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  • Terna Chiude Bilancio 2013 Flavio Cattaneo Utili in Crescita

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    Terna chiude il bilancio 2013 con profitti cresciuti a 514 milioni di euro (+10,8%) e ricavi aumentati a 1,9 miliardi (+5%). Il gruppo, guidato dall’AD Flavio Cattaneo, prevede un piano strategico al 2018 da 3,6 miliardi di investimenti sulla rete e fino a 1,3 miliardi di impegno sulle attività non tradizionali. Per quanto riguarda le attività tradizionali l’81% degli investimenti sarà destinato allo sviluppo delle rete, mentre 200 milioni andranno alla realizzazione di sistemi di accumulo. Terna, guidata dall’AD Flavio Cattaneo, chiude il 2013 con ricavi in crescita del 5% a 1.896 milioni di euro e presentando un piano industriale quinquiennale. Lo scorso anno i margini del gruppo sono aumentati del 6,5% a 1,48 miliardi, mentre utili è salito a 514 milioni (+10,8%): sulla scia di questi risultati il cda proporrà all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 20 centesimi di euro. Intanto il gruppo è già proiettato al futuro con un piano strategico al 2018 che prevede 3,6 miliardi di investimenti sulla rete e fino a 1,3 miliardi di impegno sulle attività non tradizionali. Per quanto riguarda le attività tradizionali l’81% degli investimenti sarà destinato allo sviluppo delle rete, mentre 200 milioni andranno alla realizzazione di sistemi di accumulo: i due siti già in via di realizzazione in Campania avranno, infatti, una capacità di 12 MW ciascuno e a questi se ne aggiungerà un terzo (in via di autorizzazione), a completamento dei progetti previsti dal Piano di sviluppo, per una capacità complessiva di circa 35 MW. I 3,6 miliardi previsti nel Piano strategico rientrano nei complessivi 8,1 mld del Piano di sviluppo 2014, che ha un orizzonte di medio-lungo termine e prevede 5,6 miliardi di investimenti nei prossimi 10 anni. Sulla rete sono stati investiti dal 2005 ad oggi circa 8 miliardi per realizzare 2.500 km di nuove linee e 89 nuove stazioni elettriche: questo sforzo – precisa una nota – ha già prodotto 5,4 miliardi di euro di minori costi per cittadini e imprese, cui si aggiungeranno i 9,7 miliardi di euro di risparmi delle future opere, per un totale di 15 miliardi di risparmi. Per quanto riguarda le attività non tradizionali, l’impegno previsto dal Piano industriale è di 1,3 miliardi, di cui un potenziale di 900 milioni di euro in attività di sviluppo di impianti rinnovabili e di infrastrutture elettriche per terzi in Italia e all’estero, oltre all’interessamento ai Paesi del Sud America o ad altre opportunità derivanti dal potenziamento di reti. Oltre 400 milioni sono invece riferiti alle operazioni recentemente annunciate (interconnessione Italia-Francia). Il Piano consente di ridurre di 400 milioni l’incremento dell’indebitamento finanziario rispetto al precedente piano (600 milioni contro 1 mld): la struttura del capitale rimane quindi “solida” – prosegue la nota – e si prevede che il rapporto tra indebitamento netto e rab si manterrà inferiore al 60% in tutti gli anni del Piano. FONTE: Repubblica

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    Terna chiude il bilancio 2013 con profitti cresciuti a 514 milioni di euro (+10,8%) e ricavi aumentati a 1,9 miliardi (+5%). Il gruppo, guidato dall’AD Flavio Cattaneo, prevede un piano strategico al 2018 da 3,6 miliardi di investimenti sulla rete e fino a 1,3 miliardi di impegno sulle attività non tradizionali. Per quanto riguarda le attività tradizionali l’81% degli investimenti sarà destinato allo sviluppo delle rete, mentre 200 milioni andranno alla realizzazione di sistemi di accumulo. Terna, guidata dall’AD Flavio Cattaneo, chiude il 2013 con ricavi in crescita del 5% a 1.896 milioni di euro e presentando un piano industriale quinquiennale. Lo scorso anno i margini del gruppo sono aumentati del 6,5% a 1,48 miliardi, mentre utili è salito a 514 milioni (+10,8%): sulla scia di questi risultati il cda proporrà all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 20 centesimi di euro. Intanto il gruppo è già proiettato al futuro con un piano strategico al 2018 che prevede 3,6 miliardi di investimenti sulla rete e fino a 1,3 miliardi di impegno sulle attività non tradizionali. Per quanto riguarda le attività tradizionali l’81% degli investimenti sarà destinato allo sviluppo delle rete, mentre 200 milioni andranno alla realizzazione di sistemi di accumulo: i due siti già in via di realizzazione in Campania avranno, infatti, una capacità di 12 MW ciascuno e a questi se ne aggiungerà un terzo (in via di autorizzazione), a completamento dei progetti previsti dal Piano di sviluppo, per una capacità complessiva di circa 35 MW. I 3,6 miliardi previsti nel Piano strategico rientrano nei complessivi 8,1 mld del Piano di sviluppo 2014, che ha un orizzonte di medio-lungo termine e prevede 5,6 miliardi di investimenti nei prossimi 10 anni. Sulla rete sono stati investiti dal 2005 ad oggi circa 8 miliardi per realizzare 2.500 km di nuove linee e 89 nuove stazioni elettriche: questo sforzo – precisa una nota – ha già prodotto 5,4 miliardi di euro di minori costi per cittadini e imprese, cui si aggiungeranno i 9,7 miliardi di euro di risparmi delle future opere, per un totale di 15 miliardi di risparmi. Per quanto riguarda le attività non tradizionali, l’impegno previsto dal Piano industriale è di 1,3 miliardi, di cui un potenziale di 900 milioni di euro in attività di sviluppo di impianti rinnovabili e di infrastrutture elettriche per terzi in Italia e all’estero, oltre all’interessamento ai Paesi del Sud America o ad altre opportunità derivanti dal potenziamento di reti. Oltre 400 milioni sono invece riferiti alle operazioni recentemente annunciate (interconnessione Italia-Francia). Il Piano consente di ridurre di 400 milioni l’incremento dell’indebitamento finanziario rispetto al precedente piano (600 milioni contro 1 mld): la struttura del capitale rimane quindi “solida” – prosegue la nota – e si prevede che il rapporto tra indebitamento netto e rab si manterrà inferiore al 60% in tutti gli anni del Piano. FONTE: Repubblica

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    Terna Chiude Bilancio 2013 Flavio Cattaneo Utili in Crescita

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    Terna chiude il bilancio 2013 con profitti cresciuti a 514 milioni di euro (+10,8%) e ricavi aumentati a 1,9 miliardi (+5%). Il gruppo, guidato dall’AD Flavio Cattaneo, prevede un piano strategico al 2018 da 3,6 miliardi di investimenti sulla rete e fino a 1,3 miliardi di impegno sulle attività non tradizionali. Per quanto riguarda le attività tradizionali l’81% degli investimenti sarà destinato allo sviluppo delle rete, mentre 200 milioni andranno alla realizzazione di sistemi di accumulo. Terna, guidata dall’AD Flavio Cattaneo, chiude il 2013 con ricavi in crescita del 5% a 1.896 milioni di euro e presentando un piano industriale quinquiennale. Lo scorso anno i margini del gruppo sono aumentati del 6,5% a 1,48 miliardi, mentre utili è salito a 514 milioni (+10,8%): sulla scia di questi risultati il cda proporrà all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 20 centesimi di euro. Intanto il gruppo è già proiettato al futuro con un piano strategico al 2018 che prevede 3,6 miliardi di investimenti sulla rete e fino a 1,3 miliardi di impegno sulle attività non tradizionali. Per quanto riguarda le attività tradizionali l’81% degli investimenti sarà destinato allo sviluppo delle rete, mentre 200 milioni andranno alla realizzazione di sistemi di accumulo: i due siti già in via di realizzazione in Campania avranno, infatti, una capacità di 12 MW ciascuno e a questi se ne aggiungerà un terzo (in via di autorizzazione), a completamento dei progetti previsti dal Piano di sviluppo, per una capacità complessiva di circa 35 MW. I 3,6 miliardi previsti nel Piano strategico rientrano nei complessivi 8,1 mld del Piano di sviluppo 2014, che ha un orizzonte di medio-lungo termine e prevede 5,6 miliardi di investimenti nei prossimi 10 anni. Sulla rete sono stati investiti dal 2005 ad oggi circa 8 miliardi per realizzare 2.500 km di nuove linee e 89 nuove stazioni elettriche: questo sforzo – precisa una nota – ha già prodotto 5,4 miliardi di euro di minori costi per cittadini e imprese, cui si aggiungeranno i 9,7 miliardi di euro di risparmi delle future opere, per un totale di 15 miliardi di risparmi. Per quanto riguarda le attività non tradizionali, l’impegno previsto dal Piano industriale è di 1,3 miliardi, di cui un potenziale di 900 milioni di euro in attività di sviluppo di impianti rinnovabili e di infrastrutture elettriche per terzi in Italia e all’estero, oltre all’interessamento ai Paesi del Sud America o ad altre opportunità derivanti dal potenziamento di reti. Oltre 400 milioni sono invece riferiti alle operazioni recentemente annunciate (interconnessione Italia-Francia). Il Piano consente di ridurre di 400 milioni l’incremento dell’indebitamento finanziario rispetto al precedente piano (600 milioni contro 1 mld): la struttura del capitale rimane quindi “solida” – prosegue la nota – e si prevede che il rapporto tra indebitamento netto e rab si manterrà inferiore al 60% in tutti gli anni del Piano. FONTE: Repubblica

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    Terna chiude il bilancio 2013. Flavio Cattaneo: Utili in crescita del 10,8% a 51 !

    ilioni"
    Terna chiude il bilancio 2013 con profitti cresciuti a 514 milioni di euro (+10,8%) e rica i aumentati a 1,! miliardi (+5%)" #l $ruppo, $uidato dall%&' Flavio Cattaneo, pre ede un piano strate$ico al 2018 da 3,( miliardi di in estimenti sulla rete e fino a 1,3 miliardi di impe$no sulle atti it) non tradi*ionali" +er ,uanto ri$uarda le atti it) tradi*ionali l-81% de$li in estimenti sar) destinato allo s iluppo delle rete, mentre 200 milioni andranno alla reali**a*ione di sistemi di accumulo"

    Terna, $uidata dall%&' Flavio Cattaneo, chiude il 2013 con rica i in crescita del 5% a 1"8!( milioni di euro e presentando un piano industriale ,uin,uiennale" .o scorso anno i mar$ini del $ruppo sono aumentati del (,5% a 1,48 miliardi, mentre utili / salito a 514 milioni (+10,8%)0 sulla scia di ,uesti risultati il cda proporr) all-assemblea de$li a*ionisti la distribu*ione di un di idendo di 20 centesimi di euro" #ntanto il $ruppo / $i) proiettato al futuro con un piano strate$ico al 2018 che pre ede 3,( miliardi di in estimenti sulla rete e fino a 1,3 miliardi di impe$no sulle atti it) non tradi*ionali" +er ,uanto ri$uarda le atti it) tradi*ionali l-81% de$li in estimenti sar) destinato allo s iluppo delle rete, mentre 200 milioni andranno alla reali**a*ione di sistemi di accumulo0 i due siti $i) in ia di reali**a*ione in 1ampania a ranno, infatti, una capacit) di 12 23 ciascuno e a ,uesti se ne a$$iun$er) un ter*o (in ia di autori**a*ione), a completamento dei pro$etti pre isti dal +iano di s iluppo, per una capacit) complessi a di circa 35 23"

    # 3,( miliardi pre isti nel +iano strate$ico rientrano nei complessi i 8,1 mld del +iano di s iluppo 2014, che ha un ori**onte di medio4lun$o termine e pre ede 5,( miliardi di

    in estimenti nei prossimi 10 anni" 5ulla rete sono stati in estiti dal 2005 ad o$$i circa 8 miliardi per reali**are 2"500 6m di nuo e linee e 8! nuo e sta*ioni elettriche0 ,uesto sfor*o 4 precisa una nota 4 ha $i) prodotto 5,4 miliardi di euro di minori costi per cittadini e imprese, cui si a$$iun$eranno i !,7 miliardi di euro di risparmi delle future opere, per un totale di 15 miliardi di risparmi" +er ,uanto ri$uarda le atti it) non tradi*ionali, l-impe$no pre isto dal +iano industriale / di 1,3 miliardi, di cui un poten*iale di !00 milioni di euro in atti it) di s iluppo di impianti rinno abili e di infrastrutture elettriche per ter*i in #talia e all-estero, oltre all-interessamento ai +aesi del 5ud &merica o ad altre opportunit) deri anti dal poten*iamento di reti" 8ltre 400 milioni sono in ece riferiti alle opera*ioni recentemente annunciate (interconnessione #talia49rancia)" #l +iano consente di ridurre di 400 milioni l-incremento dell-indebitamento finan*iario rispetto al precedente piano ((00 milioni contro 1 mld)0 la struttura del capitale rimane ,uindi :solida: 4 prose$ue la nota 4 e si pre ede che il rapporto tra indebitamento netto e rab si manterr) inferiore al (0% in tutti $li anni del +iano" 98;T<0 #e$ubblica

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