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venerdì 30 ottobre 2009

NAPOLI METROPOLI 13

POGGIOMARINO IL 70ENNE DI STRIANO RIPULIVA POZZI NERI E GETTAVA LE SOSTANZE IN TERRENI COLTIVATI. FILMATO DALLA GUARDIA COSTIERA

Sversava liquami nelle campagne, arrestato agricoltore


POGGIOMARINO. Svuotava pozzi neri e ne sversava il contenuto in ter- agricola, è stato colto con le mani nel sacco. stione di discariche abusive. Nell’occa-
reni agricoli, senza preoccuparsi delle eventuali ripercussioni sulla sa- Dopo aver prelevato i rifiuti speciali a domicilio, S. G. provvedeva allo sione sono stati sottoposti a sequestro
lute pubblica. Per S.G., 70 anni, agricoltore di Striano, quello era un la- smaltimento illecito dei liquami. Il tutto senza adottare alcuna precau- tutti gli automezzi utilizzati per il tra-
voro come un altro. E poco importa se i fondi dove andava a scaricare zione, in assoluto dispregio della normativa vigente in materia. sporto dei liquidi. Il personale che ha
la cisterna erano coltivati ed i frutti destinati a finire sulle tavole dei con- L’indagine, coordinata dal procuratore capo Diego Marmo, non è affat- eseguito l’arresto è lo stesso che ha por-
sumatori dell’hinterland vesuviano. La remunerativa attività è stata in- to conclusa. Gli 007 della Procura, vogliono, infatti, accertare se i pro- tato avanti l’operazione “Veleno”, coor-
terrotta da un blitz del Nucleo di Polizia Ambientale della Procura di Tor- prietari dei terreni fossero o meno a conoscenza dell’attività e se traes- dinata dal pubblico ministero Stefania
re Annunziata. Gli investigatori, in forza alle aliquote “Guardia Costie- sero una qualche utilità. Sono in corso accertamenti anche presso i ti- Di Dona, che ha fatto luce su una com-
ra” e “Polizia di Stato”, diretti sul campo dal capitano di fregata Deme- tolari delle abitazioni e delle imprese che si servivano della ditta fanta- plessa attività di smaltimento illecito dei
trio Antonio Raffa, lo hanno “pizzicato” sul fatto, a Poggiomarino, tra- sma. La polizia giudiziaria, mediante un’accorta attività di intelligence rifiuti sempre nel territorio di Poggio-
endolo in arresto. Nelle prossime ore l’anziano, a capo di un’impresa di con appostamenti e pedinamenti, ha seguito l’indagato nel corso del marino. Qui una ditta di espurghi loca-
espurghi totalmente abusiva, comparirà davanti al giudice monocrati- suo “giro” sino alla fase finale dell’illecito smaltimento. Il blitz è scatta- le ed il proprietario di un fondo agrico-
co del Tribunale oplontino per la convalida. Molto ampio il suo raggio to quando il 70enne si accingeva a disperdere i liquami nell’ambiente. lo nelle vicinanze avrebbero trattato e occultato illecitamente ingenti
d’azione che comprendeva i comuni di Striano, Boscoreale, San Giu- Al fermato, che sarà processato oggi per direttissima, è stato contesta- quantità di rifiuti, anche tossici, provocando fenomeni di inquinamen-
seppe Vesuviano e Poggiomarino. Proprio qui, vicino ad una azienda to, oltre al reato di attività illecita di gestione rifiuti, anche quello di ge- to. Carmine Alboretti

CASTELLAMMARE DECISIONE DEL RIESAME PER UNO DEI KILLER DEL COMMANDO CHE UCCISE IL CONSIGLIERE COMUNALE. OGGI CATELLO ROMANO DAI GIUDICI

Tommasino, Belviso resta in cella


di Dario Sautto NEL SALERNITANO L’IMPIEGATO È DI GRAGNANO
CASTELLAMMARE DI STABIA. La decima sezione del Tribunale del Rie-
same di Napoli ha deciso: Salvatore Belviso resta in carcere. Le accuse
per il 26enne, cugino del boss Vincenzo D’Alessandro considerato anche
Trasporta pasta con auto
suo braccio destro, sono di omicidio del consigliere comunale del Pd di
Castellammare di Stabia, Gino Tommasino, colpe da dividere in concor-
so con altre tre persone. Tra esse per gli inquirenti ci sarebbe senz’altro
dell’Asl: arrestato 46enne
anche Catello Romano, il 19enne che aveva bluffato assicurando il suo GRAGNANO. Nell’auto dell’Asl Salerno1 erano stati caricati diversi
pentimento, salvo fuggire poco più di 24 ore dopo il suo primo arresto, pacchi. Sembrava un normale spostamento di documenti e materiali
avvenuto il 10 ottobre durante il blitz della squadra mobile di Napoli di- sanitari. Invece, i carabinieri della stazione di Tramonti, guidati dal
retta dal vicequestore Vittorio Pisani, e degli agenti del commissariato maresciallo Sebastiano Luca d’Aleo, hanno scoperto che quel
di polizia di Castellammare di Stabia, guidati dal primo dirigente Luigi dipendente Asl in realtà stava trasportando pasta per conto del suo
Petrillo e del vicequestore Stefania Grasso, sotto le direttive dei pm Pier- piccolo pastificio, ma durante l’orario di servizio e con una vettura
paolo Filippelli e Claudio Siragusa, coordinati dal procuratore aggiunto Ro- dell’azienda sanitaria locale. È stato, così, arrestato Antonio Cesarano,
sario Cantelmo della Procura di Napoli. Per Belviso nessuna attenuante: 46 anni, incensurato di Gragnano, dipendente del distretto Asl “Costa
deve restare in carcere a disposizione dei magistrati per ulteriori inter- di Amalfi”. L’uomo, però, come secondo lavoro gestisce, insieme ad
rogatori, poiché considerato elemento di spicco del clan D’Alessandro e altri soci, un piccolo pastificio artigianale proprio a Gragnano. Ieri
tra gli organizzatori dell’agguato del 3 febbraio al viale Europa, quando a mattina, il 46enne stava effettuando una consegna per un cliente di
In alto Salvatore Belviso, sotto Catello Romano accusati dellʼomicidio di Tommasino
morire fu il consigliere stabiese, crivellato con 11 colpi d’arma da fuoco. Maiori, quando è stato fermato dai militari dell’arma che, insospettiti,
Si aggrava, inoltre, la posizione di Catello Romano, oggi probabilmente hanno voluto controllare quei pacchi che trasportava con tanta fretta.
dai giudici: inizialmente non sottoposto a stato di fermo in attesa di es- nuto in un centro commerciale di Teverola, vicino Caserta. Già in carce- Si trattava di pasta che Cesarano doveva consegnare al cliente in
sere affidato al programma di protezione per i pentiti, il 19enne riuscì a re il 37enne Renato Cavaliere, considerato uno dei basisti dell’omicidio costiera amalfitana. Dopo aver tentato di negare, il 46enne ha
fuggire da un hotel di Brindisi dove si trovava in attesa di poter iniziare Tommasino, anch’egli affiliato al clan del rione Scanzano e tra i più esper- ammesso di essere socio di un piccolo pastificio gragnanese, di aver
a raccontare la ti del rinnovato sodalizio criminale, adesso tutte le attenzioni sono rivol- utilizzato la vettura di servizio per il trasporto della merce, inoltre in
sua verità su te a Raffaele Polito, 27 anni, l’unico componente del commando omicida orario non consentito e in luoghi in cui non si doveva affatto trovare.
quell’efferato che ha deciso di collaborare con la giustizia, raccontando la sua verità. Secondo quanto spiegato dai carabinieri, Cesarano in quel momento
omicidio. Fu E dai suoi racconti stanno emergendo particolari scomodi, considerati doveva trovarsi in ufficio, e non in auto ad effettuare commissioni, né
scaltro a calar- più o meno attendibili e attinenti alle indagini. La storia della tangente per l’Asl Salerno1, tantomeno per il suo pastificio, poiché aveva anche
si dalla camera da 30 mila euro, considerata dalla famiglia Tommasino un motivo sicu- timbrato il cartellino regolarmente. Insomma, un numero elevato di
al secondo pia- ramente da escludere, poiché il consigliere del Pd, se pure avesse fatto reati sono stati contestati al 46enne, che è stato arrestato con l’accusa
no dell’albergo da tramite tra i D’Alessandro ed un imprenditore, “non avrebbe mai te- di truffa aggravata e peculato d’uso. Accompagnato in caserma, il
pugliese legan- nuto per sé una cifra così bassa inimicandosi il clan”. Per gli inquirenti, dipendente gragnanese del distretto Asl Costa d’Amalfi ha raccontato
do, come nei sicuramente si cela altro dietro questo omicidio. Non è escluso che l’or- tutto, ed è stato arrestato. Ora è nelle camere di sicurezza in attesa di
film, due len- ganizzazione malavitosa che ha il suo fortino a Scanzano possa aver chie- essere giudicato con rito direttissimo presso il tribunale di Cava de’
zuola. Una fu- sto piaceri all’esponente del Partito Democratico stabiese che, però, non Tirreni. Per i reati commessi, Cesarano rischia addirittura il posto
ga, la sua, che sarebbero stati corrisposti. All’interno della Lancia Musa nella quale è presso l’Asl, poiché si è allontanato dal luogo di lavoro utilizzando
l’ha portato an- stato trucidato Gino Tommasino, gli inquirenti hanno trovato il curricu- indebitamente mezzi di proprietà della stessa azienda sanitaria locale,
che in provin- lum di una persona considerata legata al clan D’Alessandro. Dalle inda- per giunta per effettuare commissioni private che vanno al di fuori dei
cia di Torino, gini, infine, sarebbe emerso che il consigliere potesse avere rapporti di compiti normali, durante l’orario di lavoro. Intanto, dall’arma fanno
prima dell’arre- amicizia con Pasquale D’Alessandro, fratello del reggente del clan di sapere che controlli mirati verso altri dipendenti della medesima Asl
sto che è avve- Scanzano Vincenzo. sono già partiti e proseguiranno anche nei prossimi giorni. dasa

VICO EQUENSE CHIEDEVA L’ELEMOSINA A TARANTO SOMMA VESUVIANA RIVOLTA DELLE DONNE. CASSONETTI ROVESCIATI PER STRADA, TRAFFICO IN TILT

Segnalazione sulla Celentano, Manca l’acqua, esplode la protesta


era solo una sosia di Angela SOMMA VESUVIANA. Scendono in campo le donne contro la mancanza d’
acqua a Somma Vesuviana. Proprio così: la cittadina è stata teatro di una
VICO EQUENSE. È stata clamorosa protesta tutta al femminile che ha interessato buona parte di via
avvistata mentre chiedeva Mercato Vecchio e via Spirito Santo. Il sit-in, nel quale a tratti si sono vissuti
l’elemosina nei pressi di un attimi di tensione tra le dimostranti e i passanti che hanno cercato di forza-
semaforo del centro re il blocco, è cominciato nel primo pomeriggio di ieri e si è protratto fino a
cittadino di Taranto e sera inoltrata.
scoppia il caso. La sua forte Erano da poco passate le 14,30 quando un nutrito gruppo di donne, una tren-
somiglianza con Angela tina le quali con il passare delle ore sono più che raddoppiate, è sceso in stra-
Celentano, bambina da e ha bloccato la circolazione in via Spirito Santo, arteria a quell’ora mol-
scomparsa in provincia di to trafficata che collega Somma Vesuviana a Sant’Anastasia. Lo hanno fat-
Napoli nell’estate del 1993, to sversando sull’asfalto cumuli di rifiuti e i relativi contenitori ostruendo di-
ha indotto un’automobilista fatti il passaggio alle auto (nella foto). La goccia che ha fatto traboccare il va-
di Taranto ad allertare il so, volendo rimanere in tema, è stata l’esasperazione per l’assenza delle fon-
113. Ma i controlli medici e tanine mobili che di solito permettevano ai residenti sprovvisti di serbatoi di
la comparazione del viso rifornirsi d’acqua nei momenti d’emergenza. A finire nel mirino delle prote-
hanno dato esito negativo: stanti, per l’ennesima volta, è stata la Gori, l’ente che gestisce le risorse idri-
si trattava solo di una che nel Comune sommese. L’Ente in questione, nell’annunciare l’emergen-
somiglianza. I poliziotti hanno rintracciato la giovane, za idrica che per tre giorni avrebbe colpito la cittadina sommese, aveva pro- CARDITO AREA VERDE IMBRATTATA DA ESCREMENTI
accompagnandola successivamente negli uffici della questura per messo l’installazione di fontanine proprio in quel punto della città. Ma, co-
gli accertamenti del caso. Dai primi rilievi si è appurato che la
ragazza fermata è una 18enne di nazionalità romena, già nota
alle forze dell'ordine per reati contro il patrimonio e in possesso
me hanno spiegato alcune dimostranti.
«Queste fontanine non sono state installate lasciandoci per ben due giorni
senz’acqua». Anzi, oltre al danno di restare a secco si è aggiunta anche la bef-
Parco Taglia, stop ai cani
di regolare passaporto. Da ulteriori accertamenti, confrontando fa di sentirsi rispondere dalla Gori in questione, «Che al posto delle fontani- CARDITO. Nuove disposizioni in merito all’accesso dei cani nel
“l’age progressed”, ossia l’elaborazione al computer del volto ne sarebbero state inviate sul posto delle autobotti». Le uniche autobotti in- “Parco Taglia”. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco
della bambina scomparsa (nella foto), con il volto della donna tervenute però sono state quelle dei vigili del fuoco le quali, verso 16 e 30, han- Giuseppe Barra, ha vietato di condurre i cani nel verde pubblico
rumena fermata, si notava una somiglianza in un leggero no cercato di tamponare l’emergenza. Il punto massimo di tensione è stato attrezzato con giochi. I possessori di cani, tuttavia, potranno
strabismo all’occhio sinistro. Per fugare ogni dubbio sull’identità però vissuto intorno alle 15 e 30. Ad un certo punto un automobilista ha ten- accedere nelle altre aree della villa comunale, rispettando le regole
della donna, si è proceduto, con il suo consenso, a eseguire in tato di forzare il blocco imposto dalle dimostranti investendo una di queste. per la raccolta e lo smaltimento delle deiezioni con idonea
ospedale ulteriori accertamenti diagnostici. Dalle indagini di Fortunatamente per la donna c’è stato solo lo spavento per la caduta men- attrezzatura e con l’obbligo di tenerli a guinzaglio con apposita
carattere medico scientifico si è accertato che la sua età biologica tre, l’automobilista, è stato sottratto dal linciaggio della folla dall’intervento museruola.
è riferibile a oltre 17 anni. Non è emerso, dunque, alcun indizio dei vigili urbani. Intanto dal Comune di Somma Vesuviana hanno fatto sa- Tale ordinanza, è stata resa necessaria visto l’afflusso notevole di
utile che potesse ricondurre all'identificazione della bambina pere che, entro la serata di ieri, sarebbe stato preparato un documento con- cani all’interno del parco che depositavano le loro deiezioni senza
scomparsa. tro la Gori a tutela degli interessi dei cittadini residenti. Gaetano Di Matteo nessun controllo.

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