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Il territorio aquilano sede di una intensa attivit neotettonica che in passato ha generato terremoti di elevata intensit.

. In particolare si ricordano i terremoti del 1349, 1461, 1703, 1708, fino ad arrivare in epoche pi recenti al terremoto del 1958 ed al recentissimo evento del 6 aprile 2009. Il 6 Aprile 2009 alle ore 01:32 GMT un terremoto di Ml=5.8 (Mw=6.2) ha colpito il settore appenninico aquilano (Valle dellAterno). Nei giorni successivi due ulteriori eventi, rispettivamente con Ml=5.3 (7 Aprile) e Ml=5.1 (9 Aprile) hanno insistito sullarea. Ad oltre un mese dalla scossa principale, la distribuzione in pianta delle repliche copre unarea di oltre 50 km in direzione NW -SE ed ampia circa 10 km.

Larea investita comprende diversi comuni tra cui Castelnuovo ed Onna sono risultati i paesi maggiormente danneggiati La sorgente fisica del terremoto, stata individuata nella rottura verificatasi lungo la faglia ubicata nei pressi del comune di Paganica, ad una profondit di circa 9 km.

Affioramento in superficie della faglia di Paganica

sede dellINGV in LAquila


Gli studi geodetici e topografici hanno evidenziato che u narea di 30 x 20 km intorno alla conca Aquilana stata soggetta ad un abbassamento della superficie con un massimo di circa -30 cm, localizzato tra lAquila e Fossa ed un sollevamento massimo di 4 cm che si verificato nei pressi della faglia di Paganica. La scossa principale del 6 aprile (Mw 6.3) e quella successiva del 7 aprile si sono verificate in corrispondenza della Valle del Fiume Aterno, delimitata a ovest-sudovest dal massiccio dei M.ti DOcre e a nord-nordest dalla catena del Gran Sasso DItalia. La seconda replica di maggiore intensit si localizza circa 18 Km a nord della scossa principale, nei pressi del Lago di Campotosto e cio nel settore dei M.ti della Laga .

Le cause del terremoto vanno ricercate negli spostamenti tettonici che stanno avvicinando l Italia Meridionale allarea balcanica. Larea abruzzese costituita da calcari o marne, formatisi da sedimenti marini le cui depressioni, come la Piana del Fucino, la Piana di Sulmona e la piana dellAquila. sono state riempite ne l Plio- Pleistocene da una potente coltre di depositi detritici alluvionali e lacustri (bacino dellAquila e del Fiume Aterno). La citt di LAquila ubicata in una depressione tettonica in cui affiorano sedimenti

continentali

pleistocenici di

ambiente lacustre e fluviale nonch depositi di versante costituite da brecce di natura calcarea. Nel sottosuolo sono inoltre origine sottosuolo presenti cavit di nel che

antropica aquilano,

dovranno essere indagate nel corso della ricostruzione per assicurare la sicurezza delle nuove costruzioni e di quelle sottoposte ad interventi di riparazione. Lo scavo di cavit allinterno del tessuto urbano, costituiva nei tempi passati, un fenomeno largamente diffuso per molteplici necessit.1. Da un lato la necessit di dare ricovero ad animali ed armenti durante il periodo invernale, che a i proprietari cercavano di ricoverare quanto pi vicino possibile allabitazione.
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Troviamo ampie tracce di questa pratica in grandi citt come Napoli o in borghi minori come Ariano Irpino. Famoso, in tal senso, il caso dei Sassi di Matera, il quartiere pi antico della citt costituito da cavit realizzate con la cavatura del tufo ed edifici realizzati con quella pietra

Dallaltro lato la necessit di reperire materiale da costruzione per riparazioni. Il materiale lapideo

effettuare rifacimenti,

scavato direttamente sotto casa rappresentava un notevole

risparmio di tempo e denaro senza dover uscire dalle mura ed incorrere in maggiori costi o balzelli.

Il comportamento sismico del terreno Le comportamento analisi sismico del del

terreno sono state eseguite in base a quanto affiora in

superficie e, quindi, fornisce utili elementi geologiche e

geotecniche insieme ad indagini in profondit che sono consistite in indagini geolettriche e

sismiche. Le prime consistono

nellinfissione di elettrodi nel terreno resistenza per misurarne la

elettrica e

quindi

desumere da questa alcune caratteristiche del terreno quali la presenza di acqua e la natura delle rocce. Le seconde invece consistono nel far attraversare il terreno da vibrazioni prodotte in superficie o in profondit tramite trivellazioni in cui sono inseriti degli apparecchi detti geofoni.
Figura 1 Geologia dellarea interessata dal sisma ed ubicazione degli epicentri delle scosse di maggiore intensit.

Effetti faglia presso Paganica

della

Schema dei rapporti stratigrafici. 1- Alluvioni attuali dellAterno; 2 - detriti dellec onoidi del M. Pettino (Olocene Pleistocenesuperiore); 3- Alluvioni terrazzate del Vetoio(Pleistocene medio-superiore); 4BreccedellAquila (Pleistocene medio); 5 - Limi e sabbiefluvio-lacustre (Pleistocene inferiore); 6substratocarbonatico meso-cenozoico.

Come mostra la figura precedente e le carte geologiche la citt de LAquila sorge nella valle del fiume Aterno su terreni di natura sedimentaria depositati dal fiume, questi terreni generalmente hanno un pessimo comportamento nei confronti delle azioni sismiche in quanto tendono ad amplificare le vibrazioni ed in particolare quelle frequenze che generano le sollecitazioni pi elevate nelle costruzioni. La natura del terreno spiega bene lentit dei danni rilevati ed il fatto che questi abbiano interessato principalmente il centro storico che sorge su di una collinetta composta dai terreni alluvionali o detritici, mentre i danni nella periferia a quote pi basse non ci sono sembrati altrettanto cospiqui.

La magnitudo Richter o locale (Ml) fu introdotta dal sismologo statunitense Richter nel 1935 per avere una stima della grandezza dei terremoti che fino a quel momento si basava esclusivamente sulla determinazione degli effetti dei terremoti (scale di intensit). Il semplice concetto introdotto da Richter era che si poteva stimare la grandezza di un terremoto direttamente dallampiezza di un sismogramma registrato da un sismografo standard chiamato Wood -Anderson. Richter calibr quindi una relazione che per ogni aumento di ampiezza di 10 volte delle onde sismiche di frequenza pari a circa 1 Hz, equivaleva un aumento di un grado di magnitudo. La magnitudo Richter quindi una misura della grandezza relativa tra terremoti e non una stima della reale grandezza dei terremoti. Il problema maggiore della scala Richter che i valori sono solo debolmente correlati con le caratteristiche fisiche della causa dei terremoti. Inoltre, vi un effetto di saturazione verso le magnitudini 8,3-8,5, a causa del quale i tradizionali metodi di magnitudine danno lo stesso valore per eventi che sono chiaramente differenti. Negli anni 70 Kanamori introdusse la magnitudo momento (Mw) derivata dal parametro sismologico momento sismico che equivale al prodotto tra area di faglia, dislocazione e la resistenza delle rocce. Il momento sismico e la magnitudo momento rappresentano quindi la migliore stima della reale grandezza del terremoto. Il momento sismico anche un osservabile sismologico in quanto si pu calcolare direttamente dal sismogramma, in particolare dalla parte a bassa frequenza (minore di 1Hz) ma la sua determinazione richiede un certo tempo. Lampiezza delle onde sismiche a bassa frequenza, dove viene calcolata la magnitudo momento (al di sotto di 1 Hz), per forti terremoti maggiore dellampiezza delle onde sismiche a 1 Hz, dove viene calcolata la magnitudo Richter, e questo dovuto alle caratteristiche della sorgente sismica. Questa particolarit delle onde sismiche dei forti terremoti alla base della differenza che si osserva tra magnitudo Richter e magnitudo momento. Si parla infatti di saturazione della magnitudo Richter per forti terremoti in quanto lampiezza della onde sismiche a 1 Hz non aumenta linearmente allaumentare della magnitudo. La magnitudo Richter ancora in uso grazie alla rapidit con la quale viene calcolata, ma la magnitudo momento sicuramente la migliore stima della reale grandezza di un terremoto, essendo direttamente legata alle dimensioni e alla dislocazione della sorgente sismica. Si noti infatti che sin dai primi comunicati dellINGV, relativi al terremoto dell'Aquilano del 6 aprile 2009, venivano indicate ambedue le stime di magnitudo.

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