k ronstadt 9 periodico bimensile

Numero 9
Lunedì 5
Dicembre 2004

De-
am
bu
lanti
Simone Leddi

N o, grazie, il caffè mi rende nervoso “Forse lei non conosce un filosofo

Signora, lei è molto gentile, come sempre. Mi scusi, ho poco tempo e poi il

Anzi la Cultura. Ah, ah, lei mi sorprende sempre, l’AssCulPop e il Corsera. di nome Emmanuele Kant”
caffè devo passare a prenderlo dal Professor Veca. Cosa? Sì, certo, la cultura.

Sì, lo so che hanno dedicato quattro pagine, quattro sul Corriere , pensavo Molti commentatori hanno os- perseguitati in Europa perché di liberalismo economico, popu-
un solo trafiletto a dire il vero, alla Mostra dei Paesaggi. In Castello? Quello servato che forse questa frase cristiani è come dirsi perseguita- lismo, manipolazione dell’opi-
dove vogliono costruire un parcheggio sotterraneo? Dice? Crede? rivolta ad un parlamentare eu- ti perché bianchi (e non manca nione pubblica, messianismo e
Mah, non so cosa risponderle. Un caffè con il manager della Galbani che
si sta per trasferire in Slovacchia? Cultura? Cosa vuole che le dica? Che ropeo dal prof. Buttiglione, più nemmeno chi fa anche questo). radicalismo religioso dell’ammi-
il problema è il costo del lavoro, che dobbiamo inseguire la Cina. Signora che le dichiarazioni omofobiche In realtà, però, l’esclusione di nistrazione Bush è sotto gli occhi.
mia, nessuno sa più cosa pensare. Anche a me hanno detto di tasselli nel e fondamentaliste sul ruolo della Rocco Buttiglione pone un pro- E non è solo con la politica estera
mosaico, una tela quì, un assessorato là, e così l’arte e la cultura vanno a donna nella società e nella fa- blema reale che l’Europa ha stig- ma è con la politica interna che
posto. Ma sa che non sono mica sicuro?
Cosa le ha detto un caro parente? Che qui si vive bene, che non siamo miglia, hanno provocato la sua matizzato e che solo l’Italia finge in anni di pressione Bush ha por-
una periferia di Milano, che le vie sono mattoni di rosso e ciotoli di fiu- esclusione dalla carica alla com- di non vedere. Esiste un rischio tato l’America più provinciale,
me, che si possono fare incontri interessanti, che la cultura si respira. In missione europea a cui aspirava intrinseco in una posizione po- retrograda, bigotta, a rialzare la
questa piccola città. Forse ha proprio ragione. Loro sanno cosa fanno.
Loro occupano gli spazi giusti, quattro pagine quattro faranno ben lustro non solo lui ma l’intero governo litica radicalmente cristiana? La testa per andare in massa a vota-
alla città. Loro si muovono in silenzio. Loro hanno i passi felpati di chi si Berlusconi (quest’ultimo solo per risposta è “sì”. Se Kant, tirato in re contro l’America progressista,
muove nelle stanze del potere. Loro non si tirano indietro davanti a nulla. questioni di prestigio in Europa causa dal nostro, ha potuto dire intellettuale, urbana, cosmopo-
Non hanno paura di nulla. E poi dovranno scegliere il nuovo Sindaco e il
nuovo Rettore. Ha ragione, che fatica. Che fatica. Che fatica. e di equilibrio all’interno della che “l’Illuminismo è l’uscita del- lita che si è mobilitata in tutti
Ma immagini noi, che magari prendiamo il treno due volte al giorno, se maggioranza). Se si considera, l’uomo dallo stato di minorità… i modi per vincere le elezioni
abbiamo un lavoro, se non siamo precari in un Università, o in un Poli- poi, che probabilmente più della Minorità è l’incapacità di valersi con registi, attori, divi del cine-
clinico, o in un Adecco. immagini noi che vorremmo avere solo un po’ di metà del parlamento europeo del proprio intelletto senza la ma, giornalisti, scrittori, docenti
spazio in più, o magari un po’ di cocaina di meno. Che vorremmo berci
un caffè lungo in più gustandoci, magari, qualche pezzo di teatro un po’ legge Kant in lingua originale, si guida di un altro”, e lo spirito di universitari, cantanti. Solo ora è
meno ingessato. Che ci piacerebbe vedere le foto dei ragazzi, in un bel pra- può capire l’enormità dell’uscita tolleranza si è espresso in for- chiaro che, lo slogan “Dio è con
to, con la bella stagione. Che ci sono davvero più farmacie che altro. del filosofo vaticanista italiano e mule come “non sono d’accordo noi” non è stato pronunciato
Cosa dice signora mia. Che devo guardare i reali rapporti di forza. Nuova
o Italia? Prego? Scherzavo. Che qui è sempre stato così. Che Pavia è così. il tenore del suo atteggiamento, con te ma darei la vita perché tu da Bush per vincere la guerra,
Forse, al solito, ha ragione. Ma lo sa che stasera non riesce a convincer- che non gli è stato perdonato. possa esprimere la tua opinione”, ma per vincere le elezioni. Per
mi. Perché dietro l’angolo c’è qualcos’altro. Perché, come al solito chi ha il Tuttavia, l’esclusione di Buttiglio- non mi pare che, storicamente, si questo, in una fase decisiva per
potere, tutto, commette errori. Per esempio? La Colli con Penati. L’Aznar
con Zapatero. Il Berlusconi con Prodi. ne ha provocato (solo in Italia, possa dire lo stesso delle posizio- la pace, la convivenza, i diritti,
Non lo so, signora mia, ma non mi dica alla fine di accontentarmi delle sia chiaro) la reazione indignata ni della Chiesa e del pensiero l’uguaglianza, come questa che
brioches di parte del mondo cattolico che cattolico. Certo, è una polemica stiamo vivendo, l’apporto del
Emanuele Quinto ha gridato allo scandalo e parlato semplice, ma viviamo in tali tem- pensiero cristiano è fondamen-
di persecuzione, capeggiato da pi di oblio e di confusione che è tale come voce nel dibattito, e
2 pagina - strumenti Giuliano Ferrara!! Il vero scanda- sempre più necessario ripropor- il dialogo tra la sinistra storica
Doppiavùdoppiavùdoppiavù- www.criptozoo.com
lo, invece, è gridare alla persecu- re il rigore dei fondamenti. Infat- e parti del mondo cattolico in
corrispondenze - Mineros
La Gaia Scienza - Il tempo prima del tempo zione proprio oggi, dopo decenni ti, non voglio dire che il pensiero Italia col fenomeno dei movi-
di offensiva reazionaria in tutto cristiano è intollerante, anzi nel menti va in questa direzione, ma
3 pagina - terza pagina il mondo occidentale con tutti novecento ha fatto un’opera di non come forma che giustifica
cinema - Il papà dei Blues Brothers a Torino i mezzi, politici, comunicativi, grande ripensamento, ma piut- il potere e ne orienta l’operato,
televisione - Spartaco anche io mediatici, economici, giudiziari, tosto che, essendo un pensiero piuttosto come riflessione che lo
Ovvero - Vigilie Quaresimali dove l’Italia si è distinta per vi- dualista, ha in sé dei germi di in- critica. Un’ultima nota. Il provin-
rulenza, e di impasse della forza tolleranza che, se si combinano cialismo di italianizzare i nomi
4 pagina - cronache propositiva delle sinistre, forse col DNA della politica - il potere - stranieri non era cessato con la
Le colonne dell’accesso: C.A.F.E.
cronaca: de aperitivi finalmente risvegliatesi. Come possono generare delle patologie caduta del fascismo?
La bacheca ha dichiarato R. Rossanda, dirsi gravissime. L’osceno miscuglio Matteo Canevari
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Kronstadt ha già misconosciuto InK ed è disposto a misconere Inchiostro
periodico bimensile
Numero 9

strumenti
Lunedì 5
Dicembre 2004

Mineros La Gaia Scienza

Simon Patino, indios senzatetto destinato
a trasformare se stesso e la sua discen-
denza nei padroni della Bolivia, accende
un fuoco sulla montagna per scaldare la
notte gelida. Alle prime luci del giorno
tra i carboni brilla qualcosa. Da allora
el Cerro Rico de Potosì, Bolivia, diviene
pezzo di storia dell’America Latina, pro-
tagonista della prima fase di quello che
sarà il lungo dissanguamento imposto dai
nuovi padroni europei, simbolo di quando
“le vene aperte” erano quelle dell’argento
e dello stagno. Oggigiorno passeggiando
su e giù per la città si può ancora intuire
lo splendore passato, delle chiese d’oro e
delle strade d’argento, dei marmi italiani e
degli specchi francesi d’importazione, dei
corregidores spagnoli che ricacciavano
a pedate, sottoterra, gli indios riemersi
dalle viscere della miniera senza il suo
sangue d’argento. Sono secoli che i boli-
viani si sacrificano nel buio di quello che
oggi assomiglia ad un dente cariato, tanti
sono stati i crolli e gli assestamenti che
ogni volta seppellivano nuovi mineros. Si
racconta che soltanto l’argento estratto in
questi 500 anni basterebbe a costruire un
ponte che porti fino a Madrid. Si racconta
che mettendo in fila i morti si potrebbe
arrivare fino a Pechino. La mamma mi ha
insegnato a portare un dono quando vado
a trovare qualcuno. Da noi quasi sempre
compro del buon vino rosso, qui mi sono
state consigliate foglie di coca e dinami-
te. Tra i cunicoli irrespirabili di questa
enorme groviera, le nuove leve sfrecciano
spingendo carrelli carichi di minerali. Tra
10 anni la silicosi, causa la dieta a base di
coca e solfuro di rame, ne ucciderà un
quarto e ridurrà a zombies i restanti tre.
Eppure ogni anno ci sono sempre nuove
offerte di carne. Sedicenni, a volte più gio-
vani, che desiderano ripercorrere la strada
dei loro padri. Perché non c’è alternativa
economica valida nella regione. Perché
essere minero è un onore. Non esiste
governo boliviano che non se la faccia
sotto, quando gira la voce che i mineros
sono in marcia per protestare. Durante
l’ottobre rosso del 2003 arrivarono a La
Paz ammassati su camion dove la gente
non aveva spazio neanche per respirare.
Alcuni addirittura a piedi, camminando
giorni, nutrendosi di foglie di coca e rab-
bia. La città rimase due settimane in stato
d’assedio; live motive il solito pietre e ba-
stoni contro carroarmati e mitragliette au-
tomatiche. Davanti all’inarrestabile furia
del popolo, che per ogni morto avanzava
un passo di più, l’allora capo del governo
Goni (Gonzalo Sanchez de Lozada) scappò
negli Stati Uniti, e il nuovo governo Mesa
fece promesse importanti come
la nazionalizzazione del gas.
Dopo mesi di niente fu un mi-
nero a denunciare a modo suo
i mancati adempimenti. Vestito
di dinamite entrò in una delle
stanze del potere politico e
si fece saltare in aria. Dopo
un anno di niente la gente
si incontra in Plaza de los
Heroes, circoli di decine
e decine di persone. Si
parla di scendere di nuo-
vo in piazza, si parla di
un altro Ottobre. Intanto
a Cusco, Perù, il prezzo
della gasolina continua a
salire e la città si blocca.
Al grido “Paro” non circo-
la un’auto per le splen-
dide strade ciottolate. I
mercati e le tiendas sono
chiusi per solidarietà.
Sopra le tre linee di
fango del barrio
Amauta, sulla cir-
convallazione, la
gente tira pietre
e insulti ai pochi
che sgarrano.
Adriano Marzi
Il tempo prima del tempo
Quanto vi presento è stato ispirato da un
articolo “scovato” nel web: “Time before
Time – Classifications of universes in
contemporary cosmology, and how to
avoid the antinomy of the beginning and
eternity of the world” di Rüdiger Vaas del
Centro per la Filosofia e i Fondamenti del-
la Scienza, università di Gießen. (Fonte:
archivio SISSA, www.sissa.it)
L’intento di Vaas è quello di presentare
un parallelo tra filosofia e fisica moderna:
come ha avuto origine l’universo? Ha avu-
to un’origine o è sempre esistito? è l’unico
universo che abbiamo a disposizione?
Soprattutto, come affermato fin dal titolo,
come conciliare l’antinomia tra un univer-
so eterno e che allo stesso tempo ammetta
un origine?
Queste domande non saranno certo all’al-
tezza degli antichi adagi “chi siamo?”, “da
dove veniamo?”, “dove stiamo andando”,
ma costituiscono di certo un ponte tra la
speculazione filosofica e la moderna co-
smologia, uno dei pochi campi in cui i due
mondi, altrimenti agli antipodi, possono
tornare a dialogare, dopo un silenzio di
secoli.
Tale dialogo viene presentato dall’autore
dell’articolo, riconoscendo che alcune
chiavi di lettura filosofiche dei concetti
di spazio e tempo non sono dissimili da
alcuni plausibili modelli cosmologici,
che, in modo ognuno diverso e originale,
cercano di rendere giustizia dell’eternità
dell’universo, pur ammettendo l’esistenza
di un origine, nota comunemente come
“Big Bang”.
Ma cosa è il “Big Bang”? Vaas ci propone
quattro differenti significati di questa
parola: (1) una fase iniziale del nostro
universo, estremamente calda e densa,
durante la quale si sono formati i primi
componenti della materia, (2) una sin-
golarità[1] all’interno della geometria del
continuo spazio-temporale[2], (3) l’inizio
assoluto del tempo, dello spazio e del-
Glossario
spazio-tempo: rappresentazione geometri-
ca dell’universo dove lo spazio e il tem-
po giocano un ruolo paritario. Un foglio
bianco, un A4, potrebbe benissimo rap-
presentare lo spazio-tempo di un universo
monodimensionale, dove un lato corto
rappresenta l’asse spaziale e un lato lun-
go l’asse temporale: ogni coordinata sul
foglio sarebbe del tipo (x,t) e indicherebbe
luogo e tempo all’interno dell’universo
monodimensionale. Il caso tridimensio-
nale si comporta ugualmente.
singolarità: se torniamo all’esempio pre-
cedente, si può immaginare una singo-
l’energia, infine (4) l’inizio del dell’uni-
verso da noi osservato, il nostro universo,
con le sue particelle, il suo vuoto e il suo
proprio spazio-tempo.
A ciascuno di questi significati, si può as-
sociare un peculiare modello di universo:
la maggior parte dei cosmologi ritiene
che l’universo si sia originato da un big
bang ben rappresentato dalla prima delle
definizioni precedenti, mentre la secon-
da origina da un’estrapolazione a ritroso
della storia dell’universo fino al momento
in cui le usuali leggi della fisica giungono
ad un limite. Per superare questo limite
alcune teorie moderne, che tentano di
conciliare la relatività generale con la teo-
ria quantistica, si appoggiano sugli ultimi
due significati di big bang, dando origine
a due distinte classi di rappresentazioni
cosmologiche: iniziali, per (3), ed eterne,
secondo (4).
Le cosmologie iniziali ammettono un
tempo discreto agli albori, un singolo atti-
mo iniziale, mentre le cosmologie eterne
raccolgono le teorie più stravaganti, quali
quelle di un universo statico[3], in eterna
oscillazione tra più forme, quelle evo-
luzionarie, in cui la genesi è affidata ad
una serie di cambiamenti progressivi, ed
infine quelle rivoluzionarie, in cui i cam-
biamenti sono improvvisi e sconvolgenti,
con un andamento temporale sia di tipo
lineare, sia circolare, ammettendo inoltre,
e qui si comincia a comprendere il titolo
dell’articolo, l’esistenza di un tempo e di
uno spazio assoluti, all’interno dei quali
si svilupperebbero più universi, ognuno
isolato dagli altri. Per quanto riguarda
quest’ultima affermazione, sorge una
domanda: che senso ha ammettere l’esi-
stenza di un universo “parallelo”, tanto
per usare un’espressione da Sci.Fi., se non
possiamo interagire con esso?
continua nel prossimo numero...
Giacomo Carboni
larità dello spazio tempo come un buco
nel foglio oppure il perimetro stesso del
foglio. Se passiamo una matita su foglio,
non possiamo scrivere sul buco e neppu-
re possiamo (se no la maestra ci sgrida!)
fuori dal foglio: le singolarità sono punti
o regioni dello spazio-tempo dove le leggi
fisiche, per diversi motivi, cessano di ave-
re validità.
universo statico: a dispetto del nome, non
si tratta di un universo che non si espan-
de, ma di un universo in cui l’espansione
è bilanciata dall’attrazione gravitazionale:
la velocità di espansione risulta costante.

Doppiavùdoppiavùdoppiavù I Gai Scienziati Cercasi...

www.criptozoo.com
Presentiamo in questo numero
www.criptozoo.com, il più grande sito
italiano sulla criptozoologia. Domanda
spontanea: ma che cosa è la criptozoologia?
Letteralmente è la zoologia degli animali
“misteriosi”. Il criptozoologo è, di fatto, un
biologo che va alla ricerca di forme di vita
sconosciute. Aspettate a ridere e pensate
che il gorilla, animale di mole imponente
ma dal temperamento schivo e timido,
fino all’800 era considerato una leggenda
al pari dello yeti!
Purtroppo, nel mondo, troppe persone con
l’intelligenza di una felce si sono interes-
sate alla criptozoologia. Persone affamate
di mistero e non di conoscenza, pronte a
dar credito alle peggiori scemenze senza
lo straccio di un’indagine scientifica. Di
solito non esistono siti dedicati unica-
...come collaboratori o articolisti
mente alla criptozoologia: essa è trattata
alla stregua delle storie di fantasmi e ufo Siete in possesso di conoscenze
-appare in beceri siti per gli appassionati scientifiche e volete divulgarle?
di paranormale et similia. Ma a differenza
degli ufologi e dei ghostbusters, i cripto- Kronstadt ve ne dà la possibilità,
zoologi possono vantare dei successi –dei inviate mail al responsabile scienza:
dati oggettivi- innegabili: le nuove specie giacomo.carboni@unipv.it
scoperte.
In definitiva, www.criptozoo.com è un ... e in più:
sito dove non si cercano misteri ad ogni un webmaster
costo, ma si tenta di capire e si discute
un impaginatore
di indagini scientifiche –con un occhio
un organizzatore di eventi
di riguardo per i non addetti ai lavori. E’
un amministratore delegato
insomma ben distante dai facili sensazio-
nalismi che solitamente vengono fuori un forense aperto
ogni volta che i mass-media nominano e frotte di giornalisti
criptozoologia, e questo è il miglior pregio
che possa avere. e-mail: kronstadt@upartaid.net
Simone “Maro” Marini telefono: 333 3925011
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periodico bimensile a Kronstadt piaciono i kronstadtcei
Numero 9

terza pagina
Lunedì 5
Dicembre 2004

Come si scrive un articolo per Kronstadt Din Don Dan

L’aria pavese è pregna di cam-
Non uno qualunque…proprio
tu.
Il papà cata, nonché politicamente un altro musical sul blues; forse
corretta? Cosa ne pensa il dovrei chiedere a Martin Scorse-
panellini canditi e ovunque, Tu che vendi i tuoi giornali

dei Blues
Brothers a
Torino
La 22° edizione del TorinoFilmFe-
stival ha offerto un incontro con
John Landis in occasione dell’an-
teprima del suo ultimo film docu-
mentario, Slasher. È stata un’op-
portunità per discorrere degli inizi
ro
dall’Esselunga al macellaio “Come” davanti al Bordoni, il
precursore del genere comi- se… Quanto a Beverly Hills Cop 4,
co-demenziale, considerando lo farei se mi offrissero molto de-
che oggi le commedie stile naro. È la stessa motivazione che
sotto casa, si sente l’odore del
Natale.
In attesa che per le strade
bar più bene di Pavia.
Tre anni che sono qua e non ti
sei mai spostato da lì: sempre
American Pie stravincono al mi ha spinto a dirigere il terzo.
botteghino, ma fanno storcere Com’è stato dirigere John Be-
spuntino come funghi gli
emuli di quel pedofilo di
su e giù; mezzo metro d’estate
(perché fa caldo) e tre metri
il naso alla critica? lushi? Babbo Natale, lasciamoci an- d’inverno (perché fa freddo).
Non penso che gli Studios diano Un’esperienza indimenticabile.
troppa importanza alle ideologie. Solitamente mi dedico diretta-
che noi ingravidare (e mi pare
il giusto termine dato che la
Una giacca, un paio di panta-
loni: sempre quelli.
La Paramount ha sovvenzionato mente alla sceneggiatura, senza vigilia, come tempistiche, si Quando fa freddo, guanti e la
la realizzazione di South Park, un scrivere il trattamento cinema- avvicina sempre di più alla berretta con il pon pon: sem-
pugno allo stomaco della società tografico, ma con John non ci gestazione) dall’atmosfera di pre quelli.
americana, ed è stata felice di sarebbe stato bisogno neppure buonismo collettivo: ficchia- Sei stanco vecchio amico, lo
farlo perché ha incassato bene. del copione Se guardaste i gior- moci tutti insieme un bel sor- so.

Quanto ad American Pie, non è
e dei successi della sua carriera.
un bel film, ma non l’ho trovato
nemmeno disonesto. È normale
Sono nato nel 1950. Entrai nel
emulare i successi e non disde-
mondo del cinema all’età di 19
gno i remake se sono ben fatti.
anni come... portalettere e poi
Quante volte è stato messo in
e
nalieri di Animal House notereste risone beota -effetto paresi- e Tu che non parli mai, non
la mia voce che suggerisce in sot- giriamo per le strade in cerca chiedi mai nulla e rimani così
tofondo e John che esegue i mo- di vecchine ma con un occhio con i tuoi giornali dal mattino
alle vetrine. al pomeriggio, in silenzio. Tu
vimenti di conseguenza. La sua
Tutti felici per questa festa che non tendi mai la mano.
abilità nella caratterizzazione di
che è dei bambini ma non Tu che non ne sai molto di
“Bluto” è stata tale da costringer-

ovvero: c’è chi attende sotto l’albero e chi attende anche solo l’albero
come stuntman alla 20th Century solo: c’è anche Pitti, ci sono marketing e non hai quella

Vigilie Quaresimali
scena Amleto? Ora, certo il mio mi a cambiare lo script iniziale:
Fox, durante un periodo di grave le gioiellerie di corso Cavour, simpatia mista a invasività
riferimento è troppo pretenzio- il personaggio, finemente trasfi-

ovv
crisi economica. Oggigiorno la si- c’è la Vigoni, c’è Annabella e degli altri che un po’ di ital-
so, però... gurato, ha acquistato una certa
tuazione è diversa ma le crisi, si Max e Co., c’è Bata e tutti (o iano lo masticano; anzi, mi
Significa che farà un altro se- dolcezza, goffa e bambinesca,
sa, sono cicliche e imprevedibili: quasi) gli esercizi commercia- sa che tu, l’italiano, non lo sai
guito dei Blues Brothers? E un che rimanda a Oliver Hardy.
ormai molti cineasti della mia li di Strada Nuova, ci sono le proprio.
Beverly Hills Cop 4? I suoi film presentano infra-
generazione faticano a girare un chiese e le loro previsioni di Ti ho sempre solo sentito
Dopo The Blues Brothers Dan zioni alle regole classiche del
film. D’altronde la politica degli ricche questue Natalizie, c’è espirare un grazie ogni qual-
Aykroyd fondò alcuni club, le montaggio che risultano effi-
Studios segue le necessità di la Scotti e il suo nuovissimo volta ti allungo un euro.
“House of Blues”, dove poter esi- cacissime in chiave comica.
mercato e persegue strenuamen- Panettone di Riso (forse), Sei stanco vecchio amico, lo
birsi ancora una volta con grandi Al cinema le pause funzionano. ecc…ecc… so.
te quel consenso di pubblico che
musicisti, e il sequel è nato pro- Quando nel cartoon della Warner Tutti in fila, uno dopo l’altro, Ecco è Natale e questo è il mio
io personalmente non disdegno.
prio dalla sua volontà di raccon- il buon Will E.Coyote finisce in con la mano tesa in attesa regalo.
Il successo non solo ti arricchi-
tare questa esperienza, oltre che un precipizio e continua a corre- che noi si adempia al nostro Oggi la smetti di fare
sce, ma ti dà anche la possibilità
per omaggiare John Belushi. re sospeso in aria, solo più tardi, compito di esseri socialmente l’accessorio di una società
di realizzare film più “autoriali”.
Danny è un canadese unico, con avvertita la catastrofe, rivolge lo donanti. che ti ha relegato a ruolo di
Nel 1971 Schlok fu un fiasco e mi
un grande cuore, e pochi forse sguardo verso la macchina da Tutti in fila a sbattersene soprammobile.
fece perdere denaro e credibilità;
sanno che è molto cattolico e che presa. Si tratta di un momento anche un po’ che sia Natale, Oggi sei la mia ispirazione.
dovetti aspettare cinque anni per
per qualche tempo frequentò di complicità tra personaggio e Pasqua o Santa Passera perché Oggi tu sei il perché di queste
poter tornare a girare. In seguito,
il seminario: voleva diventare spettatore ed è lo stesso sguardo a loro basta essere rimpinzati parole.
Animal House, un progetto a bas-
prete e nel frattempo rubava in camera di Laurel and Hardy: di soldi come tacchini. Oggi, tutta Pavia insieme, non
so costo, ebbe un grande succes-
camion! Ho sempre pensato comporta una sospensione del Anche perché Natale è vale una ruga dei tuoi occhi.
so grazie al quale potei realizzare
che l’epifania di Danny sarebbe ritmo, una rottura della finzione sempre Natale, anche per Oggi hai vinto amico.
The Blues Brothers.
compiere un reato e arrestarsi e moltiplica l’effetto ilare. l’inflazione. Hai vinto.
Hollywood avida e compli-
da solo. Mi piacerebbe dirigere Un’ultima considerazione. Ci sono loro…e poi ci sei tu. Il Piccolo Esteta

Spartaco anche io
parte della cronaca del Grande
Averne di puntate come questa.
Dopo due ore la mia signora torna dal tur-
no di addormentamento della pargola e mi
chiede cosa sia successo.
“Niente” le rispondo sincero e un po’ a disa-
gio, “il nulla più totale”.
Di lì a poco, all’improvviso, succederà inve-
ce molto, anche troppo, dati gli standard.
Ecco, oggi è soprattutto di quel molto che
vorrei parlare.
Anche perché occorre coerenza, e occuparsi
del niente, dopo un po’ stufa.
Il caso umano tira, piace, buca, soprattutto
se di umano ci rimane sempre meno.
Ammetto con fastidio che trasmissioni come
Carramba o C’è posta per te hanno da sem-
pre esercitato su di me un fascino perverso,
un’attrazione molto simile a quella che mi
legava morbosamente alle prime edizioni di
Chi l’ha visto (Donatella Raffai mi sembra-
va addirittura bona, al tempo).
La sparizione, il tradimento, l’abbandono di
figli, padri, madri e amici mi hanno sempre
turbato, per certi versi sconvolto, incurio-
sendomi al punto da rimanere incollato alla
tv, spesso contro la mia volontà.
Chi fa la tv queste dinamiche le conosce
bene.
E tende ad esagerare.
Se anni fa poteva destare scalpore un padre
che tornava dal figlio dopo una fuitina con
l’amante, oggi la storpiatura catodica pre-
tende dai propri personaggi l’umiliazione
più strisciante, l’ultima spiaggia più imper-
via, lo sputtanamento più devastante.
E alla regola, se tutto fosse filato liscio, non
si sarebbe sottratta neanche la puntata
odierna del GF, con ben due casi umani da
spolpare:
Veronica, primo caso, ha il padre che si è
rifatto una famiglia con un’altra donna, con
un’altra figlia femmina, che è felice così e del
Fratello del 04/11/04
GF non ne voleva sapere niente, ma poi la
tentazione è stata troppo forte e mandarle
una lettera dove le dice che deve restare
nella casa il più a lungo possibile è un atto
dovuto e per certi versi coerente.
Veronica piange, le lacrime le scendono lun-
go l’incavo delle bellissime bocce strizzate nel
costume indossato per la pesa, è commossa,
per un attimo si perde nei cazzi suoi fino al
momento in cui la D’Urso le ricorda che non
stiamo qui a fare i piaceri a lei per niente e
che noi pubblico abbiamo il diritto di sapere
con quali parole, aggettivi e vezzeggiativi le
si sia rivolto il padre transfuga. Lei comin-
cia a leggere, “cerca di essere più te stessa”, le
amiche le sono intorno, “non ti nascondere”,
Mery la protegge paterna, dal foglio affiora
la parola “Cucciola”, Rosi le chiede di quanto
sia dimagrita.
Il guardonismo, dunque, diventa sempre più
retroattivo.
Non ci accontentiamo più di monitorare
quello che fate in diretta, vogliamo sapere
anche e soprattutto come avete fatto, voi
concorrenti del GF, a diventare quello che
siete.
Evolvendosi così le cose, nessuno meglio di
Patty poteva prestare il fianco alla morbosi-
tà del meccanismo.
La D’Urso (da adesso: PierFida) si sente
fica, questo si sa, da tempo.
Ma PierFida, e questo è più grave, si sente
anche e soprattutto molto furba ed intelligen-
te ed è grazie a questa distorta interpretazio-
ne della realtà che lei e i suoi autori sono an-
dati incontro ad una delle più clamorose e
lampanti figure di merda degli ultimi anni di
tv. Grazie a Patty, imprevedibile Spartaca.
E sì che tutto era stato studiato nei minimi
termini.
“Liorni ha intrapreso un viaggio nelle zone
d’ombra di Patrizia per capire perché Patri-
zia abbia aspetti così dicotomici tra loro...” guardandola nelle veneziane degli occhi.
dice PierFida affettandosi l’eloquio, e men- Le parti si invertono, lo schiavo si ribella,
tre lei si chiede come mai Patty ricorra così Spartaca Patty comanda, PierFida balbetta
spesso al pianto e all’alcol, Liorni sta già più di Guido, implora bicchieri d’acqua che
intervistando le amiche della parrucchiera non arrivano, dice che voleva fare una cosa
all’interno di una spettacolare vineria. Con buona e giusta, si scusa anche troppo, eson-
3 calici di rosso ad ondeggiargli davanti dando malafede da ogni avverbio.
Liorni viene a sapere che la madre di Pat- Di contro, gli occhi di Patty tremano, carichi
ty è stata e continua ad essere un’emerita di sano odio, giusto e condivisibile, e alzano
stronza. un muretto laddove argini sembravano non
Brillo e disinibito grazie al vino delle sciam- essercene più: ad un minimo di dignità han-
piste, Liorni va dunque a trovare la mamma no diritto tutti, anche i disperati come lei.
di Patty la quale fa paura solo a vederla, ha E poi c’è la bestemmia.
voce da uomo, attribuisce i propri errori Anzi, le bestemmie.
al fatto di essere scorpione (e in quanto E una nuova ribellione.
scorpione ascendente scorpione comincio a Quando D’Urso ordina al febbricitante
seccarmi di questa storia che noi saremmo Guido di andare nel tugurio a far compag-
più stronzi degli altri per natura astrale) e nia a Catrina e Veronica, il giullare toscano
dice che i figli lei non li ha mai abbando- sbraita, scalcia, manda affanculo la con-
nati ma anzi li segue di nascosto (e non fa duttrice e in maniera chiara, nonostante la
neanche troppa fatica visto che una sta in scoppiettante balbuzie, associa il Principale
tv 24 ore su 24 e l’altro almeno una volta a a buona parte degli animali passati per il
settimana). tugurio stesso.
Dopo un’oretta dalla messa in onda del Mentre Guido cambia ambiente sbattendo
reportage arriva in studio ignara di tutto porte e ìmbrandandosi incurante dei primi
e sbraitante da par suo l’appena eliminata richiami, PierFida sbianca e chiude il colle-
Patty. gamento, maldestramente, tradendo, final-
Il tranello è pronto, la trappola tesa, PierFi- mente, un po’ di imbarazzo.
da è il sicario. E ora come si fa? Cacciamo pure Guido?
Una con i problemi della ragazza di Verba- A ben pensarci, potrebbe non succedere
nia va prima compatita, coccolata, assecon- nulla.
data ed esaltata nella sua fragile emotività, Qualche ora prima, mentre Guido affer-
per poi colpirla, sfruttarla e affondarla mava di essere rimasto incinto di Jonathan,
quando meno se l’aspetta. era stata la stessa conduttrice a chieder-
“Ti facciamo vedere una cosa che ti farà pia- gli se fosse stato lo Spirito Santo a renderlo
cere” dice D’Urso, e parte senza preavviso mammo.
un videomessaggio della mamma di Patty Di questi tempi, tra matrimoni gay negati e
alla figlia. fecondazioni complicate, evocare lo Spirito
“Non me ne frega un cazzo”, urla Patty Santo come terzo incomodo di una coppia è
dopo aver abbandonato il trespolo dal quale comunque un bell’azzardo.
dondolava le corte gambe, “io ti rispetto e tu
mi rispetti”, intima perentoria alla D’Urso Diego Bianchi
Reg. Trib. PV - Stampa: Cooperativa Sociale “Il Giovane Artigiano”, Pavia - Chiuso in Redazione 3-12-2004 - Tiratura 2000 copie - 2004, Alcuni diritti riservati (Attribuzione–NonCommerciale–Condividi allo stesso modo )

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Kronstadt ha già i suoi problemi non prendetevela con lui periodico bimensile
Numero 9

cronache
Lunedì 5
Dicembre 2004

Le colonne dell’accesso
C.A.F.E.
La bacheca
mercoledì 1 dicembre ne di Pavia - settore cultura, (info

L’ Ass. C.A.F.E., Costruire Adesso un Futuro
Equo, è un’associazione di volontariato che si oc-
cupa della diffusione dei principi e dei prodotti
del commercio equo e solidale.
La nostra missione è molto semplice: cambiare
il mondo.
Noi crediamo fermamente non solo che un altro
mondo è possibile, ma che è anche necessario.
La nostra adesione al movimento del commercio
equo e solidale nasce da questa consapevolezza:
gli attuali sistemi di scambio generano disegua-
glianze, povertà e violenza.
Il commercio equo e solidale riconosce ai piccoli
produttori, artigiani e contadini, la giusta retri-
buzione per il loro lavoro, li aiuta ad avviare la
produzione con prefinanziamenti, si impegna a
mantenere gli ordini di merce costanti per alcuni
anni, dando così stabilità alla produzione, aiuta
i produttori a migliorare le loro coltivazioni e i
loro prodotti artigianali rendendoli più competi-
tivi sul mercato, incentiva la coltivazione biologi-
ca e le tecniche di produzione eco-compatibili.
Oltre all’attività di vendita, svolgiamo attività di
sensibilizzazione su tematiche quali il commer-
cio equo, il consumo critico e lo sviluppo sosteni-
bile con interventi nelle scuole e l’organizzazio-
ne di conferenze e campagne informative.
Dall’anno 2000 siamo gemellati con la Central
Typical Wine Bar
Questo non è un messaggio subliminale: quando finite di leggere queste righe mandateci i vostri scritti, link preferiti, immagini, eventi:, kronstadt@upartaid.net
Musei Civici - Castello di Pavia 0382 399372).
Interregional de Artesanos Peruanos, organizza- - fino al 3 aprile 2005 - “Il paesag- Codevilla - Thunder Road - eu
zione di artigiani peruviani produttori di manu- gio nella pittura dell’Ottocento” 10,00 - “Achtung babies “ tribu-
fatti in lana, ceramiche e gioielli in argenti. mostra - (info: 0382 33853) to agli u2 Concerto (info: 0383
373064)
Gli artigiani di CIAP necessitano il nostro soste- venerdì 3 novembre
Parco del Vul-gus – incontro di
gno per accedere al mercato europeo e per diver- P.zza della Vittoria, - mercato na-
presentazione del Tempio dei Fi-
talizio di prodotti equi e solidali,
sificare la loro produzione. gli del Valahalla – pranzo a base
fino al 24 - Associazione C.A.F.E.
Anche il Comune di Pavia è nostro partner in i cinghiale e idromele e per i più
martedì 7 dicembre piccini il magico spettacolo del
questo progetto. Osteria del Sottovento, dalle 19 druido panoramipsilon.
A livello cittadino facciamo parte della Rete di - “Soundcookin” - Audiofluido
sabato 11 dicembre
Lilliput, collaboriamo con diverse associazioni dj set electro e d’n’b (info 0382
Voghera, Chiesa di Pombio, ore
di volontariato impegnate sui nostri stessi temi 26350)
21.00 - 5° festival lirico sinfonico
e sosteniamo alcune iniziative culturali della città di Voghera
Friendly Travelers(Usa-Louisia-
città.
na) - Concerto gospel del quin-
L’Ass. CAFE conta all’incirca un centinaio di soci, tetto americano Concerto (info:
la cui attività è fondamentale sia per la gestione 0383 336227)
corrente dell’associazione e della bottega, sia per Stradella, Allea Mariano
Dallapè e p.zza Trieste, ore
vivificare costantemente la nostra attività con 8,30 - 18.00 - “Antiqua e
nuovi apporti . Strabio” Mercatino antiqua-
Chiunque si può associare e diventare volonta- riato e biologico (info: 0385
246821)
rio, semplicemente presentandosi in Bottega in Teatro dei Salesiani - Via S.
C.so Garibaldi 22/b, negli orari di apertura (tutti Giovannino Bosco 2 - “Pu-
i giorni dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.15; il lenta
e
lunedì solo al pomeriggio).
Dal 3 dicembre fino al 24, ci troverete anche in P.zza
della Vittoria, con un mercato natalizio di prodot-
ti equi e solidali. Cercate un tendone sul lato di gra-
S.Maria Gualtieri. ton” - Commedia mu-
sicale a cura della Nuova
Compagnia dialettale pavese
numero speciale natalizio
4 pagine di satira feroce

giovedì 9 dicembre (info: 339 1398552)

Buon Hannukà a tutti

Teatro Fraschini - ore 20,30: Liri- domenica 12 dicembre

ca replica 11 dicembre - “Andrea Gropello Cairoli, Via Libertà,
Corso Strada Nuova 29/B Chenier” di Luigi Illica - Musiche ore 9.00-18.00 - Mercatino di Na-
di Umberto Giordano - Orchestra
a dicembre

tale (info: 0382 815165)

I Pomeriggi Musicali di Milano
25 Qualita’ di vino (info: 0382 371202)
Codevilla - Thunder Road - eu
7,00 - “Bandabardo’ “ Concerto
(info: 0383 373064)
Ritira la tua Drink Card, venerdì 10 dicembre
il 6° aperitivo e’ in omaggio Santa Maria Gualtieri, piazza
della Vittoria - fino al 23 - (Asso-
Tutti i giorni dalle 17:30 ciazione Nazionale Prevenzione
Oncologica)”MAC 2004 - parte
della rassegna “Le mostre in San-
ta Maria Gualtieri” (info: Comu-
Casteggio, Piazza Martiri, ore
9.00-19.00 - Mercatino di Nata-
le (info: Ascom-Pro Loco, 0383
82382)
Broni, Piazza Garibaldi - via
Emilia, ore 7,30-18,00 - Mercati-
no dell’antiquariato (info: Comu-
ne, 0385 257036-257011)
martedì 14 dicembre
Osteria del Sottovento, dalle 19
- “Soundcookin” - Rock’n roll ka-
mikaze dj set (info 0382 26350)

I venditori ambulanti di Pavia mercoledì 15 dicembre

Sicuramente ve ne sarete accorti, numerosi sono i venditori ambu-
lanti che popolano la città di Pavia. Camminando per strada, men-
tre andate a scuola, all’università, al lavoro… sarete stati almeno
una volta fermati da uno di loro. Le risposte sono molteplici: c’è chi
cambia direzione, chi fa finta di non vederli, chi risponde in malo
modo e chi come noi ha voglia di conoscerli e di capire chi sono, da
dove vengono, perché sono qui.
Un’inchiesta su di loro diventa così necessaria ma badate, non sem-
plice da svolgere! Il 75% degli ambulanti si è rifiutato di rispondere
alle domande, alcuni per scarsa conoscenza dell’italiano, la maggior
parte per paura. Questo fatto mostra la loro soggezione nei confron-
ti della criminalità, che li trasporta illegalmente, fornisce loro le
merci, e li costringe a vivere senza documenti, senza soldi e senza
prospettive. In generale è emerso che svolgono questa attività per-
ché è l’unica possibilità che hanno, l’unico modo per poter portare
a casa qualche soldo! Vi riportiamo le cifre medie relative al gua-
dagno di ambulanti che vendono per lo più collanine, braccialetti
e accendini: incassano circa 15 euro al giorno, ne spendono 5 per
vivere e ne danno altri 5 ai fornitori della loro merce. Rimangono
a loro solo 5 euro , una cifra irrisoria per una persona che vuole
risparmiare denaro per poter migliorare la propria condizione di
vita. I venditori di libri e giornali si trovano, ironicamente, in una
situazione migliore: su 20 euro giornalieri ne spendono 7,50 per
vivere e danno ai fornitori solo 2,50 euro. Spesso hanno un livello
d’istruzione superiore, per lo più di tipo universitario, e a differenza
dei primi possiedono un regolare permesso di soggiorno.
I loro desideri e le loro aspettative sono legati alla preparazione che
hanno avuto nel loro paese: chi era saldatore vorrebbe continuare
Multisala Corallo Ritz, ore 21.00
a svolgere quel mestiere, chi invece ha studiato: matematica, chi-
- “Sguardipuri04” “L’Angelo della
mica, letteratura, lingue, ecc., vorrebbe mettere a disposizione le
spalla destra” - Incontro con Eu-
proprie conoscenze anche qui, magari insegnando. Quasi tutti pro- genia Gaglione.
vengono dal Senegal e vivono a Milano, ma preferiscono svolgere la
loro attività a Pavia: sia perché la giudicano una città più tranquilla,
sia perché si trovano in ottimi rapporti con la cittadinanza. Alcuni
affermano addirittura di riuscire a lavorare meglio e a vendere di
più!
Tutti gli ambulanti hanno una famiglia che li aspetta e crede ferma- www.inventati.org/hackeralbum
mente in loro. Molti sperano di ricongiungersi ai loro parenti una i disegni di questo numero sono di
volta guadagnati un po’ di soldi, altri, invece, sono decisi a rima- Angelo Rindone / Hacker Art
nere perché le condizioni di vita a Pavia sono comunque migliori
( nonostante i 5 euro giornalieri) rispetto a quelle del paese da cui ronstadt
provengono, e forse è così! Fortunatamente si aiutano a vicenda, periodico bimensile
benché esista una sottile forma di competizione per vendere di più, Numero 9
quindi gestirsi il territorio. Sembra esserci meno collaborazione tra www.upartaid.net/kronstadt
i venditori di libri e i semplici ambulanti, come se i primi si consi-
kronstadt@upartaid.net
derassero su di un “gradino sociale” superiore. Ma quello che conta
è sopravvivere, e giustamente questi piccoli screzi passano in se-
condo piano. E’ una forma di solidarietà che nasce dalla difficoltà di
trovare, una volta giunti in Italia, strutture adeguate ad accoglierli e Abbonamenti:
a permettere uno scambio culturale continuo, un’integrazione. 20 euro annuale
Le loro speranze per il futuro, la loro vita, i loro sogni, la possibilità C.C.P. 51533743
di costruire qualche cosa di concreto, un lavoro migliore, sono de-
intestato ad “Up Art Aid”
sideri che caratterizzano ogni ragazzo della nostra età e come tali
devono essere rispettati, ascoltati, aiutati, condivisi. Da domani non causale “Kronstadt”
fermiamoci davanti alle differenze ma allunghiamo una mano, non Direttore Responsabile
per porgere un euro ma per invitarli a bere un caffè. Salvatore Gulino