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MERCOLED 18 FEBBRAIO 2004

LA REPUBBLICA 37

DIARIO
di

DAL CROLLO DEL 1929 ALLE CRISI DI OGGI


In che misura lodierno capitalismo differisce da quello dei primi decenni del Novecento? I casi pi recenti di fallimento, da Enron a Parmalat, inducono a ripensare la sua storia e le sue regole

l crollo della Borsa di Wall Street nellottobre del 1929, la caduta del Nasdaq nel 2000, il fallimento della Enron nel dicembre 2001, la bancarotta Parmalat, il caso Cirio: in tutti questi casi usiamo il termine crac ma le differenze sono sostanziali. Gli scandali finanziari che stanno scuotendo lItalia distruggono intere aziende, mettono in pericolo migliaia di posti di lavoro, impoveriscono i risparmiatori, fragilizzano il sistema bancario e minano la fiducia internazionale nel sistema-Italia. Tuttavia non hanno scatenato quella reazione a catena che nel 1929 diede il via alla grande depressione, con la disoccupazione di massa e una crisi che parve mortale per il capitalismo e leconomia di mercato. Anche allora il detonatore iniziale erano stati frodi e falsi in bilancio, singoli fallimenti, bancarotte aziendali, che poi avevano coinvolto il sistema bancario fino a dilagare in un panico generalizzato. Sintomi e cause sono simili per la Enron come per la Parmalat o la Cirio ma gli effetti non sono pi gli stessi. Perfino lo sgonfiamento della bolla speculativa della New Economy, che nel marzo 2000 ha provocato una caduta generale delle quotazioni azionarie fino a distruggere solo negli Stati Uniti 7.000 miliardi di dollari di ricchezza, in unepoca in cui il 60% delle famiglie americane ha risparmi in Borsa, non ha avuto le stesse tragiche conseguenze sulleconomia reale che ebbe il crac del 1929 (eppure allora linvestimento in azioni era molto meno diffuso: solo l1% della popolazione). Tra il 2000 e il 2001 c stata una recessione che dallAmerica si propagata nel resto del mondo, ma senza limpoverimento di massa che negli anni Trenta del secolo scorso spian la strada al nazismo e semin i germi della seconda guerra mondiale. Che cosa cambiato nella natura dei crac? Perch delle crisi sistemiche che potenzialmente presentano gli stessi pericoli come londata degli scandali finanziari aperta in

CRAC
FEDERICO RAMPINI
America dalla bancarotta Enron e che ora ha in Italia un nuovo epicentro non sembrano poter produrre conseguenze identiche? La principale ragione per cui oggi i singoli crac non producono il Grande Crac, che il 1929 non avvenuto invano. La risposta alla depressione di 70 anni fa, fu una completa rifondazione delle regole e degli strumenti della politica economica, operata da governi di ogni colore politico (da Roosevelt a Mussolini). La teorizzazione pi compiuta di quella svolta fu opera delleconomista britannico Keynes. La spesa pubblica finanziata tito di stendere un cordone sanitaattraverso lindebitamento, usata rio attorno ai singoli crac, per imper rilanciare gli investimenti e la pedire che si trasformino in un crescita economica; nuovo 1929. luso degli ammortizPer un verso le nozatori sociali come le stre economie sono PERCH indennit di disoccupi solide. Daltra parpazione e quindi la coDIFFICILE UN te proprio lesistenza struzione del Welfare di strumenti per evitaState; linterventismo NUOVO CROLLO re il contagio, ha andelle banche centrali creato una sorta di COME NEL 29 che per garantire liquidit azzardo morale: leal sistema, arginare il sistenza di polizze aspanico dei risparmiatori ed evitasicurative implicite, la socializzare linsolvenza generalizzata. Tutzione delle perdite, sono altrettanti questi strumenti hanno consenti incitamenti a delinquere. I crac si ripetono con una frequenza crescente. La solidit generale delleconomia di mercato ci fa abbassare la guardia, crea nuove zone di impunit, alimenta il lassismo dei regolatori e degli organi di vigilanza. Con la liberalizzazione dei movimenti di capitali, la rivoluzione tecnologica che ha moltiplicato le innovazioni finanziarie, dagli anni Settanta la monetarizzazione del capitalismo internazionale si accelerata, e con essa la sua instabilit. Le cronache del capitalismo sono state segnate da scosse si-

Folla davanti allAmerican Union Bank nel 1931 (foto Corbis Contrasto)

Quandoleconomiarischialabancarotta

JOHN K. GALBRAITH

IL MARTED, 29 ottobre 1929, fu la giornata pi rovinosa della storia del mercato azionario newyorkese, anzi forse la pi rovinosa giornata della storia delle borse. Present insieme tutte le caratteristiche negative delle cattive giornate precedenti. La quantit scambiata fu immensamente superiore a quella del Gioved Nero; la caduta dei prezzi fu quasi eguale a quella del luned. Incertezza e allarme raggiunsero lintensit di entrambe le giornate. Le vendite si iniziarono appena aperto il mercato, su scala enorme. Grossi pacchi di azioni venivano offerti per quello che si poteva prendere; nella prima mezzora le vendite mantennero un ritmo da 33 milioni al giorno. Le falle, che i banchieri volevano tappare, si allargarono. Ripetutamente e in molti comparti si accumul una pletora di ordini di vendita, ma non si present nessun compratore. La peggiore giornata di Wall Street alla fine si concluse. Anche questa volta le luci rimasero accese tutta la notte.

CRAC.

smiche sempre pi ravvicinate. I boom hanno alimentato le euforie speculative, gli eccessi sono stati seguiti dai disastri finanziari. Terremoti macroeconomici e ondate di criminalit finanziaria si sono intrecciati nella storia della globalizzazione. La crisi del dollaro del 1971 e la fine dei cambi fissi inaugurati a Bretton Woods. Gli shock petroliferi del 1973 e 1977, linondazione dei petrodollari e liperinflazione nelle nazioni industrializzate (crac Sindona). La crisi del debito polacco negli anni Ottanta, insieme con le violente oscillazioni del dollaro a malapena contenute dagli accordi multilaterali del Plaza e del Louvre. Il venerd nero di Wall Street nellottobre 1987 (Michael Milken in galera). La distruzione dello Sme, i crolli della lira e della sterlina nel 1992. Il crac dei titoli dei paesi emergenti innescato dai Tequila-bonds messicani nel 1995. La crisi asiatica del 1997 scatenata dalla svalutazione thailandese indonesiana e coreana. Subito dopo, il crac dello hedge fund Ltcm a Wall Street, nel quale aveva investito capitali propri anche la Banca dItalia. Infine la bancarotta argentina, la bolla della New Economy, lepidemia dei falsi in bilancio e dei conflitti dinteressi rivelata dai crac Enron, WorldCom, Adelphia. La coda europea degli scandali Vivendi, Ahold. Lepilogo Tanzi-Cragnotti fa calare unombra di sospetto su vaste zone del capitalismo italiano, depaupera i risparmiatori, provoca nelle banche una fuga dal rischio, crea penuria di credito e deprime ulteriormente gli investimenti. Com chiaro dalle procedure di amministrazione controllata della Parmalat, i crimini del clan Tanzi saranno ripagati tassando lintera collettivit italiana. Questa la socializzazione delle perdite che rende il nostro capitalismo profondamente diverso da quello del 1929. Ma insieme con le garanzie dei nuovi sistemi anti-incendio sono cresciuti gli incentivi a delinquere, le speranze di impunit, le dimensioni dei profitti per chi genera i crac e la fa franca.

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LE GRANDI CRISI

1929 - WALL STREET Il 24 ottobre, il gioved nero, a Wall Street, vengono venduti 13 milioni di titoli. Crolla il mercato azionario. Solo a New York ci sono 11 suicidi. Va in crisi lintero sistema economico mondiale

1929-1933 - WEIMAR Dopo il 29 lo scenario cambia anche in Germania. Nel 32 la crisi economica della Repubblica di Weimar allapice. La produzione cala del 50%, i senza lavoro sono 6 milioni. Il sistema collassa.

1987 - WALL STREET Il 19 ottobre 1987, ricordato come il luned nero di Wall Street, il Dow Jones precipita del 22% in un solo giorno, stabilendo il record negativo della sua storia.

LE SCORRIBANDE SPECULATIVE/ IL LATO OSCURO DEL CAPITALISMO

STORIE DI IMBROGLI E TRAGICI FALLIMENTI


GUIDO ROSSI

I LIBRI
KARL MARX, Il capitale. Critica delleconomia politica, Editori Riuniti 1989 JOSEPH E. STIGLITZ, La globalizzazione e i suoi oppositori, Einaudi 2002 J.M. KEYNES, Trattato della moneta, Feltrinelli 1979 JOHN KENNETH GALBRAITH Il grande crollo (1929) Bollati Boringhieri 2000 LEONARDO COEN, LEO SISTI Il caso Marcinkus, Mondadori 1991 GEMINELLO ALVI, Il secolo americano, Adelphi 1996 GUIDO ROSSI, Il conflitto epidemico, Adelphi 2003 ALBERT O. HIRSCHMAN Lealt, defezione, protesta. Rimedi alla crisi delle imprese, dei partiti e dello Stato (1970), Bompiani 1982 KARL POLANYI, La grande trasformazione. Le origini economiche e politiche della nostra epoca (1944), Einaudi 1974

(segue dalla prima pagina) a coinvolto dalle imprese ai manager plurimiliardari, dalle societ di revisione a quelle di rating, dalle banche daffari ai fondi dinvestimento e via dicendo. Epidemico anche per il suo espandersi in tutti i Paesi dove il capitalismo domina leconomia, sicch appare come un virus portato dalla globalizzazione. E in questo diversa rispetto a quella del 29. Eppure questi crac finanziari hanno radici antiche ed eguali, con varianti la cui scarsa originalit fonte di non poco stupore. Nel 1705, il medico olandese ma inglese dadozione, Bernard De Mandeville, pubblica a Londra un libretto dal titolo: La favola delle api, dal sottotitolo Vizi privati, benefici pubblici, nel quale descrive un ricco alveare, dove il comportamento delle api vizioso, imbroglione e corrotto, ma soprattutto ispirato esclusivamente da vizi e peccati, quali la cupidigia, linvidia, la corruzione, la disonest, lignavia, la lussuria e larroganza. Ma, non appena le api, per volere degli dei, cambiano usanze e si ispirano alle virt e abbandonano il vizio, lalveare finisce in miseria. Testo straordinario, ironico e di largo successo, il quale stato subito smentito dalle grandi speculazioni finanziarie, che hanno, invece, dimostrato che sono leccesso speculativo e la cupidigia a creare crisi e a distrarre ricchezza. Dalla prima pubblicazione, alla quale poi ne succederanno numerose, passano, infatti, pochi anni e gi nel 1716 lavventuriero scozzese John Law fonda, su concessione del reggente duca dOrlans, la Banque Royale, destinata secondo Law a risolvere i problemi delleredit di Luigi XIV, che aveva lasciato lerario francese in fallimento, per lingente debito pubblico, dovuto sia alle guerre, sia alle spese del lusso sfrenato della Corte del Re Sole. La Banque Royale emetteva banconote convertibili in moneta metallica, usate poi per le spese correnti e per riacquistare i titoli del pregresso debito pubblico. La convertibilit doveva essere assicurata dai giacimenti auriferi dello Stato americano della Louisiana, sfruttati dalla Compagnia del Mississipi, le cui azioni furono collocate sul mercato e andarono a ruba. Venivano acquistate a prezzi sempre in strepitosa ascesa, con una frenesia collettiva. Naturalmente loro in Louisiana non esisteva, n la Compagnia del Mississipi laveva mai cercato. Quando i sospetti delle inesistenti miniere si diffusero e in massa i presunti milionari tentarono di cambiare i biglietti di banca non in azioni del Mississipi, ma in oro, le banconote vennero dichiarate non pi convertibili, sicch i milionari finirono sul lastrico. Era il 1720. La combinazione banconoteazioni assomiglia molto ai pi azzardati strumenti finanziari oggi di moda, dai derivati ai bonds, e con loro ha in comune una caratteristica tipica dei crac finanziari: la falsificazione. Come non esisteva loro

LE IMMAGINI
In copertina e qui a fianco, due foto tratte dalle cronache dellepoca che testimoniano il disagio seguito alla crisi del 1929. Una folla si addensa davanti allAmerican Union Bank di New York nel 1931 e i disoccupati in corteo si offrono a un dollaro la settimana. Qui sotto due esempi della satira del tempo.

del Mississipi, cos non vera traccia dei debiti delle societ offshore (ma non solo), controllate da Enron, e la grande societ di revisione Arthur Andersen, poi decotta, faceva intanto sparire i documenti essenziali, e cos non esistevano i depositi di Parmalat presso la Bank of America o nel fondo Epicurum, alle isole Caymane. Non ho parlato a proposito della ben precedente follia speculativa che nel terzo decennio del diciassettesimo secolo trascin lOlanda nella tulipanomania facendo raggiungere ai bulbi dei tulipani prezzi pari a quelli dei brillanti pi pregiati, perch in effetti la falsificazione qui ha avuto caratteristiche diverse e non ha avuto dimensioni cartacee. Tuttavia, cos come allOlanda del Seicento si addiceva il raffinato elegante disastro della spe-

culazione sui tulipani, allItalia dellinizio del terzo millennio sembrano meglio calzare le crisi finanziarie di mozzarella (Parmalat) e pomodoro (Cirio), collegate ovviamente a prestigiose squadre di calcio, in una combinazione che ricorda che alle masse bisogna propinare panem et circenses. Lattuale esaltazione di qualche nostalgico dellitalico capitalismo famigliare pare proprio fuor di luogo. Cos come fuor di luogo pare la diagnosi che il capitalismo italiano non pi bancocentrico, ma orientato al mercato. Ma se tutti gli strumenti finanziari sono emessi ancora dalle banche, non pare corretto ritenere che anche il mercato, che poi lo stesso sia quantitativamente sia qualitativamente di trentanni fa, in verit bancocentrico? E qui stanno i conflitti dinteresse che il legi-

slatore deve affrontare: fra banche e mercato, fra banche e industrie, fra banche e politica. *** A tutti, per tornare al discorso principale, sembra poi essere sfuggito il rapporto di John Law con lItalia, o meglio con Venezia. Fu, infatti, Law a chiedere al grande pittore del Settecento veneziano, Antonio Pellegrini, cognato di Rosalba Carriera, di affrescare la Banque Royale. E non un caso che, perseguitato e inviso da tutti, abbia finito in povert nel febbraio del 1729, la sua vita proprio a Venezia, dove peraltro trov onoratissima sepoltura in San Mois, con tomba con iscrizione dedicatoria, proprio nel pavimento allingresso della stupenda Chiesa. E strano che anche al ponderoso volume di Edgar Faure (La banqueroute de Law , Gallimard, 1977) questa conclusione, in verit assai gloriosa per un bancarottiere, e certamente il pi famoso e inventivo fra gli speculatori finanziari di tutti i tempi, sia completamente sfuggita. La falsificazione, sulla quale viene attivata e tradita la fiducia di chi entra nel giuoco della speculazione finanziaria, costituisce una ferita lenta da rimarginare. La bancarotta di John Law ha provocato in Francia un atteggiamento di diffidenza nei confronti del sistema bancario che durato pi di un secolo, cos come la crisi americana del 29 indusse il legislatore americano ad eliminare, col famoso Glass Steagall Act, le banche come finanziatrici principali delle imprese per almeno mezzo secolo. Il risultato fu allora benefico, poich cre il pi grande mercato finanziario del mondo e un si-

DISOCCUPATI
New York, 8 novembre 1930. Con un cartello che indica la professione, i disoccupati si offrono a un dollaro la settimana Foto Grazia Neri

stema di controlli affidati a una autorit indipendente, la Securities and Exchange Commission (SEC). Insieme con la falsificazione lingrediente tipico delle crisi finanziarie la grande illusione. Leuforica e credulona chimera che spinge a ritenere che i corsi dei titoli aumenteranno sempre di pi, anche quando le societ che li hanno emessi sono sullorlo del fallimento, che i prezzi degli immobili saliranno senza freni, anche se gli immobili sono situati nellazzurro dei cieli. Queste ultime speculazioni e imbrogli diedero, infatti, origine negli Stati Uniti alle blue sky laws della fine dell800, ad impedire che poco scrupolosi finanzieri vendessero lotti di terreno nei cieli azzurri. Dallillusione, dalla cupidigia e dalle falsificazioni nata la crisi del capitalismo finanziario che stiamo

THOMAS MANN

DOPO IL BOOM SPECULATIVO DEI TITOLI HIGH-TECH

Aveva limpressione che la fortuna e i suoi successi fossero terminati. Sera messo a lesinare il denaro e a fare delle economie quasi meschine
I Buddenbrook 1900

LAMERICA CHE INVESTE E LO SPIRITO DI AVVENTURA


ROBERT J. SAMUELSON
l crack recente di grandi imprese come Enron e Parmalat dimostra qualcosa di pi di una semplice falsificazione dei libri contabili. I manager di queste societ sono ovviamente responsabili: hanno compiuto atti criminali, vanno puniti. Ma c un trend storico che va al di l delle loro malefatte. Da un decennio a questa parte, almeno a partire dal boom speculativo sui titoli high-tech, si diffuso tra gli investitori uno spirito di avventura che chiede e spinge per prezzi sempre pi alti delle azioni. La ricerca dellopportunit di crescita diventata pi importante delleventuale falsificazione dei bilanci. Il mercato, per funzionare, ha bisogno di informazioni accurate: bilanci trasparenti, prudenza, equilibrio tra valore delle imprese e quello delle azioni. Nonostante

JEAN BAUDRILLARD

Ci che vi di interessante nel crac di Wall Street del 1987 lincertezza quanto alla catastrofe: in realt viviamo sotto il segno della catastrofe virtuale
La trasparenza del male 1990

questo, sono sempre possibili errori. Il rischio del resto parte integrante del sistema capitalistico: si pu guadagnare come si pu perdere. Il boom azionario che si sviluppa alla fine degli anni Novanta crea un boom di informazioni aziendali non corrette. Le societ nei loro rapporti enfatizzano i profitti e minimizzano le difficolt. La giustificazione che gli investitori si concentrano sul risultato operativo, trascurando il peso di debiti o tasse. La gente vuole credere il meglio, gli organi di vigilanza allentano i controlli. Il crack sembra arrivare improvviso, ma invece insito in un sistema che favorisce le bolle speculative. Durante il boom dei titoli tecnologici di fine anni Novanta mi dicevano: investi! Non lo feci, un po perch sono giornalista, e quindi ci sarebbe stato conflitto dinte-

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2002 - IL NASDAQ Crac borsistico dei titoli Nasdaq, ovvero della new economy. Lindice telematico cala del 2,67%. Contemporaneamente i titoli della compagnia della United Airlines crollano precipitosamente.

2002 - LAFFARE ENRON La pi grande bancarotta della storia Usa. Il colosso energetico texano nel 97- 99 avrebbe gonfiato gli utili per 2,6 miliardi di $. Coinvolti anche i politici finanziati dalla Enron, tra cui Bush.

2004 - CRAC PARMALAT Bank of America denuncia che non esiste il conto da 3,9 miliardi di euro della Bonlat (Parmalat). Da qui appare un buco di 14 miliardi e un pari indebitamento. Il gruppo commissariato. I Tanzi, fondatori, sono incarcerati.

COME DIFENDERE IL MERCATO DAGLI SCANDALI E DAL CONFLITTO DI INTERESSI

LE BUONE REGOLE DEL CAPITALISMO


FRANZO GRANDE STEVENS
ggi al nostro orizzonte si profilano i grandi temi di un mondo che si espande e si restringe al tempo stesso, di un mondo incisivamente mutato nei mezzi di comunicazione che raggiungono ormai ogni luogo in tempi infinitesimali. In un mondo cos delineato, stanno cadendo progressivamente le barriere territoriali dei mercati e, prima e pi di tutte, le barriere della finanza e della comunicazione. Cos come londa che allarga e libera i mercati si espande su zone sempre pi vaste del nostro pianeta, gli operatori economici per restare sulla sua cresta crescono in dimensioni e si allargano in superficie. Lo strumento giuridico di gran lunga prevalente che essi adottano per svolgere la loro attivit la societ per azioni. La loro forza ed il loro potere superano, talora, quelli di singoli Stati. Simmetricamente, il numero dei soggetti influenzati da questi nuovi operatori economici cresce a dismisura nel globo, in paesi di storia, tradizioni, religioni, lingue, sistemi giuridici diversi. Prorompe allora, dovunque ed ineludibile, lesigenza di protezione dei loro diritti, della qualit della loro vita. La libert dei mercati o, come si suol dire, il capitalismo globale, genera produttivit e ricchezza ed quindi un bene in s da promuovere, salvaguardare e regolare; purch funzioni senza abusi. Ma il capitalismo globale non protegge ed assicura gli altri bisogni e diritti collettivi ed individuali (ad esempio la riduzione del divario fra ricchi e poveri, i diritti fondamentali come quelli allambiente, alla sicurezza, ad una certa giustizia sociale ecc.). E allo Stato che compete stabilire al suo interno il punto di equilibrio fra la libera iniziativa economica ed i bisogni e diritti collettivi ed individuali, ricordando linsegnamento di Amartya Sen, secondo cui lo sviluppo va definito e misurato pi in termini di libert e sicurezza individuali che non di prodotto interno lordo. Nei rapporti esterni, tuttavia, lo Stato, in particolare se economica-

GLI AUTORI
John K. Galbraith, storico delleconomia, il suo sillabario stato tratto da Il grande crollo, Bollati Boringhieri. Guido Rossi, professore alla Bocconi, il suo libro pi recente Il conflitto epidemico, Adelphi. Il testo dellavvocato Franzo Grande Stevens parte della lezione inaugurale tenuta allUniversit di Cassino. Robert J. Samuelson opinionista di economia e politica del Washington Post e Newsweek.

vivendo. I rimedi che sono finora posti in essere, con gli interventi dei legislatori dei vari Paesi, non sembrano essere molto efficaci, anche perch non tendono quasi mai a curare le vere cause della crisi. Lammissione stessa dei legislatori poi che invocano i codici etici, come ha fatto il da tutti ora esaltato Sarbanes-Oxley Act americano, affidandone addirittura la verifica della loro esistenza alla SEC, in nuova veste sacerdotale, un grave indizio di impotenza dello strumento legislativo. Dopo la falsificazione e la grande illusione, il terzo ingrediente, cio letica, perennemente invocata a tamponare le falle di un sistema che continua sulla strada dellopacit e della manipolazione, deve per essere preso con le molle ad evitare che diventi la classica foglia di fico.

E invocata da tutti i protagonisti e tutti se ne riempiono la bocca: dai managers ai banchieri, dai controllati ai controllori. E bene diffidarne. Lultima proposta in questo senso comunque venuta ora da Daniel Steininger, presidente del Catholic Funds di Milwaukee, il quale ha appena fatto una proposta alla SEC, a nome dei risparmiatori che rappresenta, e cio che la remunerazione del pi alto vertice aziendale non superi mai pi di 100 volte il salario del dipendente medio. La sensazione , in ogni caso, che, etica o non etica, nessuno dei maggiori responsabili dei crac finanziari attuali finir in miseria come John Law. Ma nessuno di loro per avr onorata sepoltura in San Mois. Anche questo il capitalismo finanziario.

mente, militarmente e politicamente pi forte, pu cadere nella tentazione di privilegiare i suoi interessi anzich i princip e cos in un mercato globale, squilibrare le protezioni dei diritti a livello mondiale. Le Costituzioni dei singoli Stati appaiono allora inadeguate, perch in una societ mondiale siffatta per assicurare effettive condizioni di parit occorrerebbero regole fondamentali sopranazionali (convenzionali o magari costituzionali per gruppi di Stati) uguali od omogenee. Ed occorrerebbero naturalmente autorit sopranazionali con il potere di farle rispettare, perch un diritto imbelle si converte in un monumento di ipocrisia. Dovrebbero insomma circolare nel mondo liberale modelli giuridici e meccanismi di tutela equivalenti. Altrimenti la

LA CRISI
Dopo il crollo in Borsa, gli operatori ridotti in miseria, cercano di vendere la macchina a Wall Street

WILLIAM FAULKNER
Operatori di Borsa leggono i valori dei titoli durante la crisi del 29 a New York

Ti lasciano ammucchiare sulla carta un piccolo guadagno, poi bang! Il Suo conto ha chiuso a 20,62 Be, vorrei farli fessi una volta e riavere i quattrini
Lurlo e il furore 1929

ressi, un po perch non ci credevo. Per me il valore delle azioni era gonfiato. Cosa poi dimostratasi vera. Ma allora la gente aveva sospeso il giudizio, ogni capacit critica era stata messa da parte. C per anche un altro elemento, non immediatamente legato al profitto. Qui in America gli investitori, i risparmiatori, vedono le imprese come una gloria per il capitalismo americano, simbolo dello spirito imprenditoriale del paese. Questo crea un meccanismo di

coinvolgimento emotivo che influenza mercati e investimenti. Quando le aziende crollano i mercati, che avevano contribuito a gonfiarle, impazziscono, e si creano meccanismi opposti di abbandono, di paura, di frenesia che spingono al crack. Queste crisi riflettono quindi la febbre finanziaria dellultimo decennio e ci insegnano una verit che troppo spesso, abbagliati dal facile profitto, siamo portati a dimenticare. Il capitalismo un sistema imperfetto: un grande incubatore di invenzioni e di ricchezza, ma prevede anche costi sociali, umani, finanziari. Lindiscriminata promessa di sogni ci ha fatto dimenticare che il mercato soggetto come qualsiasi altro sistema alle fragilit della natura umana, al caso e ai misfatti. (testo raccolto da Roberto Festa)

JOSEPH E. STIGLITZ

La crisi del 1997 stata importantissima perch ha richiesto un riesame della natura del capitalismo e ha ricordato che rimanevano rischi significativi
In un mondo imperfetto 2001

parit originaria dei soggetti dei vari paesi esclusa in radice, perch gli Stati si pongono in una situazione istituzionale di conflitto di interessi tra loro. Il sistema del libero mercato affronta quindi una minaccia mortale: quella del conflitto di interessi fra Stati e/o aree di Stati aggregati che non rispettano nei loro rapporti la regola fondamentale della lealt nella concorrenza e cio, prima di tutte, la parit delle condizioni di partenza. Laltra minaccia non meno grave che hanno individuato e combattuto gli Stati Uniti dAmerica, cio il paese che ha leconomia pi forte e pi avanzata nel mondo, quella del conflitto di interessi allinterno di uno Stato, in politica ed in economia. Combattuto il male in politica, ci si avveduti per negli ultimi anni che esso aveva invaso anche il campo economico e non era meno devastante per le inevitabili conseguenze e connivenze in politica. E stato quindi opportuno che i grandi scandali emergessero (come accaduto purtroppo in questi ultimi tempi anche nel nostro paese) e che cos si svelassero al mercato i giganteschi conflitti di interessi profondi ed estesi che lo inquinavano. Conflitto dei managers o azionisti di controllo che manipolavano i bilanci perch traevano benefici dai loro risultati apparenti, delle grandi societ di revisione che davano consulenza remunerata per la confezione di bilanci che poi certificavano, delle grandi banche daffari che in cambio di laute commissioni collocavano strumenti finanziari di clienti loro debitori suggerendo con analisti lacquisto ai risparmiatori dei quali poi gestivano i risparmi nei loro fondi, dei grandi studi legali internazionali che assistendo contemporaneamente clienti contrapposti si giustificavano con la separazione dei loro dipartimenti interni o della loro filiale esterna (chinese wall). E noto che il Congresso Usa, consapevole del pericolo mortale per il sistema economico (e quindi politico), ha approvato la famosa legge di fine luglio 2002 (SarbanesOxley) con sanzioni penali severissime (fino a 20 anni di reclusione per i reati commessi dai colletti bianchi , cos come testualmente si esprime la legge, ed elevata a 25 anni in quei casi che noi chiamiamo di associazione a delinquere). Se le lobbies gi in movimento negli Usa riuscissero a svirilizzare questa legge eliminandone o riducendone, in pratica, gli effetti (ad es. con uomini graditi negli organismi di controllo), il sistema economico-politico muterebbe radicalmente e, date le dimensioni e limportanza degli Usa, muterebbe anche il mercato globale; il male insomma non sarebbe circoscrivibile come invece avverrebbe o avviene per paesi che non rappresentano una parte vitale dellintero corpo mondiale di democrazia politica ed economica. Pu il mondo, invece che a regole, a istituzioni, autorit sovranazionali, affidarsi soltanto a codici etici, alle dichiarazioni di persone che detengono enormi poteri pubblici ed economici, i quali, a forza di dirselo e di sentirselo dire, ritengono di essere campioni e garanti di democrazia politica ed economica? Pascal diceva che nel mondo esistono due categorie di uomini: i giusti che si credono peccatori ed i peccatori che si credono giusti.

I FILM
WALL STREET Un ambizioso operatore di borsa tenta la scalata del successo al seguito del disonesto Gekko. Ispirato allo scandalo borsistico dell87 Di Oliver Stone (1997) PAPER MOON Nella depressa America di Roosvelt un imbroglione gira il paese con la sua ragazzina arrangiandosi per sopravvivere Di Peter Bogdanovich (1973) LA VITA MERAVIGLIOSA Il probo George Bailey si trova sullorlo della bancarotta dopo una vita spesa per il prossimo Di Frank Capra (1946) LIMPERATORE DEL NORD Durante la Grande Depressione americana il brutale capotreno del merci numero 19 non permette a nessun vagabondo di viaggiare sui vagoni. La sfida finale unesplosione di violenza. Di Robert Aldrich (1973) A QUALCUNO PIACE CALDO Anche il celeberrimo film con Marily Monroe inizia con la Depressione del 29. Di Billy Wilder (1959)

Fondatore Eugenio Scalfari

Direttore Ezio Mauro


(con CIME TEMPESTOSE 8,80 )

9 770390 107009

ALVOHXEBbahaajA CSDEDQDFDM
40218

Anno 29 - Numero 41

0,90 in Italia

mercoled 18 febbraio 2004


1,40); Regno Unito Lst. 1,30; Rep. Ceca Kc 56; Slovenia Sit. 280; Spagna 1,20 (Canarie 1,40); Svezia Kr. 15; Svizzera Fr. 2,80; Svizzera Tic. Fr. 2,5 (con il Venerd Fr. 2,80); Ungheria Ft. 350; U.S.A $ 1. Concessionaria di pubblicit: A. MANZONI & C. Milano - via Nervesa 21, tel. 02/574941

SEDE: 00185 ROMA, Piazza Indipendenza 11/b, tel. 06/49821, Fax 06/49822923. Spedizione abbonamento postale, articolo 2, comma 20/b, legge 662/96 - Roma.

PREZZI DI VENDITA ALLESTERO: Austria 1,85; Belgio 1,85; Canada $ 1; Danimarca Kr. 15; Finlandia 2,00; Francia 1,85; Germania 1,85; Grecia 1,60; Irlanda 2,00; Lussemburgo 1,85; Malta Cents 50; Monaco P. 1,85; Norvegia Kr. 16; Olanda 1,85; Portogallo 1,20 (Isole

INTERNET www.repubblica.it

AB

I magistrati: la famiglia ha distratto somme rilevantissime allazienda. Pericolo di fuga grazie a numerosi conti allestero. Otto i mandati di cattura

CON REPUBBLICA

Parmalat,arrestatifratelloefiglidiTanzi
Restano le aziende italiane
DIARIO

Oggi in edicola Cime tempestose di Emily Bront


Il 9 volume della Collana dell800 a soli 7,90 euro in pi

Il piano Bondi: vendere tutte le attivit allestero del gruppo


GIOVANNI PONS A PAGINA 9
Francesca Tanzi scortata verso il carcere ALLE PAGINE 6 e 7

La favola delle api e lepidemia dei crac


GUIDO ROSSI
HE il capitalismo e la libera impresa rechino in s il seme di mali ricorrenti opinione diffusa da ormai mezzo secolo, cio almeno da quando John K. Galbraith scrisse Il Grande crollo, 1929. Crisi finanziarie e scorribande speculative si sono ripetute nella storia, ma quella attuale che va sotto il nome del dopo-Enron, al quale s aggiunto il pi nostrano dopo-Parmalat, ha quella caratteristica che ho creduto di individuare in un conflitto di interessi epidemico (e non endemico come taluno insiste a ritenere) nel quale caduto lintero sistema insieme con tutti i suoi protagonisti. SEGUE A PAGINA 38 GRANDE STEVENS, RAMPINI e SAMUELSON ALLE PAGINE 37, 38 e 39

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Cambia la legge elettorale, si vota sabato pomeriggio e domenica. Niente lista unica per la Cdl. Scontro alla Camera su Rete4

LE IDEE

Moraleevadereletassealte
Berlusconi si candida alle europee e attacca la Consulta
Ulivo diviso al Senato

LEuropa dei tre che esclude lItalia


BERNARDO VALLI

Voto sullIraq la Lista Prodi non partecipa

ROMA Silvio Berlusconi si candida alle Europee e ufficializza il no alla lista unica. Il premier poi attacca la Consulta, dove siedono troppi magistrati di sinistra e lopposizione menzognera. Infine, parlando del fisco, dice: morale evadere le tasse alte. Cambia la legge elettorale (si voter il 12 e 13 giugno): decisa lestensione delle incompatibilit, lindicazione di tre preferenze e nessuno sbarramento elettorale. Scontro alla Camera su Rete4. JERKOV, LUZI e TITO ALLE PAGINE 2, 3 e 4

La manifestazione nazionale assieme a ricercatori e studenti contro la riforma Moratti

A Roma la protesta dei docenti E ora occuperemo le universit


PRECARI A VITA
LUCIANO GALLINO
NCHE i docenti universitari sono in agitazione. Chi pensasse che si tratta dun loro problema sarebbe in errore. Infatti al buon funzionamento delluniversit sono interessati oltre un milione e mezzo di studenti, con le loro famiglie, e indirettamente, in virt della cultura umanistica e scientifica chessa produce e trasmette alle nuove generazioni, tutto il Paese. Per questo motivo v da sperare che il recente disegno di legge delega sul Riordino dello stato giuridico e del reclutamento dei professori universitari riceva attenzione dallopinione pubblica ben al di l della cerchia degli addetti ai lavori. SEGUE A PAGINA 14

A CACCIA DI VOTI CONTRO LE ISTITUZIONI


MASSIMO GIANNINI
OPO 276 giorni di veleni nella maggioranza, il presidente del Consiglio chiude la verifica e apre la campagna elettorale allinsegna del messaggio politico che sa promuovere meglio: se stesso. Da oggi fino al voto europeo e amministrativo del 12 e 13 giugno, il premier propagander con tutta la sua potenza di fuoco mediatico il vero programma del centrodestra, che si riassume in un nome e un cognome: il suo. Con un vacuo preambolo imposto agli alleati Silvio Berlusconi si riappropria della Casa delle Libert, confermando la natura privatistica e sempre pi proprietaria duna coalizione che, depotenziata dalle generose elargizioni e dalle pretestuose ossessioni del suo padrone, non troverebbe altre ragioni desistere. SEGUE A PAGINA 15

ALLE PAGINE 12 e 13

Laula del Senato

A NOVIT pi evidente del vertice in programma oggi a Berlino la partecipazione britannica a una riunione di solito riservata alla coppia franco-tedesca. Lasse Parigi-Berlino, fonte di tanti vizi e di tante virt, di innumerevoli gelosie e di altrettante discusse (benefiche o malefiche) energie nel processo di integrazione europea, si esteso oltremanica, comprende ormai anche Londra. Perlomeno in questa stagione. Non si tratta soltanto di un rilevante mutamento nellambito comunitario che fa digrignare i denti agli esclusi. La cooptazione del primo ministro britannico, campione dellEuropa altlantica, da parte del cancelliere tedesco e del presidente francese, campioni dellEuropa europea, ha un significato preciso. E impossibile non interpretarla come una ricucitura della frattura apertasi platealmente un anno fa con la famosa lettera degli Otto sullIraq, firmata da Blair, Aznar, Berlusconi ed altri, schieratisi con gli Stati Uniti, in netto contrasto con Chirac e Schroeder, che si opponevano alla guerra preventiva di Bush. SEGUE A PAGINA 16 TARQUINI A PAGINA 16

Oggi la decisione sul decreto per il finanziamento delle missioni italiane


ROMA La decisione della Lista Prodi di non partecipare al voto oggi pomeriggio al Senato sul decreto che finanzia le missioni italiane, compresa quella per lIraq, crea tensioni nel centrosinistra. Bertinotti attacca la convergenza inaudita con lesecutivo della componente moderata dellopposizione. I Ds sono in fibrillazione, con la sinistra e il correntone schierati per il no; quindici senatori sono pronti a votare in aula. Anche la Margherita deve fare i conti con lanima pi pacifista impersonata da Fioroni, Realacci e la Bindi. CASADIO e DE MARCHIS A PAGINA 5

IL CASO

Pantani nel deserto dei depressi


A COSA pi sconvolgente nella tragedia di Marco Pantani forse non la sua morte, ma lassoluta solitudine in cui era stata lasciato negli ultimi anni, quando le glorie del campione cedevano il posto alle sofferenze mute e forse abissali delluomo. Educati come siamo alla cultura dellapplauso non sappiamo neanche dove sta di casa la cultura dellascolto. Distribuiamo farmaci per contenere la depressione, ma mezzora di tempo per ascoltare il silenzio del depresso non lo troviamo mai. Con i farmaci, utili senzaltro, interveniamo sullorganismo, sul meccanismo biochimico, ma la parola strozzata dal silen-

UMBERTO GALIMBERTI

Lipotesi di reato dei magistrati

Il Pirata ucciso dalla cocaina si cerca lo spacciatore


COEN e MELETTI ALLE PAGINE 10 e 11

zio e resa inespressiva da un volto che sembra di pietra, chi trova il tempo, la voglia, la pazienza, la disposizione per ascoltarla? Tale la nostra cultura. E allora il silenzio diventa tumultuoso, e la depressione prende a parlare, non con le nostre parole banalmente euforiche o inutilmente consolatorie, ma con quelle rotture simili alla lacerazione delle ferite quando il corpo le conosce come ferite mortali. a questo punto che lo spettro della morte si annuncia e inizia a parlare con il tono tranquillo di chi sa di tenere nelle proprie mani tutte le sorti. SEGUE A PAGINA 15

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