto pubblico si articola in diritto costituzionale, diritto amministrativo, diritto penale,
diritto processuale.


Il rapporto giuridico ogni rapporto fra gli uomini regolato dal diritto oggettivo; entro questo
rapporto, possiamo distinguere un soggetto passivo (la norma gli impone un dovere) e un
soggetto attivo (linteresse del quale quel dovere imposto).
Nel rapporto giuridico al dovere del soggetto passivo si contrappone un potere sovrano del
soggetto attivo detto potest in imperio.
Entro la categoria dei diritto soggettivi, vi sono i diritti assoluti (sono riconosciuti ad un
soggetto nei confronti di tutti), come i diritti reali e della personalit, e diritti relativi
(spettano ad un soggetto nei confronti di una o pi persone), come i diritti di credito e di
famiglia.
La soggezione ricorre quando una norma espone un soggetto a subire, passivamente, le
conseguenze di un atto altrui. Ai poteri riconosciuti dal diritto privato si d il nome di diritti
potestativi.
Diverso tanto dal dovere quanto dalla soggezione lonere: comportamento che il
soggetto libero di osservare o di non osservare, ma che deve osservare se vuole
realizzare un dato risultato.
Nel diritto soggettivo, il soggetto portatore dellinteresse protetto coincide con il soggetto
titolare del diritto. Pu accadere, per, che il diritto oggettivo attribuisca ad un soggetto
una pretesa a protezione di un interesse altrui (potest).
Le potest sono poteri propri del soggetto, anche se spettatigli nellinteresse altrui; non
vanno confuse con i poteri derivati in forza dei quali un soggetto abilitato ad agire
nellinteresse altrui per incarico conferitogli dallo stesso interessato; o vi abilitato per
provvedimento della pubblica autorit e in tal caso il potere di provvedere allinteresse
altrui prende il nome di ufficio.


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Il fatto giuridico ogni accadimento, naturale o umano, al verificarsi del quale
lordinamento giuridico ricollega un qualsiasi effetto giuridico, costitutivo o modificativo o
estintivo di rapporti giuridici. Pu essere un fatto umano: il caso in cui la Costituzione, la
modificazione o lestinzione di un rapporto giuridico si produce solo come effetto di un
consapevole e volontario comportamento delluomo. La categoria do distingue fra fatti o
atti leciti e fatti o atti illeciti; si distingue fra comportamenti discrezionali e dovuti, a seconda
che il soggetto sia libero di compierli oppure vi sia obbligato.
Gli atti giuridici sono una sottocategoria dei fatti giuridici e si possono definire come atti
destinati a produrre effetti giuridici. Sono di due specie:
Dichiarazioni di volont: si distinguono per lo specifico ruolo che in essi si svolge la
volont delluomo: leffetto giuridico si ricollega alla volont degli effetti; il caso del
contratto che latto risultante dallaccordo di due o pi parti diretto a costituire,
regolare o estinguere un rapporto giuridico patrimoniale.
Dichiarazioni di scienza: il linguaggio legislativo indica con il nome di atti anche le
dichiarazioni di scienza. Con esse il soggetto dichiara di avere conoscenza di un
fatto giuridico. Leffetto di provare lesistenza di fatti giuridici, di per s costitutivi o
modificativi di rapporti.

I negozi giuridici sono atti di volont, ossia quelli che per il codice civile rientrano fra gli atti
giuridici.





























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LE FONTI DEL DIRITTO E LINTERPRETAZIONE DELLA
LEGGE
Capitolo secondo

Le fonti del diritto sono di due tipi: fonti di produzione (i modi di formazione delle norme
giuridiche) e fonti di cognizione (i testi che contengono le norme giuridiche gi formate).
Le fonti del diritto che interessano il nostro paese sono di due ordini: fonti del diritto
nazionale (basate sulla sovranit dello Stato italiano) e fonti del diritto sovranazionale
(basate sui poteri della Comunit Europea).
Le preleggi, che precedono il codice civile, risalgono al 1942, senza tener conto della
Costituzione della Repubblica (1948), della Comunit europea (1957), dellautonomia
legislativa delle Regioni (1970). Le preleggi indicano come fonti di diritto le leggi, i
regolamenti e gli usi. Oggi il sistema delle fonti deve essere costituiti da: il Trattato della
C.E. e regolamenti comunitari, la Costituzione e le leggi costituzionali, le leggi ordinarie
dello Stato, le leggi regionali, i regolamenti e gli usi.
A questo ordine di successione corrisponde una gerarchia: le norme contenute di grado
superiore vincolano lattivit produttiva di norme mediante norme di grado inferiore. Le
leggi ordinarie non possono contrastare la Costituzione e i regolamenti non possono
contrastare le leggi ordinarie.

La Costituzione la legge fondamentale della Repubblica, deve la sua posizione
sovraordinata alla sua natura di Costituzione rigida. Per modificarla si adotta uno speciale
procedimento di revisione costituzionale, diverso dallordinario procedimento di formazione
delle leggi. Lo stesso procedimento vale per le altre leggi costituzionali. Una norma in
contrasto con la Costituzione si dice costituzionalmente illegittima (art. 134 Cost.) e a
dichiarare ci la Corte Costituzionale e in tal caso la norma di legge cessa di avere
efficacia dal giorno successivo alla pubblicazione della sentenza (ha effetto generale).

Le leggi ordinarie sono quel procedimento di formazione di norme giuridiche che
regolato dagli art. 70 ss. Cost.. Sono equiparati ad atti del governo aventi forza di legge
ordinata: decreti legge, che il governo emana solo in casi straordinari di necessit ed
urgenza e che perdono efficacia entro 60 gg se il parlamento non li converte in legge, e
decreti legislativi che il governo emana su delega del parlamento, sulla base di una legge
di delegazione che dichiara anche il tempo, entro il quale, la delega deve essere
esercitata.

Le leggi regionali sono il portato dellautonomia delle Regioni (art. 117 Cost.). lautonomia
legislativa comporta una limitazione interna alla sovranit dello Stato che con una propria
legge pu dettare solo i principi fondamentali, mentre riservata alle Regioni la
legislazione analitica. Le leggi regionali non possono essere in contrasto con i principi
fondamentali posti con legge statale.

I regolamenti sono una fonte normativa sottordinata alla legge: non possono contenere
norme contrarie alle disposizioni di legge; sulla loro legittimit giudica il giudice ordinario.
Vengono emanati dal Governo o da altre autorit. Si distinguono regolamenti governativi di
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esecuzione (regolano, nei particolari, materie gi regolate dalla legge) e regolamenti
governativi indipendenti (regolano materie non regolate da alcuna legge).
I regolamenti governativi hanno avuto tuttavia una forte rivalutazione con la
delegificazione. La legge 400 del 1988 ha riconosciuto al Governo il potere di emanare
regolamenti indipendenti, purch, non si tratti di materia coperta da riserva di legge. La
delegificazione consente di emanare regolamenti con efficacia equivalente alla legge a
condizione che la materia da regolare non sia coperta da riserva assoluta di legge e che
una legge autorizzi il Governo a disciplinare una data materia fissando le regole generali a
cui dovr attenersi.

Gli usi o consuetudini, sono una fonte non scritta e non statuale di produzione di norme
giuridiche:consistono nella pratica uniforme e costante di dati comportamenti, seguita con
la convinzione che quei comportamenti siano giuridicamente obbligatori.
La prassi, invece, il consueto modo di comportarsi degli operatori di un dato settore, ad
esempio, dalle banche o dalle pubbliche amministrazioni.

Ad un livello sovraordinato rispetto alle fonti di diritto interno, inclusa fra esse la stessa
Costituzione, si collocano, nella gerarchia delle fonti, il Trattato istitutivo della Comunit
europea e i regolamenti emanati dal Consiglio della Comunit nelle materie fissate dal
Trattato.
La Comunit rivolge direttive vincolanti, ai singoli Stati membri per la formazione di un
diritto europeo uniforme ed esercita unindiretta funzione creatrice del diritto.


Le leggi e i regolamenti entrano in vigore solo a seguito della loro pubblicazione e il
quindicesimo giorno successivo ad essa. Vale il principio secondo il quale lignoranza della
legge non scusa.
Le leggi cessano di avere efficacia o per espressa disposizione di una legge successiva o
per sentenza di illegittimit costituzionale e in questi casi, si parla di abrogazione
espressa.
Una norma pu perdere efficacia anche per incompatibilit con una nuova disposizione di
legge (tacitamente abrogata).
La legge non ha effetto retroattivo, ma la sua irretroattivit risulta sancita solo da una
norma generale di legge ordinaria.


Gli applicatori della legge devono stabilire qual la norma entro cui pu essere fatto
rientrare il caso da risolvere e perci, qual la norma da tradurre in comando particolare
e concreto e, inoltre, deve stabilire qual il significato da attribuire alle norme.
Questoperazione, chiamata interpretazione, deve essere condotta secondo criteri fissati
dalla legge. Lart. 12 stabilisce che, nellapplicare la legge non si pu attribuire altro senso
se non quello fatto palese: dal significato proprio delle parole secondo la connessione di
esse (interpretazione letterale); dallintenzione del legislatore (interpretazione teologica).
Le parole sono solo il mezzo mediante il quale si esprime lintenzione del legislatore.
Linterpretazione deve essere quella che risulti pi aderente al senso letterale delle parole
e, al tempo stesso, il pi possibile corrispondente allintenzione del legislatore.
Linterpretazione estensiva attribuisce alle parole della legge un significato pi ampio di
quello letterale, mentre linterpretazione restrittiva, d alle parole un significato pi ristretto
di quello comune.
Lordinamento giuridico deve essere in grado di dare una soluzione di ogni possibile
conflitto che si generi fra coloro che vi sono sottoposti. A colmare eventuali lacune si
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provvede allapplicazione analogica (casi simili o materie analoghe). Non possono essere
applicate a casi simili le norme penali e le norme eccezionali (fanno eccezione alle norme
generali).
Se il giudice non trova nessuna norma analoga, dovr decidere secondo i principi generali
dellordinamento giuridico dello Stato che sono principi non scritti, ricavati per induzione da
una pluralit di norme.
Linterpretazione secondo il diritto comunitario effettuata in base ai principi
dellordinamento delle Comunit europee in materia di disciplina della concorrenza.








































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LE PERSONE
Capitolo terzo

Per il diritto luomo una persona o un soggetto di diritto. La prima espressione usata
dal codice civile, la seconda di uso dottrinale; nella nostra civilt ogni uomo , in quanto
tale, una persona.
Si definisce come capacit giuridica lattitudine delluomo ad essere titolare di diritti e di
doveri; lespressione equivalente a quella di soggettivit giuridica o personalit giuridica.
Questa titolarit si acquista al momento della nascita e si perde al momento della morte.
La nascita dichiarata dal padre o, in mancanza, da altri allufficiale dello stato civile del
comune in cui avvenuta la nascita. Questa dichiarazione d luogo allatto di nascita che
lufficiale iscrive nei registri dello stato civile, mentre la morte, d luogo allatto di morte. Gli
atti dello stato civile hanno forza probatoria: fanno fede, fino a prova contraria, della verit
di ci che stato dichiarato allufficiale di stato civile e provano fino a querela di falso ci
che lufficiale di stato civile attesta essere stato dichiarato alla sua presenza.
Ogni persona identificata con nome e cognome. Il nome le dato, a scelta, da chi
dichiara la nascita allufficiale mentre il cognome, se si tratta di figlio legittimo, quello del
padre, altrimenti iscritto come figlio di ignoti. Se poi il figlio naturale viene riconosciuto
allora egli assume il cognome del genitore che lo ha riconosciuto. La persona, divenuta
maggiorenne, pu decidere di cambiare nome e anche cognome.
Il domicilio il luogo in cui la persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari o
interessi; coincide normalmente con la residenza, che il luogo della dimora abituale della
persona. Dal domicilio principale si distingue il domicilio speciale, che la persona pu
eleggere per determinati atti o affari.
La dimora il luogo dove la persona, attualmente, soggiorna anche se non corrisponde al
luogo in cui soggiorna abitualmente. Non dimora il luogo dove si prende alloggio
occasionalmente, ma il soggiorno.
Se una persona scompare dal luogo del suo ultimo domicilio o residenza e non se ne
hanno pi notizie , pu sorgere il problema della conservazione del suo patrimonio. I
successori possono chiedere al tribunale la nomina di un curatore dello scomparso.
Trascorsi due anni dal giorno cui risale lultima notizia, il tribunale pu dichiarare lassenza
della persona e immettere nel possesso temporaneo coloro che sono gli eredi se lassente
fosse morto. Coloro possono far loro solo le rendite che i beni producono, ma non
possono alienarli o ipotecarli. Se lassente ricompare, gli dovranno essere restituiti tutti i
beni.
Dopo dieci anni dalla scomparsa, anche se non ne stata dichiarata ufficialmente
lassenza, il tribunale ne pu dichiarare la morte presunta. Da qui si apre la successione
ereditaria e coloro che sono gli eredi acquistano la piena disponibilit di tutti i beni. Se la
persona ricompare gli vengono restituiti i beni nello stato in cui si trovano e se sono stati
venduti, egli ha diritto allincasso della somma se non gi stata consumata. Se il coniuge
si risposato, rientra in vigore il precedente vincolo matrimoniale.


La capacit dagire lattitudine del soggetto a compiere atti giuridici, mediante i quali
acquistare diritti e assumere doveri. La prima spetta al momento della nascita, la seconda
si consegue con il raggiungimento della maggiore et. Il sedicenne, che per gravi motivi,
costretto a contrarre matrimonio, pu essere autorizzato dal giudice, accertata la maturit
psico fisica a sposarsi; pu riconoscere anche il figlio naturale.
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Il minore assume doveri e acquista diritti, per mezzo dei suoi legali rappresentanti. Egli
sottoposto alla potest dei genitori o, in mancanza, alla cura di un tutore nominato dal
pretore. Ad essi spetta la legale rappresentanza del minore e compiono, in suo nome, gli
atti giuridici. Ci valido solo per gli atti che non abbaino carattere strettamente
personale. Il sedicenne che sia autorizzato dal tribunale a contrarre matrimonio
emancipato. Lemancipazione comporta lacquisto della piena capacit dagire
limitatamente agli atti di ordinaria amministrazione. Per gli atti di straordinaria
amministrazione deve essere autorizzato dal giudice tutelare ed assistito da un curatore.
Il maggiore di et pu trovarsi in condizioni di abituale infermit mentale; in questi casi egli
pu essere interdetto, ossia privato della capacit dagire. La sentenza di interdizione
pronunciata dal tribunale che nomina anche un tutore dellinterdetto che ha gli stessi poteri
di legale rappresentanza del tutore del minore.
Quando linfermit non tanto grave, si chiede linabilitazione che il tribunale pu
concedere oppure no. I prodighi, coloro che sperperano il loro patrimonio o che fanno uso
di alcool o sostanze stupefacenti, possono essere inabilitate. Ad essi viene nominato un
curatore: la sua posizione corrisponde a quella del minor emancipato.


Secondo il codice civile, sono persone anche le organizzazioni collettive alle quali si d il
nome di persone giuridiche per distinguerle dalle persone fisiche.
La persona giuridica e la persona fisica sono soggetti di diritto; ci sono norme che trovano
applicazione solo nelle persone fisiche o solo nelle persone giuridiche.
La persona giuridica dotata di una propria capacit giuridica che le permette di essere
titolare di propri diritti e di propri doveri. Alla persona giuridica riconosciuta una propria
capacit di agire: essa compie atti giuridici per mezzo delle persone fisiche che agiscono
come suoi organi.


Le persone giuridiche si distinguono in persone giuridiche pubbliche, come gli enti pubblici,
e persone giuridiche private. Sono enti pubblici lo Stato, regioni, province e comuni; il loro
carattere distintivo il loro potere sovrano o potest di imperio. Li si definisce enti
territoriali perch sono enti esponenziali di una data comunit, stanziata su un determinato
territorio ed hanno il compito di provvedere alla generalit dei bisogni della collettivit. Gli
enti pubblici economici hanno per oggetto esclusivo lesercizio di unattivit commerciale.
Gli enti pubblici territoriali hanno la cosiddetta doppia capacit di diritto pubblico e privato.
La prima la potest sovrana che lente pubblico pu esercitare sulle cose e nei confronti
di persone; la seconda lattitudine riconosciuta allente pubblico di essere titolare di diritti
e di doveri e di compiere atti giuridici. Gli enti pubblici strumentali hanno solo la capacit di
diritto privato. Gli atti che pongono in essere con i terzi sono atti di autonomia contrattuale.
Tutti gli enti pubblici perseguono fini pubblici, destinati a soddisfare i pubblici interessi.
Le persone giuridiche private sono le organizzazioni collettive, ovvero persone giuridiche
di diritto comune. Le pi importanti sono le associazioni, le fondazioni e le societ.


Le associazioni sono una manifestazione della natura sociale, una forma di stabile
organizzazione collettiva attraverso la quale vengono perseguiti scopi superindividuali. Il
concetto di formazione sociale comprende sia le organizzazioni collettive volontarie, come
le associazioni, sia le organizzazioni collettive necessarie come gli enti pubblici territoriali o
la famiglia.
Lassociazione si costituisce per contratto mediante il quale pi persone si impegnano al
perseguimento di uno scopo di natura ideale o di natura non economica. Ad essa, una
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volta costituita, possono aderire nuovi membri. Essa agisce per mezzo dei propri organi:
gli associati, uniti in assemblea, formano lorgano sovrano mentre gli amministratori,
nominati dallassemblea, formano lorgano esecutivo.
La fondazione pu essere definita come la stabile organizzazione predisposta per la
destinazione di un patrimonio privato ad un determinato scopo di natura ideale. Latto
costitutivo della fondazione un atto unilaterale e pu essere costituita anche per
testamento; la fondazione ha un solo organo, formato dagli amministratori, che vengono
nominati nei modi previsti dallatto di fondazione.
Le associazioni e le fondazioni conseguono il riconoscimento della personalit giuridica
per decreto del P.d.R. (art. 12).
Le associazioni non riconosciute sono quelle che non hanno chiesto o non hanno ottenuto
il riconoscimento di associazioni (partiti e sindacati).
Le associazioni riconosciute possono acquistare beni, mobili e immobili sia a titolo
oneroso sia a titolo gratuito. Le associazioni non riconosciute possono acquistare beni
solo a titolo oneroso.
Delle obbligazioni assunte da unassociazione riconosciuta risponde soltanto
lassociazione con il suo patrimonio. Per le associazioni non riconosciute stato stabilito
che: per le obbligazioni assunte dalle persone che rappresentano lassociazione i terzi
possono far valere i loro diritti sul fondo comune, mentre delle obbligazioni stesse
rispondono anche personalmente e solidamente le persone che hanno agito in nome e per
conto dellassociazione.
Delle obbligazioni assunte in nome di unassociazione lassociato non mai responsabile
personalmente mentre, gli amministratori delle associazioni non riconosciute, sono
personalmente responsabili.
Si parla di comitati quando fondi destinati ad uno specifico scopo di pubblica utilit sono
raccolti per pubblica sottoscrizione da una pluralit di promotori.


Ci sono diritti soggettivi che sono creati dal diritto oggettivo, ma ci sono diritti soggettivi
che si dicono solo trovati dal diritto oggettivo: sono i diritti delluomo. Si considerano come
diritti spettanti alluomo in quanto tale e come diritti che ogni Stato ha il dovere di
riconoscere e garantire.
Nellart.2 la Repubblica garantisce i diritti inviolabili delluomo; inviolabili sia da parte della
pubblica autorit sia dagli altri uomini.
I diritti della personalit si classificano fra i diritti assoluti cio sono protetti nei confronti di
tutti; sono diritti indisponibili in quanto il loro titolare non li pu alienare e non pu neanche
rinunciarvi. Sono imprescrittibili perch non si prescrivono, in pratica non si estinguono per
il prolungato non uso nel tempo.
Nessuno pu essere obbligato per legge ad un determinato trattamento sanitario se non
per legge; se il paziente incapace il consenso dato dal suo rappresentante. Nel caso
dellaborto della minorenne o dellinterdetta necessario anche il consenso della donna.

Un diritto della personalit spetta a ciascuno sul proprio nome. Lart. 7 protegge il diritto al
nome: luso del proprio nome il diritto di identificare se stessi con il proprio nome e come
diritto di essere identificati con esso dagli altri. protetto contro chi contesti alla persona o
le impedisca luso del proprio nome. protetto contro chi usurpi il nome altrui per
identificare s o per indicare una cosa con luso del nome altrui. Oltre al nome, protetto
anche lo pseudonimo quando abbia acquistato la stessa importanza del nome. Questo
diritto al nome vige anche per le persone giuridiche.

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Una protezione analoga attribuita allimmagine della persona. Lart. 10 cita la protezione
del diritto del singolo alla riservatezza, a sottrarre la propria immagine e gli atteggiamenti
della propria vita privata agli occhi di estranei; inoltre riporta la protezione del diritto di
informazione del pubblico, del diritto di cronaca della stampa. Quindi vietato esporre o
pubblicare limmagine altrui senza il consenso della persona ritratta.

Il diritto allidentit personale definito come il diritto a che non sia travisata la propria
immagine politica, etica o sociale con lattribuzione di azioni non compiute dal soggetto o
do convinzioni da lui non professate. Questo diritto leso anche se le azioni o le
convinzioni attribuite al soggetto non sono di per s disonorevoli e dannose della sua
reputazione.

La giustizia protegge il diritto alla riservatezza: diritto a che non siano divulgati, con la
stampa, la televisione e altri strumenti di comunicazione di massa, fatti attinenti alla vita
privata della persona, anche se di per s veri e di per s non lesivi alla sua dignit. La
legge punisce chi installa apparati o strumenti al fine di intercettare comunicazioni o
convenzioni telefoniche o telegrafiche.

I computers possono essere utilizzati per la tenuta delle cosiddette banche dei dati,
possono essere notizie di carattere oggettivo ma possono essere anche notizie di
carattere soggettivo, ossia notizie sul conto di persone, di imprese e di enti.
Per dato personale si intende qualsiasi informazione relativa a persone fisiche o giuridiche
che siano identificate o identificabili.
Per il trattamento dei dati sensibili, ossia tali da rivelare lorigine razziale, le convinzioni
religiose, le opinioni politiche ecc necessaria lautorizzazione del Garante.
I diritti riconosciuti allinteressato sono:
Conoscere, mediante laccesso al registro del Garante,lesistenza di trattamenti di dati
che lo riguardano;
Ha diritto di ottenere la cancellazione dei dati trattati che hanno perduto ogni utilit
(diritto alloblio);
Ha diritto allaggiornamento e allintegrazione dei dati;
Ha diritto ad opporsi al trattamento dei dati personali raccolti a fini di informazione
commerciale o di invio di materiale pubblicitario ecc.


I BENI E LA PROPRIET
Capitolo quarto


BENI per essere qualificabili giuridicamente come beni, le cose devono essere:
Utili: in quanto suscettibili di soddisfare un bisogno
Appropriabili o accessibili: es. non un bene un pianeta lontano
Limitate: o comunque presenti in natura in quantit scarsa e inferiore rispetto al
bisogno

PROPRIET il codice non definisce la propriet ma luso che pu farne il proprietario.

Art.832 C.C.
Il proprietario ha diritto di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo,
entro i limiti e con losservanza degli obblighi stabiliti dallordinamento giuridico.

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1. facolt di godere delle cose: indica la facolt del proprietario di utilizzare la cosa. Di
usarla o non usarla, di come usarla, di trasformarla o distruggerla.
Per le cose fruttifere ha il diritto di fare propri i frutti della cosa. Solo con la separazione i
frutti diventano cose a s stanti, essi appartengono al proprietario della cosa madre, salvo
che la legge non disponga diversamente.

2. facolt di disporre delle cose: la disposizione giuridica ossia la disposizione
materiale. la facolt di vendere o di non vendere la cosa, di donarla o di non donarla, di
lasciarla in testamento o di costituire sulla cosa diritti reali minori a favore di terzi o di porre
sulla cosa una garanzia reale (ipoteca).ecc.

3. la pienezza del diritto di propriet: il proprietario pu farne tutto ci che non sia
espressamente vietato. Il proprietario gode di facolt illimitate.
La pienezza del diritto di propriet viene meno quando sulla cosa siano costituiti diritti reali
minori (nuda propriet).

4. lesclusivit del diritto di propriet: il proprietario pu godere e disporre delle cose in
modo esclusivo, egli pu servirsi ed escludere chiunque altro dal godimento e dalla loro
disposizione.

Lordinamento giuridico cerca un punto di equilibrio fra gli opposti interessi del proprietario e dellintera
collettivit. Questo risultato viene perseguito con una duplice tecnica legislativa:
5. i limiti alla facolt di godere e di disporre: ad esempio il divieto di atti di emulazione
ossia il proprietario non pu compiere atti che abbiano solo scopo di nuocere o recare
molestie ad altri. La facolt di godimento pu essere per vari aspetti limitata (ad es. per i
piani regolatori).

6. gli obblighi del proprietario: es. obbligo di coltivare i terreni destinati allagricoltura
(affitto forzato).




CLASSIFICAZIONE DEI BENI (sono beni le cose che possono formare oggetto di diritto)

Beni in patrimonio: sono di propriet di qualcuno;
Beni di nessuno: non hanno un proprietario pur potendo averlo.

Beni immobili: suolo, sorgenti, corsi dacqua, tutto ci che incorporato al suolo
(alberi,case..) e galleggianti saldamente e permanentemente assicurati alla riva.
Il suolo oggetto di propriet prende il nome di fondo: fondo rustico se destinato
allagricoltura o fondo urbano se destinato allindustria, al commercio o ad insediamenti
abitativi.
Circolazione caratterizzata da forme complesse.
Beni mobili, per esclusione sono tutti gli altri beni, comprese le energie naturali.
Il denaro il bene mobile per eccellenza.
Pi cose mobili formano una universalit di cose se appartengono al medesimo
proprietario ed hanno una destinazione unitaria.
Circolazione assai rapida.
Beni pubblici registrati: hanno le caratteristiche di beni mobili ma la loro circolazione
segue iter simili a quelli dei beni immobili.

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Pertinenze: sono le cose, mobili o immobili, destinate durevolmente al servizio o ad
ornamento di unaltra cosa, mobili o immobile. Sono una pluralit di cose collegate.
Circolazione: gli atti che hanno per oggetto la cosa principale includono anche le
pertinenze, se non sono specificatamente escluse. Il proprietario della cosa principale non
deve per forza essere anche il proprietario delle pertinenza. Lacquirente che acquista la
cosa principale, compra anche le pertinenze, a meno che non sia in male fede. Se per la
pertinenza un immobile o mobile registrato, il suo proprietario pu rivendicarla anche nei
confronti del proprietario in buona fede.
Cosa composta: sono pi cose che vengono unite in modo da formare ununica cosa.
La cosa composta non pu essere separata dalle altre senza che la cosa risultante dalla
loro unione perda la propria identit.

Cose fungibili (beni di genere): ogni bene indifferentemente sostituibile con altri (denaro,
prodotti in serie).
Cose infungibili (beni di specie): esiste in unico esemplare (opera darte, manufatto
artigiano) o che presentano propri caratteri distintivi (immobile).

Cose consumabili: si estinguono per luso (alimenti, carburante).
Cose in consumabili: uso ripetuto nel tempo anche se si deteriorano (automobili,
indumenti).


LA PROPRIET FONDIARIA

I confini del fondo segnano, in senso orizzontale, i limiti entro i quali il proprietario esercita
la sua facolt di godimento. In senso verticale, la propriet si estende al sotto suolo e allo
spazio sovrastante fin dove il proprietario del suolo pu dimostrare di avere un interesse
ad esercitare il suo diritto esclusivo.


Il sottosuolo e lo spazio aereo sono considerati cose comuni di tutti e il proprietario non
pu opporsi ad attivit di terzi che si svolgano a tale profondit o a tale altezza che egli
non abbia interesse ad escludere.


LE DISTANZE LEGALI

Un limite alla facolt di godimento sono le distanze minime legali.
Costruzioni: se non hanno muri in comune devono avere almeno 3 metri di distanza
(salvo distanze maggiori per regolamenti locali). favorito chi costruisce per primo
(prevenzione temporale), perch il secondo costretto a rispettare le distanze
senza poter chiedere un indennizzo.
Pozzi, cisterne o tubi: ad almeno 2 metri.
Fossi: distanza dal confine uguale alla loro profondit.
Alberi: ad alto fusto a 3 metri, alberi bassi, viti e siepi a mezzo metro.
Luci: piccole aperture nel muro che permettono a luce ed aria di entrare e non
permettono di affacciarvisi; sul confine ma ad almeno 2,5 metri di altezza dal suolo
del vicino.
Vedute: finestre dalle quali ci si pu affacciare; ad almeno 1,5 metri dal confine.


NEL CONFINE

13
Muro: si presume comune. Se di propriet di uno solo, laltro confinante pu chiederne
la met pagando (comunione forzosa). Le spese di riparazione, se i danni non sono stati
causati da uno dei proprietari, gravano su entrambi.
Fossi e siepi: si presumono comuni, salvo prova contraria.


LE IMMISSIONI

Il godimento di un proprietario entra in conflitto con il godimento del vicino che riceve sul
proprio fondo le moleste immissioni di rumori o di fumo ecc. da altri provocate.
PRINCIPIO Il criterio legale per la soluzione del conflitto quello della normale
tollerabilit. Le immissioni non devono superare la capacit di sopportazione delluomo
medio.
Il criterio a favore delle attivit produttive, inoltre bisogna tener conto della condizione
dei luoghi: chi abita in una zona industriale deve sopportare maggiori immissioni rispetto
a che abiti in una zona residenziale. Bisogna per anche tener conto della priorit di un
dato uso ed pi protetto chi ha per primo dato la diversa destinazione al proprio fondo.


LE ACQUE PRIVATE

Le acque sono un bene pubblico, tuttavia c libert di utilizzare le acque sotterranee per
usi domestici e si possono raccogliere le acque piovane.
riconosciuto il DIRITTO DI STILLICIDIO: il proprietario a valle non pu rifiutarsi di ricevere le
acque che naturalmente defluiscono dai fondi a monte.
LE AZIONI A DIFESA DEL DIRITTO DI PROPRIET

Il proprietario pu agire in giudizio contro chiunque violi il suo diritto.

chi agisce in giudizio propone un che proposta contro il
ATTORE AZIONE CONVENUTO

Le azioni a difesa della propriet sono le azioni petitorie. Esso sono:
Lazione di rivendicazione, spetta a chi si dichiara proprietario della cosa della quali
altri abbiano il possesso o la detenzione. Mira ad ottenere dal giudice
laccertamento del diritto di propriet e la restituzione della cosa.
Lattore deve dare prova di propriet.
N.B. Tale azione presuppone che il proprietario non abbia altro titolo per ottenere la
restituzione della cosa se non il proprio diritto di propriet.
Lazione negatoria, spetta al proprietario contro chi pretende di avere diritti reali
minori sulla cosa. Mira ad ottenere dal giudice laccertamento della inesistenza del
diritto altrui.
Lattore si limiter a dare prova del proprio diritto di propriet, il convenuto ha
lonere di provare lesistenza del suo preteso diritto sulla cosa.
Lazione di regolamento dei confini, spetta a ciascuno dei proprietari immobiliari
confinanti quando il confine incerto.







14

IL POSSESSO
Capitolo quinto

Art. 1140
Il possesso il potere sulla cosa che si manifesta in unattivit corrispondente
allesercizio della propriet o di altro diritto reale.


ELEMENTI:
Corpus possessionis: comportamento materiale che il soggetto assume nei confronti
del bene, come se fosse il proprietario (elemento oggettivo-materiale)
Animus possidenti: volont del possessore di esercitare i poteri del proprietario o del
titolare di altro diritto reale (elemento soggettivo-psicologico)

Invenzione del possesso (da detenzione a possesso)
In forza di un nuovo titolo (la vendita, la successione ereditaria da parte di un terzo),
cesso di detenere e comincio a possedere.
Il detentore si vanti apertamente proprietario della cosa e comunichi al possessore
che intende tenere la cosa come propria.

in BUONA FEDE chi possiede ignorando di ledere un diritto altrui. Il possesso si presume
in buona fede salvo prova contraria. Per essere in buona fede basta che ci sia un minimo
di diligenza (ci si poteva accorgere di ledere un altrui diritto) e che il possessore fosse
originariamente in buona fede.


Tempi del possesso:
successione nel possesso: i tempi tra eredi e defunto vengono sommati
accensione del possesso: lacquirente pu far sommare il proprio tempo a quello del
venditore ma cos diventa in mala fede se il venditore era in mala fede.


I frutti
B.F. li fa propri M.F. deve restituirli (o denaro) ma
rimborso spese di produzione
Rimborso spese per riparazioni straordinarie
Diritto di indennit per miglioramenti apportati
Diritto di ritenzione: il possessore non restituisce fino a che il proprietario non paga le
indennit.








AZIONI A DIFESA DEL POSSESSO

Le azioni possessorie fanno parte delle azioni petitorie.
15
Lazione di reintegrazione o di spoglio, spetta al possessore entro 1 anno dal fatto che
sia stato violentemente o clandestinamente spogliato del possesso.
Lazione di manutenzione riguarda i beni immobili o le universalit di mobili, spetta al
possessore che:
Sia molestato nel possesso o abbia turbative (immissioni moleste)
Abbia subito uno spoglio non violento o non clandestino.
Requisiti: avere un possesso non violento e non clandestino per un tempo continuo e
ininterrotto di 1 anno.

AZIONE DI NUNCIAZIONE spetta sia al possessore che la proprietario non possessore o al
titolare di altro diritto reale. Ha la funzione di prevenire un danno.
denuncia di nuova opera: si teme possa derivare danno alla nostra cosa. Deve
avvenire entro 1 anno dallinizio della nuova opera e che questa non sia terminata.
denuncia di danno temuto: danno grave e imminente (es. la casa del vicino
minaccia di crollare verso la nostra propriet).





































16
I MODI DI ACQUISTO DELLA PROPRIET
Capitolo sesto

La propriet si pu acquistare solo nei modi previsti dalla legge.

A TITOLO DERIVATO: quando si acquista sulla cosa il diritto di propriet gi spettante ad
un precedente proprietario.

chi trasferisce il diritto chi lo acquista
DANTE CAUSA AVENTE CAUSA
Lavente causa acquista la propriet solo se e solo come il dante causa ne era proprietario.


A TITOLO ORIGINARIO quando il diritto di propriet che si acquista sulla cosa
indipendente dal diritto di un precedente proprietario.
Il diritto del precedente proprietario destinato a soccombere di fronte al diritto di chi
acquista a titolo originario. Conseguenza del titolo originario dellacquisto che la propriet
acquistata libera da ogni diritto altrui che avesse gravato il precedente proprietario.



A TITOLO ORIGINARIO

Occupazione: per le cose mobili che non appartengono a nessuno (cose abbandonate o
gli animali che formano oggetto di caccia o di pesca) o cose mobili altrui con il consenso,
espresso o tacito, del proprietario (es. raccogliere funghi in un fondo dove non sia
espressamente vietato). Requisiti: elemento materiale (impossessamento della cosa) ed
elemento psicologico (volont di farla propria).

Invenzione: chi ritrova una cosa smarrita la deve consegnare al Sindaco del luogo dove si
trova e avr in cambio dal proprietario un premio pari a 1/10 del valore della cosa. Se il
proprietario non si presenta entro 1 anno la cosa diventa sua per invenzione. Altro caso il
tesoro (cosa mobile di pregio, nascosta di cui nessuno pu provare di essere proprietario),
apparterr per al proprietario del fondo e per al ritrovatore.

Accensione: la propriet di una cosa qualificabile come principale fa acquistare la propriet
delle cose qualificabili come ad essa accessorie.
Accessione di cosa mobile a cosa immobile: es. un impresa costruisce un edificio,
man mano che i materiali vengono uniti al suolo diventa proprietario il proprietario del
suolo.
Accessione di cosa immobile a cosa immobile: es. alluvione che sposta la terra
lungo un fiume.
Accessione di cosa mobile a cosa mobile:
o unione: cose mobili appartenenti a pi proprietari che vengono unite in modo
inseparabile.
o commistione: cose mobili appartenenti a pi proprietari che vengono
mescolate in modo inseparabile.
In entrambi i casi il proprietario della cosa principale diventa proprietario del tutto
pagando allaltro il valore della cosa (es. vernice sullauto) altrimenti separazione
della cosa se possibile o compropriet.
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o specificazione: acquisto della propriet della materie altrui da parte di chi la
adopera (es. scultore)

Il possesso in buona fede dei beni mobili.

Possesso vale titolo: il possesso dei beni mobili pu determinare lacquisto istantaneo
della propriet nel momento stesso in cui lo si consegue. Ha la funzione di rendere rapida e
sicura la circolazione dei beni mobili.
acquisto della cosa da un non proprietario: il compratore, ne acquista la propriet
mediante in possesso, purch sia in buona fede.
vendita della stessa cosa mobile a pi persone: ne diventa proprietario chi tra loro ne
entra in possesso per primo in buona fede.

Lusucapione: acquisto della propriet mediante il possesso:
continuo (il possessore non deve abbandonare il bene)
non interrotto (non deve esserci azione di terzi in contrasto col possesso)
non violento e non clandestino

Tempi: si pu sommare il tempo del Dante causa al proprio.
































18
I DIRITTI REALI SU COSE ALTRUI
Capitolo settimo

Con il diritto di propriet possono coesistere altri diritti sulla cosa, detti diritti reali minori.
Questi diritti reali sono solo 6, perch la legislazione a favore della piena propriet.

I diritti reali hanno diritto di seguito (o sequela), ossia sono opponibili a tutti i successivi
proprietari. Decadono in prescrizione per non uso dopo 20 anni. Lazione a difesa dei
diritti reali lazione confessoria, che mira ad ottenere il riconoscimento del proprio diritto
sulla cosa altrui contro chiunque.

Consolidazione: quando il diritto reale si estingue, il diritto del proprietario si riespande.
Confusione: quando il proprietario diventa titolare del diritto reale (es. successione)

DIRITTO DI SUPERFICIE: il diritto di edificare sul suolo o nel sottosuolo altrui una propria
costruzione.
Il superficiario ha la propriet superficiaria ossia la propriet della costruzione e il diritto di
costruzione.
Il diritto pu essere perpetuo o a tempo determinato, in questo caso, scaduto il tempo, il
proprietario del suolo diventa proprietario delledificio.

USUFRUTTO: la facolt di godere delle cosa (senza per cambiarne da destinazione
economica) e la facolt di fare propri i frutti della cosa.
Il proprietario resta nudo proprietario e conserva la facolt di disporre della cosa.
Tempo massimo: la durata della vita delle persona fisica o 30 anni se una persona
giuridica.
Lusufrutto non si pu passare agli eredi ma pu essere ceduto con atto fra vivi, ma alla
morte del primo usufruttuario questo diritto si estingue.
Il bene deve essere custodito con la diligenza del buon padre di famiglia.
Usufrutto volontario: stabilito dalle parti
Usufrutto legale: es. i genitori fino a che il figlio minorenne.

*USO: limitata facolt di godimento. Lusuario pu servirsene e fare propri i frutti per i bisogni
suoi e della sua famiglia; al proprietario spettano le eccedenze.

*ABITAZIONE: oggetto del diritto una casa, consiste nel diritto di abitarci limitatamente ai
bisogni propri e della propria famiglia.

* Il diritto o la cosa in oggetto NON possono essere ceduti a terzi.

ENFITEUSI: ha per oggetto un fondo rustico, un diritto perpetuo o di durata non inferiore a
20 anni, pu essere ceduto o trasmesso ad eredi. Lenfiteuta deve: 1 migliorare il fondo e
2 pagare un canone periodico. Egli ha diritto di affrancazione ossia pagare una somma
per acquistare la propriet.
Il concedente pu chiedere la devoluzione se lenfiteuta non rispetta gli obblighi.

SERVIT PREDIALI: sono un peso imposto sopra un fondo per lutilit di un altro fondo
appartenete a diverso proprietario. Fondo servente fondo dominante.
Possono essere acquistate per usucapione ma devono essere apparenti.
Destinazione del padre di famiglia: due fondi prima uniti e poi dati a 2 proprietari diversi, se
cera un rapporto di servizio tra i 2 fondi diventa servit.
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Possono essere volontario o coattive
Coattive: contro o indipendentemente dalla volont del proprietario del fondo
servente. Stabilite con una sentenza dellautorit giudiziaria. Il proprietario del fondo
servente ricever un indennizzo per il danno cagionato. (es. acquedotto coattivo o il
passaggio per un fondo intercluso).















































20
LA COMUNIONE
Capitolo ottavo

La propriet o altri diritti reali possono appartenere a pi persone: compropriet,
cosuperficie, cousufrutto, compossessoecc.
La comunione la situazione per la quale la propriet o altro diritto reale spetta in comune a
pi persone.

Comunione volontaria
Comunione incidentale
Comunione forzosa

La coesistenza si realizza mediante lideale scomposizione in quote che indica la misura
secondo la quale ciascun partecipante concorre ai vantaggi e agli oneri.

FACOLT DI GODIMENTO E DI DISPOSIZIONE.
Uso della cosa comune: spetta ad ogni partecipante in quale non deve alterare la
destinazione economica della cosa e comportarsi in modo da non impedire luso della
cosa aglaltri partecipanti.
Amministrazione della cosa comune: delibera a maggioranza di quote (50%+1), atti
di straordinaria amministrazione (50%+1 di quote e 2/3 dei partecipanti).
Atti di disposizione della propria quota: liberi.
Atti di disposizione della cosa comune: consenso unanime. Ciascuno pu chiedere
la divisione se possibile e se la comunione non forzosa.

IL CONDOMINIO
I singoli appartamenti sono di propriet solitaria, il suolo, i muri portanti..ecc e le cose
destinate alluso comune sono in compropriet.
Condominio verticale (parte comune di un edificio), condominio orizzontale (parte comune a
pi edifici).
Certe spese sono ripartite in base alluso.
Le decisioni sono prese dallassemblea dei condomini.
Con pi di 4 condomini: amministratore.
Con pi di 10: regolamento per luso delle cose comuni.


MULTIPROPRIET
Pi persone che possono godere a turno ciascuna per un determinato periodo dellanno
luso della cosa comune.
La multipropriet indivisibile.











21

LOBBLIGAZIONE
Capitolo nono

I diritti dobbligazione hanno caratteri distintivi:
si presentano come diritti ad una prestazione personale, ossia ad un dato
comportamento di un soggetto. Questo comportamento consiste in una prestazione di
dare o consegnare, fare o non fare;
i diritti dobbligazione sono relativi: spettano ad un soggetto nei confronti di uno o pi
soggetti determinati o determinabili;
i diritti dobbligazione fruiscono di una difesa relativa: il loro titolare pu difenderli, con
azione di giudizio, solo nei confronti della persona dellobbligato;

RAPPORTO OBBLIGATORIO: un vincolo che lega un soggetto ad un altro soggetto per
lesecuzione di una data prestazione. Possiamo distinguervi:
un soggetto attivo dellobbligazione, detto creditore, al quale spetta di diritto esigere una
data prestazione;
un soggetto passivo dellobbligazione, detto debitore, il quale tenuto ad eseguire la
prestazione;
un oggetto dellobbligazione, che la prestazione dovuta dal debitore al creditore;
Possono esserci pi debitori o pi creditori, quindi, i soggetti possono essere determinati o
determinabili.
Loggetto dellobbligazione deve avere carattere patrimoniale, ossia deve essere suscettibile
di valutazione economica (art.1174). Linteresse del creditore, pu anche non essere di
natura patrimoniale.
La prestazione pu essere classificata:
una prestazione di dare o consegnare: pu consistere nel pagamento di una somma di
denaro o nella consegna di un bene; essa pu dare luogo ad obbligazioni di genere
(cosa determinata solo nel genere) o ad obbligazioni di specie (cosa determinata
nella sua identit);
una prestazione di fare: pu dar luogo a obbligazione di mezzi (deve svolgere una
determinata attivit senza garantire il risultato) o ad un obbligazione di risultato (il
debitore obbligato, verso il creditore, a realizzare anche il risultato);
una prestazione di non fare: un imprenditore si obbliga verso un altro a non fargli
concorrenza;
la prestazione di contrattare: consiste nel concludere un futuro contratto;
la prestazione di garanzia: vi , come base di fondo, un promessa;

C solidariet attiva quando, ciascuno dei creditori di un medesimo debitore, pu rivolgersi
a questo ed esigere da lui lintera prestazione; c solidariet passiva, quando ciascuno dei
debitori del medesimo creditore, pu essere costretto da questo ad eseguire lintera
prestazione (art.1292).
Lobbligazione parziaria quando, ciascuno dei creditori di un medesimo debitore pu
esigere da questo solo la sua parte della prestazione; o quando, ciascuno dei debitori di un
medesimo creditore (parziariet passiva) pu essere costretto a pagare solo la sua parte.
(art. 1314).
Uneccezione si ha quando la prestazione consista nella consegna di una cosa indivisibile o
in una prestazione di fare indivisibile: in questo caso lobbligazione sar necessariamente
solidale (art.1316).

Le fonti di obbligazioni sono:
22
il contratto, il fatto illecito ed ogni altro atto o fatto (le vedremo nel dettaglio).



















































23
LADEMPIMENTO E LINADEMPIMENTO
Capitolo decimo

Ladempimento lesatta esecuzione, da parte del debitore, della prestazione che forma
oggetto dellobbligazione. Ad esso consegue lestinzione dellobbligazione e la liberazione
del debitore. Lesattezza della prestazione deve essere valutata rispetto a diversi criteri:
a. le modalit di esecuzione della prestazione: nelladempiere lobbligazione il debitore
deve usare la diligenza del buon padre di famiglia, cio la diligenza delluomo medio
(art.1176);
b. il tempo di esecuzione della prestazione: la prestazione deve essere eseguita dal
debitore a richiesta del creditore o alla scadenza del termine. Nel primo caso, il
creditore pu in qualsiasi momento a sua scelta esigere la prestazione (art.1183); nel
secondo caso, il termine fissato si presume a favore del debitore (art.1184);
c. il luogo di esecuzione della prestazione: lobbligazione di consegnare una cosa
determinata va adempiuta nel luogo in cui la cosa si trovava quand sorta
lobbligazione; lobbligazione di pagare una somma di denaro si adempie al domicilio
del creditore al tempo delladempimento; ogni altra obbligazione si adempie al
domicilio del debitore al momento delladempimento (art.1182);
d. la persona che esegue la prestazione: tenuto ad eseguire la prestazione il debitore
oppure da un terzo nel caso si tratti di consegnare una somma di denaro o cose
fungibili. Il creditore pu rifiutare ladempimento del terzo solo se ha un obiettivo
interesse a che il debitore esegua personalmente la prestazione o se il debitore abbia
manifestato al creditore la sua opposizione alladempimento altrui (art.1180);
e. il destinatario delladempimento: chi paga nelle mani del creditore incapace non
liberato, a meno che non provi che quanto ha pagato stato rivolto a vantaggio
dellincapace (art.1190);
f. lidentit della prestazione: il debitore liberato solo se esegue la prestazione dovuta;

Il danaro esso stesso un bene che assolve la funzione di mezzo di scambio; sono
obbligazioni pecuniarie o debiti di valuta quelle che hanno per oggetto la consegna di una
data quantit di danaro; esse si adempiono con moneta avente corso legale nello Stato al
momento del pagamento (art.1277).
I debiti di valore ricorrono quando una somma di danaro dovuta non come bene a s, ma
come valore di un altro bene (pagare il prezzo).
Il danaro un bene produttivo: esso produce frutti civili, gli interessi; lobbligazione di pagare
una somma di danaro sempre accompagnata da unobbligazione accessoria, quella
corrispondente agli interessi (art.1282). Gli interessi compensativi sono quelli dovuti sui
debiti di danaro non sottoposti a termine; gli interessi moratori sono quelli che il debitore
deve corrispondere a seguito della sua costituzione in mora da parte del creditore.

Linadempimento consiste in ogni discordanza tra il dovuto e ci che effettivamente
prestato.
Il debitore che non esegue esattamente la prestazione dovuta tenuto al risarcimento del
danno, se non prova che l'inadempimento o il ritardo stato determinato da impossibilit
della prestazione derivante da causa a lui non imputabile (art.1218).


Mora del debitore: quando non esegue la prestazione o la esegue in ritardo (art.1219).
La mora scatta con la costituzione in mora quindi un atto del creditore ma automatica:
quando il debito deriva da fatto illecito;
quando il debitore ha dichiarato per iscritto di non voler eseguire lobbligazione;
24
quando scaduto il termine se la prestazione deve essere eseguita al domicilio del
creditore.

Effetti della mora:
obbligo di risarcire il danno del ritardo;
il rischio della prestazione passa dal creditore al debitore (art.1221 CC).

Gli elementi del danno risarcibile sono quelli generali cio:
perdita subita (danno emergente);
mancato guadagno (lucro cessante).
Il giudice, se non stato provato un danno preciso nellammontare, fa una valutazione
equitativa (art.1226).

Mora del creditore: il creditore in mora quando, senza motivo legittimo, non riceve il
pagamento offertogli nei modi indicati dagli articoli seguenti o non compie quanto
necessario affinch il debitore possa adempiere l'obbligazione (art.1206).
La costituzione in mora del creditore si effettua con lofferta della prestazione al creditore
(art.1209); gli effetti sono:
limpossibilit sopravvenuta della prestazione, per causa a lui non imputabile, a carico
del creditore;
non sono pi dovuti dal debitore interessi sulle somme di danaro;
sono dovuti dal creditore il rimborso per le spese di custodia della cosa e il risarcimento
dei danni che il debitore abbia subito a causa della mora;
Il debitore pu, inoltre, conseguire lulteriore effetto della propria liberazione dal debito con il
deposito della somma dovuta in una banca o nei luoghi indicati dal giudice (art.1210).

novazione: sostituire una obbligazione esistente con una nuova diversa dalla precedente
per oggetto o per titolo. Pu essere soggettiva se cambia uno dei due soggetti
(debitore o creditore) od oggettiva se cambia loggetto dellobbligazione. Deve quindi
essere caratterizzata dalla volont di novare e dalla cosa nuova(art.1230-1235);
remissione: il creditore pu rimettere il debito estinguendo cos lobbligazione (art.1236-
1240);
compensazione: quando due soggetti sono legati da pi rapporti di debito-credito
(art.1241-1252):
compensazione legale (art.1243 CC)opera automaticamente se i debiti sono liquidi
ed esigibili;
compensazione giudiziale (art.1243 CC) se il debito di facile liquidazione il
giudice pu dichiarare la compensazione;
volontaria (art.1252 CC) se c volont tra le parti anche si debiti non sono liquidi
ed esigibili;
confusione: debitore e creditore si riuniscono nella stessa persona e cos i rapporti di
debito-credito si esauriscono(art.1253-1255);






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IL CONTRATTO
Capitolo undicesimo

Art. 1321
Il contratto laccordo di due o pi parti per costituire, regolare o estinguere tra loro un
rapporto giuridico patrimoniale.
cio avere come oggetto cose o prestazioni personali suscettibili a valutazione economica

Lart.1325 CC delinea i requisiti essenziali a pena di nullit del contratto:
accordo tra le parti;
la causa;
loggetto;
la forma quando risulta prescritta dalla legge sotto pena di nullit.

LACCORDO TRA LE PARTI
Ci che costituisce o regola o estingue un rapporto patrimoniale laccordo tra le parti, ossia
la loro concorde volont. Leffetto giuridico prodotto dalla volont delle parti interessate.
Per definire il ruolo della volont dei privati si parla di libert o autonomia contrattuale:
in senso negativo che nessuno pu essere spogliato dei propri beni o essere costretto
ad eseguire prestazioni a favore di altro contro la propria volont; ciascuno obbedisce
solo alla propria volont.
in senso positivo che i privati possono con un proprio atto di volont disporre dei
propri beni e obbligarsi ad eseguire prestazioni a favore di altri.

AUTONOMIA CONTRATTUALE (art.1322 CC): le parti possono liberamente determinare il
contenuto del contratto nei limiti imposti dalla legge.
Le parti possono anche concludere contratti che non appartengano ai tipi aventi una
disciplina particolare, purch siano diretti a realizzare interessi meritevoli di tutela secondo
l'ordinamento giuridico (meritevolezza delloggetto).

A differenza dei contratti (categoria aperta) gli atti unilaterali patrimoniali, intesi come
dichiarazione di volont di una sola parte, formano un numero chiuso (es. procura, atto di
fondazione) e sono disciplinati specificamente dal CC per ognuno di essi pur potendosi
applicare, in quanto compatibili, le norme generali sui contratti (art.1324 CC).

PROCESSO DI FORMAZIONE DEL CONTRATTO (art.1325 CC):
Il contratto si forma sul principio dellaccordo tra le parti ed inoltre il contratto concluso nel
momento in cui chi ha fatto la proposta a conoscenza dellaccettazione dellaltra parte.

proposta consenso negoziale

accettazione

Unaccettazione non conforme alla proposta equivale ad una nuova proposta.
Il contratto concluso, o perfezionato, solo se e solo quando si raggiunge piene coincidenza
fra le dichiarazioni di volont delle parti contraenti. Fino a che laccordo non si perfezionato
non si manifestano gli effetti.

Leffetto del contratto avviene dal momento in cui la proposta viene accettata e
laccettazione della proposta fatta al domicilio del proponente porta alla presunzione di
26
conoscenza a meno che egli non dimostri di non averne avuto notizia senza sua colpa
(art.1335 CC).

CAUSA
la funzione economico sociale del contratto.
La causa tipica, infatti il diritto ha previsto la cause tipiche dei contratti (contratti tipici)

La causa deve esistere sia in astratto che in concreto.
Es. Se mi voglio assicurare, la causa in astratto c, tipica, ma se manca il rischio sulla
cosa che voglio assicurare manca la causa in concreto.

Lilleicit della causa produce nullit nel contratto. Il controllo della funzione economico
sociale della causa si pone solo per i contratti atipici.
Art.1343 CC la causa illecita quando contraria a norme imperative, allordine pubblico o
al buon costume. La causa non va confusa con il motivo.
Il motivo la ragione interna per la quale il soggetto si induce al negozio. I motivi sono
irrilevanti per il diritto ma rileva solo il motivo illecito. Il contratto illecito (quindi nullo)
quando le parti si sono determinate a concluderlo esclusivamente per un motivo illecito
comune ad entrambe (art.1345 CC). I caratteri necessari per lannullamento quindi sono:
illecito;
determinante alla ragione del negozio;
comune alle parti (non basta la conoscenza di una delle parti ma ci vuole la
condivisione del motivo).

Ci possono essere contratti in frode alla legge visti cio come mezzi per eludere una norma
imperativa (art.1344 CC).

OGGETTO
la cosa o il diritto (reale o di credito) che il contratto trasferisce da una parte allaltra
oppure le prestazione che una parte si obbliga ad eseguire a favore dellaltra. Il contratto ha
pi oggetti: es. la cosa venduta e il prezzo;
L'oggetto del contratto deve essere possibile, lecito, determinato o determinabile (art.1346
CC).
Loggetto deve essere determinato o determinabile attraverso gli elementi compresi nel
contratto.
Pu essere oggetto del contratto una cosa futura.

FORMA
Il principio generale la libert delle forme cio la forma assume requisito essenziale del
contratto solo se la legge lo stabilisce a pena di nullit.
La legge per prevede una serie di contratti che devono farsi per atto pubblico o scrittura
privata pena la nullit (art.1350 CC) es. beni immobili.
Si distinguono:
forma ad substantiam richiesta per la validit dellatto, ai fini dellaccordo/efficacia
forma ad probationen necessaria per dare la prova dellatto (prova documentale).


Le forme scritte:
L'atto pubblico il documento redatto, con le richieste formalit, da un notaio o da altro
pubblico ufficiale autorizzato ad attribuirgli pubblica fede nel luogo dove l'atto formato (fa
prova in se). (art.2699 CC.)
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La scrittura privata fa piena prova, fino a querela di falso, della provenienza delle
dichiarazioni da chi l'ha sottoscritta, se colui contro il quale la scrittura prodotta ne
riconosce la sottoscrizione, ovvero se questa legalmente considerata come riconosciuta (la
prova scatta se il soggetto contro il quale viene prodotta non la disconosce). Ci che fa
prova non il contenuto della dichiarazione ma la dichiarazione stessa. (art.2702 CC.)






Le trattative e la responsabilit precontrattuale. Le parti, nello svolgimento delle trattative e
nella formazione del contratto, devono comportarsi secondo buona fede (art.1337 CC).
Secondo buona fede vuol dire entrare nelle trattative con un serio desiderio a contrarre.
Se si viola questo principio di buona fede si incappa nella responsabilit precontrattuale che
ci porta a dover riconoscere dei danni allaltro soggetto.
I danni risarcibili sono riconosciuti nei limiti del cosiddetto interesse negativo. Dove si
intende linteresse che la parte di buona fede aveva a che le trattative non avessero avuto
inizio.
Linteresse negativo si quantifica nelle spese delle perdute occasioni di stringere un altro
valido contratto e dalla attivit sprecata nelle trattative (danno emergente e lucro cessante).
La quantificazione dellinteresse negativo non pu essere mai pari o superiore al valore del
contratto che si sarebbe dovuto stipulare.



I rapporti giuridici preparatori:
Si intendono per rapporti giuridici preparatori quei rapporti diretti a fermare un affare, il cui
assetto definitivo viene posticipato nel tempo. I rapporti giuridici preparatori sono:
contratto preliminare (artt.1351,2932 CC) con la stipulazione del contratto preliminare
le parti si obbligano a stipulare un futuro contratto, detto contratto definitivo. Esistono i
contratti preliminari unilaterali o bilaterali. La forma deve essere quella del contratto
definitivo pena la nullit. Lart.2932 stabilisce che se colui che era obbligato a
concludere un contratto non adempie laltra parte pu ottenere una sentenza che
produca gli stessi effetti del contratto non concluso e quindi non solo un risarcimento
del danno. Leffetto definitivo avviene attraverso la stipulazione di un contratto nuovo;
opzione (art.1331 CC) un contratto nel quale le parti convengono che una di esse
rimane vincolata dalla propria dichiarazione mentre laltra si riserva la facolt di
accettarla o meno. Diventa una proposta definitiva nel momento dellaccettazione
della proposta effettuata dallaltra parte;
patto di prelazione: si distingue dagli altri rapporti giuridici in quanto non crea un
obbligo a contrarre, ma pi semplicemente crea un obbligo a preferire un determinato
soggetto ad altri, a parit di condizioni, se ed in quanto si decider a contrarre.
proposta irrevocabile (art.1329 CC);
la prenotazione.
IL CONTRATTO PRELIMINARE
il contratto con il quale le parti si obbligano, luna nei confronti dellaltra, a concludere un
futuro contratto, del quale predeterminano il contenuto essenziale. La figura pi diffusa il
preliminare di vendita: fonte di obbligazione, per una, di vendere, per laltra, di comprare.
Il trasferimento della propriet si avr solo quando le parti concluderanno il contratto
definitivo.
28
Il codice civile ne prescrive la forma, ovvero quella del contratto definitivo; prevede
leventualit che una delle parti non adempia il preliminare: laltra parte pu rivolgersi al
giudice richiedere lesecuzione forzata dellobbligazione; egli emetter una sentenza che
produce gli effetti del contratto non concluso. Qui le parti si impegnano reciprocamente a
ritrovarsi in un secondo momento per riprodurre il contratto gi definitivo.
Altra figura la minuta di contratto: le parti concordano su alcuni estremi del futuro
contratto, ma non ancora su punti essenziali. Se non si raggiunge il successivo accordo sui
punti mancanti, si dovr ritenere di essere in presenza di un contratto con oggetto non
determinato n determinabile, come tale nullo.

Condizioni generali di contratto (artt.1341-1342,1370,1679,2211,2965 CC): contratti di
massa o di adesione. Vengono a mancare le contrattazioni individuali di pari forza.
Vengono a crearsi una serie di contratti standardizzati proposti ai consumatori che per
fanno nascere una specie di diritto privato dimpresa visto limpari equilibrio tra i due soggetti
(impresa e consumatore).

Le condizioni generali di contratto sono il regolamento negoziale predisposto da un
contraente per la regolazione di una serie infinita di successivi rapporti.
Art.1341 CC: Le condizioni generali di contratto predisposte da uno dei contraenti sono
efficaci nei confronti dell'altro, se al momento della conclusione del contratto questi le ha
conosciute o avrebbe dovuto conoscerle usando l'ordinaria diligenza.
Il legislatore accetta il fenomeno delle condizioni generali ma esige come tutela della parte
debole che ci sia la conoscenza da parte del contraente delle condizioni.
Arte.1342 CC: Nei contratti conclusi mediante la sottoscrizione di moduli o formulari,
predisposti per disciplinare in maniera uniforme determinati rapporti contrattuali, le clausole
aggiunte al modulo o al formulario prevalgono su quelle del modulo o del formulario qualora
siano incompatibili con esse, anche se queste ultime non sono state cancellate. Viene cos
riconosciuta un po di autonomia contrattuale.
Art.1341 II CC: sistema di protezione da clausole vessatorie (condizioni che stabiliscono, a
favore di colui che le ha predisposte):
limitazioni di responsabilit;
facolt di recedere dal contratto o di sospenderne l'esecuzione;
decadenze;
limitazioni alla facolt di opporre eccezioni;
restrizioni alla libert contrattuale nei rapporti coi terzi;
tacita proroga o rinnovazione del contratto;
clausole compromissorie;
deroghe alla competenza dell'autorit giudiziaria.
Strumento protettivo il richiamo del consumatore sul contenuto della clausola in quanto
esse non hanno effetto se non sono esplicitamente approvate per iscritto.
Lunione europea intervenuta a protezione dei consumatori intervenendo con il Capo14 bis
circa i contratti dei consumatori (Direttiva 5/4/1993 93/13 attuata con L.52 6/2/96). Nel
contratto concluso tra il consumatore e il professionista, si considerano vessatorie le
clausole che, malgrado la buona fede, determinano a carico del consumatore un significativo
squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto.
Si presumono vessatorie fino a prova contraria le clausole che hanno per oggetto o per
effetto di:
escludere o limitare la responsabilit;
prevedere lalienazione di un diritto

I CONTRATTI CON IL CONSUMATORE
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La protezione del consumatore, fa riferimento al contratto che intercorre tra parti cos
definite:
un professionista: chiunque, sia esso un imprenditore, individuale o collettivo, oppure un
ente a scopo ideale oppure una pubblica amministrazione oppure un esercente una
professione intellettuale, svolga in modo non occasionale una attivit diretta alla
produzione o alla distribuzione dei beni oppure alla prestazione di servizi;
un consumatore, intendendosi per tale solo la persona fisica che si procura, per
contratto, i beni o i servizi, del professionista per utilizzarli a fini estranei alla propria
attivit imprenditoriale o professionale, ossia a fini personali.

Le clausole vessatorie sono clausole contrattuali che provocano uno significativo squilibrio
dei diritti e degli obblighi reciprochi. Lo squilibrio si riferisce ai diritti e ai doveri che dal
contratto derivano a favore delluna o dellaltra parte. Esistono venti clausole vessatorie
aperte, in quanto il consumatore pu sempre dare la prova che una data clausola prova un
significativo squilibrio. La sorte delle clausole diversa a seconda che rientrino le ipotesi
delle clausole 1,2,10, ovvero sono inefficaci; se fa parte delle altre 17, la clausola
inefficace solo se sia stata unilateralmente predisposta dal professionista.
Linefficacia relativa, in quanto, opera solo a vantaggio del consumatore e pu essere
rilevata dufficio dal giudice ed parziale, in quanto non colpisce lintero contratto, ma solo la
singola clausola.




VALIDIT E INVALIDIT DEL CONTRATTO
Capitolo dodicesimo

La nullit e lannullabilit sono sanzioni che rientrano nella categoria della invalidit del
contratto.

NULLIT: ci che nullo non produce alcun effetto.
la sanzione pi grave prevista dal nostro ordinamento giuridico;
latto nullo non produce alcun effetto;
- la nullit ha effetto retroattivo (agisce fin dalla formazione dellatto).

CAUSE DI NULLIT DEL CONTRATTO (art.1418 CC)
Il contratto nullo quando contrario a norme imperative, salvo che la legge disponga
diversamente. Producono nullit del contratto la mancanza di uno dei requisiti indicati
dall'articolo 1325 (accordo tra le parti, forma, oggetto causa), lilliceit della causa, lilliceit
dei motivi nel caso indicato dall'articolo 1345 e la mancanza nelloggetto dei requisiti stabiliti
dall'articolo 1346 (possibile, lecito, determinato).

NULLIT PARZIALE (art.1419 CC): se le clausole colpite da nullit sono elemento determinante
per il consenso delle parti lintero contratto diviene nullo. Se le clausole nulle sono sostituite
da norme imperative il contratto non soggetto a nullit.

Salvo diverse disposizioni di legge, la nullit pu essere fatta valere da chiunque vi ha
interesse e pu essere rilevata dufficio dal giudice. (art.1421 CC)

Lazione per far dichiarare la nullit non soggetta a prescrizione (art.1422 CC) ed inoltre il
contratto nullo non pu essere convalidato (art.1423 CC).
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Esiste per la conversione dellatto nullo che comunque cosa differente dalla convalida.
Mentre la convalida sana il negozio viziato con la conversione si permette di salvare gli
effetti di un contratto diverso a determinate condizioni cio che abbia i requisiti di forma e di
sostanza previsti dalla legge (art.1424 CC) es. cambiale nulla diventa promessa di
pagamento.

ANNULLABILIT
Cause di annullabilit sono: lerrore, la violenza, il dolo e gli altri casi stabiliti dalla legge.
Le cause annullabilit possono essere suddivise in due grandi gruppi:
le cause attinenti allincapacit di chi contrae (art.1425 CC) es. minore, interdetto,
inabilitato;
le cause che attengono ai vizi del consenso: il soggetto che contrae pienamente
capace ma la sua volont viziata (errore, violenza o dolo) art.1427 CC.


LERRORE pu essere: errore vizio o errore ostativo.
Lerrore dovuto ad una falsa rappresentazione della realt che nasce dalla mia percezione
di essa. Se indotta si parla di dolo. Viene a costituirsi un conflitto tra la salvaguardia del
soggetto in errore ed il libero traffico economico. Quindi i tratti fondamentali perch lerrore
sussista la riconoscibilit dellerrore dall'altro contraente (art.1428 CC) e lessenzialit
dellerrore stesso.
Essenzialit dellerrore (art.1429 CC):
Lerrore essenziale:
1) quando cade sulla natura o sulloggetto del contratto;
2) quando cade sull'identit delloggetto della prestazione ovvero sopra una qualit dello
stesso che, secondo il comune apprezzamento o in relazione alle circostanze, deve ritenersi
determinante del consenso;
3) quando cade sullidentit o sulle qualit della persona dellaltro contraente, sempre che
luna o le altre siano state determinanti del consenso;
4) quando, trattandosi di errore di diritto, stato la ragione unica o principale del contratto.
Esiste anche lipotesi dellerrore di calcolo che per non porta alla nullit del contratto ma
solo ad una sua modificazione.

La VIOLENZA pu essere: fisica o psichica.
La violenza causa di annullamento del contratto, anche se esercitata da un terzo (art.1434
CC).
Solo la violenza psichica porta allannullabilit del contratto in quanto lascia due scelte: la
scelta di stesura del contratto o conoscere se la minaccia era vera. La violenza fisica porta al
contratto nullo in quanto fa mancare uno dei suoi elementi fondamentali: laccordo tra le
parti.

Il DOLO pu essere: determinante o incidente.
Il dolo causa di annullamento del contratto quando i raggiri usati da uno dei contraenti
sono stati tali che, senza di essi, laltra parte non avrebbe contrattato (art.1439 CC).
Il dolo incidente non causa di annullabilit del contratto in quanto il contratto sarebbe stato
ugualmente stipulato anche se diversamente (art.1440 CC).


La CONVALIDA pu essere solo per i contratti annullabili e non i nulli:
espressa: effettuata mediante un atto che contenga la menzione del contratto e del
motivo di annullabilit e la dichiarazione che si intende convalidarlo;
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tacita: si estrinseca dal comportamento concludente del contraente cui spetta lazione
di annullamento, il quale d volontaria esecuzione al contratto conoscendo il motivo
dellannullabilit.


DIFFERENZE TRA NULLIT E ANNULLABILIT:
causa;
natura dellinteresse protetto (un interesse generale per la nullit mentre un interesse
particolare per lannullabilit);
soggetti e legittimazione attiva (i criteri distintivi attengono ai soggetti che possono far
valere il vizio; pi esteso nella nullit, pi ristretto nella annullabilit);
prescrizione (latto nullo non si prescrive mai, latto annullabile si prescrive in 5 anni);
convalida (i negozi annullabili possono essere convalidati mentre non quelli nulli);
effetti (il negozio nullo non produce effetti fin dal suo nascere mentre il negozio
annullabile produce effetti fino a quando non esercitata con successo lazione di
annullamento).

EFFICACIA E INEFFICACIA DEL CONTRATTO
Capitolo tredicesimo

Il contratto invalido anche inefficace: la sentenza che dichiara nullit o che pronuncia
lannullamento del contratto lo rende improduttivo di effetti giuridici ed elimina gli effetti
prodotti nel frattempo.

Si fa riferimento a:
CONDIZIONE: un avvenimento futuro e incerto al cui verificarsi si producono o vengono
meno gli effetti del contratto.
Condizione sospensiva, se si verifica la condizione si producono gli effetti;
Condizione risolutiva, se si verifica la condizione produce la risoluzione del contratto e gli
effetti si eliminano
La condizione pu essere:
causale se si tratta di elementi estranei al soggetto;
potestativa se si tratta di elementi determinati dal soggetto;
mista se si verificano entrambi i casi.
La condizione meramente potestativa consente in un fatto il cui compimento o la cui
omissione non dipende dalla volont del terzo ma dal mero arbitrio (se vorr); per
questo motivo nulla;
TERMINE: avvenimento futuro e certo dal quale, o fino al quale, debbono prodursi gli effetti del
negozio;
MODO: peso che si oppone ad una liberalit allo scopo di limitarla.



SIMULAZIONE
creare unapparenza al fine di creare uno stato di cose fittizie, conoscibili dai terzi.
Il negozio simulato crea per il terzo una apparenza, una finzione, che non corrisponde a
realt.
simulazione assoluta: le parti fingono di porre in essere un negozio, mentre in realt non
ne vogliono porre in essere nessuno;
simulazione relativa: le parti fingono di porre in essere un negozio, mentre in realt ne
vogliono porre in essere un altro, diverso, denominato contratto dissimulato.
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Effetti della simulazione (non produce effetto tra le parti ed nullo). Effetti tra le parti
(art.1414 CC) Il contratto simulato non produce effetto tra le parti. Se le parti hanno voluto
concludere un contratto diverso da quello apparente, ha effetto tra esse il contratto
dissimulato, purch ne sussistano i requisiti di sostanza e di forma;
Prove della simulazione (art.1417 CC):
La prova per testimoni della simulazione ammissibile senza limiti, se la domanda
proposta da creditori o da terzi e, qualora sia diretta a far valere lilleicit del contratto
dissimulato, anche se proposta dalle parti.
Tra le parti la simulazione si prova a mezzo della contro-dichiarazione.





LA RAPPRESENTANZA
Capitolo quattordicesimo

RAPPRESENTANZA
Il contratto concluso dal RAPPRESENTANTE in nome e nell'interesse del rappresentato, nei
limiti delle facolt conferitegli, produce direttamente effetto nei confronti del RAPPRESENTATO
(art.1388 CC).
Tra rappresentante e rappresentato vi lattribuzione di poteri per sostituirsi nel compimento
di una attivit giuridica cosicch gli effetti risalgono direttamente nella sfera giuridica del
rappresentato.

Il rappresentante DEVE concludere il contratto
in nome del rappresentato; deve cio spendere il nome
nei limiti della facolt conferitegli; ci che ecceda i limiti invalido, inefficace
nellinteresse del rappresentato; se c conflitto di interessi del rappresentante il
contratto annullabile.

I tipi di rappresentanza sono:
legale: dalla legge (genitori rappresentano i figli minorenni);
volontaria: procura atto unilaterale
mandato contratto;
organica: il potere di rappresentanza consegue allorgano della persona giuridica (es.
Presidente S.p.A.).


CONTRATTO DI MANDATO Il mandato il contratto con il quale una parte si obbliga a
compiere uno o pi atti giuridici per conto dell'altra (art.1703 CC).
Il mandato pu essere:
con rappresentanza (art.1704 CC) se al mandatario stato conferito il potere di agire
in nome del mandante. Si applicano le regole della rappresentanza;
senza rappresentanza (art.1705 CC) Il mandatario che agisce in proprio nome
acquista i diritti e assume gli obblighi derivanti dagli atti compiuti con i terzi (salvo
lobbligo di trasferire il diritto al mandante).




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GLI EFFETTI DEL CONTRATTO
Capitolo quindicesimo

Il contratto ha forza di legge tra le parti. Non pu essere sciolto che per mutuo dissenso o
per cause ammesse dalla legge (art.1372 CC).
MUTUO DISSENSO: nuovo accordo fra le parti diretto a estinguere il gi costituito rapporto
contrattuale.

Lart.1373 prevede altres il RECESSO UNILATERALE che pu scaturire dalla volont delle parti
(convenzionale) o per legge (legale). Nel primo caso sono le parti stesse che al momento
della stipulazione del contratto convengono che una di esse potr, a certe condizioni,
recedere. Nel secondo caso invece il recesso attribuito per legge come nei rapporti di
durata con assenza del termine finale e dove lordinamento deroga al principio generale per
il quale il contratto ha forza di legge tra le parti e ammette che la volont di un solo soggetto
determini lo scioglimento del contratto.

Nel nostro ordinamento vige il PRINCIPIO CONSENSUALISTICO ad effetto translativo nei contratti
ad effetti reali (art.1376 CC): la propriet si trasmette o si acquista per effetto del consenso
delle parti legittimamente manifestato.
Basta il consenso per perfezionare il contratto e non serve la consegna del bene. C un
distinguo nellart.1377 CC dove per il trasferimento di massa di cose occorre una
misurazione stabilita.

Lart.1378 CC per trasferimento di cose determinate solo nel genere il momento del
trasferimento della propriet lindividuazione, cio lisolare la massa di cose che viene
trasferita. Se il trasferimento da piazza a piazza lindividuazione avviene mediamente la
consegna al vettore o spedizioniere.

Art.1380 CC: questa norma risolve il conflitto tra persone che abbiano diritti personali di
godimento sulla medesima cosa adottando un criterio temporale (il primo che ha goduto) o il
titolo di data anteriore.


Altri effetti del contratto
Una caparra se non si specifica si intende confirmatoria (circa 30% del valore)
CAPARRA CONFIRMATORIA: ha la funzione di rinforzare limpegno ad adempiere ed ha la
funzione di liquidazione convenzionale del danno in caso di risoluzione del contratto per
inadempimento (art.1385 CC);
CAPARRA PENITENZIALE: il corrispettivo del diritto di recesso; la funzione quindi di
corrispettivo del diritto di recesso (art.1386 CC);
ACCONTO: somma di denaro corrisposta in conto prezzo (pagamento frazionato);
CLAUSOLA PENALE: si inserisce quando si crede che laltra parte sar inadempiente o
parzialmente inadempiente.
-il soggetto deve adempiere + pagare la penale
-il soggetto deve pagare la penale senza adempiere


Interferenze tra contratto ed i terzi
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Chi, per contratto, promette la prestazione di un terzo esprime una valida promessa, ma
obbliga solo se stesso: se il terzo si rifiuta di obbligarsi, il promittente dovr indennizzare il
danno subito dellaltro contraente (art. 1381 CC)

Nel momento della conclusione del contratto una parte pu riservarsi la facolt di nominare
successivamente la persona che deve acquistare i diritti e assumere gli obblighi nascenti dal
contratto stesso (art.1401 CC). La nomina deve essere fatta entro 3 giorni e non ha effetto
se non viene accettata restando cos obbligata nel contratto il soggetto nominante.
Effetti della nomina art.1404 CC: Quando la dichiarazione di nomina stata validamente
fatta, la persona nominata acquista i diritti e assume gli obblighi derivanti dal contratto con
effetto dal momento in cui questo fu stipulato.

Contratto a favore di terzi (artt.1411 ss CC):
Gli effetti positivi del contraente vanno a favore di un terzo (es. assicurazione sulla vita con
beneficiario altro soggetto). Lo stipulante deve avere interesse nella stipula. Non un
contratto trilaterale.

Cessione del contratto (artt.1406 ss CC):
Ciascuna parte pu sostituire a s un terzo nei rapporti derivanti da un contratto con
prestazioni corrispettive, se queste non sono state ancora eseguite, purch laltra parte vi
consenta.
La differenza con la cessione del credito che nella cessione del contratto necessario il
consenso dellaltra parte, mentre non nella cessione del credito.




























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RESCISSIONE E RISOLUZIONE
Capitolo sedicesimo

Sono rimedi previsti dallordinamento a causa di anomalie del contratto.
La rescissione si applica ad anomalie genetiche cio che erano presenti alla formazione del
contratto:
contratto concluso in stato di pericolo (art.1447 CC);
azione generale di rescissione per lesioni (art.1448 CC).
La risoluzione si applica ad anomalie sorte in fase successiva alla formazione del contratto,
durante la sua vita:
per inadempimento;
per impossibilit;
per eccessiva onerosit.

RESCISSIONE (art.1447 CC): Il contratto con cui la parte ha assunto obbligazioni a
condizioni inique, per la necessit, nota alla controparte, di salvare s o altri dal pericolo
attuale di un danno grave alla persona, pu essere rescisso sulla domanda della parte che si
obbligata.
Elementi necessari alla rescissione sono quindi: lo stato di pericolo attuale e grave per la
persona e che la situazione sia nota alla controparte.
Vi una somiglianza tra la rescissione e lannullamento causa violenza con la differenza che
nellannullamento la violenza e fatta da un soggetto verso laltro mentre nella rescissione la
violenza solo conosciuta dallaltro soggetto.
Art.1448 CC: Azione generale di rescissione per lesione. Se vi sproporzione tra la
prestazione di una parte e quella dellaltra, e la sproporzione dipesa dallo stato di bisogno
di una parte, del quale laltra ha approfittato per trarne vantaggio, la parte danneggiata pu
domandare la rescissione del contratto. Lazione non ammissibile se la lesione non eccede
la met del valore che la prestazione eseguita o promessa dalla parte danneggiata aveva al
tempo del contratto.
Non sono ammessi i contratti aleatori.

RISOLUZIONE:
per inadempimento. Occorre distinguere tra:
la nozione di inadempimento dellobbligazione;
linadempimento come causa di risoluzione del contratto.
Art.1453 CC risoluzione del contratto per inadempimento: Nei contratti con prestazioni
corrispettive, quando uno dei contraenti non adempie le sue obbligazioni, laltro pu a
sua scelta chiedere ladempimento o la risoluzione del contratto, salvo, in ogni caso, il
risarcimento del danno.
La risoluzione pu essere domandata anche quando il giudizio stato promosso per
ottenere ladempimento; ma non pu pi chiedersi ladempimento quando stata
domandata la risoluzione.
Dalla data della domanda di risoluzione linadempiente non pu adempiere la propria
obbligazione.
Non ogni inadempimento d luogo allazione di risoluzione, ma solo un inadempimento
che, ai sensi dellart.1455 CC, non sia di scarsa importanza avuto riguardo degli interessi
dellaltra parte. Linadempimento deve essere quindi grave.
E lazione giudiziaria che porta alla risoluzione del contratto. Stante per la difficolt e la
lunghezza dei tempi per lazione giudiziaria si pu pervenire ad una risoluzione di diritto:
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diffida ad adempiere (art.1454 CC): non c pi interesse nella prosecuzione del contratto e
quindi tramite una sollecito scritto si invita laltra parte ad adempiere entro un determinato
periodo di tempo, trascorso il quale il contratto si riterr risoluto di diritto;
clausola risolutiva espressa (art.1456 CC): prevista alla stipulazione del contratto e copre
linteresse fondamentale di una parte, di cui a conoscenza anche laltra, dei modi della
prestazione;
termine essenziale (art.1457 CC): scrivere sul contratto dellessenzialit del termine
temporale di esecuzione trascorso il quale c la risoluzione di diritto.

per impossibilit sopravvenuta. Si distingue tra:
impossibilit genetica comporta la nullit del contratto;
impossibilit funzionale comporta la risoluzione del contratto.
Limpossibilit pu inoltre essere:
totale (art.1463 CC) comporta la restituzione, da parte del liberato, di ci che ha ricevuto
secondo le norme della ripetizione dellindebito;
parziale (art.1464 CC) riduzione della controprestazione oppure possibilit di risoluzione.

per eccessiva onerosit (art.1467 CC). E presente nei contratti a prestazioni corrispettive
(lesecuzione continuata o periodica ovvero differita). Non si trova quindi nei contratti a
prestazione istantanea o i contratti aleatori oppure i contratti unilaterali.
Larticolo stride un po con il principio del contratto che ha forza di legge tra le parti.
Elementi sono la eccessiva onerosit; il verificarsi di avvenimenti straordinari ed
imprevedibili nel momento della conclusione del contratto.
E prevista una riconduzione allequilibrio della prestazione.
Lart.1468 prevede che anche i contratti unilaterali si possono ricondurre ad equit.
Presupposto fondamentale per la riconduzione ad equit che la prestazione (divenuta
eccessivamente onerosa) non sia stata ancora eseguita.
Caratteristiche della risoluzione per eccessiva onerosit sono:
lazione della parte a cui spetta la prestazione onerosa (non agisce automaticamente);
gli effetti della risoluzione retroagiscono al momento della stipulazione;
la risoluzione pu essere evitata con la riconduzione del contratto ad equit.

Levoluzione socio-economica ha portato al crearsi di una molteplicit di contratti speciali ed
evoluti che sono regolati non solo dal Codice Civile.
La disciplina dei contratti composta da:
disciplina generale del contratto (artt.132-1469 CC);
disciplina dei contratti speciali (dei singoli tipi di contratto).
Levoluzione normativa stata dovuta:
trasformazione interna ai tradizionali contratti tipici (es. contratto di locazione);
emergere di nuovi tipi di contratto (realt mutevole e transnazionale es. leasing);
individuare nellambito del contratto diversi sottotipi (es. assicurazione vita o danni).
E quindi sulla base del tipo di contratto che se ne evidenziano le norme regolatrici.


La presupposizione consiste in un presupposto oggettivo del contratto che le parti hanno
avuto presente nel momento della sua conclusione, ma che non hanno menzionato nel
contratto, al successivo venir meno di quel presupposto viene ricollegata la possibilit, per il
contraente che vi ha interesse, di ottenere dal giudice la risoluzione del contratto. Lopposta
soluzione tende a basarsi sullapplicazione delle clausole generali di buona fede
nellinterpretazione e nellesecuzione del contratto.


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38


CRITERI DI COMPORTAMENTO DEI CONTRATTI E
DINTERPRETAZIONE DEL CONTRATTO
Capitolo diciassettesimo

La buona fede esprime un dovere: il dovere delle parti contraenti di comportarsi con
correttezza e lealt. La buona fede contrattuale ha la funzione di colmare le inevitabili lacune
legislative: la legge non pu prevedere tutte le possibili soluzioni; il principio generale della
correttezza e della buona fede consente di identificare altri divieti e altri obblighi oltre a quelli
previsti dalla legge.
Il dovere di buona fede opera:
nello svolgimento delle trattative e nella formazione del contratto (art.1337); ha un dovere
di informazione e di reticenza; chi viola la buona fede, ha cagionato danno ed ,
quindi, tenuto a risarcire;
nellesecuzione del contratto (art.1375); c lobbligo di comportarsi secondo buona fede
in pendenza della condizione, per conservare integre le ragioni dellaltra parte
(art.1358); c il divieto di rifiutare la propria prestazione, avvalendosi della eccezione
di inadempimento, se il rifiuto contrario alla buona fede (art.1460);

I criteri per linterpretazione del contratto vincolano le parti, allorch dal testo contrattuale
desumono i diritti loro spettanti o le obbligazioni loro derivanti; sono criteri dei quali si avvale
il giudice, allorch vi sia una controversia fra le parti.
Linterpretazione soggettiva si basa sulla ricerca della comune interpretazione delle parti;
linterpretazione oggettiva si rif al concetto di buona fede contrattuale o ad altri oggettivi
elementi non riconducibili allintenzione delle parti.
Criteri oggettivi sono:
le clausole ambigue, alle quali si possono attribuire pi sensi;
le clausole delle condizioni generali di contratto, si interpretano contro lautore della
clausola, cio il contraente pi debole;

Secondo il principio di conservazione del contratto la clausola si interpreta nel senso in cui
valida o efficace, anzich in quello per il quale sarebbe invalida o inefficace (art.1367).


















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SINGOLI CONTRATTI
Capitolo diciottesimo

La vendita pu avere per oggetto sia il trasferimento della propriet di una cosa, mobile o
immobile, sia il trasferimento di un altro diritto (art.1470).
un contratto a titolo oneroso: attua il trasferimento di un diritto verso il corrispettivo di una
somma di denaro, detta prezzo; la sua causa consiste nello scambio tra un diritto e una
somma di denaro. Il prezzo in denaro lelemento che distingue la vendita dalla permuta
che ha per corrispettivo il trasferimento di un altro diritto (art.1552).
Il contratto di vendita produce due ordini di effetti:
a. effetti reali: la propriet o laltro diritto si trasferisce dal venditore al compratore per
effetto del solo consenso;
b. effetti obbligatori: sul compratore incombe lobbligazione di pagare il prezzo (art.1498)
sul secondo gravano varie obbligazioni:
lobbligazione di consegnare la cosa al compratore (art.1476);
lobbligazione di fargli acquistare la propriet della cosa o il diritto;
lobbligazione di garantire il compratore dallevizione (un terzo rivendica con
successo la propriet della cosa e il compratore ne perde la propriet);
lobbligazione di garantire il compratore dai vizi occulti della cosa;
Si tratta di vizi materiali della cosa, che la rendono inidonea alluso cui destinata o che ne
diminuiscano in modo apprezzabile il valore (art.1490). Deve trattarsi di vizi occulti, che il
compratore non conosceva al momento del contratto o che non poteva facilmente
riconoscere (art.1491). Ai vizi occulti la legge equipara la mancanza delle qualit promesse o
delle qualit essenziali della cosa (art.1497).
La garanzia per i vizi occulti pu essere esclusa o limitata dal contratto, ma il patto che la
esclude o la limita non ha effetto a favore del venditore che conoscesse i vizi della cosa e li
avesse in mala fede taciuti al compratore (art.1490).
Il compratore deve denunciare i vizi occulti entro otto giorni dalla scoperta; effettuata, ha poi
il termine di prescrizione di un anno dalla consegna per far valere in giudizio la garanzia
(art.1495).
In giudizio il compratore pu esercitare due azioni:
1. azione redibitoria: si richiede la risoluzione del contratto e il rimborso del prezzo
(art.1493);
2. azione estimatoria: si chiede la riduzione del prezzo (art1492);
In ogni caso il compratore ha diritto al risarcimento dei danni subiti, se il venditore non prova
di avere senza colpa ignorato i vizi della cosa (art.1494).

Si parla di vendita obbligatoria, con riferimento ai casi nei quali il trasferimento della
propriet della cosa venduta non effetto immediato del contratto, e sul venditore incombe
lobbligazione di fare acquistare al compratore la propriet del bene venduto (art.1476).
1. la vendita di cose determinate solo nel genere: la propriet passa solo al momento
dellindividuazione della cosa;
2. la vendita di cose future: sono le cose che ancora esistono al momento della
conclusione del contratto, ma che si spera vengano ad esistenza. Qui il contratto non
pu trasferire subito la propriet: questa passa solo nel momento in cui la cosa viene
ad esistenza (art.1472);
3. la vendita di cosa altrui: per vendere un bene non occorre esserne proprietario:
valida la vendita di cose che non appartengono al venditore. fonte dellobbligazione
del venditore procurarsi la propriet della cosa; e il compratore ne acquister la
propriet nel momento stesso in cui il venditore ne sar divenuto proprietario
(art.1478);
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4. la vendita a rate con riserva di propriet: si basa su tre principi (art.1523):
il venditore obbligato a consegnare immediatamente la cosa al compratore,
che ne acquista subito la facolt di godimento;
il compratore diventa proprietario della cosa solo nel momento del pagamento
dellultima rata del prezzo;
i rischi relativi alla cosa venduta passano al venditore al compratore gi al
momento della consegna;

La locazione il contratto mediante il quale una parte, il locatore, si obbliga a far godere
allaltra parte, detta locatario o conduttore, una cosa mobile o immobile per un dato tempo,
verso un determinato corrispettivo (art.1571). un contatto consensuale perch si
perfeziona solo con laccordo delle parti; ha effetti obbligatori ed a titolo oneroso: infatti,
essenziale la pattuizione di un corrispettivo.
Il proprietario concede ad altri il godimento della propria cosa, ma solo per un dato tempo
(art.1571) e solo per un uso determinato (art.1587). La locazione pu avere per oggetto
qualsiasi bene, mobile o immobile; pu trattarsi di una cosa produttiva, ossia di una cosa di
per s idonea a procurare frutti e allora la locazione assume un nome specifico, quello di
affitto.
La forma scritta per richiesta, a pena di nullit, per le locazioni immobiliari ultanovennali
(art.1350).
Con il contratto di locazione, il locatore si obbliga (art.1575):
1. a consegnare la cosa al conduttore;
2. a mantenerla in condizioni tali da servire alluso convenuto nel contratto. Spetta al
locatore di eseguire le riparazioni necessarie a tal fine, mentre a carico del
conduttore la piccola manutenzione (art.1576);
3. garantire il pacifico godimento della cosa da parte del conduttore;
Il conduttore , a sua volta, obbligato:
1. a prendere in consegna la cosa e a servirsene con la diligenza del buon padre di
famiglia per luso stabilito nel contratto (art..1587);
2. a dare il corrispettivo nei termini stabiliti (art.1587);
3. a restituire la cosa al termine della locazione nel medesimo stato in cui l ha ricevuta,
salvo il deterioramento derivante dalluso (art.1590)
Essenziale alla locazione la temporaneit del godimento: non pu essere stipulata una
durata maggiore a trenta anni (art.1573). Pu essere a tempo determinato (cessa con il
termine) oppure a tempo indeterminato (cessa con la disdetta); la locazione a tempo
determinato suscettibile di rinnovazione tacita.
La locazione che ha per oggetto una cosa produttiva prende il nome di affitto (art.1615) ma
occorre che la cosa sia di per s produttiva di frutti, come un fondo rustico o unazienda.
Laffittuario ha lulteriore obbligo di curare la gestione della cosa produttiva secondo la sua
destinazione economica (art.1615).
La locazione finanziaria (leasing) la locazione di beni, mobili o immobili, acquistati o fatti
costruire dal locatore su indicazione del conduttore, dietro versamento di un prezzo
prestabilito.

Lammontare del canone rimesso allaccordo delle parti; esso dipender dalla legge di
mercato della domanda e dellofferta. Sugli opposti interessi delle parti influisce anche la
durata della locazione: il canone pattuito resta immutato per tutta la durata del contratto.
a. Le case per abitazione: il canone pu essere liberamente determinato; solo stabilita
una durata minima del contratto che non pu essere inferiore a quattro anni, con
rinnovo per altri quattro anni (n. B.: abolito equo canone);
b. Immobili urbani ad uso diverso dallabitazione: il canone si determina secondo le leggi
di mercato; la durata minima di sei anni e si rinnova tacitamente salvo disdetta di
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ciascuna delle parti. Il canone resta invariato per i primi tre anni: poi pu essere
aumentato a intervalli di due anni, in misura non superiore al 75% dellaumento del
costo della vita.


Il mandato il contratto con il quale una parte, il mandatario, si obbliga nei confronti
dellaltra, il mandante, a compiere uno o pi atti giuridici per conto di questultima (art.1703).
Il suo oggetto una prestazione di fare, il compimento di un servizio, nel senso pi ampio di
questa espressione. Differisce dal contratto dopera per la specifica natura del servizio che il
mandatario si obbliga a compiere, il quale non consiste, nello svolgimento di una qualsiasi
attivit, ma nel compimento di atti giuridici per conto altrui.
Il mandato pu essere:
speciale, riguarda il compimento di uno o pi atti giuridici specifici;
generale, che investe globalmente la cura di tutti gli interessi del mandante o di un
certo tipo o zona;
Il mandato un contratto a titolo oneroso: il compenso spettante al mandatario, se non
fissato dal contratto, determinato dal giudice (art.1709). Il mandatario deve eseguire
lincarico con la diligenza del buon padre di famiglia; ma, se il mandato gratuito, la
responsabilit per colpa valutata con minor rigore (art.1710). Il mandante deve
somministrare al mandatario i mezzi necessari, rimborsargli le spese, pagargli il compenso
(art.1719/1720).
Il mandato si basa sulla fiducia del mandante nella persona del mandatario. Ne deriva:
che il mandatario non pu farsi sostituire da altri, salvo che non sia stato autorizzato
dal mandate, altrimenti risponde di persona delloperato del sostituto (art.1717);
che il mandato si estingue per morte del mandante o del mandatario (art.1722);
che il mandate pu, in ogni momento, revocare il mandato (art.1723), ossia recedere
al contratto, risarcendo i danni al mandatario se si trattava di mandato oneroso
(art.1725);
Il mandatario pu, a sua volta, rinunciare al mandato; ma risponde dei danni che il suo
recesso provoca al mandante, salvo che non ricorra una giusta causa di rinuncia (art.1727).

Il prestito assume due distinte forme:
il comodato, che ha per oggetto cose immobili o cose mobili fungibili, un contratto
reale dove, il comodante, consegna allaltra, il comodatario, una determinata cosa
affinch se ne serva per un uso determinato, con lobbligazione di restituire la stessa
cosa ricevuta (art.1803). un contratto a titolo gratuito e la sua causa ,
generalmente, lo spirito di liberalit. La gratuit distingue il comodato dalla locazione:
se per luso della cosa altrui, mobile o immobile, previsto un corrispettivo, il contratto
di locazione. La cosa dovr essere restituita alla scadenza del termine pattuito. Si
parla di precario nellipotesi in cui sia stato espressamente pattuito che il comodatario
dovr restituire la cosa non appena il comodante ne faccia richiesta;
il mutuo il prestito di determinate quantit di danaro o di altre cose fungibili. La
conseguenza che le cose consegnate dal mutuante al mutuarlo passano in
propriet al mutuatario (art.1814), il quale obbligato a restituire al mutuante
altrettante cose della specie e quantit (art.1813) ossi unequivalente quantit di
danaro. Il mutuo pu essere sia un contratto reale sia un contratto consensuale. La
promessa di mutuo, che nel linguaggio corrente prende il nome di contratto di
finanziamento, ha la funzione di proteggere non solo linteresse del mutuante alla
restituzione della somma, ma anche linteresse del mutuarlo a riceverla. un
contratto a titolo oneroso, infatti, il corrispettivo consiste negli interessi (art.1815) che
sono dovuti secondo il tasso legale.
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Lappalto il contratto mediante il quale lappaltatore si obbliga verso il committente, dietro
corrispettivo di denaro, a compiere unopera o un servizio, con propria organizzazione dei
mezzi necessari e con gestione a proprio rischio (art.1655).
Lappaltatore ha lonere di numerosi rischi:
il rischio di non coprire, con il corrispettivo pattuito, i costi di costruzione dellopera o di
esecuzione del servizio; dopo la conclusione del contratto, oltre al 10% del
corrispettivo pattuito, lappaltatore pu chiedere una revisione del corrispettivo;
il rischio di non ricevere dal committente alcun corrispettivo se, non riesce a realizzare
lopera (art.1672) o se non l ha realizzata secondo il progetto convenuto o a regola
darte (art.1667) o se lopera perisce prima della consegna per causa non imputabile
al committente (art.1673).
Lappaltatore inadempiente se, non procura al committente il risultato pattuito e quando
lopera realizzata sia difforme dal progetto convenuto o presenti intrinseci vizi: il committente
ha 60 giorni dalla scoperta per denunciare difformit e vizi e invocare la garanzia (art.1667).
il committente pu recedere dal contratto ma deve rimborsare lappaltatore delle spese
sostenute e risarcirlo del mancato guadagno (art.1671).

Nel contratto dopera il prestatore dopera si obbliga verso il committente a compiere, dietro
corrispettivo, unopera o un servizio; esegue lopera con il lavoro prevalentemente proprio
(art.2222) quindi il contratto del piccolo imprenditore.
Il lavoro del quale si parla lavoro autonomo: occorre che ci si obblighi a compiere unopera
o un servizio senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente. Con questo
contratto il lavoratore autonomo si procura il sostentamento; il corrispettivo si determina in
relazione al risultato ottenuto ed al lavorato normalmente necessario per ottenerlo (art.2225).
Il contratto dopera definito come contratto dopera manuale per distinguerlo dal contratto
dopera che ha per oggetto una prestazione dopera intellettuale (art.2230).

Il trasporto: il servizio sta qui nel trasferire persone o cose da un luogo allaltro; il
committente il viaggiatore nel trasporto di persone, il mittente nel trasporto di cose, e chi si
obbliga, verso corrispettivo, al trasporto il vettore (art.1678). Il vettore si obbliga a portare
intatte cose o incolumi persone alla destinazione convenuta.
Il vettore inadempiente e responsabile del danno:
per la mancata esecuzione del trasporto;
per il sinistro che durante il trasporto abbiano subito le persone trasportate o per la
perdita o lavaria delle cose oggetto del trasporto;
Nel trasporto di cose (art.1693) il vettore responsabile della perdita o dellavaria delle cose
consegnategli per il trasporto dal momento in cui le riceve al momento in cui le consegna al
destinatario.
Nel trasporto di persone (art.1681) il vettore liberato da responsabilit per il sinistro solo se
prova di aver adottato tutte le misure idonee per evitare il danno.

Il deposito: lo specifico servizio dedotto in contratto consiste nella custodia di una cosa
mobile, cui il depositario si obbliga nei confronti del depositante, con lobbligo del depositario
di restituirla in natura (art.1766) a richiesta del depositante. Il deposito un contratto reale
che si perfezione con la consegna della cosa: , di norma, gratuito.
Il deposito ha per oggetto cose infungibili delle quali il depositario non pu servirsi e che
deve restituire in natura (art.1770). ammesso il deposito irregolare, avente per oggetto
danaro o altre cose fungibili, delle quali il depositario diventa proprietario, con la facolt di
servirsene (art.1782). secondo larticolo 1768, il depositario deve custodire la cosa con la
media diligenza.

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{Gli albergatori sono responsabili di ogni deterioramento, distruzione o sottrazione delle cose
portate dal cliente in albergo.
Sono considerate cose portate in albergo:
1) le cose che vi si trovano durante il tempo nel quale il cliente dispone dellalloggio;
2) le cose di cui lalbergatore, un membro della sua famiglia o un suo ausiliario assumono la
custodia, fuori dellalbergo, durante il periodo di tempo in cui il cliente dispone dellalloggio;
3) le cose di cui lalbergatore, un membro della sua famiglia o un ausiliario assumono la
custodia sia nellalbergo, sia fuori dellalbergo, durante un periodo di tempo ragionevole,
precedente o successivo a quello in cui il cliente dispone dellalloggio (art.1783).
La responsabilit di cui al presente articolo limitata al valore di quanto sia deteriorato,
distrutto o sottratto, sino allequivalente di cento volte il prezzo di locazione dellalloggio per
giornata. La responsabilit dellalbergatore illimitata:
1) quando le cose gli sono state consegnate in custodia;
2) quando ha rifiutato di ricevere in custodia cose che aveva lobbligo di accettare(art.1784)
}.
























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I FATTI ILLECITI
Capitolo diciannovesimo

FATTO ILLECITO: qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto
(art. 2043). Lobbligazione che ne deriva , in particolare, lobbligazione di risarcire il danno;
infatti, le obbligazioni derivano da fatto illecito (art. 1173) e unobbligazione di risarcimento
del danno, pu derivare anche da contratto (art. 1453).

Il fatto illecito presenta elementi oggettivi:
1. il fatto: un comportamento umano, commissivo (consiste in un fare) od omissivo
(consiste in un non fare);
2. il danno ingiusto: la lesione di un interesse altrui, meritevolmente di protezione
secondo lordinamento giuridico; casi in cui il danno non ingiusto:
quando sia stato leso un diritto della personalit (diritto alla salute,allintegrit
fisica);
quando sia stato leso un diritto reale (diritto di propriet);
quando luccisione di una persona comporti lesione del diritto al mantenimento
dei suoi familiari;
quando sia stato leso un diritto relativo (diritto di credito);
quando sia stata lesa la libert contrattuale;
quando sia stata lesa una situazione di fatto (uccisione del concubino);
quando sia stato leso, da parte della P.A., un interesse legittimo;
3. il rapporto di casualit fra il fatto e il danno: deve esserci un rapporto di causa ed
effetto tra fatto e danno, per cui si possa dirsi che il primo ha cagionato il secondo;
4. il dolo o la colpa: dolo lintenzione di provocare levento dannoso, colpa la
mancanza di diligenza, prudenza (lonere di provare il dolo o la colpa del
danneggiante incombe sul danneggiato).

RESPONSABILIT INDIRETTA: responsabile del danno un soggetto diverso da quello
che ha commesso il danno (art. 2043). Ipotesi:
a. responsabilit dei padroni o dei committenti: se il danno cagionato da un
dipendente, del danno risponde il suo datore di lavoro (art.2049);
b. responsabilit di chi tenuto alla sorveglianza di incapaci: se il fatto illecito
commesso da persona incapace di intendere e di volere, questa non ne risponde
(art.2046), ne risponde chi tenuto alla sorveglianza dellincapace (art.2047);
c. responsabilit dei genitori, dei tutori, dei percettori: i genitori sono responsabili dei
fatti illeciti dei propri figli, il tutore lo per linterdetto o per il minore, gli insegnanti
dei propri allievi (art.2048); i responsabili in b e c possono liberarsi da
responsabilit, provando di non aver potuto impedire il fatto.


RESPONSABILIT OGGETTIVA: si risponde di un fatto produttivo di un danni anche se lo
si commesso senza dolo e senza colpa. Si basa sulla sola esistenza, tra fatto e evento
dannoso, di un rapporto di casualit: si risponde se il danno appare conseguenza evitabile
del fatto commesso; ci si libera da responsabilit con la prova dellimprevedibilit o
dellinevitabilit dellevento dannoso.


I casi pi importanti di responsabilit oggettiva sono:
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1. esercizio di attivit pericolose: sia per la natura dellattivit che per i mezzi usati
(art.2050);
2. animali o cose in custodia (art.2051/2052);
3. rovina di edificio (art. 2053);
4. circolazione dei veicoli (art.2054);

IL RISARCIMENTO DEL DANNO: chi responsabile del danno, o a titolo di dolo o di colpa
oppure a titolo di responsabilit diretta o oggettiva, deve risarcirlo, ossia corrispondere al
danneggiato una somma di danaro (art.2056).
In luogo del risarcimento in danaro si pu ottenere, se possibile una reintegrazione in forma
specifica (art.2058); il danno risarcibile solo il danno patrimoniale e comprende lucro
cessante e danno emergente. Il primo sempre danno futuro, mentre il secondo pu essere
sia presente sia futuro (mancato guadagno, spese per le cure).
I danni non patrimoniali (morali) sono sofferenze fisiche o psichiche del danneggiato, sono
risarcibili solo nei casi presenti dalla legge (art.2059). Il danno biologico la lesione
dellintegrit psico fisica della persona.
Se pi persone sono responsabili, rispondono solidamente; il danneggiato pu richiedere
risarcimento da ciascuno di essi, sar poi chi ha pagato che avr azione di regresso nei
confronti degli altri responsabili e solo ora si potr tenere conto del diverso grado della colpa
di ciascun (art.2055).

IL DANNO DA PRODOTTI: una qualit che si richiede ad ogni prodotto industriale la
possibilit di essere usato in condizioni di sicurezza, senza pregiudizio in pratica per integrit
fisica e per i beni dellutente. Al danneggiato spetta lonere di provare il danno, il difetto e la
connessione casuale fra difetto e danno. La responsabilit oggettiva ammette la prova
liberatoria che concede al produttore di liberarsi da responsabilit in vari modi.

























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ALTRI ATTI O FATTI FONTE DOBBLIGAZIONI
Capitolo ventesimo

LE PROMESSE UNILATERALI: nei contratti, lobbligazione sorge per effetto di una
dichiarazione di volont da parte dellobbligato mentre nei fatti illeciti nasce
indipendentemente dalla volont dellobbligato.
Gli atti che producono obbligazione sono atti unilaterali tra vivi aventi contenuto patrimoniale
(art.1324): possono essere atti produttivi di effetti reali (atto di fondazione) e atti produttivi di
effetti obbligatori ovvero promesse unilaterali. Un soggetto, promettente, obbligato ad
eseguire una data prescrizione per il solo fatto di averla unilateralmente promessa,
indipendentemente dallaccettazione del soggetto a favore del quale la prestazione deve
essere eseguita.
Le promesse unilaterali sono rette dal principio della tipicit: producono effetti solo nei casi
espressi dalla legge (art.1987).
La dichiarazione fa presumere lesistenza del rapporto fondamentale fino a prova contraria:
inverte, fra creditore e debitore, lonere della prova, addossando al secondo lonere di
provare che il pagamento o il debito non ha causa.

PROMESSA AL PUBBLICO: la dichiarazione di chi, rivolgendosi al pubblico, promette
una prestazione a chi si trova in una data situazione o compie una data azione: il
promettente vincolato dalla sua unilaterale dichiarazione appena questa resa pubblica
(art.1989).

GESTIONE DI AFFARI ALTRUI: il caso di chi si comporta come mandatario altrui senza
aver ricevuto alcun mandato; pu accadere quando, in assenza dellinteressato, altri si
preoccupa di curare i suoi interessi. Da questo mero fatto discendono due obbligazioni:
il gestore tenuto a continuare la gestione dellaffare altrui, allo stesso modo del
mandatario e secondo le norme, fino a quando linteressato non sia in grado di
provvedere da solo (art.2028/2030);
linteressato tenuto ad adempiere le obbligazioni che il gestore ha assunto in suo nome
ed a rimborsargli le spese affrontate (art.2031);
sufficiente che la gestione sia stata utilmente iniziata perch sorgano queste obbligazioni;
se poi linteressato ratifica la gestione altrui,si producono gli stessi effetti dei un contratto di
mandato (art.2032).

PAGAMENTO DI INDEBITO: lesecuzione di una prestazione non dovuta. Pu trattarsi di
indebito oggettivo: il pagamento non ha, oggettivamente, alcuna valida giustificazione. Se un
diritto di credito viene dichiarato nullo vi lobbligazione di restituire ci che si
indebitamente ricevuto e il diritto correlativo di ripetere, riottenere, ci che si indebitamente
dato (art.2033). se la prestazione indebitamente eseguita era consistita nella consegna di
una cosa determinata, il debitore dovr restituire la cosa (art.2037).
Il diritto di ripetere ci che si indebitamente pagato viene meno quando: la prestazione
eseguita in esecuzione delle cosiddette obbligazioni naturali, si tratta di doveri morali o
sociale dette naturali perch nessuna norma di legge esige di adempierle. Chi le ha
spontaneamente eseguite non pu ripeter ci che ha dato (art.2034). Chi ha vinto al gioco
delle carte non ha azione di giudizio per ottenere il pagamento della posta vinta; il perdente
che abbia spontaneamente pagato il debito naturale non pu ripetere ci che ha pagato,
salvo che non vi sia stata frode (art.1933).
Anche le prestazioni contrarie al buon costume vengono a meno del diritto di pagare
lindebito: il contratto contrario al buon costume nullo ma, chi, in esecuzione del contratto,
abbia eseguito la prestazione non pu ripeter ci che ha dato (art.2035).
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Lindebito soggettivo quando si paga un debito altrui credendolo proprio: ammessa la
ripetizione (art.2036).

ARRICCHIMENTO SENZA GIUSTA CAUSA: pu accadere che tra due soggetti si verifichi,
senza alcuna giustificazione, uno spostamento patrimoniale; oltre che per eventi della
natura, casi del genere possono verificarsi anche per fatto delluomo. Si in presenza, in
tutti i casi, di un arricchimento senza giusta causa, ossia privo di un titolo che lo giustifichi.
Chi, senza una giusta causa, si arricchito a danno di un altro tenuto, nei limiti
dellarricchimento, a indennizzarlo della correlativa diminuzione patrimoniale (art.2041).
Lazione di arricchimento unazione generale e sussidiaria: generale perch esperibile in
una serie illimitata di ipotesi; sussidiaria perch proponibile solo quando il danneggiato non
pu esercitare nessunaltra azione (art.2042).



































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RESPONSABILIT DEL DEBITORE E GARANZIA DEL
CREDITORE
Capitolo ventunesimo

LA RESPONSABILIT PATRIMONIALE: il debito il dovere del debitore di eseguire una
data prestazione avente valore economico; il credito il diritto del creditore di esigere quella
data prestazione. Il rapporto obbligatorio, che nasce, destinato ad estinguersi con
ladempimento, cio con lesecuzione della prestazione: il creditore realizza cos il proprio
diritto, il debitore consegue la propria liberazione.
Secondo il principio della responsabilit patrimoniale, il debitore risponde delladempimento
delle obbligazioni con tutti i suoi beni presenti o futuri (art.2740). essi costituiscono la
garanzia del creditore.
Il debito ha per oggetto una specifica prestazione, mentre la responsabilit, lintero
patrimonio. Il credito il diritto ad una data prestazione, la garanzia del credito costituita
dallintero patrimonio del debitore.
Il rapporto fra debito e responsabilit si manifesta:
in fase costitutiva;
in fase estintiva, in quanto il creditore pu procedere allesecuzione forzata;
in fase intermedia, riguarda le vicende che possono investire il patrimonio del debitore.


LE GARANZIE REALI, IL PEGNO: ha la funzione, come lipoteca, di vincolare un dato bene
a garanzia di un dato credito; il bene pu essere dello stesso debitore oppure di un terzo che
acconsenta di garantire per un debito altrui. Il pegno si costituisce su cose mobili, oppure su
diritti di credito (art.2784). Sono diritti reali di garanzia, diritti reali su cosa altrui: il bene resta
di propriet di chi lo ha dato in pegno e pu essere, liberamente, alienato. Ma il creditore,
che detto creditore pignoratizio (ipotecario) nel caso dellipoteca, acquista un duplice
diritto:
il diritto di procedere ad esecuzione forzata sul bene anche nei confronti del terzo
acquirente (il pegno o lipoteca segue la cosa nei successivi passaggi di propriet,
fino a quando il credito non sia estinto) detto diritto di seguito;
il diritto di soddisfarsi sul prezzo ricavato dalla vendita forzata del bene con preferenza
rispetto agli altri eventuali creditori del medesimo debitore (diritto di prelazione).
La cosa data in pegno ha, normalmente, un valore superiore allammontare del credito che
garantisce; di questo maggior valore, il creditore non pu approfittare: nullo il patto
commissorio, ossi il patto con il quale creditore e debitore convengano che, in caso di
mancato pagamento, la cosa data in pegno passi di propriet del creditore (art.2744).
Il pegno si costituisce per contratto reale di cose mobili, che si perfeziona solo con la
consegna della cosa dal proprietario al creditore (art.2786); quando si tratta di pegno di
crediti, un contratto si perfeziona solo con la notificazione del pegno del debitore del credito
oppure con laccettazione da parte di questo (art.2800).
Se il debitore paga, in capitale, il credito garantito da pegno su cosa mobile, il creditore
dovr restituirgli la cosa (art.2794). Se non paga, il creditore, dopo avergli intimato di pagare,
pu far vendere la cosa da un mediatore o chiedere al giudice che gli sia assegnata la
propriet.
Per il pegno di crediti, il creditore pignoratizio tenuto, alla scadenza, a riscuotere il credito:
tratter quanto a lui dovuto e, quindi verser leventuale eccedenza al proprio debitore
(art.2803). perci il pegno dei crediti implica anche un mandato a riscuotere il credito del
proprio debitore.


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LIPOTECA: si distingue dal pegno perch ha ad oggetto beni immobili oppure beni mobili
iscritti in pubblici registri e perch la sua costituzione richiede una specifica modalit:
liscrizione in pubblici registri.

Lipoteca pu avere diverse fonti:
ipoteca volontaria: si basa su un contratto fra debitore o terzo datore di ipoteca e
creditore o su un atto unilaterale del debitore o del terzo datore di ipoteca. Devono
avere forma scritta a pena di nullit (art.2821);
ipoteca giudiziale: si basa su una sentenza di condanna al pagamento di una somma di
danaro o alladempimento di unaltra obbligazione o al risarcimento del danno da
liquidarsi successivamente (art.2818);
ipoteca legale: pu essere iscritta, anche contro la volont del debitore, nei casi
espressamente indicati dalla legge (alienazione bene immobile). In questo caso
lipoteca si costituisce su bene alienato e garantisce il pagamento del prezzo
(art.2817).
Sia lipoteca giudiziale che quella legale, si costituiscono per iniziativa del creditore.
Dalla trascrizione, che pubblicit solo dichiarativa, liscrizione dellipoteca differisce perch
pubblicit costitutiva: lipoteca esiste solo se iscritta nei registri e solo dal momento
delliscrizione (art.2852), quindi, liscrizione condizione necessaria per lesistenza
dellipoteca.
Su un medesimo bene si possono iscrivere pi ipoteche, alle quali viene assegnato un
grado, in base alla loro successione. Se il bene viene sottoposto a vendita, verr soddisfatto
prima il creditore di primo grado, poi quello di secondo
Caratteristiche:
liscrizione conserva il suo effetto per ventanni, trascorsi i quali lipoteca si estingue,
salvo che non venga rinnovata prima delliscrizione (art.2847);
un diritto reale di garanzia: il bene ipotecato pu essere venduto, ma chi lo
compera, compera un bene gravato da ipoteca;
il creditore non pagato ha diritto di promuovere la vendita forzata del bene anche in
confronto al terzo acquirente (art.2808);
lipoteca si estingue con la sua cancellazione nel registro; il conservatore dei registri
non pu procedere dufficio alla cancellazione, serve una domanda dalla parte
interessata (art.2884).

LA FIDEIUSSIONE: il contratto con il quale una persona, fideiussore, garantisce
ladempimento di unobbligazione altrui, obbligandosi personalmente verso il creditore
(art.1936).
Leffetto che produce la responsabilit solidale nei confronti del creditore: esso pu esigere
il pagamento dal debitore o dal fideiussore, senza necessit di rivolgersi prima al debitore
principale, salvo che ci non sia previsto dal contratto.
Il fideiussore diventa debitore: la sua unobbligazione accessoria, valida solo se valida
lobbligazione del debitore principale (art.1939). La causa del contratto di fideiussione la
garanzia di un debito altrui e se esso manca, viene meno la causa della fideiussione; la
fideiussione non pu eccedere ci che dovuto dal debitore (art.1941).
Se il creditore si rivolge al debitore principale e questo paga, si estingue lobbligazione
principale e anche la fideiussione; se, invece, il creditore si rivolge al fideiussore, questi ha
azione di regresso verso il debitore principale per il rimborso di quanto ha pagato (art.1950).

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IL CONCORSO DEI CREDITORI E LE CAUSE DI PRELAZIONE: una medesima persona
pu avere pi creditori: il suo patrimonio pu costituire la garanzia patrimoniale di una
pluralit di crediti; vale la regola generale della parit di trattamento: i creditori hanno uguale
diritto di essere soddisfatti sui beni del creditore (art.2741). A ci fanno eccezione le cause di
prelazione, le quali consistono nel diritto di preferenza che riconosciuto dalla legge a
determinati crediti.
I privilegi sono diritti, di preferenza, accordati dalla legge a determinati crediti in
considerazione della causa del credito, ossia della specifica natura del rapporto dal quale
derivano. Il privilegio generale spetta su tutti i beni mobili del debitore, il privilegio speciale
solo su determinati beni, mobili o immobili e ha diritto di seguito, segue la cosa anche se
stata acquistata da terzi (art.2746/2747).

I creditori non muniti di cause di prelazione sono detti creditori chirografari, i creditori muniti
di pegno, ipoteca o privilegi sono detti creditori privilegiati. Il privilegio si basa su una
specifica connessione fra il credito e la cosa, mobile o immobile.

I MEZZI DI CONSERVAZIONE DELLA GARANZIA PATRIMONIALE:
lazione revocatoria: se il debitore compie atti di disposizione del suo patrimonio, che
rechino pregiudizio alle ragioni del creditore, questi pu richiedere al giudice che latto
di disposizione a lui pregiudizievole sia dichiarato inefficiente nei suoi confronti
(art.2901) o sia revocato. Il creditore potr soddisfarsi sul bene che ne ha formato
oggetto, come se esso non fosse mai uscito dal patrimonio del suo debitore
(art.2902).
Il creditore deve provare:
il fatto oggettivo del pregiudizio che latto di disposizione del debitore ha arrecato
alle sue ragioni, ossia limpossibilit per lui di soddisfarsi sul restante
patrimonio del debitore;
il fatto soggettivo della conoscenza di questo pregiudizio da parte del debitore e,
anche da parte del terzo acquirente, ossia deve provare che questi sapeva
che, acquistando dal suo dante causa, pregiudicava la garanzia patrimoniale
dei creditori di questo;
se latto di disposizione del quale chiede la revoca anteriore al sorgere del
credito, lulteriore fatto soggettivo della dolosa preordinazione dellatto da parte
del debitore e anche da parte del terzo acquirente.
Lazione revocatoria si prescrive in cinque anni dalla data dellatto (art.2903). Tutto si
semplifica se il debitore un imprenditore commerciale insolvente, dichiarato fallito: si
potr esperire lazione revocatoria fallimentare.

Lazione surrogatoria: pu accadere che il debitore trascuri di esercitare i propri diritti
ledendo cos la garanzia patrimoniale dei propri creditori. Ciascun creditore pu
sostituirsi al debitore ed esercitare i diritti e le azioni che al debitore spettano verso i
terzi, esclusi solo i diritti e le azioni di carattere personale (art.2900).

DECADENZA: pu accadere che il debitore diventi insolvente; per il creditore si delinea
allora la negativa prospettiva che gli altri creditori daranno fondo a tutto ci che resta del
patrimonio del debitore comune e al termine di scadenza lui non trover pi nulla. Il codice
civile, pone rimedio, concedendo al creditore di esigere immediatamente la prestazione e di
concorrere sul patrimonio del debitore insieme a tutti gli altri creditori (art.1186).

DIRITTO DI RITENZIONE: il creditore, che detenga una cosa del debitore, pu rifiutarsi di
restituirla fino a quando il suo credito non sia stato soddisfatto. Si parla di ritenzione
privilegiata quando sulla cosa il creditore ha qualche privilegio.
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CIRCOLAZIONE E ALTRE VICENDE DEL CREDITO E DEL
CONTRATTO
Capitolo ventiduesimo

CESSIONE DEL CREDITO: il creditore trasferisce ad altri, a titolo oneroso o a titolo gratuito,
il proprio diritto di credito, senza necessit del consenso del debitore (art.1260). Il primo il
cedente, il secondo il cessionario, il terzo detto il debitore del ceduto. La cessione del
credito pu essere a titolo oneroso o a titolo gratuito: sar vendita o permuta del credito nel
primo caso e donazione del credito nel secondo. Non tutti i crediti sono cedibili: sono esclusi
quelli di carattere strettamente personale (art.1260).
La cessione del credito efficace solo dal momento in cui stata notificata dal debitore
ceduto o stata da lui accettata. Dopo quel momento, se paga nelle mani del cedente, paga
male e pu essere costretto dal cessionario a pagare una seconda volta (art.1264). se lo
stesso credito ceduto a pi persone, prevale non la cessione in data anteriore, ma quella
che sia stata notificata per prima al debitore ceduto (art.1265).
Il credito ceduto pu essere inesistente o pu accadere che il debitore ceduto non adempia.
La prima ipotesi regolata in modo corrispondente allevizione nel trasferimento di cose: il
cedente, se la cessione a titolo oneroso, deve garantire lesistenza del credito; se, invece,
la cessione a titolo gratuito, la garanzia dovuta solo se espressamente pattuita
(art.1266).
Per il mancato adempimento, il cedente non garantisce la solvenza del debitore ceduto:
linadempimento di questo un rischio del quale il cedente si libera addossandolo al
cessionario. Con unapposita clausola si pu pattuire che il cedente garantisca la solvenza
del debitore ceduto, cos, se il debitore non paga, potr rivolgersi al cedente (art.1267).

DELEGAZIONE:
1. delegazione di debito: il debitore (delegante) assegna al proprio creditore
(delegatario) un nuovo debitore (delegato), il quale si obbliga verso il creditore. Il
rapporto fra il delegante e il delegatario detto rapporto di valuta; quello tra il
delegante e il delegato detto rapporto di provvista. La funzione della delegazione
di far si che un unico pagamento estingua simultaneamente due rapporti obbligatori.
Se il creditore delegatario dichiara espressamente di liberare il debitore originario,
questi sostituto del nuovo debitore.
2. delegazione di pagamento: in questo caso il delegato invitato a pagare il debito del
delegante, ma non tenuto ad accettare lincarico (art.1269).

ESPROMISSIONE: lespromittente si obbliga spontaneamente nei confronti
dellespromissario ad adempiere il debito dellespromesso.

ACCOLLO: un contratto nel quale laccolante si obbliga verso laccolato ad assumere il
debito di questo verso laccollatario.

CESSIONE DEL CONTRATTO: il cedente, sostituisce a s il cessionario, nei rapporti
derivanti da un contratto a prestazioni corrispettive, con la conseguenza che il terzo
cessionario assumer rispetto allaltro contraente, il contraente ceduto, la medesima
posizione gi occupata dal cedente. Per perfezionare la cessione, necessario il consenso
del contraente ceduto (art.1406).
Il cedente garantisce la validit del contratto ceduto (art.1410) ma non garantisce, salvo
patto contrario, ladempimento del contratto da parte del contraente ceduto.

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PRESCRIZIONE E DECADENZA
Capitolo ventitreesimo

PRESCRIZIONE: lestinzione dei diritti a causa del loro mancato esercizio per un tempo
prolungato (art.2934); il tempo ordinario di prescrizione di dieci anni (art.2946), un termine
maggiore vale per i diritti reali su cosa altrui, che si estinguono per mancato esercizio
ventennale. La prescrizione comincia a decorrere dal giorno in cui il diritto poteva essere
esercitato (art.2935). Il diritto di propriet non sottoposto a prescrizione.
Il decorso del termine di prescrizione interrotto se:
il titolare del diritto compie un atto di esercizio dello stesso, come latto con il quale si
inizia un giudizio (art.2943);
il soggetto passivo riconosce lesistenza del diritto (art.2944).

Diversa dallinterruzione la sospensione della prescrizione: il decorso del termine di
prescrizione si arresta con il verificarsi di una causa di sospensione e ricomincia a decorrere,
per la parte residua, quando la causa di sospensione cessata.

DECADENZA: lestinzione di un diritto per mancato esercizio entro un dato tempo
(art.2964). Essa consiste nel limitare entro un breve tempo lo stato di incertezza delle
situazioni giuridiche; non ammette n sospensione, n interruzione. Essa non pu essere
impedita se non dal compimento dellatto (art.2966); pu essere pattuita: il contratto pu
sottoporre a termine di decadenza lesercizio dei diritti che da esso derivano. Ma nullo il
patto con cui si stabiliscono termini di decadenza che rendono eccessivamente difficile a una
delle parti lesercizio del diritto (art.2965).



























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LA TUTELA DEI DIRITTI
Capitolo ventisettesimo

Alla tutela giurisdizionale dei diritti lautorit giudiziaria provvede, di regola, solo su domanda
dellinteressato (art.2907); in casi eccezionali provvede il pubblico ministero oppure
linteressato provvede dufficio. Nomenclatura processuale:
lattore chi, lamentando che un proprio diritto stato leso dagli altri, si rivolge allautorit
giudiziaria;
il convenuto la persona contro la quale lattore agisce;
processo o procedimento o giudizio, linsieme degli atti che si compiono nello
svolgimento della funzione giurisdizionale;
la controversia tra attore e convenuto detta causa o lite e forma loggetto del processo;
lazione la pretesa che lattore vanta in giudizio;
con la domanda riconvenzionale il convenuto contrattaccare;
la sentenza passa in giudizio quando n le parti, n i loro eredi possono portare in
giudizio la stessa azione e la stessa eccezione sulle quali la sentenza si
pronunciata (art.2909).

Chi fa valere in giudizio un diritto, lattore, deve provare i fatti che ne costituiscono il
fondamento (art.2697). lonere della prova: non basta limitarsi ad affermare di averlo,
occorre provarlo, ossia addurre fatti che ne costituiscano la dimostrazione.
Chi contrasta la pretesa dellattore, ossia il convenuto, deve a sua volta provare i fatti su cui
leccezione si fonda (art.2697).
Le prove si distinguono in:
prove documentali o scritte:
atto pubblico: un documento redatto da un pubblico ufficiale nellesercizio delle sue
funzioni; fa piena prova fino a querela di falso: per mettere in dubbio le attestazioni
che contengono, bisogna impugnarli per falsit davanti al giudice civile (art.2699);
scrittura privata: fa piena prova contro chi l ha sottoscritta; la sottoscrizione deve
essere autografa (art.2702);
firma digitale con data certa, telegrammi, registri domestici e riproduzioni meccaniche;
prove testimoniali: la prova dei fatti pu raggiungersi anche con le dichiarazioni di
persone che siano state presenti al loro verificarsi o che ne abbiano avuto notizia
(testimoni) (art.2721). Questa prova esclusa:
per i contratti in genere;
quando si vuole provare lesistenza di un patto aggiunto o contrario alle clausole di un
contratto scritto;
la confessione: una dichiarazione che una parte fa, in giudizio, della verit di fatti a s
sfavorevoli e favorevoli alla controparte (art.2730); ha per oggetto fatti ed una
dichiarazione di scienza e pu essere impugnata solo per errore di fatto o per
violenza (art.2732);
il giuramento: una confessione pronunciata, in giudizio, con una formula solenne ed
fatto da una delle parti su invito dellaltra o del giudice (art.2736). il giuramento
suppletorio se il giudice che invita una delle parti a giurare per completare una
prova insufficiente, decisorio se una parte invita laltra a giurare e il giuramento fa
dipendere la decisione totale o parziale della causa;
le presunzioni: sono mezzi di prova indiretti in antitesi alle altre; consistono nel dedurre
da fatti noti lesistenza di un fatto ignoto (art.2727). Sono legali quando la stessa
legge che da un fatto noto deduce un fatto ignoto; sono semplici quelle lasciate al
prudente apprezzamento del giudice. Sono assolute quelle che non ammettono prova
contraria, relative quelle che ammettono prova contraria.
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Il giudice valuta liberamente le prove: alcune prove sono vincolanti per il giudice (prova
legale), come la confessione, il giuramento e le prove documentate.

Per fare pubblicit ai fatti giuridici, ossia per renderli conoscibili, la legge appresta diversi
mezzi:
registri dello stato civile: rendono conoscibile lo stato della persona fisica;
registro delle persone giuridiche: rende conoscibili le vicende relative alle associazioni e
alle fondazioni riconosciute;
registro delle imprese: d pubblicit alle vicende relative alle imprese e alle societ
commerciali;
registri immobiliari: danno pubblicit ai fatti costitutivi, traslativi ed estintivi della propriet;
pubblico registro automobilistico, registro navale, registro degli aeromobili;
La pubblicit svolge funzioni diverse:
1. pubblicit notizia: vale a rendere i fatti giuridici conoscibili a chiunque ne abbia
interesse, ed funzione assolta da ogni mezzo di pubblicit;
2. pubblicit dichiarativa: ha la specifica funzione di rendere opponibile ai terzi il fatto
giuridico del quale stata data pubblicit, indipendentemente dalla circostanza
che i terzi ne abbiano avuto effettiva conoscenza. Nel caso in cui non sia stata
data pubblicit del fatto giuridico:
a. in alcuni casi la pubblicit mezzo sufficiente, ma non mezzo necessario, per
lopponibilit del fatto giuridico ai terzi;
b. in altri casi la pubblicit mezzo necessario per lopponibilit del fatto a terzi;
3. pubblicit costitutiva: liscrizione di un fatto giuridico nel registro requisito
necessario perch si producano i suoi effetti giuridici ( il caso della iscrizione di
ipoteca).

Si debbono rendere pubblici per mezzo della trascrizione nei registri immobiliari: i contratti
che trasferiscono la propriet di beni immobili o che costituiscono, trasferiscono, modificano
o estinguono diritti reali di godimento su di essi (art.2643/2645/2653).
La trascrizione ha funzione di pubblicit dichiarativa: il contratto perfettamente valido ed
efficace fra le parti, anche in mancanza di trascrizione.
Sono soggette a trascrizione le domande giudiziali riguardanti atti soggetti a trascrizione
(art.2652), si parla a questo riguardo di effetto prenotativi della trascrizione.
Se la domanda sar accolta, la sentenza di accoglimento potr essere opposta ai terzi dalla
data di trascrizione della domanda.
Trascrizione sanante: una regola che non vale per il contratto nullo, la sentenza che
dichiara la nullit travolge, in linea di principio, anche i diritti acquistati dai terzi in buona
fede.


Trascrizione del preliminare: fa s che la successiva trascrizione del contratto definitivo o
della sentenza che accoglie la domanda giudiziale di esecuzione in forma specifica prevalga
sulle trascrizioni ed iscrizioni eseguite contro il promettente alienante dopo la trascrizione del
contratto preliminare (art.2645).

La trascrizione si esegue presso lufficio dei registri immobiliari nella cui circostanze sono
situati i beni. Latto da trascrivere deve presentare specifici requisiti formali, idonei a farne un
titolo per la trascrizione: deve trattarsi o di una sentenza o di un atto pubblico o di una
scrittura privata con firme autenticate (art.2657).
La cancellazione deve essere consentita dalle parti interessate o se ordinata dal giudice
con sentenza passata in giudicato (art.2668).

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