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Eugenio Girelli Bruni <girellibruni@gmail.

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[Nuovo articolo] Da Piazza Maidan alla rivoluzione?


1 messaggio Z Net Italy <donotreply@wordpress.com> A: girellibruni@gmail.com 17 aprile 2014 18:11

Nuovo articolo su Z Net Italy

Da Piazza Maidan alla rivoluzione?


by Redazione

Da Piazza Maidan alla rivoluzione? Di Boris Kagarlitsky 16 aprile 2014 In Ucraina si sta svolgendo unautentica rivoluzione. Questo pu sembrare strano, ma molto caratteristico della storia di quel paese. In Ucraina nel 1918, le proteste dei lavoratori inscenate dai Rossi avvenivano soltanto in risposta ad azioni attuate dalle autorit nazionaliste che si erano installate a Kiev. La domanda di come si dimostrer progressista il regime appoggiato dai sostenitori della Repubblica dei Popoli del Donetsk e da altri movimenti nel sud-est dellUcraina rimane attualmente senza risposta semplicemente per il motivo che proprio la sopravvivenza di questi movimenti ben lontana dallessere garantita. Si pu per gi dire con sicurezza che non c una via di ritorno. Il punto di non ritorno stato superato, non soltanto in senso politico, ma soprattutto in senso sociale. Lintellighenzia di Kiev e di Mosca sinceramente incapace di credere che i lavoratori e i ceti bassi della societ cittadina avrebbero potuto non soltanto comparire sulle strade, ma anche cominciare ad agire in maniera indipendente, organizzandosi e facendo la storia. Queste sono le persone che lintellighenzia definisce sprezzantemente plebei, uomini e donne di mezza et che soltanto ieri erano tipici cittadini apolitici, grandi lavoratori di lingua russo e che non avevano alcun interesse per gli intrighi politici della capitale. Alle spalle delle persone che stanno prendendo gli edifici amministrativi e le stazioni di polizia, lintellighenzia, come in passato, cerca i manipolatori politici, i mercenari degli oligarchi, e perfino agenti stranieri, compresi i russi. Lintellighenzia convinta che semplici cittadini di Donetsk, (provincia e citt dellUcraina Orientale, n.d.t.) anche dopo aver visto alla televisione come parecchie appropriazioni analoghe erano state fatte mesi fa da nuovi arrivati per caso dal Settore di Destra, (un movimento nazionalista) non avrebbero mai escogitato di poter fare proprio loro qualcosa del genere. E vero: finora le persone cos non avevano preso parte alla politica. Questo succedeva non soltanto nellUcraina sud-orientale, ma anche a Kiev, e, naturalmente, a Mosca.

Sospetto che accada anche nellUcraina occidentale. Un video girato a Donetsk, mostra graficamente la sociologia e la demografia della protesta che stanno cambiando radicalmente. Invece dei giovani residenti di classe media della capitale che ci eravamo abituati a vedere nelle prime dimostrazioni in Piazza Maidan, ci troviamo davanti a persone molto diverse, persone che poche settimane fa si preoccupavano di guadagnare il denaro per sostenere le proprie famiglie, e che avrebbero considerato la partecipazione a qualsiasi tipo di protesta in piazza, una perdita di tempo senza scopo. Ora, queste persone non soltanto sono scese nelle strade, ma bloccano camion pieni di soldati, si organizzano e prendono decisioni. Unautentica trasformazione rivoluzionaria sta avvenendo nella coscienza delle masse e non nella notoria opinione pubblica che modellata dalla intellighenzia privilegiata, da coloro che non hanno mai trovato il tempo di comprendere il significato e il valore degli eventi in corso. Il ruolo della Russia Per la loro importanza, i cambiamenti che si verificano nel sud-est dellUcraina si estendono molto oltre i confini dello stato vicino. Influenzano direttamente la Russia, fornendoci delle immagini del nostro potenziale futuro. Non un caso che le nostre elite di governo siano sempre meno innamorate della famosa primavera russa. La Mosca ufficiale lo ha fatto capire, in termini non incerti, che non rivendica nulla dalle province ribelli dellUcraina. Questa non una mossa diplomatica, e non una concessione allOccidente; pi correttamente un passo dettato tra gli altri motivi, dal desiderio di evitare una qualsiasi intensificazione di un conflitto che ha di gran lunga superato i confini di qualunque cosa il Cremlino trovi utile e gestibile. Al contrario della Crimea, dove tutto era controllato e dove, dopo due o tre dimostrazioni, il trasferimento di potere stato compiuto dallelite locale, a Donetsk e a Lugansk siamo testimoni della forza fondamentale di un movimento popolare che semplicemente impossibile gestire dallesterno. Questo movimento decentralizzato e sta spingendo avanti i suoi leader prendendoli tra la gente che soltanto ieri era sconosciuta, sta formulando e sviluppando la sua agenda mentre si svolgono gli avvenimenti. Per le nostre autorit russe, accettare nella Federazione Russia diverse provincie con una tale popolazione e con tali organizzazioni di massa, in un periodo di crisi sociale crescente nel nostro paese, sarebbe come spararsi a un piede. Si pu quindi dire con fiducia che gli attivisti della Repubblica Popolare di Donetsk dovranno contare soltanto sulle loro risorse. Nessuna persona gentile li avviciner e nessun omino verde scender da unastronave. La Russia ufficiale ha lasciato al suo destino lUcraina sud-orientale e cercher di tenere la maggior distanza possibile dalla regione. Nel frattempo questa manovra resa pi difficile dagli umori patriottici che le nostre autorit hanno creato e che, nel corso degli eventi potrebbe ritorcersi anche contro il Cremlino. Gli sviluppi dei giorni scorsi mostrano tuttavia che i movimenti popolari nelle citt di Donetsk, Lugansk , Odessa e di Kharkov hanno la possibilit di riuscire anche senza un appoggio serio dalla Russia. In tal caso, per loro si aprir la possibilit di espandere la loro influenza in altre regioni, dove hanno di gran lunga maggiori interessi in comune con la maggior parte della popolazione che con le dirigenze di Mosca o di Kiev. Il Settore di Destra Le nuove autorit ucraine a loro volta affrontano un dilemma estremamente spiacevole. Le agitazioni nel sud-est del paese possono essere stroncate con laiuto dellorganizzazione di estrema destra Settore di Destra e soltanto a costo di uno

spargimento di sangue su larga scala. La polizia e lesercito sono inaffidabili, e i membri delle forze della repressione di stato per ragioni sociali perfettamente naturali, pi probabile che si identifichino con i ribelli che con persone che cercano di emettere ordini. Di conseguenza, le autorit dovranno fare entrare in gioco i guerrieri della destra radicale. In questo caso il problema non lideologia dei combattenti del Settore di Destra e neanche le loro peculiarit psicologiche. Le unit di polizia sono specialmente addestrate a disperdere le proteste di massa, e contemporaneamente a evitare il pi possibile lo spargimento di sangue. I teppisti del Settore di Destra mancano di questo addestramento e quindi inizieranno immediatamente a rompere ossa e a uccidere persone. Sfortunatamente questa una situazione ordinaria e molto nota in base alle esperienze di altri paesi. A sua volta lo spargimento di sangue non soltanto dannegger la reputazione delle autorit di Kiev (non sono troppo preoccupate pere questo, e concludono abbastanza giustamente che la stampa occidentale e lintellighenzia liberale di Mosca e Kiev approveranno qualsiasi azione che intraprenderanno, perfino il terrore di massa), ma rischieranno anche di provocare unondata di proteste ancora pi potente e perfino ammutinamenti allinterno dellesercito. Comprendendo i pericoli, i membri pi ragionevoli del nuovo governo di Kiev sono preparati a giungere a un compromesso con i dimostranti, e dovremmo supporlo, pi o meno sinceramente. Naturalmente, questo non accade perch sono diventati improvvisamente pieni di rispetto per la popolazione degli insorti. Il motivo che sono stati testimoni del potere del popolo, e si sono resi conto che ora inutile fare accordi alle spalle dei dimostranti con uno o laltro giocatore serio, sia che si tratti del Cremlino, delloligarca Rinat Akhmetov o dellUnione Europea. Nessuno di questi controlla pi la situazione. Per se la Kiev ufficiale far concessioni serie e cercher di pacificare il sud-est, accettando le richieste di autonomia, di un referendum, di libera elezione dei governatori e cos via, scoppier automaticamente un conflitto tra lala moderata del governo e il Settore di Destra. E mentre i combattenti del Settore di Destra non si sono dimostrati particolarmente efficaci nella lotta contro le masse ribelli dellUcraina Orientale, nella capitale sono una forza molto reale. Tra la confusione e la demoralizzazione delle forze della legge e dellordine, il Settore di Destra in grado di rovesciare il regime, o almeno di causargli difficolt molto serie. Qui troviamo la vera sfida che deve affrontare la Rivoluzione ucraina: il futuro di Kiev, e del paese nel suo complesso dipende dalla possibilit che le masse dei cittadini ordinari, la gente di ogni giorno che poco prima erano estranei alle passioni e ai problemi di Piazza Maidan, siano in grado di procedere nellazione politica. Se le masse si solleveranno, n il Settore di Destra, n gli avventurieri della politica che hanno gareggiato per il potere nella precedente ondata di proteste di strada, avranno alcuna speranza. Questo segner linizio di una nuova politica democratica, non soltanto in Ucraina, ma anche in Russia. Traduzione dal russo di Renfrey Clarke Da: Z Net Lo spirito della resistenza vivo www.znetitaly.org Fonte: http://zcomm.org/znet/article/from-the-maidan-to-the-revolution Originale: Links.org

Traduzione di Maria Chiara Starace Traduzione 2014 ZNET Italy Licenza Creative Commons CC BY NC-SA 3.0

Redazione | aprile 17, 2014 alle 5:09 pm | Etichette: Crimea, Donetsk, evidenza, Kiev, Odessa, Settore di Destra, Ucraina | Categorie: Boris Kagarlitsky, Europa, Evidenza, Politica | URL: http://wp.me/p2HEoQ-3PK

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