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Grandezze fotometriche

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Le grandezze fotometriche sono delle misure definite a partire dalle grandezze radiometriche mediante pesatura con la curva di risposta spettrale dell'occhio umano (detta funzione di efficienza luminosa fotopica spettrale relativa). Vengono impiegate al posto delle grandezze radiometriche in quanto quest'ultime non sono direttamente utilizzabili in scienza del colore, mentre le grandezze fotometriche quantificano l'emissione luminosa in termini della risposta del sistema visivo umano, il quale presenta sensibilit non uniforme alle diverse lunghezza d'onda.

La funzione di efficienza luminosa fotopica spettrale relativa. Le grandezze fotometriche sono le seguenti: Energia luminosa (luminous energy): la grandezza fotometrica che corrisponde alla grandezza radiometrica energia radiante viene indicata con !v l'unit di misura nel "# il lumen per secondi (lm s) Flusso luminoso (luminous flux): !uantit di energia luminosa emessa da una determinata sorgente nell'unit di tempo: !v$s. viene indicato con la lettera graca % (phi) l'unit di misura nel "# il lumen (lm)& ' (att ) *+, lumen Emettenza luminosa o -luminosit- (luminous exitance): la grandezza fotometrica che corrisponde alla grandezza radiometrica emettenza radiante. #ndica il rapporto tra il flusso luminoso e la superficie emettente. viene indicata con .v l'unit di misura nel "# il lu/ (l/), ovvero (lm$m0) Illuminamento (illuminance): 1apporto tra il flusso luminoso ricevuto da una superficie e l'area della superficie stessa. viene indicata con 2v l'unit di misura nel "# il lu/ (l/), ovvero il lumen al metro quadrato (lm$m0) Intensit luminosa (luminous intensity): 3lusso luminoso emesso all'interno dell'angolo solido unitario (steradiante) in una direzione data.

viene indicata con #v ed una grandezza vettoriale. l'unit di misura nel "# la candela (cd) uminanza (luminance): 1apporto tra intensit luminosa emessa da una superficie in una data direzione e l'area della superficie apparente. viene indicata con Lv l'unit di misura nel "# la candela al metro quadrato (cd$m0) 4er lo studio della percezione della luce e del colore, la grandezza fotometrica pi5 importante la luminanza perch6 direttamente correlata con la percezione visiva. #n fotometria viene definita superficie di Lambert, dal nome del fisico 7ohann 8einrich Lambert, quella particolare superficie per la quale la luminanza costante in tutte le direzioni.

La luminanza definita come il rapporto tra l'intensit luminosa emessa da una sorgente verso una superficie normale alla direzione del flusso e l'area della superficie stessa. 9 espressa in :d$m0

:andele per metro quadrato ';;;; <ilocandele per metro quadrato ' :endele per centimetro quadrato ' :andele per piede quadrato =0=,;, Lambert>piede 0='+,*? Lambert ,,'? @it ';;;; "tilb '

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L'illuminamento una grandezza (detta fotometrica) risultato del rapporto tra il flusso luminoso (misurato in lumen) emesso da una sorgente e l'unit di superficie dell'oggetto illuminato > quindi riferita all'oggetto illuminato e non alla sorgente. L'illuminamento utilizzato nella progettazione illuminotecnica degli ambienti, nell'illuminazione naturale e artificiale degli ambienti, e nella normativa sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Viene utilizzato anche nel settore fotografico e cinematografico, in quanto consente di misurare la quantit di luce sugli oggetti e in scena > fattore decisivo per la riuscita qualit delle riprese. 4er misurare l'illuminamento si utilizza il lu/metro. #n fotografia si utilizza un lu/metro in grado di valutare l'illuminamento in rapporto al tempo di esposizione ed il tipo di pellicola, chiamato esposimetro.

!alore di esposizione
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Bumentando il tempo, l'immagine appare mossa, ma chiudendo anche il diaframma, la luce che ha sensibilizzato la pellicola la stessa e il soggetto appare della stessa luminosit #l "alore di esposizione, o "alore esposimetrico o E!, un valore di intensit luminosa a cui corrispondono delle coppie di diaframma e tempo dell'otturatore che forniscono alla pellicola la stessa quantit di luce. 4er convenzione si definisce l'2V come un logaritmo in base 0:

dove B l'apertura del diaframma e C il tempo di esposizione. !uindi, a combinazioni diverse di tempo e apertura, corrispondono uguali valori 2V. Bd esempio, fD.* e '$*; equivale a f+ e '$,;. Bl valore 2V ;, corrisponde la coppia: apertura f$'.; e tempo ' secondo. "apendo che ogni successivo valore di apertura dimezza l'intensit luminosa, per ottenere lo stesso valore 2V ; con una apertura di f$'.?, dobbiamo raddoppiare il tempo portandolo a 0 secondi. #l valore 2V sempre riferito a una sensibilit di ';; #"E. "e varia la velocit della pellicola si dovr compensare la variazione con una differente coppia tempo$diaframma . Bd esempio, se passo da ';; #"E a 0;; #"E dovrF dimezzare il tempo di esposizione o l'apertura del diaframma (-chiudere di uno stop-). #l "alore luce, o !, corrisponde agli 2V per la sensibilit di ';; #"E. !uesta distinzione necessaria perch6 gli esposimetri misurano la luce in LV. B seconda del modello, gli esposimetri possono convertire direttamente in 2V e fornire il diaframma e il tempo da impostare per la pellicola utilizzata.

La successiva tabella illustra le combinazioni di tempo $ diaframma e il relativo valore 2V: #abella dei "alori E! per una sensibilit di $%% I&' apertura (f) tempo (s) '.; '.? 0.; 0.+ ?.; D.* +.; '' '* 00 ,0 ?D *? *; ,; 'D + ? 0 ' '$0 '$? '$+ '$'D '$,; '$*; '$'0D '$0D; '$D;; '$';;; '$0;;; '$?;;; '$+;;; G* GD G? G, G0 G' ; GD G? G, G0 G' ; G? G, G0 G' ; G, G0 G' ; G0 G' ; G' ; ; ' 0 , ? D * H + = ' 0 , ? D * H + = ' 0 , ? D * H + = ' 0 , ? D * H + = ' 0 , ? D * H + = ' 0 , ? D * H + = ' 0 , ? D * H + = ' 0 , ? D * H + = 0 , ? D * H + = , ? D * H + = ? D * H + = D * H + = * H + = ';

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