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Materiali per lottica

Ottica lineare: la dispersione della luce


0
o
Absorption
coefficient
Refractive
index
0
n1
Frequency, e
Materiali per lottica
Ottica lineare: la dispersione della luce
Teoria di Sellmeier
Teoria di Cauchy
A,B
i
,C
i
= parametri empirici
Dispersione normale nel visibile : lontano dallassorbimento (e=e
0
)

Coefficient Value
B
1
1.03961212
B
2
2.31792344x10
1

B
3
1.01046945
C
1
6.00069867x10
3
m
2

C
2
2.00179144x10
2
m
2

C
3
1.03560653x10
2
m
2

Materiali per lottica
Ottica lineare: la dispersione della luce
Ridotta trasmittanza nellultravioletto (filtro UV)
Lincorporazione di Na
2
O porta alla presenza di
O non-pontanti (difetti)


Lenergia di eccitazione degli elettroni varia
Allargamento e presenza di bande addizionali
intorno a 170nm
Esempio: la silice
Materiali per lottica
Il vetro: effetti composizionali su trasmittanza
Se N vetri noti (indice di rifrazione n
i
e densit
i
) partecipano in percentuale di
peso c
i
alla formazione di un vetro, lindice di rifrazione pu essere calcolato con la
formula di Huggins e Sun (sovrapposizione lineare)
Materiali per lottica
Il vetro: effetti composizionali su n()

+ =
=
N
i
i i
n c n
1
) ( 1 ) (
Il vetro avr densit

=
=
N
i
i i
c
1

Riflettanza nellultravioletto

Dipende dalla composizione del
materiale.

Esempio: variazione della
riflettivit di vetri silicati con il
contenuto di PbO
Materiali per lottica
Il vetro: effetti composizionali su riflettanza
Lo spettro di assorbimento dellelemento dipende dalla sua valenza (donore/accettore)
Materiali per lottica
Il vetro: effetti impurit su trasmittanza
Materiali per lottica
Il vetro: la diffusione
Materiali per lottica
Il vetro: la diffusione

(A)Particelle di dimensioni inferiori a
(Rayleigh scattering)
I
R
~
-4

(B)Particelle dalle dimensioni
paragonabili a (Mie scattering)
I
R
~
-1


(C)Particelle di dimensioni superiori a
I
R
~
0

Schema del pattern di intensit diffusa dalle particelle
Dipendente da (colori a dati angoli di vista)
Diffusione della luce da parte di particelle disperse nel materiale
1. Presenza di particelle non disciolte
2. Presenza di bolle o fasi diverse (devitrificazione)
3. Fluttuazioni di densit
Cause
La composizione e la tecnica di melting (dimensione delle impurezze
o disomogeneita) influisce sullesponente I
scat

-m
m=3.4-4.8
Vetro crown (SiO
2
-CaO-Na
2
O) m basso
Vetro flint (SiO
2
-PbO) m alto
Materiali per lottica
Il vetro: la diffusione
Lenti oftalmiche
Potere diottrico
(

= =
2 1
R
1
R
1
) 1 n (
f
1
D
R
2
R
1
n= indice di rifrazione della lente
D>0 raggi paralleli convergono dopo la lente
D<0 raggi paralleli divergono dopo la lente
Tipo di vetro utilizzato in passato: vetro crown con indice di rifrazione 1.523
Per forti disturbi visivi si utilizzano lenti a pi alto indice di rifrazione per
diminuire il peso della lente e potenziare leffetto visivo
(solo per poteri maggiori di 5/6D)
Materiali per lottica
Caratteristiche fisiche di un materiale di impiego nel campo oftalmico

Peso specifico materiali vetrosi 2.4-4.5 g/cm
3
(densit) materiali organici 1.1-1.4 g/cm
3






Materiale Densit Indice di
rifrazione
@546nm
Costringenza
@546nm
Vetro crown 2.54 1.523 60
Vetro flint 3.60 1.620 36
Vetro flint pesante 4.00-
4.20
1.650-2.000 29/32
Vetro flint di bario 3.30-
3.80
1.600-1.680 44/46
Vetro fotocromatico alto
indice
2.70 1.600 42
Vetro fotocromatico 2.40-
2.50
1.525 56/60
PMMA 1.19-
1.21
1.490 57.5
CR-39 1.32 1.498 56.0
Policarbonato 1.20 1,590 29.5
Materiali ad alto indice di rifrazione normalmente sono pi pesanti
Da: manuale per Ottica e Contattologia, A. Rossetti P. Gheller
Materiali per lottica
secondo la legge di Snell si ha che
detti e gli indici di rifrazione dei mezzi
La riflessione totale avviene se l'angolo
t
raggiunge l'ampiezza di /2 , cio se
non esiste pi onda rifratta. Questo fenomeno pu avvenire nel passaggio da un
mezzo pi denso a uno meno denso (ovvero, n
1
> n
2
) e l'angolo
per cui non esiste onda rifratta detto angolo critico.
Quando >
crit
non appare alcun raggio rifratto: la luce incidente subisce una
riflessione interna totale ad opera dell'interfaccia. Si genera un'onda di superficie,
o onda evanescente (leaky wave), che decade esponenzialmente all'interno del
mezzo con indice di rifrazione n
2
.

RIFLESSIONE TOTALE
5 10
Vetro di silice di alta purezza.
Si inseriscono ossido di boro o biossido di germanio, per modificare gradualmente
n.
Luniformita delle dimensioni e lassenza di ellitticita sono critiche: tolleranza di
1 su 1Km.
Polimeri lineari:
Polistirene,
polietilene HD,
polimetilmetacrilato,
nylon,
fluorocarburi,.
Polimeri ramificati:
Polietilene LD

Polimeri reticolati:
resine
epossidiche, etc.
Polimeri a legami
incrociati
(vulcanizzazione):
gomme elastiche
Forze di van der
Waals e legami H
Meno compatti,
quindi meno desi
Legami incrociti covalenti,
ottenuti durante la sintesi
con successiva reazione
irreversibile
sforzo
deformazione
fragile

plastico
elastomero
Proprieta meccaniche dei polimeri
un polimero puo essere fragile o
plastico a seconda della
temperatura.
Nellarco di 60C si puo passare
da fragile a elastico. Il
comportamento varia tra quello
di un solido elastico e quello di
un liquido viscoso: viscoelasticita
carico deformazione elastica
t t
t
t
deformazione visco-elastica risposta viscosa
Modulo di
rilassamento
Scala log
temperatura
vetroso
fluido viscoso
simile al cuoio
gommoso
fluido gommoso
Modulo di rilassamento, ovvero modulo elastico dipendente (decrescente) dal tempo:
=
()

0
=forza necessaria a mantenere la deformazione/deformazione

La forza necessaria a mantenere una data deformazione diminuisce nel tempo
10
3

1
10
-2

La temperatura di fusione dipende dalla lunghezza delle catene e dalla loro chimica
(presenza di catene laterali etc.)
Materiali plastici in oftalmologia
pMMA polimetilmetacrilato resina sintetica, nota come
Lucite o Plexiglas (USA)
Perspex (UK)

Allildiglicolecarbonato noto come Columbia Resin (CR39),
sintetizzato per la prima volta nel 1940 alla Columbia
Southern Division della Pittsburgh Plate Glass
Industrie per motivi militari. Nel 1947 fu iniziata la
produzione di CR39 presso la Armolite Lenses Co.

Resina di policarbonato nota con il nome di Lexan, dallelevata
resistenza meccanica. Prodotta e commercializzata dal
1978.
Materiali per lottica
Materiali plastici in oftalmologia
Le lenti sono preparate per: Stampaggio per compressione (pMMA e poliCarbonato)
Stampaggio per iniezione (plastiche termoplastiche)
Fusione (CR39, plastiche termoindurenti: i monomeri sono rinchiusi
in stampi. Il prodotto sottoposto al condizionamento e a
post-trattamenti)
Caratteristiche:

Indice di rifrazione tipicamente inferiore al vetro (al massimo 1.74)
Numero di Abbe paragonabile al vetro
Peso specifico 1.18-1-50 g/cm
3
Trasparenza migliore del vetro inorganico grazie al minor indice di
rifrazione che riduce le perdite per riflessione alle interfacce

Resistenza allabrasione inferiore al vetro inorganico
Resistenza allimpatto elevata
Altro facilit di colorazione, possibile fotocromaticit
(incorporazione di alogenuro di argento), meno resistente
alla temperatura, resistente alla flessione
Materiali per lottica
Materiali plastici
pMMA polimetilmetacrilato (polimeri di metacrilato di metile, estere dellacido
metacrilico)
si ottiene dall esterificazione dell'acido metacrilico con l'alcool metilico

resina sintetica, nota come:
Lucite o Plexiglas (USA)
Perspex (UK)

La reazione di polimerizzazione avviene a 40C-60C, catalizzata dal
perossido di sodio (Na
2
O
2
) con grado di polimerizzazione di 10
6
.

utilizzata per realizzare: - lenti a contatto rigide
- lenti oftalmiche Igard (UK)

caratteristiche: - infrangibile
- poco resistente ai graffi
- indice di rifrazione 1.49 a 546nm
- costringenza 58 a 546nm
- densit 1.19 g/cm
3
- biocompatibile

Materiali per lottica
1. il PMMA pu essere modellato per riscaldamento a temperature relativamente basse
(100C circa);
2. il PMMA pi trasparente del vetro alla luce visibile;
3. A differenza del vetro, il PMMA non ferma la luce ultravioletta, quando necessario viene
pertanto rivestito con pellicole apposite;
4. il PMMA trasparente alla luce infrarossa fino a 2800 nm, mentre la luce di lunghezze
d'onda maggiori viene sostanzialmente bloccata. Esistono specifiche formulazioni di
PMMA atte a bloccare la luce visibile e a lasciar passare la luce infrarossa di un dato
intervallo di frequenze (usate, ad esempio, nei telecomandi e nei sensori rivelatori di fonti
di calore);
5. Pezzi di PMMA possono essere saldati a freddo usando adesivi a base di cianoacrilati
oppure sciogliendone gli strati superficiali con un opportuno solvente - diclorometano o
cloroformio. La giuntura che si crea quasi invisibile. Gli spigoli vivi del PMMA possono
inoltre essere facilmente lucidati e resi trasparenti;
6. Il PMMA brucia in presenza di aria a temperature superiori a 460C; la sua combustione
completa produce anidride carbonica e acqua.
E tra i pochi materiale non permeabile utilizzato in oftalmologia. Questo materiale stabile, duro, ha elevata qualit ottica, non
attaccabile da enzimi organici ed ben tollerato dai tessuti con i quali viene a contatto. Per assenza di polarit, non assorbe acqua e
lega scarsamente con le sostanze contenute nel film lacrimale, o lacrima.
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Utilizzi

1. i fanali posteriori delle automobili,
2. le barriere di protezione negli stadi
3. grandi finestre degli acquari
4. produzione dei "laser disc" (videodischi) e occasionalmente nella
produzione dei DVD; per questi ultimi (e per i CD) tuttavia preferito il
pi costoso policarbonato, per via della sua migliore resistenza
all'umidit.
5. La vernice acrilica consiste essenzialmente di una sospensione di PMMA
in acqua, stabilizzata con opportuni composti tensioattivi, dato che il
PMMA idrofobo.
6. lenti a contatto rigide;
7. in ortopedia il PMMA usato come "cemento" per fissare impianti o per
rimodellare parti di osso perdute. Viene commercializzato in forma di
polvere da miscelare al momento dell'uso con metacrilato di metile
(MMA) liquido per formare una pasta che indurisce gradualmente. Nei
pazienti trattati in questo modo, l'odore del metacrilato di metile pu
essere percepibile nel loro respiro. Bench il PMMA sia biocompatibile,
l'MMA una sostanza irritante. Anche le otturazioni dentali sono
realizzate con un "cemento" analogo. In chirurgia estetica, iniezioni di
micro-sfere di PMMA sotto pelle vengono usate per ridurre rughe e
cicatrici.
Materiali per lottica
CR 39 Columbia Resin (CR39) appartenente al gruppo allilici:
allildiglicolecarbonato

Caratterizzato da peso molecolare elevato, con
doppi legami allestremit che consentono la
formazione di macromolecole reticolate.

utilizzata per realizzare: - lenti oftalmiche

caratteristiche: - infrangibile
- resistente ai graffi e abrasione grazie alla
reticolazione delle macromolecole
- indice di rifrazione 1.498 a 546nm
- assorbimento da l< 360nm
- costringenza 62.3 a 546nm
- densit 1.32 g/cm
3
- chimicamente inerte, resiste allappannaggio e
facilmente colorabile
- scarse propriet fotocromatiche

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Policarbonato noto con la sigla PC, Lexan, Makrolon, Resartglas




In generale appartengono alla famiglia dei policarbonati i poliesteri dell'acido
carbonico.
I primi studi su questo polimero risalgono al 1928 da parte di E. I. Carothers della
DuPont.
Lo sfruttamento commerciale del materiale avviene solo intorno al 1960 da parte della
Bayer e della General Electric, in entrambi i casi si tratta del policarbonato di bisfenolo
A.
Formula acido carbonico
A seconda della polimerizzazione, i policarbonati di bisfenolo A hanno pesi molecolari
medi che variano tra 20.000 e 200.000:

I policarbonati con pesi tra 22.000 e 32.000 vengono processati per iniezione (viscosit
intrinseca =0.45-0.58 dL/g a 30C in diclorometano), mentre quelli con pesi superiori a
60.000 (=0.95 dL/g) hanno un alta viscosit del fuso e devono essere processati in
soluzione.
Materiali per lottica
Il policarbonato presenta una struttura con limitata libert di rotazione attorno ai
legami assiali della catena polimerica con conseguente irrigidimento della stessa.
Limpaccamento delle macromolecole risulta difficile e la cristallizzazione non
avviene spontaneamente.

Il polimero pu cristallizzare attraverso prolungato riscaldamento ad elevata
temperatura (180C per otto giorni) o per stiramento dei film a 186C.

I policarbonati altamente cristallini fondono a circa 260C e sono meno solubili di
quelli amorfi ma presentano il problema di avere una superficie tenera e
graffiabile.

La temperatura di transizione vetrosa di 150C, alta se paragonata a quella di
molti altri polimeri: ci correlato alla sua stabilit dimensionale come pure alla
notevole resistenza alla frattura sotto carico. L'estrusione del policarbonato
prevede infatti temperature intorno ai 300 C e ci richiede macchine e stampi
speciali, differenti da quelli utilizzabili per la maggior parte delle materie
plastiche.

Il modulo elastico resta costante anche fino a 130C. Esistono per anche dei
problemi connessi con tale alta temperatura di transizione vetrosa, problemi
legati soprattutto alla lavorabilit.
Materiali per lottica
Il policarbonato di bisfenolo-A caratterizzato da:
Le propriet meccaniche (allungamento, carico a rottura, resistenza allurto e alla flessione)
aumentano con il peso molecolare fino a raggiungere un plateau per valori del peso
molecolare intorno ai 22000, peso per il quale ancora garantita una buona lavorabilit
per estrusione e stampaggio.
elevata tenacit, il policarbonato sensibile allintaglio, con conseguente riduzione della
resistenza a fatica.
- termicamente resistente (fino a 130C-140C),
- resistente ai graffi e abrasione,
- indice di rifrazione a 546nm 1.586 dovuto al suo carattere aromatico,
- assorbimento da l< 380nm (Assorbimento UV causa ingiallimento, si utilizzano perci
degli stabilizzatori come i benzotriazoli o delle protezioni applicate sulla superficie
esposta agli agenti atmosferici),
- trasmissivit VIS dellordine del 89%,
- costringenza 30 a 546nm (dispersione cromatica significativa),
- densit 1.20 g/cm
3
,
- facilmente lavorabile e resistente ai post-trattamenti,
- curvabile a freddo,
- elevate propriet meccaniche.


Materiali per lottica
Utilizzo:

1. nellottica per le lenti degli occhiali,
2. nellelettronica per i computer e per i compact disc,
3. nel campo delle costruzioni per coperture trasparenti,
4. nel settore dei trasporti per i caschi e per le coperture dei fanali,
5. nel campo medico il policarbonato ha trovato largo impiego: la possibilit di
sterilizzare gli oggetti di tale materiale ne ha permesso lutilizzo nelle
apparecchiature per la dialisi artificiale e per la cardiochirurgia, per la prima infanzia
e le cure domiciliari (biberon, aerosol, incubatrici).
Plastiche a medio ed alto indice materiali con indice di rifrazione da 1.56-1.74
dispersione cromatica pi elevata
elevata rigidit e inferiore distorsione


utilizzate per realizzare: - lenti oftalmiche



Altri materiali:
Materiali per lottica
1.Selezione delle materie prime:
Alto titolo (in genere >99.7%), in particolare percentuali di ossidi
metallici inferiori allo 0.01% che colorerebbero il vetro di tinte azzurrine,
cos come nel vetro comune
Granulometria controllata (0,1-0,5 mm a seconda del forno) in modo da
ottenere un fuso omogeneo

2.Pesatura delle materie prime
Accurata pesatura dei componenti: la composizione del fuso determiner
le sue caratteristiche meccaniche e ottiche

3.Miscelazione
La massa viene mescolata orizzontalmente (per prevenire segregazione)
al fine di ottenere un fuso omogeneo


Materiali per lottica
Il vetro ottico: processo di preparazione
Prima del fuso
Materiali per lottica
Il vetro ottico: processo di preparazione
11. Finitura.
Gli sbozzi vengono sottoposti alla lavorazione finale che prevede

Sbozzatura

Affinatura

Pulitura


Materiali per lottica
Lenti oftalmiche: processo di finitura
Sbozzatura

Si trasforma lo sbozzo (gi do giusto diametro) in una lente grezza avente spessore e
curvature corrispondenti al potere correttivo richiesto
Materiali per lottica
Lenti oftalmiche: processo di finitura
Affinatura (lappatura)

Si riduce la rugosit della superficie tramite abrasione meccanico-chimica sfregando la lente
su un supporto girevole avente lo stesso raggio di curvatura della lente. La lente ancora
opaca.
Materiali per lottica
Lenti oftalmiche: processo di finitura
Lucidatura

In maniera analoga alla procedura precedente, la lente viene abrasa in modo chimico
meccanico con panni imbevuti di abrasivi a granulometria molto piccola (sub micrometrica) e
durezza relativamente bassa. Le due superfici della lente b
Vengono trattate una alla volta. Al termine del processo la lente lucida e pronta per le fasi di
controllo qualit.
Cap. 14, 21

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